XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 615 di lunedì 2 aprile 2012

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 28 marzo 2012.

I deputati in missione sono venticinque.

Modifica nella composizione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Angelo Santori, iscritto al gruppo parlamentare Misto, ha aderito alla componente politica Liberali per l'Italia-PLI.

Discussione del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 5 del 2012: Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4940-B).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ORIANO GIOVANELLI (PD), Relatore per la I Commissione. Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione è stato oggetto di talune modifiche nel corso dell'iter al Senato, illustra segnatamente le modifiche apportate all'articolo 44 ed alla Tabella A, con cui è stata reintrodotta nel testo una norma dichiarata parzialmente illegittima dalla Corte costituzionale, che pertanto resta in vigore esclusivamente per la parte in base alla quale la reintegrazione del fondo spese impreviste istituito dalla legge n. 196 del 2009 avviene mediante aumento delle accise sui carburanti. Ricorda, quindi, che le Commissioni riunite I e X non hanno apportato ulteriori modifiche al testo e che il Comitato per la legislazione non ha formulato particolari rilievi.

STEFANO SAGLIA (PdL), Relatore per la X Commissione. Illustra gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in discussione, limitatamente ai profili di competenza della X Commissione, soffermandosi, in particolare, sul comma 2-quater dell'articolo 47, finalizzato a favorire diffusione e concorrenzialità dei servizi digitali, che è stato introdotto durante l'esame in prima lettura presso la Camera ed è stato poi interamente sostituito dal Senato. Ricorda inoltre che nel corso dell'iter presso l'altro ramo del Parlamento sono state introdotte modifiche al testo relative ai requisiti e agli obblighi delle imprese terze che possono fornire i servizi accessori, rilevando altresì che è stata espressamente indicata la competenza dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sia in ordine all'individuazione delle misure idonee ad assicurare la disaggregazione dell'offerta sia in merito alla determinazione delle modalità secondo le quali gli operatori diversi dall'incumbent possano acquisire i servizi accessori da imprese terze.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ELISA MARCHIONI (PD). Sottolineato il proficuo lavoro svolto in Commissione sul provvedimento d'urgenza in discussione, che rappresenta una tappa importante in un processo di modernizzazione, Pag. IVsemplificazione delle procedure e sostegno allo sviluppo, rivendica al suo gruppo il merito di aver presentato numerose proposte di modifica migliorative del testo, in parte accolte nel corso dell'iter in prima lettura. Nel ritenere, quindi, che regole certe e procedure snelle siano indispensabili per la crescita e lo sviluppo delle attività economiche, nonché per avvicinare il nostro Paese agli standard europei, giudica fondamentali maggiori investimenti a favore del comparto scuola e del settore del turismo, che può rappresentare un rilevante fattore di sviluppo del Paese.

FABIO MERONI (LNP). Stigmatizzato l'ennesimo ricorso da parte del Governo ad un provvedimento d'urgenza eterogeneo, generico e sostanzialmente inidoneo a porre rimedio alla scarsa competitività del Paese, ritiene che le misure ivi contenute, prive dei requisiti costituzionalmente prescritti, ledano le prerogative del Parlamento. Richiamate quindi le principali ragioni di contrarietà alle disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, esprime un giudizio negativo sull'operato di un Esecutivo che aumenta i livelli di tassazione e produce effetti recessivi su ampi settori del sistema imprenditoriale nazionale. Manifestata infine la disponibilità del suo gruppo a migliorare il testo in esame, lamenta il presumibile intendimento del Governo di porre la questione di fiducia.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Rilevato che la mancanza di investimenti stranieri nel nostro Paese è dovuta alla presenza della criminalità organizzata, alla corruzione della pubblica amministrazione, alla lentezza della giustizia, segnatamente civile, ed all'eccessivo peso della burocrazia, esprime apprezzamento per le iniziative assunte dall'Esecutivo con riguardo al contrasto all'evasione fiscale. Nel giudicare, quindi, positivamente il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, con particolare riferimento alle disposizioni in materia di snellimento delle procedure riguardanti le imprese, la ricerca scientifica e l'università, invita il Governo a considerare prioritari gli investimenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Auspica, infine, che le future riforme fiscali e del mercato del lavoro vengano affrontate senza posizioni pregiudiziali e con spirito improntato al dialogo.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel manifestare l'orientamento favorevole della sua componente politica al provvedimento d'urgenza in discussione, richiama la ratio delle modifiche apportate al testo nel corso dell'iter al Senato, soffermandosi, in particolare, sugli interventi relativi all'articolo 44, in tema di semplificazioni riguardanti interventi di lieve entità, e al comma 2-quater dell'articolo 47, finalizzati a favorire la diffusione e la concorrenzialità dei servizi digitali. Nel ricordare altresì che le modifiche relative ai requisiti e agli obblighi delle imprese terze che possono fornire i servizi accessori, precisa che è stata espressamente indicata la competenza dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in ordine all'individuazione delle misure idonee ad assicurare la disaggregazione dell'offerta e alla determinazione delle modalità secondo le quali gli operatori diversi da Telecom Italia possono acquisire i servizi accessori da imprese terze.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione, manifesta tuttavia perplessità sulla modifica introdotta dal Senato concernente l'aumento automatico delle accise sui carburanti al fine di alimentare il fondo per le calamità naturali.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

FILIPPO PATRONI GRIFFI, Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Precisa che le modifiche apportate al decreto-legge in esame nel corso dell'iter presso l'altro ramo del Parlamento Pag. Vsono volte, anzitutto, a chiarire ogni possibile equivoco sulle misure di depenalizzazione di interventi edilizi in aree sottoposte a vincolo. Sottolinea quindi che le modifiche alle disposizioni concernenti le reti e le infrastrutture di telecomunicazione - il cosiddetto ultimo miglio - si sono rese necessarie ai fini della compatibilità con la disciplina comunitaria e che le innovazioni in materia di sovvenzionamento del fondo di garanzia per le calamità naturali sono finalizzate ad ottemperare al parere della Commissione bilancio del Senato. Nell'esprimere infine apprezzamento per il clima costruttivo registratosi alla Camera, preannunzia l'impegno del Governo a promuovere ulteriori misure di semplificazione, nonché a garantire l'attuazione della normativa già introdotta in materia.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Borghesi n. 1-00866: Iniziative in relazione al piano nazionale di assegnazione delle frequenze, con particolare riferimento all'emittenza locale.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Terranova n. 1-00990, Rao n. 1-00991 e Romani n. 1-00992 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00866 (Nuova formulazione), evidenziando la condizione di grave criticità in cui versano le emittenti radiofoniche e televisive locali, indebolite dal passaggio al digitale terrestre e provate dalla crisi economica in atto nel Paese. Invita, pertanto, il Governo a porre in essere ogni iniziativa di competenza finalizzata a dare attuazione alla legge n. 249 del 1997, prevedendo altresì la riduzione del numero dei multiplex attualmente assegnati alle reti nazionali, al fine di riservare almeno un terzo dei programmi irradiabili all'emittenza televisiva locale, e ad informare il Parlamento circa i tempi e le modalità della prossima asta per l'assegnazione delle frequenze.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la mozione Terranova n. 1-00990, richiamando la situazione di grave crisi in cui versa il comparto dell'emittenza radiotelevisiva locale, causata principalmente dalla difficile situazione economica del Paese, dal passaggio al sistema di trasmissione digitale e dal persistere di una non più accettabile condizione di duopolio. Nel rilevare quindi il mancato rispetto della legge n. 249 del 1997 e della delibera in materia dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, finalizzate a riservare all'emittenza locale una quota pari ad un terzo dei programmi irradiabili, sottolinea come lo stato di difficoltà del predetto comparto sia ulteriormente aggravato dal caos normativo dovuto ai provvedimenti di assegnazione delle frequenze. Auspica quindi che il Governo si impegni affinché siano superate le predette difficoltà, preannunziando il voto favorevole della sua componente politica su tutte le mozioni che perseguano tali obiettivi.

ROBERTO RAO (UdCpTP). Illustra la sua mozione n. 1-00991, sottolineando come il settore dell'emittenza locale garantisca il pluralismo e un'informazione indipendente e legata al territorio, consentendo alle piccole e medie imprese di promuovere attraverso la pubblicità le proprie attività e favorendo altresì lo sviluppo dell'occupazione. Evidenziato, inoltre, che negli ultimi anni il settore è stato colpito da una significativa riduzione delle misure di sostegno, invita il Governo a valutare la possibilità di ripristinare contributi Pag. VI e provvidenze per le emittenti che possiedano determinati requisiti, verificando altresì che alle televisioni locali sia effettivamente riservato un terzo delle frequenze ai sensi della legge n. 249 del 1997. Auspica, infine, un maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria dell'emittenza locale nei processi decisionali.

SIMONE BALDELLI (PdL). Illustra la mozione Romani n. 1-00992, richiamando l'importanza strategica del comparto dell'emittenza locale nel nostro Paese ed evidenziando l'esigenza che il Governo affronti con urgenza le problematiche relative al predetto comparto. Nel ritenere altresì necessario garantire il rispetto del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze ed un uso efficiente delle risorse, evitando sia ogni tipo di conflitto in materia di numerazione dei programmi sia interferenze dei segnali di telefonia mobile, auspica che nel prosieguo del dibattito si registri un confronto costruttivo, che consenta di individuare obiettivi comuni tra le forze politiche al fine di intraprendere un percorso condiviso.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Nel condividere pienamente il contenuto della mozione Borghesi n. 1-00866, evidenza lo stato di grave difficoltà in cui versano le emittenti radiotelevisive locali. Invita, pertanto, il Governo a dare attuazione a quanto previsto dalla legge n. 249 del 1977 e dalla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 181/09/CONS nonché a procedere alla gara pubblica per l'assegnazione delle frequenze televisive.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Sottolineata la valenza strategica dell'emittenza radiotelevisiva locale, anche in un'ottica di pluralismo dell'informazione, rileva che tale settore versa in una situazione di grave criticità a seguito della crisi economica in atto e del passaggio al sistema digitale terrestre. Richiamati quindi gli aspetti salienti di un documento di indirizzo presentato in materia dal suo gruppo, invita il Governo a chiarire tempi e modalità con cui sarà disciplinata una nuova asta competitiva per l'assegnazione delle frequenze, nonché a promuovere un tavolo di confronto con le associazioni di categoria e una modifica della vigente normativa, con l'obiettivo di salvaguardare le emittenti locali.

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Nel richiamare la grande importanza che riveste per il nostro Paese il settore dell'emittenza radiotelevisiva locale, al quale il suo gruppo rivolge da sempre la dovuta attenzione, auspica che il Governo predisponga un serio piano di interventi in tale comparto volto, anzitutto, a garantire il pluralismo superando l'attuale condizione di sostanziale duopolio, nonché a consentire un più idoneo meccanismo di assegnazione delle frequenze e a promuovere infine una più chiara disciplina del settore.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MASSIMO VARI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Richiamate le iniziative assunte dal Governo relativamente alla problematica oggetto dei documenti di indirizzo in discussione, tra cui l'istituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero dello sviluppo economico, ricorda, tra l'altro, la disponibilità manifestata dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ad attivarsi per conferire definitiva stabilità al processo. Si riserva quindi di esprimere nel prosieguo del dibattito il parere sulle mozioni in esame.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Mogherini Rebesani n. 1-00971: Iniziative per il disarmo e la non proliferazione nucleare in vista del prossimo vertice NATO.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Pag. VII

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Di Stanislao n. 1-00987, Misiti n. 1-00988, Dozzo n. 1-00989 e Pianetta n. 1-00993 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00971, ampiamente condivisa dai gruppi parlamentari, auspica la predisposizione di un documento di indirizzo unitario sulle delicate materie del disarmo e della non proliferazione nucleare, evidenziando il nesso di consequenzialità esistente tra i due fattori. Richiamati, quindi, gli snodi principali del processo negoziale che ha condotto ad un mutato approccio alle armi nucleari da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna, evidenzia gli analoghi e successivi orientamenti in sede NATO, con particolare riferimento al vertice di Lisbona del 2010 e al prossimo vertice di Chicago di maggio, in relazione al quale auspica un ampio e preventivo confronto parlamentare. Evidenzia, quindi, la necessità di una riduzione delle armi nucleari tattiche sul territorio europeo in ragione della vetustà, pericolosità e dell'alto costo delle stesse. Precisa quindi che la sua mozione impegna, tra l'altro, il Governo a rafforzare il dialogo tra NATO e Federazione russa sulle questioni relative alla sicurezza euro-atlantica e a favorire una specifica ed approfondita formazione professionale del corpo diplomatico e militare italiano sui temi del controllo degli armamenti, della non proliferazione e del disarmo.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00987, esprimendo preliminarmente l'auspicio che il Governo, nel prossimo summit di Chicago, rappresenti con forza le istanze del Parlamento e rilevando l'esigenza che l'Unione europea contrasti risolutamente la proliferazione delle armi di distruzione di massa, anche in attuazione del relativo Trattato, di cui evidenzia squilibri e disparità. Richiamate altresì le tappe che hanno caratterizzato il processo volto a favorire la denuclearizzazione internazionale, sottolinea il proficuo impegno, su tali tematiche, del suo gruppo, che ha già presentato proposte di legge al riguardo. Invita quindi il Governo a sostenere con determinazione un'intesa a livello internazionale sul disarmo nucleare che sia giuridicamente vincolante, ad appoggiare gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite nel portare al tavolo negoziale tutti i Paesi dell'area mediorientale, nonché a valutare se l'attuale regime delle basi statunitensi in Italia sia compatibile con il mutato assetto dei rapporti internazionali e a farsi portavoce della necessità di procedere ad un più stretto controllo degli armamenti.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la sua mozione n. 1-00988, evidenziando anzitutto le gravissime minacce nucleari che ancora persistono nel mondo globalizzato dopo la fine della guerra fredda. Osserva, quindi, che la mozione presentata dalla sua parte politica impegna il Governo a sostenere con forza, nel prossimo vertice NATO, la concreta riduzione degli armamenti nucleari sul territorio europeo, con particolare riferimento alle armi tattiche, valutando anche la prospettiva di una progressiva e totale eliminazione delle stesse, nonché ad adoperarsi affinché l'Unione europea diventi punto di riferimento internazionale per il disarmo e la non proliferazione nucleare.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Illustra la mozione Dozzo n. 1-00989, con la quale si impegna il Governo a farsi promotore di una strategia di disarmo nucleare che includa politiche di disarmo da parte di tutti i Paesi a livello mondiale nell'ambito di un'azione globale, nonché a sostenere in sede ONU la necessità di estendere il numero di soggetti membri del Trattato di non proliferazione, e ad indirizzare in ambito NATO la politica di disarmo in maniera concertata con gli altri Stati membri e in un quadro negoziale con la Federazione russa.

Pag. VIII

SIMONE BALDELLI (PdL). Illustra la mozione Pianetta n. 1-00993, richiamandone gli elementi distintivi, con particolare riferimento all'azione che il Governo italiano dovrà svolgere nell'imminente vertice NATO di Chicago, in relazione al quale il documento di indirizzo intende rafforzare la collaborazione tra NATO e Russia.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Nel dichiarare di voler sottoscrivere la mozione Mogherini Rebesani n. 1-00971, richiama i recenti sviluppi internazionali dei negoziati sul disarmo e la non proliferazione nucleare, invitando il Governo ad adoperarsi nei consessi internazionali per il perseguimento e l'universalizzazione dei predetti obiettivi di riduzione dell'uso dell'energia nucleare, anche di tipo civile.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

MARTA DASSÙ, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nel ringraziare preliminarmente i deputati intervenuti nella discussione, esprime apprezzamento per il fatto che il Parlamento intenda pronunciarsi sulle delicate tematiche sottese al prossimo vertice NATO di Chicago, in relazione alle quali il Governo condivide l'esigenza di pervenire ad una riduzione del numero delle armi nucleari.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 3 aprile 2012, alle 12.

(Vedi resoconto stenografico pag. 46).

La seduta termina alle 18,45.