XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 619 di mercoledì 11 aprile 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 11,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 aprile 2012.

I deputati in missione sono quarantasei.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale gli onorevoli Enzo Raisi e Catia Polidori, in sostituzione, rispettivamente, degli onorevoli Carmelo Lo Monte e Arturo Iannaccone, dimissionari.

Modifica nella composizione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa Centro Europea (INCE).

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa Centro Europea (INCE) il senatore Alfredo Mantica, in sostituzione del senatore Vincenzo Fasano, dimissionario.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

MAURO PILI (PdL). Sollecita la risposta ad atti di sindacato ispettivo da lui presentati sulla continuità territoriale e aerea con la Sardegna.

Sull'ordine dei lavori.

GIUSEPPE GIULIETTI (Misto). Nel giudicare incomprensibile la decisione del Ministero del lavoro di oscurare un sito Internet che forniva rilevanti informazioni in materia previdenziale, auspica che il Governo si attivi al riguardo, anche dando risposta agli atti di sindacato ispettivo presentati in materia.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 21 del 2012: Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni (A.C. 5052-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore per la V Commissione. Sottolineato preliminarmente che il provvedimento d'urgenza in discussione persegue la finalità di chiudere una procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea contro l'Italia relativamente ad alcune disposizioni Pag. VIdella normativa vigente che conferisce poteri speciali allo Stato sulle società privatizzate operanti in settori strategici, ritiene che il decreto-legge costituisca una risposta organica e coerente alle criticità evidenziate in sede comunitaria, giudicando invece inadeguate le normative esistenti in materia in altri Paesi europei. Richiamato, quindi, il proficuo lavoro svolto dalle Commissioni riunite con la collaborazione di tutti i gruppi, evidenzia le novità qualificanti introdotte dal provvedimento, quali la puntuale definizione dei criteri di esercizio dei poteri speciali ed il rinvio per la disciplina di dettaglio ad una fonte normativa secondaria, osservando che l'impostazione del decreto-legge è stata condivisa da tutti i soggetti auditi nella fase istruttoria.

MARCO CAUSI (PD), Relatore per la VI Commissione. Evidenzia che il provvedimento d'urgenza in discussione è ispirato al tentativo di chiudere la procedura d'infrazione avviata dalla Commissione europea contro l'Italia relativamente ad alcune disposizioni della normativa nazionale che conferiscono poteri speciali allo Stato sulle società privatizzate operanti in settori strategici quali le telecomunicazioni, l'energia, e la difesa. Sottolinea, inoltre, che il testo in esame individua un diverso ambito soggettivo della disciplina della materia, consentendo l'esercizio dei poteri speciali, di carattere oppositivo e prescrittivo e solo in ultima istanza di natura interdittiva, rispetto a tutte le persone giuridiche che svolgono attività considerate di rilevanza strategica. Illustra quindi le disposizioni contenute nel decreto-legge in esame, come modificate nel corso dell'iter in sede referente, richiamando in particolare la previsione della relazione sull'attività svolta che il Presidente del Consiglio dei ministri deve presentare al Parlamento entro il 30 giugno di ogni anno. Rilevato che con il provvedimento d'urgenza si riscrivono le modalità dell'intervento pubblico nell'economia, ringrazia infine gli uffici della Camera per il prezioso contributo offerto alle Commissioni riunite V e VI.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

COSIMO VENTUCCI (PdL). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione è volto a modificare i poteri speciali di governance attribuiti allo Stato nella gestione di società operanti in settori sensibili e particolarmente rilevanti dal punto di vista strategico, richiama il proficuo lavoro svolto nelle Commissioni riunite per inserire nel decreto-legge taluni correttivi che conferiscono maggiore solidità all'impianto normativo. Nel giudicare, quindi, significativa la decisione del Governo con riguardo alla disciplina del potere di veto, manifesta perplessità sulle disposizioni relative alla gestione dei flussi informativi connessi all'esercizio dei poteri attribuiti allo Stato, pur condividendo l'impianto generale del provvedimento, che consente all'Italia di allinearsi alle normative vigenti in altri Paesi europei. Preannunzia, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

IVANO STRIZZOLO (PD). Nel sottolineare preliminarmente il proficuo lavoro svolto sull'importante provvedimento d'urgenza in discussione, manifesta apprezzamento per l'andamento dei lavori in Commissione, caratterizzato da una fattiva collaborazione tra Governo e organi parlamentari nonché tra i relatori. Rilevato quindi che il decreto-legge in esame rappresenta il giusto punto di equilibrio tra gli interessi del Paese e quelli più generali dell'Unione europea, osserva che esso costituisce l'inizio di una riflessione sull'obiettivo di armonizzare le politiche economiche, monetarie e fiscali degli Stati rientranti nell'area dell'euro. Esprime infine un giudizio positivo sul provvedimento d'urgenza, che reputa necessario ed opportuno.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineato il proficuo lavoro svolto nelle Commissioni riunite con il contributo di tutti i gruppi, ritiene che tra gli aspetti più qualificanti del provvedimento d'urgenza Pag. VIIin discussione vi siano la definizione puntuale dei poteri speciali direttamente nella norma di rango legislativo, la loro graduazione a seconda che si tratti dei settori della difesa e della Sicurezza, ovvero di quelli dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, ed il fatto che tali poteri riguardino ambiti oggettivi e più circoscritti. Nel preannunziare quindi la presentazione di proposte emendative volte, tra l'altro, a ripristinare il potere di opposizione ai patti parasociali, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MASSIMO BITONCI (LNP). Rileva che il provvedimento d'urgenza in discussione persegue il condivisibile obiettivo di modificare la normativa vigente in materia di partecipazione dello Stato agli assetti societari delle aziende privatizzate, in ottemperanza alla normativa comunitaria, prevedendo comunque che tali poteri speciali di intervento siano conservati nel caso di aziende operanti in settori strategici per l'economia del Paese. Evidenzia, quindi, l'importanza di una più rigorosa tutela di alcuni comparti produttivi, come quello della produzione e distribuzione di energia, che reputa fondamentale salvaguardare nell'attuale fase di grave crisi economica. Richiamate altresì talune modifiche introdotte nel corso dell'iter in sede referente, volte ad estendere i poteri discrezionali dello Stato anche ai servizi pubblici essenziali, come prospettato dal suo gruppo, auspica che siano valutati positivamente ulteriori emendamenti presentati dalla propria parte politica finalizzati a rendere ancora più rigorosa la predetta disciplina, per consentire una maggiore salvaguardia degli asset strategici del nostro Paese.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Richiamata la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea contro l'Italia relativamente ad alcune disposizioni della normativa nazionale che conferiscono poteri speciali allo Stato sulle società privatizzate operanti in settori strategici, esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione, che ha consentito di migliorare gli aspetti più critici del testo originario, manifestando talune perplessità sulla compatibilità del provvedimento d'urgenza in discussione con le disposizioni recate dall'articolo 7 del decreto-legge n. 34 del 2011. Nell'osservare, quindi, come il testo preveda che i poteri speciali siano graduati a seconda che si tratti dei settori della difesa e della sicurezza, ovvero di quelli dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni, preannunzia voto favorevole sul decreto-legge, esprimendo apprezzamento per la tempestiva adozione dello stesso da parte del Governo.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Sottolinea che il decreto-legge in discussione interviene finalmente aggiornando la disciplina vigente in materia di poteri speciali attribuiti allo Stato sulle società partecipate, consentendo l'esercizio degli stessi anche con riferimento alle imprese pubbliche e private operanti in ambiti di rilevanza strategica. Illustra quindi le modifiche introdotte nel corso dell'esame in sede referente, che hanno consentito di rendere più efficaci le predette innovazioni, di estenderne l'applicabilità anche alle attività di servizi pubblici essenziali, prevedendo altresì taluni elementi di reciprocità con gli altri Paesi europei nonché l'aggiornamento di specifiche disposizioni del codice del processo amministrativo vigente. Nel rilevare inoltre che il clima collaborativo registratosi tra Parlamento e Governo ha reso possibile un'ampia convergenza sul testo in discussione.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Sottolinea l'importanza dell'intervento operato con il provvedimento d'urgenza in discussione, soprattutto nell'attuale contesto economico globalizzato, caratterizzato da una grave cristi etico-morale nel settore industriale a causa dell'eccessivo ricorso ad attività speculative. Evidenziata altresì l'esigenza che i partiti non abbiano rappresentanze all'interno delle aziende strategiche a capitale pubblico, esprime soddisfazione per l'accoglimento di proposte Pag. VIIIemendative presentate dalla propria parte politica nel corso dell'esame in sede referente, preannunziando infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

GIANLUCA FORCOLIN (LNP). Nel richiamare le principali finalità del provvedimento d'urgenza in esame, si sofferma in particolare sulle condivisibili disposizioni volte a garantire allo Stato la possibilità di intervenire sugli assetti societari di imprese operanti in settori ritenuti strategici per il Paese, nonché sulle misure finalizzate a consentire l'esercizio da parte dello Stato di determinati poteri speciali nell'ambito di servizi pubblici essenziali, necessari per assicurare un margine di discrezionalità in caso di tentativi di acquisizione delle predette attività da parte di soggetti esteri che ne pregiudicherebbero l'interesse pubblico. Nel sottolineare quindi che, grazie ad un mutato atteggiamento da parte del Governo, più disponibile al dialogo, è stata possibile un'ampia collaborazione tra le forze politiche, che auspica possa proseguire in futuro, richiama le proposte di modifica presentate dal suo gruppo al fine di tutelare maggiormente le attività produttive e strategiche del Paese.

ANGELO CERA (UdCpTP). Sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione, oltre a perseguire l'obiettivo di chiudere la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea con riferimento alle disposizioni contenute nel decreto-legge n. 332 del 1994, opera una regolazione strutturale dei poteri speciali del Governo a tutela di preminenti interessi dello Stato in taluni settori strategici, che possono peraltro essere fatti valere nei confronti di qualsiasi persona giuridica. Rileva, inoltre, che il testo in esame appare conforme ai principi desumibili dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea e compatibile con il disposto della Costituzione italiana. Evidenziata, altresì, l'esigenza che l'esercizio dei predetti poteri salvaguardi le politiche di settore, garantendo l'erogazione dei servizi essenziali per i cittadini, esprime soddisfazione, a nome del suo gruppo, per il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, auspicando la definizione di una normativa europea in materia di settori strategici.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Nel ringraziare i relatori e tutti coloro che sono intervenuti nella discussione, esprime soddisfazione per il proficuo e costruttivo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, che ha condotto alla presentazione di proposte emendative migliorative del testo. Richiamati quindi i principali aspetti di un provvedimento d'urgenza volto a ridisegnare una disciplina ormai obsoleta, sottoposta peraltro ad alcune censure da parte delle istituzioni comunitarie, osserva che gli interventi delineati intendono coniugare l'apertura agli investimenti e la garanzia di adeguati meccanismi di controllo da parte del Governo e del Parlamento, ritenendo altresì le suddette disposizioni conformi alle richieste provenienti dall'Europa.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Avverte altresì che la discussione sulle linee generali del provvedimento di cui al punto 2 dell'ordine del giorno avrà luogo in altro momento.

La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la sua interrogazione n. 3-02196, sulle iniziative in materia di politiche di sviluppo per il Mezzogiorno, con particolare riferimento alla dotazione del fondo per le aree sottoutilizzate (FAS).

Pag. IX

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 32). - Replica il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA), che, nel ringraziare il Viceministro, lamenta la mancanza di un impegno concreto che garantisca lo sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno, segnatamente con riferimento al settore ferroviario.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-02197, su chiarimenti in merito ad un bando di gara del Ministero dell'economia e delle finanze concernente l'acquisto di «auto blu».

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 34). - Replica il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV), che, nel lamentare lo stampo burocratico della risposta, ritiene che i cittadini italiani, ai quali si stanno chiedendo tanti sacrifici, giudicheranno incomprensibile l'acquisto di ulteriori «auto blu».

MARCO CAUSI (PD). Illustra l'interrogazione Ventura n. 3-02198, sulle misure per sostenere gli investimenti dei comuni che hanno rispettato il patto di stabilità, al fine di incentivare lo sviluppo dell'economia locale.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 36). - Replica il deputato MICHELE VENTURA (PD), che giudica la risposta parziale ed elusiva della questione riguardante lo sblocco degli investimenti dei comuni che hanno rispettato il patto di stabilità.

DOMENICO SCILIPOTI (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02199, sulle iniziative per reperire fondi a favore del bilancio dello Stato, con particolare riferimento all'ipotesi di una forma di noleggio delle opere d'arte inutilizzate attraverso aste telematiche.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 37). - Replica il deputato DOMENICO SCILIPOTI (PT), che, nel ringraziare il Viceministro, ricorda di aver proposto che i partecipanti all'asta prestino idonee garanzie fideiussorie bancarie o assicurative, auspicando che la sua proposta venga attentamente valutata.

GIAN CARLO DI VIZIA (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02200, concernente elementi in ordine all'ammontare di titoli del debito pubblico detenuti da istituti bancari.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Viceministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 39). - Replica il deputato GIAN CARLO DI VIZIA (LNP), che invita il Governo a rivolgere attenzione al sistema bancario, affinché le operazioni sui prodotti finanziari non penalizzino oltremodo le imprese e le famiglie.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02203, sulle iniziative in merito a richieste di restituzione delle somme percepite dai giudici di pace a titolo di indennità forfettaria mensile.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 40). - Replica il deputato ANTONINO LO PRESTI (FLpTP), che, nel sottolineare come l'indennità in questione sia volta a rimborsare le spese per l'attività di formazione ed aggiornamento, auspica che il Ministero della giustizia fornisca indicazioni più precise in proposito, anche per evitare un contenzioso che comporterebbe un aggravio di oneri.

ANTONIO DE POLI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02201, sulle misure a favore dei comuni e degli enti locali in relazione agli impegni finanziari Pag. Xassunti in occasione dell'eccezionale ondata di maltempo dei mesi di gennaio e febbraio 2012.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42). - Replica il deputato ANTONIO DE POLI (UdCpTP), che sollecita il Governo ad intervenire per superare i danni verificatesi nelle aree maggiormente colpite dalle eccezionali ondate di maltempo verificatesi nei mesi di gennaio e febbraio 2012, anche mediante la previsione di agevolazioni fiscali alle imprese e di aiuti alle amministrazioni locali.

JOLE SANTELLI (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02202, concernente intendimenti del Governo in merito all'ubicazione della sede principale dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ed elementi in ordine all'attività dell'Agenzia.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43). - Replica il deputato JOLE SANTELLI (PdL), che, nel dichiararsi soddisfatta della risposta, prospetta la possibilità di vendita o di comodato d'uso controllato dalla prefettura in relazione all'assegnazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

La seduta, sospesa alle 15,50, è ripresa alle 16.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantuno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,30.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Commemorazione dell'onorevole Miriam Mafai.

PRESIDENTE (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della più sentita partecipazione al dolore dei familiari di Miriam Mafai, recentemente scomparsa, della quale ricorda la figura di autorevole giornalista e scrittrice e di componente la Camera dei deputati nella XII legislatura, richiamandone, in particolare, l'appassionata militanza politica, la profonda adesione ai valori della laicità e della libertà, nonché il costante e stretto legame con il movimento per l'emancipazione delle donne.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Intervengono per associarsi al ricordo dell'onorevole Miriam Mafai i deputati WALTER VELTRONI (PD), FLAVIA PERINA (FLpTP) e FERDINANDO ADORNATO (UdCpTP).

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 21 del 2012: Norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni (A.C. 5052-A).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.
La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

Pag. XI

(Esame dell'articolo unico)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), MAURIZIO FUGATTI (LNP), MASSIMO BITONCI (LNP) e GIANLUCA FORCOLIN (LNP).

MARCO CAUSI (PD), Relatore per la VI Commissione. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 1 del decreto-legge, esprimendo altrimenti parere contrario.

ALBERTO GIORGETTI (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Fugatti 2.34 e 2.40, purché riformulati; invita, quindi, al ritiro di tutte le restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Concorda.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Fugatti 1.12 e 1.9.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Barbato 1.7.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Barbato 1.7.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le rilevanti finalità dell'emendamento Polledri 1.3, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Polledri 1.3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.8, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 1.8.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le rilevanti finalità perseguite dall'emendamento Fugatti 1.10.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fugatti 1.10.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Fugatti 1.01, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Fugatti 1.01.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama il contenuto dell'emendamento Polledri 2.10, del quale auspica l'approvazione, volto ad ampliare l'ambito oggettivo della normativa recata dall'articolo 2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Polledri 2.10.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fugatti 2.19, del quale auspica l'approvazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Fugatti 2.19, approva l'emendamento Fugatti 2.34, nel testo riformulato, e respinge l'emendamento Fugatti 2.20.

LINO DUILIO (PD). Invita il Governo a precisare le motivazioni sottese all'invito al ritiro dei suoi emendamenti 2.50 e 2.51.

Pag. XII

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Richiama le motivazioni sottese all'invito al ritiro formulato sugli emendamenti Duilio 2.50 e 2.51.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Duilio ritira il suo emendamento 2.50.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Polledri 2.9, volto ad esplicitare la portata del comma 3 dell'articolo 2 del decreto-legge.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Polledri 2.9.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Illustra le finalità dell'emendamento Polledri 2.8, invitando il relatore a riconsiderare il parere espresso.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Polledri 2.8.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama il contenuto dell'emendamento Fugatti 2.33, parzialmente sostitutivo del comma 5, primo periodo, dell'articolo 2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fugatti 2.33.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le finalità sottese all'emendamento Fugatti 2.17.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fugatti 2.17.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Duilio ritira il suo emendamento 2.51 e che il deputato Fugatti accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 2.40.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Fugatti 2.40, nel testo riformulato.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fugatti 2.18, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Fugatti 2.18 e 3.10.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Illustra il contenuto dell'articolo aggiuntivo Fugatti 3.01, del quale auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Fugatti 3.01.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Accetta l'ordine del giorno Barbato n. 8 e, purché riformulati, i restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori degli ordini del giorno Porfidia n. 1, Iannaccone n. 2, Belcastro n. 3, Galli n. 4, Borghesi n. 5 e Di Stanislao n. 6 accettano le riformulazioni proposte dal Governo dei rispettivi documenti di indirizzo e che l'ordine del giorno Santelli n. 9 è stato ritirato.

Intervengono il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV) e il Ministro per gli affari europei ENZO MOAVERO MILANESI, che propone un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Mura n. 7, accettata dai presentatori.

(Dichiarazioni di voto finale)

VINCENZO D'ANNA (PT). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, giudicando pienamente condivisibili le disposizioni in esso contenute, che segnano un'inversione Pag. XIIIdi tendenza in materia di partecipazione dello Stato negli assetti societari della aziende privatizzate. Richiamato altresì l'obbligo imposto dalle istituzioni europee di ottemperare alla normativa comunitaria in materia, ricorda i deleteri effetti dello statalismo intransigente che, attraverso lo strumento della golden share, si è determinato nel Paese nel corso degli anni passati.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiamate le condivisibili finalità perseguite dal decreto-legge in esame, ritiene tuttavia che sarebbe stato necessario un intervento più incisivo per consentire una maggiore salvaguardia dei settori strategici dell'economia nazionale. Pur riconoscendo, altresì, che durante l'iter del provvedimento sono state recepite talune istanze proposte dalla propria parte politica, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, che ha sostanzialmente recepito il contributo di tutti i gruppi parlamentari, esprimendo soddisfazione per l'accoglimento di alcune proposte migliorative del testo presentate dalla sua parte politica.

ENZO RAISI (FLpTP). Sottolineate la rilevanza e la tempestività dell'intervento operato con il decreto-legge in esame, con il quale, tra l'altro, si conferisce una rinnovata credibilità internazionale al nostro Paese, introducendo una disciplina improntata a maggiore trasparenza e democrazia, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Espressa soddisfazione per la conclusione del contenzioso aperto in materia con le istituzioni europee, sottolinea l'importanza delle misure contenute in un provvedimento d'urgenza che renderà più trasparenti e certe le regole che disciplinano settori vitali per il Paese, superando l'utilizzo dello strumento della golden share. Ringrazia quindi il Governo e tutti coloro che hanno contribuito all'iter del disegno di legge di conversione in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

IVANO STRIZZOLO (PD). Evidenziato il costruttivo dibattito svoltosi in Commissione, caratterizzato da una fattiva collaborazione tra Governo e organi parlamentari, rileva come il provvedimento d'urgenza in esame rappresenti il giusto punto di equilibrio tra gli interessi del nostro Paese e quelli più generali dell'Unione europea. Nel ringraziare, quindi, tutti coloro che hanno contribuito a migliorare la portata normativa del testo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

COSIMO VENTUCCI (PdL). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione, volto a modificare i poteri speciali di governance attribuiti allo Stato nella gestione di società operanti in settori strategici per il Paese, interviene nella disciplina della golden share al fine di ottemperare alle indicazioni provenienti dalle istituzioni europee, sottolinea il proficuo lavoro svolto dai relatori e dal Governo. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MAURIZIO TURCO (PD).

MARCO CAUSI (PD), Relatore per la VI Commissione. Richiama il contenuto di due ordini del giorno che, a causa di un disguido, non sono stati tempestivamente sottoposti al parere del Governo.

PRESIDENTE. Ne prende atto, precisando che non è possibile riaprire la fase relativa agli ordini del giorno.

Pag. XIV

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5052-A.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo le intese intercorse, la trattazione dei restanti punti iscritti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.

Su lutti dei deputati Vinicio Giuseppe Guido Peluffo e Enrico Farinone.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore dei deputati Peluffo e Farinone, colpiti da gravi lutti: la perdita, rispettivamente, del padre e della madre.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati RITA BERNARDINI (PD), ALDO DI BIAGIO (FLpTP), FABIO GARAGNANI (PdL) e PAOLA BINETTI (UdCpTP), nonché, per sollecitare la risposta a suoi atti di sindacato ispettivo, il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 12 aprile 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 78).

La seduta termina alle 19,10.