Nel novembre 1995, la Dichiarazione di Barcellona ha dato avvio al Partenariato Euromediterraneo, un accordo politico multilaterale tra l'UE ed i suoi Stati membri ed i Paesi partner della sponda meridionale, dapprima dodici, ora dieci (Algeria, Autorità Palestinese, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Siria, Tunisia, Turchia) a seguito dell'ingresso nell'UE di Cipro e Malta.
Il Parlamento europeo ha riunito per due volte nel 1997 a Strasburgo e nel 1998 a Bruxelles il Forum parlamentare euromediterraneo, senza tuttavia mai raggiungere un'intesa sul relativo regolamento, a causa della diversità di vedute con i Parlamenti nazionali circa la sua composizione.
Un punto di svolta si è avuto nella primavera del 2002 con la terza convocazione del Forum in Italia, a Bari, nella quale i partecipanti, nella Dichiarazione finale si sono impegnati a promuovere al più presto la costituzione dell'Assemblea parlamentare euromediterranea, raggiungendo l'accordo sulla composizione del nuovo organo. La trasformazione del Forum in Assemblea parlamentare ha avuto luogo a Napoli, a conclusione del semestre italiano di Presidenza dell'Unione europea, nel corso di una sessione straordinaria tenutasi a Napoli il giorno prima della Conferenza dei Ministri degli Esteri del Partenariato che ha riconosciuto la nuova Assemblea come istituzione del Partenariato stesso (2-3 dicembre 2003).
L'Italia si è fatta inoltre promotrice, nel 1996, di una Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi euromediterranei.