XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 354 di lunedì 19 luglio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 17,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 luglio 2010.

I deputati in missione sono sessantuno.

Annunzio delle dimissioni di un sottosegretario di Stato.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica che il Presidente della Repubblica ha accettato le dimissioni rassegnate dal sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze onorevole Nicola Cosentino.

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 3638, di conversione del decreto-legge n. 78 del 2010, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica.
Il disegno di legge è stato assegnato alla V Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Discussione congiunta dei disegni di legge: Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2009; Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per il 2010 (A.C. 3593 e 3594).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ROCCO GIRLANDA (PdL), Relatore. Osservato preliminarmente che il rendiconto fornisce una rappresentazione della situazione reale del bilancio dello Stato, che integra quella fornita dal bilancio di previsione e consente di verificare il reale andamento della finanza pubblica nell'esercizio di riferimento, ricorda che il disegno di legge di assestamento reca le variazioni che, a metà dell'esercizio, il Governo ritiene opportuno adottare in relazione alle previsioni di bilancio, in termini di competenza e di cassa. Nell'illustrare, quindi, il contenuto dei provvedimenti in discussione, rileva che la situazione delle finanze pubbliche ha subito, nel 2009, un sensibile deterioramento a causa dell'aggravarsi della crisi economica internazionale, sottolineando che l'Esecutivo ha deciso di non incrementare il disavanzo di bilancio, anche al fine di contenere l'incremento del debito pubblico nazionale. Evidenziato altresì come la manovra di bilancio sia stata articolata in due fasi, Pag. IVsegnatamente per preservare i conti pubblici e sostenere le imprese e le famiglie, fa presente che i provvedimenti varati dal Governo mettono in luce come l'Italia non abbia attuato una politica fiscale espansiva, quanto piuttosto una rimodulazione delle poste contabili volte a sostenere l'occupazione e a favorire la ripresa. Richiamati infine i dati che confermano una flessione del prodotto interno lordo, imputabile in gran parte al calo delle esportazioni, un aumento dell'indebitamento netto della pubblica amministrazione ed un incremento del rapporto tra debito e PIL, osserva che le previsioni assestate per il 2010 evidenziano una riduzione del saldo netto da finanziare, un miglioramento del risparmio pubblico ed un aumento dell'avanzo primario.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

MAINO MARCHI (PD). Giudicate eccessivamente ottimistiche le valutazioni del Governo e della maggioranza sulla situazione dei conti pubblici, rileva che la manovra correttiva attualmente all'esame del Parlamento si è resa necessaria soprattutto a causa delle scelte errate e di stampo centralistico compiute dall'Esecutivo, come l'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale, che hanno provocato un consistente deterioramento del deficit pubblico, unitamente ad una contrazione del PIL in misura superiore alla media europea. Ritiene inoltre particolarmente gravi i tagli indiscriminati operati a danno di settori strategici e l'assenza di adeguate politiche industriali, come testimoniato dai pesanti effetti recessivi sulla finanza locale e dalla conseguente riduzione dei servizi erogati ai cittadini.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Osservato preliminarmente come la relazione della Corte dei conti evidenzi un sensibile deterioramento delle finanze pubbliche, rileva che i disegni di legge in discussione denotano una diminuzione del prodotto interno lordo, in termini nominali e reali, un aumento del debito pubblico e dell'indebitamento netto, nonché un incremento del rapporto tra debito e PIL ed una riduzione del saldo netto da finanziare. Nel ritenere che il Governo abbia sottovalutato la grave crisi internazionale in atto, richiama le deleterie conseguenze della manovra economica approvata dal Senato, che, a suo avviso, penalizzerà fortemente i lavoratori e le famiglie, ricordando infine che, a seguito dei provvedimenti in materia economica varati dall'Esecutivo, si è determinata nel Paese una disastrosa situazione economica e sociale.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Richiamati i preoccupanti dati segnalati dalla Corte dei conti, che evidenziano un netto peggioramento dei conti pubblici ed il più alto valore assoluto del debito pubblico, ritiene che la responsabilità di tale situazione sia ascrivibile alle inaccettabili scelte del Governo e della maggioranza, cui parimenti imputa l'allarmante aumento della spesa pubblica, il deterioramento dell'avanzo primario, nonché l'incremento della pressione e dell'evasione fiscale. Stigmatizzata altresì l'inerzia dell'Esecutivo nell'adozione delle improcrastinabili riforme tributaria, amministrativa e del mercato del lavoro al fine di contrastare sprechi e corruzione, giudica iniqua ed inefficiente la politica dei tagli lineari, lamentando il mancato sostegno offerto alle imprese ed alle famiglie. Nel reputare altresì deplorevole l'inefficienza palesata dai meccanismi della spesa pubblica, manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo al disegno di legge di rendiconto, evidenziando l'insufficiente attenzione rivolta alla politica infrastrutturale nel disegno di legge di assestamento, sul quale esprime un giudizio complessivamente negativo. Ribadisce infine la disponibilità della sua parte a sostenere un Governo di più larghe intese.

GIOACCHINO ALFANO (PdL). Nel ritenere preliminarmente che il rendiconto per l'esercizio finanziario 2009 consenta un'analisi solo parziale dell'efficacia delle previsioni del Governo in materia economica, Pag. Vatteso che tale strumento interviene in un periodo di transizione verso la nuova disciplina della contabilità di finanza pubblica, articolata per singolo capitolo di spesa, che a suo avviso richiederà anche talune modifiche delle relative procedure parlamentari, sottolinea che i positivi dati sottesi all'assestamento del bilancio per l'anno 2010, segnatamente il miglioramento del saldo netto da finanziare e dell'avanzo primario, attestano l'efficacia della politica di rigore attuata dall'Esecutivo per contrastare la crisi economica internazionale, che sarà confermata anche nella manovra all'esame del Parlamento.

ROLANDO NANNICINI (PD). Sottolineato il consistente incremento dei residui attivi e passivi che, a suo dire, indica scarsa trasparenza del Governo nella gestione dei conti pubblici, stigmatizza l'insufficiente sostegno offerto dall'Esecutivo agli enti locali, segnatamente a quelli virtuosi e sottodotati, reputando indispensabile ricercare un percorso condiviso volto a contemperare rigore contabile e sostegno allo sviluppo. Invita altresì il Governo e la maggioranza ad una più esaustiva e veritiera comunicazione circa l'andamento dei conti pubblici e le politiche finanziarie, segnatamente in ordine al rapporto con gli enti territoriali e le regioni, anche in tema di spesa sanitaria.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Nel sottolineare che i provvedimenti in discussione non consentono un'analisi completa dell'andamento della spesa pubblica, atteso che si rende necessario completare la riforma della contabilità pubblica, articolata in futuro per missioni e programmi, rileva che i principali indicatori economici risentono delle conseguenze della grave crisi in atto, a fronte della quale il Governo ha deciso di ispirare le proprie scelte ad un rigoroso controllo della spesa dello Stato e delle pubbliche amministrazioni, concentrando i tagli a livello degli enti locali, non per una arbitraria azione restrittiva, ma esclusivamente perché in tale ambito si è registrata la maggiore crescita della spesa. Nel reputare quindi contraddittorie talune critiche formulate da esponenti delle opposizioni, evidenzia che l'assestamento di bilancio individua taluni miglioramenti dei saldi di finanza pubblica, ritenendo altresì che si possano ravvisare i primi segnali di una ripresa dell'economia.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Su un lutto del deputato Manlio Contento.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Manlio Contento, colpito da un grave lutto: la perdita della madre.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati SIMONE BALDELLI (PdL), ROBERTO GIACHETTI (PD) e LINO DUILIO (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 20 luglio 2010, alle 11,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 27).

La seduta termina alle 19,10.