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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 64 di giovedì 9 ottobre 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 8,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantanove.

Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della crisi finanziaria in atto.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).

GIULIO TREMONTI, Ministro dell'economia e delle finanze. Nel ripercorrere i recenti sviluppi della crisi in atto sui mercati finanziari internazionali - che si presenta segmentata e differenziata e tuttora in evoluzione nelle differenti aree geografiche, anche in Europa - sottolinea come a livello comunitario siano state tempestivamente assunte iniziative idonee a gestire l'emergenza finanziaria nel più stretto ed efficace coordinamento. Ricordata tra l'altro la tramontata ipotesi - sostenuta anche dall'Italia - di istituire un apposito Fondo europeo (scelta che reputa lungimirante, ma non ancora supportata da una matura politica finanziaria comune europea), sottolinea come, all'esito del vertice tenutosi all'Eliseo il 4 ottobre scorso, i singoli Paesi potranno individuare ciascuno i propri mezzi secondo uno schema comune. Richiama, altresì, la deliberazione dell'Ecofin del 7 ottobre scorso, con la quale sono stati consentiti gli aiuti di Stato volti alla ricapitalizzazione degli istituti bancari più vulnerabili, nel rispetto della tutela degli interessi dei risparmiatori.
Ribadito, quindi, come rispetto ad altri Paesi il sistema bancario italiano risulti maggiormente solido presentando un sufficiente grado di capitalizzazione e di liquidità, illustra le misure adottate dal Governo precisando che le stesse non avrebbero potuto essere varate prima delle richiamate decisioni assunte in ambito comunitario. Sottolinea, quindi, che il decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, che risponde ad una logica di precauzione, è volto a garantire la stabilità del sistema bancario, la liquidità del sistema economico interno e a sostenere la fiducia dei risparmiatori. Sottolineato, altresì, che attualmente non sussiste alcun rischio sui depositi bancari e ritenuto improbabile il fallimento di alcuna banca, precisa che la soglia di garanzia interna - già superiore a quella europea - sarà ulteriormente innalzata. Rivolto un ringraziamento all'opposizione per l'attenzione, ricorda come il Governo e le autorità di vigilanza nel settore creditizio stiano proficuamente collaborando fin dal manifestarsi dei prodromi della crisi durante la scorsa estate. Ribadita altresì la volontà del Governo di rispettare il Patto di stabilità e di crescita ed espressa soddisfazione per la messa in sicurezza dei conti pubblici con l'anticipata approvazione della manovra di finanza pubblica, ribadisce che il Governo ha fatto e continuerà a fare tutto il possibile per preservare l'economia italiana dagli effetti della crisi in atto.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Espresso, a nome del suo gruppo, pieno consenso agli interventi delineati nel decreto-legge emanato dal Governo, di cui auspica laPag. VItempestiva conversione in legge al fine di garantire stabilità, liquidità e fiducia al sistema finanziario, ritiene che le istituzioni europee, al di là della riduzione dei tassi di interesse, avrebbero dovuto adottare misure più incisive ed organiche. Sottolineata, quindi, la sostanziale stabilità degli istituti bancari italiani, manifesta preoccupazione per l'eventuale restrizione del flusso creditizio a sostegno della ripresa italiana. Nel rilevare, infine, la positiva e tempestiva attività profusa dall'Esecutivo in politica economica, tramite l'approvazione anticipata di una legge finanziaria volta, tra l'altro, al contenimento della spesa pubblica, nonché il varo di un provvedimento d'urgenza al solo scopo precauzionale, secondo i criteri definiti in ambito europeo, auspica che sull'emergenza in atto si svolga un sereno confronto tra le forze parlamentari nell'interesse generale del Paese.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Premesso che il Governo dovrebbe riflettere sulla centralità del Parlamento, soprattutto in situazioni quali la crisi finanziaria internazionale in atto, conseguenza di una fallimentare politica economica e di regolazione sociale che ha inteso attribuire alla finanza un ruolo sostitutivo degli incrementi dei redditi da lavoro, delle politiche redistributive e delle politiche di welfare, giudica ragionevoli, perché iscritte nel quadro europeo di riferimento, ma insufficienti, le misure recate dal decreto-legge adottato dal Governo. Nel ritenere, infatti, condizioni imprescindibili la massima trasparenza ed il confronto parlamentare sulla gestione delle singole azioni da intraprendere, invita il Governo a sostenere a livello europeo il rafforzamento del coordinamento e a ribadire la necessità di una vigilanza comune, nonché di politiche attive di bilancio. Evidenziato, infine, che la crisi internazionale in atto sta già incidendo sull'economia interna, sottolinea l'opportunità di prevedere nell'immediato la costituzione di un fondo di garanzia rafforzato.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Espresso apprezzamento per il tempestivo ed autorevole intervento del Governo, ritiene che la crisi in atto sia riconducibile ai negativi effetti prodotti dal processo di globalizzazione finanziaria, sottolineando altresì la necessità di tutelare le famiglie e le imprese, segnatamente attraverso misure rivolte al settore delle società finanziarie, che operano al di fuori di ogni controllo, ed al sistema delle cartolarizzazioni. Prospetta inoltre l'esigenza di salvaguardare il sistema produttivo nazionale dalla concorrenza sleale di altri Paesi.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Manifestata la disponibilità della sua parte politica ad affrontare la crisi finanziaria solidalmente con il Governo, reputa necessario un forte atto di disponibilità dell'opposizione, ritenendo altresì che sarebbe un grave errore se la maggioranza si considerasse autosufficiente. Nel manifestare apprezzamento, quindi, per le affermazioni del Ministro Tremonti relativamente al Patto di stabilità e di crescita, ritiene, tuttavia, che alcuni parametri europei debbano essere interpretati con maggiore flessibilità. Auspica, inoltre, che la crisi finanziaria non diventi un alibi per evitare di procedere alle indispensabili riforme strutturali, rilevando la necessità di aumentare le liberalizzazioni e di garantire un adeguato sostegno alle famiglie ed alle piccole e medie imprese. Ritiene, altresì, che il decreto-legge predisposto dal Governo dovrebbe contenere misure volte a perseguire eventuali responsabilità degli amministratori delle banche.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamentata preliminarmente l'assenza in Aula del Presidente del Consiglio, giudica le misure varate dal Governo per fronteggiare la crisi economica una mera operazione di immagine, dubitando che le stesse siano corredate dalle risorse necessarie per garantirne l'efficacia; esprime altresì riprovazione per i precedenti provvedimenti adottati dall'Esecutivo che, a suo avviso, hanno garantito la sostanziale impunità per gli amministratori responsabili di gravi speculazioni finanziarie.

Pag. VII

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Rilevato che l'attuale situazione di crisi è riconducibile al processo di finanziarizzazione dell'economia, esprime un giudizio positivo sulle iniziative assunte e sulle misure predisposte dal Governo; sottolinea altresì la necessità di perseguire, quali obiettivi prioritari, la tutela dei consumatori e dei risparmiatori da eventuali manovre speculative, il sostegno alle piccole e medie imprese, nonché lo sviluppo del Mezzogiorno.

GIORGIO LA MALFA (Misto). Ritiene che il Parlamento debba prendere atto delle misure adottate dal Governo per superare la crisi finanziaria, auspicando che siano sufficienti, attesa la maggiore disponibilità di elementi a disposizione dell'Esecutivo per giudicare la reale portata della crisi ed i suoi possibili riflessi sul sistema economico italiano. Si riserva, quindi, una più approfondita valutazione degli aspetti tecnici durante l'iter parlamentare del decreto-legge predisposto in materia.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 137 del 2008: Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (A.C. 1634-A).

Nella seduta dell'8 ottobre 2008 si sono svolti gli interventi per l'illustrazione degli ordini del giorno ed è stato espresso il parere del Governo.

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Intervengono il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, che precisa la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Granata n. 3, nonché i deputati PAOLA FRASSINETTI (PdL), che accetta tale riformulazione e CARLO MONAI (IdV).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9,55, è ripresa alle 10,15.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Monai n. 8.

Intervengono i deputati MASSIMO FIORIO (PD) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, nonché il deputato PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Zazzera n. 13 e respinge l'ordine del giorno Cuomo n. 19.

Intervengono i deputati MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 26, e ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno De Torre n. 26, nel testo riformulato.

Intervengono il deputato GIUSEPPINA SERVODIO (PD) e il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Servodio n. 29.

Interviene il deputato LUDOVICO VICO (PD).

Pag. VIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Vico n. 30.

Intervengono il deputato ALESSANDRA SIRAGUSA (PD), il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, nonché il deputato ANTONINO RUSSO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Antonino Russo n. 38.

Interviene il deputato EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD), che dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Mosca n. 39.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Mosca n. 39.

Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, che precisa la riformulazione proposta dell'ordine del giorno De Pasquale n. 49, il deputato ROSA DE PASQUALE (PD), che accetta tale riformulazione, nonché il relatore VALENTINA APREA (PdL) ed i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD) e LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC); interviene altresì il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, che accetta l'ordine del giorno Ferrari n. 62 e gli altri di analogo contenuto; intervengono successivamente i deputati LUCA VOLONTÈ (UdC), PAOLA GOISIS (LNP), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), SALVATORE MARGIOTTA (PD), MASSIMO POMPILI (PD), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), BENEDETTO FABIO GRANATA (PdL), GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL) e FABIO EVANGELISTI (IdV); interviene quindi il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, che propone un'unica riformulazione degli ordini del giorno concernenti la distribuzione della Costituzione; intervengono infine i deputati ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA), PAOLA GOISIS (LNP), GABRIELE CIMADORO (IdV), ROBERTO COTA (LNP), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), FURIO COLOMBO (PD), ILEANA ARGENTIN (PD), SIMONETTA RUBINATO (PD), EUGENIO MAZZARELLA (PD), CARLO MONAI (IdV), MARCELLO DE ANGELIS (PdL), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), PIERFELICE ZAZZERA (IdV) e ANTONINO LO PRESTI (PdL).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'ordine del giorno Ferrari n. 62, nel testo riformulato, e respinge l'ordine del giorno Mecacci n. 153.

Interviene il deputato ROBERTO RAO (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rao n. 229.

Interviene il deputato TERESIO DELFINO (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Delfino n. 233.

Intervengono i deputati MASSIMO POLLEDRI (LNP) che dichiara di volere sottoscrivere l'ordine del giorno Vignali n. 234, LUCA VOLONTÈ (UdC), SANTO DOMENICO VERSACE (PdL), PAOLA GOISIS (LNP), GIULIANO CAZZOLA (PdL), ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA), GIANCARLO LEHNER (PdL) e VINCENZO GAROFALO (PdL) che, a nome dei rispettivi gruppi e componenti politiche, dichiarano di volere sottoscrivere l'ordine del giorno Vignali n. 234.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Vignali n. 234.

Pag. IX

Intervengono i deputati ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA), MARIO PEPE (PdL), che ritira il suo ordine del giorno n. 242, AMEDEO CICCANTI (UdC) e GABRIELE CIMADORO (IdV). Interviene altresì il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, GIUSEPPE PIZZA, che accetta gli ordini del giorno Fiorio n. 10 e Siragusa n. 33, purché riformulati; intervengono successivamente i deputati LUCA VOLONTÈ (UdC) e ALESSANDRA SIRAGUSA (PD).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede alla Presidenza di chiarire se la seduta sarà sospesa tra la conclusione dell'informativa urgente prevista per le 16 e l'inizio delle dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge di conversione A.C. 1634-A, che avranno luogo a partire dalle 18.

PRESIDENTE. Ricorda che alle 12 è convocata la Conferenza dei presidenti di gruppi, che potrà assumere determinazioni anche in ordine al prosieguo dei lavori odierni dell'Assemblea.

La seduta, sospesa alle 11,50, è ripresa alle 16.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantanove.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo quanto convenuto nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, le dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge di conversione n. 1634-A avranno luogo a partire dalle 17,30.
L'esame della questione pregiudiziale riferita al disegno di legge di conversione n. 1742 avrà luogo martedì 14 ottobre, alle 18,30. Nella seduta di domani si svolgerà la discussione sulle linee generali del disegno di legge collegato in materia di lavoro.

Informativa urgente del Governo sui recenti episodi di intolleranza e di violenza di matrice xenofoba o razzista.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 41).

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Rilevato preliminarmente che l'Italia non può essere considerata un Paese razzista, avendo dimostrato, al contrario, un'elevata capacità di accoglienza degli immigrati, reputa marginali gli atti di violenza recentemente verificatisi, che peraltro vengono socialmente rifiutati. Richiama, quindi, la dinamica di alcuni episodi di maltrattamento che sarebbero stati commessi da agenti delle Forze di polizia, il cui comportamento, alla luce degli accertamenti effettuati, è risultato invece pienamente conforme alle leggi ed ai regolamenti. Assicura, inoltre, che il Governo sostiene pienamente l'operato delle Forze dell'ordine e, in caso di procedimento nei loro confronti, il Ministero dell'interno si costituirà parte civile. Ricordato, altresì, che quanto verificatosi a Castel Volturno è riconducibile esclusivamente ad una matrice camorristica, osserva che non sussiste alcun elemento tale da far supporre una deriva di tipo razzista, atteso che l'Italia è uno dei Paesi più impegnati sul piano dell'accoglienza e delle politiche di integrazione, come risulta evidente anche dall'elevata percentuale di recepimento delle istanze di acquisto della cittadinanza e delle richieste di asilo e protezione umanitaria. Evidenzia, quindi, che il Governo sostiene convintamentePag. Xil Patto per l'immigrazione e l'asilo predisposto dalla Presidenza francese dell'Unione europea, che prevede misure rigorose per contrastare l'immigrazione clandestina, favorendo nel contempo l'accoglienza.
Giudica, infine, infondate ed irresponsabili le accuse rivolte da esponenti dell'opposizione all'Esecutivo (Commenti del deputato Colombo, che il Presidente richiama all'ordine), la cui azione è ispirata al giusto equilibrio tra rigore ed accoglienza.

JOLE SANTELLI (PdL). Nel rivolgere un ringraziamento al Ministro Maroni per l'esauriente informativa resa, la quale ha restituito chiarezza sui dati talvolta strumentalizzati dagli organi di stampa, nonché per l'efficace analisi svolta sul rapporto tra immigrazione e integrazione, ritiene che quest'ultima sarà pienamente attuabile solo limitando il numero di ingressi nel nostro Paese. Espressi altresì, a nome del suo gruppo, sentimenti di riconoscenza alle Forze dell'ordine per l'impegno con il quale svolgono i loro compiti, invita ad una maggiore fiducia nel loro operato, manifestando ferma condanna per gli episodi di intolleranza e di violenza di matrice razzista e, al contempo, per la loro strumentalizzazione a fini politici. Dichiara, infine, di non comprendere gli appelli formulati da esponenti dal Partito Democratico circa i rischi di tali deprecabili fenomeni nel nostro Paese, ritenendoli del tutto ingiustificati alla luce del patrimonio culturale comune.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Giudicato gravemente erroneo l'orientamento manifestato dal Ministro dell'interno e, a suo giudizio, volto sostanzialmente a non riconoscere ed anzi a celare il clima di crescente intolleranza xenofoba che agita da tempo il Paese, esprime riprovazione per i recenti numerosi episodi di intolleranza e stigmatizza gli atteggiamenti di talune parti politiche volti a strumentalizzare la paura dei cittadini solo per lucrare consensi. Nell'invitare il Governo, gli enti locali e l'opinione pubblica ad una responsabile presa di coscienza della realtà dei fatti, esprime un convinto sostegno all'operato delle Forze dell'ordine a tutela della legalità, lamentando l'avvenuto taglio delle risorse ad esse destinate ad opera del Governo. Espresse poi perplessità circa l'ordinanza che conferisce ai sindaci poteri in materia di immigrazione, paventando il rischio di esautorare il ruolo dei prefetti e di attuare politiche locali eccessivamente differenziate sul territorio nazionale, invita il Governo ad un ripensamento del proprio orientamento in materia, lavorando con maggiore impegno per l'inclusione e l'integrazione dei cittadini immigrati.

ROBERTO COTA (LNP). Nel ringraziare il Ministro per l'esauriente informativa resa, manifesta apprezzamento per la politica coerentemente perseguita dal Governo sul tema dell'immigrazione e della sicurezza, richiamando i provvedimenti recentemente adottati dall'Esecutivo in materia. Nel ritenere, quindi, inaccettabili le critiche formulate da esponenti dell'opposizione, che hanno strumentalizzato alcuni episodi di violenza, considera necessario affrontare la questione riguardante i doveri della magistratura, nonché i fenomeni di degrado e disagio delle periferie. Invita, infine, il Ministro a proseguire su una linea volta a garantire l'integrazione solo per gli immigrati che il Paese è in grado di accogliere e che rispettino le leggi.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Ringrazia preliminarmente il Ministro per l'informativa resa, i cui dati rendono marginale il deprecabile fenomeno dell'intolleranza e della violenza di matrice razzista, ritenendo che i fatti in oggetto non debbano creare inutili allarmismi, senza sottovalutarne la potenziale pericolosità. Espressa quindi soddisfazione per i dati che confermano l'Italia come uno dei primi Paesi nei livelli di accoglienza, grazie all'azione profusa dal Governo e da organismi di carattere umanitario, sottolinea la sostanziale assenza di un piano di azione a livello europeo per ricercare una soluzione permanente a tale fenomeno. Invita, infine, il Governo ad introdurre nella normativaPag. XIriguardante i flussi migratori criteri di omogeneità culturale e religiosa, nonché a fornire indicazioni puntuali sugli episodi di natura delinquenziale suddivisi per etnia e per appartenenza religiosa.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamato l'orientamento già manifestato dal suo gruppo in senso non pregiudizialmente contrario all'operato del Governo in materia di immigrazione, giudica eccessivamente rassicurante e fondata su meri rilievi statistici l'esposizione del Ministro dell'interno, lamentando segnatamente l'omissione di una adeguata riflessione circa gli effetti e l'efficacia dell'applicazione della legge cosiddetta Bossi-Fini. Rilevata la necessità di riconoscere l'esistenza di un preoccupante e crescente clima di paura e di intolleranza xenofoba, a nome del suo gruppo, invita il Governo ad integrare le politiche sulla sicurezza, che giudica non sufficienti, con adeguati provvedimenti volti a favorire sul piano sociale e culturale l'integrazione dei cittadini immigrati.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-MpA). Nel ringraziare, a nome della sua componente politica, il Ministro Maroni per l'informativa resa, ritiene che i responsabili degli episodi di intolleranza razziale debbano essere puniti con fermezza, considerando tuttavia infondata la tesi di una deriva razzista del nostro Paese, che giudica una strumentalizzazione del centrosinistra volta a sminuire i risultati raggiunti dall'Esecutivo in materia di sicurezza. Richiama, quindi, la proficua attività svolta dalla Forze di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata, rilevando l'incapacità del precedente Governo di attuare efficaci politiche in materia di immigrazione.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Sottolineata la necessità di analizzare gli episodi oggetto dell'odierna informativa alla luce delle risultanze degli atti istruttori della Magistratura, ritiene del tutto infondato etichettare come razzista un Paese che per sua natura è vocato all'integrazione. Nel rilevare quindi l'opportunità che gli immigrati si predispongano ad inserirsi in un sistema composto da diritti e doveri, manifesta perplessità sulle concrete iniziative assunte dal Governo al fine di facilitarne la reale integrazione.

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea predisposta a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 57).

La seduta, sospesa alle 17,10, è ripresa alle 17,30.

Si riprende la discussione del disegno di legge n. 1634-A.

(Dichiarazioni di voto finale)

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, giudica non convincenti le critiche rivolte dall'opposizione ad un provvedimento che opportunamente razionalizza e modernizza le istituzioni scolastiche del nostro Paese, utilizzando, peraltro, in modo più produttivo le scarse risorse disponibili.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Nel ritenere che la scuola necessiti di regole meditate e non imposte, evidenzia come il ricorso alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia abbiano impedito un compiuto confronto di merito sul provvedimento d'urgenza in esame, del quale comunque apprezza alcune disposizioni, segnatamente quelle volte a valorizzare la conoscenza della Costituzione e degli Statuti delle autonomie.Pag. XIIDichiara, infine, l'astensione della sua componente politica sul disegno di legge di conversione.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel rilevare che il provvedimento in esame affronta temi di grande importanza per la società civile, che avrebbero richiesto un maggiore coinvolgimento dell'opposizione, la quale ha preferito riproporre trite e demagogiche critiche, ritiene che esso rechi, accanto a misure condivisibili, disposizioni che, come quella che reintroduce il maestro unico, penalizzano, per esigenze di bilancio, il Sud del Paese, segnatamente le regioni Sicilia e Campania. Nel ribadire, quindi, la convinta partecipazione alla maggioranza che sostiene il Governo, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, chiedendo al Governo e al Ministro Gelmini attenzione e un gesto di disponibilità affinché siano garantiti, soprattutto nel Mezzogiorno, il diritto allo studio e la qualità dell'offerta scolastica.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Stigmatizzata preliminarmente l'assenza del Presidente del Consiglio, ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame, dettato unicamente dalla necessità di effettuare tagli di spesa disposti dalla manovra di finanza pubblica, penalizzerà gravemente il diritto allo studio e la qualità dell'offerta formativa. Giudicate assolutamente non condivisibili, tra l'altro, le disposizioni relative alla reintroduzione del maestro unico, cui conseguirà la riduzione del tempo-scuola, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione.

FERDINANDO ADORNATO (UdC). Nel dichiarare l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, sottolinea taluni aspetti positivi di un provvedimento d'urgenza che, tuttavia, giudica insufficiente a valorizzare la qualità dell'educazione, della formazione e della ricerca in Italia. Sottolineata, quindi, la necessità di garantire la parità e l'autonomia scolastica al fine di consentire alle famiglie di operare libere scelte, auspica che il Governo valorizzi il ruolo degli insegnanti e promuova interventi idonei a fermare il declino delle istituzioni scolastiche e a rappresentare un reale riferimento per i giovani.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Nel ritenere che il decreto-legge in esame costituisca un primo passo per correggere pregressi errori di impostazione, al fine di dar vita ad una scuola basata sul principio di responsabilità, che garantisca la conservazione delle radici e dei valori culturali, giudica necessario assicurare un elevato livello di professionalità degli insegnanti, il cui ruolo è stato per troppo tempo mortificato. Auspica, altresì, l'istituzione di classi-ponte che consentano agli studenti stranieri di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana propedeutici al loro ingresso nelle classi permanenti, nonché la realizzazione di un rapporto più equilibrato tra numero di insegnanti e di studenti.

GIUSEPPE FIORONI (PD). Osserva che il provvedimento d'urgenza in esame, impropriamente definito, con leggerezza e superficialità, «riforma», denota la scarsa conoscenza della scuola italiana da parte del Governo in carica, il quale cancella, per mere esigenze di taglio della spesa pubblica, le conquiste realizzate in un decennio di autonomia scolastica. Espresso, in particolare, totale dissenso per la reintroduzione del maestro unico, misura avventata e peraltro insufficiente a garantire i risparmi annunziati, ritiene che le disposizioni recate dal decreto-legge, asseritamene improntate ad una concezione federalista, che nasconde, in realtà, una netta impostazione neocentralista, configurino un sistema scolastico inadeguato, impoverito ed invecchiato, che comporterà, tra l'altro, la rinuncia all'istruzione professionale di Stato e al sostegno ai diversamente abili.

ITALO BOCCHINO (PdL). Ringrazia preliminarmente, a nome del suo gruppo, il Ministro Gelmini per aver affrontato,Pag. XIIIcon scelta coraggiosa, un tema spinoso come i cambiamenti necessari nel settore dell'istruzione, che versa attualmente in una situazione di grave difficoltà, anche perché risente di un'impostazione eccessivamente egualitaristica in base alla quale non viene premiato il merito. Evidenziata altresì la necessità di superare le inefficienze che connotano la scuola italiana, assumendo come prioritarie le esigenze degli studenti, esprime particolare apprezzamento per l'introduzione del maestro prevalente e per la previsione del voto in condotta. Manifesta infine piena condivisione per il provvedimento d'urgenza in esame, che garantirà, tra l'altro, una migliore qualificazione professionale degli insegnanti.

VALENTINA APREA (PdL), Relatore. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito all'iter del provvedimento.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1634-A.

Sull'ordine dei lavori.

FRANCO GIDONI (LNP). Ricorda che ricorre oggi il quarantacinquesimo anniversario della tragedia del Vajont.

GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD). Si associa, a nome del suo gruppo, al ricordo delle vittime del Vajont.

PRESIDENTE. Ritiene che l'intera Assemblea si associ al ricordo delle vittime della tragedia del Vajont.

Seguito della discussione delle mozioni Livia Turco n. 1-00041, Barani n. 1-00043, Pezzotta n. 1-00044 e Palagiano n. 1-00045: Iniziative per il contrasto della povertà e della diseguaglianza sociale.

Nella seduta del 2 ottobre 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

EUGENIA MARIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Nel condividere talune preoccupazioni di cui si fanno carico i documenti di indirizzo in esame e nel riaffermare la necessità di ridisegnare una politica sostenibile di welfare che tenga conto della difficile congiuntura economica internazionale, esprime parere favorevole su alcuni capoversi dei dispositivi delle mozioni Livia Turco n. 1-00041 e Pezzotta n. 1-00044, proponendo, altresì, talune riformulazioni e la votazione per parti separate dei medesimi documenti di indirizzo. Esprime, infine, parere contrario sulla mozione Palagiano n. 1-00045.

(Dichiarazioni di voto)

ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il rinvio del voto sulle mozioni in esame, ritenendo necessario un ulteriore approfondimento alla luce dell'articolato parere espresso dal rappresentante del Governo.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Cota.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene che il parere del Governo possa essere oggetto di un successivo chiarimento.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Riterrebbe opportuna una sospensione della seduta, al fine di consentire un'adeguata valutazione del complesso parere espresso dal rappresentante del Governo sulle mozioni in esame.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ricordato che vi sono numerosi precedenti in cui il Governo ha proposto riformulazioni di documenti di indirizzo, ritiene si possa procedere alle votazioni delle mozioni in esame.

Pag. XIV

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Giudica non condivisibile l'ipotesi di rinvio dell'esame delle mozioni all'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ritiene che il rappresentante del Governo potrà successivamente fornire chiarimenti in merito al parere espresso.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Ricordati preliminarmente alcuni rapporti statistici che testimoniano le crescenti condizioni di disagio in cui versano numerosi nuclei famigliari, in particolare nel Mezzogiorno d'Italia, ricorda le finalità della mozione Barani n. 1-00043, che impegna il Governo ad attuare politiche volte a contrastare il fenomeno della povertà, segnatamente con riferimento agli anziani, alle famiglie numerose e monoreddito e con soggetti portatori di handicap.

LAURA MOLTENI (LNP). Nel ritenere che occorra evidenziare le differenti forme di povertà esistenti sul territorio, sottolineando la peculiare situazione del Nord del Paese, giudica errate e controproducenti le politiche dell'accoglienza e dell'integrazione degli immigrati attuate dalla sinistra. Nel giudicare, quindi, non condivisibile il contenuto delle mozioni Livia Turco n. 1-00041 e Pezzotta n. 1-00044, sottolinea la necessità che il Governo attui tempestivamente un concreto federalismo fiscale.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Esprime apprezzamento per aver colto un giudizio positivo del rappresentante del Governo sulla sua mozione n. 1-00045.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Inquadrato il tema oggetto degli atti di indirizzo in esame nell'ambito della difficile congiuntura economica, ritiene che la povertà sia da considerare, in tale ottica, un freno alla modernizzazione del Paese, nonché, dal punto di vista della piena partecipazione dei cittadini alla vita politica, una minaccia per la democrazia. Accetta, quindi, la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo della sua mozione n. 1-00044.

LIVIA TURCO (PD). Nell'accettare la proposta di riformulazione del Governo, accoglie la richiesta di votazione per parti separate della sua mozione n. 1-00041, che contiene un dettagliato programma di contrasto alla povertà ed esprime rammarico per il clima con il quale l'Assemblea sta affrontando un tema così delicato.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nell'osservare che il tema del contrasto alla povertà richiede analisi e proposte qualificate, esprime apprezzamento per la disponibilità al dialogo manifestata dal rappresentante del Governo, funzionale ad una opportuna convergenza su talune importanti questioni evocate nei documenti di indirizzo in esame. Nel condividere, quindi, la necessità di attuare, soprattutto nell'attuale congiuntura economica, politiche inclusive nei confronti di chi è sostanzialmente escluso dal pieno godimento dei diritti economici e sociali, lamenta i limiti del tradizionale modello di welfare, del quale ritiene indispensabile una rivisitazione, ricordando, tra l'altro, il documento programmatico presentato dal Ministro Sacconi, in cui si prospetta una riflessione relativamente al fenomeno della povertà assoluta.

EUGENIA MARIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Precisa che il parere del Governo è contrario sulla mozione Palagiano n. 1-00045, mentre il parere è favorevole sulla mozione Barani n. 1-00043. Chiede inoltre una breve sospensione dei lavori per consentire di precisare meglio il parere sulla mozione Livia Turco n. 1-00041.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime solidarietà al sottosegretario Roccella per i commenti critici che le sono stati rivolti da esponentiPag. XVdella sua stessa parte politica nel corso dell'espressione del parere sulle mozioni all'ordine del giorno.

La seduta, sospesa alle 19,35, è ripresa alle 19,45.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta disappunto per le osservazioni svolte dal deputato Giachetti, ritenendo improprie le espressioni di solidarietà da questi rivolte al sottosegretario Roccella, al quale esprime le stima del suo gruppo.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene si possa procedere alla votazione per parti separate delle mozioni se il Governo è in grado di esprimere il suo parere, rilevando che in caso contrario si potrebbe rinviare la votazione ad altra seduta.

EUGENIA MARIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Esprime parere contrario sul dispositivo della mozione Livia Turco n. 1-00041, ad eccezione dei capoversi 2 e 3 della lettera c), della lettera e), del punto 1 della lettera f) e dei capoversi 2 e 3 della lettera h), sui quali si rimette all'Assemblea. Esprime inoltre parere contrario sui punti 5, 6 e 10 del dispositivo della mozione Pezzotta n. 1-00044, rimettendosi all'Assemblea sulla restante parte purché riformulata.

GASPARE GIUDICE (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime perplessità in ordine alla possibilità di votare le mozioni per parti separate.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Livia Turco n.1-00041, nella parte non accettata dal Governo, e ne approva la restante parte, su cui il Governo si è rimesso all'Assemblea; approva altresì la mozione Barani n. 1-00043, nonché la mozione Pezzotta n. 1-00044, ad eccezione dei punti 5, 6 e 10 del dispositivo, che sono respinti con successiva votazione; respinge, infine, la mozione Palagiano n. 1-00045.

Discussione della mozione Cota n. 1-00033: Iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell'obbligo.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Capitanio Santolini n. 1-00049 e De Torre n. 1-00050 che, vertendo su materia analoga a quella oggetto delle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

PAOLA GOISIS (LNP). Illustra la mozione Cota n. 1-00033 (Nuova formulazione), rilevando che il crescente fenomeno dell'immigrazione ha comportato un sostanziale cambiamento nell'organizzazione scolastica italiana ed oggettive difficoltà di insegnamento, a causa del differente grado di apprendimento degli studenti stranieri con scarsa padronanza della lingua italiana. Evidenziato altresì che l'incidenza di tale fenomeno, intensificatosi a seguito dei provvedimenti di regolarizzazione, è molto maggiore nelle regioni del Centro-Nord, richiama il differente tasso di promozione esistente tra gli studenti italiani e quelli stranieri, provenienti in larga parte dai Paesi dell'Est europeo. Auspica quindi che il Governo ponga in essere le misure necessarie affinché si introduca un diverso sistema di accesso degli studenti stranieri alle scuole italiane, ricorrendo possibilmente alle cosiddette classi-ponte per facilitare un percorso di integrazione. Nel ricordare inoltre che il suo gruppo intende salvaguardare i valori della tradizione cattolica, respinge le critiche di razzismo che potranno pervenire, giudicandole ipocrite, anche alla luce delle condizioni umiliantiPag. XVIin cui gli alunni stranieri con scarsa conoscenza della lingua italiana si trovano a vivere all'interno della scuola.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra la sua mozione n. 1-00049, rilevando che l'inserimento nelle strutture scolastiche di bambini ed adolescenti stranieri ha assunto dimensioni notevoli e tali da incidere sulla normale attività di insegnamento-apprendimento. Sottolinea, inoltre, che la presenza di studenti provenienti da altri Paesi, essendo distribuita in modo disomogeneo nel territorio, comporta un aggravamento dell'operatività del servizio, a scapito di un'educazione scolastica che deve essere tesa alla valorizzazione del pluralismo, della diversità e del dialogo. Invita, quindi, il Governo a fornire un quadro dettagliato ed aggiornato della situazione, destinando adeguate risorse economiche agli istituti e agli enti locali interessati e prevedendo interventi di formazione dei docenti, nonché un'equilibrata distribuzione degli alunni stranieri.

Testo sostituito con errata corrige volante FURIO COLOMBO (PD). Manifesta indignazione per le considerazioni, di stampo razzista e per quelle ispirate ai principi cristiani asseritamente condivisi, svolte dal deputato Goisis in sede di illustrazione della mozione Cota n. 1-00033, delle quali denunzia la portata offensiva ed umiliante per gli altri deputati, richiamando i numerosi episodi di intolleranza di cui si sono resi responsabili taluni esponenti della Lega Nord Padania ai danni di persone di diversa razza, nonché i valori di civiltà ai quali si ispirano, anche nei comportamenti quotidiani, altre società che hanno conosciuto, in misura anche più rilevante della nostra, il fenomeno dell'immigrazione. FURIO COLOMBO (PD). Manifesta indignazione per le considerazioni, di stampo razzista e per nulla ispirate ai principi cristiani asseritamente condivisi, svolte dal deputato Goisis in sede di illustrazione della mozione Cota n. 1-00033, delle quali denunzia la portata offensiva ed umiliante per gli altri deputati, richiamando i numerosi episodi di intolleranza di cui si sono resi responsabili taluni esponenti della Lega Nord Padania ai danni di persone di diversa razza, nonché i valori di civiltà ai quali si ispirano, anche nei comportamenti quotidiani, altre società che hanno conosciuto, in misura anche più rilevante della nostra, il fenomeno dell'immigrazione.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, manifesta sconcerto per le espressioni insultanti ed offensive usate dal deputato Colombo nei confronti di esponenti della sua parte politica, che ritiene emblematiche di un atteggiamento intollerante.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Chiede a che titolo sia intervenuto il deputato D'Amico.

PRESIDENTE. Precisa che, a norma di Regolamento, tutti i deputati hanno il diritto di intervenire sull'ordine dei lavori e di esprimere liberamente le proprie opinioni.

MARIA LETIZIA DE TORRE (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00050, ricordando la tradizione di accoglienza che ha caratterizzato il recente passato del nostro Paese e sottolineando l'importanza del ruolo svolto dalla scuola nel processo di integrazione degli studenti stranieri. Denunciata quindi la mancanza di una prospettiva organica in materia di immigrazione da parte dell'Esecutivo, riconosce l'esistenza di una diversa incidenza territoriale del fenomeno e ricorda le misure varate dal precedente Esecutivo di centrosinistra, volte ad incentivare l'insegnamento della lingua italiana agli studenti provenienti da altri Paesi. Giudica errata, altresì, la prospettata formazione di classi composte esclusivamente da stranieri, che, a suo avviso, sono contrarie ad ogni prospettiva di integrazione, nonché antieconomiche. Chiede quindi come il Governo intenda proseguire nella politica delineata dall'Esecutivo Prodi e sollecita altresì l'attuazione del Piano nazionale per l'insegnamento della lingua italiana, ricorrendo alle risorse già a disposizione e stanziandone di nuove.

PAOLA FRASSINETTI (PdL). Espressa solidarietà alla collega Goisis, giudica assurde, volgari ed arbitrarie le accuse rivolte, nel corso della discussione, ai firmatari della mozione Cota n. 1-00033 (Nuova formulazione), ricordando di essere stata promotrice in Commissione, insieme a taluni deputati dell'opposizione, di iniziative volte a favorire l'integrazione degli studenti stranieri. Evidenzia, quindi, l'ispirazione realista sottesa al predetto documento di indirizzo, connotato da una visione garantista e finalizzato a promuovere risposte adeguate all'emergenza chePag. XVIIla nostra scuola vive a seguito della stabilizzazione del fenomeno migratorio.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD). Nel giudicare preliminarmente non condivisibili le soluzioni prospettate nella mozione Cota n. 1-00033 (Nuova formulazione) al reale problema dell'integrazione degli studenti stranieri, richiama l'importanza del ruolo degli enti locali e del servizio pubblico radiotelevisivo nelle politiche di inclusione sociale, di cui la conoscenza della lingua italiana deve essere il necessario fondamento. Nel ritenere altresì che il predetto documento di indirizzo denoti un atteggiamento discriminatorio e selettivo nei confronti dei minori immigrati, che a suo avviso si pone in netto contrasto con il dettato costituzionale, osserva che il tema del multiculturalismo non deve essere considerato patrimonio esclusivo della sinistra, quanto piuttosto un'esigenza di ogni società moderna che si ponga l'obiettivo della pari dignità sociale.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Nel condividere le preoccupazioni espresse dal deputato Colombo, paventa il rischio che la mozione Cota n. 1-00033 (Nuova formulazione), ispirata ad una visione monoculturale ed eccessivamente semplicistica di un fenomeno complesso come l'immigrazione, possa contribuire a diffondere nella società civile un messaggio di stampo razzista; ritiene inoltre che il predetto documento di indirizzo, oltre a risultare incoerente con la necessità di affermare la cultura dell'integrazione, si ponga in contrasto con il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Nel riservarsi di approfondire il contenuto delle mozioni De Torre n. 1-00050 e Capitanio Santolini n. 1-00049, esprime un giudizio positivo sulla mozione Cota n. 1-00033 (Nuova formulazione). Rileva, quindi, la necessità di modificare i meccanismi di spesa al fine di favorire, attraverso corsi di apprendimento della lingua italiana e con la collaborazione degli enti locali, il processo di inserimento degli studenti stranieri, il cui grado di alfabetizzazione andrebbe valutato sulla base di apposite prove, la cui definizione è rimessa all'autonomia delle istituzioni scolastiche.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 1762, di conversione del decreto-legge n. 155 del 2008, recante misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio.
Il disegno di legge è stato assegnato alla VI Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 10 ottobre 2008, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 114).

La seduta termina alle 22.