XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 600 di giovedì 8 marzo 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 11,50.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Lamenta che non sia stato possibile reperire un sostituto per il Vicepresidente di turno per la seduta odierna, imponendo così una modifica dei lavori dell'Assemblea stabiliti ieri dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

PRESIDENTE. Richiama le ragioni di forza maggiore che hanno determinato il rinvio alla seduta di domani dello svolgimento di interpellanze urgenti.

I deputati in missione sono quarantanove.

GIANCARLO LEHNER (PT). Ribadisce la richiesta alla Presidenza di evitare che nelle votazioni sulla questione di fiducia si preveda l'anticipazione del voto da parte di taluni deputati.

PRESIDENTE. Rileva che la Presidenza si rimette alla sensibilità e al senso civico dei deputati relativamente alle richieste di anticipazione del voto.

ROBERTO CASSINELLI (PdL). Invita la Presidenza a richiamare i deputati a più sobri contegni durante la commemorazione in Aula di personalità illustri, con particolare riguardo allo spegnimento o al silenziamento degli apparecchi di telefonia mobile.

PRESIDENTE. Condivide l'istanza prospettata dal deputato Cassinelli.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 5 del 2012: Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (A.C. 4940-A).

Nella seduta del 7 marzo 2012 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ARTURO IANNACCONE (Misto-NPSud). Espresso un giudizio fortemente critico sull'azione fin qui intrapresa dal Governo, segnatamente con riferimento alla problematiche delle regioni meridionali, dichiara che la sua componente politica negherà la fiducia all'Esecutivo.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Nel dichiarare che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo, nella convinzione che le misure in esame semplificheranno notevolmente la vita dei cittadini, evidenzia con soddisfazione come la popolarità del Presidente Monti stia crescendo nonostante le pesanti misure adottate Pag. IVnell'interesse del Paese, invitandolo a resistere alle pressioni delle lobby bancarie.

ADOLFO URSO (Misto-FCP). Nel dichiarare che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo, anche in considerazione della rilevanza del provvedimento d'urgenza in esame per il rilancio della crescita del Paese, invita l'Esecutivo, al quale conferma il convinto sostegno della propria parte politica, a proseguire nell'azione modernizzatrice del Paese, segnatamente nella riforma dei mercati attraverso le liberalizzazioni e nella rivisitazione del welfare.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nel dichiarare che la sua componente politica confermerà convintamente la fiducia al Governo, del quale apprezza l'operato, invita tuttavia l'Esecutivo ad intraprendere una più incisiva azione per la crescita economica del Paese.

GIUSTINA MISTRELLO DESTRO (Misto-LI-PLI). Nel dichiarare che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo, evidenzia l'impatto altamente riformatore delle misure di semplificazione recate dal decreto-legge in esame; nell'auspicare quindi che in futuro i testi dei provvedimenti legislativi siano redatti in maniera più facilmente fruibile per i comuni cittadini, sottolinea come l'eccesso di burocrazia nel nostro Paese abbia sempre rappresentato un impedimento allo sviluppo delle imprese e dell'economia.

PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nel dichiarare che la sua componente politica accorderà convintamente la fiducia al Governo sottolinea gli apprezzabili contenuti innovativi del provvedimento d'urgenza in esame, con particolare riferimento alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, evidenziando i positivi effetti che produrrà in termini di ridimensionamento della complessità della burocrazia, vero disincentivo al rischio di intrapresa e fonte di corruzione e clientelismo. Rilevato, tuttavia, che il decreto-legge in esame costituisce un provvedimento omnibus, auspica, anche alla luce dell'autorevole monito venuto dal Presidente della Repubblica, l'avvio di una nuova stagione politica più sobria e attenta all'uso appropriato delle fonti normative.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Espresso un giudizio complessivamente positivo sul provvedimento d'urgenza in esame, lamenta tuttavia un sostanziale svuotamento delle prerogative parlamentari. Nell'auspicare, quindi, l'avvio di più incisivi interventi nei confronti del Mezzogiorno, dichiara che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia al Governo.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Espresso preliminarmente l'auspicio che la giornata odierna sia occasione di riflessione sugli ostacoli che tuttora impediscono un'effettiva parità tra uomo e donna, sottolinea come il continuo ricorso alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia sia un palese segnale della debolezza del Governo in carica, al quale riconosce comunque il merito di aver conseguito un sostanziale recupero di credibilità del Paese a livello internazionale. Evidenziato quindi come siano state disattese le iniziali promesse di equità, sviluppo e crescita, e le uniche misure fin qui adottate con successo siano quelle finalizzate ad un maggior rigore in economia, che tuttavia hanno penalizzato esclusivamente i cittadini onesti, lamenta il bilancio negativo dell'Esecutivo, atteso che non si è provveduto a ridurre i costi della politica né a varare efficaci provvedimenti di liberalizzazione o di contrasto all'evasione fiscale; dichiara infine che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

VINCENZO D'ANNA (PT). Nel confermare, a nome del suo gruppo, la fiducia al Governo, ne rileva le innumerevoli e gravi anomalie, sulle quali manifesta forti perplessità, giudicando l'attuale contesto politico-parlamentare un regime di democrazia sospesa seguito ad un Esecutivo dimessosi senza alcuna sfiducia da parte delle Camere e ad un ruolo a suo avviso Pag. Vvicario esercitato dal Capo dello Stato. Rivolge, altresì, argomentate critiche alle linee di politica economica attuate dal Governo, che giudica non congrue rispetto all'obiettivo di perseguire un efficace processo di liberalizzazione dei settori economici, ancora ispirati ad un modello di economia mista non condiviso dalla propria parte politica, che si fa promotrice di uno Stato minimo, i cui compiti siano limitati alla vigilanza sull'attuazione dell'ordinamento giuridico e all'esercizio delle funzioni pubbliche sovrane.

ENZO RAISI (FLpTP). Richiamata la farraginosità degli oneri burocratici, che scoraggia gli investimenti e l'attività imprenditoriale nel nostro Paese, ricorda gli aspetti maggiormente condivisibili del provvedimento d'urgenza in esame, il cui testo sarebbe stato ulteriormente migliorato ove fossero state recepite le proposte emendative presentate dal suo gruppo. Preannunzia, pertanto, che la propria parte politica esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione e confermerà la fiducia all'Esecutivo, che invita a proseguire nell'efficace azione riformatrice avviata.

ANNA TERESA FORMISANO (UdCpTP). Richiamate le positive performance che l'economia del nostro Paese sta dimostrando grazie ad un virtuoso percorso di riforme intrapreso dal nuovo Governo, sia sul fronte del rigore nei conti pubblici sia sul versante della liberalizzazione dei mercati, sottolinea come l'azione dell'Esecutivo sia stata fin qui ispirata ad un condivisibile principio di rigore, crescita ed equità. Ricordato quindi come il provvedimento d'urgenza in esame, che reca un corposo complesso di misure di semplificazione, darà un fondamentale impulso alla crescita economica del Paese ed al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, richiama l'importanza della rimozione di quegli ostacoli che rendono difficile l'accesso dei giovani al mondo del lavoro e delle libere professioni e che costituiscono un inaccettabile freno all'imprenditoria femminile. Esprime infine soddisfazione per l'accoglimento di talune proposte di modifica presentate dal suo gruppo, che confermerà pertanto la fiducia al Governo.

GIOVANNI FAVA (LNP). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, lamenta l'assenza dall'Aula del Presidente del Consiglio, osservando che il dibattito parlamentare sul rilevante provvedimento d'urgenza in discussione, al quale non hanno partecipato i rappresentanti del Governo più qualificati in base alla competenza per materia, si è esaurito del tutto in sede di Commissioni riunite. Evidenzia, quindi, la deleteria disomogeneità dei contenuti del decreto-legge in esame, che giudica peraltro non condivisibili nel merito, oltreché strumentali, ritenendo inadeguati e ondivaghi gli appelli recentemente venuti dal Capo dello Stato. Esprime, inoltre, indignazione per il tentativo di finanziare la stabilizzazione, pur auspicabile, di diecimila precari nella scuola con l'aumento delle accise sui giochi pubblici, di cui richiama le deleterie ricadute sulla vita dei cittadini. Ricorda, infine, il contributo offerto dalla sua parte politica al miglioramento del testo, segnatamente attraverso l'approvazione di una specifica proposta emendativa, che determinerà positivi effetti di liberalizzazione sull'economia italiana.

ANDREA LULLI (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia al Governo, considerata l'importante opera di risanamento dei conti pubblici e la rinnovata credibilità del Paese che ha saputo realizzare, esprime un giudizio positivo, nonostante l'eterogeneità di talune misure, sul contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, che è stato notevolmente migliorato nel corso dell'iter nelle Commissioni di merito, anche grazie al recepimento di talune proposte emendative presentate dalla sua parte politica, segnatamente in materia di autonomia scolastica. Auspica, infine, l'avvio di riforme istituzionali necessarie a garantire una effettiva e compiuta semplificazione dell'apparato burocratico.

Pag. VI

STEFANO SAGLIA (PdL). Sottolineato preliminarmente che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenta un tassello delle complesse riforme che il Governo si è impegnato a realizzare, anche sulla scorta degli impegni assunti dal precedente Esecutivo in sede europea e che non è stato possibile mettere in pratica a causa dell'alta conflittualità esistente tra le forze politiche, richiama l'importanza del processo di semplificazione, che determinerà positive conseguenze per l'economia del Paese e per i suoi cittadini. Ricordate quindi le motivazioni che non hanno consentito, nella situazione attuale, la stabilizzazione dei numerosi precari del settore della scuola, evidenzia come la sua parte politica annetta grande importanza al processo di liberalizzazione della rete fissa telefonica; dichiara infine che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia al Governo.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati RENATO CAMBURSANO (Misto) e ROCCO GIRLANDA (PdL).

PRESIDENTE. Segnala talune correzioni che devono intendersi apportate al testo del provvedimento d'urgenza in esame (vedi resoconto stenografico pag. 23).

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Concorda con le precisazioni del Presidente in merito al testo del decreto-legge in esame.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 561
Votanti 554
Astenuti 7
Maggioranza 278
Hanno risposto 479
Hanno risposto no 75

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 9 marzo 2012, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 29).

La seduta termina alle 14,45.