XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 512 di mercoledì 3 agosto 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 14,45.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 19 luglio 2011.

I deputati in missione sono quarantasette.

Sostituzione di un componente della delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) il senatore Antonio Battaglia, in sostituzione del senatore Carlo Vizzini, dimissionario.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, come è stato già comunicato nella odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo ancora in corso, l'informativa urgente del Presidente del Consiglio sulla situazione economica del Paese, prevista per oggi alle 15, è differita alle 17,30.
Comunica inoltre che oggi, alle 16, avrà luogo un'informativa urgente del Governo sulla tragica vicenda della morte di 25 persone a bordo di una nave di immigrati approdata a Lampedusa.

La seduta, sospesa alle 14,55, è ripresa alle 16.

Informativa urgente del Governo sulla tragica vicenda della morte di venticinque persone a bordo di una nave di immigrati approdata a Lampedusa.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).

SONIA VIALE, Sottosegretario di Stato per l'interno. Espressi, anche a nome del Governo, sentimenti di profondo cordoglio per le venticinque vittime giunte a Lampedusa a bordo di un'imbarcazione di migranti nella giornata di lunedì, rileva come il pronto intervento delle Forze dell'ordine denoti l'attenzione riservata dal Governo agli interventi in mare a salvaguardia della vita umana. Nel fornire quindi una dettagliata ricostruzione dei fatti accertati e delle operazioni di soccorso poste in essere dalle autorità italiane, ricorda che la procura della Repubblica di Agrigento ha avviato indagini volte ad accertare le responsabilità dei membri dell'equipaggio, che hanno commesso gravi atti di crudeltà nei confronti dei migranti, precisando altresì che la situazione viene controllata anche dalle competenti strutture sanitarie e non sussistono al momento pericoli per la salute dei cittadini. Richiamati quindi i dati sull'andamento degli sbarchi nel territorio siciliano, fortemente influenzati dalla perdurante crisi geopolitica che interessa alcuni Paesi nordafricani e mediorientali, dà conto dell'attività posta in essere dall'Esecutivo al fine Pag. IVdi monitorare il flusso di immigrazione clandestina, anche attraverso specifiche intese con il Governo transitorio libico ed un'opera di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni comunitarie.

VINCENZO ANTONIO FONTANA (PdL). Nel ritenere che l'ennesima tragedia verificatasi in relazione al flusso di migranti che tentano di raggiungere il nostro Paese imponga un'approfondita riflessione su tale fenomeno affinché non si riduca l'attenzione collettiva sull'emergenza migratoria, richiama i positivi risultati dell'azione del Governo, volta ad evitare il ripetersi di episodi analoghi, nonché a risolvere le difficoltà dell'isola di Lampedusa. Nel manifestare quindi l'esigenza che la comunità internazionale e l'Unione europea forniscano un adeguato supporto all'Italia nella gestione del predetto fenomeno, ritiene utile adottare una strategia basata principalmente sull'invio di aiuti nei Paesi di origine dei migranti.

ANDREA SARUBBI (PD). Nel lamentare l'assenza del Ministro Maroni in occasione dell'odierna informativa, denunzia l'erronea campagna di informazione posta in essere da alcuni organi di stampa e giudica del tutto insufficienti le iniziative assunte dal Governo in relazione ai flussi di immigrazione verso l'Italia. Reputa inoltre assolutamente inaccettabili le condizioni di vita nei centri di identificazione ed espulsione.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nell'associarsi alle espressioni di cordoglio per l'ennesima tragedia collegata all'emergenza migratoria, che ritiene dovrebbe essere affrontata non con interventi militari, sui quali la sua parte politica esprime netta contrarietà, quanto piuttosto con l'invio di aiuti nei Paesi di origine, giudica indispensabile la previsione di un maggiore rigore nel consentire a coloro che sono entrati clandestinamente nel nostro Paese di restare sul territorio italiano. Nel sottolineare come sia impossibile garantire adeguata accoglienza a tutti coloro che vorrebbero migrare in Europa, preannunzia che la Lega Nord continuerà ad adottare iniziative volte a garantire adeguate soluzioni alla predetta emergenza.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Lamentata l'assenza del Ministro Maroni in occasione dell'informativa odierna, sottolinea che, a fronte della vera e propria emergenza umanitaria provocata da ingenti flussi immigratori, alla quale occorre accostarsi con sentimenti di dolore e pietà, è necessario creare canali di accompagnamento degli immigrati in modo da evitare il verificarsi di tragici episodi, garantendo pertanto la tutela del diritto alla vita.

GIUSEPPE RUVOLO (PT). Sottolineata la mancanza di un indirizzo unitario del Parlamento rispetto alla straordinaria emergenza umanitaria in atto, giudica del tutto prioritario coinvolgere adeguatamente l'Unione europea nella ricerca di soluzioni concrete al fenomeno dell'immigrazione clandestina. Ricordate altresì le positive iniziative poste in essere dal Governo per la gestione della suddetta problematica, evidenzia con rammarico la generale indifferenza che accompagna il verificarsi di simili vicende, ringraziando in particolare tutti coloro che affrontano giornalmente e in modo meritevole la tragedia dei flussi migratori verso il nostro Paese.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Nel rilevare una scarsa attenzione del Governo nei confronti delle continue tragedie che si verificano in relazione ai crescenti flussi migratori verso le coste italiane, reputa doveroso abbandonare una logica emergenziale evitando di trattare i migranti come criminali solo per finalità strumentali e demagogiche. Ritiene invece opportuno adottare una seria politica dell'accoglienza, rivedendo le misure che definiscono il reato di clandestinità. Nel sottolineare quindi come le condizioni di vita nei centri di identificazione ed espulsione siano tutt'altro che dignitose, invita il Presidente del Consiglio a rendere omaggio alle vittime dell'ultima tragedia occorsa al largo di Lampedusa e a riconoscere Pag. Vdi avere erroneamente intrattenuto rapporti privilegiati con il regime libico.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ringraziare preliminarmente il Presidente della Camera per aver accolto la richiesta del suo gruppo che il Governo rendesse l'informativa odierna, ritiene che le dichiarazioni rese dal sottosegretario Viale non siano state improntate a sentimenti di umana pietà. Sottolineata, inoltre, la drammatica portata del fenomeno migratorio e delle conseguenti morti in mare, stigmatizza la proroga del termine di trattenimento nei centri di identificazione ed espulsione, che si traduce in una grave forma di detenzione anche nei confronti di chi non si è macchiato di alcuna colpa.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Nel ricordare la vera e propria emergenza umanitaria in atto nel Paese, che, a suo avviso, richiederebbe una reazione unanime delle istituzioni, sottolinea la necessità di contrastare con fermezza l'operato criminale posto in essere dagli scafisti, invitando il Governo ad un maggiore impegno a favore di quei migranti che sono costretti ad abbandonare il loro Paese.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene improprio associare la tragedia verificatasi al largo di Lampedusa con il previsto pellegrinaggio di taluni deputati.

La seduta, sospesa alle 16,55, è ripresa alle 17,35.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione economica del Paese.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 14).

SILVIO BERLUSCONI, Presidente del Consiglio dei ministri. Sottolineato che la crisi economica in atto deve essere affrontata con fermezza e coerenza, senza inseguire il nervosismo dei mercati nei quali è emersa una forte sfiducia dovuta a spinte speculative, evidenzia la solidità del sistema economico e bancario italiano, ricordando che, anche con il responsabile concorso dell'opposizione, è stata recentemente varata una manovra giudicata adeguata dall'Unione europea e dai principali osservatori internazionali. Richiamati, quindi, i punti di forza del sistema Italia, che ha fatto registrare incoraggianti segnali di ripresa, reputa eccessivi i ribassi delle quotazioni azionarie dei titoli bancari italiani e contenuti i debiti delle principali imprese nazionali rispetto al fatturato. Ricordato, altresì, il significativo miglioramento dei conti pubblici garantito dall'azione del Governo, che persegue l'obiettivo dal pareggio di bilancio entro il 2014, sottolinea la necessità di rendere sempre più strutturali i risparmi di spesa e di dare attuazione alla delega fiscale ed assistenziale, al fine di creare condizioni più favorevoli per le famiglie e le imprese. Osservato, inoltre, che il CIPE ha dato concreto avvio al Piano per il Sud, per garantire il rilancio dell'economia meridionale, richiama i principali interventi che l'Esecutivo sottoporrà alle parti sociali, tra cui l'allineamento alla media europea degli emolumenti corrisposti ai titolari di cariche pubbliche, la riorganizzazione delle province e la riduzione del numero dei parlamentari, cui dovrà conseguire una riforma dei Regolamenti delle Camere. Nel condividere pienamente l'appello del Presidente della Repubblica ad avviare una fase di coesione nazionale, auspica che l'opposizione concorra all'obiettivo di superare la crisi in atto, assicurando, al riguardo, che il Governo farà fino in fondo la propria parte.

ANGELINO ALFANO (PdL). Manifestato apprezzamento per la scelta del Presidente del Consiglio di informare il Pag. VIParlamento sugli sviluppi della crisi finanziaria in atto, giudica le considerazioni del Capo dell'Esecutivo serie ed oneste, oltre che in grado di corrispondere alla domanda di affidabilità che i cittadini rivolgono al Governo. Ritiene altresì che le predette argomentazioni impongano a tutte le forze politiche uno sforzo di realismo, alla luce della dimensione globale della crisi economica, sottolineando la necessità di pervenire ad un più alto confronto politico e ad una maggiore condivisione di scelte e decisioni tra maggioranza e opposizioni. Esprime, quindi, la più netta contrarietà all'ipotesi di un Governo tecnico, evidenziando come l'Esecutivo in carica sia legittimato direttamente dal popolo di cui è espressione e sia perciò in grado di assumersi anche la responsabilità di scelte gravose e impopolari. Nell'invitare quindi le opposizioni ad assolvere responsabilmente al ruolo assegnato loro dai cittadini, manifesta la piena disponibilità del suo gruppo ad accoglierne le proposte fattive e costruttive per condividere l'obiettivo di condurre il Paese fuori dalla crisi, ribadendo piena fiducia nelle potenzialità che da sempre contraddistinguono le famiglie e le imprese italiane.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Giudicati irreali i dati e non condivisibili i toni del discorso del Presidente del Consiglio, ritiene ineludibile una svolta politica che consenta all'opposizione di contribuire, dopo un passo indietro del Governo in carica, al rasserenamento delle condizioni economiche e sociali del Paese, gravato da una lunga stagione di bassa crescita e insufficiente produttività, osservando che la carenza di liquidità delle imprese e le conseguenti difficoltà nei pagamenti costituiscono fattori di sofferenza per gli istituti di credito. Nel giudicare, quindi, irresponsabilmente generico l'intervento del deputato Angelino Alfano, sottolinea la sfiducia interna e internazionale verso la complessiva tenuta economico-finanziaria dell'Italia, manifestando allarme per la montante polemica contro la politica e le istituzioni.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Nel ritenere che per risolvere la crisi economica in atto sia necessario realizzare compiutamente il programma di Governo e procedere con coraggio e determinazione all'attuazione di politiche di risparmio, contrastando i fenomeni delle false pensioni di invalidità e dell'immigrazione clandestina e riducendo i costi della politica, auspica una riforma costituzionale che superi il bicameralismo perfetto, nonché un ridimensionamento dell'impegno militare italiano all'estero. Sottolinea, inoltre, la necessità di procedere ad una revisione in senso federale del sistema fiscale e tributario. Rilevato quindi che la politica attuata dal Governo ha consentito di evitare il rischio di instabilità economica del Paese, ribadisce l'indisponibilità della sua parte politica ad appoggiare eventuali Esecutivi tecnici.

PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP). Sottolineata la necessità che la politica recuperi lo stile e la sobrietà appropriate alle attuali difficoltà, invita tutte le forze politiche ed il Governo ad accantonare atteggiamenti propagandistici lasciando spazio a maggiore serietà e responsabilità. Nel ritenere i governi tecnici mere forme di supplenza della politica necessitate dall'incapacità di affrontare altrimenti i problemi di un Paese, non evoca le dimissioni dell'Esecutivo, cui non ascrive le responsabilità della crisi, ma al quale riconduce un serio problema di credibilità, che reputa la causa prima della mancanza di fiducia che turba i mercati finanziari. Auspica quindi un armistizio tra le parti politiche, in grado di esprimere un Governo scevro da logiche elettoralistiche che si assuma la responsabilità di scelte dolorose e impopolari. A nome del suo gruppo, propone quindi di anticipare parte della prossima manovra economica e della prevista riforma fiscale, di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie, di proseguire sulla strada delle liberalizzazioni e delle riforme istituzionali, costituendo altresì un'apposita commissione per la crescita.

Pag. VII

SILVANO MOFFA (PT). Manifesta apprezzamento per il discorso del Presidente del Consiglio, che giudica realistico ed esaustivo, esprimendo particolare condivisione per il richiamo alla coesione nazionale. Evidenzia, quindi, la necessità di politiche di bilancio condivise e solidali, segnatamente a livello europeo, dove, a suo avviso, si impone una maggiore e più rapida integrazione politica al fine di affrontare razionalmente la volatilità dei mercati finanziari e la crisi dei debiti sovrani. Espressa, quindi, soddisfazione per gli investimenti deliberati dal CIPE per il potenziamento, assolutamente indispensabile, del sistema infrastrutturale del Sud del Paese, nonché per l'avvio di un serio e fattivo confronto del Governo con le parti sociali, giudica di stampo propagandistico le considerazioni svolte dal deputato Bersani, manifestando la convinzione che l'attuale Esecutivo resterà in carica fino alla scadenza della legislatura.

ITALO BOCCHINO (FLpTP). Nel ritenere che la grave crisi economica in cui versa il Paese sia dovuta anche alla scarsa credibilità del Governo e della persona del Presidente del Consiglio, sottolinea la necessità di attuare riforme strutturali, proponendo, tra l'altro, il varo di una manovra che si ponga l'obiettivo del pareggio di bilancio già dal 2012. Evidenzia, quindi, i principali interventi che dovrebbero ispirare l'azione dell'Esecutivo, segnatamente l'avvio di misure di privatizzazione e liberalizzazione e di una organica riforma fiscale, nonché l'adozione di iniziative di contrasto all'evasione fiscale ed alla corruzione, di riduzione dei costi della politica e di abolizione delle province.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Giudicate assolutamente inaffidabili ed inattendibili le argomentazioni sostenute dal Presidente del Consiglio sullo stato dell'economia italiana nel contesto critico mondiale, ascrive alla responsabilità del Capo del Governo la perdita di credibilità del Paese e di fiducia sui mercati. Ritiene dunque che il Capo dell'Esecutivo dovrebbe compiere un atto di responsabilità politica dimettendosi ed invoca, a nome del suo gruppo, il ritorno alle urne, nell'auspicio di una sollecita modifica della legge elettorale, in vista della quale preannunzia iniziative della sua parte politica affinché venga promossa una consultazione referendaria in tal senso.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Precisato preliminarmente che l'informativa resa dal Presidente del Consiglio è il risultato dell'azione congiunta delle richieste delle opposizioni e delle principali parti sociali del Paese, sottolinea la gravità delle difficoltà economiche e sociali del Paese, evidenziando la colpevole e irresponsabile debolezza dell'Esecutivo, che espone il nostro sistema finanziario all'attacco delle speculazioni internazionali. Ritenuto, quindi, necessario un cambio di passo della politica, giudica il discorso del Presidente del Consiglio demagogico e contrassegnato esclusivamente da preoccupazioni di marketing televisivo, invitandolo a dimettersi nell'interesse superiore della Nazione.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Nel ritenere che l'odierno dibattito, relegato al termine dei lavori parlamentari, denoti la scarsa credibilità ed autorevolezza del Governo, lamenta l'insufficiente attenzione rivolta da quest'ultimo alle problematiche del Mezzogiorno.

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Sottolineata la necessità di porre mano ad una radicale riforma dell'attuale assetto del sistema finanziario internazionale per contrastare gli attacchi speculativi in atto, giudica evidente ed inaccettabile la debolezza mostrata dal Governo nelle ultime settimane, auspicando che venga raccolto l'invito lanciato dalle parti sociali e si dia vita ad un Esecutivo di unità nazionale.

Pag. VIII

MARIO PEPE (Misto-R-A). Nel confermare il pieno sostegno della sua componente politica al Presidente del Consiglio e all'Esecutivo, evidenzia le deteriori trasformazioni della finanza globale, con la conseguente creazione di mercati senza etica e di ricchezza senza valori.

Organizzazione dei lavori dell'Assemblea per le prime due settimane del mese di settembre 2011, aggiornamento del programma e annunzio della convocazione del Parlamento in seduta comune.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente all'organizzazione dei lavori dell'Assemblea per le prime due settimane di settembre 2011, l'aggiornamento del programma, nonché la convocazione del Parlamento in seduta comune (vedi resoconto stenografico pag. 39).

Annunzio del conferimento di incarico ad un Ministro senza portafoglio.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica che il Consiglio dei ministri ha conferito al Ministro senza portafoglio Anna Maria Bernini Bovicelli l'incarico per le politiche europee.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Martedì 6 settembre 2011, alle 15,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 41).

La seduta termina alle 19,35.