XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 585 di martedì 14 febbraio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 9 febbraio 2012.

I deputati in missione sono quarantadue.

Modifica nella composizione della Giunta per il Regolamento.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato il deputato Raffaele Volpi a far parte della Giunta per il Regolamento, in sostituzione del deputato Nicola Molteni.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale l'onorevole Matteo Bragantini, in sostituzione dell'onorevole Massimiliano Fedriga, dimissionario.

Discussione del disegno di legge S. 3075, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 212 del 2011: Composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile (approvato dal Senato) (A.C. 4933-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCESCA CILLUFFO (PD), Relatore. Rilevato che il testo all'esame dell'Assemblea risulta ridimensionato nella portata normativa rispetto a quello trasmesso dal Senato, a seguito delle modifiche apportate nel corso dell'iter in sede referente, ne illustra le disposizioni residue, riguardanti, in particolare, la proroga dei giudici onorari, le cause di competenza del giudice di pace, la cosiddetta istanza di trattazione dei processi civili pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione e la nomina del sindaco unico nelle società a responsabilità limitata. Lamentata, altresì, l'eccessiva ristrettezza dei tempi di esame da parte della II Commissione, richiama le norme concernenti le crisi da sovraindebitamento, che sono state espunte dal decreto-legge e che potranno formare oggetto di autonomo provvedimento.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MAURIZIO SCELLI (PdL). Lamentato che la ristrettezza dei tempi a disposizione per l'esame in sede referente ha reso impossibile alla II Commissione valutare compiutamente il provvedimento d'urgenza in discussione, giudica urgente una riforma costituzionale volta a modificare il bicameralismo perfetto. Nel rilevare, quindi, che la Commissione ha deciso di espungere dal testo la materia relativa alla composizione delle crisi da sovraindebitamento, salvaguardando unicamente le Pag. VInorme in materia di giustizia civile, tra cui la proroga dei giudici onorari, sottolinea che si è resa necessaria anche una conseguente modifica del titolo del provvedimento. Auspica, infine, che in futuro vi sia maggiore rispetto delle prerogative della Camera.

GUIDO MELIS (PD). Riconosciuta l'assoluta necessità della norma concernente la proroga dei giudici onorari, che tuttavia rappresenta solo un aspetto di una problematica molto più vasta, evidenzia la sostanziale stabilità ed il ruolo insostituibile della magistratura onoraria, ricordando i tagli apportati al relativo organico, che in alcune aree del Paese ne hanno limitato l'efficienza. Auspica, pertanto, che si proceda ad una riforma organica del predetto settore, segnatamente attraverso la ridefinizione dei meccanismi di reclutamento, la valutazione periodica delle prestazioni rese, la previsione dell'incompatibilità con l'esercizio dell'avvocatura e di altre professioni, nonché la garanzia di una idonea rappresentatività all'interno degli organismi di autogoverno della magistratura.

LORENZO RIA (UdCpTP). Ricordato il complesso iter che ha connotato l'esame del provvedimento d'urgenza in discussione, ne richiama gli aspetti salienti, soffermandosi, in particolare, sulle norme volte a ridurre il contenzioso pendente dinanzi alla Corte di cassazione, nonché sulle disposizioni riguardanti le cause di competenza del giudice di pace e la proroga dei giudici onorari. Stigmatizzata quindi l'ennesima proroga annuale che aumenta la precarietà delle suddette categoria, preannunzia la presentazione, da parte del suo gruppo, di alcune proposte emendative all'articolo 15 del decreto-legge, finalizzate alla stabilizzazione della magistratura onoraria. Sottolineata infine la necessità di varare una riforma complessiva riguardante i giudici di pace, manifesta l'orientamento favorevole della sua parte politica a consentire, con senso di responsabilità, la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza in esame.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Lamentata la ristrettezza dei tempi dell'iter alla Camera del provvedimento d'urgenza in discussione, evidenzia l'anomalia derivante dalla sua sovrapposizione a misure recentemente varate dal Parlamento sulla medesima materia. Nel ritenere, altresì, che i previsti accorpamenti di uffici giudiziari abbiano depotenziato i presidi di giustizia sul territorio, segnatamente con riferimento agli ambiti di competenza della magistratura onoraria, che a suo avviso necessiterebbe di maggiori poteri, auspica il varo di una riforma organica dell'intero settore. Manifesta, infine, l'orientamento favorevole del suo gruppo al testo in esame.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Giudicate utili e di buon senso le modifiche apportate al testo originario del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea la necessità di contenere i costi della giustizia che gravano sui cittadini, obbligando, in particolare, le pubbliche amministrazioni soccombenti al pagamento delle spese legali della controparte. Pur ritenendo quindi opportuna la disposizione relativa alla proroga dei magistrati onorari, prospetta l'esigenza che il Governo predisponga una riforma organica della materia, giudicando del tutto prioritario introdurre criteri di valutazione nell'operato della magistratura. Manifestato infine l'orientamento sostanzialmente favorevole del suo gruppo alle norme recate dal decreto-legge in esame, reputa mortificante il metodo seguito dal Governo nel ricorso alla decretazione d'urgenza, stigmatizzando peraltro l'anomalia politica di un Parlamento che, al di fuori della sua parte politica, approva senza sostanziali rilevi tutti i provvedimenti adottati dall'Esecutivo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

FRANCESCA CILLUFFO (PD), Relatore. Ricorda al deputato Paolini che è già prevista dall'ordinamento la definizione di consumatore.

Pag. VII

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Discussione della proposta di legge: Modifiche al decreto legislativo n. 152 del 2006 in materia di sfalci e potature, di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati, nonché di misure per incrementare la raccolta differenziata (A.C. 4240-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

ALESSANDRO BRATTI (PD), Relatore. Sottolinea che nel corso dell'iter in sede referente la Commissione ha modificato il testo della proposta di legge in discussione, con la quale si rivedono alcune disposizioni del cosiddetto Codice ambientale in materia di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati, nonché di tracciabilità e di conferimento dei rifiuti, con l'obiettivo di rendere meno burocratica l'attività degli operatori del settore mantenendo inalterati i livelli di tutela ambientale garantiti dalla normativa vigente. Evidenziati, quindi, i pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni in sede consultiva, illustra il contenuto del provvedimento, ricordando che in sede referente è stata espunta la norma concernente una migliore definizione della recente regolamentazione delle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie. Auspica, infine, che nel corso dell'iter in Assemblea il testo possa essere ulteriormente migliorato con il contributo di tutti i gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Esprime la sostanziale condivisione del suo gruppo sui contenuti della proposta di legge in esame, significativamente modificata nel corso dell'iter in sede referente dalla Commissione di merito, che ha introdotto nuove norme ed ha espunto dal testo le originarie disposizioni recate dall'articolo 3, di cui auspica la reintroduzione, preannunziando la presentazione di una specifica proposta emendativa in tal senso. Rileva, inoltre, che l'approvazione, con molteplici decreti-legge adottati dal Governo e convertiti dal Parlamento, di numerose e puntuali modifiche al Codice ambientale, già significativamente modificato dalla direttiva europea del 2008 in materia di gestione dei rifiuti, mina le certezze del relativo quadro giuridico, essenziale per gli operatori del settore.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Espressa soddisfazione per l'esame da parte della Camera di una proposta di legge d'iniziativa parlamentare, richiama il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito, manifestando un giudizio positivo sulle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter in sede referente, che a suo avviso non sono in contrasto con la direttiva comunitaria in materia. Nel giudicare, inoltre, particolarmente apprezzabile il contenuto dell'articolo 3 con riguardo alle associazioni di volontariato, auspica che il Parlamento affronti quanto prima il tema di un complessivo riordino della raccolta di rifiuti che garantisca, in particolare, una più efficace attività di monitoraggio.

MANUELA LANZARIN (LNP). Nel manifestare, anche a nome del suo gruppo, apprezzamento per la normativa recata dal provvedimento d'urgenza in esame, evidenzia, tuttavia, la necessità di interventi legislativi organici e di un quadro normativo certo e stabile, a vantaggio degli operatori del settore. Espresso, quindi, rammarico per l'espunzione dal testo dell'originario articolo 3, ne auspica la reintroduzione nel prosieguo dell'esame. Richiama, infine, le modifiche apportate al provvedimento d'urgenza dalla Commissione di merito, con particolare riferimento alla norma, sostenuta dalla sua Pag. VIIIparte politica, che considera prodotti anziché rifiuti gli sfalci e le potature del verde pubblico e privato.

ROBERTO TORTOLI (PdL). Nel rilevare che la proposta di legge in discussione reca modifiche al cosiddetto Codice ambientale volte a superare talune problematiche e criticità delle relative norme, alcune segnalate dagli operatori del settore, giudica condivisibile il contenuto del provvedimento, segnatamente dell'articolo 3, che coniuga finalità ambientali e sociali. Manifestato, quindi, l'orientamento favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge, auspica che in futuro le modifiche al Codice ambientale vengano adottate secondo una logica più organica.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ALESSANDRO BRATTI (PD), Relatore. Rivolge un ringraziamento ai deputati della Commissione di merito per il proficuo lavoro svolto.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15,10.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quarantasei.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Su un lutto del deputato Giuseppe Fallica.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Giuseppe Fallica, colpito da un grave lutto: la perdita della madre.

In morte dell'onorevole Guido Fanti.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Guido Fanti, recentemente scomparso.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3074, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 211 del 2011: Contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri (approvato dal Senato) (A.C. 4909).

Nella seduta del 9 febbraio 2012 è stato approvato l'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia.

(Trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MATTEO BRAGANTINI (LNP), FRANCESCO BARBATO (IdV), NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP), ANTONIO DI PIETRO (IdV), RITA BERNARDINI (PD), LAURA MOLTENI (LNP), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), DAVIDE CAVALLOTTO (LNP), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), GIOVANNA NEGRO (LNP), DAVID FAVIA (IdV), DAVIDE CAPARINI (LNP), PAOLA BINETTI (UdCpTP), IGNAZIO MESSINA (IdV), CORRADO CALLEGARI (LNP), FEDERICO PALOMBA (IdV), JONNY CROSIO (LNP), DOMENICO SCILIPOTI (PT), CARLO MONAI (IdV), MARCO MAGGIONI (LNP) e SILVANA MURA (IdV).

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Bernardini n. 2, Muro n. 6, Di Stanislao n. 9, Scilipoti n. 10, Granata n. 12, Fucci n. 13, Villecco Calipari n. 29, Miotto n. 31, Di Pag. IXBiagio n. 32, Mantovano n. 33, Monai n. 36, Favia n. 37, Zazzera n. 40, Barbato n. 43 e Aniello Formisano n. 44.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Accetta altresì, purché riformulati, gli ordini del giorno Messina n. 48, Palagiano n. 52, Rondini n. 54, Forcolin n. 59, Nicola Molteni n. 92, Meroni n. 102, Stefani n. 105, Simonetti n. 107 e Volpi n. 108.
Accoglie quindi come raccomandazione gli ordini del giorno Patarino n. 1, Vannucci n. 20, Zampa n. 30, Mura n. 45, Fabi n. 70, Caparini n. 71, Stucchi n. 72, Lanzarin n. 77, Dussin n. 78, Fugatti n. 86, Grimoldi n. 90 e Reguzzoni n. 95.
Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Isidori n. 96, Pastore n. 99 e Laura Molteni n. 104.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Palomba n. 47, Di Pietro n. 49, Buonanno n. 56, Bonino n. 57, Crosio n. 60 e Dal Lago n. 61.
Non accetta, inoltre, gli ordini del giorno Garagnani n. 5, Misiti n. 14, Zamparutti n. 15, Evangelisti n. 38, Borghesi n. 39, Cimadoro n. 41, Piffari n. 42, Narducci n. 58, Callegari n. 62, Negro n. 63, Cavallotto n. 64, Desiderati n. 65, Di Vizia n. 66, Dozzo n. 67, Bitonci n. 68, Bragantini n. 69, Pini n. 73, Comaroli n. 74, Alessandri n. 75, Munerato n. 76, Togni n. 79, Paolini n. 91, Rainieri n. 94, Polledri n. 97, Torazzi n. 98, Montagnoli n. 100, Maggioni n. 101, Martini n. 103, Vanalli n. 106, Molgora n. 109, Rivolta n. 110 e Chiappori n. 111.

Accetta infine, i restanti ordini del giorno.

Intervengono i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD), DOMENICO SCILIPOTI (PT), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 10, e BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), nonché il Ministro della giustizia PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, che non accetta l'ordine del giorno Granata n. 12.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Granata n. 12.

Interviene il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Misiti n. 14.

Intervengono i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), che ritira il suo ordine del giorno n. 15, ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 29, ALFREDO MANTOVANO (PdL), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 33, FILIPPO ASCIERTO (PdL), ANTONIO DI PIETRO (IdV) e NICOLA MOLTENI (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Mantovano n. 33.

Interviene il deputato CARLO MONAI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Monai n. 36.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Evangelisti n. 38.

Intervengono i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV) e NICOLA MOLTENI (LNP).

Pag. X

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Borghesi n. 39.

Intervengono i deputati PIERFELICE ZAZZERA (IdV), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 40, e GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cimadoro n. 41.

Intervengono il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), il Ministro della giustizia PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Piffari n. 42, e il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 43.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Barbato n. 43.

Intervengono i deputati SILVANA MURA (IdV) e LINO DUILIO (PD), il Ministro della giustizia PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, che accetta l'ordine del giorno Mura n. 45, nonché i deputati RAFFAELE VOLPI (LNP), FEDERICO PALOMBA (IdV), che ritira il suo ordine del giorno n. 47, ANTONIO DI PIETRO (IdV) e nuovamente il Ministro della giustizia PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, che accetta l'ordine del giorno Di Pietro n. 49, purché riformulato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Pietro n. 49.

Intervengono il deputato ANTONIO PALAGIANO (IdV), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 52, il Ministro della giustizia PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, nonché i deputati GIANLUCA BUONANNO (LNP) e GIANPAOLO DOZZO (LNP).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Buonanno n. 56, Bonino n. 57, Crosio n. 60, Dal Lago n. 61, Callegari n. 62, Negro n. 63, Cavallotto n. 64, Desiderati n. 65, Di Vizia n. 66, Dozzo n. 67, Bitonci n. 68, Bragantini n. 69, Pini n. 73, Comaroli n. 74, Alessandri n. 75, Munerato n. 76 e Togni n. 79.

Interviene il deputato PAOLO GRIMOLDI (LNP).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Grimoldi n. 90, Paolini n. 91, Rainieri n. 94, Polledri n. 97, Torazzi n. 98, Pastore n. 99, Montagnoli n. 100, Maggioni n. 101, Martini n. 103, Vanalli n. 106, Molgora n. 109, Rivolta n. 110 e Chiappori n. 111.

(Dichiarazioni di voto finale)

ITALO TANONI (Misto-LD-MAIE). Nel dichiarare il voto convintamente favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, che affronta finalmente con misure incisive il drammatico problema del sovraffollamento carcerario, sottolinea l'inutilità di misure di clemenza ed esprime l'auspicio che si faccia un più ampio ricorso a pene alternative alla detenzione.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, rilevando che la situazione di vera e propria emergenza umanitaria esistente nelle carceri ha raggiunto un livello non più tollerabile.

GIANCARLO PITTELLI (Misto-LI-PLI). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, manifesta perplessità circa la reale incisività delle soluzioni individuate, che non reputa pienamente in grado di conseguire i risultati sperati, auspicando che esse rappresentino il primo passo in direzione dell'adozione di Pag. XImisure volte a riformare e a rendere più efficiente il processo penale, nonché ad introdurre maggiori garanzie per i cittadini; reputa inoltre opportuno varare, al contempo, provvedimenti di clemenza e individuare misure alternative alla detenzione.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Nell'auspicare un'attenta riflessione sui concetti di civiltà e dignità della nostra società, nonché sull'esigenza di garantire la rieducazione del condannato, come disposto dall'articolo 27 della Costituzione, sottolinea, tra l'altro, il grave stato di emergenza della carceri, che testimonia il fallimento dell'attuale sistema penitenziario; dichiara quindi che la sua componente politica esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, apprezzando peraltro la sensibilità dimostrata dal Governo in materia.

MARCO PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul provvedimento d'urgenza in discussione, che rappresenta un primo passo nella direzione di una più complessiva e necessaria riforma del settore della giustizia, sottolinea l'esigenza di ripristinare il valore originario del principio di rieducazione del condannato. Sollecita inoltre il Governo a valutare con decisione l'ipotesi di rivedere la delega legislativa relativa alla riorganizzazione dei tribunali, rivolgendo particolare attenzione alle aree più svantaggiate del Meridione.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Giudica non condivisibili la filosofia di fondo e il merito del provvedimento d'urgenza in esame, che non incide sulle cause strutturali del sovraffollamento carcerario, in relazione al quale sarebbe necessario rivedere le tipologie dei reati, incrementare la capienza delle strutture detentive e migliorare la professionalità del personale in esse operante. Evidenzia quindi il carattere criminogeno del decreto-legge in discussione, che il suo gruppo, essendo solidale con le vittime dei reati, non potrà votare.

SILVANO MOFFA (PT). Espresso apprezzamento per l'intervento dell'Esecutivo al fine di evidenziare l'assoluta drammaticità delle condizioni di vita dei detenuti in carcere, un problema delicato e da troppo tempo irrisolto che allontana il nostro Paese dagli standard internazionali, sottolinea la validità delle misure adottate dal precedente Governo in vista della realizzazione di nuovi istituti penitenziari. Nel sottolineare, peraltro, come nel provvedimento d'urgenza in esame manchi un disegno organico complessivo concernente il sistema giudiziario, che sarebbe doveroso da parte di un Esecutivo tecnico, auspica l'introduzione nel nostro ordinamento di disposizioni volte a prevedere, tra l'altro, il ricorso a misure alternative alla detenzione per i soggetti tossicodipendenti, in gravi condizioni di salute oppure sottoposti a custodia cautelare ancora in attesa di giudizio, ritenendo a tal fine necessario riformare in maniera incisiva il sistema penale.

GIULIA BONGIORNO (FLpTP). Premesso che la pena svolge la sua funzione propria se scontata a breve distanza di tempo dal reato, rileva che le gravose problematiche legate al sovraffollamento delle carceri derivano anche dal fatto che la stessa pena viene sostanzialmente sostituita dalla custodia cautelare disposta prima del processo. Nel dichiarare, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che individua misure tampone alla predetta emergenza, invita il Ministro della giustizia a compiere scelte coraggiose in direzione di una riforma del sistema delle misure cautelari.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Evidenzia il valore anche simbolico di un provvedimento d'urgenza che, sebbene perfettibile, prevede un apprezzabile livello di contemperamento tra la sicurezza dei cittadini e i diritti dei reclusi e del personale carcerario. Rileva quindi che la normativa varata dall'Esecutivo ne rivela l'attenzione, oltre che all'emergenza economica, anche alla materia dei diritti della persona ed è Pag. XIIemblematica dell'equità, dell'efficacia e della coesione nel perseguimento dell'azione di governo. Nel dichiarare, pertanto, il convinto voto favorevole del suo gruppo su un provvedimento che risponde, peraltro, anche ad autorevoli richiami del Presidente della Repubblica, auspica l'approvazione di misure legislative che intervengano in modo organico sulla materia attraverso la depenalizzazione di numerose ipotesi di reato, l'istituto della messa in prova e una maggiore applicazione delle misure alternative alla detenzione, segnatamente nei riguardi dei tossicodipendenti.

NICOLA MOLTENI (LNP). Sottolineata la coerenza della Lega Nord nel contrastare ogni provvedimento recante la concessione dell'indulto, giudica vergognoso ed indecente il decreto-legge in esame che, oltre a non individuare alcuna idonea soluzione al problema del sovraffollamento delle carceri, si configura di fatto come un indulto mascherato, calpestando il principio di certezza ed effettività della pena ed incidendo negativamente sul livello di sicurezza dei cittadini. Nel lamentare inoltre l'assenza di risorse destinate agli istituti penitenziari, sottolineando altresì le gravi conseguenze che produrrà l'abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione.

EMANUELE FIANO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'importante provvedimento d'urgenza in discussione, evidenziando anzitutto le drammatiche e incivili condizioni di detenzione dei reclusi nelle carceri italiane. Richiamato, in tal senso, l'autorevole appello del Capo dello Stato, giudica assolutamente non condivisibili e strumentali i rischi di incremento della criminalità paventati dai deputati del gruppo della Lega Nord. Evidenziata, quindi, la rispondenza della normativa varata dal Governo in carica alla finalità rieducativa della pena e alla proporzionalità, ma anche alla certezza della stessa, ritiene, invece, che il precedente Esecutivo abbia attuato una deleteria politica in materia criminale e carceraria, peraltro ricorrendo, nel confronto parlamentare, ad un ingiustificato ed eccessivo uso della questione di fiducia. Sottolinea, al riguardo, che la sua parte politica intende perseguire, con il miglioramento delle condizioni dei detenuti, anche la tutela della sicurezza dei cittadini.

ENRICO COSTA (PdL). Sottolineata la grave emergenza legata al sovraffollamento delle carceri conseguente in particolare alle drammatiche condizioni di vita al loro interno e all'assoluta inadeguatezza delle strutture carcerarie, giudica sostanzialmente condivisibile il provvedimento d'urgenza in esame, che rappresenta un «ponte» verso un sistema carcerario nel quale la pena esplichi effettivamente una funzione di rieducazione e recupero del condannato e la custodia cautelare trovi applicazione solo in casi di reale necessità. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, auspicando l'avvio di riforme che affrontino in modo maturo i temi della giustizia, del processo penale e della libertà personale, anche attraverso una modifica del sistema della custodia cautelare.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), MASSIMO DONADI (IdV) e RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 4909.

Sull'ordine dei lavori.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Chiede che il Governo riferisca al più presto alla Camera sulla rilevante decisione odierna dell'Esecutivo di non approvare la propo-sta Pag. XIIIdel comune di Roma di candidare la capitale quale sede delle Olimpiadi del 2020.

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Ritiene inappropriato l'intervento del deputato Cicchitto, reputando giusta la decisione assunta del Governo sulla questione da lui evocata.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

SILVANO MOFFA (PT). A nome del suo gruppo, si associa alla richiesta del deputato Cicchitto.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nell'associarsi alla richiesta del deputato Cicchitto, giudica non condivisibile la decisione assunta dal Governo senza previo confronto parlamentare e, a suo avviso, in contrasto con il mandato meramente tecnico dello stesso.

ANDREA RONCHI (Misto-FCP). Si associa, a nome della sua componente politica, alla richiesta del deputato Cicchitto.

CLAUDIO BARBARO (FLpTP). Ritiene che la decisione del Governo sia indice dell'ennesimo insuccesso del sindaco di Roma.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, giudica inappropriata la decisione della Presidenza di rinviare a fine seduta gli ulteriori interventi sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Precisa di aver dato la parola, secondo la prassi, ai deputati che intendevano affrontare la stessa questione sollevata dal deputato Cicchitto.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3075, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 212 del 2011: Composizione delle crisi da sovraindebitamento e disciplina del processo civile (approvato dal Senato) (A.C. 4933-A).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo unico)

ROBERTO RAO (UdCpTP). Ritira i suoi emendamenti 15.1 e 15.2.

(Dichiarazioni di voto finale)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, esprime tuttavia talune perplessità sulle disposizioni recate dall'articolo 13.

ANGELA NAPOLI (FLpTP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Nell'esprimere la contrarietà della sua parte politica ai provvedimenti varati dal Governo in materia di giustizia, dichiara che il suo gruppo si asterrà, anche in considerazione del ruolo essenziale svolto dalla magistratura onoraria nel sistema giudiziario.

LORENZO RIA (UdCpTP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, rinnovando il sostegno al Governo nell'azione di risanamento delle criticità del sistema giudiziario.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolineando la necessità di una sollecita riforma organica della magistratura onoraria, che ritiene debba coerentemente Pag. XIVapprovarsi con il contributo di tutte le forze politiche attraverso un ampio confronto parlamentare.

MAURIZIO SCELLI (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 4933-A.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ANTONIO BOCCUZZI (PD), MASSIMO VANNUCCI (PD), GIULIANO CAZZOLA (PdL), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP) e SANDRA ZAMPA (PD).

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.

PRESIDENTE. Comunica che è stata chiamata a far parte della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria l'onorevole Rosa Villecco Calipari, in sostituzione dell'onorevole Franco Ceccuzzi, cessato dal mandato parlamentare.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 15 febbraio 2012, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 101).

La seduta termina alle 20,15.