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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 20 di giovedì 19 giugno 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Designazione dei componenti la Commissione consultiva per la concessione di ricompense al valore e al merito civile.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha designato il deputato Michele Pisacane quale componente della Commissione consultiva per la concessione di ricompense al valore e al merito civile, istituita ai sensi dell'articolo 7 della legge 2 gennaio 1958, n. 13, presso il Ministero dell'interno.
Il Presidente del Senato della Repubblica ha designato quale componente della stessa Commissione il senatore Luigi Ramponi.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 90 del 2008: Emergenza rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile (A.C. 1145-A/R).

Nella seduta del 18 giugno 2008 è stato, da ultimo, votato l'emendamento Ferranti 2.10.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 3.200, nel testo riformulato, 7.200 e 18.200 della Commissione; accetta l'emendamento 13.100 del Governo; esprime parere favorevole sull'emendamento 6-bis.500 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento); si rimette all'Assemblea sull'emendamento Stradella 12.101 ed invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, delle restanti proposte emendative, incluso l'emendamento Realacci 2.113, accantonato nella seduta di ieri, il cui contenuto potrebbe più opportunamente essere trasfuso in un ordine del giorno.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Concorda.

ERMETE REALACCI (PD). Invita l'Assemblea ad approvare il suo emendamento 2.113, che garantirebbe un'efficace lotta preventiva al fenomeno della criminalità organizzata nel settore dei rifiuti.

MAURO LIBÈ (UdC). Ritiene che l'emendamento in esame rechi norme che potrebbero fornire un utile contributo alla lotta alla criminalità organizzata.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10.

Pag. VI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Realacci 2.113.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere l'articolo 3, sul quale manifesta un orientamento nettamente contrario.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Precisa le ragioni che sottendono alla richiesta di soppressione dell'articolo 3, il cui contenuto appare generico e poco rispettoso del principio costituzionale di legalità e di quello del giudice naturale precostituito per legge.

DONATELLA FERRANTI (PD). Richiama le ragioni per le quali il suo gruppo si asterrà sugli identici emendamenti Vietti 3.1, Palomba 3.50 e Bernardini 3.51.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

ENRICO COSTA (PdL). Giudica non condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Vietti sull'articolo 3, ritenendo la norma in esame pienamente costituzionale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Vietti 3.1, Palomba 3.50 e Bernardini 3.51.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che non gli è stato consentito di intervenire per dichiarazione di voto nonostante ne avesse fatto tempestivamente richiesta.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 3.3, del quale auspica l'approvazione.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Rileva l'anomalia delle disposizioni previste dall'articolo 3 del decreto-legge in esame.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudica non condivisibili le argomentazioni svolte dal deputato Palomba, ritenendo che la formazione delle leggi debba competere pienamente al Parlamento.

MANLIO CONTENTO (PdL). Ricorda che il testo del decreto-legge in esame è stato modificato, essendone stati espunti i riferimenti relativi ai reati ambientali.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV) e FABIO EVANGELISTI (IdV).

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Dichiara l'astensione sull'emendamento Palomba 3.3, ribadendo la necessità di individuare meccanismi ordinamentali e procedurali funzionali al superamento dell'emergenza rifiuti in Campania.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Palomba 3.3.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 3.101, ritenendo che il contrasto alla criminalità organizzata nel settore dei rifiuti potrebbe essere demandato alla competente procura distrettuale.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Ferranti 3.101, che contribuisce a migliorare un testo inaccettabile, pur sottolineando la diversità di approccio del suo gruppo alla materia in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 3.101, nonché il subemendamento Pifferi 0.3.200.1; approva quindi l'emendamento 3.200 della Commissione, nel testo riformulato.

Pag. VII

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 3.8.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Palomba 3.8 e 3.10 e Ferranti 3.55, gli identici Palomba 3.18 e Vietti 3.19, nonché gli emendamenti Palomba 3.20 e 3.23 e Ferranti 3.24.

PAOLO RUSSO (PdL). Ritira il suo articolo aggiuntivo 3.0150.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 4.50, ritenendo che, anche in situazioni di emergenza, non vada compromessa la certezza del diritto.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Richiama le responsabilità del sindaco di Napoli e del presidente della regione Campania, che dovrebbero dimettersi, in merito alla situazione emergenziale relativa allo smaltimento dei rifiuti in Campania.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 4.50.

CARLO MONAI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 4.150, che cerca di porre rimedio ad un problema di natura meramente costituzionale.

Interviene a titolo personale il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Monai 4.150.

PIERLUIGI MANTINI (PD). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere il comma 2 dell'articolo 4, auspicando che in sede di trattazione degli ordini del giorno si possa ricercare una soluzione più razionale alla problematica in esame.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MASSIMO DONADI (IdV). Nel sottolineare l'assenza di un atteggiamento pregiudiziale da parte dell'opposizione, rileva l'opportunità di sopprimere il comma 2 dell'articolo 4 del decreto-legge in esame, come previsto dall'emendamento Palomba 4.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Ferranti 4.2 e Palomba 4.3.

CARLO MONAI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 4.151, manifestando perplessità sull'atteggiamento assunto dalla parte maggioritaria del Parlamento, la quale, anziché adottare criteri di ragionevolezza costituzionale, continua a screditare l'operato della magistratura.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Ritiene inaccettabile l'atteggiamento di alcune componenti della magistratura, che tentano di condizionare il ruolo della politica.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Monai 4.151.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Richiama le vicende che storicamente hanno caratterizzato il fenomeno dell'emergenza rifiuti in Campania, stigmatizzando le gravi responsabilità di coloro che si sono succeduti nella gestione del medesimo fenomeno.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.102.

GIORGIO JANNONE (PdL). Parlando per richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a valutare le inaccettabili dichiarazioni rese dal deputato Barbato.

PRESIDENTE. Precisa di non aver ritenuto di intervenire, atteso che il deputato Barbato non ha formulato accuse nei confronti di alcun componente della Camera.

Pag. VIII

CARLO MONAI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'anomalia insita nell'articolo 4 del decreto-legge in esame, che non introduce alcune delimitazioni di carattere territoriale o temporale.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Libè 5.102, pur dissociandosi dalle dichiarazioni rese dal deputato Barbato.

GIANCARLO LEHNER (PdL). Contesta talune affermazioni rese dal deputato Barbato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli emendamenti Libè 5.102, Livia Turco 5.51 e Paolo Russo 6.150.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 6.101.

GIANLUCA BENAMATI (PD). Dichiara l'astensione sull'emendamento Polledri 6.101, sottolineando la necessità di prevedere una puntuale disciplina per la produzione di combustibile da rifiuti di qualità, come proposto dall'emendamento Lulli 6.53.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Polledri 6.101, Lulli 6.53 e Piffari 6-bis.101.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Piffari 6-bis.102.

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Piffari 6-bis.102.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Piffari 6-bis.102 ed approva l'emendamento 6-bis.500 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento); respinge quindi l'emendamento Piffari 6-ter.150.

STEFANO ESPOSITO (PD). Giudica incomprensibili le ragioni che hanno indotto il relatore e il Governo ad esprimere un orientamento contrario al suo emendamento 6-ter.102.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Esposito 6-ter.102.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Richiama le ragioni che inducono a ritenere opportuna la soppressione dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, come previsto dall'emendamento Realacci 7.101.

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento Realacci 7.101.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di invitare tutti i deputati a non votare per conto di colleghi assenti.

PRESIDENTE. Invita l'intera Assemblea a collaborare affinché le votazioni si svolgano in modo regolare.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Giudica imprecisa un'affermazione del deputato Libé.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Realacci 7.101.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Richiama le ragioni che lo inducono a ritenere opportuna la soppressione del comma 1 dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, come previsto dall'emendamento Realacci 7.104.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Realacci 7.104.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 7.4 ed invita anche la maggioranza ad esprimere sullo stesso un voto favorevole.

Pag. IX

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 7.4.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, segnala irregolarità nelle votazioni da parte di deputati della maggioranza.

PRESIDENTE. Invita i deputati segretari a procedere al controllo delle tessere di votazione (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento 7.200 della Commissione.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiama le ragioni per le quali ritiene necessaria la soppressione del comma 2 dell'articolo 7.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Piffari 7.55 e Realacci 7.103.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, evidenzia il protrarsi di irregolarità nelle votazioni da parte di deputati della maggioranza.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che sia garantita la regolarità delle votazioni.

NUNZIO FRANCESCO TESTA (UdC). Evidenziato il grave pericolo per la salute dei cittadini campani rappresentato dalla presenza di rifiuti tossici, rileva di aver presentato in proposito un atto di sindacato ispettivo. Giudica, quindi, opportuno l'emendamento Libè 8.2.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Ritiene che il Governo non dimostri un effettivo interesse a risolvere l'emergenza rifiuti in Campania né a perseguire i fenomeni criminosi ad essa connessi.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Richiamate le responsabilità delle istituzioni campane in merito all'emergenza relativa allo smaltimento dei rifiuti, giudica scorretto l'atteggiamento assunto dal deputato Barbato.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FABIO EVANGELISTI (IdV) e DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Libè 8.2 (non accettato dalla Commissione né dal Governo).

MAURO LIBÈ (UdC). Ritira il suo emendamento 8.3.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita la Presidenza a fornire chiarimenti circa il prosieguo dei lavori.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta del relatore di una breve sospensione della seduta.

La seduta, sospesa alle 12,30, è ripresa alle 12,55.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Chiede di rinviare il seguito del dibattito alla ripresa pomeridiana della seduta, alle 16.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che sia definito con maggiore determinatezza il prosieguo dei lavori dell'Assemblea, anche alla luce delle previste riunioni di alcune Commissioni parlamentari.

PRESIDENTE. Precisato che la Presidenza intende rimettersi alle indicazioni provenienti dal Comitato dei nove, ritiene che le previste riunioni delle Commissioni non siano ostative della ripresa dei lavori dell'Assemblea alle 16.

Pag. X

CALOGERO MANNINO (UdC). Chiede alla Presidenza di fornire chiarimenti circa lo svolgimento delle interpellanze urgenti iscritte all'ordine del giorno della seduta odierna.

PRESIDENTE. Ricorda che lo svolgimento di interpellanze urgenti è previsto al termine delle votazioni.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale il senatore Antonio Battaglia, in sostituzione del senatore Francesco Maria Amoruso.
Comunica altresì che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della medesima Commissione il senatore Giuseppe Ciarrapico, in sostituzione del senatore Filippo Piccone.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali il senatore Maurizio Saia, in sostituzione del senatore Giovanni Collino.

La seduta, sospesa alle 13, è ripresa alle 16.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantaquattro.

Si riprende la discussione.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Osserva che il Comitato dei nove ha preso atto che l'emendamento Libè 8.2, precedentemente approvato dall'Assemblea, incideva su una parte del testo già soppressa a seguito dell'approvazione dell'emendamento 2.200 della Commissione. Invita pertanto la Presidenza a tenere conto di tale situazione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolinea il valore politico del voto espresso dal gruppo Lega Nord Padania sull'emendamento Libè 8.2, che, unitamente alla mancata elezione del candidato della maggioranza alla presidenza della Commissione parlamentare per l'infanzia, denota la permanenza di gravi divergenze all'interno della maggioranza in merito alla ratifica del Trattato di Lisbona.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Esprime perplessità sull'eventualità che la votazione dell'emendamento Libé 8.2 sia annullata, in quanto ciò rappresenterebbe un precedente rilevante.

PRESIDENTE. Precisa che l'emendamento Libé 8.2 è stato erroneamente posto in votazione in quanto incidente su una parte del testo già soppressa.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita la Presidenza a chiarire che la decisione relativa all'annullamento della votazione dell'emendamento Libè 8.2 non costituisce precedente.

PRESIDENTE. Avverte che, anche sulla base dei precedenti, a fronte di errori materiali, è previsto l'annullamento della votazione.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudicata comunque tardiva la decisione relativa all'annullamento della votazione, chiede alla Presidenza di verificare se vi siano precedenti di fattispecie analoghe a quella determinatasi nella seduta odierna.

Pag. XI

PRESIDENTE. Precisato che la Presidenza si limita a prendere atto della segnalazione da parte del Comitato dei nove rispetto alla votazione dell'emendamento Libé 8.2, assicura che comunque saranno effettuate le verifiche richieste dal deputato Giachetti.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Ribadisce che la situazione determinatasi costituisce, a suo avviso, un precedente molto grave.

PRESIDENTE. Conferma che l'emendamento Libè 8.2 è stato erroneamente posto in votazione.

TOMMASO FOTI (PdL). Ritiene che l'emendamento erroneamente posto in votazione avrebbe dovuto essere considerato precluso.

MARCO MARSILIO (PdL). Illustra le ragioni per le quali giudica opportuna la soppressione dell'articolo 8-bis del decreto-legge in esame, invitando l'Assemblea ad approvare il suo emendamento 8-bis.50.

BRUNO TABACCI (UdC). Manifesta netta contrarietà alle disposizioni recate dall'articolo 8-bis del decreto-legge in esame, auspicando la sua soppressione.

TINO IANNUZZI (PD). Manifesta un orientamento contrario alla soppressione dell'articolo 8-bis del decreto-legge, al quale è sottesa una scelta seria, responsabile a coraggiosa, pur sottolineando la necessità di assegnare gli incentivi pubblici da esso previsti previa istruttoria articolata e completa e su proposta motivata del sottosegretario Bertolaso.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Esprime un orientamento contrario all'emendamento Marsilio 8-bis.50, soppressivo dell'articolo 8-bis del decreto-legge, che prevede una misura di riequilibrio economico destinata ad aree svantaggiate in situazione di emergenza.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Manifesta un orientamento contrario alla soppressione dell'articolo 8-bis.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati: FRANCESCO BOCCIA (PD), STEFANO SAGLIA (PdL), ERMETE REALACCI (PD) e MAURO LIBÈ (UdC).

GUIDO BERTOLASO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel ribadire la necessità della realizzazione dei termovalorizzatori per superare la situazione di emergenza in Campania, invita i presentatori dell'emendamento Marsilio 8-bis.50 a ritirarlo, preannunziando un orientamento favorevole sul successivo emendamento Quartiani 8-bis.150.

MARCO MARSILIO (PdL). Ritira il suo emendamento 8-bis.50, atteso che il Governo ha preannunziato un orientamento favorevole all'emendamento Quartiani 8-bis.150.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Quartiani 8-bis.150, purché riformulato.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Concorda.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Esprime apprezzamento per la convergenza registratasi sul suo emendamento 8-bis.150.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Quartiani 8.bis.150, nel testo riformulato.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, ribadiscePag. XIIche l'annullamento della votazione dell'emendamento Libè 8.2 costituisce, a suo avviso, un gravissimo precedente.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Sottolinea che sarebbe stato opportuno procedere ad una corretta riformulazione dell'emendamento Libè 8.2 e non annullare la relativa votazione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel giudicare non condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Buttiglione, chiede alla Presidenza di dichiarare che l'annullamento della votazione dell'emendamento Libè 8.2 non costituisce precedente.

PRESIDENTE. Ribadisce i chiarimenti precedentemente forniti.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, reitera la richiesta che la Presidenza chiarisca che quanto si è verificato non costituisce precedente.

PRESIDENTE. Ritiene che la questione sollevata dal deputato Giachetti potrà essere oggetto di una più approfondita riflessione da parte della Giunta per il Regolamento.

TOMMASO FOTI (PdL). Ribadisce che l'emendamento Libè 8.2 avrebbe dovuto essere considerato precluso da una precedente votazione e come tale non essere posto in votazione.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Ritiene che la questione potrà essere oggetto di ulteriore riflessione nelle sedi opportune.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nel richiamare le finalità sottese all'emendamento Piffari 9.53, lamenta la mancata individuazione di un sito da destinare a discarica idonea alle esigenze del comune di Napoli.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 9.53.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Manifesta delusione per l'insensibilità mostrata dal sottosegretario Bertolaso relativamente alla necessità di individuare un sito alternativo a quello di Chiaiano, a suo giudizio assolutamente inidoneo ad essere adibito a discarica.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Barbato 9.55.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Nel richiamare le finalità del suo emendamento 9.56, ricorda le iniziative pacifiche di protesta assunte dalle popolazioni residenti nei siti individuati dal decreto-legge in discussione, dei quali denunzia altresì lo stato di perdurante degrado.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Barbato 9.56.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Barbato 9.56.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 9.7.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 9.7.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 9.8 e ne raccomanda l'approvazione.

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Piffari 9.8.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 9.8.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Misiti 9.58.

Pag. XIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Misiti 9.58.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 9.12.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Libè 9.12.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 11.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Piffari 11.2.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 11.7.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Libè 11.7.

GUIDO DUSSIN (LNP). Manifesta disponibilità a ritirare il suo emendamento 11.101 ove il Governo preannunzi di voler accettare un ordine del giorno di analogo contenuto.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Nel riconoscere la centralità del problema legato al rischio di deresponsabilizzazione da parte di talune autorità locali, manifesta disponibilità ad accogliere un ordine del giorno vertente sulla materia oggetto dell'emendamento in esame.

GUIDO DUSSIN (LNP). Ritira il suo emendamento 11.101.

CHIARA BRAGA (PD). Illustra le finalità dell'emendamento Bratti 11.11, teso a valorizzare il patrimonio di conoscenze delle agenzie ambientali competenti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MAURO LIBÈ (UdC). Chiede chiarimenti in merito ad alcune dichiarazioni rese dal sottosegretario Menia.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Richiama le ragioni poste a base del parere contrario del Governo sull'emendamento in esame.

GUIDO DUSSIN (LNP). Sottolinea la necessità di evitare discriminazioni a danno di alcuni comuni.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Bratti 11.11 e Piffari 11.51.

GIANPIERO BOCCI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Mariani 11.15, volto a promuovere un monitoraggio della spesa ambientale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mariani 11.15.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 11.20.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Libè 11.20.

RITA BERNARDINI (PD). Manifesta disponibilità a ritirare l'emendamento Zamparutti 11.21 ove il Governo preannunzi di voler accettare un ordine del giorno vertente sulla stessa materia.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Dichiara di non poter preannunziare l'accettazione dell'ordine del giorno richiamato dal deputato Bernardini.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Manifesta disponibilità a ritirare i suoi emendamenti 11.54, 11.55, 11.56 e 11.57, preannunziando la presentazione di ordini del giorno di analogo contenuto.

Pag. XIV

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Chiede al Governo di manifestare disponibilità ad accogliere un ordine del giorno vertente sulla materia oggetto del suo emendamento 11.21.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Manifesta la disponibilità del Governo ad accogliere le proposte avanzate in materia di trattamento degli imballaggi.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Conferma il ritiro del suo emendamento 11.54.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede chiarimenti al Governo in merito alla disponibilità manifestata nei confronti del preannunciato ordine del giorno in materia di trattamento degli imballaggi.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Rileva che il Governo non può assumere impegni precisi senza conoscere il testo degli ordini del giorno preannunziati.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Prospetta l'opportunità di accantonare gli emendamenti in esame.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ricordato che non possono essere presentati ordini del giorno riproducenti il testo di emendamenti respinti, chiede al Governo di manifestare il proprio orientamento sul complesso della materia trattata dagli emendamenti precedentemente ritirati.

GIANPIERO BOCCI (PD). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Mariani 11.31.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mariani 11.31 e Piffari 11.58.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Rileva che l'emendamento Realacci 11.102 è volto a considerare una più congrua previsione di spesa a copertura degli interventi previsti dal Governo nel decreto-legge in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Realacci 11.102, Piffari 11.60 e Barbato 11.61.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 11.40.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Bratti 11.40 e Libè 11.50.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Dichiara di non condividere la contrarietà manifestata dal Governo e dalla maggioranza in merito al suo emendamento 12.1, del quale illustra le finalità.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bratti 12.1.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, rilevato che la maggioranza non è in grado di garantire la sussistenza del numero legale e che l'esame del provvedimento sta proseguendo sollecitamente grazie al contributo determinante dell'opposizione, invita il Governo a prestare maggiore attenzione alle istanze da quest'ultima rappresentate.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ceroni 12.150 (Nel corso della votazione i deputati Segretari, su invito del Presidente, procedono al controllo delle tessere).

ITALO BOCCHINO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a consentire un sollecito andamento dei lavori dell'Assemblea, giudicando inaccettabile la modalità con cui si è svolta l'ultima votazione.

PRESIDENTE. Precisato che la verifica del numero legale è espressamente previstaPag. XVdal Regolamento, sottolinea la necessità che sia garantita la più assoluta regolarità delle votazioni.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, nel rivolgere un ringraziamento al Presidente per la conduzione equilibrata dei lavori dell'Assemblea, invita la maggioranza ed il Governo a non assumere atteggiamenti polemici nei confronti delle istanze dell'opposizione e ad apprezzare, invece, il contributo determinante che essa sta offrendo all'iter del provvedimento.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Stradella 12.101.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Manifesta rammarico per l'orientamento contrario della maggioranza e del Governo sul suo emendamento 13.1, del quale illustra le finalità.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bratti 13.1.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 13.51.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Bratti 13.51 ed approva l'emendamento 13.100 del Governo.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Illustra il contenuto del suo emendamento 14.101, vertente sul controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti sui provvedimenti assunti con riferimento all'emergenza di cui al decreto-legge in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mariani 14.101.

CARLO MONAI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 15.150, volto a salvaguardare l'efficacia dei pignoramenti già notificati.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Monai 15.150.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere l'articolo 16, manifestando sullo stesso un orientamento nettamente contrario.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra le finalità delle proposte emendative da lui presentate all'articolo 16.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Piffari 16.1 e Libè 16.2, nonché l'emendamento Libè 16.3.

TERESIO DELFINO (UdC). Ribadisce le motivazioni alla base dell'orientamento assolutamente contrario del suo gruppo in ordine ai contenuti dell'articolo 16 del decreto-legge in esame, preannunciando la presentazione di un ordine del giorno in relazione alle misure previste per garantire la funzionalità dell'amministrazione della protezione civile; dichiara inoltre voto favorevole sull'emendamento Libè 16.4.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Libè 16.4 e 16.7 ed approva l'emendamento Piffari 16.8 (non accettato dalla Commissione né dal Governo).

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Chiede la sospensione della seduta al fine di consentire una riunione del Comitato dei nove.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di accertare subito se l'emendamento testè approvato dall'Assemblea non risulti precluso da una precedente votazione. Chiede inoltre alla Presidenza di assicurare - conformemente alle determinazioni assunte in sede di Conferenza deiPag. XVIpresidenti di gruppo - la conclusione dell'esame del provvedimento d'urgenza in discussione nella giornata odierna.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Ritiene che si possa concludere l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 16.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza il comportamento tenuto in Aula dal rappresentante del Governo nei confronti di un componente del Comitato dei nove; chiede quindi che della questione sia investito il Presidente della Camera.

DONATO BRUNO (PdL). Ritiene inaccettabili le accuse rivolte al rappresentante del Governo dai deputati Giachetti ed Evangelisti.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Giudicate non condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Bruno, stigmatizza il comportamento tenuto dal rappresentante del Governo al termine dell'ultima votazione effettuata.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Ritiene contraddittorie ed improntate ad eccesso di zelo le considerazioni svolte dal deputato Bruno, pur sottolineando la necessità che tutti assumano comportamenti più consoni ad un aula parlamentare.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Ritiene inaccettabili ed ingiustificate le critiche rivoltegli da alcuni rappresentanti dell'opposizione.

DONELLA MATTESINI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Damiano 16.15, rilevando che l'articolo 16 del decreto-legge in esame introduce una illegittima sanatoria.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Illustra le ragioni che lo inducono a proporre con il suo emendamento 16.16 la soppressione del comma 2 e la conseguente modificazione del comma 3 dell'articolo 16.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Damiano 16.15, Paladini 16.16 e Libè 16.17.

DONELLA MATTESINI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Damiano 16.18, ribadendo le ragioni di assoluta contrarietà al contenuto dell'articolo 16 del decreto-legge in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Damiano 16.18.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Propone di sospendere l'esame del provvedimento, anche alla luce della necessità di riunire il Comitato dei nove.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene si possa procedere nell'esame del provvedimento, accantonando eventualmente gli emendamenti riferiti all'articolo 17 e proseguendo con le votazioni di quelli relative all'articolo 18.

ITALO BOCCHINO (PdL). Propone di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 17 e di procedere alle votazioni di quelli relativi all'articolo 18.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Manifesta la disponibilità del suo gruppo a proseguire l'esame del provvedimento anche dopo la riunione del Comitato dei nove, ritenendo che la maggioranza dovrebbe assumersi la responsabilità di un eventuale rinvio.

ROBERTO COTA (LNP). Nel ribadire il pieno sostegno del suo gruppo alle iniziative assunte dall'Esecutivo per dare soluzione definitiva al problema dell'emergenza rifiuti nella regione Campania, esprime apprezzamento per le modifiche apportate al testo del provvedimento nel corso dell'iter parlamentare, manifestando disponibilità ad un'ulteriore prosecuzione del suo esame nella giornata odierna.

Pag. XVII

TOMMASO FOTI (PdL). Sottolinea l'opportunità che la V Commissione sia posta nelle condizioni di esprimersi sui profili relativi alla copertura finanziaria dell'emendamento testè approvato dall'Assemblea.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL), Relatore. Riterrebbe opportuno sospendere l'esame del provvedimento, per riprenderlo la prossima settimana.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Evidenzia l'inopportunità di porre la questione della copertura finanziaria successivamente all'approvazione dell'emendamento. Ribadisce inoltre che il suo gruppo è disponibile a proseguire i lavori dell'Assemblea al termine della riunione del Comitato dei nove.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Invita la Presidenza a sottoporre al voto dell'Assemblea le proposte relative al prosieguo dell'esame del provvedimento.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di rinviare il seguito del dibattito ad altra seduta.

Per fatto personale e sull'ordine dei lavori.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Chiede l'istituzione di un giurì d'onore che valuti le inaccettabili ed ingiuriose accuse che gli sono state rivolte dal deputato Barbato in relazione alla vicenda giudiziaria del dottor Contrada.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta formulata dal deputato Laboccetta.

ANDREA SARUBBI (PD). Ritiene che l'andamento del dibattito sul provvedimento recante misure per fronteggiare l'emergenza rifiuti nella regione Campania non abbia offerto un'immagine positiva della Camera dei deputati.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Ad integrazione delle considerazioni da lui svolte nel precedente intervento, stigmatizza l'atteggiamento ambiguo tenuto dal deputato Barbato, il quale gli avrebbe suggerito di mettere in atto un «gioco delle parti» sulla vicenda da lui richiamata.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudicato particolarmente grave l'annullamento della votazione dell'emendamento Libè 8.2, ritiene necessaria una pronuncia della Presidenza in merito alla richiesta, da lui precedentemente formulata, che quanto verificatosi non costituisca precedente. Manifesta inoltre netto dissenso dalle affermazioni a lui rivolte dal deputato Bruno, ricordando di aver inteso stigmatizzare atteggiamenti del sottosegretario Menia a suo giudizio censurabili.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Giudica inaccettabili gli insulti rivolti dal deputato Laboccetta al collega Barbato, fatto reiteratamente oggetto, in questi giorni, di intimidazioni da parte di taluni deputati del centrodestra, che invita a tenere un comportamento maggiormente rispettoso delle attribuzioni della magistratura.

PRESIDENTE. Rileva che la libertà di espressione dei parlamentari, tutelata dalla Presidenza, non deve trascendere nell'offesa della dignità personale.

SIMONE BALDELLI (PdL). Evidenziata la necessità che non si verifichino episodi atti a ledere l'immagine e la dignità del Parlamento, dà atto all'opposizione del contributo fattivo offerto ai lavori odierni dell'Assemblea. Auspica quindi che il prosieguo dell'esame del provvedimento d'urgenza sull'emergenza rifiuti in Campania possa svolgersi in un clima di dialogo e collaborazione fra le parti politiche.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Dà lettura di una lettera inviata alla Presidenza nella quale il MinistroPag. XVIIIMatteoli comunica una rettifica di un dato fornito nell'ambito dello svolgimento di interrogazione a risposta immediata nella seduta del 18 giugno (vedi resoconto stenografico pag. 101).
Avverte altresì che la Presidenza prende atto di tale comunicazione.

Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha proceduto in data odierna alla propria costituzione. Sono risultati eletti: presidente, il deputato Davide Caparini; vicepresidenti, i deputati Ugo Lisi e Mario Pepe; segretari, i senatori Alberto Filippi e Antonio Fosson.

Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale ha proceduto in data odierna alla propria costituzione. Sono risultati eletti: presidente, il deputato Giorgio Jannone; vicepresidenti, i deputati Antonino Lo Presti e Carmen Motta; segretari, i deputati Pietro Franzoso e Nedo Lorenzo Poli.

Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria ha proceduto in data odierna alla propria costituzione. Sono risultati eletti: presidente, il deputato Maurizio Leo; vicepresidente, il senatore Lucio D'Ubaldo; segretario, il deputato Settimo Nizzi.

Annunzio della costituzione della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione ha proceduto in data odierna alla propria costituzione. Sono risultati eletti: presidente, il senatore Andrea Pastore; vicepresidenti, i deputati Tommaso Foti e Carlo Costantini; segretari, il deputato Simeone Di Cagno Abbrescia e il senatore Gerardo D'Ambrosio.

Annunzio della costituzione del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

PRESIDENTE. Comunica che il Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione ha proceduto in data odierna alla propria costituzione. Sono risultati eletti: presidente, il deputato Margherita Boniver; vicepresidente, il deputato Fabio Rampelli; segretario, il deputato Ida D'Ippolito Vitale.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Andrea Orlando n. 2-00049 è rinviato ad altra seduta.

ANTONINO FOTI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00042, sul funzionamento della commissione prefettizia presso l'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e relativa gestione.

Pag. XIX

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 103). - Replica il deputato ANTONINO FOTI (PdL), che esprimendo apprezzamento per la risposta, auspica che siano poste in essere rapidamente tutte le iniziative necessarie a garantire la corretta gestione contabile e finanziaria dell'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00050, sui tempi per la presentazione del disegno di legge per l'autorizzazione alla ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili.

STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 108). - Replica il deputato MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD), che nel ringraziare il sottosegretario si dichiara soddisfatta della risposta.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Verini n. 2-00046 è rinviato ad altra seduta.

MARIO TASSONE (UdC). Illustra la sua interpellanza n. 2-00051, sulla situazione dell'ufficio scolastico regionale per la Calabria.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 112) - Replica il deputato MARIO TASSONE (UdC), il quale pur ringraziando il sottosegretario, si dichiara insoddisfatto della risposta, che giudica deludente.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Romano n. 2-00052 è rinviato ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

MAURIZIO TURCO (PD). Auspica che il Parlamento in seduta comune sia sollecitamente convocato per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 23 giugno 2008, alle 15,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 115).

La seduta termina alle 20,55.