XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 732 di martedì 11 dicembre 2012

Il Resoconto Sommario è disponibile on-line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A).
Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 7 dicembre 2012.

I deputati in missione sono quarantaquattro.

Discussione della proposta di legge: Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione (A.C. 5603-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 7 dicembre 2012.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

LINO DUILIO (PD), Relatore. Nell'illustrare il contenuto della proposta di legge rinforzata in discussione, volta a dare attuazione alla prima revisione delle norme in materia di bilancio presenti nella Costituzione, rileva che la legge costituzionale n. 1 del 2012 realizza, in base agli impegni assunti in ambito europeo, la costituzionalizzazione delle regole di bilancio, con l'intento di limitare il ricorso all'indebitamento e di garantire la sostenibilità del debito pubblico nel medio e lungo periodo. Ricordato altresì che il nucleo fondamentale della riforma è rappresentato dall'introduzione nella Costituzione del principio dell'equilibrio dei bilanci pubblici, osserva che la bussola del sistema continua ad essere costituita dal rispetto dei due parametri del rapporto tra il disavanzo pubblico e il prodotto interno lordo, che non deve superare il 3 per cento, e tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo, che non deve superare il 60 per cento. Nel rilevare infine come la riforma costituzionale che il provvedimento in essere si propone di attuare trae origine del cosiddetto Patto euro plus, precisa che la disciplina è stata articolata in modo tale da risultare idonea a consentire il recepimento del cosiddetto Fiscal compact, sul coordinamento e sulla governance dell'Unione economica e monetaria, giudicando peraltro necessario accompagnare le politiche di rigore nei conti pubblici con un'adeguata promozione della crescita del Paese.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. In sostituzione del relatore Alberto Giorgetti, ricorda il proficuo lavoro svolto dalla V Commissione, che ha introdotto numerose modifiche senza tuttavia alterare l'impianto del testo in esame, del quale sottolinea la natura di legge rinforzata. Illustra quindi il contenuto della proposta di legge, volta a dare attuazione al principio dell'equilibrio tra entrate e spese del bilancio delle pubbliche amministrazioni e della sostenibilità del debito pubblico, nonché a disciplinare i contenuti della legge di bilancio, recando inoltre norme relative alle funzioni di controllo della Corte dei conti sui bilanci delle amministrazioni pubbliche. Evidenzia inoltre la sostanziale costituzionalizzazione del principio di virtuosità degli enti locali, sottolineando la rilevanza della prevista istituzione dell'organismo indipendente denominato Ufficio parlamentare di bilancio, avente Pag. VIle funzioni di analisi e verifica degli andamenti di finanza pubblica e valutazione dell'osservanza delle regole di bilancio.

VITTORIO UMBERTO GRILLI, Ministro dell'economia e delle finanze. Sottolineata preliminarmente l'importanza che il Governo attribuisce alla proposta di legge in discussione, ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento, ricordando altresì il proficuo lavoro svolto dal Parlamento al fine di introdurre il principio del pareggio di bilancio nella Costituzione e di recepire i meccanismi di controllo derivanti dal cosiddetto Fiscal compact. Richiamati quindi gli aspetti salienti della complessa ed articolata proposta di legge in esame, osserva che la riforma in atto persegue l'obiettivo di rendere più trasparente e responsabile il processo di controllo dei conti pubblici, auspicando infine la sollecita approvazione di un provvedimento che rappresenta un elemento fondamentale di credibilità dell'Italia in ambito internazionale.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Sottolineata la rilevanza della proposta di legge in discussione, volta a dare compiuta attuazione alla recente modifica dell'articolo 81 della Costituzione, ritiene che l'attuale formulazione segni un arretramento rispetto al testo originario in materia di riduzione della spesa pubblica, determinando un potenziale irrigidimento del sistema ed un possibile aumento della pressione fiscale. Auspica quindi la reintroduzione di un livello massimo della spesa delle amministrazioni pubbliche e l'istituzione di una Commissione bicamerale per l'esercizio delle funzioni di controllo sulla finanza pubblica.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineata l'opportunità di attuare il principio del pareggio di bilancio tramite le norme recate dalla proposta di legge in discussione, osserva che la costituzionalizzazione dell'equilibrio di bilancio delle amministrazioni pubbliche è correlato alla situazione finanziaria del Paese e, quindi, alla necessità di fornire un segnale positivo ai mercati internazionali. Ricordato altresì il proficuo lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente, preannunzia che il suo gruppo si riserva di esprimere il proprio orientamento di voto sul provvedimento in esame nel prosieguo del dibattito.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Sottolinea il senso di responsabilità manifestato dalla propria parte politica in ordine alla necessità di un inquadramento generale dei conti pubblici, considerato peraltro che i dati macroeconomici stimati prevedono comunque il perdurare di un effetto di impoverimento per il nostro Paese, per cui sarà indispensabile mantenere una politica di bilancio fortemente rigida.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Lamentato inoltre che gli enti territoriali hanno pesantemente pagato le manovre economiche degli ultimi anni, stigmatizza che il nostro Paese non abbia assunto una posizione più indipendente e più forte in Europa. Manifesta comunque l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento in esame, che giudica una buona legge di attuazione del principio del pareggio di bilancio, esprimendo infine apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito.

MARINA SERENI (PD). Sottolinea il rilievo e il carattere rinforzato della proposta di legge in discussione, volta a dare attuazione al principio del pareggio di bilancio ai sensi della legge costituzionale n. 1 del 2012, in linea con gli orientamenti ed il quadro legislativo europei, segnatamente con i contenuti della raccomandazione del Consiglio europeo del 10 luglio 2012 in riferimento al programma nazionale di riforme dell'Italia. Rilevato quindi che il provvedimento in esame è frutto del proficuo impegno legislativo profuso dalla Commissione di merito nonché del confronto costruttivo e dalla ampia convergenza Pag. VIIdelle forze politiche in ordine all'obiettivo nazionale prioritario del risanamento finanziario, giudica negativamente le dichiarazioni politiche di stampo elettoralistico che animano il clima politico generale e che rischiano di pregiudicare il percorso europeo dell'Italia e il rispetto degli impegni finanziari internazionali assunti dal nostro Paese.

RENATO CAMBURSANO (Misto). Nell'apprezzare la presenza in Aula del Ministro Grilli nonché il proficuo lavoro svolto dalla V Commissione in sede referente, ringrazia in particolare i relatori e il presidente Giancarlo Giorgetti, ritenendo che il provvedimento in discussione sia una legge fondamentale per il futuro del nostro Paese, in quanto consentirà l'avvio di virtuosi percorsi in ambito economico indispensabili per garantire il mantenimento degli impegni assunti dall'Italia in sede europea. Auspica pertanto la rapida e definitiva approvazione della proposta di legge in discussione anche da parte dell'altro ramo del Parlamento.

AMEDEO CICCANTI (UdCpTP). Nel rilevare che il Patto di stabilità e crescita ha introdotto elementi di flessibilità nella disciplina dell'Unione economica e monetaria europea, esprime apprezzamento per il vincolo dell'equilibrio di bilancio dei Paesi membri. Sottolinea quindi la rilevanza della proposta di legge rinforzata in discussione, della quale auspica la sollecita approvazione, al fine di trasmettere all'Europa un segnale politico di continuità, nel rispetto degli impegni internazionali assunti dall'Italia sul versante del risanamento e del rigore finanziario. Evidenziato, in tal senso, che con il provvedimento in esame si dà concreta attuazione alle regole finanziarie contenute nel cosiddetto Fiscal compact, rileva la necessità di difendere la credibilità della moneta unica.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

LINO DUILIO (PD), Relatore. Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nella discussione, ribadisce che il fulcro del provvedimento in esame è rappresentato dal principio dell'equilibrio di bilancio, che vincola tutte le pubbliche amministrazioni al pareggio del conto economico, anche attraverso meccanismi di flessibilità, nel rispetto del Patto di stabilità definito dalla normativa dell'Unione europea.

PRESIDENTE. Prende atto che il relatore Alberto Giorgetti ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 13,25, è ripresa alle 15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantatré.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 15,05, è ripresa alle 15,35.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 3271: Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia (approvato dal Senato) (A.C. 5569 ed abbinata).

Nella seduta del 5 dicembre 2012 si è conclusa la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Maurizio Turco 4.6.

MAURIZIO TURCO (PD). Chiede alla Presidenza di riconsiderare la declaratoria di inammissibilità del suo emendamento 4.6.

PRESIDENTE. Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, Pag. VIIIla Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: il gruppo Italia dei Valori è stato invitato a segnalare i nove emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte altresì che la I Commissione ha espresso il prescritto parere, mentre risulta che la V Commissione non abbia ancora espresso il parere di sua competenza.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Chiede di sospendere la seduta per un'ora, al fine di consentire alla V Commissione di esprimere il prescritto parere.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Ritiene sufficiente una sospensione della seduta per mezz'ora.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Rilevato che, non essendo ancora pervenuti i documenti richiesti alla Ragioneria generale dello Stato, il tempo previsto per la sospensione della seduta potrebbe non risultare congruo, prospetta l'opportunità che alla ripresa dei lavori si passi alla trattazione del successivo argomento iscritto all'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ritiene che la questione posta dal deputato Quartiani possa essere valutata alla ripresa della seduta.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Reputa ragionevole procedere all'esame del punto 3 dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ribadisce che alla ripresa dei lavori si potrà valutare il modo più opportuno di procedere.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Rileva che si potrebbe stabilire sin d'ora che, qualora alla ripresa della seduta non risultasse ancora espresso il parere della V Commissione, si procederebbe alla trattazione del punto 3 dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 16,15, precisando che, ove alla ripresa non risulti possibile proseguire nell'esame del provvedimento, si passerà alla trattazione del successivo punto dell'ordine del giorno.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16,20.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

PRESIDENTE. Avverte che la V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame dell'articolo 1)

FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD), Relatore. Esprime parere contrario sugli emendamenti Di Stanislao 1.4 e Maurizio Turco 1.5, ed invita al ritiro delle restanti proposte emendative.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Concorda.

MAURIZIO TURCO (PD). Ribadisce le perplessità già espresse sulla declaratoria di inammissibilità formulata dalla Presidenza sul suo emendamento 4.6.

PRESIDENTE. Richiama le ragioni per le quali la Presidenza conferma la declaratoria di inammissibilità dell'emendamento Maurizio Turco 4.6.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Maurizio Turco 1.5.

Pag. IX

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.7.

FILIPPO ASCIERTO (PdL). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Di Stanislao 1.7.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento Di Stanislao 1.7, ricordando che il Ministro della difesa si è impegnato a recepire le istanze provenienti dai COCER.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Stanislao 1.7.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 1.8.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Di Stanislao 1.8 e 1.9 e Gidoni 1.10 e 1.11.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Ritiene che le norme recate dall'articolo 1 non abbiano recepito le legittime istanze del comparto difesa, lamentando altresì il mancato accoglimento di emendamenti volti a migliorare il provvedimento in esame.

ANTONIO RUGGHIA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1, riconoscendo il valore del ruolo svolto dalle organizzazioni sindacali del comparto difesa.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MAURIZIO TURCO (PD).

FRANCESCO BOSI (UdCpTP). Dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1, richiamando, peraltro, uno specifico atto di indirizzo presentato da deputati della propria parte politica volto a circoscrivere più puntualmente la delega conferita al Governo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

RAFFAELE VOLPI (LNP). Lamenta l'approccio del centrosinistra alle tematiche concernenti il comparto difesa.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1.

MAURIZIO TURCO (PD). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 1.02.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli articoli aggiuntivi Maurizio Turco 1.02, 1.03 e 1.01.

(Esame dell'articolo 2)

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Invita al ritiro dell'emendamento Di Stanislao 2.2, esprimendo altrimenti parere contrario.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Concorda.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 2.2.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Giudica inutile l'emendamento Di Stanislao 2.2.

MARCO PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Di Stanislao 2.2.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FILIPPO ASCIERTO (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Stanislao 2.2.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel ritenere comprensibili, benché non condivisibili, le considerazioni testé svolte dal relatore Cirielli in riferimento al proprio emendamento 2.2, testé respinto dall'Assemblea, Pag. Xne richiama la particolare rilevanza, che avrebbe dovuto renderne ineludibile l'approvazione.

FRANCESCO BOSI (UdCpTP). Dichiara voto favorevole sull'articolo 2, del quale sottolinea la rilevanza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 2.

(Esame dell'articolo 3)

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Maurizio Turco 3.4, Di Stanislao 3.5, Chiappori 3.6 e Molgora 3.8; esprime, quindi, parere contrario sui restanti emendamenti segnalati.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Concorda.

FRANCO GIDONI (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Molgora 3.1.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Molgora 3.1, Maurizio Turco 3.3, Molgora 3.20, Gidoni 3.21 e Maurizio Turco 3.4.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 3.5.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Stanislao 3.5.

FRANCO GIDONI (LNP). Richiama le finalità sottese all'emendamento Chiappori 3.6.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Chiappori 3.6.

DANIELE MOLGORA (LNP). Illustra il contenuto del suo emendamento 3.8.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Molgora 3.8.


La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Molgora 3.8 e Chiappori 3.23.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel sottolineare l'ampia e incisiva portata normativa dell'articolo in esame, ne evidenzia l'impatto negativo sulle professionalità e sulle carriere del personale militare e civile del Ministero della difesa.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Precisa la portata normativa dell'articolo 3, che consente una razionalizzazione dello strumento militare.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3.

(Esame dell'articolo 4)

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Invita al ritiro degli emendamenti Di Stanislao 4.21, 4.22 e 4.24 e Maurizio Turco 4.13, 4.7, 4.10 e 4.11, esprimendo altrimenti parere contrario; esprime infine parere contrario sui restanti emendamenti.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Concorda.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 4.21.

SAVINO PEZZOTTA (UdCpTP). Manifesta perplessità sull'accelerazione data all'esame del provvedimento, sul quale preannunzia il proprio orientamento contrario.

Pag. XI

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Giudica indispensabile che si proceda all'approvazione del disegno di legge in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

MARCO PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Di Stanislao 4.21.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Chiarisce che l'emendamento in esame non interviene sui temi dell'acquisizione di nuovi aerei e delle assunzioni di personale militare.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Stanislao 4.21.

MAURIZIO TURCO (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 4.1.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Barbato intende sottoscrivere l'emendamento Maurizio Turco 4.1.


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Maurizio Turco 4.1.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra il contenuto del suo emendamento 4.22.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Stanislao 4.22.

MAURIZIO TURCO (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 4.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Maurizio Turco 4.2.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 4.24.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Di Stanislao 4.24, Maurizio Turco 4.3 e 4.13, Enzo Carra 4.20 e Maurizio Turco 4.7, 4.10, 4.5, 4.4, 4.12, 4.11, 4.9 e 4.8.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Evidenzia le difficoltà nell'individuare le risorse effettivamente stanziate per il comparto difesa.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4.

(Esame dell'articolo 5)

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore. Esprime parere contrario sugli emendamenti Gidoni 5.20 e Chiappori 5.21 ed invita al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Gidoni 5.20, Chiappori 5.21 e Molgora 5.22 ed approva l'articolo 5.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra le finalità del suo articolo aggiuntivo 5.01.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Richiama l'atteggiamento responsabile del suo gruppo, il quale, pur consapevole dell'ampia portata del provvedimento in esame, non ha inteso presentare proposte emendative.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Di Stanislao 5.01.

(Trattazione degli ordini del giorno)

GIAMPAOLO DI PAOLA, Ministro della difesa. Accetta gli ordini del giorno Bruno n. 1, Pag. XIILaganà Fortugno n. 3 (Nuova formulazione), Vico n. 4, Santelli n. 7, Villecco Calipari n. 12, Mogherini Rebesani n. 16, Garagnani n. 20, Cirielli n. 22, Di Stanislao n. 24, De Angelis n. 25, Cossiga n. 26, Lainati n. 28 e Contento n. 30. Non accetta gli ordini del giorno Scilipoti n. 2 e Beltrandi n. 8. Accetta, infine, purché riformulati, i restanti documenti di indirizzo.

(Gli ordini del giorno per i quali il Governo ha proposto una riformulazione, in assenza di opposizioni, si intendono riformulati in conformità al parere espresso dal rappresentante del Governo).

Intervengono il deputato DOMENICO SCILIPOTI (PT) e il Ministro della difesa GIAMPAOLO DI PAOLA.


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Scilipoti n. 2.

Interviene il deputato LUDOVICO VICO (PD).

PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'ordine del giorno Beltrandi n. 8.

Interviene il deputato MAURIZIO TURCO (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 9.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Maurizio Turco n. 9.

Interviene il deputato FRANCESCO BOSI (UdCpTP), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 21, del quale chiede comunque la votazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Bosi n. 21, nel testo riformulato.

Interviene il deputato EDMONDO CIRIELLI (PdL), che chiede la votazione del suo ordine del giorno n. 22.

Interviene il deputato FRANCO GIDONI (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Cirielli n. 22.

Interviene il deputato ETTORE ROSATO (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 31.


(Dichiarazioni di voto finale)

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nell'auspicare che le differenti posizioni emerse nel corso dell'iter del provvedimento in esame siano comunque utili a correggere, anche in sede di attuazione delle predette disposizioni, le criticità presenti nella riforma dello strumento militare proposta dal Ministro della difesa, evidenzia come il carattere prettamente aggressivo delle forze militari del nostro Paese non sia rispondente al dettato costituzionale. Lamentata quindi la mancata riflessione sui problemi legati agli alti costi del comparto militare, reputa necessario un complessivo e sistematico approfondimento del modello di difesa nonché del suo ruolo in termini di sicurezza nel contesto internazionale.

GIANFRANCO PAGLIA (FLpTP). Nel difendere l'impegno legislativo indipendente profuso dalla Commissione di merito, rileva come i ristretti tempi di esame imposti dall'imminente fine della legislatura abbiano impedito l'approvazione di modifiche migliorative del testo in discussione. Manifesta, quindi, apprezzamento per il disegno di legge che, pur operando tagli alle dotazioni organiche e alle risorse del comparto difesa, incrementerà la funzionalità e l'efficienza dello strumento militare, con positive ricadute in termini di sistemi d'arma e di protezione dei contingenti impegnati nelle missioni all'estero. Pag. XIIIDichiara, pertanto, il convinto voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

FRANCESCO BOSI (UdCpTP). Richiama la portata riformatrice del provvedimento in esame, che imporrà di rivolgere una particolare attenzione alla fase attuativa, con particolare riguardo alle questioni relative al personale e alla salvaguardia dell'efficienza e della capacità operativa dello strumento militare del nostro Paese, come peraltro sollecitato da alcuni ordini del giorno, tra cui in particolare uno a sua prima firma. Espressa quindi fiducia nelle scelte che compiranno l'attuale e il futuro Esecutivo nel garantire la dovuta attenzione al comparto militare italiano, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

FRANCO GIDONI (LNP). Nell'evidenziare il nuovo modello di difesa delineato dalla riforma in esame, rileva che la stessa è stata preceduta dal proficuo lavoro di approfondimento conoscitivo profuso all'inizio della legislatura da una commissione appositamente insediata. Nel lamentare, quindi, le ricadute negative del blocco del turn-over, segnatamente in riferimento all'invecchiamento progressivo del personale militare del comparto e al transito nei ruoli delle Forze dell'ordine dei volontari in ferma breve, ritiene che le modalità seguite per l'esame parlamentare del provvedimento in discussione non abbiamo consentito di migliorare ulteriormente il testo. Dichiara, pertanto, che la sua parte politica si asterrà sul disegno di legge in esame.

ANTONIO RUGGHIA (PD). Espressa sostanziale condivisione, a nome del suo gruppo, circa le scelte del Governo in merito alla riforma dello strumento militare del nostro Paese, la cui efficenza è stata messa a repentaglio dai tagli irresponsabili operati dal precedente Esecutivo, interessato solo ad atteggiamenti propagandistici, reputa condivisibile la volontà di riqualificare la spesa del predetto comparto, al fine di restuituire efficienza e funzionalità alle forze militari. Manifesta quindi apprezzamento per la previsione di un controllo parlamentare sull'acquisizione di sistemi d'arma. Nell'auspicare, infine, un approfondimento del modello di difesa del nostro Paese, ritiene necessario correggere in sede di attuazione alcune criticità presenti nel testo in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

VINCENZO D'ANNA (PT). Giudica non condivisibili le considerazioni testé svolte dal deputato Rugghia, rilevando che la spesa militare sostenuta dal precedente Governo di centrodestra, giustificata dalla partecipazione del Paese a numerose missioni di pace internazionali, appare in linea con gli impieghi di risorse disposti per il settore dai Governi di centrosinistra.

SALVATORE CICU (PdL). Nel valutare criticamente talune posizioni assunte, ora come in passato, da forze politiche riconducibili alla sinistra, esprime apprezzamento per le disposizioni recate dal testo in esame, che consentiranno una riforma dello strumento militare nazionale in direzione di una migliore integrazione europea e di una maggiore professionalità delle forze militari, soprattutto in termini di credibilità internazionale del nostro Paese. Dichiara quindi che il suo gruppo sostiene convintamente il provvedimento in esame, nella consapevolezza che la sua attuazione avverrà in un clima di collaborazione con il Governo, anche quello futuro.

Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ANDREA SARUBBI (PD).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 5569.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge.

Pag. XIV

Approvazioni in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la I Commissione ha approvato, in sede legislativa, i progetti di legge n. 4195, recante istituzione del «Giorno della memoria dei bambini di Bullenhuser Damm, in ricordo dei venti bambini ebrei della scuola Bullenhuser Damm utilizzati in esperimenti medici nel campo di sterminio di Neuengamme», con il seguente nuovo titolo: «Celebrazione, nell'ambito del "Giorno della Memoria", istituito con la legge 20 luglio 2000, n. 211, del ricordo dei venti bambini ebrei della scuola di Bullenhuser Damm, utilizzati in esperimenti medici nel campo di sterminio di Neuengamme e di tutti i bambini vittime di guerre e di persecuzioni»; n. 5457, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione induista italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione, e n. 5458, recante norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione buddhista italiana, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo relativamente all'articolazione dei lavori dell'Assemblea nella seduta di domani (vedi resoconto stenografico pag. 82).

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

Intervengono per sollecitare la risposta a loro atti di sindacato ispettivo i deputati LUCIA CODURELLI (PD) e SOUAD SBAI (PdL).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 12 dicembre 2012, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 83).

La seduta termina alle 20.