XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 668 di mercoledì 18 luglio 2012

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 9 luglio 2012.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

ANTONIO RAZZI (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02394, sugli intendimenti del Governo in relazione all'esercizio della delega di cui alla legge comunitaria 2010 per il riordino della disciplina delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 1). - Replica il deputato ANTONIO RAZZI (PT), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto, sottolinea la necessità di non penalizzare le piccole e medie imprese operanti nel settore, ricordando che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge in materia.

GIUSEPPE SCALERA (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02395, sulle misure per la salvaguardia della Biblioteca dei Girolamini di Napoli.

LORENZO ORNAGHI, Ministro per i beni e le attività culturali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 3). - Replica il deputato EMERENZIO BARBIERI (PdL), che, pur rilevando che la risposta presenta aspetti positivi, esprime sconcerto per l'inerzia delle competenti strutture ministeriali a fronte dei gravi problemi della Biblioteca oggetto dell'atto ispettivo.

SANDRO OLIVERI (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua interrogazione n. 3-02396, sulle iniziative volte ad evitare che la riduzione dei trasferimenti in materia sanitaria penalizzi regioni già impegnate in consolidati processi di revisione della spesa sanitaria.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Ministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 5). - Replica il deputato SANDRO OLIVERI (Misto-MpA-Sud), il quale giudica la risposta non soddisfacente, sottolineando che i tagli lineari alla spesa penalizzano fortemente le regioni più virtuose.

BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02397, sulle iniziative di competenza in relazione al piano industriale 2012-2015 del Monte dei Paschi di Siena e ai connessi effetti occupazionali.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Ministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 6). - Replica il deputato BENEDETTO FABIO GRANATA (FLpTP), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della parte finale della risposta, invita il Governo ad operare un attento monitoraggio sulla vicenda oggetto dell'atto ispettivo.

MAURO LIBÈ (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02398, sulle iniziative volte alla concessione di contributi per la messa in sicurezza del territorio della Pag. VIprovincia di Messina ripetutamente colpita da eventi alluvionali, nonché per la ricostruzione del patrimonio abitativo compromesso e il riavvio delle attività produttive.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Ministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 8). - Replica il deputato MAURO LIBÈ (UdCpTP), che, nel prendere atto della disponibilità manifestata dal Ministro, sottolinea la necessità di una più accurata pianificazione con riguardo alla tutela del territorio, auspicando che il Governo preveda adeguati finanziamenti per il territorio oggetto dell'atto ispettivo.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Illustra l'interrogazione Franceschini n. 3-02399, sulle iniziative in ambito comunitario in materia di vigilanza e regolamentazione dei derivati e misure per rafforzare gli strumenti di stabilizzazione e di correzione degli squilibri nei mercati del debito sovrano.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Ministro dell'economia e delle finanze. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 10). - Replica il deputato FRANCESCO BOCCIA (PD), che, manifestata preoccupazione per la forte componente speculativa presente nei mercati, preannunzia che il suo gruppo vigilerà sulla risoluzione di taluni evidenti conflitti d'interesse, auspicando che il Governo assuma sollecite iniziative a tale riguardo.

MANUELA LANZARIN (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02400, concernente presupposti e conseguenze delle scelte di revisione della geografia giudiziaria operate con recenti provvedimenti governativi.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 12). - Replica il deputato MANUELA LANZARIN (LNP), che, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatta della risposta, stigmatizza i tagli indiscriminati effettuati dall'Esecutivo, che determineranno carichi eccessivi di lavoro per taluni tribunali ed un ulteriore aggravio di costi per lo Stato.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Illustra l'interrogazione Donadi n. 3-02401, sulle problematiche riguardanti la riorganizzazione della struttura dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 13). - Replica il deputato PIERFELICE ZAZZERA (IdV), che, nel dichiarare di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, sottolinea che i tagli indiscriminati operati dall'Esecutivo non consentono l'attuazione di numerosi adempimenti internazionali, quali la prosecuzione dell'attività dell'Unar.

La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione sono cinquantacinque.

Modifica nella costituzione di una Commissione permanente.

PRESIDENTE. Comunica che nella seduta odierna la I Commissione ha proceduto alla elezione del deputato Barbara Pollastrini a vicepresidente, in sostituzione del deputato Roberto Zaccaria, dimissionario dalla carica.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16,30.

Pag. VII

Sull'ordine dei lavori.

SANDRA ZAMPA (PD). Richiama l'attenzione dell'Assemblea sull'iniziativa di protesta intrapresa dai sindaci di due comuni della Locride per manifestare contro la mancata corresponsione dei contributi dovuti per l'accoglienza degli immigrati.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD). Chiede che il Presidente del Consiglio riferisca alla Camera circa l'esito del suo incontro con il presidente della regione Sicilia, attesa la drammatica situazione finanziaria della medesima regione, con conseguente rischio di fallimento.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Nell'associarsi alle considerazioni del deputato Burtone, sollecita la Presidenza ad attivarsi presso il Governo affinché l'Assemblea sia informata con notizie e dati certi sulla delicatissima situazione economica riguardante la regione Sicilia.

Deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione ad un conflitto di attribuzione innanzi alla Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Comunica che, nella riunione dell'11 luglio 2012, l'Ufficio di Presidenza ha deliberato di proporre alla Camera la costituzione in giudizio innanzi alla Corte costituzionale per resistere al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal tribunale ordinario di Roma - sezione civile, in relazione alla deliberazione della Camera del 22 settembre 2010, con la quale è stata dichiarata - ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione - l'insindacabilità delle opinioni espresse dal deputato Silvio Berlusconi nei confronti del deputato Antonio Di Pietro.

Dopo un intervento contrario del deputato FEDERICO PALOMBA (IdV), uno favorevole del deputato FULVIO FOLLEGOT (LNP) ed una precisazione del deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), il quale dichiara che non prenderà parte alla votazione, la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta dell'Ufficio di Presidenza.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 89 del 2012: Proroga di termini in materia sanitaria (A.C. 5323-A).

Nella seduta del 16 luglio 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che prima della seduta è stato ritirato l'emendamento Miotto Dis. 1.1 e che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Binetti 1.29.
Comunica inoltre che la Commissione ha presentato una nuova formulazione dell'emendamento 1.100, con riferimento alla quale risulta alla Presidenza che i rappresentanti di tutti i gruppi abbiano rinunciato al termine per la presentazione di subemendamenti.

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati VINCENZO D'ANNA (PT) e LAURA MOLTENI (LNP).

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.100 (Nuova formulazione) della Commissione ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, sui quali esprime altrimenti parere contrario, precisando che il contenuto degli emendamenti Binetti 1.28, Palagiano 1.15 e Miotto 1.22 potrebbe Pag. VIIIessere più opportunamente trasfuso in ordini del giorno.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Concorda, rimettendosi altresì all'Assemblea sull'emendamento Miotto 1.21.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Laura Molteni 1.23 e Scilipoti 1.30.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Miotto 1.21.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Richiama le motivazioni che lo inducono a proporre la soppressione del secondo periodo del comma 2 dell'articolo 1 del decreto-legge, come previsto dal suo emendamento 1.14, identico all'emendamento Laura Molteni 1.25, lamentando altresì l'impossibilità di apportare modifiche ad un provvedimento grazie al quale si intende procedere a nomine di natura politica negli organismi tecnici operanti presso il Ministero della salute.

ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Palagiano 1.14 e Laura Molteni 1.25, ritenendo che le commissioni tecniche siano essenziali per il governo del sistema sanitario.

LUCIO BARANI (PdL). Dichiara il voto convintamente contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Palagiano 1.14 e Laura Molteni 1.25, reputando necessario che siano nominate personalità di provata esperienza presso organismi importanti per il buon funzionamento del sistema sanitario.

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP). Rilevato che il Governo si è impegnato ad affrontare le tematiche sollevate, che formeranno oggetto di ordini del giorno, manifesta un orientamento contrario agli identici emendamenti in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Palagiano 1.14 e Laura Molteni 1.25, nonché l'emendamento Laura Molteni 1.26.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Binetti 1.28.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Manifesta disponibilità a ritirare il suo emendamento 1.15, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Precisato che il testo in esame non pone comunque ostacoli alla riduzione del numero dei componenti degli organismi operanti presso il Ministero della salute, preannunzia un orientamento favorevole all'ordine del giorno cui ha fatto riferimento il deputato Palagiano.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro degli emendamenti Palagiano 1.15 e Miotto 1.22.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Ritira il suo emendamento 1.31 ed illustra le ragioni per le quali giudica opportuna la soppressione del comma 3 dell'articolo 1, come previsto dal suo emendamento 1.1.

TERESIO DELFINO (UdC). Nel rilevare come il numero degli organismi tecnici operanti presso il Ministero della salute sia recentemente aumentato a dismisura, reputa opportuno procedere alla razionalizzazione e alla riduzione di tali organismi con oculatezza e tutelando il diritto alla salute dei cittadini.

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Nel rassicurare i deputati intervenuti Pag. IXin ordine all'attività svolta dagli organismi tecnici operanti presso il Ministero della salute, sottolinea la maggiore trasparenza che caratterizza le procedure di nomina del presidente del Consiglio superiore della sanità.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Palagiano 1.1.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Ricorda che il suo emendamento 1.6, identico all'emendamento Laura Molteni 1.27, è finalizzato a restituire all'assemblea del Consiglio superiore della sanità le prerogative di nomina del suo presidente.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Palagiano 1.6 e Laura Molteni 1.27 ed approva l'emendamento 1.100 (Nuova formulazione) della Commissione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto degli ordini del giorno dichiarati inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 30).

RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Pedoto n. 2 e Laura Molteni n. 14; invita al ritiro dell'ordine del giorno Garagnani n. 4, che altrimenti non accetta. Non accetta inoltre l'ordine del giorno Perina n. 6; accetta, infine, i restanti ordini del giorno presentati.

Intervengono il deputato FABIO GARAGNANI (PdL), che non accede all'invito al ritiro del suo ordine del giorno n. 4, il Ministro della salute RENATO BALDUZZI, nonché i deputati GIUSEPPE ROMELE (PdL) e MASSIMO POLLEDRI (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Garagnani n. 4.

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'ordine del giorno Perina n. 6.

Intervengono il deputato ANTONIO PALAGIANO (IdV) e il Ministro della salute RENATO BALDUZZI.

(Dichiarazioni di voto finale)

GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Osservato che le aziende sanitarie dovranno promuovere spazi adeguati ed una migliore organizzazione per l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, sottolinea l'ampia discrezionalità riservata al Ministro della salute in ordine alla facoltà di rinnovare la composizione del Consiglio superiore della sanità, rilevando peraltro la necessità di coinvolgere in tale scelta gli interlocutori che operano nel settore. Dichiara infine il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

DONATO RENATO MOSELLA (Misto-ApI). Richiamati gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in esame, con il quale, tra l'altro, si garantisce maggiore trasparenza ed efficienza dei servizi sanitari erogati ai cittadini, ritiene che la proroga degli organi collegiali debba essere occasione per una riorganizzazione, dichiara infine il voto favorevole della sua componente politica sul relativo disegno di legge di conversione.

FRANCESCO STAGNO d'ALCONTRES (Misto-G.Sud-PPA). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, sottolinea l'importanza del Consiglio superiore di sanità quale organo di consulenza tecnico-scientifica del Ministro della salute. Richiamati quindi gli interventi innovativi contenuti nel provvedimento d'urgenza in discussione, invita il Governo a favorire l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria anche attraverso la definizione di un assetto stabile della normativa vigente in materia.

Pag. X

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Sottolineata la necessità di procedere ad un accorpamento degli enti operanti presso il Ministero della salute prima di procedere alla nomina dei relativi componenti, richiama gli aspetti di maggiore criticità del provvedimento d'urgenza in esame, sul quale dichiara il voto contrario del suo gruppo.

PIPPO GIANNI (PT). Rilevata l'esigenza di favorire l'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria e di garantire ai cittadini servizi sanitari più efficienti, richiama gli aspetti critici presenti nel provvedimento d'urgenza in discussione, che personalmente non condivide ma sul quale il suo gruppo ha deciso di esprimere voto favorevole.

CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, ricorda le principali misure in esso contenute, con particolare riferimento alla facoltà di utilizzare le strutture private per l'esercizio di attività libero-professionale intramuraria. Auspica inoltre la definizione di una nuova disciplina della materia ispirata a principi di trasparenza, di capacità e di competenza.

NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdCpTP). Ricordato il dibattito inerente l'opportunità di varare una riforma organica dell'attività libero-professionale intramuraria e dell'intera organizzazione del sistema sanitario nazionale, richiama gli aspetti più condivisibili delle norme recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, sottolineando la necessità di razionalizzare le spese del comparto e di tutelare, al contempo, il diritto alla salute dei cittadini. Rilevata quindi l'esigenza di approvare con tempestività il testo in esame al fine di assicurare la continuità dell'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

LAURA MOLTENI (LNP). Pur essendo favorevole all'attività libero-professionale intramuraria, lamenta i gravi ritardi da parte di alcune regioni nell'adeguamento delle proprie strutture per consentirne l'esercizio in maniera efficiente. Evidenziato altresì che da tale situazione deriverà un inevitabile spostamento dei pazienti dalle strutture pubbliche agli studi e alle cliniche private, richiama gli aspetti critici del provvedimento d'urgenza in esame, assolutamente non risolutivo dei problemi del settore sanitario, richiamando peraltro l'unica modifica apportata con il consenso dell'intera Commissione in tema di assicurazione obbligatoria.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD). Sottolineati i rischi sottesi all'esercizio dell'intramoenia allargata, rileva la necessità di governare e monitorare la fase di ulteriore proroga dei termini per lo svolgimento della predetta attività libero-professionale, reputando peraltro opportuno definire in modo organico e stabile l'intera materia. Richiamate quindi le importanti disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, volte, tra l'altro, a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.

LUCIO BARANI (PdL). Richiamata la rilevanza del provvedimento d'urgenza in discussione per gli operatori del comparto sanitario, segnatamente in riferimento alle modalità applicative dell'esercizio dell'attività libero-professionale intramuraria, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, rilevando che le norme di proroga recate dal decreto-legge sono volte a favorire, attraverso una sorta di dilazione tecnica dell'operatività delle regole in materia di intramoenia allargata, il sollecito varo di una riforma organica e complessiva della regolamentazione del settore.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 5323-A.

Pag. XI

Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 5369, di conversione del decreto-legge n. 79 del 2012, recante misure urgenti per garantire la sicurezza dei cittadini, per assicurare la funzionalità del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e di altre strutture dell'Amministrazione dell'interno, nonché in materia di Fondo nazionale per il Servizio civile.
Il disegno di legge è assegnato alla I Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIANCARLO LEHNER (PT), CATERINA PES (PD), PAOLA BINETTI (UdCpTP) e SANDRO OLIVERI (Misto-MpA-Sud).

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato ANTONINO LO PRESTI (FLpTP).

Discussione congiunta dei disegni di legge di ratifica: S. 2914 - Meccanismo di stabilità per gli Stati membri dell'Unione europea la cui moneta è l'euro (approvato dal Senato) (A.C. 5357); S. 3239 - Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria (approvato dal Senato) (A.C. 5358); S. 3240 - Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES) (approvato dal Senato) (A.C. 5359).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione congiunta è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 16 luglio 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione congiunta sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ENRICO PIANETTA (PdL), Relatore sui disegni di legge nn. 5357 e 5359. Nell'illustrare i disegni di legge nn. 5357 e 5359, ne evidenzia la straordinaria rilevanza al fine di approntare la risposta europea alla gravissima crisi economico-finanziaria globale che ha investito particolarmente i Paesi periferici dell'eurozona. Nel richiamare, quindi, gli importanti risultati raggiunti dall'Italia nel perseguimento di obiettivi di risparmio e di razionalizzazione della spesa, osserva che la ratifica dei predetti Trattati deve intendersi finalizzata al rafforzamento del vincolo politico, oltre che economico-finanziario, tra i Paesi membri dell'Unione europea. Si sofferma, quindi, sulla particolare governance del Meccanismo europeo di stabilità, evidenziando che la consistenza della quota di conferimento dell'Italia al capitale del nuovo istituto determina l'attribuzione di diritti di voto integranti di per sé un generale potere di veto. Richiama, quindi, il proficuo lavoro istruttorio svolto dalle Commissioni affari esteri di Camera e Senato, secondo le intese intercorse tra i Presidenti dei due rami del Parlamento, nonché la fattiva collaborazione con le Commissioni bilancio, affari esteri e affari europei del Bundestag. Rivolto quindi un ringraziamento al Ministro Moavero Milanesi per l'impegno profuso, rivendica la costante e approfondita funzione di controllo e di indirizzo esercitata dal Parlamento italiano sui recenti sviluppi della governance dell'Unione economica e monetaria, sottolineando la problematica democraticità, in un'ottica parlamentare, dei Pag. XIIprocedimenti decisionali del Meccanismo europeo di stabilità e delle consequenziali cessioni di sovranità. Auspica, infine, la sollecita ratifica dei Trattati in discussione.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD), Relatore sul disegno di legge n. 5358. Richiama il contenuto del Trattato relativo al cosiddetto Fiscal compact, finalizzato al raggiungimento di un patto di bilancio per rafforzare il coordinamento delle politiche economiche e promuovere la governance economica dell'eurozona, richiamando altresì la grave crisi economico-finanziaria che pervade l'Europa. Sottolineata quindi la necessità di coniugare il consolidamento di politiche di rigore finanziario all'esigenza di un riequilibrio macroeconomico, segnatamente attraverso la promozione di politiche volte alla crescita e alla stabilizzazione della zona euro, giudica comunque ineludibile la scelta della responsabilità fiscale relativa ai vincoli imposti dal Fiscal compact. Manifestato infine apprezzamento per il positivo operato del Governo in ambito comunitario, ritiene del tutto prioritario favorire il rilancio dell'integrazione europea.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Ritiene che l'allarmante e ampia recessione che sta investendo l'Unione europea richieda urgenti e necessarie risposte sui versanti finanziario, fiscale e del sostegno alla crescita che contemperino l'osservanza di una rigorosa disciplina fiscale da parte dei Paesi in difficoltà con un sostegno alla domanda aggregata a livello comunitario da parte degli Stati membri in fase di espansione e di surplus commerciale. Osserva, in tal senso, che i predetti auspicabili sviluppi della governance europea hanno come precondizione la costruzione di un popolo europeo e di una maggiore integrazione politica dell'Unione.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Nel ringraziare il Ministro per la sua presenza in Aula, lamenta la ristrettezza dei tempi concessi per discutere una materia di straordinaria importanza, quale quella oggetto dei Trattati in esame, che determinano notevoli ripercussioni di carattere finanziario, comportano limitazioni della sovranità nazionale e presentano anche aspetti non conformi al dettato costituzionale, con specifico riferimento all'articolo 81, considerato, tra l'altro, che la copertura finanziaria prevista appare sostanzialmente fittizia. Denunzia infine lo svuotamento delle prerogative parlamentari palesato dall'iter dei provvedimenti in discussione, che ha fortemente snaturato il ruolo delle Camere.

PRESIDENTE. Precisa che il contingentamento dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica in discussione è conforme ai precedenti.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel manifestare preliminarmente soddisfazione per la liberazione di Rossella Urru ed apprezzamento per la presenza in Aula del Ministro Moavero Milanesi, ricorda le perplessità espresse in particolare in Francia e in Germania sul cosiddetto Fiscal compact, sottolineando la necessità di assicurare un'efficace governance economica dell'Unione europea, che richiede, tra l'altro, un più incisivo ruolo della Banca centrale europea ed un maggiore coinvolgimento del Parlamento europeo. Nel formulare, al riguardo, seri dubbi sulle scelte di politica economica compiute da alcuni Stati membri dell'Unione, tra cui l'Italia, ritiene che sarebbe stato necessario un rafforzamento delle politiche di coesione perseguendo un'effettiva unione politica europea. Preannunzia quindi l'astensione del suo gruppo sui disegni di legge di ratifica in discussione, sottolineando gli effetti negativi che potranno derivare dall'introduzione nella Costituzione del vincolo del pareggio di bilancio.

La seduta, sospesa alle 20,45, è ripresa alle 20,50.

SANDRO GOZI (PD). Nel ritenere che la ratifica dei Trattati in discussione sia Pag. XIIInecessaria e non rinviabile, considerata la grave crisi economica in atto, sottolinea in particolare il Fiscal compact e il Meccanismo europeo di stabilità consentano di compiere passi in avanti nella gestione dell'emergenza, che richiede anche nuove politiche di crescita affiancate da nuove strategie di spesa che, tuttavia, non sono state ancora completamente definite; rileva peraltro la presenza nel predetto Meccanismo europeo di stabilità di talune criticità relative all'assenza di adeguata trasparenza e di effettivo controllo democratico. Auspicata, quindi, la sollecita approvazione della legge comunitaria per il 2012, evidenzia la necessità di rafforzare la dimensione politica dell'Unione, attraverso il riavvio del processo costituente europeo.

MARIO TASSONE (UdCpTP). Ritiene che l'attuale confronto parlamentare segnerà una tappa di un più complessivo e maturo dibattito sugli sviluppi della governance economico-finanziaria dell'Unione economica e monetaria, che dovrà coinvolgere ampiamente l'opinione pubblica, segnatamente in merito al difficile equilibrio tra politiche di rigore e stabilità e misure espansive di sostegno alla crescita. Osserva, in tal senso, che si rende necessaria anche un'attenta valutazione storica del percorso istituzionale iniziato con il Trattato di Maastricht, cui non è seguito il necessario approfondimento dell'integrazione politica dell'Unione europea, tuttora attraversata da perduranti egoismi nazionali, pur nel quadro di crescenti cessioni di sovranità nazionale. Richiamate, inoltre, le perplessità da lui manifestate circa la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio, esprime riserve sulla trasparenza e neutralità della potente burocrazia comunitaria, nonché sul deficit democratico della governance europea e sulle inevitabili ricadute negative in termini di crisi di rappresentanza. Preannunzia, infine, il voto favorevole del suo gruppo sui disegni di legge di ratifica in discussione.

MARCO MAGGIONI (LNP). Nel lamentare la ristrettezza dei tempi concessi al Parlamento per esaminare i Trattati in discussione, la cui ratifica comporterà pesanti conseguenze nel contesto economico e sociale del Paese, evidenzia l'incapacità delle istituzioni europee di contrastare le manovre speculative sui titoli del debito pubblico. Sottolineato, inoltre, che il Governo ha attuato una politica influenzata unicamente dagli interessi della finanza e non dalle reali esigenze dei cittadini, ritiene che sarebbe stato più opportuno prevedere un meccanismo automatico di aiuto ai Paesi in difficoltà e non attribuire eccessivi poteri ai componenti del MES. Manifesta, infine, l'orientamento contrario del suo gruppo ai disegni di legge di ratifica in esame.

FRANCO NARDUCCI (PD). Sottolineata la rilevanza cruciale e l'urgenza dei dispositivi giuridici previsti dai Trattati in discussione al fine di salvaguardare futuro e stabilità europei, evidenzia come, malgrado l'intervenuta approvazione dei relativi disegni di legge di ratifica da parte del Bundestag tedesco, debba ancora pronunziarsi la Corte costituzionale tedesca in merito alla compatibilità delle previste cessioni di sovranità con la legge fondamentale. Paventato, quindi, il rischio di disastrose ricadute economico-finanziarie nell'eventualità che i predetti Trattati non entrino in vigore per il mancato deposito delle ratifiche necessarie, rileva l'opportunità di un'ampia integrazione politica dell'Unione europea, anche al fine di rendere operativo lo scudo antispread deciso nel vertice europeo di giugno, manifestando apprezzamento per l'equilibrio raggiunto tra il rigore assicurato dal Fiscal compact e il meccanismo solidaristico introdotto dal MES.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Ritiene che le attuali difficoltà economico-finanziarie dell'Unione europea e dell'Italia siano da ricondursi all'assenza di crescita e sviluppo improvvidamente sostenutI, in passato, dal debito privato e soprattutto, con particolare riferimento ai Paesi periferici dell'eurozona e all'Italia, dall'incontrollata espansione del debito pubblico. Pag. XIVLamentata, quindi, l'inefficacia dei rimedi apprestati dall'Unione europea contro la speculazione internazionale e la crisi dei debiti sovrani, esprime preoccupazione per le ampie cessioni di sovranità economica e politica del Paese, nonché per il deficit democratico delle istituzioni europee. Lamenta, altresì, che in base al sistema delle fonti stabilito dalla Costituzione italiana non sia previsto né il diretto pronunciamento popolare né procedure legislative aggravate per la ratifica di accordi internazionali implicanti ampie cessioni di sovranità. Nell'esprimere, infine, l'orientamento contrario del suo gruppo ai disegni di legge di ratifica in esame, auspica che si affermi un'Europa dei popoli e delle regioni.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.
Avverte altresì che la replica del Ministro avrà luogo nella seduta di domani, alla quale rinvia il seguito del dibattito.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ENRICO PIANETTA (PdL) e ROBERTO GIACHETTI (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 19 luglio 2012, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 84).

La seduta termina alle 22,10.