XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 400 di martedì 23 novembre 2010
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
La seduta comincia alle 10,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono sessantasei.
Discussione del disegno di legge di ratifica: Modifica del Protocollo sulle disposizioni transitorie allegato ai Trattati UE. Procedura per l'assegnazione del seggio supplementare spettante all'Italia nel Parlamento europeo (A.C. 3834-A).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
RICCARDO MIGLIORI (PdL), Relatore per la III Commissione. Illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, per quanto attiene gli aspetti di competenza della III Commissione, ricordando che, a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, all'Italia spetta un seggio supplementare all'interno del Parlamento europeo: precisa al riguardo che l'articolo 3 prevede di assumere quale parametro di riferimento, per l'assegnazione del suddetto seggio, i risultati delle ultime elezioni europee.
GIUSEPPE CALDERISI (PdL), Relatore per la I Commissione. Illustra il contenuto del disegno di legge di ratifica in discussione, per i profili di competenza della I Commissione, sottolineando come esso preveda all'articolo 3 che l'assegnazione del seggio supplementare al Parlamento europeo avvenga mediante l'utilizzazione dei risultati delle elezioni tenutesi nel giugno 2009, secondo i criteri disciplinati dall'articolo 4, nel testo modificato dalle Commissioni in sede referente. Richiamata quindi la normativa nazionale vigente in tema di assegnazione dei seggi al Parlamento europeo, nonché la relativa giurisprudenza costituzionale, osserva come dalle stesse non sia possibile evincere un criterio applicativo univoco, bensì differenti metodologie diversamente opinabili. Rammentato quindi come le Commissioni abbiano a maggioranza adottato il criterio basato su un divisore pari al numero dei seggi assegnati all'Italia diminuito di una unità, osserva tuttavia che tale soluzione presenterebbe significative criticità nella sua eventuale adozione in ulteriori più complesse ipotesi applicative.
ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
DAVID FAVIA (IdV). Lamentato preliminarmente l'atteggiamento assunto dal relatore per la I Commissione, reputa opportuna la modifica apportata all'articolo 4 del disegno di legge di ratifica in discussione, che non prevede più una delega al Governo; esprime altresì apprezzamento per la soluzione individuata in Commissione, su proposta delle opposizioni, per l'assegnazione dell'ulteriore seggio del Parlamento europeo spettante all'Italia. Preannunzia, pertanto, la netta Pag. VIcontrarietà del suo gruppo alle proposte emendative presentate dalla maggioranza.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Ritiene che la scelta del Governo di optare per il criterio facente riferimento ai risultati delle consultazioni elettorali del 2009 costituisca la più logica e condivisibile chiave interpretativa, rilevando che la soluzione adottata dalle Commissioni in sede referente risulta del tutto in linea con l'esito del pronunciamento elettorale, compensando peraltro gli effetti distorsivi del cosiddetto splitting. Reputa quindi meramente nominalistiche le argomentazioni critiche rivolte a tale opzione dal relatore per la I Commissione, giudicando manipolative del risultato elettorale le soluzioni prospettate in talune proposte emendative preannunziate dal medesimo relatore. Manifesta pertanto l'orientamento del suo gruppo nel senso di mantenere il testo del disegno di legge di ratifica in discussione nella formulazione approvata dalle Commissioni in sede referente.
ANDREA ORSINI (PdL). Nel giudicare ingenerose le critiche rivolte al relatore per la I Commissione, ritiene che la soluzione adottata in sede referente non sia la più coerente con la vigente normativa elettorale; rileva inoltre che il provvedimento in discussione dovrebbe costituire uno strumento di riequilibrio almeno parziale a favore delle circoscrizioni meno rappresentate. Evidenziato, dunque, che il testo in esame non appare pienamente convincente sotto diversi profili, preannunzia la presentazione di talune proposte emendative al riguardo.
MARIO BARBI (PD). Nel ritenere l'assegnazione all'Italia di un seggio supplementare al Parlamento europeo una minima compensazione della precedente deleteria riduzione della rappresentanza del nostro Paese presso tale consesso, giudica condivisibile il criterio applicativo che si evince dal testo varato dalle Commissioni in sede referente. Nel reputare quindi insufficienti gli strumenti a disposizione dell'Unione europea per ovviare alla turbolenze speculative dei mercati finanziari internazionali, ritiene ancora lungo ed impervio il percorso verso una compiuta maturazione istituzionale della stessa Unione, anche in relazione alle problematiche poste dalla governance economica. Lamenta altresì che il Governo non ha reso al Parlamento un'informativa sugli esiti dell'ultimo Consiglio europeo.
MATTEO BRAGANTINI (LNP). Nel ritenere il Protocollo in discussione necessario per garantire, tra l'altro, un'equa rappresentanza nel Parlamento europeo di tutti gli Stati membri, esprime perplessità in merito alla soluzione individuata in Commissione per l'assegnazione dell'ulteriore seggio spettante all'Italia. Auspica, pertanto, l'approvazione degli emendamenti presentati al riguardo dalla maggioranza.
SANDRO GOZI (PD). Ricordato che il suo gruppo ha da tempo sollevato le questioni sottese al disegno di legge di ratifica in discussione, esprime un giudizio fortemente critico sul comportamento mantenuto in proposito dal Governo, che reputa inevitabilmente approssimativo ed intempestivo, stigmatizzando la conseguente lesione delle prerogative del Parlamento nazionale in materia. Manifesta parimenti preoccupazione per il silenzio dell'Esecutivo su rilevanti questioni di stringente attualità nell'agenda dell'Unione europea, quali le prospettate ipotesi di presentazione di liste elettorali transnazionali e le diverse opzioni di modifica del Patto di stabilità nell'ambito di una più profonda revisione della governance economica comune.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
GIUSEPPE CALDERISI (PdL), Relatore per la I Commissione. Nel ritenere talune affermazioni rese dal deputato Bressa gratuite e non rispondenti al vero, ribadisce le sue considerazioni critiche sul metodo individuato in Commissione per l'assegnazione all'Italia del seggio supplementare nel Parlamento europeo.
Pag. VIIRICCARDO MIGLIORI (PdL), Relatore per la III Commissione. Giudica infondate le critiche dei rappresentanti dell'opposizione circa un presunto ritardo del Governo in merito alla ratifica del Protocollo in discussione, rammentando altresì come la decisione che ha portato ad una gravosa riduzione della rappresentanza italiana al Parlamento europeo sia stata assunta in sede di Unione europea durante il mandato del precedente Esecutivo di centrosinistra.
ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Ricordato di aver attivamente partecipato all'esame del provvedimento in sede referente, rileva che il Governo, nel prendere atto del dibattito in corso, si rimette alle determinazioni che saranno assunte dall'Assemblea in merito al contenuto dell'articolo 4.
(Esame degli articoli)
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Sull'ordine dei lavori.
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Fa presente il grave allarme sociale suscitato dalla prevista realizzazione di una discarica di amianto in località Scandale, in provincia di Crotone, rammentando di aver presentato un'interrogazione al riguardo, nell'auspicio che il Governo accolga le istanze provenienti dalle popolazioni interessate.
MARIO PEPE (PD). Nel ricordare il sisma verificatosi trenta anni fa in Irpinia, invita il Governo ad adoperarsi per garantire in tale zona condizioni di vivibilità.
La seduta, sospesa alle 11,40, è ripresa alle 12.
GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Stigmatizzata l'assenza del rappresentante del Governo in Commissione bilancio in sede di esame della riforma delle università, chiede alla Presidenza in che misura tale situazione inciderà sull'iter del provvedimento.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.
Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 4 i deputati PIERLUIGI MANTINI (UdC) e DAVID FAVIA (IdV).
GIUSEPPE CALDERISI (PdL), Relatore per la I Commissione. Esprime, anche a nome del relatore per la III Commissione, parere favorevole sugli emendamenti Lorenzin 4.1 e 4.2.
ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Si rimette all'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata una richiesta in tal senso, alla quale la Presidenza ritiene di poter accedere, la votazione degli emendamenti Lorenzin 4.1 e 4.2 avrà luogo a scrutinio segreto.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli emendamenti Lorenzin 4.1 e 4.2.
MAURIZIO PANIZ (PdL). Richiama le finalità dell'emendamento Lorenzin 4.1, che configura l'unica soluzione giuridicamente accettabile per l'attribuzione dell'ulteriore seggio spettante all'Italia presso il Parlamento europeo.
La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge l'emendamento Lorenzin 4.1 (accettato dalle Commissioni).
Pag. VIIIBEATRICE LORENZIN (PdL). Ritira il suo emendamento 4.2.
PRESIDENTE. Avverte che anche la votazione dell'articolo 4 avrà luogo a scrutinio segreto.
ANDREA ORSINI (PdL). Considerato l'esito della votazione dell'emendamento Lorenzin 4.1, rileva che il suo gruppo ritiene preferibile respingere l'articolo 4.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 4.
La Camera, con votazione segreta elettronica, approva l'articolo 4; con votazione nominale elettronica, approva, quindi, l'articolo 5, al quale non sono riferiti emendamenti.
(Trattazione dell'unico ordine del giorno)
ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Zeller n. 1.
(Dichiarazioni di voto finale)
GIORGIO CONTE (FLI). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, richiama le ragioni per le quali giudica positivamente la soluzione individuata nel corso dell'iter in Commissione per l'assegnazione all'Italia di un ulteriore seggio nell'ambito del Parlamento europeo.
PIERLUIGI MANTINI (UdC) e GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sul disegno di legge di ratifica in esame.
ANDREA ORSINI (PdL). Pur non condividendo la soluzione individuata in Commissione relativamente alla materia oggetto dell'articolo 4, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 3834-A.
Sull'ordine dei lavori.
DARIO FRANCESCHINI (PD). Nel ritenere inaccettabile sul piano istituzionale che il Consiglio dei ministri abbia formalmente varato un decreto-legge sull'emergenza rifiuti in Campania di cui tuttavia non è stato reso noto il testo, invita la Presidenza ad attivarsi affinché non si protragga tale vergognosa prassi.
PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nell'associarsi convintamente alle considerazioni svolte dal deputato Franceschini, esprime perplessità in ordine ai contenuti di talune mozioni presentate nei due rami del Parlamento in cui si censurano singole trasmissioni televisive.
MASSIMO DONADI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni del deputato Franceschini, ritiene imprescindibile l'approvazione della mozione presentata dall'opposizione al fine di garantire il pluralismo dell'informazione radiotelevisiva, segnatamente nella prospettiva di elezioni anticipate che appaiono sempre più probabili.
ITALO BOCCHINO (FLI). Nell'auspicare che a breve sia reso pubblico e trasmesso alle Camere il testo del decreto-legge concernente l'emergenza rifiuti in Campania, sottolinea la necessità di un impegno comune delle forze politiche per risolvere tale annoso problema. Ribadisce, quindi, la rilevanza delle tematiche trattate nella mozione da lui presentata in materia di pluralismo nel servizio radiotelevisivo.
Pag. IXGIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Nell'associarsi alle considerazioni del deputato Franceschini, manifesta condivisione per le affermazioni del deputato Casini, ricordando che nella mozione presentata dall'opposizione in materia di pluralismo dell'informazione non si censura alcuna trasmissione televisiva.
MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Sottolineata la necessità di introdurre regole che valgano per tutte le trasmissioni televisive, evidenza le gravi responsabilità delle amministrazioni locali nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania.
FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Giudicato inaccettabile l'atteggiamento assunto dall'opposizione relativamente alla gestione dei rifiuti in Campania, rileva che la procedura seguita dal Governo nell'emanazione di un decreto-legge in materia è conforme alla prassi. Manifesta, inoltre, la disponibilità del suo gruppo al ritiro delle mozioni riguardanti il pluralismo dell'informazione per rimettere ogni valutazione in materia alla competente Commissione di vigilanza.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede alla Presidenza di dare la parola al deputato Bersani per consentirgli di replicare alla gravi accuse che gli sono state rivolte da rappresentanti della maggioranza.
PRESIDENTE. Precisa che eventuali interventi per fatto personale possono essere svolti al termine della seduta.
Seguito della discussione del disegno di legge S. 1905: Norme in materia di organizzazione delle università (approvato dal Senato) (A.C. 3687-A ed abbinate).
Nella seduta del 22 novembre 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.
(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)
PRESIDENTE. Ricorda che è stata presentata la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Vassallo n. 1.
SALVATORE VASSALLO (PD). Illustra la sua questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità n. 1, sottolineando che le previsioni contenute nel disegno di legge in discussione si pongono in contrasto, tra l'altro, con l'articolo 33, sesto comma, della Costituzione, che tutela il diritto delle università di darsi ordinamenti autonomi. Esprime, inoltre, netta contrarietà al modello dirigista e centralizzato del sistema universitario delineato nel provvedimento in esame.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Esprime, a nome del suo gruppo, piena condivisione per le censure di illegittimità costituzionale contenute nella questione pregiudiziale Vassallo n. 1, manifestando netta contrarietà alla normativa recata dal disegno di legge in esame, che reputa di fatto sottrarre alle università l'autonomia organizzativa riconosciuta loro dalla Costituzione. Paventato altresì il rischio che il disegno di legge, ove approvato, possa smantellare il sistema accademico, stigmatizza la decisione del Governo di esaminare il provvedimento mentre è ancora in corso l'iter di approvazione del disegno di legge di stabilità.
LUCIANO DUSSIN (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Vassallo n. 1, ritenendo che il disegno di legge in esame contenga norme volte a porre rimedio alle gravi inefficienze del sistema universitario.
FABIO RAMPELLI (PdL). Nel ritenere il disegno di legge in discussione un attendibile progetto di riforma organica del sistema universitario, scevro da pregiudizi ideologici e del tutto corrispondente alle mutate istanze provenienti dalla società civile, giudica pretestuose ed infondate le argomentazioni addotte dalle opposizioni Pag. Xa sostegno di presunti profili di illegittimità costituzionale del provvedimento in esame, che è invece improntato ai principi di responsabilità, autonomia e promozione del merito.
PIERLUIGI MANTINI (UdC). Dichiara l'astensione del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Vassallo n. 1, rilevando che sarebbe preferibile sospendere l'esame del disegno di legge di riforma del sistema universitario fino alla conclusione dell'iter della legge di stabilità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Vassallo n. 1.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Sull'ordine dei lavori.
Interviene sull'ordine dei lavori il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).
La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15,05.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.
Si riprende la discussione.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli emendamenti 1.500, 2.500, 2.501, 2.502, 2.503, 2.504, 2.505, 4.500, 5.500, 5.501, 5.502, 6.500, 6.501, 6.502, 6.503, 11.500, 19.500, 14.500, 17-bis.500, 18.501, 18-bis.500, 20.500, 23.500, 25.500, 25.501, 25.502, 25.503 e 25.504, nonché il subemendamento 0.2.503.1.
Comunica inoltre che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Misto (per le componenti politiche Movimento per le Autonomie e Alleanza per l'Italia) è stato invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 40).
(Esame dell'articolo 1)
Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LEOLUCA ORLANDO (IdV), MARCO CALGARO (Misto-ApI), GABRIELLA GIAMMANCO (PdL), FERDINANDO LATTERI (Misto-MpA-Sud) e ERICA RIVOLTA (LNP).
PAOLA FRASSINETTI (PdL), Relatore per la maggioranza. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.500 della Commissione; esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Ghizzoni 1.205 e invita al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI NICOLAIS (PD), Relatore di minoranza. Esprime parere favorevole su tutte le proposte emendative.
GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Concorda con il parere espresso dal relatore per la maggioranza.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Ricorda che il suo emendamento 1.203 è volto ad introdurre criteri organizzativi che salvaguardino l'autonomia degli atenei.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Capitanio Santolini 1.203 e Ghizzoni 1.6.
Pag. XIEUGENIO MAZZARELLA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 1.200, con cui si intende, tra l'altro, garantire la valorizzazione dell'autonomia organizzativa e ordinamentale delle università.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzarella 1.200.
SALVATORE VASSALLO (PD). Sottolinea che con il suo emendamento 1.201 si intende sanare un palese vizio di costituzionalità del comma 2 dell'articolo 1 in materia di autonomia delle università.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vassallo 1.201 e 1.202 e Tocci 1.204 ed approva l'emendamento Ghizzoni 1.205; respinge quindi l'emendamento Latteri 1.3.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Rileva che il suo emendamento 1.206 è volto a prevedere obblighi di comunicazione per il Ministero dell'università, dell'istruzione e della ricerca scientifica in tema di accesso al fondo di finanziamento ordinario.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Capitanio Santolini 1.206, approva l'emendamento 1.500 della Commissione e respinge l'emendamento Capitanio Santolini 1.13.
SALVATORE VASSALLO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 1, nel quale si rileva l'esistenza di palesi criticità e contraddizioni normative.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 1, ritenendo che i più condivisibili principi in esso enunciati siano di fatto totalmente disattesi dal complesso dell'articolato in esame.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Rileva che il suo gruppo, non condividendo i principi ispiratori del disegno di legge in esame, esprimerà voto contrario sull'articolo 1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, nel testo emendato.
MANUELA GHIZZONI (PD). Illustra le finalità sottese al suo articolo aggiuntivo 1.02, che reca disposizioni concernenti il fondo di finanziamento ordinario per le università, sottolineando la necessità di assicurare alla ricerca scientifica lo stanziamento di congrue risorse finanziarie, alla stregua di quanto avviene in altri Stati europei.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Ghizzoni 1.02, 1.0200 e 1.03.
(Esame dell'articolo 2)
Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 2 i deputati GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD) e ROBERTO ZACCARIA (PD).
PAOLA FRASSINETTI (PdL), Relatore per la maggioranza. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 2.503, 2.504, 2.500, 2.501, 2.502 e 2.505 e del subemendamento 0.2.503.1 della Commissione; esprime parere favorevole sugli emendamenti Latteri 2.11 e 2.13, Capitanio Santolini 2.112, Contento 2.205 e Vignali 2.226, sul subemendamento Contento 0.2.504.1, nonché sull'emendamento Calgaro 2.225, purché riformulato; invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Vignali 2.200 e Goisis 2.223, nonché del subemendamento Della Vedova 0.2.505.1; esprime infine parere contrario sulle restanti proposte emendative.
LUIGI NICOLAIS (PD), Relatore di minoranza. Esprime il parere di propria Pag. XIIcompetenza sulle proposte emendative, confermando le ragioni di contrarietà al disegno di legge in esame.
GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Concorda con il parere espresso dal relatore per la maggioranza, esprimendo altresì parere favorevole sull'emendamento Calgaro 2.218.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ghizzoni 2.45 e 2.53.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Invita l'Assemblea a valutare con attenzione il suo emendamento 2.86, del quale illustra le finalità.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Ghizzoni 2.72 e Zazzera 2.86, nonché gli emendamenti Capitanio Santolini 2.231 e Ghizzoni 2.57.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Osserva che il suo emendamento 2.207 è volto a facilitare il processo di modifica e adeguamento degli statuti delle università in materia di organizzazione e di organi di governo degli atenei.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Capitanio Santolini 2.207.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.89, del quale auspica l'approvazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zazzera 2.89.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Osserva che il suo emendamento 2.208 è volto a sopprimere la previsione contenuta nell'articolo 2, che include tra gli organi di ateneo anche la figura del direttore generale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Capitanio Santolini 2.208 e Tocci 2.119.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 2.97, giudicando non condivisibile l'organizzazione degli atenei delineata nel disegno di legge in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Capitanio Santolini 2.97, Ghizzoni 2.44 e Capitanio Santolini 2.98.
EUGENIO MAZZARELLA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 2.38, identico all'emendamento Zazzera 2.87 e volto a garantire che il rettore sia eletto nell'ambito del corpo docente del singolo ateneo.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.87.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Mazzarella 2.38 e Zazzera 2.87, nonché l'emendamento Capitanio Santolini 2.99; approva, quindi, il subemendamento 0.2.503.1 della Commissione, nonché l'emendamento 2.503 della Commissione, come subemendato.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.101, lamentando la sostanziale confusione che connota i ruoli e le funzioni degli organi degli atenei, come delineati nel disegno di legge in esame.
Pag. XIIILa Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Capitanio Santolini 2.101 e Lenzi 2.74.
MANUELA GHIZZONI (PD). Osserva che il suo emendamento 2.41 è volto a conferire funzioni di indirizzo strategico al senato accademico, unico organo elettivo nel sistema di governo degli atenei.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ghizzoni 2.41 e 2.40.
PAOLA FRASSINETTI (PdL), Relatore per la maggioranza. Propone una riformulazione del subemendamento Contento 0.2.504.1.
MANLIO CONTENTO (PdL). La accetta.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento Contento 0.2.504.1, nel testo riformulato, e l'emendamento 2.504 della Commissione, come subemendato; respinge, quindi, l'emendamento Ghizzoni 2.23.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 2.103.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Capitanio Santolini 2.103 e 2.102, Ghizzoni 2.24 e Capitanio Santolini 2.211.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di valutare l'opportunità di una breve sospensione della seduta.
VALENTINA APREA (PdL), Presidente della VII Commissione. Pur ritenendo preferibile concludere prima l'esame dell'articolo 2, conviene sull'opportunità di una breve sospensione della seduta.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del deputato Giachetti, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,45, è ripresa alle 18.
SIMONE BALDELLI (PdL). Nell'auspicare che il confronto sul provvedimento prosegua in un clima costruttivo, ribadisce la portata riformatrice del disegno di legge in esame, che renderà gli atenei più efficienti e competitivi.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Capitanio Santolini 2.209.
ANTONIO PALAGIANO (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Borghesi 2.88, rilevando che le misure recate dal disegno di legge in esame penalizzano fortemente i ricercatori.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 2.88.
MARCO BELTRANDI (PD). Osserva che il suo emendamento 2.212 si pone l'obiettivo di attribuire il giusto riconoscimento al ruolo dei dipartimenti universitari nell'ambito del senato accademico.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Beltrandi 2.212 e Capitanio Santolini 2.210.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 2.106, lamentando la confusione di ruoli nella governance degli atenei.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Capitanio Santolini 2.106.
EUGENIO MAZZARELLA (PD). Richiama il contenuto dell'emendamento Ghizzoni 2.25, volto a meglio definire le competenze, a suo avviso eccessive, attribuite ai consigli di amministrazione delle università.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ghizzoni Pag. XIV2.25 e Lenzi 2.75, gli identici emendamenti Ghizzoni 2.30 e Capitanio Santolini 2.213, gli emendamenti Ghizzoni 2.26 e Naccarato 2.59, gli identici emendamenti Nicolais 2.27 e Capitanio Santolini 2.214, nonché gli emendamenti Ghizzoni 2.58, 2.60 e 2.118, Lenzi 2.76, Capitanio Santolini 2.215, Mazzarella 2.28 e Latteri 2.10; approva gli emendamenti Latteri 2.11 e 2.500 della Commissione; respinge quindi gli emendamenti Ghizzoni 2.62 e 2.63 ed approva l'emendamento Latteri 2.13.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Borghesi 2.90.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 2.90 e Ghizzoni 2.64.
PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Sottolinea che l'emendamento Borghesi 2.91 è finalizzato a distinguere meglio il ruolo del direttore generale nell'ambito del senato accademico.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 2.91.
FERDINANDO LATTERI (Misto-MpA-Sud). Illustra le finalità del suo emendamento 2.14.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Latteri 2.14 e Capitanio Santolini 2.110.
PAOLA FRASSINETTI (PdL), Relatore per la maggioranza. Esprime parere favorevole sull'emendamento Calgaro 2.218.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Calgaro 2.218 e respinge gli emendamenti Ghizzoni 2.65 e Capitanio Santolini 2.109 e 2.111; approva quindi l'emendamento Capitanio Santolini 2.112.
DONATA LENZI (PD). Invita l'Assemblea a respingere l'emendamento 2.501 della Commissione, volto a sopprimere una norma ispirata ad esigenze di trasparenza.
PAOLA FRASSINETTI (PdL), Relatore per la maggioranza. Ribadisce che l'intero testo dell'articolo 2 è ispirato ad un criterio di trasparenza.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudica non comprensibili i chiarimenti forniti dal relatore per la maggioranza.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 2.501 della Commissione e respinge gli emendamenti Ghizzoni 2.66, 2.37, 2.54, 2.56 e 2.55 e Bachelet 2.221.
ANTONIO PALAGIANO (IdV). Evidenzia che il suo emendamento 2.92 è volto a prevedere che il numero dei docenti che compongono i dipartimenti sia commisurato alle dimensioni dell'ateneo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Palagiano 2.92, Ghizzoni 2.70, Lenzi 2.77 e Capitanio Santolini 2.114.
PIERLUIGI MANTINI (UdC). Osserva che il suo emendamento 2.95 è volto ad incrementare il livello di autofinanziamento delle università, l'occupazione intellettuale e l'integrazione del settore universitario con il sistema delle imprese.
LUIGI NICOLAIS (PD). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Mantini 2.95.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Mantini 2.95 e Ghizzoni 2.71.
GUIDO MELIS (PD). Ricorda che l'emendamento Ghizzoni 2.219, identico all'emendamento Zazzera 2.220, è volto a salvaguardare l'autonomia universitaria, in particolare in materia di organizzazione dei dipartimenti del settore della ricerca scientifica.
Pag. XVPIERFELICE ZAZZERA (IdV). Evidenzia che il suo emendamento 2.220 è volto a scongiurare la scomparsa di numerosi dipartimenti afferenti a settori scientifico-disciplinari anche strategici per la tutela di interessi prioritari del Paese.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Ghizzoni 2.219 e Zazzera 2.220.
GUIDO MELIS (PD). Richiamata l'opportunità di evitare che la riorganizzazione dei dipartimenti universitari si traduca in un loro stravolgimento, auspica l'approvazione dell'emendamento Ghizzoni 2.51.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ghizzoni 2.51.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Sottolinea che il suo emendamento 2.115 è volto a conferire maggiore flessibilità e autonomia alle università statali nella redazione dei rispettivi statuti in tema di articolazione interna.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Capitanio Santolini 2.115.
GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD). Osserva che l'emendamento Ghizzoni 2.50 intende salvaguardare un modello organizzativo universitario che a suo avviso si è dimostrato efficace.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ghizzoni 2.50 e Capitanio Santolini 2.222 e 2.116.
PAOLA GOISIS (LNP). Ritira il suo emendamento 2.223.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Capitanio Santolini 2.117.
MANUELA GHIZZONI (PD). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 2.49, volto a correggere una norma di stampo eccessivamente centralistico in materia di organizzazione delle università.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ghizzoni 2.49, Capitanio Santolini 2.224 e Ghizzoni 2.48.
VALENTINA APREA (PdL), Presidente della VII Commissione. Prospetta l'opportunità di sospendere a questo punto l'esame del provvedimento.
PRESIDENTE. Precisa di aver già indetto la votazione dell'emendamento 2.502 della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.502 della Commissione.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MICHELE VENTURA (PD), ARTURO IANNACCONE (Misto-Noi Sud-PID), MARCO PUGLIESE (PdL) e MARCO ZACCHERA (PdL), che sollecita anche la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 24 novembre 2010, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 100)
La seduta termina alle 19,45.