XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 420 di mercoledì 19 gennaio 2011

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantatré.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione del 18 gennaio 2011 la XIII Commissione ha approvato, in sede legislativa, il disegno di legge n. 2260-bis-B, recante disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari.

Comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Rende all'Assemblea le comunicazioni sull'amministrazione della giustizia (vedi resoconto stenografico pag. 1).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI
INDI
DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del Ministro della giustizia.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Sottolineata la drammatica situazione nella quale versa il sistema giudiziario italiano, stigmatizza la distorsione vittimistica della maggioranza sulle vicende che coinvolgono il Presidente del Consiglio. Nel riconoscere altresì al Ministro Alfano la sincera volontà di riformare il comparto, auspica la ripresa di un fattivo dialogo interistituzionale affinché si possa pervenire ad una riforma condivisa del settore della giustizia.

LORENZO RIA (UdC). Rileva come dalla relazione del Ministro Alfano si evinca l'inadeguatezza delle misure per il comparto della giustizia finora varate dal Governo, il quale intende proseguire con una politica propagandistica relativa agli impegni per il futuro, atteso che nella realtà a tale nevralgico settore vengono continuamente sottratte risorse, contribuendo così ad aggravare una situazione già pesante in termini di contenzioso arretrato e di lentezza dei processi. Evidenziata quindi la necessità di porre fine al clima di conflittualità tra Esecutivo e magistratura, richiama il contenuto della risoluzione presentata dal suo gruppo che, con senso di responsabilità, impegna il Ministro ad avviare un piano di riforme che restituisca credibilità ed efficienza al Pag. VIsistema giudiziario, rendendolo più moderno e meglio organizzato, grazie anche ad una adeguata dotazione di risorse finanziarie.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Nel ringraziare il Ministro della giustizia per l'impegno con il quale ha gestito un settore importante per il Paese, nonché tutto il personale per la meritoria attività svolta nel comparto, richiama i risultati ottenuti dal Governo al fine di rendere più efficiente il sistema giudiziario, segnatamente la diminuzione dell'arretrato nel processo civile e la corretta programmazione dell'informatizzazione gestionale delle procedure. Nell'auspicare quindi una radicale riforma delle circoscrizioni giudiziarie, anche tramite la redistribuzione dei magistrati sul territorio, sottolinea la necessità di un controllo più attento sulla loro attività, con particolare riferimento al tempestivo deposito delle sentenze, manifestando peraltro preoccupazione per l'introduzione della normativa in materia di mediazione in applicazione di una specifica direttiva europea.

GUIDO MELIS (PD). Ritiene che la relazione del Ministro Alfano sia stata improntata esclusivamente alla retorica enunciazione di dati analitici e di programmi enfatici, volti a suo avviso ad occultare il drammatico ed umiliante bilancio conseguito dall'attuale Governo nel comparto della giustizia, gravemente penalizzato da tagli degli stanziamenti, che hanno ulteriormente peggiorato l'enorme numero di processi arretrati dovuti a cause strutturali irrisolte. Evidenziata quindi la diminuita efficienza della giustizia minorile, sottolinea le drammatiche condizioni di vita dei detenuti nelle carceri italiane, esprimendo l'auspicio che un cambio di maggioranza politica possa finalmente avviare un processo riformatore in tale comparto.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Espressa, a nome del suo gruppo, delusione per le comunicazioni rese dal Ministro, stigmatizza il tentativo del potere politico di prevaricare le funzioni svolte dalla magistratura, rilevando altresì l'incapacità del Governo di garantire la funzionalità del sistema giudiziario, tramite l'avvio di una riforma organica ed una riorganizzazione degli uffici, a fronte dell'esiguità delle risorse stanziate. Sottolineata inoltre la necessità di rideterminare le piante organiche e le mansioni, assicurando al contempo un'adeguata formazione degli operatori, rivolge un sincero ringraziamento ai magistrati e a tutto il personale per l'abnegazione con la quale svolgono le loro funzioni, auspicando peraltro una riforma della giustizia onoraria.

RITA BERNARDINI (PD). Ricordate le numerose promesse, mai mantenute dal Governo, relative al varo di provvedimenti di riforma della giustizia italiana, invita il Presidente del Consiglio a portare a termine la legislatura e ad avviare quel processo riformatore necessario per il Paese in numerosi settori, come ad esempio quello delle carceri.

MANLIO CONTENTO (PdL). Rilevato preliminarmente il diffuso disagio per la conflittualità permanente nel settore della giustizia, sottolinea l'impegno profuso dal Ministro nel ridurre l'accumulo dei procedimenti pendenti, che espongono l'amministrazione dello Stato a precise responsabilità, anche attraverso la positiva introduzione del contributo unificato. Espressa quindi soddisfazione per il processo di informatizzazione del comparto, volto a velocizzare i tempi di discussione delle cause e a verificare l'effettiva chiusura dei procedimenti in ogni singolo ufficio giudiziario, ritiene opportuno introdurre meccanismi di premialità per i magistrati e le strutture che evidenziano un maggior impegno nelle funzioni svolte. Nel condividere infine il piano di smaltimento straordinario delle cause pendenti prospettato dal Ministro, rivolge un appello a tutti gli operatori del settore affinché contribuiscano al raggiungimento di tale meritevole obiettivo, auspicando la presentazione di specifici provvedimenti volti a riformare concretamente il sistema giudiziario italiano.

Pag. VII

ANGELA NAPOLI (FLI). Nell'esprimere un senso di disagio per l'assenza nella relazione del Ministro di alcun riferimento allo stato di crisi del settore della giustizia, evidenzia come taluni positivi risultati conseguiti nel predetto comparto siano da ascriversi non al solo merito del Governo ma anche al contributo fondamentale offerto dal Parlamento. Tracciato quindi un bilancio sostanzialmente deludente dell'attività del Governo nel comparto della giustizia, spesso impegnato a varare provvedimenti utili al solo Presidente del Consiglio, peraltro votati dal suo gruppo esclusivamente per senso di responsabilità, reputa inaccettabile che il Ministro Alfano abbia ulteriormente promesso una riforma della giustizia, apparentemente finalizzata a scaricare sulla magistratura le tensioni di questi ultimi tempi.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Manifesta apprezzamento per la relazione del Ministro Alfano, che giudica chiara, precisa e dettagliata, a testimonianza dell'impegno dell'attuale Governo e della maggioranza per conferire efficienza ed economicità al sistema giudiziario e soddisfare le esigenze di tutela dei cittadini. Nel sottolineare, inoltre, l'efficace programmazione e razionalizzazione delle risorse, con specifico riguardo all'informatizzazione del settore, invita il Governo a proseguire nel proficuo lavoro svolto, impegnandosi in particolare a contrastare la lentezza dei processi e a predisporre un serio programma relativamente al piano carceri. Giudicata, altresì, apprezzabile la lotta condotta dall'Esecutivo alla criminalità organizzata, auspica il varo di una riforma strutturale del comparto della giustizia, anche attraverso un proficuo dialogo con l'opposizione e con la magistratura.

CINZIA CAPANO (PD). Ritiene che le considerazioni del Ministro Alfano circa i positivi risultati conseguiti dal Governo nell'amministrazione della giustizia siano del tutto fuori dalla realtà, che invece registra continui tagli di risorse che hanno gravemente minato ogni processo di ammodernamento del predetto comparto e impedito l'adeguamento degli organici della magistratura.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

CINZIA CAPANO (PD). Richiamate talune disorganiche misure varate nel settore della giustizia civile, che non hanno minimamente inciso sull'arretratezza e la lentezza di tale comparto, manifesta la disponibilità del proprio gruppo a collaborare ad una seria riforma dell'ordinamento giudiziario, nell'auspicio che la maggioranza abbandoni ogni atteggiamento propagandistico.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Sottolinea il coraggioso operato del Ministro Alfano nella direzione della difesa delle prerogative parlamentari a fronte degli attacchi condotti da settori della magistratura. Stigmatizza inoltre l'uso strumentale dei processi in corso e la conseguente diffusione di atti giudiziari a fini esclusivamente mediatici, anche in presenza di fatti assolutamente irrilevanti sul piano della responsabilità penale. Nel giudicare, infine, apprezzabili i risultati finora conseguiti dal Governo in direzione di una maggiore efficienza del sistema giudiziario, reputa ingiustificate le considerazioni critiche svolte da esponenti dell'opposizione, auspicando l'adozione di interventi urgenti finalizzati a superare gli attuali problemi nei rapporti tra magistratura e potere politico.

ANDREA ORLANDO (PD). Nel sottolineare l'assoluta infondatezza della tesi relativa ad un presunto scontro tra politica e magistratura voluto da quest'ultima, evidenzia come l'elenco dei risultati conseguiti dal Governo nel settore della giustizia appaia del tutto irrisorio e non abbia mostrato la reale situazione del contenzioso civile e penale e le drammatiche condizioni di vita nelle carceri, che il piano del Governo non appare in grado di migliorare. Rileva quindi che si rende necessario varare serie riforme del sistema giudiziario, a partire dallo stanziamento di Pag. VIIIadeguate risorse e dalla predisposizione di un idoneo piano di semplificazione e ammodernamento dell'organizzazione del predetto comparto, evidenziando come tali esigenze non siano affatto prese in considerazione dal Ministro, a suo avviso esclusivamente per ragioni propagandistiche.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-Noi Sud-PID). Espresso apprezzamento per l'attività svolta dal Ministro e per i risultati finora conseguiti, sottolinea la necessità di realizzare concrete riforme nel settore giudiziario, in particolare l'introduzione della separazione delle carriere e la previsione della responsabilità dei magistrati, manifestando peraltro disponibilità a sostenere proposte in materia presentate dai deputati radicali.

Intervengono a titolo personale i deputati ILEANA ARGENTIN (PD) e FURIO COLOMBO (PD).

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle comunicazioni del Ministro della giustizia.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Costa n. 6-00055, Bernardini n. 6-00056, Di Pietro n. 6-00057, Franceschini n. 6-00058 e Casini n. 6-00059.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Nel richiamare i risultati del Governo nell'attuazione delle politiche adottate in tema di amministrazione della giustizia, rammenta tra l'altro il significativo calo del contenzioso arretrato nelle cause civili, la più frequente applicazione delle misure di cui all'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, le più ampie assunzioni di personale della magistratura e della polizia giudiziaria e penitenziaria. Ricordati altresì gli importanti provvedimenti legislativi approvati dal Parlamento per contrastare l'attività della criminalità organizzata, giudica le argomentazioni sostenute dalle forze di opposizione strumentalmente improntate a pregiudizi meramente ideologici, preannunziando l'intendimento dell'Esecutivo di proseguire nell'impegno volto a garantire una maggior efficienza del sistema giudiziario attraverso l'ottimizzazione delle pur limitate risorse disponibili. Esprime quindi parere favorevole sulla risoluzione Costa n. 6-00055 e parere contrario sulle restanti risoluzioni.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Dichiarazioni di voto)

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel ritenere che la relazione del Ministro Alfano sia stata improntata esclusivamente alla burocratica enunciazione dei presunti obiettivi conseguiti dal Governo nel settore della giustizia, osserva che le soluzioni prospettate appaiono prive di concretezza, attesa l'esiguità delle risorse finanziarie destinate al comparto. Giudicate quindi fallimentari ed ipocrite le comunicazioni di un Ministro che, smentito dalle decisioni assunte dalla Corte costituzionale, si è reso promotore di leggi ad personam per garantire l'impunità del Presidente del Consiglio, stigmatizza le gravissime accuse di eversione rivolte dal Capo dell'Esecutivo all'autorità giudiziaria. Nel lamentare infine l'intendimento del Governo di screditare l'operato dei magistrati, che ringrazia, unitamente alle Forze dell'ordine, per la meritevole attività svolta a servizio del Paese, sottolinea la necessità di varare concrete riforme nel settore della giustizia.

ANGELA NAPOLI (FLI). Rilevato come la propria parte politica abbia sempre manifestato ampia volontà di rivolgere la dovuta attenzione alle problematiche concernenti l'amministrazione della giustizia, nonché piena disponibilità a discutere della riforma del settore come preannunziato nello stesso programma elettorale, stigmatizza l'atteggiamento di totale chiusura assunto dal Ministro Alfano sui contenuti della risoluzione Casini n. 6-00059, sottoscritta anche dal suo gruppo. Nel lamentare quindi una sostanziale mancanza di volontà da parte dell'Esecutivo di Pag. IXconfrontarsi con le opposizioni sui temi della giustizia italiana, condizione che reputa necessaria per l'adozione degli auspicati provvedimenti per ammodernare il settore, ritiene che il Governo non sia effettivamente intenzionato a porre mano alla solo strumentalmente preannunziata riforma organica della giustizia.

ROBERTO RAO (UdC). Nel ritenere che le comunicazioni rese dal Ministro Alfano confermino il sostanziale peggioramento dello stato della giustizia nel nostro Paese, stigmatizza l'operato di un Ministro impegnato principalmente a trattare questioni ad personam anziché a rendere più rapido ed efficiente il sistema giudiziario. Nel ricordare altresì la disponibilità del suo gruppo a collaborare con spirito costruttivo per definire concrete riforme volte a superare le criticità del comparto, sottolinea la necessità di ridurre il numero dei procedimenti pendenti, affrontando adeguatamente la situazione emergenziale del sistema carcerario e le problematiche inerenti la giustizia onoraria. Dichiara infine il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione Costa n. 6-00055.

NICOLA MOLTENI (LNP). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, pieno apprezzamento per la relazione del Ministro Alfano e per il suo proficuo operato, anche in sinergia con l'attività svolta dal Ministro dell'interno, ribadisce la disponibilità della propria parte a porre mano ad una riforma organica del sistema giudiziario, per corrispondere alle pressanti istanze provenienti dalla società civile. Richiamati i proficui risultati conseguiti dall'Esecutivo, segnatamente nella riduzione delle cause civili pendenti, rivendica al Ministro della giustizia l'iniziativa in ordine ai provvedimenti da assumere in tema di amministrazione della giustizia, stigmatizzando l'atteggiamento antagonista e deleterio assunto da una minoranza di esponenti della magistratura, responsabili del depotenziamento di importanti provvedimenti adottati dal Governo. Sottolineata infine l'opportunità di monitorare la produttività e l'efficienza degli uffici giudiziari, manifesta apprezzamento a tutto il personale di magistratura e delle Forze di polizia giudiziaria che presta il proprio servizio con lealtà e dedizione alle istituzioni.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel giudicare deludente la relazione svolta dal Ministro che, a suo avviso, non ha analizzato le vere cause delle problematiche del settore e non ha prospettato soluzioni adeguate, ritiene meramente propagandistiche le linee programmatiche da lui enunciate, ricordando altresì le omissioni inerenti le criticità del sistema giudiziario, segnatamente con riferimento alle problematiche delle strutture carcerarie. Sottolineata, quindi, la necessità di semplificare i riti, redistribuire gli uffici giudiziari e riformare la giustizia onoraria, evidenzia l'impegno costante profuso da tutto il personale del comparto, a fronte dell'intendimento del Governo di difendere unicamente gli interessi processuali del Presidente del Consiglio. Auspica, infine, l'avvio di un efficace e moderno processo riformatore dell'amministrazione della giustizia.

ENRICO COSTA (PdL). Nel sottolineare le perduranti problematiche che riguardano il settore della giustizia, non adeguatamente affrontate in passato, evidenzia i risultati positivi conseguiti dall'attuale Governo, attraverso interventi puntuali e concreti volti a rendere più dinamica ed incisiva l'organizzazione del comparto. Nel giudicare, quindi, assolutamente strumentale l'atteggiamento critico assunto da una minoranza di esponenti della magistratura rispetto a tale strategia di intervento, rileva la necessità di prevedere una formazione manageriale dei dirigenti degli uffici giudiziari. Manifesta, infine, la piena condivisione del suo gruppo per le dichiarazioni rese dal Ministro della giustizia.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RITA BERNARDINI (PD) e LUCIO BARANI (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

Pag. X

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Costa n. 6-00055.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Esprime parere favorevole sul primo capoverso del dispositivo della risoluzione Bernardini n. 6-00056.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la risoluzione Bernardini n. 6-00056, limitatamente ai capoversi primo e ottavo della parte motiva e primo del dispositivo, e respinge la restante parte del medesimo documento di indirizzo; respinge, quindi, le risoluzioni Di Pietro n. 6-00057, Franceschini n. 6-00058, nella parte non preclusa, e Casini n. 6-00059.

Su un lutto del deputato Rocco Crimi.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Rocco Crimi, colpito da un grave lutto: la perdita della madre.

Votazione per l'elezione di nove componenti effettivi e nove componenti supplenti della delegazione presso le Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e dell'Unione dell'Europa occidentale (UEO).

PRESIDENTE. Comunica che la votazione avrà ad oggetto la seguente lista predisposta dal Presidente in base alle designazioni dei gruppi:
Componenti effettivi: Deborah Bergamini, Gianpaolo Dozzo, Piero Fassino, Dario Franceschini, Gennaro Malgieri, Andrea Rigoni, Luigi Vitali, Luca Volontè e Karl Zeller.
Componenti supplenti: Mario Barbi, Italo Bocchino, Roberto Mario Sergio Commercio, Gianni Farina, Giuseppe Galati, Federica Mogherini Rebesani, Fiamma Nirenstein, Giacomo Stucchi e Marco Zacchera.

La Camera, con votazione segreta elettronica, approva la lista predisposta dal Presidente.

PRESIDENTE. Proclama pertanto eletti i componenti effettivi e i componenti supplenti indicati nella lista predisposta dal Presidente.
Comunica che, d'intesa con il Senato, la delegazione è convocata per giovedì 20 gennaio, alle 8,30, per procedere alla propria costituzione, che ha luogo mediante l'elezione di due distinti uffici di presidenza, uno riferito all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e l'altro riferito all'Assemblea parlamentare della UEO.

La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01406, sulle misure a favore dei pastori e degli allevatori sardi.

GIANCARLO GALAN, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59). - Replica il deputato FEDERICO PALOMBA (IdV), che, pur apprezzando l'apertura manifestata dal Ministro, esprime insoddisfazione per l'atteggiamento assunto dal Governo nei confronti dei pastori sardi.

BASILIO CATANOSO (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01407, sulle iniziative per il contrasto della pesca illegale.

Pag. XI

GIANCARLO GALAN, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato BASILIO CATANOSO (PdL), che si dichiara soddisfatto della risposta, auspicando, tra l'altro, un'intensificazione dei controlli per contrastare la pesca illegale.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01408, sugli orientamenti del Governo in merito alla gara per l'assegnazione delle frequenze digitali terrestri, con particolare riferimento alla partecipazione della società Sky Italia.

PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI), che manifesta soddisfazione per l'impegno assunto dal Governo in merito ad una sollecita assegnazione delle frequenze, auspicando che le relative procedure di concludano nel più breve tempo possibile.

SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01409, sugli orientamenti del Governo in merito alla riforma del mercato della distribuzione dei carburanti.

PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 64). - Replica il deputato SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP), che, nel ringraziare il Ministro per la puntuale risposta, si dichiara soddisfatto, manifestando apprezzamento per le tempestive ed efficaci iniziative assunte dal Governo che invita, peraltro, a varare l'attesa ed urgente riforma del mercato della distribuzione dei carburanti.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-01410, sulla decisione dell'Ufficio per la regolamentazione dei servizi ferroviari relativa alla soppressione delle fermate intermedie dei treni provenienti da Monaco e da Innsbruck, diretti a Bologna, Verona, Milano e Venezia.

ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65). - Replica il deputato SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), il quale dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, che giudica non convincente, invitando il Governo a garantire che nelle tratte ferroviarie di cui all'atto ispettivo siano ripristinate le fermate intermedie.

ANTONIO MEREU (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-01411, sulle iniziative in merito alla privatizzazione della Tirrenia Spa, anche con riferimento al servizio relativo alle tratte verso la Sardegna.

ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67). - Replica il deputato ANTONIO MEREU (UdC), che si dichiara soddisfatto per la parte della risposta concernente gli impegni assunti dal Governo, ritenendo, tuttavia, urgente e ineludibile assicurare accessibili e adeguati collegamenti marittimi verso la Sardegna.

ANDREA SARUBBI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-01412, sulle iniziative per il ripristino del servizio di call center con riferimento al procedimento per l'acquisizione della cittadinanza italiana.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 69). - Replica il deputato ANDREA SARUBBI (PD), che, nel ringraziare il rappresentante del Governo, si dichiara insoddisfatto della risposta, lamentando l'assenza del Ministro competente e sottolineando la crescente farraginosità delle procedure per l'ottenimento della cittadinanza italiana.

Pag. XII

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16.05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasei.

Informativa urgente del Governo sull'uccisione del Caporal Maggiore Luca Sanna ed il ferimento di un altro militare italiano presso Bala Murghab, in Afghanistan.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 70).

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Espressi, preliminarmente, sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza ai familiari del Caporal Maggiore Sanna, e rivolto un augurio di pronto ristabilimento all'altro militare ferito, fornisce una dettagliata ricostruzione della dinamica dello scontro a fuoco avvenuto nell'avamposto Highlander, nella cintura di sicurezza intorno alla base di Bala Murghab, dando atto delle condizioni geografiche e logistiche dell'area sulla quale insiste la base avanzata, dei soccorsi immediatamente prestati e della recrudescenza dell'insorgenza degli attacchi nell'area di competenza italiana, riconducibile alla più efficace e incisiva azione di controllo del territorio posta in essere dal nostro contingente, come rivela la riduzione degli episodi di esplosione di ordigni improvvisati. Manifestato, quindi, apprezzamento per la tempestiva e completa trasmissione dei rapporti sui fatti avvenuti da parte dei comandi militari in teatro e in Italia, sottolinea la gravità dell'episodio, non riconducibile ad ipotesi di «fuoco amico» ma ad un caso di infiltrazione nell'Afghan National Army. Ritiene quindi necessaria, pur mantenendo fede agli impegni internazionali assunti, una revisione delle modalità di impiego e delle condizioni generali del personale militare italiano impiegato in teatro, segnatamente negli avamposti, precisando, al riguardo, di avere contattato, dopo un colloquio con il Presidente del Consiglio, il comandante supremo statunitense Petraeus.

GIUSEPPE FALLICA (PdL). Richiamate le finalità e le problematiche sottese alla missione militare in Afghanistan, sottolinea la necessità di non retrocedere ma anzi di perseverare nella stessa per riaffermare i valori di pace, libertà e democrazia sino al completo perseguimento degli obiettivi prefissati.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

GIUSEPPE FALLICA (PdL). Osservato altresì come l'aumentata frequenza degli attacchi rivolti ai militari ivi impegnati sia indice del successo della missione in atto, evidenzia l'opportunità di adottare sempre più adeguate misure di sicurezza per il personale. Manifesta quindi sentimenti di apprezzamento e di orgoglio per l'operato dei militari italiani, rendendo omaggio alla memoria del Caporal Maggiore Luca Sanna e di tutti gli altri caduti, ai cui familiari esprime solidarietà e vicinanza.

FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD). Espressi preliminarmente, a nome del suo gruppo, sentimenti di profondo dolore per la scomparsa del Caporal Maggiore Luca Sanna e di vicinanza ai familiari e alle Forze armate, manifesta sconcerto per le modalità dell'agguato e per l'escalation di violenza che si registra in Afghanistan. Nell'auspicare, quindi, l'avvio di un confronto più trasparente e leale tra Governo e Parlamento in materia, invitando altresì la classe politica a garantire la credibilità del Paese a livello internazionale, prendendo esempio dall'abnegazione e dal senso del dovere dimostrati dai militari italiani impegnati in missioni di pace.

FRANCO GIDONI (LNP). Espressi, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di profondo cordoglio e solidarietà ai familiari dell'alpino caduto e rivolto un augurio Pag. XIIIdi pronto ristabilimento al militare ferito, manifesta preoccupazione per la particolare e subdola insidia costituita dall'infiltrazione di insorgenti nell'Esercito nazionale afghano. Nel rinnovare, quindi, il sostegno della propria parte politica alla partecipazione italiana alla missione di stabilizzazione dell'Afghanistan, auspica misure di rafforzamento dell'intelligence italiana impegnata in quel teatro, invitando il Governo ad assumere tutte le iniziative atte a contenere i rischi per il nostro contingente.

FRANCESCO BOSI (UdC). Rivolti, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio ai familiari dell'alpino caduto e un augurio di pronto ristabilimento al suo commilitone ferito, esprime un sentito e riconoscente apprezzamento a tutto il personale delle Forze armate, attraverso il cui proficuo operato l'Italia ha compiutamente atteso agli impegni assunti nelle sedi internazionali. Nel richiamare altresì le finalità e la rilevanza strategica delle missioni militari internazionali, sottolinea la necessità, attraverso la prosecuzione della partecipazione sino al raggiungimento degli obiettivi, di non rendere vano il sacrificio estremo dei caduti. Giudica pertanto irresponsabili talune dichiarazioni attribuite da organi di stampa al Presidente del Consiglio, auspicando un tempestivo chiarimento in ordine ai reali intendimenti dell'Esecutivo in materia.

ALDO DI BIAGIO (FLI). Nel ringraziare preliminarmente il Ministro per la puntuale informativa resa ed espressi sentimenti di profondo cordoglio ai familiari del Caporal Maggiore Sanna e di vicinanza al militare ferito, invita tutte le forze politiche a mettere da parte polemiche sterili e meramente strumentali e ad unirsi nel riconoscere l'ottimo lavoro svolto dai militari italiani nei teatri di guerra, al fine di garantire la pace e la democrazia. Ribadisce quindi il sostegno della sua parte politica alla partecipazione italiana alla missione in Afghanistan.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nell'associarsi alle espressioni di cordoglio, manifesta sgomento ed indignazione per gli innumerevoli caduti italiani in Afghanistan. Ritiene quindi la missione di stabilizzazione oramai snaturata rispetto agli originari contenuti approvati dal Parlamento e condivisi dall'opinione pubblica; invita pertanto il Governo a predisporre una strategia di rientro del contingente italiano, giudicando ambigua ed opaca l'azione politica del Ministro La Russa.

AMERICO PORFIDIA (Misto-Noi Sud-PID). Manifestati, a nome della sua componente politica, sentimenti di solidarietà alla famiglia del militare caduto ed a tutto il personale delle Forze armate, sottolinea la necessità di una riflessione approfondita sui tempi dell'ulteriore permanenza del contingente italiano in Afghanistan, alla luce del raggiungimento degli obiettivi sottesi alla missione in corso.

GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Nel ringraziare il Ministro per la puntuale ricostruzione fornita ed espressi sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari del Caporal Maggiore Sanna, auspica che il Presidente del Consiglio non metta in discussione le ragioni della presenza italiana in Afghanistan, peraltro ampiamente condivisa dal Parlamento.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RAAdC). Preso atto degli intendimenti del Governo manifestati dal Ministro con riferimento alla partecipazione italiana alla missione in Afghanistan, ne stigmatizza la contraddittorietà rispetto ad una recente dichiarazione del Presidente del Consiglio sul possibile rientro del contingente italiano, manifestando peraltro indignazione per i discussi aspetti della vita privata del Capo dell'Esecutivo, che giudica non consoni con la carica istituzionale da lui ricoperta Pag. XIVe con il grave episodio luttuoso che ha colpito le Forze armate.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL) e GIORGIO LA MALFA (Misto-RAAdC).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 20 gennaio 2011, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 86).

La seduta termina alle 17,15.