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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 27 di mercoledì 2 luglio 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 26 giugno 2008.

I deputati in missione sono sessantacinque.

Annunzio di petizioni.

DONATO LAMORTE (PdL), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Seguito della discussione del disegno di legge S. 585, di conversione del decreto-legge n. 85 del 2008: Adeguamento delle strutture di Governo (approvato dal Senato) (A.C. 1250).

Nella seduta del 30 giugno 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame dell'articolo unico)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato ROBERTO ZACCARIA (PD).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Intervengono altresì sul complesso degli emendamenti presentati i deputati AURELIO SALVATORE MISITI (IdV), ANTONIO BORGHESI (IdV) e MATTEO BRIGANDÌ (LNP).

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 1.200 e 1.201, nel testo riformulato, della Commissione; accetta gli emendamenti 1.100 (Nuova formulazione), 1.101 e 1.102 del Governo; esprime parere contrario sugli emendamenti Misiti 1.13 e 1.14 e Costantini 1.1; invita al ritiro dei restanti emendamenti, sui quali esprime altrimenti parere contrario.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Concorda, invitando altresì al ritiro degli emendamenti Misiti 1.13 e 1.14 e Costantini 1.1 ed esprimendo parere contrario sugli emendamenti Costantini 1.18, 1.20, 1.3 e 1.19.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Ritira i suoi emendamenti 1.12, 1.13 e 1.14.

CARLO COSTANTINI (IdV). Pur giudicando infondate le argomentazioni addotte a sostegno dell'invito al ritiro a lui rivolto dal relatore e dal Governo, ritira il suo emendamento 1.1 e preannunzia la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto, esprimendo apprezzamento per la disponibilità manifestata dal Ministro a valutarlo favorevolmente.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 1.100 (Nuova formulazione), 1.101 e 1.102 del Governo e 1.200 della Commissione.

Pag. VI

SESA AMICI (PD). Ritira i suoi emendamenti 1.10 e 1.11, sottolineando la necessità di pervenire sollecitamente ad una riduzione dei costi della politica.

CARLO COSTANTINI (IdV). Chiede al Governo di fornire chiarimenti in merito alle motivazioni sottese all'invito al ritiro del suo emendamento 1.18.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Precisa la portata normativa del comma 21 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, giudicando inopportuna la soppressione di tale norma proposta nell'emendamento Costantini 1.18.

CARLO COSTANTINI (IdV). Insiste per la votazione del suo emendamento 1.18.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Costantini 1.18.

CARLO COSTANTINI (IdV). Illustra le finalità sottese ai suoi emendamenti 1.20, 1.3 e 1.19.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Fa presente che il comma 21-bis, introdotto al Senato, è finalizzato a consentire l'esercizio della funzione di controllo da parte dell'Ufficio della Corte dei conti distaccato presso il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Costantini 1.20, 1.3 e 1.19.

CARLO COSTANTINI (IdV). Nel ritenere che il comma 22 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame possa configurarsi come norma ad personam, esprime perplessità anche sul disposto dell'emendamento 1.201 della Commissione, nel testo riformulato.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL), Relatore. Nel giudicare infondati i timori manifestati dal deputato Costantini, fa presente che l'emendamento 1.201 della Commissione, nel testo riformulato, è ispirato ad una logica di efficienza e funzionalità degli organi in esso contemplati.

CALOGERO MANNINO (UdC), Relatore. Si associa alle considerazioni svolte dal relatore Stracquadanio.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.201 della Commissione, nel testo riformulato.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Accetta l'ordine del giorno Costantini n. 5; non accetta l'ordine del giorno Evangelisti n. 7 ed accoglie come raccomandazione i restanti documenti di indirizzo.


(Dichiarazioni di voto finale)

SESA AMICI (PD). Pur esprimendo perplessità in relazione a talune scelte compiute dal Governo, segnatamente con riferimento all'accorpamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con quello della salute, la cui azione è diretta a soddisfare un bisogno primario ed un diritto universale dei cittadini, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, anche in ragione del carattere dichiaratamente provvisorio delle disposizioni da esso recate e della connessa necessità di riaprire la riflessione sull'organizzazione delle strutture di Governo, privilegiando logiche di efficienza e di trasparenza delle norme ad esse relative.

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, condivide l'opportunità di predisporre misure volte al contenimento dei costi della politica. Ricordato altresì che il decreto-legge n. 85 del 2008 dà attuazione al disposto dei commi 376 e 377 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2008,Pag. VIIlamenta il fatto che l'attuale Governo, nel definire la propria articolazione, sia stato di fatto condizionato dalle scelte compiute dal precedente Esecutivo.

MARIO TASSONE (UdC). Richiamati i pregressi interventi normativi in tema di composizione della compagine governativa, sottolinea la necessità di garantire che le misure adottate in materia consentano un effettivo e razionale esercizio della funzione regolatrice di settori complessi propria dell'Esecutivo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

MARIO TASSONE (UdC). Pur lamentando, inoltre, l'inadeguata definizione delle competenze relative ai servizi di informazione e sicurezza, nonché la situazione di incertezza derivante da sovrapposizioni di funzioni tra diversi Dicasteri, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, nell'auspicio che si possa restituire autorevolezza ed efficienza all'azione di Governo.

CARLO COSTANTINI (IdV). Pur esprimendo forti perplessità in relazione alle scelte concernenti i Ministeri della salute e delle comunicazioni, che giudica, rispettivamente, discutibili ed anomale, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, riservandosi di esprimere un giudizio più approfondito circa l'assetto della struttura governativa basato sulla valutazione dell'efficacia delle politiche perseguite dall'Esecutivo.

JOLE SANTELLI (PdL). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea il senso di responsabilità mostrato dall'attuale Governo nel dare attuazione ad una disposizione introdotta dall'Esecutivo precedentemente in carica, dando altresì atto del proficuo e costruttivo dibattito parlamentare che ha caratterizzato l'iter del provvedimento d'urgenza in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1250.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Seguito della discussione delle mozioni Evangelisti n. 1-00001 e Biancofiore n. 1-00017: Iniziative per la liberazione di Ingrid Betancourt e degli altri ostaggi sequestrati dalle Farc.

Nella seduta del 30 giugno 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Esprime parere favorevole sulla mozione Biancofiore n. 1-00017, nonché sulla mozione Evangelisti n. 1-00001, purché riformulata.

(Dichiarazioni di voto)

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Richiamati i dati relativi ai drammatici sequestri operati dalle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, sottolinea il sostanziale fallimento dei vari tentativi posti in essere per la liberazione degli ostaggi. Ricordato inoltre l'elevato valore politico e morale della figura di Ingrid Betancourt, simbolo dell'impegno a favore del rispetto dei diritti umani, si associa all'auspicio che la stessa possa essere insignita del premio Nobel per la pace. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni Evangelisti n. 1-00001 e Biancofiore n. 1-00017.

FERDINANDO ADORNATO (UdC). Nel rilevare l'importanza dell'odierno appuntamentoPag. VIIIparlamentare, auspica un voto unanime della Camera, nonché l'accoglimento, da parte del deputato Evangelisti, della proposta di riformulazione della sua mozione n. 1-00001. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo su entrambi i documenti di indirizzo in esame, invitando il Governo italiano ad assumere un ruolo più incisivo in ambito internazionale in un'azione volta a conseguire la liberazione di Ingrid Betancourt, sostenendo in tal senso le iniziative del Governo francese. Riterrebbe inoltre opportuno assegnare alla cittadina colombiana il premio Nobel per la pace.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD). Sottolineata l'opportunità che il Parlamento possa esprimere una votazione unitaria su un singolo documento di indirizzo, in considerazione dell'esigenza di superare ogni ostacolo di natura ideologica su una materia di particolare rilievo, ricorda l'elevato valore politico e morale dell'attività di Ingrid Betancourt, che auspica possa essere insignita del premio Nobel per la pace. Auspica altresì un impegno comune finalizzato al contrasto della produzione, del traffico e del consumo di sostanze stupefacenti.

FIAMMA NIRENSTEIN (PdL). Giudicate positivamente le posizioni emerse nel corso del dibattito odierno, manifesta preoccupazione per le condizioni in cui vengono tenuti gli ostaggi, nonché per i possibili sviluppi della vicenda relativa al rapimento di Ingrid Betancourt. Auspica pertanto un voto unanime da parte della Camera sui due documenti di indirizzo all'ordine del giorno. Pur condividendo il metodo della trattativa, reputa opportuno un impegno più incisivo nella lotta al terrorismo internazionale, lamentando, in tal senso, una diversa visione presente nelle due mozioni in esame. Condivide infine l'ipotesi di assegnare il premio Nobel a Ingrid Betancourt.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ringraziare tutti i deputati che hanno ritenuto di sostenere la sua mozione n. 1-00001, esprime apprezzamento per il contributo fornito alla discussione dalla mozione Biancofiore n. 1-00017, pur ritenendola connotata da un certo ideologismo. Nel ricordare altresì l'impegno di Ingrid Betancourt a favore della libertà e del rispetto dei diritti umani, rivolge un particolare ringraziamento al Presidente della Camera per la sensibilità mostrata sulla vicenda e per la disponibilità ad incontrare i familiari di Ingrid Betancourt.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Dà conto delle riformulazioni, concordate con i presentatori, delle mozioni Evangelisti n. 1-00001 e Biancofiore n. 1-00017.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Evangelisti n. 1-00001, nel testo riformulato, e Biancofiore n. 1-00017, nel testo riformulato.

Sull'ordine dei lavori.

MARCELLO DE ANGELIS (PdL). Ricorda che ricorre oggi il quindicesimo anniversario del tragico agguato subito in Somalia da un contingente militare italiano, a seguito del quale persero la vita tre rappresentanti delle Forze armate; invita quindi l'Assemblea a tributare loro un commosso omaggio (Generali applausi).

EMANUELE FIANO (PD). Esprime preoccupazione per la possibile chiusura del Museo storico della Liberazione di via Tasso, a Roma, conseguente all'adozione di un provvedimento governativo, preannunziando, al riguardo, la presentazione di un atto di sindacato ispettivo.

SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA (PdL). Ricorda che si è verificato oggi a Bari l'ennesimo incidente sul lavoro, che ha causato la morte di un operaio, ai cui familiari esprime profondo cordoglio.

PRESIDENTE. Si associa alle espressioni di cordoglio formulate dal deputato Di Cagno.

Pag. IX

Discussione di una domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 1o luglio 2008.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il Doc. IV, n. 2-A, relativo ad una domanda di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato De Luca.
Avverte che la Giunta propone di negare l'autorizzazione richiesta.
Dichiara aperta la discussione.

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi su una richiesta di autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato De Luca.
Precisa che la Giunta propone, a maggioranza, di negare la predetta autorizzazione, richiamando le motivazioni che, alla luce del vigente quadro normativo, hanno portato all'assunzione di tale decisione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e passa alle dichiarazioni di voto.

MARILENA SAMPERI (PD). Pur concordando con l'analisi svolta dal relatore circa la scarsa verosimiglianza dell'ipotesi accusatoria nei confronti del deputato De Luca, ritiene che la Giunta per le autorizzazioni non debba entrare nel merito del relativo provvedimento. Osservato quindi che la magistratura ha avanzato la richiesta di poter utilizzare i tabulati telefonici ai soli fini di un approfondimento investigativo, che potrebbe anche venire incontro alle legittime aspettative del deputato coinvolto, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla concessione dell'autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Ritiene che la Giunta, nel formulare la sua proposta, abbia contraddetto l'esigenza di garantire un corretto rapporto tra poteri dello Stato, atteso che la Camera non può in alcun caso arrogarsi funzioni proprie della magistratura; dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Nel ritenere che la magistratura intenda utilizzare elementi investigativi già acquisiti, giudica non condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Samperi, rilevando altresì l'assoluta insussistenza nel nostro ordinamento delle ipotesi di reato prospettate. Nel manifestare un orientamento favorevole alle osservazioni del relatore, preannunzia che si esprimerà nel senso di negare l'autorizzazione all'acquisizione di tabulati telefonici nei confronti del deputato De Luca, ritenendo assolutamente prioritario tutelare la funzione parlamentare.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Sottolineata la necessità di tutelare le prerogative del deputato nell'esercizio della funzione parlamentare, dichiara voto favorevole sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

ANDREA SARUBBI (PD). Espresse forti perplessità in relazione alle argomentazioni con le quali taluni deputati della maggioranza hanno motivato il loro orientamento favorevole alla proposta della Giunta per le autorizzazioni, sottolinea l'incoerenza di tale posizione con i provvedimenti recentemente adottati dal Governo in tema di rilevamento delle impronte digitali dei bambini rom.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Discussione del disegno di legge S. 692, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 92 del 2008: Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica (approvato dal Senato) (A.C. 1366) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali)

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Soro nn. 1 e 2, Vietti n. 3 e Donadi n. 4.

Pag. X

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Illustra le questioni pregiudiziali Soro nn. 1 e 2, richiamando i profili di illegittimità costituzionale riscontrabili nel decreto-legge n. 92 del 2008. In particolare, oltre a ritenere non sussistenti i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, giudica disorganico e contraddittorio il testo del provvedimento d'urgenza, con le modifiche introdotte dal Senato. Lamentato altresì che la disposizione di cui all'articolo 2-ter del decreto-legge viola i principi costituzionali di uguaglianza, di obbligatorietà dell'azione penale e di ragionevole durata del processo, paventa il rischio dello sconvolgimento del sistema penale per mere esigenze politiche. Ritiene parimenti gravemente incostituzionale la previsione di cui all'articolo 1, comma 1, lettera f), del decreto-legge, sul quale manifesta un orientamento contrario.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 3, sottolineando, in particolare, che la disposizione recante «sospensione dei processi penali relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002», introdotta nel corso dell'esame presso il Senato, si connota per la sua evidente estraneità rispetto alla materia disciplinata dalle altre disposizioni del decreto-legge in esame, per la sua intrinseca contraddittorietà, nonché per l'arbitrarietà delle scelte effettuate, dal duplice punto di vista dell'individuazione dei reati per i quali opera la sospensione e della data stabilita quale spartiacque temporale. Nel ricondurre tali forzature alla situazione di squilibrio determinata dall'introduzione del sistema elettorale maggioritario, invita il Governo a stralciare la predetta disposizione dal decreto-legge, caratterizzato dalla prevalenza di aspetti positivi, manifestando la disponibilità del suo gruppo ad addivenire ad una disciplina delle immunità che sia compatibile con il dettato della Costituzione e con la giurisprudenza costituzionale.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Donadi n. 4, della quale auspica l'approvazione, ritenendo che il decreto-legge n. 92 del 2008 - a suo giudizio privo dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza - rechi misure volte strumentalmente ad evitare la sottoposizione del Presidente del Consiglio ad un processo penale. Ricordato altresì che la disposizione di cui all'articolo 2-ter è stata introdotta nel testo attraverso un emendamento approvato al Senato, senza quindi essere sottoposta al preventivo vaglio di costituzionalità del Presidente della Repubblica, sottolinea l'estraneità di tale norma rispetto alla materia oggetto del provvedimento d'urgenza, evidenziandone la contrarietà ai principi costituzionali di eguaglianza e ragionevolezza, di obbligatorietà dell'azione penale e di ragionevole durata del processo. Denunzia quindi le gravi ricadute che prevedibilmente ne deriveranno per l'amministrazione della giustizia.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel manifestare netta contrarietà alle questioni pregiudiziali, richiama gli effetti deleteri prodotti dalle scelte operate dal precedente Governo in materia di sicurezza e di immigrazione, che giudica scellerate, sottolineando l'opportunità e la congruenza delle misure contenute nel cosiddetto pacchetto sicurezza.

ENRICO LA LOGGIA (PdL). Nel respingere con sdegno le valutazioni politiche espresse da deputati dell'opposizione, sottolinea l'atteggiamento rispettoso verso le istituzioni assunto dalla sua parte politica, giudicando peraltro infondate e pretestuose le argomentazioni addotte a sostegno dell'asserita illegittimità costituzionale delle disposizioni previste dall'articolo 2-ter del decreto-legge n. 92 del 2008, in relazione al quale appaiono pienamente sussistenti i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Soro nn. 1 e 2, Vietti n. 3 e Donadi n. 4.

Pag. XI

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008: Sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria (A.C. 1386) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali)

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Donadi n. 1, Soro n. 2, e Vietti n. 3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Donadi n. 1, rilevando che l'anticipazione di larga parte della manovra di finanza pubblica, attuata mediante il decreto-legge n. 112 del 2008, che reca disposizioni eterogenee e non connotate dai prescritti requisiti di straordinaria necessità e urgenza, adottate al di fuori di qualsiasi quadro programmatico e senza che le Camere abbiano avuto la possibilità di valutarne la pertinenza e l'efficacia rispetto agli obiettivi del Governo, sottrae al Parlamento il diritto di indicare i limiti e i contenuti di massima della manovra di bilancio. Lamenta inoltre che l'attribuzione al Ministro dell'economia e delle finanze del potere di disporre con propri decreti la rimodulazione delle riduzioni di spesa di cui al comma 1 dell'articolo 60 viola le riserve di legge di cui all'articolo 81 della Costituzione e lede l'equilibrio costituzionalmente sancito tra i poteri di Governo e Parlamento in materia di politica di bilancio.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Illustra la questione pregiudiziale Soro n. 2, rilevando che il decreto-legge in esame, che anticipa larga parte della manovra di finanza pubblica, appare estremamente disorganico ed eterogeneo. Osserva, inoltre, che il ricorso alla decretazione d'urgenza e i ristretti tempi di esame del provvedimento determinano una palese mortificazione del ruolo dell'opposizione, senza peraltro introdurre effettivi benefici per i cittadini né prospettive di crescita economica e di risanamento dei conti pubblici.

BRUNO TABACCI (UdC). Illustra la questione pregiudiziale Vietti n. 3, rilevando che le disposizioni del decreto-legge in esame, che non ha alcun precedente nella storia parlamentare e non presenta i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, riguardano un complesso di materie abnorme, con cui si persegue l'obiettivo di comprimere in modo inaccettabile il dibattito parlamentare. Nel riconoscere, quindi, l'esigenza di una riforma della sessione di bilancio, sottolinea che con il decreto-legge n. 112 del 2008, che si sovrappone al DPEF, si sottrae al Parlamento il diritto di indicare i limiti e i contenuti di massima della manovra di bilancio. Evidenzia, inoltre, la grave violazione dell'articolo 81 della Costituzione riscontrabile nella norma che attribuisce al Ministro dell'economia e delle finanze il potere di rimodulare le autorizzazioni di spesa in deroga a quanto stabilito nella legge di bilancio.

MAURIZIO LEO (PdL). Nel manifestare stupore per la scelta dei gruppi di opposizione di presentare le questioni pregiudiziali in discussione, ritiene opportuna la decisione di rendere contestuale l'esame parlamentare del DPEF e della parte preponderante della manovra annuale di bilancio, che determinerà un quadro di finanza pubblica più stabile. Rileva, inoltre, che il decreto-legge n. 112 del 2008 presenta i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza e non viola l'articolo 81, primo comma, della Costituzione.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Nel condividere la necessità di una riforma della sessione di bilancio, giudica infondate le motivazioni addotte a sostegno delle questioni pregiudiziali presentate, sottolineando la necessità e l'urgenza di convertire in legge il decreto-legge in esame. Giudicate, quindi, positivamente le finalità del provvedimento, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Donadi n. 1, Soro n. 2 e Vietti n. 3.

Pag. XII

Sull'ordine dei lavori.

ANTONIO BOCCUZZI (PD). Giudica inaccettabile la richiesta di risarcimento rivolta ai familiari delle vittime di un incidente sul lavoro verificatosi all'interno di un oleificio in Umbria lo scorso anno.

MATTEO MECACCI (PD). Precisa che i deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico hanno inteso esprimersi in dissenso dal proprio gruppo sulle mozioni concernenti la vicenda di Ingrid Betancourt.

PRESIDENTE. Ne prende atto.

La seduta, sospesa alle 13,40, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantacinque.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min. ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-00066, sugli orientamenti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in merito alla realizzazione di centri polifunzionali, con particolare riferimento allo svolgimento di corsi di guida sicura.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63) - Replica il deputato SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), il quale dichiara di non potersi ritenere del tutto soddisfatto di una risposta che giudica prudente.

PINA PICIERNO (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00067, sulle iniziative del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in relazione alla recente sentenza del Tar del Lazio sui test di ammissione alle facoltà di medicina e chirurgia del 4 settembre 2007.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65) - Replica il deputato PINA PICIERNO (PD), che si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta.

GUIDO BONINO (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00068, sulle iniziative in relazione alla decisione della Commissione europea sul blocco anticipato della pesca del tonno rosso.

LUCA ZAIA, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 66) - Replica il deputato GUIDO BONINO (LNP), che ringrazia il Ministro per la precisa e puntuale risposta, della quale si dichiara soddisfatto.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00069, sull'interpretazione fornita dal Governo alla direzione generale per la concorrenza della Commissione europea in merito all'articolo 8-novies, in materia di sistema televisivo, del decreto-legge n. 59 del 2008.

ANDREA RONCHI, Ministro per le politiche europee. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67) - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che stigmatizza l'intendimento del Presidente del Consiglio di non dare attuazione ad una sentenza della Corte di giustizia europea.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-00070, sugli orientamenti del Ministro dell'interno in merito all'opportunità di rivedere le annunciate misure di identificazione dei minori rom per evitare che si trasformino in forme di discriminazione sulla base dell'etnia.

Pag. XIII

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 70) - Replica il deputato LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), che, giudicando comunque utile la risposta, si dichiara parzialmente soddisfatta.

PRESIDENTE. Ricordato che il deputato Di Pietro, nell'intervento poc'anzi svolto, ha fatto reiteratamente riferimento all'assenza del Presidente del Consiglio, precisa che, relativamente allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, l'articolo 135-bis del Regolamento prevede un'interlocuzione tra i presentatori degli atti ispettivi ed i Ministri competenti per materia: conseguentemente, la risposta all'interrogazione del deputato Di Pietro è stata correttamente resa dal Ministro Ronchi.

SOUAD SBAI (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00071, sulle iniziative per ripristinare la legalità all'interno dei campi nomadi e per garantire ai minori rom una vita normale e dignitosa.

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato SOUAD SBAI (PdL), che, nel dichiararsi soddisfatta della risposta, ritiene comunque necessario che gli accertamenti vengano svolti nel pieno rispetto della dignità personale.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 3 luglio 2008, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 72).

La seduta termina alle 15,40.