XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 696 di mercoledì 3 ottobre 2012

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantasette.

Trasferimento a Commissioni in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 4568, recante disposizioni per la ricerca delle persone scomparse.
(Così rimane stabilito).

Avverte che, per consentire alla stessa Commissione di procedere all'abbinamento richiesto dall'articolo 77 del Regolamento, sono trasferite in sede legislativa anche le proposte di legge nn. 705, 3214, 3728 e 4187.
Propone altresì il trasferimento alla VIII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 4913, concernente le sedi dell'ente Parco nazionale Gran Paradiso.
(Così rimane stabilito).

Avverte che, per consentire alla stessa Commissione di procedere all'abbinamento richiesto dall'articolo 77 del Regolamento, è trasferita in sede legislativa anche la proposta di legge n. 4540.
Propone quindi il trasferimento alla VIII Commissione in sede legislativa del testo unificato delle proposte di legge nn. 4258 e 4467, concernenti il Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche e dell'Emilia-Romagna.
(Così rimane stabilito).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Sull'ordine dei lavori.

DAVID FAVIA (IdV). Sottolinea la grave situazione di un imprenditore balneare triestino, il quale sta attuando forme di protesta contro l'intollerabile ritardo che caratterizza la definizione da parte del Governo della situazione normativa riguardante il settore balneare.

PRESIDENTE. Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10,10.

Seguito della discussione della proposta di legge costituzionale S. 3057: Modifica dell'articolo 13 dello Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia (approvata, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 5148 ed abbinata).

Nella seduta del 1o ottobre 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Monai 1.10.

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CARLO MONAI (IdV). Auspica un sollecito recepimento delle istanze sottese al suo emendamento 1.10, dichiarato inammissibile dalla Presidenza.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Nel rilevare che, nella riunione del Comitato dei nove svoltasi ieri, il Governo, che ha preannunziato l'intenzione di emanare un provvedimento volto a disciplinare la materia oggetto della proposta di legge costituzionale in esame, si è riservato di far conoscere la propria posizione, reputa opportuno un chiarimento da parte del rappresentante dell'Esecutivo.

SAVERIO RUPERTO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Nel condividere le scelte compiute dall'Assemblea sul piano del percorso legislativo, rileva che sono in corso approfondimenti sui temi oggetto della proposta di legge costituzionale in discussione, il cui esito non è al momento prevedibile.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Ritiene opportuno proseguire nei lavori, in modo che ogni gruppo possa assumersi le proprie responsabilità.

(Esame dell'articolo 1)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati MARIO TASSONE (UdCpTP), ETTORE ROSATO (PD), CARLO MONAI (IdV), MANLIO CONTENTO (PdL), FULVIO FOLLEGOT (LNP), MASSIMO DONADI (IdV), MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP), ROBERTO MENIA (FLpTP), FEDERICO PALOMBA (IdV) e ROBERTO ANTONIONE (Misto-LI-PLI).

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Concorda.

IVANO STRIZZOLO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Favia 1.1, auspicando la sollecita approvazione della proposta di legge costituzionale in esame nel testo trasmesso dal Senato, anche alla luce della ristrettezza dei tempi in vista della prossima consultazione elettorale in Friuli-Venezia Giulia.

DAVID FAVIA (IdV). Respinge le accuse rivolte al suo gruppo di tenere un atteggiamento strumentale, volto a ritardare l'approvazione del testo in discussione, atteso che reputa condivisibile la riduzione del numero dei consiglieri regionali, che dovrebbe essere tuttavia più consistente rispetto a quanto previsto nella proposta di legge costituzionale in esame; auspica quindi l'approvazione del suo emendamento 1.1.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Favia 1.1.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.11, che giudica un intervento tecnico e non politico.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Favia 1.11 ed approva l'articolo 1.

DAVID FAVIA (IdV). Reputa ragionevole ridurre il numero degli assessori regionali contestualmente a quello dei consiglieri, come previsto dal suo articolo aggiuntivo 1.01.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Favia 1.01.

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(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

CARLO MONAI (IdV). Reputa comunque positivi gli obiettivi sottesi al provvedimento in discussione, anche se di portata limitata rispetto alle esigenze di una più drastica riduzione dei costi della politica, da sempre auspicata dal suo gruppo, che esprimerà voto favorevole sulla proposta di legge costituzionale in esame.

ROBERTO MENIA (FLpTP). Rilevato che molte regioni appaiono oggi come nuovi centri di spreco, sottolinea la necessità di una riflessione sul mantenimento del requisito di specialità per talune regioni, ritenendo in proposito opportuna un'armonizzazione delle stesse. Nel dichiarare, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge costituzionale in esame, auspica che le prossime elezioni in Friuli-Venezia Giulia possano svolgersi sulla base del nuovo rapporto tra numero dei consiglieri ed abitanti.

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Rileva che la proposta di legge costituzionale in esame costituisce un segnale concreto della volontà di innovare il nostro ordinamento nel senso della riduzione dei costi, segnatamente quelli delle istituzioni decentralizzate.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ANGELO COMPAGNON (UdCpTP). Ritiene quindi che la riduzione dei consiglieri regionali del Friuli-Venezia Giulia costituisca un primo passo in tale direzione, evidenziando la virtuosità della gestione della spesa sanitaria nella predetta regione, basata principalmente sul meccanismo delle compartecipazioni. Nell'auspicare inoltre un deciso processo di decentramento e la giusta valorizzazione del principio del pareggio di bilancio, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Sottolineata l'importanza della prevista riduzione del numero dei consiglieri della regione Friuli-Venezia Giulia, attesa la grave situazione economico-sociale che obbliga moralmente a ridurre i costi della politica, giudica necessaria una diminuzione delle spese di funzionamento di tutte le autonomie locali attraverso una riorganizzazione delle stesse. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge costituzionale in esame, che auspica venga definitivamente approvata entro la fine della legislatura.

ALESSANDRO MARAN (PD). Nel ritenere che la proposta di legge costituzionale in esame vada comunque nella giusta direzione, pur comprendendo l'atteggiamento del Governo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo, sottolineando che la risposta all'esigenza di innovare l'assetto dello Stato si è finora quasi esclusivamente tradotta in istanze federaliste confuse, che si sono dimostrate non adeguate. Auspica pertanto che sia possibile trovare in nuove forme di autonomia l'impulso in grado di sostenere il progetto riformatore necessario per adeguare il nostro ordinamento ai cambiamenti intervenuti nella società.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Osservato che il Friuli-Venezia Giulia ha sempre considerato l'autonomia speciale un fatto che genera maggiori responsabilità nella gestione regionale, secondo il principio di sussidiarietà, rileva che il Parlamento nazionale, al contrario dell'ente territoriale in questione, non ha invece provveduto ad approvare una riduzione del numero dei propri componenti. Nel ricordare, quindi, che il Friuli-Venezia Giulia ha già ridotto la spesa pubblica regionale e tagliato i costi superflui della politica, dichiara con convinzione il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge costituzionale in esame.

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La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge costituzionale n. 5148.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge costituzionale.

Seguito della discussione della proposta di legge costituzionale S. 2923-2991: Modifica degli articoli 15 e 16 dello Statuto speciale per la Sardegna, in materia di composizione ed elezione del Consiglio regionale (approvata, in un testo unificato, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 5149 ed abbinate).

Nella seduta del 1o ottobre 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame dell'articolo unico)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato FEDERICO PALOMBA (IdV).

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Palomba 1.10.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Concorda.

SIRO MARROCU (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Palomba 1.10, che, in contrasto con il principio di autonomia, si propone di modificare una decisione assunta dal Consiglio regionale sardo, reputa doveroso salvaguardare la giusta capacità di rappresentanza del predetto Consiglio.

DAVID FAVIA (IdV). Stigmatizzate le dichiarazioni rese dal deputato Marrocu, richiama il referendum con il quale i cittadini della Sardegna hanno chiesto di ridurre a cinquanta il numero dei consiglieri regionali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Palomba 1.10.

PRESIDENTE. Avverte che, constando la proposta di legge costituzionale di un articolo unico, si procederà direttamente alla votazione finale.

(Dichiarazioni di voto finale)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Ricordata la proposta di legge presentata dal Partito Democratico al Senato con riguardo al numero dei consiglieri regionali della Sardegna, richiama le ragioni per le quali, a suo avviso, il consiglio regionale in questione potrebbe funzionare con la metà dei suoi componenti. Sottolinea, quindi, l'imprescindibile esigenza di ridurre i costi della politica a tutti i livelli.

GIORGIO CONTE (FLpTP). Dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, giudicandone condivisibili il merito ed il metodo; ricorda peraltro che la propria parte politica auspica da sempre consistenti tagli in materia di enti locali, segnatamente attraverso l'abolizione delle province e la costituzione di macroregioni.

ANTONIO MEREU (UdCpTP). Sottolineata la rilevanza della proposta di legge costituzionale in esame, che auspica possa essere definitivamente approvata prima della fine della legislatura, giudica necessaria ogni modifica volta a favorire maggiore trasparenza e responsabilità della classe politica. Nel rilevare, quindi, che la scelta di non apportare ulteriori modifiche al testo licenziato dal Senato deriva dall'esigenza di approvare il provvedimento nei tempi consentiti, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

CATERINA PES (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, che contiene riforme fondamentali, sottolineando in particolare la definizione del numero dei consiglieri e Pag. XIla previsione che nel sistema elettorale definito dallo statuto della regione Sardegna siano previste misure che consentano la parità di genere nell'accesso alla carica di consigliere regionale, auspicando che le importanti norme in discussione favoriscano l'avvio di un percorso di valorizzazione dell'autonomia.

SALVATORE CICU (PdL). Nel rilevare che, anche in un'ottica di riduzione dei costi, è sempre necessario garantire la rappresentanza democratica, ritiene che i veri sprechi della Sardegna siano costituiti dagli enti strumentali. Richiamate, quindi, talune specificità che caratterizzano la gestione della regione Sardegna, auspica la sollecita approvazione della proposta di legge costituzionale in esame, sottolineando che, per dare risposte all'opinione pubblica in termini di contenimento dei costi connessi agli apparati pubblici, si dovrebbe valutare una riduzione del numero dei parlamentari.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge costituzionale n. 5149.

PRESIDENTE. Dichiara assorbite le abbinate proposte di legge costituzionale.

Seguito della discussione della proposta di legge costituzionale S. 3073: Modifiche all'articolo 3 dello Statuto della Regione siciliana, in materia di riduzione dei deputati dell'Assemblea regionale siciliana (approvata, in prima deliberazione, dal Senato) (A.C. 5150 ed abbinata).

Nella seduta del 1o ottobre 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame dell'articolo 1)

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. In sostituzione del relatore, esprime parere contrario sulle proposte emendative presentate.

PIERO GNUDI, Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport. Concorda.

DAVID FAVIA (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 1.1, osservando che la relativa approvazione, ove sussistesse in tal senso la volontà politica delle forze parlamentari, non pregiudicherebbe un sollecito iter della proposta di legge costituzionale in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Favia 1.1 ed approva l'articolo 1.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.01.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Favia 1.01.

(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

DAVID FAVIA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge costituzionale in esame, che reca una significativa riduzione del numero dei componenti l'assemblea regionale siciliana. Sottolineata, tuttavia, la necessità di un più complessivo contenimento dei costi della politica e degli apparati pubblici, prospetta l'opportunità di una integrale soppressione delle province, nonché di una rivisitazione dell'architettura costituzionale del Paese che consenta di colmare l'insostenibile divario tra le regioni italiane.

ANTONINO LO PRESTI (FLpTP). Espresso rammarico per il ritardo nei tempi di esame del provvedimento in discussione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo, precisando che è stato opportuno, Pag. XIIper ragioni di rappresentanza democratica, non recepire emendamenti volti a far scendere sotto i settanta il numero dei componenti l'assemblea regionale siciliana.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di legge costituzionale in esame, che reputa giusta, equilibrata e opportuna, nonché coerente con l'impegno sostenuto dal Parlamento e dal Governo di ridurre i costi della politica. Nel sottolineare peraltro la necessità di garantire il pieno rispetto delle condizioni particolari di autonomia speciale riconosciute alla Sicilia, evidenzia l'opportunità di perseguire con incisività politiche centrali, improntate ad un forte recupero dell'etica pubblica e avulse da intenti populistici, che consentano, nel contempo, la promozione economica e sociale delle autonomie e il coinvolgimento delle stesse nel raggiungimento di obiettivi nazionali, con particolare riferimento al pareggio di bilancio.

ALESSANDRA SIRAGUSA (PD). Nel sottolineare che è ormai evidente la crisi del modello organizzativo della regione Sicilia, auspica una rivisitazione della sua autonomia che consenta di eliminare gli abusi sinora compiuti e di recuperare il rapporto tra autonomia e responsabilità. Evidenzia altresì l'importanza della proposta di legge costituzionale in esame, che rappresenta un atto doveroso ed un segnale forte per l'opinione pubblica, nell'ottica della necessaria riduzione dei costi della politica, auspicando che tali norme consentano l'avvio di ulteriori rilevanti riforme.

ENRICO LA LOGGIA (PdL). Nel confermare il proprio orientamento convintamente regionalista, ritiene condivisibili le riserve manifestate sulla proposta di legge costituzionale in esame, reputando giustificata la preoccupazione di non indulgere a richieste localistiche e a tendenze campanilistiche. Rilevato, quindi, che l'imminente adozione da parte del Governo di un provvedimento d'urgenza volto a contenere i costi della politica a livello regionale determinerà probabilmente un aumento del contenzioso costituzionale, dichiara il voto favorevole del suo gruppo, pur con le predette perplessità, sul provvedimento in esame, invitando peraltro il Governo a dare piena attuazione alle leggi vigenti in materia di federalismo.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva la proposta di legge costituzionale n. 5150.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge costituzionale.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati STEFANO ESPOSITO (PD), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE, STEFANO ALLASIA (LNP) e PAOLA BINETTI (UdCpTP), che sollecita anche la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo.

La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Illustra la sua interrogazione n. 3-02503, sugli orientamenti del Governo in merito alla predisposizione di un piano pluriennale finalizzato a realizzare le infrastrutture ferroviarie per l'alta velocità tra Salerno e Palermo.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43). - Replica il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA), il quale si dichiara insoddisfatto della risposta, che giudica Pag. XIIImeramente riepilogativa, sottolineando la necessità di interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno.

ANTONIO PALMIERI (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02504, sugli intendimenti del Governo in merito all'adozione di iniziative normative d'urgenza sull'agenda digitale.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 50). - Replica il deputato DEBORAH BERGAMINI (PdL), che prende atto con soddisfazione dell'imminente emanazione di un decreto sull'agenda digitale.

RENATO WALTER TOGNI (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02505, sugli intendimenti del Governo in merito al prospettato ritiro del progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e all'ipotesi di messa in liquidazione della società Stretto di Messina Spa.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato RENATO WALTER TOGNI (LNP), il quale dichiara di non potersi ritenere particolarmente soddisfatto della risposta, che non fornisce chiarimenti in merito alla messa in liquidazione della società Stretto di Messina.

CARLO EMANUELE TRAPPOLINO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-02506, sulle iniziative per salvaguardare produzione e livelli occupazionali dello stabilimento Acciai speciali Terni, anche in relazione alla proposta avanzata dalla società finlandese Outokumpu.

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54). - Replica il deputato CARLO EMANUELE TRAPPOLINO (PD), che, nel ringraziare il Ministro, manifesta soddisfazione per il tavolo istituzionale convocato, invitando il Governo ad attivarsi per garantire l'unitarietà del sito siderurgico di Terni.

PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02507, sulle misure urgenti per garantire la realizzazione di Expo 2015 secondo i programmi previsti.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55). - Replica il deputato PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP), il quale, nel ringraziare il Ministro per una risposta che conferma l'impegno del Governo nella realizzazione di Expo 2015, esprime preoccupazione per i ritardi inerenti l'esecuzione dei relativi progetti, manifestando peraltro la disponibilità del suo gruppo a collaborare con le autorità locali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02508, sui dati rilevati dal Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) riguardanti le spese per il funzionamento degli organi istituzionali di regioni ed enti locali.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57). - Replica il deputato BENEDETTO DELLA VEDOVA (FLpTP), che, nel ringraziare il Ministro, giudica gli elementi forniti una base iniziale per avviare una riflessione sulla problematica evocata nell'atto ispettivo, invitando peraltro il Governo a pubblicare i dati aggregati e disaggregati al fine di verificare l'andamento della spesa nelle amministrazioni interessate.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-02509, sulle iniziative volte ad esonerare i comparti dell'ordine pubblico e della sicurezza dall'applicazione Pag. XIVdel blocco del turn over e delle assunzioni, con riferimento al periodo 2012-2015.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59). - Replica il deputato GIOVANNI PALADINI (IdV), che, nel giudicare di stampo burocratico la risposta fornita dal Ministro, ricorda le gravi difficoltà che connotano l'operato delle Forze dell'ordine, invitando il Governo ad adottare idonei provvedimenti di assunzione del personale dei comparti dell'ordine pubblico e della sicurezza (Il deputato Barbato espone un cartello recante la scritta: «+ 1886 giovani carabinieri - casta» - Il Presidente lo richiama all'ordine per due volte).

ANTONIO RAZZI (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02510, sulle iniziative volte ad eliminare la tassa annuale per il passaporto a carico dei cittadini italiani residenti in Paesi non comunitari.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato ANTONIO RAZZI (PT), che, nel dichiararsi soddisfatto della risposta, ricorda di aver presentato una proposta di legge al fine di ricercare una soluzione alla problematica evocata nell'atto ispettivo, invitando il Governo ad eliminare una tassa che grava sui cittadini italiani residenti in Paesi non comunitari.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantacinque.

Inversione dell'ordine del giorno.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che l'Assemblea proceda immediatamente alla trattazione del punto 8 e successivamente dei punti 9, 7 e 6 dell'ordine del giorno.

Dopo interventi dei deputati ANGELA NAPOLI (FLpTP) e ROBERTO GIACHETTI (PD), precisazioni del PRESIDENTE, ed un ulteriore intervento del deputato SIMONE BALDELLI (PdL), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di inversione dell'ordine del giorno.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori (A.C. 2438-5382-A).

Nella seduta del 24 settembre 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo 1)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato MARIA GRAZIA GATTI (PD).

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Borghesi 1.20, esprimendo altrimenti parere contrario.

MICHEL MARTONE, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali. Concorda.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Ricorda che l'emendamento Borghesi 1.20 è volto ad eliminare qualsiasi possibilità di interpretare come facoltative le disposizioni recate dall'articolo 1.

Pag. XV

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Ritiene che non si possa obbligare un deputato ad essere assistito da un collaboratore.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Precisa che il testo dell'articolo 1 introduce la possibilità per i deputati di avvalersi di collaboratori, che andranno quindi regolarizzati.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Borghesi 1.20 ed approva l'articolo 1.

(Esame dell'articolo 2)

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.100 della Commissione ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, esprimendo altrimenti parere contrario.

MICHEL MARTONE, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali. Si rimette all'Assemblea.

MANLIO CONTENTO (PdL). Nel ritenere che sarebbe stato più corretto disciplinare anche il recesso nel provvedimento in esame, ritira i suoi emendamenti 2.20 e 2.21.

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Ricorda che l'emendamento 2.100 della Commissione regola le modalità di recesso dal rapporto di lavoro tra deputati e loro collaboratori.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.100 della Commissione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.22.

LUCIA CODURELLI (PD). Ritiene che le considerazioni testé svolte dal deputato Borghesi non corrispondano al testo; invita pertanto l'Assemblea a respingere l'emendamento Borghesi 2.22.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Nel ricordare il contenuto delle disposizioni recate dall'articolo 3, sottolinea l'incongruità di quanto previsto dall'emendamento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 2.22.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Non accede all'invito al ritiro del suo emendamento 2.23.

LUCIA CODURELLI (PD). Giudica infondate le preoccupazioni sottese all'emendamento in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Mario Pepe (Misto-R-A) 2.23 ed approva l'articolo 2, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 3)

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 3.100, 3.101 e 3.102 della Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Paladini 3.23 ed invita al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

MICHEL MARTONE, Viceministro del lavoro e delle politiche sociali. Si rimette all'Assemblea.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ricordare l'esistenza già da tempo di specifiche procedure stabilite tra INPS e Camera dei deputati, finalizzate a sollevare i deputati dalle incombenze connesse con la figura del sostituto d'imposta, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.22.

MARIALUISA GNECCHI (PD). Sottolinea la rilevanza del testo unificato in Pag. XVIesame, volto a fare chiarezza in merito al rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori, in un'ottica di trasparenza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 3.22.

MARIO PEPE (Misto-R-A). Auspica l'approvazione del suo emendamento 3.25, del quale richiama le finalità.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Mario Pepe (Misto-R-A) 3.25 ed approva l'emendamento 3.100 della Commissione.

PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento Catanoso 3.20 si intende ritirato, in assenza del presentatore.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 3.101 della Commissione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolinea le ragioni di opportunità per le quali insiste per la votazione del suo emendamento 3.24.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Borghesi 3.24.

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Nel giudicare condivisibili gli intenti rafforzativi delle tutele del rapporto di lavoro con i collaboratori perseguiti dall'emendamento Borghesi 3.24, esprime sullo stesso parere favorevole.

MARIA GRAZIA GATTI (PD). Rileva che i controlli oggetto dell'emendamento in esame sono di competenza dell'Ispettorato del lavoro.

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Precisa di avere consultato il Comitato dei nove prima di modificare il parere sull'emendamento in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Borghesi 3.24 e 3.102 della Commissione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Chiede chiarimenti in ordine alla formulazione dell'emendamento 3.102 della Commissione.

PRESIDENTE. Fornisce i chiarimenti richiesti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Paladini 3.23.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Evidenziate le gravi incertezze interpretative alimentate dal testo dell'articolo 3 in esame, precisa che il suo gruppo esprimerà sullo stesso un voto favorevole solo se ne verrà modificata la formulazione al fine di superare le predette incertezze.

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Fornisce precisazioni in merito alle competenze dell'Ufficio di Presidenza sulla materia disciplinata dall'articolo 3.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Giudica condivisibili le riserve manifestate sulla formulazione dell'articolo 3, invitando l'Assemblea a precisarne meglio la portata normativa.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Ribadisce la chiarezza della formulazione dell'articolo 3.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa che, se la Presidenza confermerà l'interpretazione dell'articolo 3 nel senso di escludere la possibilità di accesso diretto dei parlamentari alle risorse destinate ai collaboratori, il suo gruppo voterà a favore dello stesso articolo.

Pag. XVII

PRESIDENTE. Rileva che non compete al Presidente della Camera dare un'interpretazione della normativa in esame.

CESARE DAMIANO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ribadisce la chiarezza della finalizzazione esclusiva degli importi richiamati nell'articolo 3 ai compensi per i collaboratori.

PRESIDENTE. Ritiene che l'Ufficio di Presidenza, nell'emanazione degli atti di sua competenza, potrà tenere conto del dibattito svoltosi in Assemblea.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, nel testo emendato.

MAURIZIO TURCO (PD). Non accede all'invito al ritiro del suo articolo aggiuntivo 3.020, del quale richiama le apprezzabili finalità di trasparenza, ritenendo non fondate le prospettate ragioni ostative connesse alla tutela della privacy.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARIALUISA GNECCHI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Maurizio Turco 3.020.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'unico ordine del giorno presentato.

PAOLA BINETTI (UdCpTP). Sottolinea la rilevanza della materia oggetto del suo ordine del giorno n. 1, dichiarato inammissibile dalla Presidenza.

(Dichiarazioni di voto finale)

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Richiamate le riserve nutrite dalla sua parte politica circa la garanzia di effettiva finalizzazione alla retribuzione dei collaboratori delle risorse stanziate e l'esclusività dell'accesso alle stesse attraverso le modalità del pagamento diretto da parte dell'Amministrazione delle Camere, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

LUIGI MURO (FLpTP). Sottolinea l'importanza della materia disciplinata dal testo unificato in esame, sul quale esprime un giudizio complessivamente positivo, con particolare riferimento alla garanzia di maggiore serenità e correttezza nel rapporto tra deputati e loro collaboratori.

NEDO LORENZO POLI (UdCpTP). Richiamata la straordinaria rilevanza del contributo offerto dai collaboratori all'attività parlamentare, manifesta apprezzamento per le finalità perseguite dal provvedimento in esame, consistenti nell'introdurre requisiti minimi per i contratti di lavoro della predetta categoria e nello stabilizzarne la disciplina, formalizzando le tipologie contrattuali e individuando modalità di pagamento diretto da parte dell'Amministrazione della Camera. Esprime, quindi, compiacimento per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito, che ha consentito la predisposizione di un testo unificato ampiamente condiviso, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA (PT). Evidenziato l'intento chiarificatore del provvedimento in esame, anche in riferimento agli aspetti di natura finanziaria connessi al rapporto tra parlamentari e collaboratori, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Nel dare atto a tutti i gruppi di aver contribuito alla stesura di un testo chiaro e trasparente per regolamentare il rapporto di collaborazione tra i deputati ed i loro assistenti, lasciando all'Amministrazione della Camera l'obbligo di provvedere al pagamento degli stipendi e degli oneri fiscali e contributivi, auspica che l'Ufficio di Presidenza possa operare al meglio, una volta entrata in vigore la legge, al fine di emanare gli atti di sua competenza previsti Pag. XVIIIdal testo unificato in esame, sul quale dichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo.

CESARE DAMIANO (PD). Ritiene che il testo unificato in discussione rappresenti una condivisibile sintesi legislativa di stampo europeo volta, anche corrispondendo ad istanze provenienti dall'opinione pubblica, a rendere più trasparente il contratto di lavoro esterno di natura fiduciaria dei collaboratori parlamentari, apprestando in tal senso idonee garanzie e tutele, nonché definendo tipologie di contratto, modalità retributive e di assolvimento dei relativi oneri fiscali e previdenziali.

ANTONINO FOTI (PdL). Sottolineata l'ampia convergenza registrata sul testo unificato in esame, ispirato a finalità di chiarezza e trasparenza, ne richiama gli aspetti salienti. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento, auspicandone la sollecita approvazione anche da parte dell'altro ramo del Parlamento.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

SILVANO MOFFA (PT), Relatore. Nel ringraziare la Presidenza e i componenti l'XI Commissione per il proficuo lavoro svolto, sottolinea la rilevanza del provvedimento in esame, che pone soluzione ad una problematica non più tollerabile, manifestando peraltro soddisfazione per il consenso pressoché unanime espresso dalle forze parlamentari.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge nn. 2438-5382-A.

PRESIDENTE. Per consentire alle Commissioni I e V di esprimere i prescritti pareri su alcune proposte emendative riferite al disegno di legge comunitaria, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18, è ripresa alle 18,45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Seguito della discussione del disegno di legge: Legge comunitaria 2012 (A.C. 4925-A).

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Avverte che le proposte emendative Scilipoti 2.30, Pini 5.1 e Maggioni 9.031 sono state ritirate dai presentatori prima dell'inizio della seduta.
Avverte inoltre che la Commissione ha presentato gli emendamenti 1.500 e 5.500 e l'articolo aggiuntivo 9.0500 e che il Governo ha presentato l'articolo aggiuntivo 9.0700; in relazione a tali proposte emendative risulta alla Presidenza che tutti i gruppi abbiano rinunciato ai termini per la presentazione di subemendamenti.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 87).
Comunica inoltre che, al fine di recepire le condizione poste nel parere della V Commissione, la Commissione ha presentato i subemendamenti 0.1.500.1 e 0.9.0700.1: risulta alla Presidenza che tutti i gruppi abbiano rinunciato al termine di ventiquattro ore di cui all'articolo 86, comma 5-bis, del Regolamento.

DAVID FAVIA (IdV). Manifestate perplessità sulla declaratoria di inammissibilità del suo articolo aggiuntivo 9.030, invita la Presidenza a riconsiderarla.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal Pag. XIXdeputato Favia, giudica opportuno escludere dalla pubblica evidenza le concessioni demaniali marittime.

PRESIDENTE. Richiama le ragioni per le quali la Presidenza conferma la declaratoria di inammissibilità dell'articolo aggiuntivo Favia 9.030.

(Esame dell'articolo 1)

SANDRO GOZI (PD), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.500 e del subemendamento 0.1.500.1 della Commissione.

GIAMPAOLO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Li accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento 0.1.500.1 della Commissione e l'emendamento 1.500 della Commissione, come subemendato, nonché l'articolo 1, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 2)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Votazione dell'articolo 4)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 5)

Intervengono sul complesso degli emendamenti presentati i deputati MARIO ADINOLFI (PD), ENZO RAISI (FLpTP), GAETANO PORCINO (IdV), ANDREA RONCHI (Misto-FCP), NICOLA FORMICHELLA (PdL) e MARCO MAGGIONI (LNP).

SANDRO GOZI (PD), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 5.500 della Commissione.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Lo accetta.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 5.500 della Commissione, interamente sostitutivo dell'articolo 5.

(Votazione dell'articolo 6)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 6, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 7)

SANDRO GOZI (PD), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento 7.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e parere contrario sull'articolo aggiuntivo Mazzocchi 7.03.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Concorda.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Richiamate le ragioni per le quali reputa non condivisibile la condizione posta nel parere della V Commissione, dichiara che non voterà mai un emendamento soppressivo dei principi recati dall'articolo 7.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Giudica pienamente condivisibili le considerazioni del deputato Zaccaria.

Pag. XX

ENRICO FARINONE (PD). Nel manifestare la disponibilità della sua parte politica a ricercare, presso l'altro ramo del Parlamento, una soluzione alla problematica sollevata dal deputato Zaccaria, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 7.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 7.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e l'articolo 7, nel testo emendato; respinge, quindi, l'articolo aggiuntivo Mazzocchi 7.03.

(Votazione dell'articolo 8)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 8, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 9)

SANDRO GOZI (PD), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 9.0500 e del subemendamento 0.9.0700.1 della Commissione; accetta l'articolo aggiuntivo 9.0700 del Governo.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 9, l'articolo aggiuntivo 9.0500 e il subemendamento 0.9.0700.1 della Commissione, nonché l'articolo aggiuntivo 9.0700 del Governo, come subemendato.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Accetta gli ordini del giorno Pini n. 2 e Ronchi n. 3, nonché l'ordine del giorno Scilipoti n. 1, purché riformulato.

Interviene il deputato DOMENICO SCILIPOTI (PT), che accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 1.

(Dichiarazioni di voto finale)

ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Manifesta apprezzamento per il contenuto proprio del disegno di legge comunitaria, del cui iter auspica un sollecito prosieguo, rilevando la discontinuità del testo in esame rispetto ai provvedimenti omnibus approvati in passato. Espressa altresì soddisfazione per le norme sullo status di soggiornanti di lungo periodo di cittadini dei Paesi terzi, nonché per la disciplina introdotta in tema di etichettatura degli allergeni presenti negli alimenti, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

GAETANO PORCINO (IdV). Nel ricordare che non si è ancora concluso al Senato l'iter del disegno di legge comunitaria 2011, richiama il contenuto della risoluzione Borghesi n. 6-00112, riferita alla Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge comunitaria 2012.

MARCO MAGGIONI (LNP). Lamenta il ritardo nei tempi di esame del disegno di legge comunitaria, che ritiene ascrivibile alle forze parlamentari di maggioranza.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

MARCO MAGGIONI (LNP). Espressa, quindi, soddisfazione per l'accoglimento dell'ordine del giorno Pini n. 2, lamenta, invece, che sia stato dichiarato inammissibile l'emendamento di analogo contenuto a firma dello stesso deputato. Sottolineata, quindi, la straordinaria rilevanza dell'articolo 5, che assicurerà un rafforzamento dei poteri di controllo e di indirizzo del Parlamento, nonché una più incisiva capacità negoziale del Governo nelle competenti sedi Pag. XXIeuropee, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge comunitaria, pur esprimendo riserve sull'articolo 9 in materia di etichettatura di alimenti contenenti allergeni.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdCpTP). Manifestata soddisfazione per l'ampio consenso parlamentare che ha connotato l'iter del provvedimento in discussione, lamenta, oltre al ritardo nell'iter della Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, che non si sia ancora concluso al Senato l'esame del disegno di legge comunitaria 2011, invitando peraltro il Governo e il Parlamento ad attivarsi per varare sollecitamente la riforma della legge n. 11 del 2005. Evidenziata quindi la rapidità che ha caratterizzato l'approvazione del disegno di legge comunitaria 2012, invita il Governo ad impegnarsi per la costruzione degli Stati Uniti d'Europa, rilevando inoltre che la politica di rigore e stabilità promossa dal Presidente Monti dovrebbe rappresentare una scelta definitiva per il Paese.

ENRICO FARINONE (PD). Auspica preliminarmente una sollecita approvazione della riforma della legge n. 11 del 2005, che consentirà un più efficiente e tempestivo adeguamento dell'ordinamento interno al diritto comunitario.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ENRICO FARINONE (PD). Espresso, quindi, apprezzamento per la riduzione del contenzioso comunitario e delle procedure di infrazione aperte contro l'Italia, sottolinea l'impegno europeista del Governo in carica, auspicando un rilancio del ruolo del Paese nell'approfondimento del processo di integrazione europea. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge comunitaria.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Nel ringraziare il Ministro Moavero Milanesi, il relatore e i componenti la XIV Commissione per il proficuo lavoro svolto, rileva che il Trattato di Lisbona ha reso più stringenti i tempi di recepimento delle direttive europee, anche al fine di garantire una tempestiva attuazione degli obblighi comunitari ed evitare possibili procedure di infrazione. Sottolineata quindi la rilevanza della materia comunitaria, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge comunitaria in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 4925-A.

Seguito della discussione della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2011 (Doc. LXXXVII, n. 5).

PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate le risoluzioni Borghesi n. 6-00112, Fucci n. 6-00113 e Maggioni n. 6-00114.

ENZO MOAVERO MILANESI, Ministro per gli affari europei. Esprime parere favorevole sulla risoluzione Fucci n. 6-00113, nonché, limitatamente ai dispositivi, sulle risoluzioni Borghesi n. 6-00112 e Maggioni n. 6-00114, purché riformulata.

PRESIDENTE. Prende atto che le risoluzioni Borghesi n. 6-00112 e Maggioni n. 6-00114 si intendono riformulate in conformità al parere espresso dal rappresentante del Governo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la risoluzione Borghesi n. 6-00112, nel testo riformulato, Fucci n. 6-00113 e Maggioni n. 6-00114, nel testo riformulato.

MARIO PESCANTE (PdL), Presidente della XIV Commissione. Rivolge un sentito Pag. XXIIringraziamento a quanti hanno contribuito all'iter del disegno di legge comunitaria e del doc. LXXXVII, n. 5.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati MARCO CARRA (PD), FABIO GARAGNANI (PdL), GIANLUCA BENAMATI (PD), che sollecita anche la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, ANGELO CERA (UdCpTP) e SOUAD SBAI (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 4 ottobre 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 113).

La seduta termina alle 20,40.