XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 450 di mercoledì 16 marzo 2011
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
La seduta comincia alle 9,35.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono sessantotto.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Sull'ordine dei lavori.
MAURO PILI (PdL). Giudicato inaccettabile e discriminatorio il divario infrastrutturale, economico e sociale esistente fra la Sardegna e le altre regioni del Paese, che, a suo avviso, lede i principi costituzionali della coesione e dell'unità nazionale, invita le istituzioni ad attivarsi fattivamente al fine di predisporre, in sede di attuazione del federalismo fiscale, un decreto legislativo in cui sia pienamente riconosciuta la peculiarità dell'insularità sarda.
PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Ricorda che il 16 marzo 1978 si verificò il sequestro dell'onorevole Aldo Moro, del quale richiama la figura di insigne statista, che offrì un rilevante contributo anche alla stesura del testo della Carta costituzionale.
GERO GRASSI (PD). Nell'associarsi al ricordo di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta, richiama il fattivo operato dello statista nel riconoscimento del ruolo e dei diritti della persona, invitando la Camera a tributare un doveroso omaggio alla sua memoria.
ANGELO COMPAGNON (UdC). Nell'associarsi al ricordo dell'onorevole Aldo Moro, invita il Governo a profondere il massimo impegno per garantire il rimpatrio dei numerosi cittadini italiani che si trovano ancora in Giappone.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamata la vicenda inerente il rientro in Italia dal Giappone degli orchestrali del Maggio Fiorentino, che, a differenza di quanto affermato dal Ministro Frattini, avrebbero pagato personalmente il biglietto aereo, ritiene opportuno non speculare in modo propagandistico su tale episodio, invitando il Governo a rispondere sollecitamente ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato al riguardo.
ENZO CARRA (UdC). Nell'associarsi anch'egli al ricordo dell'onorevole Aldo Moro, evidenzia come permangano ancora molte ombre su quanto realmente accaduto in occasione del suo sequestro, che ha privato il Paese del contributo di una delle più prestigiose figure politiche della storia recente.
GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Si associa anch'egli al ricordo della figura dell'onorevole Aldo Moro, insigne statista dotato della capacità di dominare con intelligenza gli avvenimenti.
GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte sulla tragica vicenda dell'onorevole Aldo Moro, ricorda che il 19 marzo ricorre l'anniversario dell'uccisione del professor Marco Pag. VIBiagi, insigne giuslavorista che ha sacrificato la propria vita al servizio del Paese.
ETTORE ROSATO (PD). Nel segnalare la protesta posta in essere nei pressi di Palazzo Montecitorio da soggetti risultati idonei nella graduatoria di un concorso per vigili del fuoco, invita il Governo a fornire concrete risposte in merito all'impegno di assumere il suddetto personale.
Seguito della discussione del disegno di legge: Istituzione dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza (A. C. 2008-A/R ed abbinate).
Nella seduta del 7 ottobre 2009 è stato deliberato il rinvio in Commissione del provvedimento.
La V Commissione ha espresso il prescritto parere.
PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Italia dei Valori e il gruppo Misto (per la componente politica Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud) sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte inoltre che le Commissioni hanno presentato gli emendamenti 5.101 e 7.100, con riferimento ai quali risulta alla Presidenza che i rappresentanti di tutti i gruppi abbiano rinunciato alla fissazione di un termine per la presentazione dei subemendamenti.
(Esame dell'articolo 2)
Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati CARMINE SANTO PATARINO (FLI), PAOLA BINETTI (UdC), CARLO MONAI (IdV), DANIELA SBROLLINI (PD) e DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI).
ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL), Relatore per la I Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 2.100 e 2.101 delle Commissioni; esprime parere favorevole sugli emendamenti Capitanio Santolini 2.2 e Palomba 2.7, purché riformulati, ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 2.100 e 2.101 delle Commissioni.
PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative il cui testo deve intendersi corretto a seguito dell'approvazione dell'emendamento 2.101 delle Commissioni (vedi resoconto stenografico pag. 15).
Avverte altresì che le Commissioni hanno presentato una nuova formulazione dell'emendamento 5.101.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Capitanio Santolini 2.2, nel testo riformulato, respinge gli emendamenti Farina Coscioni 2.3, Capitanio Santolini 2.5 e Palomba 2.6; approva quindi l'emendamento Palomba 2.7, nel testo riformulato.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel rilevare l'importanza del compito svolto dall'istituenda Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, alla quale andrebbero attribuiti maggiori poteri sanzionatori e di vigilanza, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 2.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, nel testo emendato.
Pag. VII(Esame dell'articolo 3)
Intervengono sul complesso degli emendamenti i deputati MARIO TASSONE (UdC), MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), MASSIMO POLLEDRI (LNP), ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC) ed EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica del tutto improprio che in questa fase il dibattito si stia concentrando unicamente sull'emendamento Palomba 3.22.
ANTONIO DI PIETRO (IdV). Preannunzia la disponibilità del suo gruppo ad espungere il punto 10 dal testo dell'emendamento Palomba 3.22.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che le Commissioni possano proporre una riformulazione dell'emendamento Palomba 3.22 nel senso indicato dal deputato Di Pietro.
CARLA CASTELLANI (PdL), Relatore per la XII Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 3.100 e 3.101 delle Commissioni; esprime, quindi, parere favorevole sugli emendamenti Lo Monte 3.53, Zampa 3.18, Palomba 3.22 e Farina Coscioni 3.59, purché riformulati; si rimette all'Assemblea sull'emendamento Palomba 3.13 e invita, inoltre, al ritiro degli emendamenti Schirru 3.62, Lo Monte 3.50, Sbrollini 3.2, 3.11 e 3.16, Capitanio Santolini 3.20, 3.25 e 3.43, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime, infine, parere contrario sulle restanti proposte emendative.
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 3.100 delle Commissioni e respinge gli emendamenti Palomba 3.4, Zampa 3.6, nel testo corretto, Capitanio Santolini 3.7 e Palomba 3.13; approva quindi gli emendamenti Sbrollini 3.16 (non accettato dalle Commissioni né dal Governo), Lo Monte 3.53, nel testo riformulato, Zampa 3.18, nel testo riformulato, Palomba 3.22, nel testo riformulato, e respinge l'emendamento Favia 3.29; approva altresì l'emendamento Capitanio Santolini 3.31 (non accettato dalle Commissioni né dal Governo) e respinge l'emendamento Capitanio Santolini 3.34; approva infine l'emendamento 3.101 delle Commissioni.
CARLA CASTELLANI (PdL), Relatore per la XII Commissione. Sottolinea l'incongruenza che si sarebbe verificata se fosse stato approvato l'emendamento Capitanio Santolini 3.34.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Precisa la ratio che ispira il suo emendamento 3.35.
DORIS LO MORO (PD). Giudica condivisibile l'emendamento Capitanio Santolini 3.35.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Capitanio Santolini 3.35, Sbrollini 3.60, Palomba 3.38, nel testo corretto, Zampa 3.61 e Favia 3.41.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità perseguite dal suo emendamento 3.44, volto a rafforzare l'effettività delle funzioni dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza attraverso l'attribuzione di incisivi poteri sanzionatori.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Palomba 3.44 ed approva l'emendamento Farina Coscioni 3.59, nel testo riformulato, nonché l'articolo 3, nel testo emendato; respinge quindi l'articolo aggiuntivo Palomba 3.01.
Pag. VIII(Esame dell'articolo 4)
CARLA CASTELLANI (PdL), Relatore per la XII Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.100 delle Commissioni; esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Schirru 4.52, nel testo corretto, e parere contrario sui restanti emendamenti.
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Palomba 4.1 e 4.2, nel testo corretto, ed approva l'emendamento Schirru 4.52, nel testo corretto; respinge quindi l'emendamento Farina Coscioni 4.51 ed approva l'emendamento 4.100 delle Commissioni e l'articolo 4, nel testo emendato.
DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire alla V Commissione di esprimere un ulteriore parere sugli emendamenti riformulati all'articolo 5 del disegno di legge in esame.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Prospetta l'opportunità di passare alla trattazione del successivo punto all'ordine del giorno per riprendere l'iter del provvedimento in esame nella parte pomeridiana della seduta.
Sulle ipotesi prospettate circa il prosieguo dei lavori intervengono i deputati DAVID FAVIA (IdV), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI), MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), SIMONE BALDELLI (PdL), ROBERTO GIACHETTI (PD), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e DONATO BRUNO (PdL), presidente della I Commissione.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 12,31, è ripresa alle 12,38.
DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Ritiene che la V Commissione abbia espresso il prescritto parere, sebbene questo non risulti ancora formalizzato.
PRESIDENTE. Sospende ulteriormente la seduta per cinque minuti.
La seduta, sospesa alle 12,40, è ripresa alle 12,46.
DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Ricorda che la V Commissione ha espresso il prescritto parere.
(Esame dell'articolo 5)
ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL), Relatore per la I Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 5.100 e 5.101 (Nuova formulazione) delle Commissioni ed esprime parere favorevole sugli emendamenti Vanalli 5.1 e Palomba 5.2, purché riformulato.
DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Dà conto della presentazione del subemendamento 0.5.101.1 della Commissione.
ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL), Relatore per la I Commissione. Raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.5.101.1 delle Commissioni.
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Vanalli 5.1, il subemendamento 0.5.101.1 delle Commissioni, nonché gli emendamenti 5.101 (Nuova formulazione) delle Commissioni, come subemendato, Palomba 5.2, nel testo riformulato, e 5.100 delle Commissioni; approva infine l'articolo 5, nel testo emendato. Pag. IX
(Esame dell'articolo 6)
CARLA CASTELLANI (PdL), Relatore per la XII Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Sbrollini 6.50.
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.
LUISA BOSSA (PD). Richiamato il contenuto dell'emendamento Sbrollini 6.50, rileva come anche negli istituti paritari debbano essere rispettati i diritti dei minori, segnalando, al riguardo, un caso allarmante sul quale chiede che il Governo renda i necessari chiarimenti.
PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Chiede alla Presidenza di far svolgere al termine della seduta interventi non strettamente pertinenti al merito del provvedimento in esame.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PAOLA BINETTI (UdC).
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Precisa che il deputato Bossa ha svolto un intervento sul merito del provvedimento in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Sbrollini 6.50 e l'articolo 6, nel testo emendato.
(Esame dell'articolo 7)
ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL), Relatore per la I Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 7.100 delle Commissioni ed esprime parere favorevole sull'emendamento 7.301 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 7.100 delle Commissioni e 7.301 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), nonché l'articolo 7, nel testo emendato.
(Trattazione degli ordini del giorno)
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Accetta tutti gli ordini del giorno presentati.
(Dichiarazioni di voto finale)
PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel reputare condivisibili le finalità del disegno di legge in esame, evidenzia come l'esigenza di una maggiore tutela dell'infanzia risulti particolarmente pressante a causa della degenerazione culturale e del degrado morale che caratterizzano la società moderna. Nel ritenere quindi che al raggiungimento del predetto obiettivo possa utilmente contribuire l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, la quale tuttavia dovrebbe essere dotata di strumenti più incisivi, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul provvedimento in esame.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel manifestare preoccupazione per le minacce cui sono esposti i minori nell'attuale contesto sociale, sottolinea la necessità di rilanciare l'affermazione di una cultura dei diritti dei minori, ritenendo a tal fine non del tutto soddisfacente il disegno di legge in esame; ricorda quindi il proficuo contributo offerto dal suo gruppo nella definizione del ruolo dell'istituenda Autorità garante, lamentando tuttavia la mancata attribuzione a tale organismo di una penetrante facoltà di intervento e di poteri sanzionatori, in relazione ai quali preannunzia iniziative della propria parte politica in altra sede. Nell'ascrivere infine al Ministro per le pari opportunità la responsabilità delle predette lacune, manifesta tuttavia un orientamento complessivamente favorevole al provvedimento in esame.
Pag. XCARMINE SANTO PATARINO (FLI). Nel sottolineare la natura condivisa e necessaria del provvedimento istitutivo dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, auspica che la futura nomina del predetto garante avvenga nel più rigoroso rispetto delle condizioni fissate dal comma 2 dell'articolo 2 del disegno di legge in esame.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Nel dare atto al Ministro Carfagna di aver consentito un ripensamento dell'intero testo del provvedimento, superando i nodi e le questioni prioritarie evidenziate con senso di responsabilità dalle opposizioni, rileva come il disegno di legge in esame nasca dalla volontà comune di arrivare ad un punto fermo in ordine all'istituzione della figura del Garante per l'infanzia e l'adolescenza prevista esplicitamente in numerosi documenti internazionali, nonché dall'articolo 31 della Costituzione, laddove sancisce la tutela della maternità e dell'infanzia favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Nel sollecitare il Governo a continuare ad interessarsi delle problematiche legate alla difesa dei diritti fondamentali dei minori, reperendo in futuro maggiori risorse economiche, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.
PIERGUIDO VANALLI (LNP). Nel sottolineare, a nome del suo gruppo, come l'istituzione di una Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza costituisca uno strumento fondamentale per tutelare i diritti dei minori nel delicato contesto sociale contemporaneo, evidenzia altresì la necessità di assicurare centralità al rilancio ed al sostegno da rivolgere alla scuola ed alla famiglia. Richiamato il proficuo contributo offerto da tutti i gruppi parlamentari alla definizione del contenuto del provvedimento in esame, reputa opportuno correggere durante l'esame presso l'altro ramo del Parlamento talune incongruenze dell'articolato, derivate dall'approvazione di proposte emendative delle opposizioni. Espressa altresì soddisfazione per l'impegno assunto dal Governo di razionalizzare i tanti organismi attivi nella tutela dei diritti minorili, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
SANDRA ZAMPA (PD). Richiamato preliminarmente l'ampio e approfondito confronto parlamentare che ha caratterizzato l'iter del provvedimento in esame, sottolinea il rilievo e la centralità delle modifiche migliorative apportate al testo su iniziativa della propria parte politica, in linea con la più avanzata legislazione internazionale e con codici e protocolli di ordini ed associazioni professionali. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo, manifestando apprezzamento per le istanze di tutela dei minori sottese all'istituzione del Garante e giudicando complessivamente insufficienti e inadeguate le politiche sociali per la famiglia sinora attuate dal Governo.
MARIELLA BOCCIARDO (PdL). Rilevato come il disegno di legge in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, consenta al Paese di dotarsi di una Autorità garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza al pari di numerosi Paesi europei, richiama le varie iniziative da tempo assunte in tal senso, ascrivendo al Governo il merito di aver consentito il raggiungimento di tale significativo risultato. Rivolto quindi un sentito ringraziamento a tutti i soggetti istituzionali - tra i quali la Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza - che a vario titolo hanno contribuito al perseguimento di siffatto traguardo, esprime l'auspicio che l'istituenda Autorità garante si dimostri all'altezza delle aspettative sottese al provvedimento in esame.
CARLA CASTELLANI (PdL), Relatore per la XII Commissione. Propone talune correzioni di forma al testo del provvedimento (vedi resoconto stenografico pag. 53).
(Così rimane stabilito).
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
Pag. XILa Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2008-A/R.
PRESIDENTE. Dichiara assorbite le abbinate proposte di legge.
Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati SANDRA ZAMPA (PD), MANUELA DI CENTA, ANNA PAOLA CONCIA (PD), MASSIMO POLLEDRI (LNP) e FABIO EVANGELISTI (IdV), nonché, per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo, i deputati ANNA TERESA FORMISANO (UdC) e LAURA MOLTENI (LNP).
La seduta, sospesa alle 14,25, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
GIANNI VERNETTI (Misto-ApI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01518, sulle iniziative del Governo in merito all'evoluzione della situazione in Libia.
FRANCO FRATTINI, Ministro degli affari esteri. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59). - Replica il deputato GIANNI VERNETTI (Misto-ApI), che, nel ringraziare il Ministro, esprime apprezzamento per la predisposizione di una risoluzione da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU per affrontare la grave situazione esistente in Libia.
CLAUDIO D'AMICO (LNP). Illustra l'interrogazione Reguzzoni n. 3-01523, sulle iniziative per affrontare l'emergenza migratoria in modo solidale ed efficace all'interno dello spazio comunitario.
ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 61). - Replica il deputato CLAUDIO D'AMICO (LNP), che, nel confermare il pieno sostegno del suo gruppo alla politica attuata dal Governo in materia di immigrazione, auspica un ampliamento a livello internazionale, e non solo europeo, della gestione dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa.
DEODATO SCANDEREBECH (UdC). Illustra l'interrogazione Galletti n. 3-01524, sulle misure a favore delle forze di polizia, anche a seguito di recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri.
ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63). - Replica il deputato DEODATO SCANDEREBECH (UdC), che, espresso un giudizio critico sulla politica attuata dal Governo in materia di sicurezza, manifesta perplessità in merito ai dati forniti nella risposta.
ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01521, sugli intendimenti del Governo in relazione alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia nucleare in Italia.
STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che giudica non veritiera la risposta del Ministro, ritenendo quanto mai necessario procedere alla consultazione referendaria circa l'utilizzo dell'energia nucleare.
ERMETE REALACCI (PD). Illustra l'interrogazione Franceschini n. 3-01522, sulle iniziative per la sospensione delle procedure relative alla localizzazione e alla realizzazione di nuove centrali nucleari in Italia.
STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67). - Pag. XIIReplica il deputato DARIO FRANCESCHINI (PD), che si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, giudicando il Governo gravemente irresponsabile nel persistere sulla linea del ritorno allo sfruttamento dell'energia nucleare, che reputa particolarmente pericolosa.
BARBARA SALTAMARTINI (PdL). Illustra l'interrogazione Baldelli n. 3-01519, sullo stato di attuazione dei piani per favorire le politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro e iniziative del Governo al riguardo.
MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 69). - Replica il deputato BARBARA SALTAMARTINI (PdL), che, espressa grande soddisfazione per l'accordo sottoscritto dal Governo con le parti sociali in tema di flessibilità oraria e conciliazione tra famiglia e lavoro, sottolinea la rilevanza dell'attività svolta dall'Esecutivo in favore, in particolare, dell'occupazione femminile.
ARTURO IANNACCONE (IR). Illustra la sua interrogazione n. 3-01520, sulle iniziative volte ad escludere l'introduzione di nuovi pedaggi sui raccordi autostradali del Mezzogiorno e sulla Salerno-Reggio Calabria.
ALTERO MATTEOLI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 70). - Replica il deputato ARTURO IANNACCONE (IR), che, ringraziato il Ministro per la risposta, invita il Governo a tener conto dell'opportunità di non sottoporre a pedaggiamento i tratti viari oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, in quanto interessati da un consistente traffico pendolare, privo di percorsi alternativi.
ENZO RAISI (FLI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01525, sugli orientamenti del Governo in merito alla presentazione del disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato.
PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 71). - Replica il deputato ENZO RAISI (FLI), che, nell'auspicare il tempestivo attivarsi del Ministero dello sviluppo economico, prende atto delle difficoltà incontrate dal Governo nella definizione di un piano strategico per le liberalizzazioni, ribadendo in tal senso la piena disponibilità della sua parte politica.
La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantatré.
Seguito della discussione delle mozioni Franceschini n. 1-00580, Di Pietro n. 1-00586 e Galletti n. 1-00591: Iniziative per lo svolgimento nella stessa data dei referendum abrogativi e del primo turno delle prossime elezioni amministrative.
Nella seduta del 14 marzo 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.
MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Sottolineata preliminarmente la delicatezza delle consultazioni referendarie, richiama le motivazioni che inducono il Governo a non ritenere opportuno accedere al richiesto accorpamento dei referendum abrogativi e delle prossime elezioni amministrative, che, a suo avviso, disattenderebbe una prassi ormai consolidata nella nostra storia repubblicana.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI
MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Esprime quindi parere contrario su tutte le mozioni presentate.
Pag. XIII(Dichiarazioni di voto)
BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nel reputare risibili la motivazioni addotte dal rappresentante del Governo per giustificare la contrarietà all'accorpamento in un'unica giornata dei referendum abrogativi e delle elezioni amministrative, che ritiene denoti la paura della maggioranza nei confronti dei quesiti referendari e la reale volontà di evitare il raggiungimento del quorum nel predetto appuntamento, evidenzia l'esigenza di non sfuggire al dibattito sull'emergenza nucleare e di scongiurare nel contempo un inutile spreco di risorse pubbliche.
ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel richiamare le motivazioni di principio e di merito che renderebbero opportuno l'accorpamento dei referendum abrogativi alle prossime elezioni amministrative, evitando uno spreco di risorse pubbliche ed un disagio per i cittadini, ricorda le meritorie finalità perseguite dalla sua mozione n. 1-00586, ritenendo che il parere espresso dal rappresentante del Governo denoti l'intendimento di attuare una vera e propria truffa politica ed elettorale da parte di un Esecutivo che teme il giudizio degli elettori.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLI). Nel giudicare negativamente il fatto che il Governo abbia deciso di non accorpare nella stessa giornata le consultazioni referendarie e quelle amministrative, determinando uno spreco di risorse che avrebbero potuto essere destinate ad altri scopi, ritiene che la valutazione circa l'equivalenza tra astensione ed espressione di una precisa volontà popolare avrebbe dovuto indurre il Governo a non interferire né addirittura ostacolare l'esercizio di un diritto costituzionalmente garantito. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di indirizzo in esame.
GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Giudica di assoluto buon senso la richiesta di accorpamento dei referendum abrogativi alle prossime elezioni amministrative, evitando in tal modo uno spreco di risorse pubbliche che potrebbero essere più utilmente destinate, in particolare, al sostegno alle famiglie, nonché ai settori della sicurezza, della cultura, della salute e degli enti locali. Stigmatizzato altresì l'operato di un Governo giunto ormai al termine del suo percorso, come confermato dalle decisioni recentemente assunte da alcuni esponenti dell'Esecutivo, giudica risibili le considerazioni svolta dal sottosegretario Davico a sostegno dell'inopportunità del predetto accorpamento elettorale.
LUCIANO DUSSIN (LNP). Ricordato che la prassi in base alla quale non vengono accorpate le consultazioni referendarie e quelle politiche è finalizzata a garantire la massima libertà ai cittadini, ritiene che il cosiddetto election day avrebbe comportato inutili difficoltà agli elettori, atteso anche l'elevato numero di schede che questi avrebbero dovuto compilare, senza peraltro conseguire risparmi rilevanti. Evidenziato inoltre come negli ultimi tempi l'istituto del referendum sia risultato ormai inflazionato, lamenta taluni atteggiamenti propagandistici dell'opposizione, in particolare sull'ipotesi di privatizzazione della gestione dei servizi idrici, che si vuole impropriamente presentare come una sorta di privatizzazione dell'acqua; dichiara infine che il suo gruppo esprimerà voto contrario su tutte le mozione presentate.
ARTURO IANNACCONE (IR) Manifestata la contrarietà del suo gruppo all'accorpamento dei referendum abrogativi alle prossime elezioni amministrative, sottolinea la necessità di garantire agli elettori una compiuta e consapevole informazione sui quesiti oggetto della stessa consultazione referendaria, invitando peraltro il Governo ad attivarsi affinché la campagna elettorale si svolga nel pieno rispetto del pluralismo. Ricordato inoltre l'abuso, da parte di alcune forze politiche, di un importante strumento di espressione democratica da parte dei cittadini, giudica Pag. XIVdel tutto singolari e demagogiche le argomentazioni addotte a sostegno delle mozioni in esame, che rischiano di trascinare la polemica politica sul terreno di uno scontro permanente fra maggioranza ed opposizione.
ORIANO GIOVANELLI (PD). Giudicati non sufficientemente probanti le argomentazioni sostenute dai rappresentanti del Governo e della maggioranza in senso contrario al cosiddetto election day, stigmatizza il dispendio di denaro pubblico conseguente alla scelta dell'Esecutivo, che reputa gravemente inopportuna nella difficile congiuntura economico finanziaria in cui versa il Paese. Sottolineata quindi la necessità di rispettare il sentimento popolare anche riguardo alle delicate ad attuali questioni sottese ai quesiti referendari, reputa necessario far prevalere il senso di responsabilità e il rispetto per la democrazia anche di fronte a scelte istituzionali di minore impatto, come la decisione di accorpare o meno consultazioni elettorali e referendarie.
SIMONE BALDELLI (PdL). Stigmatizza il fatto che strumentalmente e in modo paradossale si imputi al Governo di non disattendere la prassi consolidata nella storia costituzionale della Repubblica circa il non accorpamento di consultazioni referendarie ed elezioni amministrative, che risponde alla rilevante esigenza di salvaguardare le differenziate opzioni di voto, anche di astensione, degli elettori sostenendo i costi finanziari delle distinte celebrazioni. Dichiara pertanto il voto contrario del suo gruppo su tutte le mozione in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DAVID FAVIA (IdV), GIUSEPPE GIULIETTI (Misto) e MAURIZIO TURCO (PD).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Franceschini n. 1-00580 (Nuova formulazione), Di Pietro n. 1-00586 e Galletti n. 1-00591.
Sull'ordine dei lavori.
PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Chiede che la Presidenza si attivi affinché si proceda alla nomina del Ministro delle politiche comunitarie, anche alla luce dei provvedimenti che saranno esaminati dall'Assemblea nei prossimi giorni.
Seguito della discussione delle mozioni Di Pietro n. 1-00579, Gentiloni Silveri n. 1-00587, Briguglio n. 1-00588, Rao n. 1-00592, Landolfi n. 1-00593 e Tabacci n. 1-00597: Limiti all'acquisizione di partecipazioni in imprese editrici di giornali quotidiani da parte di soggetti che esercitano attività televisiva.
Nella seduta del 14 marzo 2011 si è svolta la discussione sulle linee generali.
PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Esprime parere favorevole sulla mozione Tabacci n. 1-00597, purché riformulata, e parere favorevole sulle mozioni Di Pietro n. 1-00579 (Ulteriore nuova formulazione), Gentiloni Silveri n. 1-00587, Rao n. 1-00592 (Nuova formulazione) e Landolfi n. 1-00593.
(Dichiarazioni di voto)
BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Nell'accettare la riformulazione proposta dal Governo della sua mozione n. 1-00597, della quale richiama le finalità, osserva che il parere favorevole dell'Esecutivo conferma l'esigenza manifestata nel documento di indirizzo circa la sollecita definizione di una soluzione legislativa idonea ad assicurare una congrua proroga del limite antitrust alla concentrazione della proprietà di imprese editrici di giornali quotidiani e di reti televisive.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineata la delicatezza della questione sottesa ai documenti di indirizzo in esame, Pag. XVesprime apprezzamento per la disponibilità del Governo ad accogliere le relative istanze. Evidenziata tuttavia la necessità di procedere ad una approfondita discussione sulle problematiche tecniche connesse alla disciplina antitrust in questione, prospetta l'opportunità che l'esame del provvedimento d'urgenza con cui il Governo prorogherà il termine di scadenza possa svolgersi con modalità e tempi congrui.
CARMELO BRIGUGLIO (FLI). Richiamate le ragioni sottese alla sua mozione n. 1-00588, rileva la paradossale contraddizione insita nell'attribuzione al Presidente del Consiglio, nonostante il macroscopico conflitto di interessi che lo riguarda, del potere di proroga del limite antitrust agli incroci proprietari di stampa e televisione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
INDI DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
CARMELO BRIGUGLIO (FLI). Manifestato, quindi, apprezzamento per la disponibilità del Governo a concordare una riformulazione della predetta mozione, in ordine alla quale auspica un'ampia convergenza politica, invita l'Esecutivo ad assumere sollecite iniziative normative per introdurre una disciplina completa ed organica della materia.
PAOLO ROMANI, Ministro dello sviluppo economico. Dà lettura della riformulazione proposta della mozione Briguglio n. 1-00588.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Briguglio la accetta.
ROBERTO RAO (UdC). Manifesta soddisfazione per il parere favorevole espresso dal Governo sulla sua mozione n. 1-00592 (Nuova formulazione), considerata la rilevanza delle problematiche in essa trattate, la cui soluzione appare improcrastinabile al fine di garantire pienamente il pluralismo dell'informazione e la libera e leale concorrenza. Auspica, infine, la predisposizione di uno specifico provvedimento legislativo che disciplini organicamente la materia.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Respinto qualsiasi coinvolgimento degli interessi privati del Presidente del Consiglio nella recente disposizione recata dal decreto-legge n. 225 del 2010 circa la proroga del limite antitrust riferito agli assetti proprietari incrociati tra giornali quotidiani e reti televisive, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni in discussione, manifestando apprezzamento per l'impegno assunto dall'Esecutivo di approntare una sollecita soluzione legislativa con riferimento alla materia oggetto dei documenti di indirizzo in esame.
ROBERTO ZACCARIA (PD). Evidenziata le lacune della disciplina antitrust nel settore radiotelevisivo, sottolinea altresì l'anomalia costituita dalla situazione di conflitto di interessi in capo al Presidente del Consiglio. Nel ritenere, quindi, opportuno che l'Esecutivo predisponga uno specifico decreto-legge che proroghi, senza apportare modifiche sostanziali, la citata disciplina sino alla fine del 2012, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Gentiloni Silveri n. 1-00587 e l'astensione sulla mozione Landolfi n. 1-00593.
MARIO LANDOLFI (PdL). Nell'esprimere la disponibilità della maggioranza ad un ampio confronto parlamentare sulle problematiche oggetto degli atti di indirizzo in esame, anche al fine di recepire le indicazioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, osserva che la ridefinizione della protezione legislativa del pluralismo informativo deve tenere conto anche dell'evoluzione tecnologica, segnatamente del passaggio dal sistema televisivo analogico al digitale terrestre.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIUSEPPE GIULIETTI (Misto).
Pag. XVILa Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Di Pietro n. 1-00579 (Ulteriore nuova formulazione), Gentiloni Silveri n. 1-00587, nelle parti non assorbite, Briguglio n. 1-00588, nel testo riformulato, Rao n. 1-00592 (Nuova formulazione), nelle parti non assorbite, Landolfi n. 1-00593 e Tabacci n. 1-00597, nel testo riformulato.
Discussione delle mozioni Franceschini n. 1-00590, Piffari n. 1-00594, Sardelli n. 1-00598, Lo Monte n. 1-00599, Libè n. 1-00600, Ghiglia n. 1-00601 e Guido Dussin n. 1-00602: Promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 14 marzo 2011.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la mozione Franceschini n. 1-00604 e che contestualmente sono state ritirate tutte le mozioni all'ordine del giorno, ad eccezione della mozione Lo Monte n. 1-00599.
Avverte altresì che è stata presentata la risoluzione Zamparutti n. 6-00070.
Prende infine atto dell'intesa intercorsa tra i gruppi parlamentari nel senso di rinunciare agli interventi in discussione sulle linee generali.
STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Manifestato apprezzamento per la predisposizione di un documento di indirizzo unitario, invita al ritiro della mozione Lo Monte n. 1-00599; esprime, altresì, parere favorevole sui capoversi primo e ultimo, purché riformulato, del dispositivo della risoluzione Zamparutti n. 6-00070, che chiede, pertanto, sia posta in votazione per parti separate.
(Dichiarazioni di voto)
BRUNO TABACCI (Misto-ApI). Espresso apprezzamento per l'esito del confronto parlamentare sui documenti di indirizzo in esame, manifesta soddisfazione per gli impegni rivolti al Governo con la mozione unitaria, a tutela della diversificazione delle fonti energetiche attraverso un rimodulazione degli incentivi alle fonti rinnovabili, che salvaguardi gli investimenti strategici effettuati nel settore delle energie alternative.
SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiamati gli obiettivi di efficienza energetica fissati nel Protocollo di Kyoto, auspica una ridefinizione del piano nazionale per le energie rinnovabili che contempli anche il coinvolgimento delle regioni e degli enti locali e garantisca un quadro di certezza sull'ammontare degli incentivi di cui beneficiano le imprese, assicurando il rimborso dei finanziamenti bancari. Dichiara, infine, voto favorevole sulla mozione Franceschini n. 1-00604.
MAURO LIBÈ (UdC). Rinnovati preliminarmente i sentimenti di solidarietà al popolo giapponese, evidenzia la delicatezza delle questioni connesse allo sfruttamento di fonti alternative di energia al fine di riequilibrare l'approvvigionamento energetico nazionale. Giudicate tuttavia scellerate le scelte del Governo sullo sfruttamento delle energie rinnovabili, sottolinea la necessità di riordinare e razionalizzare il sistema degli incentivi e delle tariffe, ispirandosi a politiche e programmazioni ad ampio raggio. Invita pertanto il Governo ad impegnarsi seriamente per tutelare gli investimenti programmati nel settore e per attuarne di ulteriori, rilevando altresì l'esigenza di predisporre seri controlli nella gestione degli allacciamenti degli impianti alla rete, nonché di investire adeguate risorse finanziarie nella ricerca. Esprime infine apprezzamento per la proficua convergenza delle forze politiche su un documento di indirizzo unitario.
GUIDO DUSSIN (LNP). Giudica pienamente condivisibile la mozione Franceschini n. 1-00604, che recepisce taluni aspetti salienti del documento di indirizzo presentato dal suo gruppo.
Pag. XVIIALDO DI BIAGIO (FLI). Espressa preliminarmente solidarietà al popolo giapponese per l'immane tragedia che l'ha colpito, sottolinea la necessità di assicurare un reale sostegno alle fonti di energie rinnovabili, auspicando, a tal fine, che siano superate le lacune e le contraddizioni insite nel decreto legislativo recentemente varato dal Governo in materia, che ha determinato una situazione di grave incertezza normativa. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Franceschini 1-00604.
ERMETE REALACCI (PD). Sottolineato il senso di responsabilità con cui il suo gruppo ha contribuito alla definizione di un documento di indirizzo unitario, esprime un giudizio critico sulle scelte del Governo in materia di politica energetica, pur manifestando apprezzamento per l'operato del Ministro Prestigiacomo. Evidenzia quindi la necessità di garantire certezze al settore e di stanziare risorse adeguate, prestando opportuna attenzione alle iniziative imprenditoriali operanti nell'ambito della cosiddetta green economy, che giudica in grado di apportare innovazione e competitività al sistema Paese, con positive ripercussioni sui livelli occupazionali e sull'imprenditoria giovanile. Prospettata altresì l'esigenza di ridurre sprechi ed inefficienze nella rete di distribuzione e nella relativa gestione, auspica un impegno serio da parte del Governo per il rilancio di una efficiente e lungimirante politica delle fonti rinnovabili.
AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Nel respingere le critiche rivolte al Governo dal deputato Realacci, ringrazia il Ministro Prestigiacomo per l'attenzione dimostrata alle tematiche oggetto della mozione unitaria, sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo. Invita, quindi, l'Esecutivo a ridefinire il piano nazionale per le energie rinnovabili e a garantire certezza relativamente a tempi e modalità di erogazione degli incentivi.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), MARCO PUGLIESE (PdL), SIMONETTA RUBINATO (PD) e SALVATORE MARGIOTTA (PD).
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Lo Monte ritira la sua mozione n. 1-00599.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la mozione Franceschini n. 1-00604, nonché la risoluzione Zamparutti n. 6-00070, limitatamente alle parti non assorbite sulle quali il Governo ha espresso parere favorevole, e respinge le restanti parti del medesimo documento di indirizzo, su cui il Governo ha espresso parere contrario.
Sull'ordine dei lavori.
Interviene sull'ordine dei lavori il deputato ROSA DE PASQUALE (PD).
Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Comunica che il presidente della II Commissione ha rappresentato l'esigenza che l'inizio della discussione in Assemblea del disegno di legge recante delega al Governo per la revisione della normativa in materia di filiazione, già previsto per mercoledì 23 marzo, sia differito al mese di maggio. L'esame di tale provvedimento non sarà pertanto iscritto all'ordine del giorno delle sedute della prossima settimana.
Ordine del giorno della prossima seduta.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:
Mercoledì 23 marzo 2011, alle 10,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 110).
La seduta termina alle 19,15.