XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di mercoledì 21 settembre 2011

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 21 settembre 2011.

Albonetti, Alessandri, Barbieri, Berlusconi, Bernini Bovicelli, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Bratti, Brugger, Brunetta, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Castiello, Catone, Cesario, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cossiga, Crimi, Crosetto, D'Alema, Dal Lago, Della Vedova, Donadi, Fava, Fitto, Gregorio Fontana, Franceschini, Frattini, Gelmini, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, Graziano, La Russa, Leone, Libè, Lo Monte, Lombardo, Lupi, Lusetti, Mantovano, Maroni, Martini, Mecacci, Melchiorre, Meloni, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Misiti, Moffa, Mura, Nucara, Leoluca Orlando, Pecorella, Pistelli, Polidori, Prestigiacomo, Ravetto, Reguzzoni, Roccella, Romani, Rosso, Rotondi, Paolo Russo, Saglia, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tremonti, Vernetti, Vito, Volpi.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

Albonetti, Alessandri, Berlusconi, Bernini Bovicelli, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Bratti, Brugger, Brunetta, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Castiello, Catone, Cesario, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cossiga, Crimi, Crosetto, D'Alema, Dal Lago, De Biasi, Della Vedova, Donadi, Fava, Fitto, Gregorio Fontana, Franceschini, Frattini, Gelmini, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, Graziano, La Russa, Leone, Libè, Lo Monte, Lombardo, Lupi, Lusetti, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Misiti, Moffa, Mura, Nucara, Leoluca Orlando, Pecorella, Pistelli, Polidori, Prestigiacomo, Ravetto, Reguzzoni, Roccella, Romani, Romano, Rosso, Rotondi, Paolo Russo, Saglia, Stefani, Stucchi, Tabacci, Tremonti, Vernetti, Vito, Volpi.

Annunzio di proposte di legge.

In data 20 settembre 2011 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
PATARINO ed altri: «Delega al Governo in materia di istituzione di una stazione unica appaltante per le opere e i lavori pubblici» (4625);
FRANCESCHINI ed altri: «Abrogazione dell'articolo 8 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, recante disposizioni in materia di sostegno alla contrattazione collettiva di prossimità» (4626);
GIRLANDA: «Disposizioni perequative in materia di inquadramento del personale dei ruoli direttivi, degli ispettori e dei sovrintendenti del Corpo di polizia penitenziaria» (4627);
PALUMBO ed altri: «Dichiarazione di monumento nazionale e contributo per l'esecuzione dei lavori per il consolidamento e il restauro esterno e interno del Castello di Aci in Aci Castello» (4628);
CAMBURSANO: «Delega al Governo per la parziale dismissione della partecipazione dello Stato nel capitale della società RAI-Radiotelevisione italiana Spa, abolizione del canone di abbonamento alle radioaudizioni, nonché modifiche all'articolo 27 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, in materia di canoni per le concessioni radiotelevisive pubbliche e private» (4629).

Saranno stampate e distribuite.

Ritiro di sottoscrizione ad una proposta di legge.

Il deputato Centemero ha comunicato di ritirare la propria sottoscrizione alla proposta di legge:
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GOZI ed altri: «Modifica degli articoli 56 e 58 della Costituzione, in materia di elettorato attivo e passivo per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica» (4023).

Assegnazione di un progetto di legge a Commissione in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:
I Commissione (Affari costituzionali):

DEL TENNO: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, concernenti la fusione di comuni, la soppressione o la riorganizzazione delle comunità montane, le funzioni delle province e l'elezione del presidente della provincia e del consiglio provinciale» (4519) Parere delle Commissioni V, VI, VII, VIII, X, XI, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con lettera in data 2 agosto 2011, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 3, della legge 28 marzo 2003, n. 53, la prima relazione concernente il sistema educativo di istruzione e di formazione professionale (doc. CCXLI, n. 1).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal ministro per i rapporti con il Parlamento.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 4 agosto 2011, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, della legge 9 luglio 1990, n. 185, e dell'articolo 4, comma 3, della legge 27 febbraio 1992, n. 222, in allegato alla relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell'esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento nonché dell'esportazione e del transito dei materiali di armamento nonché dell'esportazione e del transito dei prodotti ad alta tecnologia, relativa all'anno 2010 (doc. LXVII, n. 4), le note aggiuntive predisposte dalla direzione generale per la politica industriale e la competitività del Ministero dello sviluppo economico.

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla III Commissione (Affari esteri) e alla IV Commissione (Difesa).

Trasmissione dal ministro dell'interno.

Il ministro dell'interno, con lettere dell'8 e del 12 settembre 2011, ha trasmesso due note relative all'attuazione data agli ordini del giorno CAPODICASA ed altri n. 9/1386-B/12, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 5 agosto 2008, concernente l'adozione di provvedimenti normativi a favore del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, e ZAMPARUTTI ed altri n. 9/4086/269, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 25 febbraio 2011, riguardante la normativa in materia di affissioni e pubblicità.
Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali) competente per materia.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

La Commissione europea, in data 20 settembre 2011, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la lettera rettificativa n. 2 al progetto di bilancio generale 2012 - Stato delle spese per sezione - Sezione I - Parlamento; Sezione II - Consiglio europeo e Consiglio; Sezione III - Commissione; Sezione VI - Comitato economico e sociale europeo; Sezione VII - Comitato delle regioni; Sezione VIII - Mediatore europeo (COM(2011)576 definitivo), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Comunicazione di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 20 settembre 2011, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4 e 5-bis del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
alla XI Commissione (Lavoro) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi:
al consigliere Paola Paduano, l'incarico ad interim di direttore della direzione generale per le politiche per l'orientamento e la formazione;
alla dottoressa Grazia Strano, l'incarico ad interim di direttore della direzione generale dell'innovazione tecnologica;
alla XII Commissione (Affari sociali) la comunicazione concernente il seguente incarico:
al dottor Raffaele Tangorra, l'incarico ad interim di direttore della direzione generale per la gestione del Fondo nazionale per le politiche sociali e il monitoraggio della spesa sociale.

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 16 settembre 2011, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 14, commi 18 e 22, della legge 28 novembre 2005, n. 246, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante modifiche ed integrazioni al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (404).

Tale richiesta è assegnata, dal Presidente del Senato della Repubblica, d'intesa con il Presidente della Camera dei deputati, alla Commissione parlamentare per la semplificazione, che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 21 ottobre 2011.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE: PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI ALLA VITA ECONOMICA, SOCIALE, CULTURALE E POLITICA DELLA NAZIONE ED EQUIPARAZIONE TRA ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO (A.C. 4358) ED ABBINATE PROPOSTE DI LEGGE COSTITUZIONALI: PISICCHIO; LENZI ED ALTRI; VACCARO; GOZI ED ALTRI (A.C. 849-997-3296-4023)

A.C. 4358 - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE N. 4358 NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.

1. Dopo l'articolo 31 della Costituzione è inserito il seguente:
«Art. 31-bis. - La Repubblica valorizza, secondo i criteri e i modi stabiliti dalla legge, il merito e la partecipazione attiva dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

ART. 1.

Sopprimerlo.

Conseguentemente, al titolo, sopprimere le parole: Partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione ed.
*1. 3. Tassone, Ria.

Sopprimerlo.

Conseguentemente, al titolo, sopprimere le parole: Partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica della Nazione ed.
*1. 11. Mura, Favia, Donadi, Borghesi, Palomba.

All'emendamento 1.100 della Commissione, primo capoverso, sostituire la parola: pubblica con le seguenti: politica, economica, sociale del Paese.
0. 1. 100. 1.Lanzillotta, Bressa, Amici, Zaccaria.

All'emendamento 1.100 della Commissione, primo capoverso, sostituire la parola: pubblica con le seguenti: politica, economica e sociale.
0. 1. 100. 1.(Testo modificato nel corso della seduta). Lanzillotta, Bressa, Amici, Zaccaria.
(Approvato)

All'emendamento 1.100 della Commissione, sostituire il secondo capoverso con il seguente: Riconosce il principio di equità fra generazioni.
0. 1. 100. 2.Zaccaria, Bressa, Amici.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 1. - 1. All'articolo 31 della Costituzione, dopo il secondo comma, sono inseriti i seguenti:
«Promuove con appositi provvedimenti la partecipazione dei giovani alla vita pubblica.
Informa le proprie scelte al principio di equità fra generazioni».
1. 100. La Commissione.
(Approvato)

Al comma 1, sostituire il capoverso con il seguente:
«Art. 31-bis. - La Repubblica promuove e valorizza l'effettiva partecipazione dei giovani alla vita economica, sociale, culturale e politica e rimuove gli ostacoli che ad essa si frappongono».
1. 10. Lanzillotta.

Al comma 1, capoverso, sopprimere le parole:, il merito e.
1. 5. Vanalli, Luciano Dussin, Pastore, Volpi, Bragantini.

Al comma 1, capoverso, aggiungere, in fine, le parole:, favorendo la concorrenza e l'accesso delle giovani famiglie all'autonoma abitazione.
1. 6. Mantini.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1-bis. - 1. Al primo comma dell'articolo 48 della Costituzione sono aggiunti i seguenti periodi:
«Le regioni e le province autonome, limitatamente alle sole elezioni regionali, possono estendere con legge il diritto di voto ai cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età. La legge può stabilire le modalità per l'esercizio del diritto di voto nelle elezioni degli enti locali, dei cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età».
1. 02. Zeller, Brugger.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1-bis. - 1. All'articolo 56 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al secondo comma, le parole: «seicentotrenta» e «dodici» sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: «trecento» e «sei»;
b) al quarto comma, la parola: «seicentodiciotto» è sostituita dalla seguente: «duecentonovantaquattro».

2. All'articolo 57 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al secondo comma, le parole: «trecentoquindici» e «sei» sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: «centocinquanta» e «tre»;
b) al terzo comma, la parola: «sette» è sostituita dalla seguente: «quattro».
1. 010. Borghesi, Donadi, Favia, Mura, Palomba.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente:
Art. 1-bis. - 1. Il secondo comma dell'articolo 56 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Il numero dei deputati è di trecentosei, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero».
1. 01. Vassallo.
(Inammissibile)

A.C. 4358 - Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE N. 4358 NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.

1. Il terzo comma dell'articolo 56 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Tutti gli elettori sono eleggibili a deputati».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

ART. 2.

Sopprimerlo.
2. 2. Tassone, Mantini.

Sostituire l'articolo 2 con i seguenti:
Art. 2. - 1. Il primo comma dell'articolo 48 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno compiuto il sedicesimo anno d'età.»
Art. 2-bis. - 1. Il terzo comma dell'articolo 56 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno raggiunto la maggiore età.»
2. 10. Granata.

Al comma 1, sostituire il capoverso con il seguente:
«Sono eleggibili a deputati gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i diciotto anni di età».
2. 3. Favia, Donadi, Borghesi, Mura.

Dopo l'articolo 2, aggiungere il seguente:
Art. 2-bis. - 1. Il secondo comma dell'articolo 57 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Il numero dei senatori elettivi è di centocinquantatrè, tre dei quali eletti nella circoscrizione Estero.»
2. 01. Vassallo.
(Inammissibile)

A.C. 4358 - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE N. 4358 NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.

1. Il secondo comma dell'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Tutti gli elettori del Senato della Repubblica sono eleggibili a senatori».

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE ALL'ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE

ART. 3.

Sopprimerlo.

Conseguentemente, al titolo, aggiungere, in fine, le parole: della Camera dei deputati.
*3. 1. Zaccaria.

Sopprimerlo.

Conseguentemente, al titolo, aggiungere, in fine, le parole: della Camera dei deputati.
*3. 2. Tassone.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 3 - 1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 58. - I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto.
Sono eleggibili a senatori tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto il diciottesimo anno di età».
**3. 11. Zeller, Brugger.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 3 - 1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 58. - I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto.
Sono eleggibili a senatori tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto il diciottesimo anno di età».
**3. 13. Giachetti.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 3 - 1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 58. - I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno compiuto il diciottesimo anno di età.
Sono eleggibili a senatori tutti gli elettori che nel giorno della elezione hanno compiuto il venticinquesimo anno di età.»
3. 5. Vassallo.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 3 - 1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 58. - I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto.
Sono eleggibili a senatori gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i venticinque anni di età».
*3. 4. Mantini.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 3 - 1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 58. - I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto.
Sono eleggibili a senatori gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i venticinque anni di età».
*3. 10. Giorgio Conte, Granata.

Sostituirlo con il seguente:
Art. 3 - 1. L'articolo 58 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 58. - I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto.
Sono eleggibili a senatori gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i venticinque anni di età».
*3. 12. Zeller, Brugger.

Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:
Art. 4. - 1. Il secondo comma dell'articolo 59 della Costituzione è abrogato.
3. 01. Vassallo.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:
Art. 4. - 1. All'articolo 65 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«Nessuno può appartenere alle due Camere per più di tre legislature, anche non consecutive.»
3. 011. Favia, Borghesi, Donadi, Mura, Palomba.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:
Art. 4. - 1. L'articolo 74 della Costituzione è sostituito dal seguente:
«Art. 74. - Il Presidente della Repubblica, prima della promulgazione, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione sulla legge o su parti di essa. In caso di rinvio parziale sono promulgate le parti su cui non è richiesta una nuova deliberazione.
Se le Camere approvano nuovamente la legge o la parte di essa oggetto del rinvio, questa deve essere promulgata.»
3. 012. Borghesi, Favia, Donadi, Mura, Palomba.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:
Art. 4. - 1. All'articolo 75 della Costituzione sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, le parole: «cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali» sono sostituite dalle seguenti: «settecentocinquantamila elettori o dieci Consigli regionali»;
b) al quarto comma, le parole: «se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e» sono soppresse.
3. 013. Favia, Donadi, Borghesi, Mura, Palomba.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 3, aggiungere il seguente:
Art. 4. - 1. L'articolo 99 della Costituzione è abrogato.
3. 015. Borghesi, Donadi, Favia, Mura, Palomba.
(Inammissibile)

A.C. 4358 - Ordini del giorno

ORDINI DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
il 2 luglio è stata la Giornata internazionale delle cooperative. Il tema di quest'anno «I giovani, futuro delle cooperative» mette in risalto l'enorme importanza dell'incanalare le energie e lo slancio dei giovani;
in seguito alla crisi economica e finanziaria mondiale, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il massimo storico. La creazione di nuove opportunità attraverso l'imprenditorialità giovanile costituisce un modo per affrontare questa nuova sfida. Il modello imprenditoriale della cooperativa, infatti, consente ai giovani di ideare e gestire imprese sostenibili. La condivisione di risorse finanziarie e umane, di conoscenze tecniche e competenze economiche è il fondamento stesso delle cooperative. Inoltre, il ruolo centrale dei membri nella loro struttura ne consente il radicamento all'interno delle comunità, incoraggiando così imprese a forte responsabilità sociale, capaci di rispondere alle esigenze locali;
le cooperative hanno anche fornito costantemente un accesso sicuro al credito ed ad altri servizi finanziari a molti titolari di piccole attività commerciali. Inoltre, le cooperative hanno operato in tale direzione, promuovendo la fiducia nei soggetti aiutati e portando stabilità nei mercati in cui hanno operato;
attraverso la ricorrenza di quest'anno dell'Anno internazionale della gioventù, i politici di tutto il mondo hanno sottolineato l'importanza dell'inclusione dei giovani a tutti i livelli del processo di sviluppo. L'inclusione attiva di giovani uomini e giovani donne nello sviluppo sociale ed economico contribuisce a ridurre l'esclusione sociale, a migliorare la capacità produttiva, a rompere il circolo vizioso della povertà, a promuovere l'uguaglianza di genere ed ad accrescere la responsabilità ambientale;
la partecipazione attiva nella società non è solo un importante strumento per responsabilizzare i giovani, ma essa contribuisce altresì al loro sviluppo personale ed un'efficace politica a favore della gioventù può contribuire a sviluppare una mentalità europea;
ad ottobre verrà, altresì, lanciato ufficialmente l'Anno internazionale per le cooperative,

impegna il Governo:

ad intraprendere maggiori e sostanziali iniziative, anche legislative, al fine di contribuire allo sviluppo della qualità dei sistemi di sostegno alle attività dei giovani e allo sviluppo delle capacità delle organizzazioni della società civile nel settore della gioventù, favorire la comprensione reciproca, la tolleranza tra i giovani, incoraggiare lo spirito di iniziativa, di impresa e di creatività;
ad avviare iniziative atte ad incoraggiare e sostenere i giovani nell'intraprendere imprese cooperative ed altre forme di imprenditorialità sociale, anche al fine di arginare il tasso di disoccupazione giovanile che ha raggiunto ormai livelli insostenibili.
9/4358/1. Di Stanislao.

La Camera,

impegna il Governo

a monitorare gli effetti applicativi dell'articolo 3 del provvedimento in esame, valutando eventualmente l'opportunità di prevedere, attraverso future iniziative normative, un ulteriore abbassamento dell'età anagrafica a 18 anni per l'elettorato attivo e passivo anche per il Senato della Repubblica.
9/4358/2. Giachetti.

La Camera,

impegna il Governo

ad attuare il principio di promozione dei giovani alla vita politica, economica e sociale del Paese nel senso di favorire la concorrenza e l'accesso delle giovani famiglie all'autonoma abitazione.
9/4358/3. Mantini.

La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame interviene sulla partecipazione dei giovani alla vita politica della nazione, equiparando l'età tra l'elettorato attivo e passivo;
risulta quindi indispensabile anticipare ed approfondire la formazione politica dei giovani, al fine di una loro più responsabile e consapevole partecipazione,

impegna il Governo

a stimolare i contesti di formazione culturale e politica, sottolineando in modo particolare le conoscenze storiche, filosofiche, giuridiche ed economiche già fin dagli anni del liceo, nonché stimolare e incoraggiare le realtà associative sia a livello di fondazioni e di partiti;
a potenziare i contesti esperenziali in cui i giovani possano partecipare alla conduzione democratica della vita delle associazioni, in particolare quelle giovanili che richiedono livelli di rappresentanza, di confronto e di decisioni condivise;
a rimuovere gli ostacoli per consentire un inserimento professionale adeguato all'età, alle conoscenze ed alle competenze dei giovani, essendo il lavoro il contesto formativo più efficace per sviluppare senso di responsabilità e partecipazione al bene comune.
9/4358/4. Binetti.

La Camera,
nel sottolineare come si sia attivata con la legge in votazione per favorire l'approccio dei giovani alla politica sia come elettorato attivo che passivo;
che è fondamentale - anche per l'immagine stessa del Parlamento - che i giovani siano informati delle nuove normative che vanno delineandosi,

impegna il Governo

ad attivare ogni possibile forma pubblicitaria - attraverso i media e tutti i canali di informazione - delle possibilità offerte dalle nuove norme anche per sottolineare l'attenzione positiva che la Camera pone nei confronti delle nuove generazioni.
9/4358/5. Zacchera.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative per un piano organico di contrasto alla povertà - 3-01828

MOSELLA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
secondo i dati dell'ultimo rapporto Istat sulla situazione del Paese il 24,7 per cento della popolazione, circa 15 milioni di persone, è a rischio povertà o esclusione sociale, a fronte di una media europea pari al 23,1 per cento;
nell'Italia meridionale si concentrano i livelli più alti: al Sud vive il 57 per cento delle persone a rischio povertà o esclusione sociale, pari a circa 8,5 milioni di individui, che si trovano in una condizione di disagio tra quelle utilizzate come indicatori dalla «Strategia Europa 2020»;
l'Employment outlook 2011 dell'Ocse, sottolineando come i salari italiani siano tra i più bassi nei Paesi avanzati, ha messo in evidenza come nel nostro Paese sia aumentato il rischio di povertà: «rispetto ad altri Paesi Ocse, in Italia il sistema di tasse e trasferimenti gioca un ruolo minore nel proteggere le famiglie contro le conseguenze di grandi contrazioni del reddito da lavoro». Pertanto, «lo shock negativo sui redditi da lavoro subito da non pochi italiani durante la crisi si è probabilmente tradotto in un aumento del rischio di povertà e di difficoltà finanziarie»;
le condizioni di marginalità e di esclusione sociale investono tanto cittadini italiani quanto persone residenti sul nostro territorio munite di regolare permesso di soggiorno;
alcuni strumenti adottati, come, ad esempio, la social card, non si sono rivelati efficaci nell'affrontare il problema in modo strutturato, a causa delle difficoltà di funzionamento, dell'esiguità delle risorse a disposizione, degli elevati costi di gestione e della copertura non coerente con le sacche di povertà presenti sull'intero territorio nazionale;
la concessione di sussidi economici non rappresenta che una misura di un più ampio e moderno piano di contrasto alle povertà che dovrebbe comprendere un ventaglio di servizi alla persona, dalle prestazioni mediche, ai servizi assistenziali, al sostegno psicologico e sociologico;
la previsione di tali servizi garantirebbe l'accesso a strumenti di sostegno essenziali, altrimenti inaccessibili da parte di coloro che vivono condizioni di povertà;
il piano di contrasto alle condizioni di povertà dovrebbe tradursi, in ossequio al principio di eguaglianza sancito dalla nostra Carta costituzionale, in un programma in grado di assicurare uniformità di trattamento nell'intero territorio nazionale ed in favore di tutte le persone, non solo cittadini, che vivono condizioni di marginalità;
le iniziative di contrasto alla povertà realizzate da enti locali o dal tessuto associativo, pur lodevoli, non esimono il legislatore dal dovere di intervenire con misure organiche per dare sostegno ed assistenza a coloro che vivono condizioni di estremo disagio -:
se il Governo non ritenga opportuno promuovere, nel rispetto delle competenze e delle attribuzioni costituzionalmente previste, un piano organico di contrasto alla povertà che si traduca nell'individuazione di risorse finanziarie e nella previsione di servizi reali alle persone esposte al rischio di esclusione sociale. (3-01828)

Iniziative volte ad assicurare il rispetto della disciplina degli obblighi contributivi e dei minimi contrattuali con particolare riferimento alle gare per servizi in cui viene utilizzato il sistema del massimo ribasso - 3-01829

MARMO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la legge dispone il divieto, per l'iniziativa economica privata, di svolgere attività di collocamento della manodopera, attraverso la messa in contatto dei prestatori di lavoro con i datori di lavoro. La previsione originariamente contenuta nella legge n. 264 del 1949 è stata confermata dalla legge n. 1369 del 1960 e, da ultimo, dalla riforma del mercato del lavoro («legge Biagi», decreto legislativo n. 276 del 2003);
in particolare, la legge 23 ottobre 1960, n. 1369 («Divieto di intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro e nuova disciplina dell'impiego di manodopera negli appalti di opere e servizi»), agli articoli 1 e 2, sanziona l'appalto vietato di manodopera, considerando tale la condotta di chi si interpone illecitamente tra lavoratore e datore di lavoro per l'intera durata del rapporto, mantenendo fittiziamente alle proprie dipendenze il personale utilizzato e lucrando in modo parassitario sulle retribuzioni;
in numerose gare per servizi, attivate da diverse amministrazioni pubbliche, ivi compresa l'Inpdap, per le quali si è utilizzato il sistema del massimo ribasso, sono state partecipate ed in alcune casi vinte da soggetti che sembrano ricadere nel suddetto divieto;
l'entità del ribasso, infatti, è tale che appare impossibile, tenuto conto dei costi complessivi, che i soggetti vincitori possano adempiere ai propri obblighi contributivi nei confronti del proprio personale o, se vi adempiono, ciò accade in danno delle retribuzioni, che dovrebbero mai scendere sotto i minimi contrattuali -:
quali iniziative si intendano adottare per incrementare i controlli sugli appalti riguardanti la prestazione di servizi e, in particolare, se non ritenga opportuno adottare ogni iniziativa di competenza utile a chiarire la portata del divieto di intermediazione di manodopera, con particolare riferimento al fatto che le gare per servizi al massimo ribasso debbano tener conto della copertura degli obblighi contributivi e dei minimi contrattuali. (3-01829)

Intendimenti e iniziative del Governo in relazione alla annunciata chiusura dello stabilimento Irisbus in provincia di Avellino - 3-01830

BARBATO, DONADI, BORGHESI e ANIELLO FORMISANO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come è ormai noto, la Fiat Iveco nei giorni scorsi ha comunicato che dal 1o ottobre 2011 la Irisbus Italia spa, controllata dalla stessa al 100 per cento e quindi dal gruppo Fiat industrial, lascerà lo stabilimento in Valle Ufita (Avellino) e ha annunciato che sono in corso contatti per la cessione del ramo d'azienda alla società Dr group;
l'Irisbus costruisce non solo autobus di linea e da turismo, ma anche filobus di nuova concezione, ed è divenuta oggi il secondo produttore mondiale di autobus dopo la Daimler;
da quando l'amministratore delegato Marchionne ha annunciato il progetto Fabbrica Italia, con investimenti per 20 miliardi di euro, i risultati sono stati: cassa integrazione a Pomigliano d'Arco, cassa integrazione a Mirafiori, cassa integrazione alla Bertone, cassa integrazione in Iveco, chiusura di Termini Imerese e di uno stabilimento di Cnh di Imola e oggi vendita di Irisbus;

la Fiat deve ancora spiegare quali siano le strategie del gruppo a fronte di tutte le risorse pubbliche che ha ricevuto e che riceve, posto che, ad avviso degli interroganti, tale gruppo industriale persegue una politica di svendita del patrimonio industriale nazionale;
nello stabilimento di Grottaminarda lavorano direttamente 700 lavoratori e molti di più nell'indotto che tra il 19 e il 20 luglio 2011 sono stati messi tutti in cassa integrazione;
in provincia di Avellino la situazione occupazionale è pesante: si contano ben 80 mila disoccupati, che rappresentano circa il 35 per cento della popolazione attiva. La chiusura del citato stabilimento aggraverebbe tale difficile situazione;
il Ministero dello sviluppo economico ha convocato proprio per il 21 settembre 2011 la Fiat industrial spa, l'Anfia e i segretari delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl per esaminare le problematiche legate alla chiusura dello stabilimento;
a tal proposito, nel corso della seduta di giovedì 15 settembre 2011, il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo aveva sottolineato, invece, come la questione dell'Irisbus non possa più essere gestita solo dal Ministero dello sviluppo economico e che il tavolo di concertazione si debba spostare presso la Presidenza del Consiglio dei ministri -:
quali siano nello specifico le proposte del Governo per evitare che il secondo produttore mondiale di autobus cessi di esistere e quali garanzie occupazionali ritenga di poter ottenere nel corso del citato incontro con le parti interessate. (3-01830)

Prevista incidenza delle riforme dell'apprendistato e del tirocinio formativo sull'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro - 3-01831

BALDELLI e PELINO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il mercato italiano del lavoro registra un elevato livello di disoccupazione giovanile e un crescente tasso di inattività;
si è recentemente concluso l'iter della riforma del contratto di apprendistato con la pubblicazione del nuovo testo unico in Gazzetta Ufficiale;
il nuovo apprendistato dovrebbe diventare, nelle intenzioni del Governo, il principale canale di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;
l'intesa tra Governo, regioni, province autonome e parti sociali per il rilancio dell'apprendistato dell'ottobre 2010 individuava, tra le ragioni della scarsa diffusione di questa tipologia contrattuale, la concorrenza di strumenti non sempre correttamente utilizzati, come i tirocini formativi e di orientamento;
l'articolo 11 della manovra finanziaria recentemente approvata reca nuovi e più stringenti livelli di tutela essenziali per l'attivazione dei tirocini di orientamento e formazione -:
quale sarà l'incidenza delle riforme dell'apprendistato e del tirocinio formativo sulle problematiche dei giovani italiani nel mercato del lavoro. (3-01831)

Iniziative per la modifica dell'articolo 182 del codice dei beni culturali al fine di ampliare i requisiti di accesso alle qualifiche di restauratore e collaboratore restauratore di beni culturali - 3-01832

REGUZZONI, LUSSANA, LUCIANO DUSSIN, FOGLIATO, MONTAGNOLI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CAVALLOTTO, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DAL LAGO, DESIDERATI, DI VIZIA, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, ISIDORI, LANZARIN, MAGGIONI, MOLGORA, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
le Commissioni parlamentari VII e VIII della Camera dei deputati, in data 28 settembre 2010, hanno approvato una risoluzione che impegna il Governo a modificare la disciplina recata dall'articolo 182 del decreto legislativo n. 42 del 2004, nel senso di ampliare i requisiti di accesso alle qualifiche di restauratore e collaboratore restauratore di beni culturali, per considerare prioritariamente, alla luce dei lunghi anni trascorsi dalla definizione della disciplina, le esigenze degli operatori più giovani e, in generale, di coloro i quali, alle scadenze previste dalla legge per l'applicazione della disciplina transitoria, non avevano ancora maturato una formazione istituzionale e/o un'esperienza lavorativa adeguata, ma hanno poi incrementato i loro curricula;
a seguito della suddetta risoluzione, in data 23 novembre 2010, il Ministro interrogato ha sospeso la procedura di selezione pubblica, precedentemente indetta con apposito bando, al fine di rivedere la disciplina per il riconoscimento della qualifica di restauratore e collaboratore restauratore di beni culturali;
alla sospensione del bando, secondo quanto dichiarato dal Ministro interrogato, sarebbe dovuta seguire perciò la revisione, a tutt'oggi in itinere, dell'articolo 182 del codice dei beni culturali, considerata la necessità di individuare criteri coerenti con l'effettiva realizzabilità degli obiettivi perseguiti dalla normativa in materia e non discriminanti, in particolare per quanti hanno frequentato scuole regionali che erogano una formazione equiparabile alle scuole statali -:
quali iniziative di competenza e quali criteri intenda adottare per la modifica del citato articolo 182 del codice dei beni culturali per definire un quadro giuridico razionale ed equo, anche al fine di evitare eventuali contenziosi. (3-01832)

Problematiche concernenti la determinazione del canone degli alloggi di servizio militari occupati da utenti senza titolo - 3-01833

BOSI, MARCAZZAN, GALLETTI, COMPAGNON, CICCANTI, VOLONTÈ e NARO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
in data 8 febbraio 2011, la Camera dei deputati ha approvato, con parere favorevole del Governo, la mozione n. 1-00559, nella quale si stabiliva, in particolare, la necessità di disporre che, nella rideterminazione del canone per tutto il personale cosiddetto sine titulo, dovesse essere dedicata particolare attenzione alla tutela del personale rientrante nei parametri fissati dal decreto ministeriale annuale di gestione del patrimonio abitativo del Ministero della difesa, emanato ai sensi dell'articolo 306, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, prevedendo la non applicabilità della rideterminazione dei redditi fino ad una determinata somma;
nelle premesse della mozione si rilevava l'opportunità:
a) di escludere dal rilascio dell'alloggio le categorie protette che devono essere tutelate attraverso il sopra citato decreto ministeriale di gestione del patrimonio del Ministero della difesa e, in ogni caso, di non procedere al recupero degli alloggi nelle aree ove non sussistano impellenti esigenze di servizio altrimenti risolvibili;
b) di fissare l'adeguamento al prezzo di mercato del canone degli alloggi detenuti in regime cosiddetto sine titulo, d'intesa con l'Agenzia del demanio, facendo riferimento alle quotazioni riportate dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia del territorio, al fine di salvaguardare il personale interessato con riferimento alle cosiddette fasce protette;
nonostante quanto stabilito dalla mozione citata e dalla stessa legge n. 244 del 2007, continua ad essere applicato il regolamento n. 112 del 18 maggio 2010, che prevede meccanismi di calcolo del reddito difformi e quindi incoerenti;
nel regolamento di cui al decreto del 16 marzo 2011 del Ministro interrogato sui canoni di mercato, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 maggio 2011, all'articolo 2, comma 3, vengono, inoltre, introdotti, con lo stesso metodo, aumenti artificiosi di reddito tendenti ad ottenere un'applicazione impropria dei coefficienti di calcolo dei canoni; in particolare, l'articolo 2, comma 6, stabilisce che l'aggiornamento annuale Istat venga applicato nella misura del 100 per cento (per intero), anziché nella misura del 75 per cento, come previsto per ogni canone, anche privato;
da un attento esame del regolamento n. 112 del 18 maggio 2010 sono emerse, altresì, evidenti discordanze rispetto alle tutele dei conduttori degli alloggi ricadenti nelle fasce di tutela stabilite dall'articolo 306, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 -:
quali urgenti iniziative intenda adottare al fine di dare puntuale applicazione a quanto previsto nella citata mozione n. 1-00559, eliminando le iniquità introdotte dai citati regolamenti in tema di concessioni in usufrutto, canoni di mercato (abrogando i parametri di cui all'articolo 2, comma 3, lettera b), del decreto ministeriale del 16 marzo 2011 e di cui all'articolo 7, comma 11, del decreto ministeriale n. 112 del 2010) ed aggiornamento annuale dei canoni. (3-01833)

Situazione dei minori stranieri trattenuti a Lampedusa - 3-01834

ZAMPA, FRANCESCHINI, VILLECCO CALIPARI, LIVIA TURCO, MARAN, AMICI, QUARTIANI, GIACHETTI, TOUADI, CONCIA, BRANDOLINI, CARDINALE, MATTESINI, SBROLLINI, SCHIRRU, DE TORRE, LO MORO, VIOLA e SIRAGUSA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
dalle notizie a disposizione degli interroganti la situazione dei minori stranieri a Lampedusa è sempre più grave. A fine agosto 2011 i numeri parlano di circa 225 minori e adolescenti rinchiusi da settimane nelle due strutture di identificazione e detenzione di Lampedusa: 111 nel centro di primo soccorso e accoglienza di Contrada Imbriacola, 114 nella base in disuso dell'Aeronautica militare;
si tratta di strutture assolutamente inadatte all'accoglienza degli adulti, si immagini a quella di bambini, alcuni anche piccolissimi, situate a poche decine di metri dai radar di scoperta aerea e di difesa antimissile e dai relativi campi elettromagnetici, estremamente pericolosi per la salute;
la stragrande maggioranza di questi bambini e adolescenti è partita senza genitori: sono, dunque, minori non accompagnati;
tra questi bambini e adolescenti, assurdamente «reclusi», alcuni hanno anche pochi mesi, anche se la maggioranza ha più di tredici anni ed è arrivata in Italia in condizioni disumane, sopportando stenti e a volte vedendo morire i propri parenti e altri bambini durante la traversata;
il centro di Contrada Imbricola raccoglie, ad oggi, circa 529 reclusi, dei quali 111 minori, ed è situato nella zona più rovente di Lampedusa; le baracche, a due piani, sono costruite sul fondo di un canalone di calcare dove non arriva un filo di vento, sorvegliate da tutti i lati da squadre di militari dell'Aeronautica militare;
come riportato dall'inchiesta di Fabrizio Gatti su L'Espresso, la piccola Chideria, nata in Libia il 6 maggio 2011, è l'unica sopravvissuta tra i bimbi che erano sulla baracca del mare approdata a Lampedusa il 4 agosto 2011: è stata liberata con i genitori nigeriani soltanto dopo tre settimane, dopo ben venti giorni di reclusione, durante i quali si è ammalata;
un certificato sanitario di Medici senza frontiere, infatti, riscontrava sintomi persistenti di bronchite, pus dagli occhi e punture di insetto multiple: sono stati necessari l'esposto di un avvocato, legale dell'associazione Terre des hommes, e l'intervento del tribunale dei minori di Palermo;
sempre dall'inchiesta di Gatti si apprende che altri due minorenni, di sedici e diciassette anni, sono stati feriti dalle pietre lanciate dalla sezione adulti durante una rivolta notturna nel centro di identificazione ed espulsione;
questi sono solo alcuni dei moltissimi casi, emblematici di una situazione che assume contorni sempre più inquietanti ed evidentemente indegni di un Paese civile: non è, infatti, più tollerabile che un Paese civile lasci che bambini e adolescenti vengano tenuti di fatto prigionieri, in condizioni inaccettabili dal punto di vista sanitario, privati dei loro diritti di persone di minore età ma non minori nei diritti;
è intollerabile che questi adolescenti e bambini, costretti a lasciare il proprio Paese con la speranza di un futuro migliore, siano prigionieri a Lampedusa, in condizioni non adatte, e che ancora, da quando dal mese di febbraio 2011 sono cominciati gli sbarchi, l'Italia non abbia adottato un protocollo di comportamento tale da garantire loro asilo e protezione;
la legge n. 176 del 1991, con la quale l'Italia ha ratificato la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, sancisce che il nostro Paese si impegna a garantire ai minori stranieri non accompagnati tutti i diritti garantiti dalla Convenzione stessa, tra i quali il diritto alla protezione, alla salute, all'istruzione, all'unità familiare, alla tutela dallo sfruttamento, alla partecipazione alla vita sociale -:
se il Ministro interrogato abbia piena contezza delle reali dimensioni del fenomeno, se non ritenga necessario ed urgente fornire i dati esatti relativi ai flussi in entrata ed in uscita dei minori sull'isola di Lampedusa e a quanti siano, tra loro, quelli ancora trattenuti, nonché se non intenda dare adeguate risposte in merito ai motivi alla base dell'inspiegabile mancato trasferimento in adeguate strutture di accoglienza, alle procedure di censimento al loro arrivo e, più in generale, agli strumenti di tutela per ciascuno di loro.
(3-01834)

Iniziative per la corretta interpretazione della definizione di «settore» prevista dal comma 3-bis dell'articolo 8 del decreto-legge n. 138 del 2001 in materia di obblighi a carico delle imprese ferroviarie, con particolare riferimento all'osservanza dei contratti collettivi nazionali di settore - 3-01835

TOTO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
in virtù del comma 3-bis dell'articolo 8 del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011, la cosiddetta manovra di ferragosto, le imprese ferroviarie e le associazioni internazionali di imprese ferroviarie operanti in Italia sono tenute ad osservare, tra gli obblighi previsti dal decreto legislativo n. 188 del 2003 in materia ferroviaria, «i contratti collettivi nazionali di settore, compatibili con la legislazione comunitaria, ed applicati in modo non discriminatorio»;
come ha recentemente sottolineato il Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, in una missiva inviata il 14 settembre 2011 ai Presidenti di Camera e Senato, al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro interrogato, il nuovo requisito di operatività «presenta profili critici sotto il profilo concorrenziale», perché «l'imposizione a tutte le imprese ferroviarie dell'adozione del CCNL di settore, si tradurrebbe in un accrescimento significativo dei costi di produzione per le imprese concorrenti di Trenitalia, specialmente per quelle che sono entrate nel mercato a seguito della liberalizzazione e hanno organizzato le proprie relazioni industriali non prevedendo l'applicazione di tale contratto»;
già nell'ottobre 2007 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva evidenziato come «l'imposizione per legge dell'adozione di un determinato tipo di CCNL» apparisse «eventualmente più appropriata per i soli aspetti del contratto che producono effetti sulla sicurezza dei trasporti, piuttosto che anche a quelli meramente economici», giustificando il proprio intervento con il timore che una disposizione normativa di tal genere potesse «ridurre la concorrenza nel settore, appena liberalizzato, laddove risultasse idonea a imporre ai nuovi entranti di pagare un fattore produttivo di primaria importanza quale il lavoro, a un prezzo simile a quello supportato fino a oggi solamente dall'ex monopolista»;
l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha, altresì, sottolineato come «il gruppo Fs beneficia tuttora di una rilevante integrazione verticale e di una posizione di preminenza sul mercato», la qual cosa comporta «che le imprese del gruppo operano sovente senza una consistente pressione competitiva, potendosi con ciò permettere di trasferire parte della rendita ai fattori produttivi (tra i quali il fattore lavoro)»;
come si può rilevare, osservando il dibattito tra operatori ed esperti di settore, il dettato del citato comma 3-bis dell'articolo 8 ha sollevato non pochi dubbi interpretativi: se per alcuni la nuova norma impone, di fatto, alle imprese l'adozione del contratto collettivo nazionale di lavoro delle attività ferroviarie (peraltro scaduto nel dicembre 2007 e non ancora rinnovato), per altri sono compatibili con le nuove disposizioni anche i contratti nazionali finora usati come riferimento per molte imprese ferroviarie diverse da Trenitalia (il contratto collettivo nazionale di lavoro autoferrotranvieri e il contratto collettivo nazionale di lavoro logistica, trasporto merci e spedizioni);
l'incertezza di cui sopra sorge intorno alla definizione di «settore» prevista dal citato comma 3-bis dell'articolo 8, che in una sua interpretazione molto restrittiva rischia di escludere i contratti «autoferrotranvieri» e «logistica, trasporto merci e spedizioni»;
l'ipotesi di adozione di un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della mobilità, da più parti auspicata, stante la scarsa rispondenza del contratto delle attività ferroviarie ad un contesto industriale profondamente mutato, non supererebbe di per sé una criticità della nuova disposizione di legge, vale a dire la restrizione della libertà contrattuale per le imprese ferroviarie, in particolare per quelle sorte in seguito alla liberalizzazione del settore, in contrasto con la tendenza al decentramento della contrattazione in essere nel sistema delle relazioni industriali italiano e ad alcune importanti misure della manovra finanziaria -:
se non ritenga opportuno provvedere a chiarire, eventualmente attraverso un atto ministeriale, la corretta interpretazione della definizione di «settore» prevista dal comma 3-bis dell'articolo 8 del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011, al fine di superare il clima di incertezza nel settore dei trasporti ferroviari creato dall'introduzione con la norma sopra citata dell'obbligo per le imprese ferroviarie e per le associazioni internazionali di imprese ferroviarie operanti in Italia di osservare i contratti collettivi nazionali di settore. (3-01835)

DISEGNO DI LEGGE: DELEGA AL GOVERNO PER IL RIASSETTO DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SPERIMENTAZIONE CLINICA E PER LA RIFORMA DEGLI ORDINI DELLE PROFESSIONI SANITARIE, NONCHÉ DISPOSIZIONI IN MATERIA SANITARIA (A.C. 4274-A)

A.C. 4274-A - Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sugli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 e sugli emendamenti 3.100, 6.100, 12.100, 16.100 e sull'articolo aggiuntivo 11.0100 della Commissione.

A.C. 4274-A - Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

Sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.7, 1.11, 5.30 e 9.31 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti.

ULTERIORI PARERI DELLA V COMMISSIONE

Sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 12.34, 15.1, 15.31 e 16.31 e sugli articoli aggiuntivi 11.0100, 14.030 e 16.030 in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti.

NULLA OSTA

Sull'articolo aggiuntivo 16.0100 e sui subemendamenti 0.10.0100.1 (nuova formulazione), 0.10.0100.2, 0.10.0100.3 e 0.10.0100.4.

A.C. 4274-A - Proposta emendativa inammissibile

PROPOSTA EMENDATIVA DICHIARATA INAMMISSIBILE NEL CORSO DELLA SEDUTA

ART. 16.

Aggiungere, in fine, il seguente capo:

CAPO IV - NORME IN MATERIA DI RISPETTO DELLE LEGGI SANITARIE

Art. 17. - 1. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Governo emana il decreto per il rinnovo dei LEA (livelli essenziali di assistenza) e del nomenclatore.
2. Ove la scadenza di cui al comma 1 non venga rispettata, il Ministro della salute e il Ministro dell'economia e delle finanze decadono e il Presidente del Consiglio dei ministri sottopone i nominativi al Presidente della Repubblica per la nomina dei nuovi Ministri.
16. 030. Farina Coscioni, Beltrandi, Bernardini, Mecacci, Maurizio Turco, Zamparutti.