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La Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti aderenti all’Iniziativa adriatico-ionica
(Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia )

LA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DEI PARLAMENTI ADERENTI ALL'INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA
(Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia)

La Presidenza dell'Iniziativa dal 1° giugno 2010 al 30 maggio 2011 è esercitata dal Montenegro. Dal 1° giugno 2009 al 30 maggio 2010 è stata esercitata dall'Italia. Dal 1° giugno 2011 passerà alla Serbia.


1. La IX Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti alla IAI
Dall'11 al 13 aprile 2011 il Parlamento del Montenegro ospita a Budva la IX Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti alla IAI. La riunione è articolata in due sessioni; la prima sessione "L'area del mediterraneo - La culla del Multiculturalismo" sarà introdotta dal Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. La seconda sessione "Sviluppo sostenibile del settore energetico nella regione adriatico ionica" sarà introdotto dal Presidente del Parlamento del Montenegro Ranko Krivokapiæ. A conclusione della riunione saranno presentate le conclusioni della presidenza.
Si ricorda che la precedente riunione era stata ospitata dal Parlamento italiano a Bari il 29 aprile 2010 (vedi infra).

2. La Dimensione parlamentare
La Dimensione parlamentare dell'Iniziativa Adriatico-Ionica - che affianca quella governativa lanciata ad Ancona nel maggio 2000 (su cui si veda infra la relativa scheda) - è nata con la I° Riunione dei Presidenti delle Assemblee parlamentari dei Paesi membri, riunitasi a Zara nell'aprile 2001, su invito del Presidente del Parlamento croato . L'Iniziativa, che prevede una riunione annuale dei Presidenti dei Parlamenti coinvolti presso il paese che detiene la presidenza di turno (che è esercitata per il periodo compreso dal 1 giugno al 31 maggio dell'anno successivo), ha il fine di:
• rafforzare la cooperazione parlamentare tra gli Stati membri in materia di economia, affari marittimi, trasporti, comunicazioni, scienza, cultura e protezione dell'ambiente e di sviluppare un approccio condiviso in materie di comune interesse;
• contrastare a livello parlamentare qualsiasi forma di crimine internazionale che minacci la sicurezza e la stabilità della regione;
• condannare i traffici illeciti transfrontalieri e sostenere i rispettivi governi nell'attuazione di una cooperazione interstatale diretta a combattere qualsiasi forma di crimine organizzato, riciclaggio di denaro sporco, traffico di droga, armi, e qualsiasi forma di terrorismo;
• promuovere presso le rispettive società civili la diffusione di una maggiore coscienza ambientale diretta alla preservazione delle ricchezze naturali della regione;
• sollecitare i rispettivi governi ad impegnarsi in una più rapida risoluzione dei conflitti e delle questioni più rilevanti che riguardano l'area adriatico ionica.
Tra gli obiettivi dell'Iniziativa Adriatica vi è inoltre quello di promuovere l'adeguamento delle legislazioni nazionali all'acquis comunitario e di favorire il Processo di Stabilizzazione e Associazione, già avviato per numerosi Paesi, in vista della futura adesione alla UE . E' auspicato altresì il raccordo di tale iniziativa parlamentare con le altre iniziative regionali come in particolare la Conferenza Parlamentare del Mar Baltico .

3. Le riunioni dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti alla IAI
Il 20 maggio 2002 si è svolta ad Atene la II Riunione dei Presidenti delle Assemblee parlamentari (dedicata a "La Cooperazione parlamentare regionale e il futuro dell'Europa"). La Camera dei deputati è stata rappresentata in tale sede dal Vice Presidente, On. Alfredo Biondi e dal Vice Presidente della Commissione esteri, On. Umberto Ranieri.
Nella Dichiarazione finale è stato ribadito, tra l'altro, l'impegno a cooperare sul versante della sicurezza e, in particolare, della lotta contro il crimine organizzato, l'immigrazione clandestina e il contrabbando. E' stata altresì sottolineata l'esigenza di rafforzare la collaborazione tra i Parlamenti dei Paesi membri e le relazioni tra IAI e UE, anche in vista dell'allargamento dell'Unione europea.
Sotto la Presidenza del Parlamento Italiano (dal 1° giugno 2002 al 31 maggio 2003), il 16 maggio 2003 si è svolta a Ravenna la III Riunione dei Presidenti delle Assemblee parlamentari dei Paesi IAI. I lavori sono stati introdotti dal Presidente Pier Ferdinando Casini; il Senato è stato rappresentato dal Vice Presidente Domenico Fisichella.
Nella Dichiarazione finale, i Paesi che aderiscono all'Iniziativa si sono impegnati, tra l'altro, a realizzare una piena complementarietà tra la IAI e le altre iniziative governative e parlamentari presenti nella regione, quali soprattutto l'InCE, il Partenariato Euromediterraneo, il Patto di Stabilità per l'Europa sud-orientale e la Cooperazione Economica del Mar Nero. Sul piano politico l'attenzione è stata rivolta al rafforzamento dell'azione di contrasto al crimine organizzato e alla piena realizzazione dello Spazio europeo di Libertà, Sicurezza e Giustizia anche grazie all'azione dei Parlamenti nazionali. Per quanto attiene agli obiettivi di carattere economico i Paesi membri della IAI hanno espresso viva soddisfazione per il lavoro svolto dall'Italia per l'istituzione dei Segretariati dei Corridoi Paneuropei di Trasporto 5 e 8. Sul piano culturale è stato assunto un impegno comune per il lancio di Uniadrion, l'università virtuale dell'area adriatico-ionica. Nella Dichiarazione si ribadisce anche l'impegno di tenere la Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti una volta all'anno e si propone di promuovere scambi di visite tra Commissioni parlamentari e di intensificare la cooperazione amministrativa.

Il 10 maggio 2004, il Parlamento sloveno ha ospitato a Portorose la IV Riunione dei Presidenti dei Parlamenti. Alla riunione è intervenuto il Presidente della Camera Casini.
Nella Dichiarazione approvata a conclusione dell'incontro è stato riaffermato il ruolo della IAI nel promuovere la maggiore cooperazione tra i paesi membri nel comparto della sicurezza e delle politiche migratorie. Si riafferma, inoltre, tra le priorità principali della IAI, la protezione dell'ambiente ai fini della quale si sollecita l'adozione di strategie multilaterali. Nel testo si considera altresì necessario rafforzare ulteriormente la cooperazione parlamentare nell'ambito dell'Iniziativa Adriatico-Ionica mediante incontri dei competenti organi parlamentari nazionali (in particolare delle Commissioni permanenti).
Il V incontro annuale dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti dell'Iniziativa Adriatico-Ionica si è tenuto a Santo Stefano (in Montenegro), il 30 maggio 2005. Alla riunione ha preso parte il Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini.
Nella Dichiarazione finale, oltre a confermare l'impegno a sostenere e a promuovere attivamente il processo di integrazione europea ai fini della stabilizzazione e dello sviluppo della regione, è stata evidenziata, tra l'altro, la necessità di migliorare la comunicazione e il coordinamento tra le Commissioni parlamentari per la difesa e la sicurezza; sono stati rinnovati gli impegni ai fini della lotta all'immigrazione clandestina e sollecitata la realizzazione delle infrastrutture della regione. Per quanto riguarda la protezione dell'ambiente, si formula l'auspicio che tutte le Commissioni competenti dei Parlamenti IAI diano il loro contributo, nell'ambito delle proprie competenze, allo sviluppo e alla promozione dell'ambiente.
La VI riunione dei Presidenti delle Assemblee parlamentari, intitolata "Politiche ambientali nella regione adriatico - ionica e adeguamento agli standards dell'Unione europea", ha avuto luogo il 17 maggio 2007 a Neum (in Bosnia Erzegovina). Per la Camera dei Deputati ha partecipato il Vice Presidente, Carlo Leoni.
Nella Dichiarazione finale i partecipanti hanno convenuto, tra l'altro, che la protezione ambientale è una delle maggiori priorità nel quadro della cooperazione regionale all'interno della IAI e raccomandano, quindi, uno scambio di esperienze in materia di trasposizione nelle legislazioni nazionali della legislazione UE in materia di protezione ambientale. Inoltre, si conferma l'esigenza di un maggior impegno da parte dei parlamenti nella elaborazione di nuove proposte politiche in materia di protezione ambientale, alla luce della crescente preoccupazione dovuta dall'attuale situazione ambientale.
La Presidenza dell'Iniziativa Adriatico-Ionica dal 1° giugno 2007 al 30 maggio 2008 è stata esercitata dalla Croazia che però non ha organizzato alcuna riunione.
Il 4 maggio 2009, si è svolta ad Atene la VII Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti della Iniziativa adriatico-ionica, alla quale ha partecipato, in rappresentanza del Parlamento italiano, il Vice Presidente Antonio Leone. La Conferenza si è articolata in tre sessioni di lavoro, vertenti sui seguenti temi: Sfide ambientali ed Energia; Prospettive e Possibilità di Sviluppo Regionale nella Regione Adriatico-Ionica ampliata; Sviluppo di Forme di Turismo nella Regione.
Nelle Conclusioni adottate dalla presidenza si conferma, tra l'altro, il sostegno alla prospettiva europea dei Paesi dei Balcani occidentali oltre all'importanza della cooperazione regionale quale strumento per conseguire stabilità politico-economica nella regione e prosperità per i suoi abitanti. Nel testo, inoltre, si plaude all'Unione europea per gli impegni assunti volti alla riduzione delle emissioni di CO2; e si è quindi sottolineato la necessità di un esito positivo della Conferenza sui cambiamenti climatici dell'ONU di Copenaghen. I partecipanti hanno altresì evidenziato la necessità di promuovere progetti interstatali e investimenti nel campo energetico, ai fini della sicurezza delle forniture e della diversificazione delle fonti energetiche. E' stata infine ricordata l'importanza della cooperazione regionale nell'area Adriatico-Ionica per favorirne lo sviluppo anche turistico, sottolineando, in modo particolare, l'importanza della programmazione di una strategia turistica a lungo termine, guidata dai principi di sostenibilità e salvaguardia del patrimonio culturale.

4. La presidenza italiana della IAI
Il Parlamento italiano ha ospitato a Bari, il 29 aprile 2010, l'VIII Riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi aderenti all'Iniziativa Adriatico-Ionica. La riunione si è articolata in due sessioni di lavoro dedicate rispettivamente a: "Il ruolo della cooperazione parlamentare in ambito IAI nella prospettiva dell'integrazione europea dei Balcani Occidentali", la cui relazione introduttiva è stata svolta dal Presidente del Parlamento della Repubblica di Croazia, Luka Bebic; "La tutela e la valorizzazione del Mar Adriatico quale fattore di sviluppo culturale e turistico della Regione", la cui relazione introduttiva è stata svolta dal Vicepresidente della Camera dei deputati, Antonio Leone.
Ai lavori, che sono stati introdotti dal Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini e dal Vicepresidente del Senato, Emma Bonino, sono intervenuti Alfredo Mantica, Sottosegretario per gli Affari Esteri e l'Amb. Alessandro Grafini, Segretario Generale della Iniziativa Adriatico-Ionica.
Alla riunione hanno preso parte Luka Bebic, Presidente del Parlamento croato, Ranko Krivokapic, Presidente del Parlamento del Montenegro, Pavel Gantar, Presidente dell'Assemblea Nazionale slovena, Ardian Turku, Vicepresidente del Parlamento albanese, Dusanka Majkic, Vicepresidente della Camera dei Popoli della Bosnia Erzegovina, Tilemachos Chytiris, Presidente del Gruppo di Amicizia Parlamentare Grecia - Italia del Parlamento greco.
Al termine della riunione è stata adottata la Dichiarazione finale.
Nel testo, tra l'altro, i Presidenti dei Parlamenti dei Paesi dell'Iniziativa Adriatico-Ionica, oltre a richiamare l'impegno dei Parlamenti dell'area a favore della prospettiva europea dei Paesi dei Balcani occidentali, dichiarano la ferma determinazione di intensificare gli sforzi per accelerare il tempi del processo di adesione alla UE di tutti i Paesi membri dell'Iniziativa che ancora non ne fanno parte; chiedono alle Istituzioni europee, nell'attesa del completamento del processo di adesione, di sviluppare nell'area del fianco sud dell'Europa una strategia macro-regionale dell'Unione Europea per il Mare Adriatico e Ionio, analoga a quella avviata per la macro-regione del Mar Baltico; ribadiscono, infine, che il bacino adriatico-ionico - costituendo una risorsa di enorme importanza per i Paesi membri, sia sul piano ambientale sia sul piano economico, con particolare riguardo al settore del turismo - va preservato attraverso azioni mirate e coordinate contro i rischi connessi all'inquinamento e ai disastri naturali.