XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 271 di venerdì 22 gennaio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantadue.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 193 del 2009: Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario (A.C. 3084-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ALFONSO PAPA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del decreto-legge in discussione, volto a garantire la funzionalità del sistema giudiziario, soffermandosi, in particolare, sulla proroga delle funzioni dei magistrati onorari, sulla copertura delle sedi giudiziarie rimaste vacanti per difetto di magistrati richiedenti, in relazione alla quale il trasferimento d'ufficio viene ancorato a parametri obiettivi, nonché sull'accelerazione del processo di digitalizzazione della giustizia. Nel ringraziare, quindi, il Governo per il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, che è stato caratterizzato da un costruttivo dibattito tra le diverse forze politiche, esprime soddisfazione per la stesura di un testo che viene incontro alle esigenze e alle perplessità evidenziate durante l'esame in Commissione.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ROBERTO RAO (UdC). Nell'esprimere soddisfazione per il clima costruttivo registratosi nel corso dell'iter del provvedimento in discussione, affrontato da tutte le parti politiche senza deleteri approcci ideologici, richiama le condivisibili disposizioni volte a garantire la funzionalità del sistema giudiziario mediante la proroga dell'esercizio della funzione dei giudici onorari. Nel reputare quindi che la grave carenza di organico registratasi presso talune sedi giudiziarie cosiddette disagiate sia dovuta ad una vigente disposizione mal strutturata, giudica negativamente la misura dei trasferimenti coatti, inizialmente ipotizzata dal Governo per farvi fronte, ed esprime apprezzamento per il ragionevole compromesso raggiunto al riguardo in Commissione, che consente la destinazione a tali sedi anche di magistrati di prima nomina. Lamentata quindi la perdurante inadeguatezza delle risorse a disposizione del comparto giustizia, non risolta neanche con la legge finanziaria per il 2010, invita tutte le forze politiche a collaborare alla riforma del sistema giudiziario, settore nevralgico per la vita dei cittadini.

GUIDO MELIS (PD). Richiamati i dati che confermano la sostanziale emergenza del sistema giudiziario, osserva come all'aumento esponenziale del numero dei processi civili e penali non sia seguito un reale potenziamento del personale, ritenendo altresì che l'obsoleta strutturazione delle circoscrizioni giudiziarie comporti squilibri e sprechi di risorse. Giudicati, quindi, del tutto inadeguati i finanziamenti stanziati Pag. IVdal Governo per il suddetto comparto a fronte dell'insufficienza delle strutture di supporto e del numero degli operatori, ricorda le gravi difficoltà in cui versano, in particolare, le procure della Sardegna e della Sicilia, esprimendo forti perplessità sulle disposizioni in materia di trasferimento d'ufficio in sedi disagiate, nonché sulle misure propagandistiche inerenti il processo telematico e la digitalizzazione della giustizia. Manifestata, infine, la netta contrarietà del suo gruppo all'intendimento del Governo di varare provvedimenti finalizzati a controllare l'operato dei pubblici ministeri e a minare le funzioni attribuite al Consiglio superiore della magistratura, auspica per il futuro un clima di fattiva collaborazione fra le forze politiche al fine di rendere pienamente funzionale la macchina giudiziaria.

Annunzio della formazione di una componente politica nell'ambito del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che è stata autorizzata, ai sensi dell'articolo 14, comma 5, secondo periodo, del Regolamento, la formazione, nell'ambito del gruppo parlamentare Misto, della componente politica denominata «Noi Sud/Lega Sud Ausonia», alla quale aderiscono i deputati Elio Vittorio Belcastro, Arturo Iannaccone, Antonio Milo e Luciano Mario Sardelli.

Si riprende la discussione.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Lamentato preliminarmente l'approccio conservatore ai problemi della giustizia manifestato sia dalla magistratura, che impropriamente interviene nel processo legislativo, sia da taluni settori della politica, ritiene che le vacanze di organico registrate presso alcune sedi giudiziarie siano principalmente dovute alla mancanza di gradimento da parte dei giudici di tali sedi, considerate disagiate. Nel reputare quindi preferibile conferire al Consiglio superiore della magistratura maggiori poteri in materia di trasferimenti d'ufficio, stigmatizza l'atteggiamento corporativistico manifestato da alcune componenti politicizzate della magistratura, che invita a rispetta l'orientamento del Governo e del Parlamento, quest'ultimo legittimamente eletto dai cittadini.

MARILENA SAMPERI (PD). Rileva preliminarmente l'eterogeneità dei contenuti del provvedimento d'urgenza in discussione, a suo avviso non inserito in un coerente ed esaustivo programma di riforme dell'amministrazione della giustizia, ricorda il proficuo contributo reso nel contenzioso civile dalla magistratura onoraria, in proposito reputando opportuno ampliare le competenze e disciplinarne sollecitamente i profili giuridici previdenziali. Esprime altresì un giudizio critico sulle misure adottate dal Governo in materia di copertura delle sedi vacanti, ricordando anche le criticità emerse dall'attuazione delle norme varate dal precedente Esecutivo e le soluzioni alternative proposte. Manifesta quindi apprezzamento per l'approvazione di emendamenti correttivi nel corso dell'iter in Commissione, anche in materia di trasferimento d'ufficio in sedi disagiate, sottolineando la necessità di monitorare il contesto territoriale nel Mezzogiorno. Invita infine il Governo a riflettere sul controverso percorso riformatore in atto sui temi della giustizia, auspicando l'attuazione di misure non propagandistiche ma funzionali ad una maggiore efficienza dell'amministrazione.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel ritenere che la decretazione d'urgenza non rappresenti uno strumento idoneo ad affrontare e risolvere alla radice le problematiche inerenti la funzionalità del sistema giudiziario, sottolinea la necessità di un essenziale confronto con l'opposizione al fine di approvare una riforma del settore che contemperi le diverse esigenze dei soggetti interessati. Pur esprimendo altresì soddisfazione per il confronto tra maggioranza e opposizione svoltosi nel corso dell'iter in Commissione, che ha Pag. Vconsentito di modificare il testo del decreto-legge, prevedendo la possibilità di destinare alle sedi più disagiate i magistrati di prima nomina, auspica una più complessiva riflessione sulla normativa vigente in materia, preannunziando al riguardo la presentazione di proposte emendative; reputa inoltre indispensabile, al fine di pervenire ad una reale modernizzazione del sistema giudiziario, lo stanziamento di adeguate risorse e la concreta riorganizzazione degli uffici. Esprime, infine, forti perplessità sulle norme introdotte nel testo in tema di formazione dei magistrati e di conferimento degli incarichi direttivi.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ALFONSO PAPA (PdL), Relatore. Sottolineato come la delicatezza della materia non meriti mere strumentalizzazioni politiche, invita a riconoscere che il decreto-legge in discussione introduce una disciplina maggiormente organica della magistratura onoraria, rilevando altresì il valore strategico delle misure in tema di digitalizzazione dei documenti per rendere più efficiente l'amministrazione del contenzioso. Nel dare altresì atto del miglioramento del testo nel corso dell'iter in Commissione, nonché dell'atteggiamento responsabile dell'opposizione e del Governo, auspica un proficuo confronto in Assemblea sulle disposizioni in tema di trasferimenti, che reputa ispirate al condivisibile criterio secondo il quale tutto il personale di magistratura si rende disponibile alla copertura di determinate sedi giudiziarie.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nel richiamare le modifiche introdotte nel passato alle norme sui trasferimenti d'ufficio dei magistrati, evidenzia che, a seguito delle misure predisposte dal Governo, il Consiglio superiore della magistratura dispone di strumenti idonei a garantire la copertura delle sedi disagiate. Sottolineata, quindi, la necessità di una riflessione su una complessiva revisione degli organici, anche al fine di riequilibrare i carichi di lavoro dei magistrati, auspica la realizzazione di un sistema giudiziario efficiente e di garanzia per i cittadini.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Per un richiamo al Regolamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Esprime apprezzamento per il fatto che il sottosegretario Caliendo è correttamente intervenuto in sede di replica al termine della discussione sulle linee generali, anziché, come è ormai invalso nella prassi, in una fase successiva del dibattito.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 25 gennaio 2010, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 27).

La seduta termina alle 11,25.