XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 270 di giovedì 21 gennaio 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono ottanta.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione del 20 gennaio 2010 la X Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge n. 326 ed abbinate, recante nuova disciplina dei titoli e dei marchi di identificazione dei metalli preziosi.

Sull'ordine dei lavori.

SANDRA ZAMPA (PD). Richiamate le drammatiche condizioni in cui versano migliaia di bambini vittime del recente terremoto che ha colpito Haiti, rivolge un accorato appello al Governo affinché, oltre agli aiuti già disposti, preveda straordinarie procedure di affido temporaneo.

Comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Rende all'Assemblea le comunicazioni sull'amministrazione della giustizia (vedi resoconto stenografico pag. 2).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del Ministro della giustizia.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel giudicare esaustive le comunicazioni del Ministro della giustizia in ordine alle problematiche inerenti il suo dicastero ed evidenziata la palese involuzione del sistema giudiziario, che ha portato la magistratura ad assumere una posizione di contrapposizione rispetto agli altri poteri dello Stato, ritiene che il cosiddetto processo breve risponda ad esigenze di economicità ed efficienza dei procedimenti giudiziari. Sottolineata, altresì, la necessità di procedere ad una riforma del Consiglio superiore della magistratura, che opera spesso sulla base di logiche politiche, prevedendo, tra l'altro, che al suo interno siano rappresentati anche i giudici onorari, la cui funzione appare sempre più rilevante, ritiene opportuno che l'attività di magistrato sia incompatibile con l'espletamento di altri incarichi.

LORENZO RIA (UdC). Nel ritenere le comunicazioni rese dal Ministro inadeguate rispetto alle esigenze del Paese ed alle molteplici disfunzioni del sistema giudiziario, atteso che sono stati sostanzialmente riproposti gli obiettivi presentati lo scorso anno, sottolinea l'assenza di un'organica azione riformatrice da parte del Governo. Giudicato, quindi, il cosiddetto processo breve recentemente approvato dal Senato un mero provvedimento tampone, che peraltro recherà un vulnusPag. VIall'ordinamento giudiziario, evidenzia che nella risoluzione presentata dal suo gruppo sono state avanzate diverse proposte, concrete e scevre da ogni approccio ideologico, per rendere più efficiente il sistema giudiziario e soddisfare le esigenze dei cittadini. Manifesta, altresì, la disponibilità della sua parte politica ad un confronto leale per addivenire a riforme condivise, testimoniate, peraltro, dalla proposta sul legittimo impedimento impostata come soluzione ponte.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel ritenere che le comunicazioni del Ministro evidenzino una politica della giustizia non rispondente alle effettive esigenze dei cittadini, bensì volta al superamento dei problemi giudiziari del Presidente del Consiglio, il quale sta conducendo una deprecabile campagna di delegittimazione della magistratura e di esautoramento delle funzioni del Parlamento, invita il Presidente della Repubblica ad esercitare il massimo controllo sui provvedimenti che sovvertono l'ordinamento costituzionale.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel sottolineare la necessità di uno sforzo comune per delineare un programma quadro volto ad uscire dall'emergenza del sistema giudiziario, intraprendendo un percorso riformatore caratterizzato da un confronto costruttivo e privo di arroganti chiusure, manifesta perplessità, anche di ordine costituzionale, sul cosiddetto processo breve recentemente approvato dal Senato, pur condividendo l'esigenza di ridurre i tempi dei procedimenti.

MANLIO CONTENTO (PdL). Espresso apprezzamento per il senso di responsabilità mostrato dal Governo nella lotta alla criminalità organizzata, a testimonianza dell'infondatezza dell'accusa di tutelare esclusivamente interessi particolari, giudica positivamente il lavoro svolto dal Ministro Alfano, teso a risolvere taluni problemi irrisolti del settore della giustizia, come l'adeguamento del sistema penitenziario e la copertura degli organici nelle sedi disagiate. Nel ritenere altresì auspicabile conferire allo stesso Ministro maggiori competenze in materia di innovazione dell'organizzazione degli uffici giudiziari, reputa indispensabile instaurare un clima costruttivo di dialogo sulle necessarie riforme della giustizia, di cui anche l'opposizione dovrebbe farsi carico per il bene del Paese.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara insoddisfazione, anche a nome del suo gruppo, per la relazione del Ministro sull'amministrazione della giustizia, che giudica generica e assolutamente carente, soprattutto nell'analisi delle cause della lentezza della macchina giudiziaria, atteso che in Italia il carico dei procedimenti è di gran lunga superiore a quello della maggior parte dei Paesi europei. Evidenzia, quindi, le carenze insite nella politica posta in essere dall'attuale Ministro, sottolineando in particolare le gravissime condizioni in cui sono costretti ad operare gli uffici giudiziari, l'inadeguatezza del piano carceri, i pesanti tagli delle risorse destinate al settore, la dequalificazione delle categorie professionali nonché il ritardo delle procedure concorsuali.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel rimarcare, infine, che la politica del Governo appare improntata unicamente alla finalità di approvare leggi ad personam, ritiene necessario il confronto con l'opposizione e con gli operatori del settore al fine di pervenire ad una efficace e concreta riforma dell'amministrazione della giustizia.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Espresso apprezzamento per l'efficace azione profusa dal Governo, anche sul piano internazionale, nel settore della giustizia, afflitto da annose problematiche, sottolinea che talune inefficienze del suddetto comparto sono da ascriversi anche alla stessa magistratura, spesso caratterizzata da un atteggiamento eccessivamente corporativistico. Pag. VIINell'auspicare quindi un diverso approccio da parte dell'opposizione, che invita a collaborare al processo di riforma dell'ordinamento giudiziario, giudica positivamente le disposizioni adottate dal Governo al fine di limitare l'eccessiva durata dei processi, in relazione alle quali respinge le accuse di amnistia mascherata, confermando l'apprezzamento per il complesso degli interventi mirati a rendere più efficiente il comparto della giustizia.

RITA BERNARDINI (PD). Nel sottolineare che nella relazione svolta dal Ministro non vi è alcun riferimento all'attuazione degli impegni sanciti nelle risoluzioni approvate lo scorso anno sull'amministrazione della giustizia, esprime rammarico, in particolare, per le dichiarazioni sul sistema carcerario riguardanti unicamente i detenuti stranieri, giudicando infine opportuna una riflessione che contempli anche la concessione di un provvedimento di amnistia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle comunicazioni del Ministro della giustizia.
Avverte altresì che sono state presentate le risoluzioni Costa n. 6-00036, Di Pietro n. 6-00037, Vietti n. 6-00038, Franceschini n. 6-00039 e Bernardini n. 6-00040.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Nel manifestare apprezzamento per il tono costruttivo che ha caratterizzato gli interventi svolti, pur sottolineando che alcuni esponenti delle opposizioni hanno palesato un approccio eccessivamente rivolto al passato e scarsamente innovativo, richiama taluni problemi irrisolti dell'organizzazione giudiziaria, in ordine ai quali ritiene improrogabile intervenire con decisione, soffermandosi in particolare sul sovraffollamento delle carceri, sull'eccessiva durata dei processi e sulla parità di condizioni tra accusa e difesa.
Sottolineato quindi che, in un contesto in cui sia garantita l'indipendenza della magistratura, deve essere consentito al Parlamento, emanazione della sovranità popolare, di legiferare anche nel settore della giustizia, esprime parere favorevole sulle risoluzioni Costa n. 6-00036 e Vietti n. 6-00038, nonché sul primo capoverso del dispositivo della mozione Bernardini n. 6-00040, della quale non accetta la restante parte; esprime altresì parere contrario sui rimanenti documenti di indirizzo.

(Dichiarazioni di voto)

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Pur ritenendo condivisibili gli obiettivi di carattere generale enunciati dal Ministro, segnatamente con riferimento all'esigenza di garantire maggiore efficienza ai processi della giustizia civile e penale, rileva che i medesimi obiettivi sono contraddetti dal cosiddetto processo breve recentemente approvato dal Senato, che si traduce in una sorta di amnistia. Dichiara, quindi, voto contrario sulla risoluzione Costa n. 6-00036 ed esprime un orientamento favorevole ai documenti di indirizzo presentati dall'opposizione.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel dichiarare voto contrario sulla risoluzione della maggioranza, giudica deprecabile e pericolosa qualsiasi forma di conflitto tra potere legislativo e potere giudiziario, al quale deve essere sempre garantita piena autonomia e terzietà di giudizio, ritenendo necessario procedere ad un organico processo riformatore del sistema giudiziario scevro da pregiudizi ideologici.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifestata la disponibilità del suo gruppo a lavorare seriamente ad una riforma della giustizia volta al miglior funzionamento del sistema, reputa inaccettabile lo stravolgimento della funzione paritaria, sancita dalla Costituzione, tra i poteri giudiziario, legislativo ed esecutivo. Nel paventare, quindi, il rischio che sia vanificata la specificità della magistratura minorile, sottolinea la necessità di una riforma ordinamentale dei giudici di pace. Espressa, altresì, preoccupazione per l'emergenza in Pag. VIIIcui versano gli istituti carcerari, si riserva di procedere ad una più compiuta valutazione del piano carcerario preannunziato dal Ministro, richiamando le proposte avanzate al riguardo nella risoluzione presentata dal suo gruppo.

ROBERTO RAO (UdC). Nel ringraziare il Ministro per l'attenzione dimostrata nei confronti dell'attività del Parlamento, il cui ruolo è fondamentale per l'approvazione di provvedimenti compiuti ed organici, ritiene che il cosiddetto processo breve rappresenti una inutile amnistia. Richiamate, altresì, le priorità dell'ordinamento giudiziario, segnatamente l'incremento delle risorse finanziarie, la revisione del modello sanzionatorio e la riforma della magistratura onoraria, manifesta condivisione sulle risoluzioni presentate dai gruppi di opposizione, dichiarando l'astensione del suo gruppo sulla risoluzione Costa n. 6-00036.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Espressa, preliminarmente, solidarietà nei confronti dell'onorevole Mannino, la cui vicenda personale appare emblematica delle inaccettabili deviazioni del sistema giudiziario, sottolinea la necessità di una normativa che definisca specifiche responsabilità dei magistrati, anche alla luce dell'obbligatorietà dell'azione penale. Auspica, quindi, che vengano realizzate tutte le riforme prospettate, anche con il contributo dell'opposizione.

ANDREA ORLANDO (PD). Espresso un giudizio fortemente negativo sulle comunicazioni del Ministro, dalle quali si evince, tra l'altro, una diminuzione delle risorse finanziarie destinate alla giustizia e la sostanziale mancata attuazione della riforma del processo civile, ritiene che il cosiddetto processo breve, sul quale preannunzia la ferma opposizione del suo gruppo, rappresenti solo il tentativo di piegare la legge ad interessi particolari.

ENRICO COSTA (PdL). Nel ringraziare il Ministro per il rispetto sempre dimostrato nei confronti del Parlamento, rendendo partecipi la II Commissione e l'Assemblea delle linee strategiche del suo dicastero, giudica importante ed opportuno, come ribadito nella sua risoluzione n. 6-00036, agire sull'organizzazione dei servizi relativi alla giustizia, in ordine ai quali si dovrebbero conferire poteri più incisivi al Ministro della giustizia, in attuazione dell'articolo 110 della Costituzione. Evidenziato, quindi, che una giustizia civile lenta determina maggiori incertezze anche per il sistema economico, auspica che si possa intraprendere un condiviso percorso riformatore della Carta fondamentale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la risoluzione Costa n. 6-00036 e respinge la risoluzione Di Pietro n. 6-00037, nella parte non preclusa; approva quindi la risoluzione Vietti n. 6-00038 e respinge la risoluzione Franceschini n. 6-00039, nella parte non preclusa, nonché la parte motiva della risoluzione Bernardini n. 6-00040, della quale approva successivamente il primo capoverso e respinge il secondo capoverso del dispositivo.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo e sull'ordine dei lavori.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato MARIO LOVELLI (PD); intervengono altresì sull'ordine dei lavori il deputato MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), nonché i deputati MARCO ZACCHERA (PdL) e ANGELO COMPAGNON (UdC), che sollecitano anche la risposta a loro atti di sindacato ispettivo.

Pag. IX

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasei.

Informativa urgente del Governo sugli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le regioni Emilia-Romagna, Liguria e Toscana.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 52).

GUIDO BERTOLASO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Fornisce preliminarmente una dettagliata ricostruzione delle circostanze nelle quali si sono verificati gli eventi meteorologici del tutto inusuali oggetto dell'informativa, a seguito dei quali la Protezione civile aveva provveduto ad allertare i territori colpiti dall'evento alluvionale con avvisi di condizioni meteorologiche avverse; rileva inoltre che l'opera di sensibilizzazione e mobilitazione del personale interessato ha permesso di evitare la perdita di vite umane. Richiamati, quindi, i dati inerenti la tempestiva ed immediata attività posta in essere dal sistema nazionale della Protezione civile in Liguria, in Emilia-Romagna e in Toscana, che ha consentito di gestire e tenere sotto controllo la situazione, ricorda, in particolare, gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza dei fiumi Magra e Serchio, osservando altresì che le problematiche più evidenti si sono manifestate nelle zone fluviali in cui non erano state completate le opere di arginatura. Fa inoltre presente che il Consiglio dei ministri ha già deliberato lo stato di emergenza per i territori colpiti dai predetti eventi ed è stata predisposta la conseguente ordinanza di protezione civile, volta a disciplinare gli interventi urgenti da porre in essere per il superamento dell'emergenza, tra cui l'erogazione di indennizzi per i danni subiti dalla popolazione e dalle attività imprenditoriali, assicurando l'impegno del Governo a reperire le risorse necessarie a garantire la piena copertura dei connessi oneri finanziari.

GIANCARLO MAZZUCA (PdL). Nel ringraziare il sottosegretario Bertolaso per la completezza delle informazioni rese, esprime apprezzamento per la rapidità degli interventi posti in essere dalla Protezione civile nelle zone colpite dagli eventi calamitosi in oggetto, che considera l'ennesima testimonianza dall'elevato rischio idrogeologico che affligge il nostro Paese. Auspica pertanto che il Governo sappia reperire adeguate risorse per realizzare gli indispensabili interventi per la prevenzione di tale rischio.

PAOLO FONTANELLI (PD). Nel riconoscere come la prima emergenza sia stata affrontata con grande impegno dalla Protezione civile e dagli enti locali, esprime preoccupazione in merito alla necessità di adottare efficaci misure utili a rifondere gli ingenti danni emergenti, manifestando delusione e preoccupazione in relazione alle iniziative sinora intraprese dal Governo. Nel ribadire la disponibilità della sua parte politica ad un dialogo proficuo con l'Esecutivo, invita quest'ultimo a definire sollecitamente un quadro attendibile dei necessari interventi di ripristino, a stanziare adeguate risorse finanziarie e a valutare l'opportunità di prevedere appropriate strutture organizzative.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Nel sottolineare che si è di fronte all'ennesimo episodio calamitoso dovuto al dissesto idrogeologico proprio del nostro Paese, auspica l'attuazione di una seria politica di prevenzione di tali eventi, reperendo le necessarie risorse ed evitando inutili sprechi di denaro pubblico. Ritiene quindi opportuna la creazione di un sistema di controlli che, attraverso l'individuazione di idonee figure, contribuisca a realizzare un'attenta verifica della correttezza delle spese sostenute. Nel ringraziare, infine, il personale della Protezione civile per l'impegno profuso, sottolinea come la realizzazione di una forma di Stato realmente Pag. Xfederalista possa concorrere a responsabilizzare i rappresentanti dei livelli di governo locale.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Nel ringraziare il sottosegretario Bertolaso e tutto il personale operante nella Protezione civile per l'attività svolta nei territori colpiti dalla recente alluvione, ritiene prioritario intraprendere interventi strutturali finalizzati alla prevenzione e alla manutenzione delle aree ad elevato rischio idrogeologico. Rilevati altresì gli ingenti danni subiti dalle regioni interessate dagli eccezionali eventi meteorologici, invita il Governo a reperire con celerità le risorse necessarie ad indennizzare le popolazioni ed a favorire la ripresa delle attività produttive, auspicando per il futuro un maggiore coordinamento tra gli enti locali coinvolti nella gestione del territorio.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Espresso apprezzamento per gli efficaci interventi dispiegati nell'immediato dalla Protezione civile, dalle Forze armate e dagli enti locali, esprime forti perplessità in merito alla congruità delle risorse momentaneamente individuate dal Governo a favore delle aree alluvionate, giudicandole insufficienti a rifondere gli ingenti danni e a finanziare i necessari interventi strutturali e di messa in sicurezza. Invita quindi l'Esecutivo a definire tempestivamente un quadro dei progetti da finanziare per il compiuto superamento della situazione emergenziale.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdC). Illustra l'interpellanza Libè n. 2-00570, sulle iniziative per la dichiarazione dello stato di calamità naturale nel comune di Casamicciola Terme (Ischia).

GUIDO BERTOLASO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 66). - Replica il deputato NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdC), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, manifesta preoccupazione per i potenziali rischi connessi al dissesto idrogeologico dell'isola di Ischia, confidando altresì nell'intervento straordinario del Governo nei suddetti territori.

FRANCO CECCUZZI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00581, sulle iniziative per la salvaguardia dei livelli occupazionali degli stabilimenti Novartis presenti in Italia e chiarimenti in merito al contratto stipulato con tale azienda farmaceutica per la produzione del vaccino contro il virus H1N1.

FRANCESCA MARTINI, Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 70). - Replica il deputato SUSANNA CENNI (PD), che, nel ringraziare il sottosegretario, dichiara di non potersi ritenere soddisfatta per una risposta che giudica parziale e non esaustiva, invitando peraltro il Governo a vigilare sull'attività dell'azienda in oggetto ed a garantire i relativi livelli occupazionali.

RENATO FARINA (PdL). Rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-00566, sugli elementi in ordine alla richiesta di alcuni genitori di allontanare un'insegnante dalla scuola elementare «Jean Piaget» di Roma in quanto appartenente ad un ordine religioso.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 72). - Replica il deputato RENATO FARINA (PdL), che, pur esprimendo soddisfazione per la ricostruzione dei fatti resa dal sottosegretario, manifesta perplessità e rammarico per una risposta che non fornisce chiarimenti sul concetto di laicità della scuola nonché su un episodio che si configura come una forma di discriminazione religiosa e, in particolare, anticattolica.

GABRIELE ALBONETTI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00580, sulle iniziative Pag. XIa salvaguardia dei livelli occupazionali e per garantire la continuità produttiva dello stabilimento Omsa di Faenza (Ravenna).

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 77). - Replica il deputato GABRIELE ALBONETTI (PD), che, pur apprezzando la disponibilità mostrata dall'Esecutivo, si dichiara non completamente soddisfatto della risposta, non condividendo le argomentazioni svolte in merito alle dinamiche e alle prospettive della crisi aziendale oggetto dell'atto ispettivo.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Rinunzia ad illustrare l'interpellanza Donadi n. 2-00561, sull'ipotesi di costruzione di una raffineria nel territorio pugliese.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 79). - Replica il deputato PIERFELICE ZAZZERA (IdV), che, stigmatizzata l'assenza del rappresentante del Governo competente per materia, si dichiara insoddisfatto della risposta, paventando il rischio di ulteriori deleterie ripercussioni sull'ambiente e sulla salute dei cittadini in conseguenza delle prospettate iniziative volte allo sfruttamento minerario delle coste pugliesi.

VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00579, sulle iniziative in merito al piano industriale Italtel e intendimenti del Governo in ordine all'incremento della copertura finanziaria dei contratti di solidarietà e allo sviluppo della banda larga.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 86). - Replica il deputato VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), che si dichiara insoddisfatto della risposta, esprimendo un giudizio critico sulla complessiva politica industriale del Governo e sollecitando l'adozione di provvedimenti maggiormente incisivi, come lo sblocco delle risorse destinate alla banda larga.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 22 gennaio 2010, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 88).

La seduta termina alle 18.