XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 532 di martedì 11 ottobre 2011

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 12.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantasette.

Svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interrogazione Migliori n. 3-01666, sugli atti di intimidazione presso le sedi del Popolo della Libertà in Toscana (vedi resoconto stenografico pag. 1). - Replica il deputato RICCARDO MIGLIORI (PdL), il quale, nel ringraziare il sottosegretario, si dichiara soddisfatto, anche a nome del suo gruppo, di una risposta che denota la sensibilità del Governo circa il rispetto dei diritti politici dei cittadini.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interrogazione Alessandri n. 3-01726, concernente elementi in merito al rilascio di licenze di pubblica sicurezza in favore di extracomunitari regolarmente immigrati in Italia, con particolare riferimento al porto d'armi (vedi resoconto stenografico pag. 2). - Replica il deputato ANGELO ALESSANDRI (LNP), che, nel ringraziare il sottosegretario, sottolinea l'importanza di un'interpretazione univoca del testo unico in materia di licenze di porto d'armi, che non devono essere concesse con leggerezza, in particolare a cittadini stranieri.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interrogazione Giacomelli n. 3-01783, sulle iniziative per garantire adeguati mezzi e risorse alla questura di Prato (vedi resoconto stenografico pag. 4). - Replica il deputato ANTONELLO GIACOMELLI (PD), che, nel dichiarare di non potersi ritenere soddisfatto di una risposta non esauriente, evidenzia l'inefficacia dell'azione del Governo con riferimento alla drammatica situazione della città di Prato, particolarmente colpita dalla crisi economica e da un violento flusso migratorio.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Costa rinunzia ad illustrare la sua interpellanza n. 2-01222, sulle iniziative ispettive nei confronti della procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli.

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Risponde all'interpellanza e alle interrogazioni Costa n. 3-01812, Vitali n. 3-01818 e Contento n. 3-01843, tutte vertenti sul medesimo argomento (vedi resoconto stenografico pag. 8). - Replica il deputato ENRICO COSTA (PdL), che si dichiara soddisfatto per l'esauriente risposta.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali la senatrice Adriana Poli Bortone, in sostituzione del senatore Valerio Carrara, dimissionario.

Pag. IV

La seduta, sospesa alle 12,35, è ripresa alle 14.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.

Esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011 (Doc. LVII, n. 4-bis/A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione.

GABRIELE TOCCAFONDI (PdL), Relatore. Nel ricordare che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2011 costituisce la prima applicazione del nuovo ciclo di programmazione economica e finanziaria delineato dalla legge n. 39 del 2011, osserva come tale necessario documento rechi l'aggiornamento degli obiettivi programmatici contenuti nel DEF e l'eventuale revisione delle previsioni macroeconomiche. Sottolinea inoltre la peculiarità di un documento che registra gli effetti delle rilevanti correzioni già realizzate, precisando altresì come esso richiami le disposizioni della recente manovra ancora da attuare, il disegno di legge costituzionale relativo all'introduzione della regola del pareggio di bilancio, nonché quello concernente la soppressione delle province. Illustra quindi il contenuto di una Nota di aggiornamento che presenta, tra l'altro, una revisione al ribasso delle stime di crescita, un rallentamento dei consumi nazionali, degli investimenti fissi lordi e delle esportazioni, mentre si evidenzia un lieve miglioramento dell'occupazione ed un rialzo dell'inflazione, a fronte di una sostanziale conferma al 120,6 per cento del rapporto tra debito pubblico e PIL. Espressa infine soddisfazione per il complessivo operato dell'Esecutivo nel difficile scenario economico internazionale, sottolinea la necessità di adottare al più presto misure espansive, garantendo il conseguimento dell'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolinea ironicamente l'assenza di qualsiasi riferimento, nella relazione testé svolta, alle indicazioni desumibili da alcune affermazioni del sottosegretario Giovanardi.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Pur sottolineando la valenza politica del documento in discussione, evidenzia la difficoltà di tenere conto di eventi in costante evoluzione, anche in riferimento alle scelte che si compiono a livello internazionale. Rilevata, comunque, la continuità dell'azione del Governo in direzione del controllo dei conti pubblici e del sostegno alla crescita, segnatamente attraverso processi di sburocratizzazione e di privatizzazione, ritiene che le riforme varate dall'Esecutivo costituiscano un importante passo in avanti per garantire un effettivo sviluppo del Paese.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Ritiene che la Nota di aggiornamento in discussione confermi un approccio del Governo basato esclusivamente sul rigore nella tenuta dei conti pubblici, senza tenere conto delle esigenze connesse alla crescita economica; nel lamentare inoltre l'assenza di misure volte a superare le sperequazioni tra le diverse aree del Paese, rileva che la riduzione della spesa pubblica non deve compromettere la qualità dei servizi offerti ai cittadini.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Evidenziata la portata poco significativa del documento in discussione che, a suo avviso, reca previsioni eccessivamente ottimistiche e fortemente divergenti da quelle formulate dal Fondo monetario internazionale, sottolinea la necessità di evitare ulteriori deleterie forme di condono. Stigmatizzati, inoltre, i comportamenti del Presidente del Consiglio che compromettono la credibilità Pag. Vdel Paese a livello internazionale, rileva il carattere recessivo delle manovre finora varate dall'Esecutivo, ricordando altresì le proposte avanzate dal suo gruppo, che avrebbero consentito più consistenti risparmi di risorse, anche attraverso la riduzione dei costi della politica ed una razionalizzazione delle spese in campo militare.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Nel manifestare netta contrarietà alla complessiva politica economica e fiscale attuata dal Governo con le recenti manovre estive, ne evidenzia la sconcertante inadeguatezza, con particolare riferimento alla irresponsabile e strumentale sottovalutazione del loro impatto recessivo e particolarmente regressivo per i ceti più deboli, come autorevolmente rilevato in una odierna nota della Presidenza della Corte dei conti. Giudicata, quindi, tardiva la modifica delle previsioni di crescita recata dal documento in discussione, nel quale ravvisa comunque perduranti elementi di reticenza e inaffidabilità, evidenzia il carattere ancora indefinito e strumentale degli annunziati interventi dell'Esecutivo a sostegno dello sviluppo. Rileva, quindi, che i provvedimenti economici varati dal Governo recano correzioni dei saldi di finanza pubblica sbilanciate sul versante delle entrate attraverso un inaccettabile inasprimento della pressione fiscale.

ROBERTO OCCHIUTO (UdCpTP). Sottolinea come la Nota di aggiornamento in esame non si limiti a riportare le variazioni recentemente intervenute nell'economia italiana, introducendo invece una vera e propria revisione delle previsioni del Governo, le quali evidenziano un ribasso delle stime di crescita che, unitamente agli altri indicatori economici, delineano un preoccupante quadro di finanza pubblica tipico di un Paese in grave crisi. Osserva inoltre come le ultime manovre economiche varate dalla maggioranza, lungi dall'introdurre misure strutturali, come la riforma previdenziale, hanno avuto effetti recessivi e non hanno contribuito a rassicurare i mercati internazionali, che non reputano più credibile l'attuale Governo. Nel sottolineare inoltre il disinteresse della maggioranza verso i problemi del Mezzogiorno ed una seria riforma federale, invita l'Esecutivo a prendere atto della situazione economica e lasciare la guida del Paese in mani migliori.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

MASSIMO BITONCI (LNP). Precisato preliminarmente che il documento in discussione si colloca nel quadro del nuovo ciclo di programmazione economica e finanziaria delineata dalla legge n. 39 del 2001 in attuazione del cosiddetto semestre europeo, ne richiama i contenuti salienti, che evidenziano la rigorosa tenuta dei conti pubblici e il progressivo aumento dell'avanzo primario, che consentirà un virtuoso percorso di riduzione del debito pubblico. Nell'esprimere, quindi, soddisfazione e apprezzamento per le misure varate dal Governo, segnatamente la riduzione dei costi della pubblica amministrazione, il contrasto all'evasione fiscale, in ordine al quale richiama la particolare sensibilità della sua parte politica, nonché il contributo di solidarietà previsto per gli statali percettori di redditi più elevati e per le cosiddette pensioni d'oro, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione di maggioranza, auspicando la tempestiva approvazione dei necessari ulteriori provvedimenti economici in materia di liberalizzazioni e privatizzazioni.

GIULIO CALVISI (PD). Nell'evidenziare come i recenti necessari correttivi apportati alle misure economiche varate per fronteggiare la crisi inducano ad esprimere un giudizio negativo sulla politica economica dell'Esecutivo, sottolinea l'inattendibilità delle previsioni sui principali indicatori di finanza pubblica del nostro Paese, che fanno fortemente dubitare della possibilità di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 e della complessiva tenuta Pag. VIdei conti pubblici. Rilevata quindi l'incapacità del Governo di fronteggiare la crisi internazionale in atto, evidenzia gli effetti recessivi sull'economia causati dalle misure recate dalle recenti manovre economiche. Nel reputare improponibili le prospettate riforme fiscali, che a suo avviso sono destinate a fallire a causa delle previsioni eccessivamente ottimistiche del Governo, sottolinea come i reali risultati di queste politiche siano complessivamente destinati a generare effetti inflattivi e ad aumentare la pressione fiscale. Richiama infine le misure alternative proposte con spirito costruttivo dal suo gruppo, auspicando che il Governo, per il bene del Paese, rassegni le dimissioni.

MARCO MARSILIO (PdL). Sottolineata la natura ormai obbligatoria della Nota di aggiornamento in discussione, ricorda le misure varate dal Governo al fine di rispondere alla difficile congiuntura economica internazionale e di garantire la stabilità dei conti pubblici, presupposto fondamentale per una crescita duratura del Paese, nonché il disegno di legge costituzionale relativo all'introduzione della regola del pareggio di bilancio. Richiamato altresì il contenuto di un documento che presenta una revisione al ribasso delle stime di crescita, correlata al rallentamento dell'economia mondiale e alle manovre di risanamento adottate dall'Esecutivo, nonché una diminuzione dell'indebitamento netto a fronte di una conferma al 120,6 per cento del rapporto tra deficit pubblico e PIL, sottolinea la necessità di ridurre drasticamente il debito pubblico ed attuare interventi strutturali volti a colmare il divario esistente tra le diverse aree del Paese.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Concorda sull'opportunità di una inversione di tendenza che consenta di superare la grave situazione economica in cui versa il Paese, esprimendo un giudizio negativo sulle misure finora adottate dall'Esecutivo, che invita a rassegnare le dimissioni.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
Avverte che sono state presentate le risoluzioni Cicchitto n. 6-00092, Franceschini n. 6-00093, Borghesi n. 6-00094 e Ciccanti n. 6-00095.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta la risoluzione Cicchitto n. 6-00092, purché riformulata, ed esprime parere contrario sulle restanti risoluzioni.

PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo della risoluzione Cicchitto n. 6-00092.
Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Cicchitto n. 6-00092, nel testo riformulato.

PRESIDENTE. Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti risoluzioni presentate.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, giudica errata la procedura prevista per la discussione della Nota di aggiornamento al DEF, invitando la Presidenza a garantire, per il futuro, un dibattito adeguato su un documento che costituisce oramai un elemento strutturale della programmazione economica del Paese.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Baretta, affinché le sottoponga alla Giunta per il Regolamento e alla Conferenza dei presidenti di gruppo.

Sull'ordine dei lavori.

ALBERTO FLUVI (PD). Richiama i rilievi formulati in sede di audizione presso la VI Commissione da un rappresentante della Corte dei conti, che ha evidenziato Pag. VIIl'assenza di copertura finanziaria delle disposizioni del disegno di legge delega in materia fiscale.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Esprime soddisfazione in merito alla notizia della liberazione dell'equipaggio del cargo italiano Montecristo, in Somalia, invitando il Governo a profondere lo stesso impegno per le navi che risultano ancora sequestrate.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Invita il Governo a dare sollecita risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo in materia di evasione fiscale.

FURIO COLOMBO (PD). Manifesta sconcerto con riferimento alla notizia, apparsa su un noto settimanale nazionale, di attività di formazione fornita dai Ministeri della difesa e dagli affari esteri ai giovani giornalisti libici.

LUIGI MURO (FLpTP). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Compagnon.

RICCARDO MIGLIORI (PdL). Chiede che il Governo riferisca alla Camera in merito alle iniziative che intende intraprendere relativamente alla condanna inflitta in Ucraina ad una autorevole esponente dell'opposizione.

Seguito della discussione dei disegni di legge: S. 2803 - Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2010; S. 2804 - Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per il 2011 (approvati dal Senato) (A.C. 4621 e 4622).

Nella seduta del 10 ottobre 2011 si è svolta la discussione congiunta sulle linee generali.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo all'articolo 27 del Regolamento, chiede alla Presidenza di confermare i tempi riservati al suo gruppo, nell'ambito del contingentamento, per il dibattito sui disegni di legge in esame.

PRESIDENTE. Conferma l'entità dei tempi attribuiti al gruppo Partito Democratico.

(Esame degli articoli - A.C. 4621)

GIOACCHINO ALFANO (PdL). Evidenzia come l'articolo 1 del disegno di legge in esame dimostri, nonostante la crisi economica in atto, la sostanziale tenuta dei conti pubblici e la veridicità dei dati riportati.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1, volto a regolare le funzioni e la disciplina del rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo 1.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Chiede una sospensione dei lavori.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Pur non opponendosi alla richiesta di sospensione, invita il Presidente del Consiglio a prendere atto che non esiste più una maggioranza parlamentare.

MASSIMO DONADI (IdV). Rilevato che, nonostante la presenza del Presidente del Consiglio in Aula, l'Assemblea ha appena respinto il rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato, ritiene conclusa l'attuale stagione politica di un Esecutivo senza più programmi e privo del sostegno della maggioranza parlamentare.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Sottolinea che l'esito della votazione testé annunciata dimostra con evidente chiarezza l'assenza di una maggioranza parlamentare.

Pag. VIII

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Invita, pertanto, il Presidente del Consiglio a prendere atto di tale situazione e a favorire una svolta politica.

GIAN LUCA GALLETTI (UdCpTP). Evidenziata la sconcertante anomalia della situazione in atto, a suo avviso confermata dall'abbandono dell'Aula da parte del Presidente del Consiglio, rileva che è la prima volta nella storia costituzionale della Repubblica che viene respinto il rendiconto generale dello Stato.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nell'associarsi alle considerazioni dei deputati intervenuti, ritiene che le dimissioni del Presidente del Consiglio siano, nell'attuale situazione, un atto dovuto.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Ritiene che la reiezione del rendiconto generale dello Stato obblighi il Governo a rassegnare le dimissioni equivalendo, in sostanza, ad un atto di sfiducia parlamentare.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta del presidente della V Commissione sospendendo la seduta per circa un'ora.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Prospetta l'opportunità di rinviare i lavori dell'Assemblea alla seduta di domani.

PRESIDENTE. Preso atto che il presidente della V Commissione non ritiene sufficiente una sospensione di un'ora, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

La seduta, sospesa alle 17,10, è ripresa alle 17,34.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, domani, alle 10, sarà convocata la Giunta per il Regolamento e successivamente si riunirà di nuovo la Conferenza dei presidenti di gruppo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 12 ottobre 2011, alle 13.

(Vedi resoconto stenografico pag. 46).

La seduta termina alle 17,35.