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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 25 di lunedì 30 giugno 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 14,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 25 giugno 2008.

I deputati in missione sono cinquantotto.

Discussione del disegno di legge S. 585, di conversione del decreto-legge n. 85 del 2008: Adeguamento delle strutture di Governo (approvato dal Senato) (A.C. 1250).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), Relatore. Anche a nome del relatore Mannino, illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, volto a dare attuazione al nuovo assetto dell'Esecutivo, come ridefinito dai commi 376 e 377 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2008, che fissano il numero di dodici Ministri, limitando esplicitamente a sessanta il numero complessivo dei componenti del Governo. Rileva, quindi, l'eccezionalità della previsione di un sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri preposto alla soluzione dell'emergenza rifiuti in Campania, evidenziando che il Governo valuterà, sulla base della concreta esperienza, se l'attuale composizione gli consente l'efficace espletamento di tutte le proprie attribuzioni. Sottolinea, infine, la sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza del decreto-legge in discussione, del quale auspica la conversione in legge, in quanto teso a predisporre rapidamente le strutture per assicurare la tempestiva azione del Governo.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Concorda con l'esauriente relazione svolta dal deputato Stracquadanio e si riserva di intervenire in replica.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'esprimere l'orientamento favorevole del suo gruppo ad una complessiva riduzione del numero dei Ministeri, ritiene che a ciò dovrebbe opportunamente seguire una contrazione degli apparati burocratici, nonché una precisa individuazione delle competenze e delle denominazioni dei singoli Dicasteri, che garantiscano l'imparzialità e la continuità delle funzioni svolte dalla pubblica amministrazione. Auspica, inoltre, che si possano apportare alcune modificazioni migliorative al provvedimento d'urgenza in discussione, segnatamente con riferimento all'esigenza di prevedere un autonomo Dicastero in materia di salute. Esprime, quindi, perplessità sulla portata del comma 21-bis dell'articolo 1, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato. Manifesta, infine, la disponibilità del suo gruppo ad assumere un atteggiamento collaborativo in vista della conversione in legge del decreto-legge in esame, in relazione al quale riconosce la sussistenza dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza.

DORIS LO MORO (PD). Richiama preliminarmente il dibattito svoltosi in Commissione circa l'opportunità di modificare il terzo comma dell'articolo 95 della Costituzione al fine di consentire che il numero, le attribuzioni e l'organizzazione dei MinisteriPag. IVsiano rimessi alla competenza di una fonte di livello inferiore a quella legislativa, ipotesi sulla quale manifesta la propria contrarietà, ritenendo necessario garantire il mantenimento del ruolo centrale del Parlamento. Esprime, quindi, perplessità sulla riconduzione delle politiche in materia di droga alla competenza di un sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, nonché sulla mancata previsione di un Ministero della salute. Preannunzia, infine, l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), Relatore. Nel prendere atto con soddisfazione degli interventi dei deputati Misiti e Lo Moro, precisa, tra l'altro, le ragioni sottese all'attribuzione al sottosegretario che svolge le funzioni di segretario del Consiglio dei Ministri dell'incarico di Autorità delegata per i servizi di informazione e sicurezza. Preannunzia infine la presentazione di un emendamento di natura tecnica volto a favorire una più celere formazione dei Gabinetti dei Ministri.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Nel ringraziare coloro che sono intervenuti nella discussione, sottolinea la necessità di svolgere, nel prosieguo della legislatura, una più approfondita riflessione sulle tematiche connesse all'organizzazione dell'Esecutivo e al contenimento dei costi della politica, ribadendo che il Governo, nella predisposizione del provvedimento d'urgenza in discussione, ha ritenuto di ottemperare a quanto previsto dal decreto legislativo n. 300 del 1999 e dalla legge finanziaria per il 2008.
Nel preannunziare quindi la disponibilità ad accogliere eventuali ordini del giorno, ricorda che l'Esecutivo si riserva di presentare emendamenti di natura meramente tecnica, invitando i gruppi parlamentari a consentire che, analogamente a quanto accaduto al Senato, anche alla Camera si possa pervenire ad una unanime convergenza sulla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Evangelisti n. 1-00001 e Biancofiore n. 1-00017: Iniziative per la liberazione di Ingrid Betancourt e degli altri ostaggi sequestrati dalle Farc.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 26 giugno 2008.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00001, ricordando le vicende che hanno condotto al sequestro di Ingrid Betancourt, avvenuto oltre sei anni or sono, ad opera delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia; evidenzia, tra l'altro, l'ambiguità ed il sostanziale fallimento dei tentativi del Governo colombiano di pervenire alla liberazione dell'ostaggio, sottolineando altresì la meritevole azione diplomatica francese, volta ad una soluzione non violenta ed umanitaria della crisi. Ricordato quindi il generoso contributo offerto da Ingrid Betancourt, candidata al Premio Nobel per la pace, alla lotta contro il narcotraffico e la corruzione in Colombia ed alla promozione delle libertà politiche e sociali in quel Paese, auspica un forte sostegno, da parte del Governo italiano, all'iniziativa diplomatica francese.

MICHAELA BIANCOFIORE (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00017, esprimendo profonda preoccupazione per la perdurante situazione in cui versa Ingrid Betancourt, da sei anni prigioniera del gruppo terrorista denominato Forze armate rivoluzionarie della Colombia; ricordatoPag. Valtresì che anche il Santo Padre ha rivolto un appello per la liberazione dell'ostaggio, stigmatizza la sostanziale assenza di concrete iniziative da parte del precedente Esecutivo; invita quindi il Governo e le forze politiche ad un fattivo impegno atto a consentire il rilascio di Ingrid Betancourt, che auspica possa essere insignita del Premio Nobel per la pace.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD). Nel ritenere condivisibili i contenuti di entrambe le mozioni presentate, auspica che sulle iniziative volte alla liberazione di Ingrid Betancourt prevalgano una fattiva unità di intenti ed una ampia mobilitazione politica e morale che consentano di pervenire ad una soluzione umanitaria e negoziale della crisi in atto. Ricordato inoltre l'elevato valore politico e morale dell'impegno di Ingrid Betancourt - simbolo anche dell'impegno di tante donne senza nome - sottolinea la necessità di incentivare le iniziative diplomatiche finalizzate alla pacificazione sociale del popolo colombiano ed auspica che anche il Governo italiano si adoperi per contrastare la produzione, il traffico e soprattutto la domanda di sostanze stupefacenti in ambito internazionale.

MATTEO MECACCI (PD). Richiamata la preoccupante situazione relativa al rapimento e alla detenzione di Ingrid Betancourt, simbolo della lotta a favore del rispetto dei diritti umani, sottolinea la necessità di ampliare il dialogo e il coinvolgimento della comunità internazionale nella vicenda. Nel ribadire quindi il sostegno dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico ad ogni idonea iniziativa volta alla liberazione di Ingrid Betancourt, ritiene opportuno avviare in Colombia una regolazione del mercato degli stupefacenti, anche alla luce dei risultati controproducenti ottenuti della guerra alla droga.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nel ricordare che l'Italia svolge da sempre, nel contesto internazionale, un ruolo primario nella difesa dei diritti umani, come testimoniato dalle iniziative assunte, anche con successo, in tema di moratoria della pena di morte e di violenza sessuale in situazioni di conflitto armato, fa presente che il Governo, che ha già manifestato la sua vicinanza alla famiglia di Ingrid Betancourt, segue con la dovuta attenzione gli sviluppi della situazione colombiana e le loro ripercussioni esterne.
Precisa quindi che il nostro Paese intende partecipare attivamente con i partner europei e con la Francia - con la quale sarà mantenuto uno stretto coordinamento - alla definizione di ogni iniziativa che possa favorire la liberazione degli ostaggi.
Ribadisce, infine, l'impegno dell'Italia nel contrasto al terrorismo, che non può essere utilizzato come strumento di lotta politica, e al narcotraffico.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 1o luglio 2008, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 25).

La seduta termina alle 16,40.