XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 725 di mercoledì 28 novembre 2012
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI
La seduta comincia alle 9,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono cinquantotto.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
La seduta, sospesa alle 9,40, è ripresa alle 10.
Seguito della discussione del disegno di legge: Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili (A.C. 5019-bis-A ed abbinati).
Nella seduta del 23 ottobre 2012 si è svolta la discussione sulle linee generali.
(Esame e votazione di questioni pregiudiziali)
PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Dozzo n. 1 e la questione pregiudiziale per motivi di merito Dozzo n. 1.
MARIA PIERA PASTORE (LNP). Illustra la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Dozzo n. 1, sottolineando che il disegno di legge in esame presenta profili di violazione degli articoli 25, 27, 36, 101 e 111 della Costituzione, nonché, sotto il profilo della ragionevolezza, dell'articolo 3, attribuendo al pubblico ministero ampia discrezionalità nell'applicazione della misura della messa alla prova. Auspica pertanto che non si proceda all'esame del provvedimento.
LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Illustra la questione pregiudiziale per motivi di merito Dozzo n. 1, ritenendo opportuno il ritiro del provvedimento in esame, che si configura come l'ennesima resa da parte dello Stato, atteso che sminuisce la serietà dell'ordinamento penale. Manifestata, quindi, contrarietà alla mancata sospensione della prescrizione per gli irreperibili, rileva come i delinquenti che si macchiano di reati che destano grave allarme sociale vedranno facilitata dalla detenzione domiciliare la prosecuzione della propria attività criminale. Nel sottolineare, infine, che l'attuale Esecutivo, contrariamente al precedente Governo, non persegue un'efficace politica di accordi bilaterali finalizzata a far scontare ai detenuti stranieri la pena nei Paesi di provenienza, auspica che non si proceda all'esame del disegno di legge.
DORIS LO MORO (PD). Giudica destituita di fondamento la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Dozzo n. 1, sottolineando, tra l'altro, che il pubblico ministero è chiamato unicamente ad esprimere un parere sulla richiesta di messa alla prova e che la relativa decisione viene adottata con ordinanza del giudice. Nel rilevare quindi che il provvedimento in esame, oltre a risultare conforme alla Costituzione, reca disposizioni che danno attuazione a fondamentali principi dell'ordinamento Pag. VIgiuridico, dichiara il voto contrario del suo gruppo su entrambe le questioni pregiudiziali presentate.
FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Richiamate le disposizioni dell'articolo 27 della Costituzione, evidenzia l'infondatezza delle questioni pregiudiziali presentate, giudicando assolutamente insussistente il contrasto del disegno di legge con l'articolo 36 della Costituzione. Sottolineata, quindi, la necessità di approvare il provvedimento in esame, alla luce del suo effetto deflattivo, auspica che le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Dozzo n. 1 e per motivi di merito Dozzo n. 1 vengano respinte dall'Assemblea.
LORENZO RIA (Misto). Rileva che la questione pregiudiziale per motivi di merito Dozzo n. 1 non appare condivisibile, atteso che il provvedimento in esame reca importanti misure aventi effetti deflattivi sul processo penale e tese a valorizzare la funzione preventiva e rieducativa dell'istituto della messa alla prova.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Dozzo n. 1.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di merito Dozzo n. 1.
PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Lega Nord Padania è stato invitato a segnalare le ottantuno proposte emendative da porre in votazione.
Avverte inoltre che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri e che la Commissione ha presentato il subemendamento 0.1.200.200 e l'articolo aggiuntivo 12.0200.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag.8).
FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Invita la Presidenza a riconsiderare la declaratoria di inammissibilità del suo articolo aggiuntivo 12.0100, del quale richiama le finalità.
PRESIDENTE. Richiama le ragioni per le quali la Presidenza conferma la declaratoria di inammissibilità dell'articolo aggiuntivo Sisto 12.0100.
(Esame dell'articolo 1)
Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato LORENZO RIA (Misto).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI
Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP) e GIANLUCA BUONANNO (LNP).
DONATELLA FERRANTI (PD), Relatore per la maggioranza. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.200 e del subemendamento 0.1.200.200 della Commissione ed invita al ritiro delle restanti proposte emendative.
PAOLA SEVERINO DI BENEDETTO, Ministro della giustizia. Concorda.
ANGELA NAPOLI (FLpTP). Ritira il suo emendamento 1.2.
Pag. VIIPRESIDENTE. Prende atto che il deputato Dozzo ha fatto proprio l'emendamento Angela Napoli 1.2, ritirato dalla presentatrice.
NICOLA MOLTENI (LNP). Conferma l'intendimento del suo gruppo di fare proprio l'emendamento Angela Napoli 1.2, interamente soppressivo dell'articolo 1, reputando non condivisibile l'ampliamento dei casi di applicabilità di pene alternative alla detenzione in carcere, anche per reati di particolare gravità.
ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara, a nome del suo gruppo, di voler sottoscrivere l'emendamento Angela Napoli 1.2, ritenendo un atto di rispetto verso la collettività far scontare in carcere la pena a chi delinque.
DONATELLA FERRANTI (PD), Relatore per la maggioranza. Ricorda che l'emendamento 1.200 della Commissione recepisce molte delle istanze emerse nel corso del dibattito, prevedendo, tra l'altro, che sia il giudice a valutare l'applicabilità della pena alternativa.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Manifesta la netta contrarietà del suo gruppo al provvedimento in esame.
EDMONDO CIRIELLI (PdL). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Angela Napoli 1.2, sul quale esprimerà voto favorevole, nella ferma convinzione della necessità di tutelare prioritariamente la sicurezza dei cittadini.
RITA BERNARDINI (PD). Rileva che il provvedimento in esame non contiene disposizioni efficaci al fine di risolvere il grave problema del sovraffollamento delle carceri.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), MAURIZIO FUGATTI (LNP), MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP), FILIPPO ASCIERTO (PdL), PIERGUIDO VANALLI (LNP) e MATTEO BRAGANTINI (LNP).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
Intervengono inoltre per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARCO MAGGIONI (LNP), PAOLA GOISIS (LNP), NUNZIANTE CONSIGLIO (LNP), DAVIDE CAVALLOTTO (LNP), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP) e VIVIANA BECCALOSSI (PdL).
ANDREA RONCHI (Misto-FCP). Preannunzia che esprimerà voto contrario sul provvedimento in esame, che introduce una forma mascherata di amnistia e mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati AGOSTINO GHIGLIA (PdL), FABIO GARAGNANI (PdL), LAURA MOLTENI (LNP), GIULIANO CAZZOLA (PdL), IGNAZIO LA RUSSA (PdL) e MAURIZIO PANIZ (PdL).
ANGELA NAPOLI (FLpTP). Ritiene opportuno chiarire la ratio del provvedimento in esame, che interviene su materie come la sicurezza su cui il legislatore dovrebbe astenersi da ogni atteggiamento strumentale e demagogico. Osservato inoltre di aver ritirato il suo emendamento 1.2 alla luce dell'intervento migliorativo recato dall'emendamento 1.200 della Commissione, evidenzia con convinzione che le misure in esame non realizzeranno in alcun modo una riduzione delle pene.
Intervengono, quindi, per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIANPAOLO DOZZO (LNP), ANTONIO BORGHESI (IdV), FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL) e MARILENA SAMPERI (PD).
VINCENZO D'ANNA (PT). Rilevata la complessità della materia in esame, ritiene che ogni intervento normativo al riguardo dovrebbe privilegiare la tutela della dignità umana Pag. VIIIe solo successivamente la difesa della sicurezza dei cittadini. Richiamata, a tale proposito, l'allarmante situazione delle carceri italiane, preannunzia, a nome del suo gruppo, voto favorevole sul testo risultante dall'esame in Commissione.
Intervengono, inoltre, per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ISIDORO GOTTARDO (PdL) e ALFREDO MANTOVANO (PdL).
MARIO PEPE (Misto-R-A). Ritiene che la sicurezza dei cittadini possa essere garantita anche attraverso una giusta applicazione delle pene ed un sistema carcerario più rispettoso della dignità dei detenuti.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARCO MARSILIO (PdL).
PIERLUIGI MANTINI (UdCpTP). Rileva la necessità che, in una situazione emergenziale, siano costruite nuove carceri, recuperando edifici dismessi, e vengano previste misure alternative alla pena.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARCO BELTRANDI (PD), GIANCARLO LEHNER (PT), MARCELLO DE ANGELIS (PdL), MASSIMO POLLEDRI (LNP), MANUELA DAL LAGO (LNP), AMEDEO LABOCCETTA (PdL), MAURIZIO BIANCONI (PdL) e FRANCESCO BARBATO (IdV), che il Presidente richiama all'ordine.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Angela Napoli 1.2, fatto proprio dal gruppo Lega Nord Padania.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Avverte che, non essendovi obiezioni, si procederà ora alla prevista informativa urgente del Governo, differendo alle 16 l'esame del documento di insindacabilità di cui al punto 8 dell'ordine del giorno.
Sull'ordine dei lavori.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati LUDOVICO VICO (PD), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), SIMONE BALDELLI (PdL) e MARIO TASSONE (UdCpTP).
Informativa urgente del Governo sui recenti sviluppi relativi alla situazione dell'Ilva di Taranto.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 36).
CORRADO CLINI, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Ricordato di aver avviato, nel marzo 2012, la revisione della procedura di autorizzazione integrata ambientale rilasciata il 4 agosto 2011, al fine di adeguare gli stabilimenti dell'Ilva ai migliori standard di protezione dell'ambiente e tutela della salute indicati dalla Commissione europea, rileva che la predetta procedura si è conclusa il 26 ottobre scorso, recependo tra l'altro le indicazioni formulate dal GIP e prevedendo un sistema di monitoraggio e valutazione del danno sanitario in relazione alle emissioni inquinanti. Sottolineato, inoltre, che l'Ilva ha predisposto un piano di interventi e si è impegnata a stanziare le risorse necessarie per il risanamento dello stabilimento industriale, osserva che il 26 novembre scorso, data in cui era previsto l'inizio delle operazioni di risanamento, la magistratura ha disposto il sequestro dell'area a freddo, con conseguente blocco dell'intera attività dello stabilimento. Evidenzia, quindi, che il Governo sta valutando le modalità per consentire l'effettuazione delle operazioni di risanamento previste dall'autorizzazione integrata ambientale al fine di scongiurare la chiusura del sito di Taranto, da cui deriverebbero conseguenze negative anche sul piano economico e sociale. Richiamata, infine, la portata più generale del piano di risanamento dell'area di Taranto avviato dal Governo con Pag. IXun recente decreto-legge, stigmatizza le dichiarazioni rese al riguardo su organi di informazione, che reputa basate su dati non veritieri.
RAFFAELE FITTO (PdL). Manifesta la piena condivisione dell'operato del Ministro da parte del suo gruppo, esprimendo altresì apprezzamento per le considerazioni da lui svolte, in particolare con riferimento alla necessità che l'autorizzazione integrata ambientale sia in linea con i parametri stabiliti dall'Unione europea. Espresso altresì rammarico per il ritardo nell'applicazione delle modalità relative agli interventi di carattere ambientale, che avrebbero potuto essere messe in campo fin dal 2004, auspica un ulteriore sforzo del Governo volto ad implementare le risorse per sostenere un fondamentale comparto produttivo del nostro Paese.
MICHELE VENTURA (PD). Nel manifestare apprezzamento al Ministro Clini per la puntuale e convincente ricostruzione della vicenda che ha riguardato l'Ilva di Taranto, dà atto al Dicastero da lui presieduto della tempestività con cui ha proceduto a disporre il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale, strumento del quale richiama lo straordinario rilievo al fine di perseguire concretamente gli obiettivi di risanamento ambientale e di tutela della salute. Rileva, infine, che l'azione del Governo non può non tenere conto delle ricadute industriali, occupazionali e sociali delle vicenda in oggetto, pur senza alcuna interferenza con le indagini giudiziarie in corso, anche al fine di salvaguardare un settore nel quale è sempre più forte la presenza di concorrenti asiatici ed europei.
MANUELA LANZARIN (LNP). Sottolineata la necessità di tutelare la salute, l'occupazione ed il risanamento ambientale, con riferimento non solo al sito di Taranto ma anche ad altri siti che si trovano nelle stesse condizioni, giudica necessario salvaguardare un comparto importante come quello dell'acciaio, senza però destinare allo stesso ulteriori finanziamenti statali. Auspica, quindi, che vengano attuate politiche industriali ed ambientali puntuali e valide per tutti i territori, facendo in modo che gli enti locali rispondano delle proprie responsabilità.
SALVATORE RUGGERI (UdCpTP). Richiamata la drammaticità e la complessità della vicenda dell'ILVA di Taranto, in particolare per la salute dei cittadini e per l'economia dell'intero Paese, manifesta perplessità per l'azione della magistratura, che ha deciso un sequestro del prodotto e il blocco totale degli impianti, vanificando ogni tentativo di risolvere in maniera alternativa tale situazione. Stigmatizzato infine ogni atteggiamento volto a strumentalizzare la vicenda, invita il Governo ad intervenire al riguardo, anche con l'adozione di provvedimenti d'urgenza.
CARMINE SANTO PATARINO (FLpTP). Ringrazia, anche a nome del suo gruppo, il Ministro Clini per l'informativa resa all'Assemblea, rilevando la necessità di mettere in campo urgentemente, coinvolgendo anche la proprietà di Ilva, iniziative adeguate e doverosi controlli di monitoraggio, al fine di scongiurare il rischio di conseguenze pericolose e di imprevedibili ricadute, atteso che fondamentalmente occorre difendere e tutelare la salute, l'ambiente e il diritto al lavoro di grandi masse sociali che, se private dell'Ilva, andrebbero veramente in crisi.
GIOVANNI CARLO FRANCESCO MOTTOLA (PT). Espressa condivisione per le considerazioni svolte dal Ministro Clini, e ritenendo che dovrebbero essere perseguite sia la difesa della salute sia la salvaguardia delle attività imprenditoriali, reputa che, in merito alla controversa vicenda dell'Ilva, il Governo debba intervenire con maggiore incisività anche a fronte dell'azione della magistratura, che rischia di portare al blocco definitivo degli impianti, e adottare con urgenza opportune soluzioni, quali la dichiarazione di sito di interesse nazionale, consentendo così la bonifica dell'area e il riavvio delle attività dello stabilimento.
Pag. XPIERFELICE ZAZZERA (IdV). Ribadisce la preoccupazione espressa per gli ingenti e non quantificabili danni, anche a persone, prodotti dalla violenta tromba d'aria che si è abbattuta sugli stabilimenti dell'Ilva di Taranto, ritenendo elusiva, su tale punto, l'informativa resa del Ministro, del quale sottolinea le trascorse responsabilità nell'ambito degli incarichi ricoperti all'interno del Dicastero dell'ambiente. Lamenta altresì l'assenza, nell'azione di Governo, della richiesta di un piano industriale che assicuri il rilancio e la permanenza della proprietà italiana della società Ilva, giudicando inoltre opportuno evitare interferenze con l'operato della magistratura di Taranto.
AURELIO SALVATORE MISITI (Misto-G.Sud-PPA). Nel condividere la dettagliata e puntuale relazione del Ministro, ritiene che il Governo abbia tenuto un atteggiamento costruttivo in riferimento alla vicenda concernente l'Ilva di Taranto; rileva inoltre che l'Esecutivo dovrebbe adottare misure urgenti finalizzate a dichiarare il sito in questione di interesse strategico e a stanziare fondi per far fronte ai danni causati dai recenti eventi atmosferici che hanno colpito l'area di Taranto.
PINO PISICCHIO (Misto-ApI). Nell'evidenziare il carattere diffuso delle responsabilità connesse alla vicenda riguardante la società Ilva di Taranto, che denotano l'assenza di una visione strategica della politica nazionale e locale, manifesta profonda preoccupazione, oltre che per le gravissime ricadute occupazionali, sociali e sanitarie derivanti dall'eventuale chiusura definitiva degli stabilimenti, per la possibile scomparsa della presenza italiana nell'industria siderurgica.
GIUSEPPE OSSORIO (Misto-R-A). Nel condividere la tesi secondo la quale sarebbe deleterio per il Paese non ricercare forme di mediazione tra l'azione rigorosa della magistratura e l'assenza totale di controlli registratosi in passato, reputa necessario che il Governo adotti con urgenza misure volte a salvaguardare la produzione aziendale degli stabilimenti interessati e l'occupazione, nonchè a garantire il risanamento ambientale.
GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Espresso apprezzamento per l'informativa resa dal Ministro, sottolinea la necessità di assicurare la continuità produttiva del rilevante polo siderurgico tarantino, anche al fine di non depauperare il sistema industriale italiano.
Sull'ordine dei lavori.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), GABRIELE CIMADORO (IdV) e DANIELE GALLI (FLpTP).
Annunzio della formazione di una componente politica nell'ambito del gruppo parlamentare Misto.
PRESIDENTE. Comunica che è stata autorizzata, ai sensi dell'articolo 14, comma 5, secondo periodo, del Regolamento, e sulla base della richiesta pervenuta, la formazione, nell'ambito del gruppo parlamentare Misto, della componente politica denominata «Diritti e Libertà», alla quale aderiscono i deputati Massimo Donadi, Aniello Formisano, Giovanni Paladini e Gaetano Porcino.
Comunica, inoltre, che il deputato Aniello Formisano è stato designato rappresentante della nuova componente.
La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
PAOLA BINETTI (UdCpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02623, concernente Pag. XImisure urgenti per assicurare la continuità dell'attività del Centro educazione motoria della Croce rossa italiana a Roma, nonché di altre analoghe strutture dedite all'assistenza ai disabili.
RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 53). - Replica il deputato PAOLA BINETTI (UdCpTP), che, nel prendere atto delle rassicurazioni fornite dal Ministro, manifesta tuttavia preoccupazione poiché le incertezze istituzionali che connotano la fine della legislatura rischiano di non garantire le continuità assistenziale del Centro educazione motoria della Croce rossa italiana a Roma.
SILVANO MOFFA (PT). Illustra la sua interrogazione n. 3-02624, sulle iniziative per la revisione del piano di rientro dai disavanzi sanitari della regione Lazio, al fine di salvaguardare le strutture di eccellenza e la qualità delle prestazioni.
RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54). - Replica il deputato SILVANO MOFFA (PT), il quale, nel ritenere che la riorganizzazione e le razionalizzazione del sistema sanitario della regione Lazio non debba prevedere interventi di carattere lineare ma salvaguardare le strutture di eccellenza, reputa necessario rivedere il piano di rientro sanitario valutando la possibilità di un patto tra imprenditori privati e servizio pubblico.
GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD). Illustra l'interrogazione Miotto n. 3-02625, sulle iniziative normative in merito ai rischi per la salute derivanti dalla esposizione ai campi elettromagnetici.
RENATO BALDUZZI, Ministro della salute. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 56). - Replica il deputato ALESSANDRO BRATTI (PD), che, nel ringraziare il Ministro, invita il Governo a vigilare con attenzione sugli effetti derivanti dall'esposizione ai campi elettromagnetici, incrementando i controlli, rivedendo la normativa in materia e tenendo conto del principio di precauzione nella tutela della salute pubblica.
KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-02629, sulle iniziative per la proroga del termine per l'adeguamento a carico dei datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti alle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi previste dal decreto legislativo n. 81 del 2012.
DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57). - Replica il deputato KARL ZELLER (Misto-Min.ling.), che, ringraziato il Ministro, auspica che le procedure standardizzate oggetto dell'atto ispettivo vengano sollecitamente adottate per non gravare le piccole imprese di ulteriori oneri burocratici.
ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra l'interrogazione Messina n. 3-02630, sulle iniziative per prorogare il termine relativo all'obbligo di dichiarare al catasto urbano i fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni agricoli.
DINO PIERO GIARDA, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59). - Replica il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV), che, richiamata una risoluzione approvata dalla VI Commissione sulla materia oggetto dell'atto ispettivo, sottolinea la necessità di prorogare il termine per la dichiarazione al catasto dei fabbricati rurali oppure di prevedere la non applicazione delle sanzioni.
ALDO DI BIAGIO (FLpTP). Illustra la sua interrogazione n. 3-02626, sulle iniziative per la transizione nel Corpo della polizia di Stato dei vincitori dei concorsi rientranti nelle cosiddette seconde aliquote, anche alla luce di possibili modifiche normative.
Pag. XIIANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60). - Replica il deputato ALDO DI BIAGIO (FLpTP), che, nel ringraziare il Ministro per l'attenzione dimostrata, auspica l'istituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero dell'interno, giudicando contraria al buon senso la previsione di un nuovo concorso.
DAVIDE CAVALLOTTO (LNP). Illustra l'interrogazione Dozzo n. 3-02627, sulle iniziative per una corretta interpretazione della normativa in materia di iscrizioni anagrafiche, con riferimento ai requisiti di abitabilità delle dimore.
ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62). - Replica il deputato DAVIDE CAVALLOTTO (LNP), che, nel dichiararsi insoddisfatto della risposta, giudica una mancanza di democrazia avere tolto ai sindaci la possibilità di verificare la sussistenza dei requisiti di abitabilità delle dimore.
JOLE SANTELLI (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-02628, sulle problematiche riguardanti il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria.
ANNA MARIA CANCELLIERI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63). - Replica il deputato JOLE SANTELLI (PdL), che ribadisce la presenza di errori nella relazione in base alla quale è stato proposto il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria, ritenendo che i cittadini calabresi abbiano il diritto di credere nelle istituzioni.
La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantadue.
Sull'ordine dei lavori.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Manifestata preoccupazione per la situazione in atto in Ungheria, dove un partito di ispirazione neonazista si è reso protagonista di inaccettabili iniziative di carattere razzista e antisemita, ricorda i numerosi atti di sindacato ispettivo da lui presentati su analoga materia.
GIULIANO CAZZOLA (PdL). Pur apprezzando le considerazioni del deputato Evangelisti, ricorda che fenomeni di antisemitismo si verificano anche in altri Paesi europei.
SIMONE BALDELLI (PdL). Chiede alla Presidenza di verificare che siano state sconvocate le Commissioni eventualmente riunite.
FIAMMA NIRENSTEIN (PdL). Ricorda di aver denunciato l'attività del partito citato dal deputato Evangelisti, precisando che quanto sta accadendo in Ungheria è classificabile come un atto antisemita che trae origine da sentimenti di odio nei confronti dello Stato di Israele.
ANDREA RONCHI (Misto-FCP). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dai deputati intervenuti, ritiene opportuna una ferma presa di posizione dell'Unione europea riguardo al fenomeno testé denunziato.
GIANCARLO LEHNER (PT). Ricordato che in alcuni territori arabi forme di persecuzione colpiscono anche i cristiani copti, ritiene che la difesa dello Stato di Israele equivalga anche alla tutela dei cristiani in quell'area.
FURIO COLOMBO (PD). Nell'associarsi alle considerazioni formulate dai deputati intervenuti, invita peraltro il Governo a farsi portavoce in sede europea delle vicende denunziate, stigmatizzando altresì gli Pag. XIIIintollerabili episodi di antisemitismo che si verificano in occasione di varie manifestazioni sportive.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza si attiverà in merito alle questioni sollevate.
Discussione di un documento in materia di insindacabilità.
PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-quater, n. 23, relativo al deputato Barani.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal parlamentare nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.
ROBERTO CASSINELLI (PdL); Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento civile nei confronti del deputato Barani; la Giunta per le autorizzazioni propone, a maggioranza, di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
(Dichiarazioni di voto)
GIUSEPPE CONSOLO (FLpTP). Dichiara che il suo gruppo si esprimerà nel senso dell'insindacabilità delle opinioni espresse dal deputato Barani.
MARILENA SAMPERI (PD). Dichiara che il suo gruppo si asterrà sulla proposta della Giunta, anche alla luce dell'atipicità dell'atto del deputato Barani contenente le espressioni oggetto del documento in esame.
SIMONE BALDELLI (PdL). Invita la Presidenza a chiarire l'esatta portata della proposta formulata dalla Giunta.
PRESIDENTE. Fornisce i chiarimenti richiesti
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.
Si riprende la discussione del disegno di legge n. 5019-bis-A ed abbinati.
(Ripresa esame dell'articolo 1)
RITA BERNARDINI (PD). Ricordato che il suo emendamento 1.5 è volto ad introdurre il nuovo istituto giuridico dell'astensione dalla pena, la cui applicabilità dovrebbe comunque essere decisa dal giudice, ritiene che tale previsione avrebbe effetti deflattivi sulla situazione delle carceri.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamento Bernardini 1.5 e 1.21.
CLAUDIO D'AMICO (LNP). Auspica l'approvazione degli emendamenti presentati dal suo gruppo volti a tutelare la sicurezza dei cittadini.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati NICOLA MOLTENI (LNP), CAROLINA LUSSANA (LNP) e MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP).
RITA BERNARDINI (PD). Sottolinea il carattere strumentale delle dichiarazioni rese dai deputati testé intervenuti.
MANLIO CONTENTO (PdL). Ricorda che nel corso dell'iter del provvedimento in Commissione il testo originario non raccoglieva il consenso del suo gruppo, con particolare riferimento alle disposizioni relative alle pene alternative al carcere e alle risorse destinate all'edilizia penitenziaria, e che tali criticità sono state successivamente risolte; osserva pertanto che sarà responsabilità del magistrato giudicante decidere il ricorso a pene alternative.
Pag. XIVIntervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIANLUCA BUONANNO (LNP), MATTEO BRAGANTINI (LNP), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), GIAN CARLO DI VIZIA (LNP), LAURA MOLTENI (LNP), DAVIDE CAVALLOTTO (LNP), DANIELE MOLGORA (LNP), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), ERICA RIVOLTA (LNP), MASSIMO POLLEDRI (LNP), MARCO MAGGIONI (LNP), PAOLA GOISIS (LNP), MARCO RONDINI (LNP), PIERGUIDO VANALLI (LNP) e STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Molgora 1.70.
ALFREDO MANTOVANO (PdL). Invita il Governo a fornire chiarimenti sui modi per rendere più efficace l'istituto della detenzione domiciliare, favorendo altresì l'espiazione della pena da parte dei detenuti stranieri nei Paesi di rispettiva provenienza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cirielli 1.6.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Evidenziata la palese inutilità del provvedimento in esame al fine di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, che richiederebbe la costruzione di nuovi penitenziari, lamenta l'eccessiva discrezionalità attribuita ai magistrati relativamente all'attuazione della messa alla prova.
RITA BERNARDINI (PD). Rilevata l'incapacità del precedente Governo di centrodestra di consentire ai detenuti stranieri di scontare la pena nel Paese di provenienza, sottolinea con rammarico come all'inizio della legislatura non siano state approvate norme sulla responsabilità civile dei magistrati.
FILIPPO ASCIERTO (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Mantovano, invita il Governo a valutare l'opportunità di procedere a nuove assunzioni nelle Forze dell'ordine ovvero a migliorare le loro condizioni di lavoro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bonino 1.9.
NICOLA MOLTENI (LNP). Richiama le finalità sottese all'emendamento Allasia 1.7, invitando il Governo a fornire chiarimenti sull'impiego delle risorse stanziate dal precedente Esecutivo al fine di contrastare il fenomeno del sovraffollamento nelle carceri attraverso la costruzione di nuovi istituti penitenziari.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CLAUDIO D'AMICO (LNP), LAURA MOLTENI (LNP), MATTEO BRAGANTINI (LNP) e LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP).
PRESIDENTE. Avverte che, essendosi esauriti i tempi riservati agli interventi a titolo personale, la Presidenza ne dispone l'ampliamento di un terzo, preannunziando che non saranno successivamente concessi ulteriori ampliamenti.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
Interviene altresì per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ERALDO ISIDORI (LNP).
PIERGUIDO VANALLI (LNP). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a valutare l'opportunità di consentire al suo gruppo di disporre di tempi congrui per esprimere le proprie argomentazioni.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta del deputato Vanalli.
Pag. XVInterviene inoltre per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MASSIMO POLLEDRI (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Allasia 1.7.
LORENZO RIA (Misto). Ritira il suo emendamento 1.4.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Lussana 0.1.200.7, Nicola Molteni 0.1.200.8, Follegot 0.1.200.9, Lussana 0.1.200.11, Paolini 0.1.200.14 e 0.1.200.21, Lussana 0.1.200.22 e Follegot 0.1.200.24.
NICOLA MOLTENI (LNP). Richiama le finalità sottese al subemendamento Paolini 0.1.200.25.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MASSIMO POLLEDRI (LNP), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), CLAUDIO D'AMICO (LNP) e LAURA MOLTENI (LNP).
RITA BERNARDINI (PD). Giudica non condivisibili, in base a studi statistici e scientifici sul tasso di recidiva, le considerazioni critiche espresse dai deputati intervenuti.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO BRAGANTINI (LNP), ERICA RIVOLTA (LNP) e DAVIDE CAVALLOTTO (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Paolini 0.1.200.25.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiama il contenuto del subemendamento Nicola Molteni 0.1.200.26.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Nicola Molteni 0.1.200.26.
NICOLA MOLTENI (LNP). Illustra le finalità sottese al subemendamento Lussana 0.1.200.27.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Lussana 0.1.200.27.
LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Illustra gli aspetti salienti del suo subemendamento 0.1.200.28, del quale auspica l'approvazione.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati CLAUDIO D'AMICO (LNP), LAURA MOLTENI (LNP) e MATTEO BRAGANTINI (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Paolini 0.1.200.28 e Nicola Molteni 0.1.200.29.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.200.30.
ANTONIO DE POLI (UdCpTP). Sottolinea la necessità di non assumere atteggiamenti demagogici su ciò che si delibera in quest'Aula.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MASSIMO POLLEDRI (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento Lussana 0.1.200.30.
NICOLA MOLTENI (LNP). Ritiene che le norme recate dal provvedimento in esame rappresentino un pessimo esempio di politica carceraria, osservando come il problema del sovraffollamento delle carceri vada affrontato incrementando il numero degli istituti penitenziari. Rileva l'assenza di concrete iniziative di edilizia carceraria mentre era in carica il precedente Esecutivo.
Pag. XVIRITA BERNARDINI (PD). Rileva l'assenza di concrete iniziative di edilizia carceraria mentre era in carica il precedente Governo.
MAURO LIBÈ (UdCpTP). Giudica del tutto strumentali e contraddittori gli interventi svolti da deputati del gruppo Lega Nord Padania.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIANPAOLO DOZZO (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Lussana 0.1.200.31 e 0.1.200.32.
LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Illustra le finalità del suo subemendamento 0.1.200.35, del quale auspica l'approvazione.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MASSIMO POLLEDRI (LNP), PIERGUIDO VANALLI (LNP) e GIANLUCA BUONANNO (LNP).
RITA BERNARDINI (PD). Ricorda che il precedente Governo non ha attuato alcun intervento di edilizia penitenziaria.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato CLAUDIO D'AMICO (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge i subemendamenti Paolini 0.1.200.35, Follegot 0.1.200.36, Nicola Molteni 0.1.200.37 e Lussana 0.1.200.38.
ALFREDO MANTOVANO (PdL). Ritiene offensivo che il Governo non abbia fornito risposta alle questioni più volte evidenziate da taluni deputati.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato JOLE SANTELLI (PdL).
RITA BERNARDINI (PD). Lamenta l'operato dei precedenti Governi relativamente alla problematica dei braccialetti elettronici.
LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Rileva la necessità di assicurare idonei controlli in riferimento alla detenzione domiciliare e di accertare le cause del malfunzionamento del braccialetto elettronico.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato VIVIANA BECCALOSSI (PdL).
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il subemendamento 0.1.200.200 della Commissione.
ALFREDO MANTOVANO (PdL). Fornisce chiarimenti al deputato Bernardini circa l'applicazione delle convenzioni sul braccialetto elettronico, richiamando il giudizio negativo espresso al riguardo dalla Corte dei conti.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 1.200 della Commissione, come subemendato, e respinge l'emendamento Polledri 1.86.
GUIDO CROSETTO (PdL). Ribadisce la richiesta al Governo di fornire chiarimenti in merito alla questione relativa ai braccialetti elettronici.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati JOLE SANTELLI (PdL), EDMONDO CIRIELLI (PdL), FILIPPO ASCIERTO (PdL). E CARLO NOLA (PdL).
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Invita l'Assemblea ad attenersi al merito dell'emendamento in esame.
Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MANLIO CONTENTO (PdL).
Pag. XVIIPRESIDENTE. Assicura che solleciterà il Governo a fornire i chiarimenti richiesti e a rispondere agli atti di sindacato ispettivo presentati in materia.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che il Ministro della giustizia preferisce partecipare a convegni piuttosto che essere presente nelle Aule parlamentari.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Rainieri 1.75.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.
Avverte altresì che la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.
Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.
Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD).
Sull'ordine dei lavori.
Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati JEAN LEONARD TOUADI (PD) e ANTONIO DI PIETRO (IdV), ai quali rende precisazioni il PRESIDENTE, SOUAD SBAI (PdL), FIAMMA NIRENSTEIN (PdL), alla quale rende precisazioni il PRESIDENTE, ERICA RIVOLTA (LNP), PIERGUIDO VANALLI (LNP) e MASSIMO POLLEDRI (LNP), al quale rende precisazioni il PRESIDENTE.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 29 novembre 2012, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 116).
La seduta termina alle 20.