XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 338 di mercoledì 16 giugno 2010

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono ottantanove.

Sull'ordine dei lavori.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Chiede se sia stato fissato il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti agli ultimi emendamenti della Commissione riferiti al disegno di legge n. 3118-A.

PRESIDENTE. Avverte che il termine al quale ha fatto riferimento il deputato Quartiani è fissato per le 10,30.

Seguito della discussione del disegno di legge: Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali (A.C. 3118-A ed abbinate).

Nella seduta del 14 giugno 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: la componente politica Alleanza per l'Italia del gruppo Misto è stata invitata a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte altresì che la V Commissione ha espresso il prescritto parere.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 2).
Avverte infine che la Commissione ha presentato gli emendamenti 1.101, 5.105 e 29.105.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che, a seguito delle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente e del parere espresso dalla V Commissione, il provvedimento in esame risulta sostanzialmente privo di effetti.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'emendamento approvato dal Comitato dei nove, di recepimento di una condizione posta dalla V Commissione, di fatto svuoti di significato il provvedimento in esame, eliminando l'intero capo II del testo ed impedendo l'avvio del processo del federalismo fiscale. Invita pertanto il Ministro per la semplificazione a ritirare il disegno di legge per evitare di umiliare ulteriormente la dignità del Parlamento.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che Pag. VIil parere espresso dalla V Commissione incida negativamente sul sistema di attuazione del Titolo V della parte seconda della Costituzione e sulla riforma inerente il federalismo fiscale, predeterminando altresì uno svuotamento delle funzioni degli enti locali. Chiede quindi il rinvio in Commissione del provvedimento in esame.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, constata come si siano dimostrate veritiere le previsioni circa una errata impostazione della riforma che introduce il federalismo fiscale, in relazione alla quale giudica peraltro contraddittorio il lungo termine previsto per l'entrata in vigore della revisione delle funzioni di comuni e province recata dal provvedimento in esame, della cui effettiva portata invita il Governo a prendere atto.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Nel ricordare come il Comitato dei nove abbia approfonditamente analizzato la condizione posta nel parere della V Commissione, ritiene che il provvedimento in discussione mantenga una propria valenza, sottolineando peraltro la necessità di proseguirne l'esame.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Ricorda che, nel caso di specie, la V Commissione, il cui parere è stato recepito nell'emendamento 1.101 presentato dalla Commissione di merito, ha correttamente vigilato, come di consueto, sullo scrupoloso rispetto dei principi recati dall'articolo 81 della Costituzione, tenendo conto anche delle valutazioni della Ragioneria generale dello Stato.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Rileva che il differimento dei tempi per l'entrata in vigore delle norme relative alle nuove funzioni fondamentali attribuite agli enti locali è finalizzato a garantire a questi ultimi un quadro di certezze e a non compromettere l'iter attuativo della riforma relativa al federalismo fiscale; ritiene pertanto necessario procedere nell'esame del provvedimento in discussione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Evidenziato come il provvedimento di riforma delle funzioni delle autonomie locali fosse lungamente atteso, anche perché necessario per garantire la corretta attuazione del federalismo fiscale, non reputa soddisfacenti le motivazioni addotte dal presidente Giancarlo Giorgetti a sostegno del parere espresso dalla V Commissione, che ha vanificato il clima collaborativo finora registratosi nel corso dell'iter del disegno di legge in esame, confermando ancora una volta come il ruolo della predetta Commissione sia divenuto quello di preventivo censore dell'attività legislativa del Parlamento, prevaricando addirittura le funzioni delle stesse Commissioni di merito.

MASSIMO DONADI (IdV). Ricordato il fattivo contributo del suo gruppo all'approvazione delle norme relative all'attuazione del federalismo fiscale, ritiene che il provvedimento in esame, sostanzialmente svuotato di contenuto, rappresenti un'occasione mancata e, di fatto, pregiudichi il lavoro finora svolto dal Parlamento; prospetta pertanto l'opportunità di rinviarlo in Commissione.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ritiene che la mancata definizione delle funzioni fondamentali degli enti locali rischi di creare una situazione caotica in fase di definizione delle imposte locali, dovuta all'imperizia dell'attuale maggioranza, che usa per fini propagandistici i temi del federalismo; giudica pertanto opportuno il rinvio in Commissione del provvedimento in esame.

LORENZO RIA (UdC). Segnala un errore materiale nel testo stampato relativo alle proposte di legge abbinate al disegno di legge in esame.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Giudicato incongruo un riferimento normativo Pag. VIIrichiamato dal Ministro Calderoli, ribadisce la richiesta di rinvio in Commissione del provvedimento in esame.

Dopo un intervento favorevole del deputato ROBERTO GIACHETTI (PD) ed uno contrario del deputato RAFFAELE VOLPI (LNP), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta di rinvio in Commissione.

(Esame dell'articolo 1)

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato GIANCLAUDIO BRESSA (PD).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Intervengono inoltre sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati PIERLUIGI MANTINI (UdC), RENATO CAMBURSANO (IdV) e LUCIANO PIZZETTI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono, altresì, sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati GABRIELE CIMADORO (IdV), MARCO CAUSI (PD), PIERGUIDO VANALLI (LNP), BEATRICE LORENZIN (PdL), ROBERTO GIACHETTI (PD), ALESSANDRO NACCARATO (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD) e LORENZO RIA (UdC).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati LAURA GARAVINI (PD) e MARIO TASSONE (UdC).

La seduta, sospesa alle 13,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GIACOMO CHIAPPORI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01124, sulle iniziative a favore del settore della pesca a seguito dell'entrata in vigore del regolamento (CE) n. 1967/2006.

GIANCARLO GALAN, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47). - Replica il deputato GIACOMO CHIAPPORI (LNP), che si dichiara insoddisfatto della risposta del Ministro, ritenendo che il regolamento richiamato nell'atto ispettivo determini discriminazioni ingiustificate tra i pescatori.

SABRINA DE CAMILLIS (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01125, sulle iniziative per il pieno utilizzo dei fondi comunitari destinati all'agricoltura ed assegnati all'Italia.

GIANCARLO GALAN, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato SABRINA DE CAMILLIS (PdL), che, pur confermando le preoccupazioni evidenziate nell'atto ispettivo, si dichiara soddisfatta della risposta del Ministro.

BRUNO CESARIO (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01126, sulle iniziative di competenza per garantire concorrenza e trasparenza nel mercato delle assicurazioni per responsabilità civile autoveicoli, anche al fine di evitare ingiustificati aumenti dei costi.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione Pag. VIII(vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato BRUNO CESARIO (Misto-ApI), che, nel ringraziare il Ministro per la risposta, auspica l'adozione di provvedimenti legislativi organici, volti ad evitare aumenti ingiustificati dei costi delle assicurazioni per responsabilità civile autoveicoli.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Illustra l'interrogazione Donadi n. 3-01127, sulle iniziative per un'equa ripartizione tra Stato e Regioni dei sacrifici previsti dal Governo in relazione all'attuale situazione economica.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato RENATO CAMBURSANO (IdV), che, nel giudicare la risposta del Ministro elusiva dei quesiti posti, esprime sdegno e riprovazione per i contenuti della manovra economica ed i prevedibili effetti, stigmatizzando come il Governo venga meno al suo stesso programma nell'aumentare la pressione fiscale e rendere inattuabile il federalismo fiscale.

STEFANO GRAZIANO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01128, sulle iniziative per la piena funzionalità del ciclo dei rifiuti in Campania, nel rispetto degli obblighi comunitari in materia.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54). - Replica il deputato STEFANO GRAZIANO (PD), che, nel dichiararsi totalmente insoddisfatto della risposta, stigmatizza l'assenza del Ministro dell'ambiente, sottolineando l'urgenza di porre in essere interventi strutturali per garantire la piena funzionalità del ciclo dei rifiuti in Campania.

FERDINANDO ADORNATO (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-01129, sui tempi e le modalità per la definizione e la presentazione al CIPE del programma nazionale per la ricerca 2010-2012.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato FERDINANDO ADORNATO (UdC), che, nel ritenere probabile un forte ritardo nella presentazione del programma nazionale per la ricerca da parte del Governo, sottolinea la rilevanza strategica di quest'ultima nella prospettiva della crescita futura del Paese, auspicando che alla discussione delle relative problematiche venga dedicata un'apposita sessione parlamentare.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono novantuno.

Si riprende la discussione del disegno di legge n. 3118-A ed abbinate.

La V Commissione ha espresso un ulteriore parere.

(Ripresa esame dell'articolo 1)

Intervengono ulteriormente sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ROBERTO ZACCARIA (PD), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), MARIO TASSONE (UdC), ETTORE ROSATO (PD), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-MpA-Sud).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Interviene altresì sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD).

Pag. IX

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.101 della Commissione ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Donadi. 1.1 e Osvaldo Napoli 1.2, nonché l'emendamento Naccarato 1.5.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lanzillotta 1.3.

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 1.101 della Commissione, paventando il rischio che l'attuazione del disegno di legge in esame possa di fatto paralizzare l'attività degli enti locali.

PAOLO FONTANELLI (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento 1.101 della Commissione, che svuota di contenuti il provvedimento in esame, auspicando che venga respinto dall'Assemblea.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Dichiara voto contrario sull'emendamento 1.101 della Commissione, ritenendo che il disposto dello stesso impedirà di fatto l'attuazione del federalismo fiscale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.101 della Commissione e respinge gli emendamenti Lanzillotta 1.6 e Ciccanti 1.7.

SESA AMICI (PD). Nel giudicare grave l'approvazione dell'emendamento 1.101 della Commissione, che vanifica il lavoro svolto in sede referente, ritiene meramente propagandistiche le finalità del provvedimento in esame.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sull'articolo 1, che reputa in grado di impedire l'effettiva attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione e del federalismo fiscale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 2)

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati SILVANA MURA (IdV), FABIO EVANGELISTI (IdV), FRANCESCO BARBATO (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), FRANCESCO BOSI (UdC) e GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL).

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 2.100 e 2.101 della Commissione ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Donadi 2.2, Tassone 2.4 e Cavallaro 2.5.

MARIO CAVALLARO (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Quartiani 2.6, del quale auspica l'approvazione.

FRANCESCO BOSI (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.7, volto ad attuare il disposto dell'articolo 118 della Costituzione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Quartiani 2.6 e Bosi 2.7, gli emendamenti Favia 2.8 e Tassone 2.11, gli identici Donadi Pag. X2.12 e Tassone 2.13, nonché gli emendamenti Cavallaro 2.15, Borghesi 2.16 e Ciccanti 2.1.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Quartiani 2.18, esprimendo perplessità circa l'efficacia delle disposizioni in tema di gestione catastale contenute nella manovra economica varata dal Governo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Quartiani 2.18.

FRANCESCO BOSI (UdC). Ritiene incomprensibile il parere contrario espresso dal relatore e dal Governo sul suo emendamento 2.19, che giudica di buonsenso.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Bosi 2.19, nonché gli identici emendamenti Tassone 2.20, Donadi 2.21 e Giovanelli 2.22.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Giudica contraddittorio il disposto dell'emendamento 2.101 della Commissione, sul quale dichiara pertanto l'astensione del suo gruppo.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sull'emendamento 2.101 della Commissione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 2.101 della Commissione e respinge l'emendamento Tassone 2.24, nonché gli identici Favia 2.25 e Tassone 2.26.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, reputa opportuno che il deputato Osvaldo Napoli chiarisca le ragioni del proprio voto contrario su emendamenti di contenuto identico a quelli da lui presentati e successivamente ritirati.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cavallaro 2.29.

FRANCESCO BOSI (UdC). Giudica corretta la formulazione dell'emendamento 2.100 della Commissione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 2.100 della Commissione e respinge gli emendamenti Tassone 2.30 e Favia 2.31.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.34.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lanzillotta 2.34, Borghesi 2.38, Giovanelli 2.40, Ciccanti 2.41 e Tassone 2.42.

MARIO TASSONE (UdC). Richiama le finalità del suo emendamento 2.44 del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Donadi 2.43 e Tassone 2.44.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2, giudica insufficienti i miglioramenti apportati al testo del medesimo, lamentando in particolare il fatto che l'entrata in vigore del relativo disposto è sensibilmente posticipata nel tempo.

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto contrario sull'articolo 2.

MARIO TASSONE (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2, che giudica privo di reale contenuto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, nel testo emendato.

Pag. XI

(Esame dell'articolo 3)

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati MAURO LIBÈ (UdC), DAVID FAVIA (IdV) e LORENZO RIA (UdC).

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ciccanti 3.2 e Lanzillotta 3.5, 3.7 e 3.8.

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Illustra il contenuto del suo emendamento 3.9.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Dichiara, a nome del suo gruppo, voto contrario su tutti gli emendamenti volti ad attribuire funzioni o competenze alle province, delle quali riterrebbe opportuna l'abolizione.

MASSIMO DONADI (IdV). Preannunzia che, in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, chiederà la sollecita calendarizzazione della proposta di legge in materia di abolizione delle province presentata dal suo gruppo.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Nel rilevare che per garantire una maggiore efficienza degli enti locali si dovrebbe procedere all'attuazione delle aree metropolitane e alla soppressione delle province insistenti sui medesimi distretti territoriali, dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Lanzillotta 3.9.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV), PIERLUIGI MANTINI (UdC) e GIULIO SANTAGATA (PD).

LINDA LANZILLOTTA (Misto-ApI). Ritira il suo emendamento 3.9.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lanzillotta 3.11 e Naccarato 3.12 ed approva l'articolo 3.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Chiede di rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati RITA BERNARDINI (PD), che sollecita anche la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo, e GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 17 giugno 2010, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 104).

La seduta termina alle 20.