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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 17 di lunedì 16 giugno 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 14,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 3 giugno 2008.

I deputati in missione sono quarantadue.

Annunzio di petizioni.

ANGELO SALVATORE LOMBARDO (Misto-MpA), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Sull'ordine dei lavori.

SILVANA MURA (IdV). Nel manifestare perplessità in ordine alle dichiarazioni, che giudica moto gravi, rilasciate alla stampa dal Ministro La Russa circa il possibile impiego della Forze armate con compiti di ordine pubblico in alcune città italiane, chiede che il Governo riferisca al riguardo alla Camera, fornendo, tra l'altro, i dati di fatto che giustificherebbero l'adozione di una misura assolutamente eccezionale.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 90 del 2008: Emergenza rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile (A.C. 1145-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del decreto-legge in discussione, che si pone come finalità primaria il superamento dell'emergenza nello smaltimento dei rifiuti in Campania, con l'adozione di un nuovo modello di gestione e prevedendo, in particolare, l'attribuzione dei poteri di coordinamento ad una nuova figura di sottosegretario nella persona di Guido Bertolaso. Dà quindi conto delle principali modifiche apportate al testo originario nel corso dell'iter in Commissione, finalizzate, tra l'altro, a recepire le osservazioni e le condizioni di cui ai pareri espressi dalle Commissioni competenti in sede consultiva, nonché dal Comitato per la legislazione. Fa presente, altresì, che si è inteso recepire il parere della V Commissione, segnatamente rispetto ai meccanismi di controllo della spesa e alla copertura finanziaria delle misure recate dal decreto-legge in discussione. Quanto all'intendimento preannunziato dall'Esecutivo di trasfondere in quest'ultimo il contenuto del decreto-legge vertente sulla stessa materia varato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, sottolinea la necessità di garantire adeguati tempi di esame da parte della Commissione di merito.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Giudicata esaustiva la relazione svolta dal deputato Ghiglia, avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

Pag. IV

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Richiamate le ragioni che hanno determinato il progressivo aggravarsi, fino all'attuale, perdurante emergenza, della situazione relativa alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella regione Campania, tra le quali la previsione di norme spesso inattuabili e l'assenza di un contesto sociale e culturale favorevole, ritiene che il provvedimento d'urgenza in discussione non rechi misure risolutive, pur condividendo la necessità di un ulteriore intervento legislativo. Reputati urgenti, in particolare, lo sgombero delle strade dai rifiuti e l'adozione di piani regionali improntati al principio dello smaltimento in sede locale, non senza gli opportuni correttivi di tipo solidaristico, preannunzia la presentazione di proposte emendative volte ad introdurre agevolazioni ai comuni virtuosi, nonché una riduzione del costo dell'energia elettrica fino al 2009.

ANGELO CERA (UdC). Nel ritenere che la problematica oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione - frutto del fallimento delle amministrazioni locali e delle numerose gestioni commissariali, nonché delle indebite intromissioni della malavita organizzata - debba finalmente trovare una soluzione certa e definitiva, mediante una opportuna assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche e delle popolazioni interessate, esprime apprezzamento per il clima costruttivo che ha connotato il dibattito in Commissione, anche in considerazione del fatto che in tale contesto sono in gioco innanzitutto la credibilità dello Stato e la sua capacità di fornire risposte positive all'emergenza in atto. Manifestato, quindi, un orientamento favorevole al complesso del provvedimento, giudica particolarmente condivisibili la priorità di individuare i siti delle discariche, la realizzazione di termovalorizzatori, nonché l'attivazione di un efficace piano di raccolta differenziata. Auspica, quindi, che il Governo si adoperi fattivamente al fine di garantire l'adozione di interventi idonei ad individuare percorsi virtuosi per fornire risposte efficaci ai cittadini campani.

FRANCESCO NUCARA (Misto). Nel preannunziare l'orientamento favorevole della sua parte politica sul disegno di legge di conversione in esame, richiama le deleterie conseguenze derivanti dalla situazione emergenziale in atto nella regione Campania, ritenendo che l'odierno dibattito possa rappresentare l'occasione per svolgere una più approfondita riflessione sulle problematiche del Mezzogiorno. Nel sottolineare, quindi, la sussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza sottesi all'adozione del decreto-legge in discussione, giudica improcrastinabile la realizzazione di interventi strutturali e, segnatamente, la costruzione di termovalorizzatori di nuova generazione. Nell'auspicare, infine, l'adozione di misure di sostegno alle attività turistiche fortemente penalizzate dall'emergenza, sollecita l'accoglimento di talune proposte emendative presentate dalla sua parte politica.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Nel manifestare una sostanziale condivisione del decreto-legge in discussione, nonostante le evidenti forzature che determinano deroghe alla normativa sia nazionale sia europea, esprime preoccupazione segnatamente con riferimento alle disposizioni recate dall'articolo 7, relativo al sistema dei controlli, del quale giudica opportuno lo stralcio, al fine di garantire sulla materia una discussione più approfondita e trasparente. Ritiene, inoltre, che per perseguire la legalità nei territori colpiti dall'emergenza rifiuti sia necessario garantire un'adeguata educazione ambientale, supportata da una legislazione chiara e, soprattutto, da un efficace sistema di controlli.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Nell'ascrivere al governatore Bassolino e al sindaco Iervolino la responsabilità della grave emergenza rifiuti in Campania, esprime un giudizio positivo sul provvedimento d'urgenza in esame. Sottolineata,Pag. Vquindi, la necessità che le forze politiche affrontino tali questioni in un clima costruttivo, giudica condivisibile e altamente qualificata la scelta del sottosegretario Bertolaso come responsabile dell'emergenza. Nel ritenere infine opportuno svolgere una più approfondita riflessione sul tema delle bonifiche e della tutela delle acque, invita il Governo ad individuare in un'unica figura istituzionale il responsabile di tali delicati settori.

CARLO MONAI (IdV). Sottolineata la continuità legislativa registrata con riferimento alla materia oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione, ritiene che lo stesso rechi talune previsioni non pienamente rispondenti alle finalità che si intendono perseguire, come rilevato anche dal Comitato per la legislazione, segnatamente con riferimento alle disposizioni dell'articolo 4, relativo alla tutela giurisdizionale nelle controversie attinenti alla gestione dei rifiuti, che snatura il disposto dell'articolo 25 della Costituzione, ed all'eccesso di deroghe alla normativa vigente anche a livello europeo. Pur apprezzando la decisione di intervenire tramite la decretazione d'urgenza per affrontare una situazione di grave emergenza, si riserva di esprimere un giudizio più compiuto alla luce delle modifiche che potranno eventualmente essere apportate al testo del provvedimento nel prosieguo del suo iter.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Osserva che la perdurante situazione di emergenza nella regione Campania richiede l'adozione di misure risolutive, attesa la rilevanza della stessa per l'economia e per l'immagine internazionale del Paese. Pur ribadendo quindi il giudizio positivo, già espresso all'inizio dell'iter del provvedimento in Commissione, relativamente alla scelta del sottosegretario Bertolaso quale responsabile dell'emergenza, all'individuazione precisa dei siti per le discariche, nonché alla costruzione degli impianti di termovalorizzazione e alla messa a norma di quelli per la produzione di CDR, manifesta delusione per l'atteggiamento di chiusura assunto dalla maggioranza e dal Governo nei confronti delle proposte emendative presentate dall'opposizione, per le modifiche apportate al testo in materia di strutture tecniche statali, nonché per la sopravvenuta predisposizione di un ulteriore decreto-legge in materia. Nell'auspicare, quindi, che sia garantita alle Commissioni la possibilità di esaminare approfonditamente entrambi i provvedimenti d'urgenza adottati dall'Esecutivo, precisa che l'atteggiamento della sua parte politica nel prosieguo del dibattito dipenderà dall'eliminazione di forzature ed omissioni che, al momento, attribuiscono una connotazione complessivamente negativa al disegno di legge di conversione in discussione.

GUIDO DUSSIN (LNP). Nel manifestare l'ampia disponibilità della Lega Nord ad apportare le necessarie modifiche al fine di migliorare il provvedimento d'urgenza in esame, auspica, al riguardo, che siano recepite almeno le proposte emendative più rilevanti presentate dal suo gruppo. Ritiene inoltre che il superamento dell'emergenza rifiuti in Campania rappresenti un modo per onorare un impegno assunto in campagna elettorale. Sottolinea, in particolare, che, in vista della conclusione della fase emergenziale entro l'anno 2009, termine che deve essere considerato non ulteriormente prorogabile, appare essenziale una rapida attivazione dei siti di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti individuati dalle norme del provvedimento in esame. Giudica inoltre indispensabile attuare le misure previste in materia di raccolta differenziata e procedere rapidamente, come avviene in alcune regioni del Nord, ad una graduale riduzione nella produzione di rifiuti. Ribadisce infine la disponibilità del suo gruppo ad apportare ulteriori modifiche al testo, anche alla luce del nuovo decreto-legge in materia varato dal Consiglio dei Ministri, soprattutto se tali interventi potranno realmente contribuire a garantire una soluzione definitiva dell'emergenza in Campania.

FRANCESCO PIONATI (UdC). Nel manifestare la piena disponibilità del suoPag. VIgruppo ad assumersi la propria parte di responsabilità nella sfida al superamento dell'emergenza rifiuti in Campania, imputabile anche all'incapacità finora mostrata dalla classe politica locale, che ha generato sfiducia nei cittadini, giudica complessivamente valido il provvedimento d'urgenza in discussione, ispirato ad una visione organica del problema; ritiene tuttavia necessario apportare alcune modifiche al testo del decreto-legge, con particolare riferimento all'esigenza di dare risposta ai rilievi annunciati dall'Unione europea e di superare le perplessità legate alla previsione della cosiddetta superprocura. Sottolinea, inoltre, la necessità di non puntare alla militarizzazione del territorio, ma di instaurare un proficuo dialogo con le comunità locali, presupposto essenziale per un definitivo superamento dell'emergenza, anche attraverso l'affermazione del principio secondo cui lo smaltimento dei rifiuti deve avvenire in ambito locale.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel riconoscere l'urgenza di approvare misure volte a superare l'emergenza rifiuti in Campania, esprime forti perplessità per alcune deroghe previste dal decreto-legge in discussione a fondamentali principi, anche di rango costituzionale, propri dell'ordinamento giuridico. Lamenta, in particolare, le deroghe in materia di assetto degli uffici giudiziari disposte nell'articolo 3 che, nel prevedere una sorta di «superprocura» di Napoli, risultano svincolate dai vigenti criteri di competenza territoriale degli uffici giudiziari e contrastano con il principio di efficienza dell'azione giurisdizionale. Evidenziata infine la non compatibilità con i principi cardine dell'ordinamento giuridico delle norme recate dall'articolo 4, che dispongono una ingiustificata dilatazione delle competenze del giudice amministrativo, preannunzia che l'orientamento del suo gruppo nella votazione finale del disegno di legge di conversione in esame dipenderà dal recepimento delle proposte emendative presentate, segnatamente in materia giurisdizionale.

MAURO PILI (PdL). Evidenziata l'inadeguatezza delle iniziative assunte dal precedente Esecutivo, rivendica al Governo Berlusconi il merito di avere determinato, mediante il provvedimento d'urgenza in discussione, una netta inversione di tendenza rispetto al passato, derivante dalla piena assunzione di responsabilità, politica ed istituzionale del Presidente del Consiglio e dalla considerazione dell'emergenza rifiuti nella regione Campania quale questione prioritaria nazionale. Espresso, quindi, apprezzamento per la scelta del sottosegretario Bertolaso, al quale rinnova il sostegno della sua parte politica, ritiene che il definitivo superamento dell'emergenza richieda l'adozione non soltanto di appropriate misure contingenti, ma anche di connesse iniziative strutturali ed infrastrutturali, anche per rilanciare il Sud, finora penalizzato dall'assenza di Stato, di sicurezza e di competitività. Ritiene, infine, che il tema delle bonifiche debba essere affrontato in un apposito disegno di legge.

CESARE DAMIANO (PD). Rilevato che l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Campania ha assunto dimensioni tali da non consentire ulteriori rinvii, osserva che l'opposizione ha il dovere di non assumere posizioni pregiudiziali nei confronti del decreto-legge in discussione, anche alla luce delle autorevoli dichiarazioni rese in proposito dal Presidente della Repubblica. Esprime, quindi, forti perplessità sulla procedura adottata dal Governo, in base alla quale si inseriscono successivamente nel testo di provvedimenti già all'esame dell'Assemblea norme estranee alle materie che ne formano oggetto. Manifestato, inoltre, un orientamento nettamente contrario alle disposizioni recate dagli articoli 16 e 18, dei quali riterrebbe opportuno lo stralcio, assicura comunque che l'opposizione, per senso di rispetto nei confronti dei cittadini campani, non rallenterà le decisioni necessarie per il superamento della situazione emergenziale.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Pur non disconoscendo le gravi emergenze -Pag. VIIin materia igienico-sanitaria, di tutela dell'ordine pubblico e di garanzia del rispetto della legalità - sottese all'adozione del decreto-legge in discussione, esprime perplessità in merito a talune misure introdotte dallo stesso provvedimento d'urgenza, preannunziando, al riguardo, la presentazione di proposte emendative da parte del suo gruppo. Giudicata non condivisibile, in particolare, la previsione di una cosiddetta superprocura, reputa deleterie le deroghe previste alla normativa in materia di tutela della salute; stigmatizzati inoltre gli interventi previsti su enti ed istituzioni, assolutamente non necessari, richiama le criticità connesse alla discarica di Chiaiano. Preso atto, infine, dell'avvenuta predisposizione, da parte del Governo, di un nuovo provvedimento d'urgenza vertente su analoga materia, auspica un ulteriore, più ampio e proficuo approfondimento in Commissione di tali tematiche.

MARIO PEPE (PdL). Rileva che il decreto-legge in discussione è diretto a porre fine alla gravissima situazione di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti in Campania, che rischia di aggravarsi ulteriormente nella stagione estiva.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

MARIO PEPE (PdL). Manifestato, quindi, particolare apprezzamento per le disposizioni del provvedimento volte a definire un programma di sensibilizzazione alle tematiche ambientali, preannunzia la presentazione di un ordine del giorno - che auspica sia accolto dal Governo - finalizzato a destinare finanziamenti al comune di Serre.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). A nome dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico, dichiara di condividere talune delle misure strutturali previste dal decreto-legge in discussione, lamentando tuttavia la carenza di soluzioni tecnologicamente avanzate, nonché la mancanza di un piano strategico in tema di energia. Nell'ascrivere altresì ai ceti politici succedutisi sul territorio la responsabilità dell'emergenza rifiuti in Campania, esprime contrarietà alle norme del decreto-legge in esame che prevedono la cosiddetta superprocura, reputando altresì deleterie le deroghe introdotte in materia di tutela della salute dei cittadini. Nel dare infine atto dell'accoglimento, durante l'iter in Commissione, di un emendamento proposto dalla sua parte politica, volto a introdurre la presentazione di una relazione semestrale del Governo alle Camere sullo stato di attuazione del decreto-legge in discussione, preannuncia la presentazione di ulteriori emendamenti volti a migliorare le misure strutturali introdotte dal provvedimento d'urgenza.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ARMANDO DIONISI (UdC). Nel ritenere che la soluzione della problematica oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione richieda un'assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche e delle popolazioni interessate, giudica condivisibile la scelta del sottosegretario Bertolaso come responsabile dell'emergenza, sottolinea quindi il carattere strutturale degli interventi delineati nel decreto-legge, segnatamente con riferimento alla questione della raccolta differenziata, alla costruzione di nuovi termovalorizzatori ed alla bonifica ambientale delle aree adibite a discarica. Nel ricordare inoltre le perplessità espresse dal suo gruppo nel corso dell'iter in Commissione, reputa inefficaci le misure relative all'istituto del commissario ad acta e all'impiego dell'esercito, ritenendo invece opportuno potenziare gli organici delle forze di polizia e prevedere specifiche sanzioni per i comuni inadempienti. Nel preannunziare, infine, la presentazione di proposte emendative ulteriormente migliorative del testo, manifesta contrarietà alle disposizioni volte a riorganizzare il Ministero dell'ambiente, che, a suo avviso, andrebbero previstePag. VIIIin uno specifico provvedimento legislativo.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel rilevare la drammaticità dell'emergenza nel settore dei rifiuti in Campania, la cui soluzione non deve conoscere distinzioni tra le forze politiche al fine di riaffermare pienamente in quei territori la credibilità e l'autorità dello Stato, manifesta la disponibilità del suo gruppo a collaborare alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione purché, nel corso dell'iter in Assemblea, allo stesso siano apportate quelle modifiche migliorative che durante l'esame in Commissione non state prese nella dovuta considerazione. Sottolineata, in particolare, la necessità di definire meglio la fattispecie di reato di cui all'articolo 2, comma 9, esprime forti perplessità sul contenuto dell'articolo 3, commi 1 e 2, preannunziando al riguardo la presentazione di specifiche proposte emendative. Invita, quindi, il Governo a non insistere nella previsione di norme che si pongono in contrasto con fondamentali principi, anche di rango costituzionale, posti alla base dell'ordinamento giudiziario.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel richiamare le deleterie conseguenze derivanti dalla situazione emergenziale in atto nella regione Campania, esprime un giudizio positivo sul disegno di legge di conversione in esame, pur ravvisando alcuni elementi di criticità presenti nel testo, come il comma 7-bis dell'articolo 9, che reca il divieto di trasferire presso altre regioni i rifiuti campani. Sottolinea, quindi, la necessità di pervenire rapidamente alla realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, anche attraverso la realizzazione di nuovi termovalorizzatori, il potenziamento della raccolta differenziata e la responsabilizzazione delle province nella procedura di smaltimento. Auspica, infine, l'accoglimento di talune proposte emendative ulteriormente migliorative del testo presentate dalla sua parte politica.

DOMENICO ZINZI (UdC). Nel ricordare che la situazione di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania si protrae ormai dal 1994 e che gli interventi susseguitisi si sono rivelati inidonei a fornire un'adeguata soluzione a tale problematica, giudica indispensabile il superamento dello stato di crisi attraverso il decreto-legge in discussione. Manifesta, tuttavia, forti perplessità relativamente a talune disposizioni in esso contenute, segnatamente con riferimento al disposto dello articolo 3, che istituisce una «superprocura», rispetto al quale preannunzia la presentazione di specifiche proposte emendative.

AMALIA SCHIRRU (PD). Rilevata l'esigenza di porre fine immediatamente alla situazione di emergenza perdurante nella regione Campania, manifesta perplessità su alcune disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, segnatamente quelle relative all'impiego delle Forze armate, alle scelte, che ritiene ingiuste, sull'occupabilità di talune categorie di lavoratori, nonché alla deroga prevista all'applicazione della legge n. 241 del 1990 in materia di procedimento amministrativo. Nel considerare, inoltre, inderogabili le norme riguardanti la sicurezza sui luoghi di lavoro, reputa infine opportuno un maggiore coinvolgimento delle istituzioni locali, alle quali va affidato il compito di incentivare i cittadini alla raccolta differenziata per lo smaltimento dei rifiuti.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Rinunzia alla replica.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Preso atto della proficua partecipazione al dibattito da parte di tutti i gruppi parlamentari, ricorda preliminarmente i fallimenti delle pregresse gestioni ordinarie e commissariali che hanno condotto all'attuale emergenza rifiuti in Campania. Sottolinea, quindi, che il decreto-legge in esame non solo prevede misure di carattere emergenziale, ma mira anche aPag. IXdefinire un sistema in grado di supportare in futuro l'ordinaria attività di smaltimento dei rifiuti in quella regione. Nel respingere, quindi, le obiezioni mosse, tra l'altro, all'istituzione di una superprocura ed alle deroghe alla normativa concernente la sicurezza sul lavoro, preannunzia la presentazione di un emendamento del Governo, relativo, tra l'altro, all'impiego della Forze armate nella gestione dell'emergenza, sul quale auspica - assieme alle ulteriori citate tematiche - un adeguato approfondimento nel corso di un nuovo esame in Commissione.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Damiano n. 1-00006, Cazzola n. 1-00012 e Delfino n. 1-00013: Iniziative relative alla delega legislativa in materia di lavori usuranti.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Paladini n. 1-00014 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dai documenti iscritti all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

CESARE DAMIANO (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00006 (Nuova formulazione), sottolineando che il tema dei lavori usuranti, di alto valore sociale, rientra in un intervento organico realizzato dal Governo Prodi con il protocollo del 23 luglio 2007, risultato di una lunga e complessa concertazione con le parti sociali. Chiede, quindi, all'Esecutivo di chiarire attraverso quali strumenti intenda dare integrale applicazione al decreto-legge che ha recepito il predetto protocollo.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00012, dissente dalle affermazioni del deputato Damiano e dai contenuti della mozione n. 1-00006 (Nuova formulazione), constatando, in particolare, come lo schema di decreto legislativo presentato dal precedente Governo non fosse condivisibile sul piano dell'equilibrio dei conti pubblici e costituisse altresì il risultato di una consultazione solo parziale delle parti sociali. Dato atto dell'atteggiamento non preconcetto dell'attuale Governo e dell'impegno profuso dall'attuale Ministro del lavoro al fine di ottenere una proroga all'esercizio della delega fino a tutto l'anno 2008, rileva ulteriori criticità sul piano della copertura finanziaria e ritiene conclusivamente necessario approfondire talune tematiche, fra cui una esatta definizione del lavoro notturno.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00014, sottolineando la necessità che il Governo assuma iniziative idonee ad assicurare la salute e la sicurezza dei lavoratori. Chiede, in particolare, che l'Esecutivo predisponga gli strumenti necessari affinché la delega prevista dalla legge n. 247 del 2007, scaduta il 31 maggio scorso, possa comunque essere esercitata entro il 31 dicembre 2008.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Sottolineata la necessità di pervenire al più presto ad una compiuta e soddisfacente definizione di lavoro usurante - all'interno del quale dovrebbe essere fatta rientrare anche l'attività svolta dalle Forze armate dispiegate operativamente sul territorio - esprime forte perplessità sull'operato del Governo Prodi in sede di contrattazione collettiva su tale problematica ed auspica un più forte e concreto impegno in tal senso da parte dell'Esecutivo in carica.

ANTONIO BOCCUZZI (PD). Invita l'attuale Esecutivo a dare attuazione, senza ulteriori modifiche, alla normativa varata dal Governo Prodi in materia di lavori usuranti, di cui sottolinea il carattere moderno e civile.

Pag. X

STEFANO SAGLIA (PdL). Ritiene che il Governo, in coerenza con le rassicurazioni fornite dal Ministro Sacconi, si farà carico della necessità di pervenire ad una sollecita definizione delle questioni connesse al trattamento pensionistico di coloro che svolgono lavori usuranti; evidenziate peraltro le contraddizioni insite nelle misure contenute nello schema di decreto legislativo predisposto dal precedente Esecutivo, auspica che il termine per l'esercizio della delega legislativa sia prorogato per il tempo strettamente necessario ad individuare una soluzione equilibrata che consenta, tra l'altro, di evitare disparità di trattamento tra diverse categorie di lavoratori.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Rilevato che il Governo è consapevole dell'importanza della questione relativa ai lavori usuranti, ritiene opportuno riaprire il dialogo su tale materia con un quadro concertativo più ampio. Assicura, quindi, che, anche alla luce delle sollecitazioni pervenute dal dibattito parlamentare, il Governo si attiverà per prorogare il termine per l'esercizio della delega legislativa al fine di pervenire alla definizione di un provvedimento sostenibile dal punto di vista sociale e finanziario.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Per fatto personale.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Ricordato di aver preso la parola nel corso della discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione n. 1145-A previo scambio di turno correttamente concordato con il deputato Margiotta e comunicato alla Presidenza, precisa che l'equivoco insorto al riguardo è stato pienamente chiarito.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Conferma che l'equivoco insorto con il deputato Laboccetta è stato prontamente chiarito.

PRESIDENTE. Precisa l'esatta portata di quanto disposto dall'articolo 36, comma 2, del Regolamento relativamente allo scambio di turno tra i deputati nelle discussioni.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali il senatore Chiurazzi, in sostituzione della senatrice Bianchi, dimissionaria.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 17 giugno 2008, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 76).

La seduta termina alle 21,10.