XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 700 di mercoledì 10 ottobre 2012

Il Resoconto Sommario è disponibile on-line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A).
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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantacinque.

Discussione del disegno di legge: Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita (A.C. 5291-A)

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 9 ottobre 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ALBERTO FLUVI (PD), Relatore. Rilevato che il disegno di legge in discussione reca una delega al Governo per la revisione del sistema fiscale in un'ottica di maggiore equità, trasparenza e crescita, con l'obiettivo di correggere taluni aspetti critici del sistema tributario, illustra il contenuto del provvedimento, il cui testo originario di 17 articoli nel corso dell'iter in sede referente è stato modificato ed accorpato in 4 articoli concernenti, oltre alle procedure di delega, la revisione del catasto dei fabbricati, norme volte a contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, nonché disposizioni in tema di tutoraggio, semplificazione fiscale, revisione del sistema sanzionatorio e razionalizzazione organizzativa dell'amministrazione finanziaria. Ricorda, inoltre, che l'articolo 4 reca una delega per la revisione dell'imposizione sui redditi di impresa e la previsione di regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni, nonché la razionalizzazione delle imposte indirette in materia di giochi pubblici. Richiama, quindi, le ragioni per le quali la Commissione di merito non ha ritenuto di recepire una condizione posta dalla V Commissione con riferimento all'articolo 3 ed ha ricercato la massima convergenza sul testo in esame dei gruppi parlamentari, che ringrazia per il contributo fornito.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Chiede di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Rileva che il deputato Fugatti potrà prendere la parola sull'ordine dei lavori a fine seduta.
Prende altresì atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

GIANLUCA FORCOLIN (LNP). Sottolineato come il Governo non abbia mostrato un adeguato rispetto per il lavoro del Parlamento, atteso che il recente provvedimento in materia di stabilità svilisce i contenuti e gli obiettivi del disegno di legge delega in discussione, lamenta altresì che le istanze emerse nel corso dell'iter in Commissione non sono state dovutamente recepite in un testo caratterizzato da scarsa incisività. Richiama, quindi, le proposte alternative presentate dal suo gruppo finalizzate, tra l'altro, alla riduzione della pressione fiscale, all'introduzione di ulteriori misure di semplificazione e a prevedere un ruolo più congruo dei comuni nelle politiche relative alla gestione dell'IMU e delle rendite catastali, manifestando invece apprezzamento per Pag. VIl'approvazione di un emendamento volto a prevedere una maggiore omogeneità territoriale nell'attività di contrasto all'evasione fiscale. Auspica infine che il Governo presti maggiore attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese e delle famiglie.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamenta che in precedenza la Presidenza non ha concesso la parola al deputato Fugatti, che aveva chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ricordato che gli interventi sull'ordine dei lavori vengono normalmente svolti a fine seduta e che rientra nella valutazione discrezionale della Presidenza derogare a tale criterio, precisa di non aver dato precedentemente la parola al deputato Fugatti in quanto altri deputati del suo gruppo sono iscritti a parlare nella discussione sulle linee generali e possono quindi affrontare le tematiche connesse al provvedimento in discussione.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Ricorda che in una precedente occasione gli è stata concessa la parola sull'ordine dei lavori per sollevare questioni attinenti all'iter di un provvedimento.

PRESIDENTE. Ribadisce che di norma gli interventi sull'ordine dei lavori vengono svolti a fine seduta.

ANTONIO PEPE (PdL). Rilevato che una semplificazione del sistema fiscale in un'ottica di equità e trasparenza potrà attivare un processo di crescita e rilancio dell'economia, ritiene che sarebbe stato opportuno inserire nel disegno di legge in esame disposizioni più incisive per correggere gli aspetti maggiormente critici del sistema tributario, garantendo una tutela più ampia alle famiglie ed alle piccole e medie imprese. Espresso, quindi, apprezzamento per il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente con l'obiettivo di armonizzare e migliorare il testo, manifesta un giudizio positivo segnatamente sull'articolo 4, volto ad istituire un regime semplificato per i contribuenti minori. Richiamate, inoltre, le disposizioni recate dall'articolo 2, asse portante dell'intero provvedimento, ritiene opportuna una riflessione approfondita sull'IRAP, che considera un'imposta ingiusta e penalizzante per i cittadini, nonché in tema di accorpamento delle agenzie.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel lamentare la scarsa considerazione manifestata dal Governo nei confronti del proficuo e lungo lavoro svolto nella Commissione di merito, giudica incomprensibile l'atteggiamento dei rappresentanti del Ministero dell'economia, che hanno espresso orientamenti palesemente contraddittori sul provvedimento in discussione. Manifestate quindi perplessità sulla previsione di una scadenza per l'attuazione della delega fissata oltre la fine della legislatura, evidenzia talune criticità presenti nel testo in esame non risolte durante l'iter in Commissione ed oggetto di proposte emendative del suo gruppo, segnatamente l'assenza di un meccanismo per la destinazione delle risorse recuperate dalla lotta all'evasione alla riduzione della pressione fiscale, che, tra l'altro, non dovrebbe superare i livelli del 2012, nonché la mancata adozione di un meccanismo volto a calmierare gli aumenti del costo dei carburanti. Tali criticità inducono il suo gruppo a ritenersi insoddisfatto del disegno di legge in discussione.

PRESIDENTE. Avverte che il gruppo Lega Nord Padania ha chiesto la sostituzione di due suoi deputati iscritti a parlare: pur trattandosi di una richiesta irrituale, non essendovi obiezioni, ritiene di poter consentire tali sostituzioni.

MARCO CAUSI (PD). Sottolinea l'importante valenza politica della delega al Governo ad adottare interventi di manutenzione straordinaria in merito alla revisione del sistema fiscale. Nel manifestare apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente, rivolgendo in particolare un ringraziamento al relatore per l'ottimo lavoro svolto, auspica la più ampia convergenza politica sul provvedimento Pag. VIIin discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, segnatamente la riforma del catasto degli immobili, volta a correggere le sperequazioni insite nelle attuali rendite, il riordino dei sistemi di agevolazione fiscale e la lotta all'evasione e all'erosione fiscale. Richiamate altresì le disposizioni concernenti la razionalizzazione dell'amministrazione finanziaria, soffermandosi in particolare sulle problematiche attinenti la ridefinizione delle competenze e dell'organizzazione dell'Agenzia del territorio, sottolinea la rilevanza della delega in materia di giochi pubblici, ribadendo il pieno sostegno della sua parte politica al Governo in carica.

PRESIDENTE. Ritiene di poter consentire un'ulteriore sostituzione nell'ambito dei deputati del gruppo Lega Nord iscritti a parlare.

ANGELO CERA (UdCpTP). Nel ricordare che l'obiettivo del provvedimento in discussione è quello di rendere il nostro sistema economico più efficiente e competitivo, richiama il lungo e complesso iter in Commissione, che ha risentito di alcune vicende giudiziarie che hanno indotto all'adozione di misure di riordino del meccanismo di riscossione locale dei tributi, rilevando come tali disposizioni andrebbero accompagnate da regole certe per le attività dei concessionari alla riscossione. Ricordato quindi il costruttivo confronto che ha portato alla ridefinizione delle disposizioni sull'accorpamento delle Agenzie fiscali, esprime soddisfazione per le innovazioni introdotte in materia di redditi di impresa. Richiama inoltre l'importante e attesa riforma del catasto, improntata ad un principio correttivo dell'iniquità del sistema vigente, che impropriamente favorisce le fasce di reddito più alte, sottolineando l'importanza di adottare tali delicate misure con la giusta tempistica. Sottolinea infine che il disegno di legge in esame consentirà al nostro Paese di avere un sistema economico e fiscale più moderno, basato su certezza, stabilità e semplificazione, oltre che maggiormente allineato agli standard europei.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Manifestato apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in sede referente, rileva che il disegno di legge in discussione, sul quale preannunzia voto favorevole, è volto ad introdurre un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. Evidenzia tuttavia alcune carenze presenti nel testo, come la mancata previsione di destinare le maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione alla riduzione della pressione fiscale.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel ringraziare il relatore ed il presidente della VI Commissione per il proficuo lavoro svolto, con il contributo di tutte le forze politiche, esprime apprezzamento per l'approvazione di talune proposte emendative presentate dal suo gruppo nel corso dell'iter in sede referente. Sottolineata, quindi, la necessità di garantire maggiore semplificazione e trasparenza del sistema fiscale, nonché di prevedere più incisivi controlli nel settore dei giochi pubblici, rileva che l'instabilità legislativa sulla materia oggetto del provvedimento in discussione disorienta il mondo imprenditoriale e gli investitori esteri, lamentando l'eccessiva incertezza e l'aleatorietà delle cifre divulgate dalla Ragioneria generale dello Stato con riferimento all'accorpamento delle agenzie fiscali, che determinerà presumibilmente un incremento dei costi.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nell'invitare, inoltre, l'Esecutivo ad un maggiore rispetto del Parlamento, auspica che il Governo non ricorra ad un maxiemendamento per modificare il testo licenziato dalla Commissione e non ponga la questione di fiducia.

ELVIRA SAVINO (PdL). Sottolinea che il disegno di legge delega in discussione è volto a migliorare la struttura complessiva del sistema tributario in un'ottica di maggiore equità, trasparenza e finalizzazione Pag. VIIIalla crescita, garantendo, tra l'altro, maggiori certezze ai contribuenti circa il sistema impositivo. Osservato, inoltre, come il provvedimento, che è stato notevolmente migliorato grazie al proficuo lavoro svolto in sede referente, rappresenti un importante passo in avanti nell'attuale fase di congiuntura economica sfavorevole, ne richiama gli aspetti salienti, sottolineando in particolare il rafforzamento della tutela giurisdizionale del contribuente. Esprime, infine, apprezzamento per l'approvazione di un suo emendamento concernente l'impignorabilità dei beni strumentali all'attività di impresa.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Nel lamentare l'atteggiamento del Governo, che muove un vero e proprio attacco alla democrazia e alla Costituzione e lede le prerogative del Parlamento, facendosi conferire una delega in bianco e ricorrendo presumibilmente alla questione di fiducia, rileva che il provvedimento in discussione non è effettivamente volto a semplificare il sistema fiscale ed a renderlo più equo e trasparente. Stigmatizza, quindi, i tagli dei trasferimenti agli enti locali e la volontà di ridurne l'autonomia.

MAURO PILI (PdL). Nel sottolineare che il disegno di legge in esame assume particolare valenza nell'attuale difficile congiuntura economica, rileva l'esistenza di evidenti profili di criticità nell'azione del Governo, segnatamente il negativo impatto delle politiche fiscali fin qui attuate sull'economia italiana, l'assenza di legittimazione popolare di un Esecutivo al quale viene concessa una delega sostanzialmente al buio, esautorando il Parlamento delle sue funzioni, nonché il gravissimo, e a suo avviso incostituzionale, attacco all'autonomia speciale della regione Sardegna, anche attraverso un ulteriore depauperamento dei trasferimenti di risorse. Nel denunciare quindi il ritorno ad una vecchia impostazione centralista, rileva che sarebbe necessaria, per rilanciare l'economia, una riduzione del carico fiscale, unitamente all'abbattimento del debito pubblico. Lamentata quindi l'inappropriatezza del meccanismo di riscossione, in relazione al quale sono state ignorate le proposte dei parlamentari, esprime, a titolo personale, un giudizio negativo sul disegno di legge in discussione.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione sul provvedimento in discussione, paventa il rischio che la revisione delle rendite catastali ivi prevista provochi un ulteriore innalzamento della pressione fiscale, richiamando, al riguardo, le proposte emendative presentate dal suo gruppo. Evidenziata, quindi, la drammatica condizione delle piccole e medie imprese, segnatamente del Nord, alle quali il Governo non fornisce alcuna risposta non attuando il federalismo fiscale ed in particolare il meccanismo dei costi standard, giudica inaccettabile l'intendimento di ridurre ulteriormente i poteri degli enti locali.

TEA ALBINI (PD). Nel richiamare l'articolato dibattito svoltosi in Commissione sul disegno di legge in esame, recante un primo riordino del sistema fiscale che, a suo avviso, dovrà proseguire anche nella prossima legislatura, volto principalmente a consentire un migliore contrasto ad evasione ed elusione fiscale, evidenzia come le disposizioni più innovative del predetto testo siano quelle in materia di catasto degli immobili, con l'obiettivo di riallineare il valore degli immobili a quelli più equi e reali di mercato. Sottolineato quindi che, al riguardo, assume valore particolare il ruolo degli enti locali ed una loro più proficua collaborazione con l'Agenzia del territorio, reputa necessario prevedere lo sviluppo dell'Anagrafe immobiliare integrata. Auspicato infine che il previsto meccanismo perequativo non incida sulla capacità di spesa dei comuni, evidenzia come, nell'ambito delle misure di accorpamento delle agenzie fiscali, si registri una non sovrapponibilità dei ruoli dell'Agenzia del territorio e dell'Agenzia delle entrate.

MASSIMO BITONCI (LNP). Richiamati i numerosi provvedimenti varati dal Governo Pag. IXin materia fiscale, gravemente penalizzanti per i cittadini e gli enti locali, esprime il giudizio estremamente negativo della propria parte politica sui contenuti del disegno di legge in discussione, che non prevede una riduzione dell'IRAP né una revisione delle aliquote fiscali, non producendo alcuna vera semplificazione del sistema fiscale. Ricordate, quindi, le proposte presentate dal suo gruppo per riformare il contenzioso tributario, sottolinea la necessità di semplificare gli adempimenti burocratici ed amministrativi a carico del contribuente, nonché di alleggerire la pressione fiscale complessiva, individuando soluzioni diverse per risolvere i problemi dell'evasione e dell'elusione fiscale.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Nell'esprimere disappunto per l'insufficiente determinatezza dei criteri direttivi contenuti nelle deleghe conferite al Governo dal provvedimento in discussione, segnatamente all'articolo 3, con particolare riferimento alla tassatività della fattispecie di condotta abusiva e alla rilevanza penale della stessa, sottolinea la necessità di una rigorosa definizione dei predetti criteri in considerazione della delicatezza della materia trattata, al fine di evitare qualsiasi eccesso nell'attuazione delle deleghe, segnalando, altresì, l'inopportunità di inasprimenti sanzionatori di natura penale senza la previa definizione del contenuto minimo delle fattispecie.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

VIERI CERIANI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare tutti i componenti la VI Commissione per il proficuo lavoro svolto, anche con il contributo dell'opposizione, sottolinea che la logica sottesa al provvedimento in esame è quella di individuare una soluzione volta a rendere il sistema fiscale più giusto, favorevole alla crescita e utile nell'attuale fase storica, oltre che idoneo a raccogliere un ampio consenso necessario per garantire la stabilità nel tempo del nuovo sistema, che costituisce un fondamentale fattore di crescita e di attrazione degli investimenti; evidenzia quindi come nel nostro Paese nel recente passato vi sia stata profonda incertezza in ordine ai concetti di elusione e di abuso del diritto che hanno generato dubbi nell'applicazione dell'ordinamento tributario. Ricorda quindi che la soppressione delle disposizioni contenute nell'articolo 14 del testo originario, recante tra l'altro la cosiddetta carbon tax, risulta pienamente coerente con l'impianto generale dell'iniziativa del Governo.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato MANUELA DI CENTA (PdL).

La seduta, sospesa alle 13,25, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GIAMPIERO CATONE (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02527, sulle misure di sostegno al volontariato cattolico e laico nell'ambito delle iniziative a favore dei minori abbandonati.

ELSA FORNERO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49). - Replica il deputato GIAMPIERO CATONE (PT), che, nel ribadire l'esiguità delle risorse destinate alle case-famiglia, giudica la risposta del Ministro burocratica ed elusiva del quesito sollevato con l'atto ispettivo.

Pag. X

ANTONIO BUONFIGLIO (Misto-FCP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02520, sulle problematiche riguardanti i provvedimenti prefettizi relativi alla richiesta di iscrizione della Fondazione Alleanza Nazionale nel registro delle persone giuridiche.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51). - Replica il deputato ANTONIO BUONFIGLIO (Misto-FCP), che, pur ringraziando il Ministro per la sensibilità dimostrata relativamente alla materia oggetto dell'atto ispettivo, dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Illustra l'interrogazione Gasbarra n. 3-02521, sulle iniziative di competenza in relazione allo svolgimento delle elezioni regionali nel Lazio.

ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52). - Replica il deputato ENRICO GASBARRA (PD), che, nel ringraziare il Ministro, si dichiara soddisfatto della risposta, invitando peraltro il Governo a tenere in debito conto le negative conseguenze, anche di carattere sociale, che deriverebbero da un ritardato svolgimento delle elezioni regionali nel Lazio, eventualmente anche valutando le possibilità di attivare la procedura prevista dall'articolo 126 della Costituzione.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-02522, sulle iniziative a tutela del turismo balneare, con particolare riferimento all'applicazione della cosiddetta direttiva Bolkestein.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54). - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che lamenta l'inerzia del Governo nel tutelare in sede europea la specificità del turismo balneare italiano.

ANTONIO DE POLI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02523, sulle misure a favore del settore termale, con particolare riferimento all'area dei Colli euganei.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55). - Replica il deputato ANTONIO DE POLI (UdCpTP), che, nel ringraziare il Ministro, sottolinea la necessità di adottare immediate iniziative di sostegno a favore del settore termale evocato nell'atto ispettivo, paventando il rischio di una grave crisi occupazionale nel territorio dei Colli euganei.

ENZO RAISI (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02524, sulle problematiche riguardanti la sospensione degli adempimenti tributari nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto interessati dal sisma del mese di maggio 2012, con particolare riferimento agli obblighi dei sostituti d'imposta.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57). - Replica il deputato ENZO RAISI (FLpTP), che, nel ringraziare il Ministro, prende atto dell'erroneo comportamento assunto dall'Agenzia delle entrate sulla problematica evocata nell'atto ispettivo, giudicando peraltro inaccettabili i differenti interventi posti in essere dallo Stato nei confronti dei territori colpiti da eventi sismici.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02525, sulle iniziative per differire la data dell'entrata in vigore delle disposizioni che stabiliscono l'applicazione dei vincoli del patto di stabilità interno agli enti locali con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59). - Replica il deputato Pag. XIPIERGUIDO VANALLI (LNP), che, nel giudicare eccessivamente penalizzanti i vincoli del patto di stabilità interno per gli enti locali, stigmatizza il comportamento di un Governo che riduce le risorse a favore del Nord mentre, in deroga al patto sopra richiamato, elargisce regalie ad enti territoriali che non rispettano i predetti vincoli.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02526, sui tempi di adozione del decreto ministeriale previsto dal comma 4 dell'articolo 32-bis del decreto legge n. 83 del 2012 in materia di liquidazione dell'IVA secondo la contabilità di cassa.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 61). - Replica il deputato RAFFAELLO VIGNALI (PdL), che, nel ringraziare il Ministro, giudica non soddisfacente la risposta, invitando il Governo ad emanare in tempo brevissimi il decreto ministeriale oggetto dell'atto ispettivo.

La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasei.

Seguito della discussione del disegno di legge: Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita (A.C. 5291-A).

Nella parte antimeridiana della seduta si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato l'emendamento 3.1000, corredato di relazione tecnica e interamente sostitutivo dell'articolo 3, sul quale ha preannunziato l'intenzione di porre la questione di fiducia. Il Governo ha altresì preannunziato l'intenzione di porre la questione di fiducia sul mantenimento degli articoli 1, 2 e 4 del provvedimento, nel testo della Commissione.
La Presidenza ha verificato l'ammissibilità dell'emendamento 3.1000: esso riproduce il testo dell'articolo 3 approvato dalla Commissione per l'Assemblea e recepisce una condizione formulata dalla V Commissione. Tale emendamento è stato trasmesso ai gruppi e alla V Commissione, che ha espresso il prescritto parere.
L'emendamento è stato altresì esaminato dal Comitato dei nove della VI Commissione.

GIANFRANCO CONTE (PdL), Presidente della VI Commissione. Nel dare atto degli esiti della riunione del Comitato dei nove, ribadisce, a nome dello stesso, le ragioni di perplessità sulla soppressione dei commi 12 e 13 dell'articolo 3, che determinerà accresciuti oneri per l'erario. Preannunzia, inoltre, a titolo personale, l'intenzione di non prendere parte alla votazione dell'emendamento 3.1000 del Governo, ritenendo che il contenuto normativo dello stesso costituisca un gravissimo sgarbo istituzionale.

DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 3.1000 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 3, nonché sul mantenimento degli articoli 1, 2 e 4 del disegno di legge, nel testo della Commissione.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Giudica imbarazzante la posizione dell'ennesima questione di fiducia da parte del Governo, per di più su un disegno di legge delega, svilendo in tal modo il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito; rilevata quindi la totale confusione che contraddistingue l'operato della maggioranza, preannunzia l'opposizione del suo gruppo sul predetto provvedimento.

Pag. XII

ANTONIO BORGHESI (IdV). Giudica gravemente lesivo delle prerogative costituzionali del Parlamento l'ennesimo ricorso alla posizione della questione di fiducia da parte del Governo su un disegno di legge delega.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Giudicati infondati e non veritieri i dati forniti dal Governo, e segnatamente dalla Ragioneria generale dello Stato, su alcune questioni attinenti la copertura finanziaria del provvedimento in esame, rileva che le disposizioni relative all'accorpamento delle agenzie fiscali comporteranno un reale aumento della spesa statale. Ritiene, infine, che il comportamento dell'Esecutivo, non legittimato peraltro da un'elezione politica, crei un palese conflitto fra i poteri dello Stato ed espropri il Parlamento delle sue prerogative costituzionali.

PRESIDENTE. Premesso che non rientra nelle prerogative del Presidente della Camera sindacare la stima effettuata dalla Ragioneria generale dello Stato e che vi sono numerosi precedenti di posizione della questione di fiducia su disegni di legge delega, auspica che il Governo valuti le affermazioni del presidente Conte circa la decisione da lui assunta di non partecipare al voto; prospetta inoltre all'Esecutivo l'opportunità di instaurare con le Commissioni un rapporto improntato a maggiore rispetto reciproco.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente al prosieguo dell'iter del disegno di legge n. 5291-A (vedi resoconto stenografico pag. 66).
Ricorda inoltre che alle 17 di oggi avrà luogo la commemorazione del deputato Vannucci.

La seduta, sospesa alle 16,25, è ripresa alle 17.

Commemorazione del deputato Massimo Vannucci.

PRESIDENTE. (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed il rappresentante del Governo). Rileva che il 5 ottobre scorso è scomparso il deputato Massimo Vannucci, del quale richiama la generosità e competenza, la passione civile, l'onestà, il rigore, la sensibilità sociale, unitamente alle grandi doti umane che ne hanno caratterizzato l'impegno politico, dapprima in qualità di amministratore locale e successivamente quale componente della Camera, nel cui ambito si è distinto come autorevole membro della V Commissione; ricorda, tra l'altro, che egli fu promotore di iniziative legislative in materia di tutela dei beni culturali e ambientali e di sostegno alle categorie sociali più deboli. Nell'esprimere quindi sentimenti di profondo cordoglio ai familiari del deputato Vannucci ed al suo gruppo di appartenenza, invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Intervengono per associarsi al ricordo del deputato Massimo Vannucci i deputati PIER LUIGI BERSANI (PD), PIER FERDINANDO CASINI (UdCpTP), REMIGIO CERONI (PdL), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), DAVID FAVIA (IdV), GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE), ILEANA ARGENTIN (PD), GIANCARLO LEHNER (PT), BRUNO TABACCI (Misto-ApI) e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri GIAMPAOLO D'ANDREA.

Su un lutto del deputato Paolo Corsini.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Paolo Corsini, colpito da un grave lutto: la perdita della madre.

Pag. XIII

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge n. 806 ed abbinate, recante norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche statali.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 11 ottobre 2012, alle 14,15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 74).
La seduta termina alle 17,40.