XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 310 di mercoledì 21 aprile 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 10,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantaquattro.

Seguito della discussione del disegno di legge: Legge comunitaria 2009 (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2449-C).

Nella seduta del 20 aprile 2010 è stato, da ultimo, approvato l'articolo 56 ed è stato accantonato l'esame degli articoli 16, 17 e 43.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

MARIO PESCANTE (PdL), Presidente della XIV Commissione. Chiede una sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di concludere i propri lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudica inaccettabile il ritardo e l'andamento frammentario con il quale sta procedendo l'iter del provvedimento in esame.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Ritiene che debbano essere fissati tempi certi per il prosieguo dell'iter del provvedimento.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Reputa improprie le polemiche sollevate dai deputati intervenuti, atteso il tempo limitato richiesto dal Comitato dei nove per completare i propri lavori.

MARIO PESCANTE (PdL), Presidente della XIV Commissione. Precisa che il Comitato dei nove concluderà i propri lavori entro quaranta minuti.

PRESIDENTE. Nell'invitare il Comitato dei nove ad attenersi ai tempi previsti, ritiene di poter accedere alla richiesta del presidente della XIV Commissione.

Sull'ordine dei lavori.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Stigmatizza la mancata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge in materia di etichettatura dei prodotti tessili e manifatturieri.

ERMETE REALACCI (PD). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Reguzzoni, giudica grave il ritardo nella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge in materia di etichettatura dei prodotti tessili e manifatturieri.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza verificherà le ragione che hanno impedito la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge richiamata dai deputati intervenuti.

La seduta, sospesa alle 10,15, è ripresa alle 11.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Si riprende la discussione.

Le Commissioni I e V hanno espresso gli ulteriori prescritti pareri.

Pag. VI

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato i subemendamenti 0.17.102.100 e 0.17.101.100, nonché l'emendamento 43.102, in relazione al quale il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 11,45.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza l'atteggiamento del Governo, il quale in sede di V Commissione esprime pareri contrari sulla copertura finanziaria di provvedimenti legislativi, non suffragati da adeguate motivazioni tecniche.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Borghesi.

PRESIDENTE. Assicura che interesserà il Governo in merito alle problematiche evocate dai deputati Borghesi e Boccia.

(Esame dell'articolo 16)

NICOLA FORMICHELLA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 16.100 della Commissione ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Sottolinea che il suo emendamento 16.1, identico all'emendamento Piffari 16.50, è volto ad assoggettare alla valutazione di impatto ambientale le attività sperimentali di stoccaggio di biossido di carbonio.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Bratti circa l'esigenza di assoggettare alla valutazione di impatto ambientale le attività sperimentali di stoccaggio di biossido di carbonio, come previsto dal suo emendamento 16.50.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Bratti 16.1 e Piffari 16.50 ed approva l'emendamento 16.100 della Commissione.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Sottolinea che il suo emendamento 16.51 è finalizzato a garantire un ruolo più incisivo delle amministrazioni locali nelle scelte relative alle attività per lo stoccaggio di biossido di carbonio.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 16.51.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 16, giudicando errate le politiche attuate dal Governo in materia.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Dichiara, a nome del suo gruppo, voto contrario sull'articolo 16, che non fornisce sufficienti garanzie per gli enti locali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 16, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 17)

NICOLA FORMICHELLA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 17.100 della Commissione, nonché dei subemendamenti 0.17.102.100 e 0.17.101.100 della Commissione; esprime parere favorevole sugli emendamenti 17.200, 17.201, 17.202, 17.203, 17.204, 17.205, 17.206 e 17.210 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), nonché sull'emendamento Di Biagio 17.4. Invita al ritiro degli emendamenti Torazzi 17.50 e Guido Dussin 17.52. Esprime infine parere contrario sulle restanti proposte emendative.

Pag. VII

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Di Biagio 17.4.

LUDOVICO VICO (PD). Auspica un'ulteriore riflessione sulle materie oggetto dell'emendamento Di Biagio 17.4, sul quale dichiara altrimenti l'astensione del suo gruppo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Di Biagio 17.4 e respinge l'emendamento Braga 17.8; approva quindi l'emendamento 17.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), il subemendamento 0.17.102.100 della Commissione, nonché gli emendamenti 17.102 della Commissione, come subemendato, e 17.210 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Cimadoro 17.53, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cimadoro 17.53.

FEDERICO TESTA (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento 17.202, che recepisce un parere della V Commissione e suscita perplessità, atteso che la lettera g) del comma 2, che si propone di sopprimere, non reca oneri aggiuntivi per le casse dello Stato.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 17.202 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), 17.100 della Commissione e 17.203 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

FEDERICO TESTA (PD). Ricorda che l'emendamento Lulli 17.54 è volto a responsabilizzare i gestori del sistema di trasmissione di energia, tutelando conseguentemente gli utenti.

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lulli 17.54, auspicando un intervento deciso del Governo nel settore della produzione energetica.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lulli 17.54.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Auspica l'approvazione del suo emendamento 17.1, volto ad esentare i rifugi di montagna dal pagamento delle accise sulla produzione di energia elettrica.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Quartiani 17.1.

MAURO LIBÈ (UdC). Nel condividere le finalità dell'emendamento Quartiani 17.1, del quale auspica l'approvazione, sottolinea l'esigenza di tutelare le piccole realtà montane.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PIERLUIGI MANTINI (UdC).

GIANLUCA PINI (LNP). Rileva che l'emendamento Quartiani 17.1, pur perseguendo finalità condivisibili, è privo di adeguata copertura dei conseguenti oneri finanziari.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ERMETE REALACCI (PD).

MANUELA DI CENTA (PdL). Richiamata l'attenzione rivolta dal Governo alle problematiche delle aree montane, manifesta un orientamento contrario all'emendamento in esame.

Intervengono per dichiarazioni di voto a titolo personale i deputati GIAN LUCA GALLETTI (UdC), Pag. VIIIROBERTO GIACHETTI (PD) e ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Quartiani 17.1.

FEDERICO TESTA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lulli 17.55, volto a favorire la diffusione della concorrenza nel mercato del gas.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lulli 17.55.

LUDOVICO VICO (PD). Sottolinea la rilevanza dell'emendamento Lulli 17.15, del quale auspica l'approvazione.

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lulli 17.15.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lulli 17.15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento 0.17.101.100 della Commissione e l'emendamento 17.101 della Commissione, come subemendato, nonché l'emendamento 17.204 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

FEDERICO TESTA (PD). Giudica non condivisibile il contenuto dell'emendamento 17.205, dichiarando pertanto il voto contrario del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 17.205 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Auspica un'ampia convergenza dell'Assemblea sul suo emendamento 17.2, che garantisce l'estensione dello sconto sul GPL e sul gas anche ai comuni non raggiunti dalla rete di distribuzione del metano.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Quartiani 17.2, sul quale il suo gruppo esprime voto favorevole.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Quartiani 17.2, che giudica di buonsenso.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Quartiani 17.2 ed approva l'emendamento 17.206 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

NICOLA FORMICHELLA (PdL), Relatore. Si rimette all'Assemblea sull'emendamento Guido Dussin 17.52.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Guido Dussin 17.52.

FEDERICO TESTA (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 17.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 17, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 43)

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato SUSANNA CENNI (PD).

Pag. IX

GIUSEPPE RUVOLO (UdC), BASILIO CATANOSO (PdL) e FIORELLA CECCACCI RUBINO (PdL). Danno conto degli emendamenti rispettivamente ritirati.

NICOLA FORMICHELLA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 43.100, 43.101 e 43.102 della Commissione ed esprime parere favorevole sull'emendamento 43.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento). Invita al ritiro degli emendamenti Di Giuseppe 43.32 e 43.58 e Catanoso 43.53 nonché dei subemendamenti Ruvolo 0.43.100.2 e Brugger 0.43.100.1, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime infine parere contrario sulle restanti proposte emendative.

ANDREA RONCHI, Ministro per le politiche europee. Concorda, rimettendosi all'Assemblea sull'emendamento 43.102 della Commissione.

ERMETE REALACCI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti circa la portata normativa delle proposte emendative presentate dalla Commissione.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Precisa che l'eventuale soppressione dell'articolo 43 comporterebbe il mancato recepimento di norme idonee a superare le procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia.

ERMETE REALACCI (PD). Chiede ulteriori chiarimenti circa gli adempimenti posti a carico delle regioni.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Sottolinea il carattere vincolante del parere dell'ISPRA.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Precisa le ragioni per le quali, con il suo emendamento 43.32, si chiede la soppressione dell'articolo 43.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Giuseppe 43.32.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 43.39, interamente sostitutivo dell'articolo 43, volto, tra l'altro, ad evitare l'avvio di ulteriori procedure di infrazione nei confronti dell'Italia.

ERMETE REALACCI (PD). Ricorda che l'articolo 43 reca condivisibili disposizioni volte a recepire importanti direttive comunitarie.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Di Giuseppe 43.39 ed approva l'emendamento 43.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento); respinge, quindi, l'emendamento Di Giuseppe 43.54 ed approva l'emendamento 43.101 della Commissione.

BASILIO CATANOSO (PdL). Ritira il suo emendamento 43.52.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Giuseppe 43.55.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Richiama le ragioni che la inducono a proporre, con il suo emendamento 43.58, la soppressione della lettera b), comma 2, dell'articolo 43.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Giuseppe 43.58.

GIANLUCA PINI (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 43.102 della Commissione.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Ricordato che l'emendamento 43.102 della Commissione è finalizzato ad evitare l'inaccettabile proroga sine die della stagione del prelievo venatorio, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

Pag. X

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ERMETE REALACCI (PD).

VIVIANA BECCALOSSI (PdL). Nel reputare non condivisibile il contenuto dell'emendamento 43.102 della Commissione, che vanifica l'apprezzabile lavoro di mediazione precedentemente svolto, sottolinea che l'attività venatoria non è incompatibile con l'esigenza di tutela dell'ambiente.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato LUCIANO ROSSI (PdL).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, giudica improprie talune affermazioni rese da deputati della maggioranza, atteso che i parlamentari esercitano il loro mandato senza alcun vincolo, ai sensi dell'articolo 68 della Costituzione.

GIUSEPPE RUVOLO (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 43.102 della Commissione.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Si associa alle considerazioni precedentemente svolte dal deputato Giachetti.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati EDMONDO CIRIELLI (PdL), FRANCESCO BIAVA (PdL), SANDRO BRANDOLINI (PD), PAOLO RUSSO (PdL), BENEDETTO DELLA VEDOVA (PdL), ISIDORO GOTTARDO (PdL), LUIGI VITALI (PdL), GIUSEPPE ROMELE (PdL), GIUSEPPINA CASTIELLO (PdL), CARLO NOLA (PdL), BASILIO CATANOSO (PdL), GIUSEPPE CONSOLO (PdL) e GIULIO SANTAGATA (PD).

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che il parere espresso dal Governo sull'emendamento 43.102 della Commissione rappresenti un atto di sensibilità nei confronti del Parlamento.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati AGOSTINO GHIGLIA (PdL), FRANCESCO BOSI (UdC), LUCA BELLOTTI (PdL), NICOLÒ CRISTALDI (PdL), GIULIANO CAZZOLA (PdL), GIANNI MANCUSO (PdL), ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), RENATO FARINA (PdL) e SIMONE BALDELLI (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 43.102 della Commissione.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 43.61.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Di Giuseppe 43.61, i subemendamenti Ruvolo 0.43.100.2, Brugger 0.43.100.1 e Di Giuseppe 0.43.100.4 ed approva l'emendamento 43.100 della Commissione; respinge, quindi, l'emendamento Di Giuseppe 43.65.

BASILIO CATANOSO (PdL). Ritira il suo emendamento 43.53, riservandosi di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.

SUSANNA CENNI (PD). Dichiara, a nome del suo gruppo, voto favorevole sull'articolo 43, che eviterà, tra l'altro, l'incremento delle procedure di infrazione nei confronti dell'Italia.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 43.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 43.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), MARIO TASSONE (UdC) e GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 43, nel testo emendato.

Pag. XI

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-01024, sugli elementi in merito agli effetti prodotti da recenti provvedimenti in materia di giustizia e iniziative per la progressiva riduzione dell'arretrato e della durata del processo civile.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46). - Replica il deputato MATTEO BRIGANDÌ (LNP), che, nel ringraziare il Ministro per la esaustiva risposta, invita il Governo a monitorare ed incentivare la produttività lavorativa dei magistrati, onde concorrere alla riduzione dell'arretrato del contenzioso civile.

LORENZO RIA (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-01023, sulle iniziative concernenti l'esecuzione da parte dell'Italia delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47). - Replica il deputato LORENZO RIA (UdC), che, giudicata inadeguata la politica posta in essere dal Governo in materia di giustizia, lamenta lo stratificarsi di interventi legislativi farraginosi e talvolta dettati da meri interessi di parte, reputando urgente porre mano a riforme organiche e condivise inerenti i punti critici del sistema giudiziario.

IDA D'IPPOLITO VITALE (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01025, sulle iniziative di competenza in relazione alla recente sentenza della Corte costituzionale relativa alla disciplina del gratuito patrocinio per la difesa di soggetti già condannati con sentenza definitiva per il reato di associazione di tipo mafioso.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato ANTONINO LO PRESTI (PdL), che esprime soddisfazione per il chiarimento esaustivo reso dal Ministro in ordine alla questione oggetto dell'interrogazione, giudicando altresì apprezzabile la politica di rigore intrapresa dal Governo nei confronti della criminalità organizzata di stampo mafioso.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01026, sulle iniziative ispettive presso il tribunale di Bassano del Grappa in relazione a procedimenti concernenti la realizzazione di un complesso industriale nel comune di Rosà (Vicenza).

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV), che, nel prendere atto con soddisfazione dell'ispezione avviata presso il tribunale oggetto dell'atto ispettivo, invita il Governo ad effettuare un attento monitoraggio dell'attività di tale organo giudiziario.

DARIO GINEFRA (PD). Illustra l'interrogazione Bordo n. 3-01027, sulle iniziative per il rapido ripristino del collegamento ferroviario nella tratta tra Panni (Foggia) e Montaguto (Avellino), in relazione a recenti eventi franosi.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato MICHELE BORDO (PD), il quale, nel ritenere che il Governo abbia sottovalutato l'entità della frana ed i disagi da essa provocati, invita l'Esecutivo a Pag. XIIreperire risorse adeguate per programmare interventi strutturali in Puglia e in Campania.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua interrogazione n. 3-01028, sulla dismissione di immobili da parte di Ferrovie dello Stato S.p.A. nella regione Sicilia.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55). - Replica il deputato CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud), il quale, richiamata una sentenza della Corte costituzionale che riafferma le prerogative dello statuto della regione Sicilia, auspica che il Governo apra un tavolo con la regione ed i comuni interessati, atteso che i beni immobili in questione rientrano nel demanio regionale siciliano.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantadue.

Sull'ordine dei lavori.

SANDRA ZAMPA (PD). Ricorda all'Assemblea la tragedia che ha colpito il popolo armeno tra il 1915 e il 1917, ritenendo doveroso che le istituzioni parlamentari rendano omaggio alla memoria delle vittime di quello che è stato un vero e proprio genocidio.

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Zampa, richiamando un atto di indirizzo votato dalla Camera dei deputati nel 1994 su iniziativa della sua parte politica e volto appunto al riconoscimento del genocidio armeno.

MAURIZIO TURCO (PD). Ritiene che un eventuale dibattito sul genocidio del popolo armeno debba svolgersi in maniera più approfondita.

MARCELLO DE ANGELIS (PdL). Giudicata del tutto condivisibile la proposta avanzata dal deputato Maurizio Turco, sottolinea la rilevanza dell'accertamento della verità storica per la pacificazione tra i popoli.

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ANDREA RONCHI, Ministro per le politiche europee. Accetta gli ordini del giorno Froner n. 1, Realacci n. 4 (Nuova formulazione), Di Giuseppe n. 7, limitatamente al primo capoverso del dispositivo, Cosenza n. 14, Carlucci n. 16 e Pini n. 17. Accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Di Caterina n. 10. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Farinone n. 2, Mario Pepe (PD) n. 6, Borghesi n. 9 e Lovelli n. 13. Non accetta infine gli ordini del giorno Gozi n. 3, Bratti n. 5, Piffari n. 8, Catanoso n. 11, Nola n. 12 e Mereu n. 15.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Gozi n. 3.

Intervengono i deputati ERMETE REALACCI (PD) e ALESSANDRO BRATTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bratti n. 5.

Interviene il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Piffari n. 8 (non accettato dal Governo) e respinge l'ordine del giorno Catanoso n. 11.

Pag. XIII

Intervengono i deputati CARLO NOLA (PdL), che ritira il suo ordine del giorno n. 12, e MARIO LOVELLI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Lovelli n. 13 e Mereu n. 15.

(Dichiarazioni di voto finale)

ANTONIO BORGHESI (IdV). Pur rilevando che il provvedimento in esame è volto a dare attuazione alla normativa comunitaria, anche per superare le numerose procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia, giudica un grave vulnus la surrettizia introduzione nel testo di disposizioni che estendono il calendario venatorio; dichiara pertanto l'astensione del suo gruppo.

NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP). Sottolineata la riduzione del numero delle procedure di infrazione in atto nei confronti dell'Italia, richiama il proficuo lavoro svolto in tal senso dal Governo e dal Parlamento fin dall'inizio della legislatura. Espresso altresì rammarico per il pronunciamento dell'Assemblea in relazione alle disposizioni concernenti il prelievo venatorio, che a suo avviso pregiudica il lavoro svolto in Commissione per adeguare la normativa interna alla disciplina di rango europeo, ricorda le iniziative anche legislative promosse dalla sua parte politica per contribuire ad un più compiuto ed efficace adeguamento dell'ordinamento interno a quello comunitario. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Rilevato preliminarmente che la complessità e l'eterogeneità del disegno di legge comunitaria induce ad una riflessione sull'esigenza di rendere più efficienti le procedure di recepimento della normativa europea attraverso una riforma della legge n. 11 del 2005, segnala talune criticità presenti nel testo del provvedimento in esame, con riferimento, tra l'altro, alle remunerazioni degli amministratori delle società quotate. Giudicata altresì equilibrata la soluzione individuata in relazione al calendario venatorio, dichiara l'astensione del suo gruppo.

SANDRO GOZI (PD). Sottolineata l'incoerenza del Governo, che ha disatteso la promessa di approvare rapidamente il disegno di legge comunitaria in esame, rileva che il provvedimento è giunto alla Camera stravolto nei contenuti ed ampliato nel numero degli articoli in modo abnorme, evidenziando la necessità di intervenire per evitare che in tale strumento vengano recepite istanze estranee alle sua finalità. Nel lamentare, quindi, la mancata approvazione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo e finalizzate a migliorare il testo in esame, esprime perplessità sulle disposizioni recate dal provvedimento in materia di energia, ambiente e caccia, tema quest'ultimo sul quale, a suo avviso, andrebbero evitate divisioni ideologiche. Dichiara, altresì, l'astensione del suo gruppo.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Sottolineata preliminarmente l'esigenza di giungere quanto prima ad una più snella procedura di recepimento della normativa comunitaria, attraverso una riforma condivisa della legge n. 11 del 2005, rileva che il disegno di legge comunitaria in esame ha dimostrato la capacità della maggioranza e del Governo di trovare un'indispensabile coesione nel centrare tutti gli obiettivi fissati, anche per quanto attiene alle disposizioni recate dall'articolo 43 e relative alla regolamentazione e alla tutela della fauna selvatica e dell'attività venatoria nel rispetto della sicurezza ambientale e delle finalità di cui all'articolo 9 lettera a) della direttiva 2009/147/CE. Dichiara pertanto il convinto voto favorevole del suo gruppo.

MARIO PESCANTE (PdL). Presidente della XIV Commissione. Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento, esprime disagio per il ritardo con cui si sta svolgendo l'esame del Pag. XIVdisegno di legge comunitaria, che non può essere utilizzato come strumento per introdurre nell'ordinamento disposizioni disorganiche e microsettoriali.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2449-C.

Discussione della relazione della Giunta delle elezioni sull'elezione contestata del deputato Paolo Corsini per la IV Circoscrizione Lombardia 2 (Doc. III, n. 1).

PRESIDENTE. Avverte che la Giunta delle elezioni propone l'annullamento per motivi di ineleggibilità dell'elezione del deputato Paolo Corsini e, conseguentemente, la proclamazione in suo luogo del candidato Enrico Dioli.
Dichiara aperta la discussione.

ANDREA ORSINI (PdL), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento alla contestazione dell'elezione del deputato Paolo Corsini per la IV circoscrizione Lombardia 2; la Giunta propone all'unanimità l'annullamento di tale elezione e, conseguentemente, la proclamazione del ricorrente Enrico Dioli.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ANDREA ORSINI (PdL), Relatore. Auspica più in generale una rivisitazione della vigente disciplina in materia di ineleggibilità dei titolari di cariche pubbliche al fine di superare talune incongruenze evidenziatesi nella sua attuazione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

(Dichiarazioni di voto)

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Preannunzia che i deputati del suo gruppo si esprimeranno secondo coscienza sulla proposta della Giunta.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Espressa, anche a nome del suo gruppo, solidarietà al deputato Corsini, manifesta profondo sconcerto rilevando che la Camera non può avallare violazioni di legge neppure se finalizzate al perseguimento di nobili finalità. Ritiene pertanto che si sarebbe dovuta modificare la vigente disciplina in materia di ineleggibilità oppure rimettere alla Corte costituzionale la valutazione della sua legittimità.

ROLANDO NANNICINI (PD). Nel richiamare gli articoli 65 e 66 della Costituzione, condivide le considerazioni svolte dal relatore, auspicando una riflessione del Parlamento sulle incoerenze che caratterizzano la vigente disciplina in materia di ineleggibilità. Invita, quindi, l'Assemblea a non accogliere la proposta della Giunta.

BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Ritiene di non poter concordare con la proposta della Giunta delle elezioni.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Propone il rinvio alla Giunta delle elezioni del documento in esame per consentire un ulteriore approfondimento della materia.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Evidenziate le contraddizioni insite nella procedura adottata, giudica condivisibile la proposta formulata dal deputato Di Pietro.

ANTONELLO SORO (PD). Rilevata la piena legittimazione della Camera a deliberare sul documento in esame, auspica che l'Assemblea respinga la proposta della Giunta.

PRESIDENTE. Avverte che porrà prioritariamente in votazione la proposta del deputato Di Pietro di rinvio alla Giunta Pag. XVdelle elezioni del documento in esame per consentire un ulteriore approfondimento della materia.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta di rinvio alla Giunta del Doc. III, n. 1; con votazione nominale elettronica, respinge la proposta della Giunta di annullamento dell'elezione del deputato Corsini.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della reiezione della proposta della Giunta, si intende convalidata l'elezione del deputato Paolo Corsini per la IV Circoscrizione Lombardia 2.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Sostegno del reddito e tutela di determinate categorie di lavoratori (A.C. 2100 ed abbinate-A).

Nella seduta del 19 aprile 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Poli 1.7.

SILVANO MOFFA (PdL), Presidente dell'XI Commissione. Parlando sull'ordine dei lavori, nel ritenere opportuno un ulteriore approfondimento del testo unificato in esame, anche alla luce del parere espresso dalla V Commissione, propone di rinviare il seguito del dibattito alla prossima settimana.

CESARE DAMIANO (PD) e ANGELO COMPAGNON (UdC). Concordano con la proposta avanzata dal presidente dell'XI Commissione.

PRESIDENTE. Non essendovi obiezioni, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di martedì prossimo.

Modifica nella composizione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica il deputato Maria Piera Pastore, in sostituzione del deputato Roberto Cota, dimissionario.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 22 aprile 2010, alle 10,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 81).

La seduta termina alle 18.