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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 71 di giovedì 23 ottobre 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantadue.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 149 del 2008: Disposizioni urgenti per assicurare adempimenti comunitari in materia di giochi (A.C. 1707-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

GIANFRANCO CONTE (PdL), Relatore. Richiamato il contesto generale in cui si colloca la disciplina comunitaria in materia di giochi, nell'ambito del quale sarebbe opportuna una migliore tutela degli interessi nazionali, ricorda i principali motivi che hanno indotto il Governo a prevedere, mediante il decreto-legge in discussione, la proroga fino al 1o luglio 2009 della concessione attribuita alla Sisal Spa per la gestione del gioco dell'Enalotto e del suo gioco opzionale denominato Superstar, al fine di tutelare gli interessi pubblici, in attesa che il nuovo concessionario si trovi nella pienezza delle sue attribuzioni. Evidenziate, inoltre, le ulteriori norme introdotte durante l'iter in Commissione, in particolare quelle relative al settore delle scommesse ippiche, volte in primo luogo a prevedere una disciplina della materia dei giochi che consenta di evitare l'avvio di procedure di infrazione da parte dell'Unione europea, auspica un approfondimento di tali tematiche in sede di esame del provvedimento in Assemblea.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Stigmatizzato preliminarmente l'atteggiamento del Governo, il quale ha inteso presentare tre maxiemendamenti al testo originario del decreto-legge in esame, modificando radicalmente gli adempimenti nel settore dei giochi, sottolinea l'importanza, in termini economici e sociali, di tale materia. Richiamati altresì i dati che confermano l'incidenza dei giochi numerici a totalizzatore nazionale sul reddito dei cittadini, in particolare di quelli del Meridione, a suo avviso lesivi dell'articolo 48 della Costituzione, ritiene necessario disciplinare in maniera seria e mirata l'intero settore, prevenendo possibili attività criminali tramite un più adeguato utilizzo delle Forze dell'ordine. Espresso, quindi, un giudizio fortemente critico sul provvedimento d'urgenza in discussione, manifesta l'esigenza di garantire trasparenza per l'accesso alla gestione dei giochi, nonché massima qualità del gestore; preannunzia, al riguardo, la presentazione di proposte emendative ulteriormente migliorative del testo, che auspica non siano rese vane dal presumibile intendimento del Governo di porre l'ennesima questione di fiducia.

RENZO CARELLA (PD). Stigmatizzato preliminarmente l'avvenuto stravolgimento,Pag. VInel corso dell'esame in sede referente, del contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione rispetto al testo originariamente sottoposto alla firma del Presidente della Repubblica, esprime un giudizio critico, a fronte della disponibilità dimostrata dalla sua parte politica, sull'atteggiamento assunto dal Governo, paventando il ricorso di una ulteriore questione di fiducia. Nel ricordare, altresì, la stratificata eterogeneità del quadro normativo di riferimento, riconosce la necessità di una sobria revisione dello stesso al fine di renderlo maggiormente trasparente, invitando altresì l'Esecutivo a chiarire i suoi orientamenti in merito all'istituenda Agenzia dei giochi. Nel giudicare, inoltre, riprovevole, anche sul piano morale, considerata l'attuale crisi economica, la vertiginosa ascesa di alcuni montepremi, reputa poco prudenti le scelte operate con il decreto-legge in discussione, preannunziando la presentazione di proposte emendative in materia di giochi on line e ritenendo in contrasto col dichiarato intento di salvaguardare i giocatori le disposizioni introdotte in tema di apparecchi per il gioco lecito.

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Rilevato preliminarmente che il decreto-legge in discussione interviene su una materia complessa ed importante, atteso che il settore dei giochi produce ingenti risorse per l'erario, ma anche un consistente fatturato illecito, manifesta forti perplessità sugli articoli aggiuntivi presentati dal Governo in sede di esame del provvedimento in Commissione, che mutano sostanzialmente il senso dell'intervento legislativo. Richiamate, quindi, le proposte emendative presentate dal suo gruppo, ritiene che alcune disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza, sul quale esprime un giudizio complessivamente negativo, dovrebbero essere abrogate per garantire una maggiore concorrenza nel settore. Lamenta, infine, l'ennesimo ricorso da parte dell'Esecutivo alla decretazione d'urgenza, che espropria il Parlamento delle sue prerogative e rende impossibile qualunque effettivo approfondimento dei contenuti del provvedimento in discussione.

ELVIRA SAVINO (PdL). Nel richiamare il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea la straordinaria necessità ed urgenza per il Governo di intervenire nella disciplina dei giochi, alla luce delle procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia, nonché dell'esigenza di definire regole certe e chiare volte a consentire l'apertura anche ad operatori stranieri di un mercato italiano dei giochi sicuro e legale. Nel sottolineare, in proposito, l'opportunità per il nostro Paese di porsi all'avanguardia in Europa, riconosce la necessità di condurre ulteriori riflessioni in futuro circa l'effettiva economicità del cosiddetto portale unico e la sua efficacia nel contrastare la diffusione di forme illegali di gioco. Auspica infine l'adozione di ulteriori misure volte ad allargare e razionalizzare il portafoglio dei giochi, tutelando la sicurezza dei giocatori ed assicurando congrue entrate per l'erario.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Nell'osservare che la materia affrontata con il provvedimento d'urgenza in discussione riveste grande importanza dal punto di vista sociale ed economico, giudica non condivisibili le modifiche apportate dal Governo al testo originario del decreto-legge durante l'esame in sede referente. Richiamate, quindi, le pronunce dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato e del Consiglio di Stato in materia di concorrenza nel settore dei giochi, sottolinea l'atteggiamento responsabile della sua parte politica nel garantire la continuità di azione dello Stato, segnatamente con riguardo agli impegni assunti in sede europea. Invita, altresì, l'Esecutivo a valutare attentamente l'opportunità di prevedere un'ulteriore proroga della concessione, al fine di non esporre l'Italia ad un'azione comunitaria, evidenziando la necessità di un rigoroso rispetto delle regole e delle procedure europee.

Pag. VII

SILVANA ANDREINA COMAROLI (LNP). Nel richiamare il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, esprime soddisfazione, tra l'altro, per l'aumento delle provvigioni destinate all'allevamento ed all'incremento delle razze equine, auspicando, in futuro, ulteriori iniziative in tal senso da parte del Governo. Sottolineata altresì l'importanza delle misure volte ad una più completa razionalizzazione del settore dei giochi, in modo da prevenire la diffusione di forme di illegalità e di fenomeni di evasione ed elusione fiscale, osserva che il decreto-legge in discussione è volto a salvaguardare gli interessi dei giocatori e le entrate dell'erario, consentendo peraltro all'Italia di allinearsi alla disciplina comunitaria.

MASSIMO MARCHIGNOLI (PD). Sottolineata la necessità di gestire in maniera adeguata un settore nel quale interagiscono molteplici interessi e soggetti che, a volte, non operano con la dovuta trasparenza e legalità, lamenta il preoccupante abuso nel ricorso, da parte del Governo, alla decretazione d'urgenza, su cui si è espresso anche il Presidente della Repubblica. Stigmatizzato quindi l'operato dell'Esecutivo, il quale ha inteso attuare un intervento radicale nel settore dei giochi, ritiene opportuno promuovere misure organiche recependo le esigenze dei consumatori ed avviando un proficuo dibattito di merito in Parlamento; preannunzia, al riguardo, la presentazione di proposte emendative ulteriormente migliorative del testo e scevre da ogni pregiudizio.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

GIANFRANCO CONTE (PdL), Relatore. Sottolineata la rilevanza delle misure introdotte dall'articolo 1-ter che, attraverso la previsione del portale unico, tende ad evitare che le scommesse vengano trasferite in altri Paesi, eludendo in tal modo i controlli statali, ribadisce l'opportunità di tutelare, in ambito europeo, gli interessi nazionali relativamente ad un settore che garantisce ingenti introiti per l'erario. Nel manifestare, infine, disponibilità a recepire eventuali proposte di modifica del testo in discussione, segnatamente con riferimento a quelle individuate dalla V Commissione, evidenzia la necessità di contrastare con ogni mezzo le pratiche di gioco illecito, purtroppo ancora assai diffuse nel Paese.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare i componenti la VI Commissione e tutti coloro che sono intervenuti nella discussione, respinge le critiche formulate da taluni esponenti dell'opposizione, rilevando come l'esigenza di adottare in materia un provvedimento d'urgenza derivi dalla necessità di consentire all'Amministrazione autonoma di concludere in tempi rapidi la propria attività, al fine di permettere al concessionario di compiere gli adempimenti relativi all'avvio del nuovo sistema. Evidenziato, quindi, l'intendimento del Governo di evitare l'avvio di procedure di infrazione da parte dell'Unione europea, sottolinea l'idoneità del provvedimento d'urgenza a tutelare i consumatori ed a garantire il gettito erariale, giudicando pienamente condivisibile lo strumento della concessione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nell'assicurare altresì la vigilanza dell'Esecutivo nei confronti di possibili attività illecite nel settore, anche in considerazione della sperimentazione del gioco on line e dell'uso di nuove tecnologie, rivolge un particolare ringraziamento alle Forze dell'ordine per la loro attività di prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. VIII

Discussione del testo unificato delle proposte di inchiesta parlamentare: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali (doc. XXII, n. 1 ed abbinati-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sulle linee generali è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

PAOLA BINETTI (PD), Relatore. Evidenzia che il testo unificato in discussione, su cui si è registrata un'ampia convergenza, è volto all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta, con la quale si persegue l'obiettivo di garantire ai cittadini la tutela del diritto alla salute ed alla qualità della vita attraverso una tipizzazione degli errori commessi in campo clinico ed un'analisi delle cause dei disavanzi sanitari regionali. Sottolineata, inoltre, la necessità di introdurre strumenti di garanzia della qualità delle prestazioni sanitarie, anche attraverso il ricorso a tecnologie più avanzate, in conformità agli standard definiti in ambito internazionale, ritiene che l'istituenda Commissione possa avanzare proposte finalizzate, tra l'altro, a definire un più efficiente modello gestionale del settore sanitario.

FERRUCCIO FAZIO, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

LAURA MOLTENI (LNP). Rileva che la scelta di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali conferma l'importanza di un'adeguata tutela del diritto alla salute, costituzionalmente riconosciuto. Sottolineata, quindi, la necessità di individuare le carenze strutturali e le responsabilità personali nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, stigmatizza la differenza che si registra nella percentuale di controlli effettuati in materia tra la Lombardia e il resto del Paese, ritenendo che un'idonea attività di prevenzione e di monitoraggio possa ridurre sensibilmente il rischio clinico. Osservato, inoltre, che il suo gruppo ha sempre sostenuto l'opportunità di analizzare le cause che hanno concorso al consolidamento dei disavanzi sanitari regionali, lamenta la tendenza assistenzialista dello Stato nei confronti di tali deficit strutturali, ritenendo che in un sistema federale sarebbe pienamente attuato il principio della responsabilità regionale nel controllo della spesa e nella garanzia del servizio offerto ai cittadini.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Richiamata la profonda riforma del Servizio sanitario nazionale attuata negli anni Novanta, manifesta un orientamento favorevole all'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta di cui al testo unificato in discussione, anche se avrebbe ritenuto più opportuno procedere all'istituzione di una Commissione bicamerale. Nel sottolineare, quindi, che gli errori in campo sanitario costituiscono una emergenza nazionale assai preoccupante, non adeguatamente monitorata nel nostro Paese, giudica necessario rivolgere un'attenzione preminente alla tutela della salute e dei diritti dei cittadini, segnatamente con riguardo alla libertà di scelta, nonché all'effettiva presenza delle unità di gestione del rischio, ritenendo intollerabili gli sprechi e le inefficienze che si verificano in alcune regioni.

SILVANA MURA (IdV). Nel reputare l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta in discussione lo strumento migliore per far luce sugli sconcertanti casi di malasanità e di corruzione politica nella gestione delle strutture sanitarie, stigmatizza le accuse generalizzate lanciate da alcuni rappresentanti del Governo e destinate esclusivamente a gettare indiscriminatamente discredito e a generarePag. IXinutili allarmismi. Ricordato inoltre il lavoro avviato nella scorsa legislatura da una omologa Commissione d'inchiesta e l'avvenuta costituzione di un analogo organo anche presso il Senato, ribadisce il consenso espresso ed il contributo proficuamente offerto dal suo gruppo nell'iter in Commissione, nell'intento, fra l'altro, di lanciare un chiaro segnale di attenzione ai cittadini. Nel ritenere infine che la delibera istitutiva della Commissione avrebbe potuto meglio esplicitare la necessità di controllare l'incidenza delle decisioni politiche nelle nomine dei dirigenti apicali del sistema sanitario, auspica l'espressione anche da parte dell'Assemblea dell'ampio consenso già manifestatosi in Commissione.

DOMENICO DI VIRGILIO (PdL). Osservato che la sanità italiana continua ad essere connotata da organici inadeguati, insufficienze delle strutture e scarse risorse economiche, giudica necessario rafforzare la tutela dei pazienti da interventi compiuti con negligenza, anche riducendo i tempi delle cause legali. Nel considerare quindi inquietanti e non accettabili gli episodi di malasanità recentemente verificatisi nel nostro Paese, che peraltro producono gravi danni al rapporto tra cittadini e sistema sanitario, manifesta un orientamento favorevole all'istituzione della Commissione d'inchiesta. Auspica, altresì, che vengano fornite ai cittadini risposte rapide ed efficaci in tema di tutela del diritto alla salute, garantendo un elevato livello del sistema sanitario ed evitando un'eccessiva burocratizzazione delle procedure, nonché monitorando costantemente le regioni nelle quali si registrano gravi disavanzi.

DONATO RENATO MOSELLA (PD). Nell'ascrivere a responsabilità trasversali e radicate nel tempo le problematiche alla base della difficile situazione in cui versa il sistema sanitario italiano, ritiene l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta di cui al testo unificato in discussione non solo la più alta forma di controllo democratico, ma anche il mezzo più idoneo per monitorare la tutela del diritto costituzionalmente garantito alla salute ed il rispetto del principio di uguaglianza. Osservato come l'indagine parlamentare si incentri sulle cause degli errori sanitari, sulla inefficiente gestione finanziaria delle strutture e sugli eventuali nessi tra i due fenomeni, sottolinea come scopo della istituenda Commissione sia delineare un quadro esaustivo della criticità del sistema da affrontare con tempestività. Nell'invitare ad esaminare con obiettività e rigore i termini oggetto dell'indagine, sottolinea l'innovativa previsione per cui, oltre alla redazione conclusiva dei propri lavori, la Commissione svolgerà ulteriori relazioni in casi di particolare gravità e urgenza. Reputa infine una efficace attuazione del bicameralismo perfetto l'avvenuta istituzione di una distinta Commissione di inchiesta presso il Senato, volta a indagare su tematiche non coincidenti bensì complementari con quelle demandate alla Commissione di cui al testo unificato in discussione.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Stigmatizzati i pesanti tagli operati dall'Esecutivo al delicato settore della sanità, nonché la mancata istituzione del Ministero della salute, sottolinea la problematica inerente l'imperizia di alcuni medici e paramedici. Nel considerare inadeguati, quindi, gli attuali sistemi di giudizio degli errori in campo sanitario, evidenzia la necessità di prestare maggiore attenzione alla libertà di cura. Espresso, altresì, un orientamento favorevole all'istituzione della Commissione di inchiesta, riterrebbe opportuno individuare alcune sottocommissioni che si occupino, ad esempio, di un programma straordinario di ammodernamento edilizio delle strutture ospedaliere e del rapporto tra Stato e regioni in campo sanitario.

BENEDETTO FRANCESCO FUCCI (PdL). Nel ritenere assai significativa l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta di cui al testo unificato in discussione, mentre ricorre il trentesimo anniversario dell'istituzione del Servizio sanitario nazionale, constata il profondoPag. Xsenso di sconcerto che pervade utenti e operatori del settore, segnatamente riguardo al forte divario tra Nord e Sud del Paese nella qualità del servizio erogato. Rilevato il vertiginoso aumento della spesa sanitaria nel decennio 1997-2007 a causa, tra l'altro, di ricorrenti e deprecabili episodi di malagestione finanziaria, anche penalmente rilevanti, giudica il federalismo fiscale un efficace strumento di sviluppo della sanità nelle regioni meridionali. Nell'indicare, quindi, tra i temi oggetto dell'indagine della Commissione, la definizione di univoche statistiche degli errori sanitari e l'analisi dell'aumento del contenzioso a carico dei medici, auspica che la Commissione stessa si dimostri un luogo per una proficua riflessione comune.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 13,35, è ripresa alle 14.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantadue.

Discussione del disegno di legge: Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (A.C. 1441-ter-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Ricorda preliminarmente che il provvedimento in discussione reca disposizioni volte ad introdurre agevolazioni per i distretti produttivi e le reti di imprese e deleghe al Governo finalizzate a favorire l'internazionalizzazione dell'imprenditoria italiana, attraverso un riordino normativo ed un riassetto degli enti operanti nel settore.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Evidenzia inoltre le misure finalizzate ad una migliore tutela della proprietà industriale, nonché la delega all'Esecutivo per l'emanazione di decreti legislativi finalizzati alla reintroduzione in Italia dell'energia nucleare, resasi necessaria anche alla luce dell'elevato costo dell'energia elettrica.
Ricorda infine il proficuo lavoro svolto in Commissione, in un clima costruttivo che auspica sia mantenuto nel corso dell'iter in Assemblea, al fine di sciogliere i nodi tuttora irrisolti e pervenire all'approvazione del disegno di legge in discussione con la più ampia maggioranza possibile.

ADOLFO URSO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Nel dare atto che il lavoro costruttivo e proficuo svolto in sede referente ha consentito di migliorare in maniera significativa il testo originario del disegno di legge in discussione, ne richiama gli aspetti più qualificanti, riconducibili alla unitaria finalità di affrontare con spirito riformatore, mediante un provvedimento organico che valorizzi le peculiarità del nostro sistema produttivo, le tematiche concernenti il settore energetico. Manifesta, quindi, la disponibilità del Governo a valutare positivamente ulteriori proposte migliorative del testo.

FEDERICO TESTA (PD). Nell'evidenziare la scarsa credibilità del provvedimento in discussione che, sebbene migliorato nel corso dell'iter in Commissione, anche grazie al contributo del suo gruppo, presenta evidenti carenze, sottolinea i limitiPag. XIinsiti nella strategia governativa, in particolare, in materia di energia nucleare. Lamentata altresì l'esiguità delle risorse stanziate per il perseguimento degli obiettivi delineati, evidenzia la necessità di un coinvolgimento della cittadinanza in ordine alla reintroduzione della produzione elettrica nucleare, atteso il margine di rischio tuttora esistente in tali impianti, anche dell'ultima generazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

FEDERICO TESTA (PD). Rileva infine che, in assenza di uno sforzo concreto di approfondimento della materia da parte del Governo, in ordine al quale il suo gruppo non farà mancare il proprio apporto, il provvedimento in discussione rischia di assumere una valenza meramente propagandistica.

STEFANO ALLASIA (LNP). Osservato che il disegno di legge in discussione affronta taluni problemi strutturali che ostacolano il pieno sviluppo del nostro sistema produttivo, ne richiama gli aspetti salienti, sottolineando la funzione propositiva svolta dal suo gruppo, alla quale sono riconducibili le significative modifiche introdotte, in sede referente, alle disposizioni concernenti, tra l'altro, i distretti produttivi e le reti di imprese, gli investimenti di reindustralizzazione, nonché la sicurezza e il potenziamento del settore energetico. Rilevato il permanere di talune questioni in materia di localizzazione degli impianti di produzione elettrica nucleare e di stoccaggio dei rifiuti radioattivi, conferma il pieno appoggio del suo gruppo al provvedimento in discussione, nel testo, più organico ed omogeneo, approvato dalla Commissione.

MAURO LIBÈ (UdC). Nel ringraziare preliminarmente il relatore ed i componenti della Commissione, ricorda che la sua parte politica sostiene da tempo il reingresso del nucleare nel Paese, giudicando necessaria una ridefinizione del mix energetico nazionale. Manifestata, quindi, contrarietà all'automatico recepimento in Italia delle autorizzazioni concesse in sede di Unione europea, attesa l'inopportunità di delegare ad altri il controllo della sicurezza italiana, reputa che le pronunce dell'Agenzia per il nucleare, per offrire maggiori garanzie ai cittadini, debbano essere sottoposte al parere vincolante delle Camere. Considera, altresì, essenziale apportare alcune modifiche al provvedimento in discussione, esprimendo apprezzamento per l'apertura anticipata dal relatore in tal senso.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Rivolto preliminarmente un sentito ringraziamento al relatore ed alla Commissione per il proficuo lavoro svolto in sede referente, esprime forte preoccupazione e viva perplessità attorno alla scelta del Governo di investire nella produzione di energia nucleare, della quale sottolinea i rischi per la salute dei cittadini e l'incapacità di incidere efficacemente sulla bolletta energetica nazionale, paventando alti costi di produzione legati all'importazione di uranio ed alla installazione, manutenzione e dismissione dei relativi impianti. Nell'invitare il Governo ad una pausa di riflessione sull'argomento, ricorda l'esito della consultazione referendaria con cui negli anni Ottanta i cittadini si espressero in senso contrario allo sfruttamento dell'energia nucleare.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Sottolineato preliminarmente il proficuo lavoro svolto in Commissione, manifesta apprezzamento per le disposizioni recate dal provvedimento in discussione relativamente alle reti d'impresa e ai distretti produttivi per vincere la sfida della competitività. Nell'evidenziare, quindi, il carattere virtuoso delle piccole e medie imprese, che costituiscono una vera ricchezza per il Paese, considera necessario modificare le procedure di accesso agli incentivi per le suddette imprese, auspicando per il futuro meccanismi automatici attraverso la leva fiscale. Rileva, altresì, che il disegno di legge in discussione, chePag. XIIa suo avviso migliora la competitività del nostro sistema economico, incentiva i sistemi di energia pulita, semplificando le procedure per la realizzazione di impianti destinati alla produzione di energia rinnovabile.

GIOVANNI SANGA (PD). Ricordato il pur proficuo lavoro svolto dalla Commissione in sede referente, sottolinea l'eterogeneità dei contenuti del provvedimento in discussione, inizialmente ispirato a condivisibili finalità di riordino normativo e successivamente integrato dalle misure volte allo sfruttamento dell'energia nucleare, che, a suo giudizio, avrebbero dovuto essere preferibilmente contenute in un apposito e separato provvedimento. Nel ritenere tale scelta legislativa del Governo adottata da una urgenza non giustificabile e poco rispettosa delle legittima istanza degli enti locali e dei rappresentanti della società civile, evidenzia come il testo normativo proposto abbia palesato lacune e disposizioni frettolose e poco approfondite, auspicando che l'esame in Assemblea possa ulteriormente migliorare il provvedimento, segnatamente riguardo alle procedure di controllo e di salvaguardia nell'interesse dei cittadini e dell'ambiente. Espressa contrarietà per i limitati poteri riconosciuti al Parlamento sotto il profilo della sicurezza, nonché per gli stringenti vincoli di spesa che reputa in grado di limitare gli obiettivi prefissati dal provvedimento stesso, invita il Governo a prendere in considerazione talune proposte concrete dell'opposizione ancorché meno spendibili sul piano mediatico.

LUDOVICO VICO (PD). Contestate le modalità individuate dal Governo per la copertura degli oneri finanziari derivanti dal disegno di legge in discussione, con particolare riferimento ad un improprio utilizzo delle risorse destinate al Fondo per le aree sottosviluppate, chiede alla Presidenza della Camera di effettuare una verifica al riguardo, raccomandando alla V Commissione maggiore rigore istituzionale, e non solo contabile, in merito ai provvedimenti che utilizzano analoghe forme di copertura.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Richiamate, in particolare, le disposizioni recate dall'articolo 5-ter del disegno di legge in discussione, finalizzate ad estendere ai consorzi agrari le previsioni normative concernenti le società cooperative, anche in deroga alla disciplina vigente in materia, evidenzia le modifiche al provvedimento introdotte nel corso dell'iter in sede referente dalla Commissione di merito, al fine di delineare un quadro normativo certo a tutela sia dei consumatori sia dei produttori, in particolare grazie alla novella introdotta al codice penale in materia di tutela della proprietà industriale. Conferma infine il convinto sostegno del suo gruppo al provvedimento in esame.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Osserva che le scelte sottese al disegno di legge in discussione rischiano di allontanare il Paese dal percorso individuato dalla Commissione europea in materia di politica energetica, attesa anche la scarsa propensione per lo sviluppo sostenibile sostanzialmente manifestata da taluni esponenti della compagine governativa.
Pur non dichiarandosi contrario, in linea di principio, alla localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione elettrica nucleare, rileva l'insufficienza della soluzione prospettata dall'Esecutivo in relazione alle esigenze di sicurezza connesse all'impiego di tale forma di energia, sottolineando la necessità di garantire in modo più efficace la terzietà all'istituenda Agenzia per la sicurezza nucleare.
Ritiene, infine, che un percorso legislativo ad hoc, caratterizzato da un iter meno frettoloso di quello seguito dal provvedimento in discussione, avrebbe reso socialmente più accettabile una scelta fondamentale per il futuro del Paese.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Nell'esprimere soddisfazione per i toni complessivamente costruttivi che hanno connotato il dibattito svoltosi sia in Assemblea sia inPag. XIIICommissione, ritiene ingiustificate alcune affermazioni del deputato Scilipoti circa la presunta volontà di anteporre i temi dell'economia alla tutela della salute dei cittadini, ricordando peraltro che è sempre possibile riconsiderare le decisioni assunte a seguito dell'esito di consultazioni referendarie.

ADOLFO URSO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Nel condividere le espressioni di soddisfazione per lo spirito costruttivo che ha complessivamente caratterizzato la discussione, conferma la disponibilità del Governo a valutare con attenzione le proposte emendative che saranno presentate; preannunzia inoltre che l'Esecutivo intende esercitare con sollecitudine le deleghe legislative conferitegli dal provvedimento in esame, con il quale si persegue, tra l'altro, l'obiettivo di garantire un quadro di certezza del sistema produttivo e di sostenere, in particolare, le piccole e medie imprese nell'attuale contesto di globalizzazione. Ritiene inoltre ingiustificate le preoccupazioni manifestate dal deputato Scilipoti, atteso che il ricorso all'energia nucleare avverrà in un contesto di massima sicurezza per i cittadini e tenendo conto delle esigenze di tutela dell'ambiente.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

La seduta, sospesa alle 16,25, è ripresa alle 16,35.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la sua interpellanza n. 2-00140, su tempi e modalità di attuazione dell'accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese relativo alla gestione unificata del tunnel di Tenda e alla costruzione di un nuovo tunnel.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 82) - Replica il deputato TERESIO DELFINO (UdC), che, pur prendendo atto degli impegni assunti dal Governo, ritiene di non potersi dichiarare soddisfatto della risposta.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-00175, sulle problematiche relative alla vendita della Nuovi Cantieri Apuania s.p.a.

ADOLFO URSO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 88) - Replica il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV), che, nel ringraziare il rappresentante del Governo, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, che giudica non del tutto esaustiva.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra la sua interpellanza n. 2-00166, concernente chiarimenti sul comportamento della polizia municipale di Parma in merito alla vicenda della giovane nigeriana fermata nell'ambito di un'operazione di contrasto della prostituzione.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 92) - Replica il deputato MAURO LIBÈ (UdC), che si dichiara soddisfatto della risposta.

ANTONELLO IANNARILLI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00172, sulle problematiche relative alla individuazione della località degli Altipiani di Arcinazzo quale sito per l'istituzione di un centro di accoglienza per extracomunitari, ed eventuale individuazione di siti alternativi.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 97) - Replica il deputato ANTONELLO IANNARILLI (PdL), che, nel ringraziarePag. XIVil sottosegretario per la sua disponibilità, si dichiara non soddisfatto della risposta, auspicando che a breve possano essere individuati siti più idonei per il centro di accoglienza attualmente situato in località Altipiani di Arcinazzo.

DOMENICO DI VIRGILIO (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00151, sulle iniziative in relazione a ripetuti episodi di violenza e persecuzione nei confronti dei cristiani nel mondo.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 100) - Replica il deputato DOMENICO DI VIRGILIO (PdL), che si dichiara soddisfatto dell'ampia e puntuale risposta, auspicando costante attenzione affinché la libertà religiosa sia garantita senza limitazioni.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra l'interpellanza Buttiglione n. 2-00183, sugli interventi per destinare un congruo numero di volontari ai progetti e alle esigenze dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi.

CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 104) - Replica il deputato MAURO LIBÈ (UdC), che si dichiara soddisfatto della minuziosa risposta fornita dal rappresentante del Governo.

LUDOVICO VICO (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00157, sulle iniziative per la valorizzazione del ruolo della Svimez.

CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 108) - Replica il deputato LUDOVICO VICO (PD), che si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, lamentando che nel disegno di legge finanziaria per il 2009 si prevede un'ulteriore riduzione dei fondi a disposizione della Svimez.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra l'interpellanza Poli n. 2-00147, sulle iniziative relative agli effetti del riordino della disciplina del trattamento economico accessorio con riguardo ai dipendenti dell'Inps.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 111).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Replica il deputato TERESIO DELFINO (UdC), che si dichiara insoddisfatto della risposta.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra l'interpellanza Di Pietro n. 2-00173, concernente iniziative in relazione alla crisi aziendale della Antonio Merloni Spa di Fabriano, con particolare riferimento alla tutela dei livelli occupazionali.

PASQUALE VIESPOLI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 115) - Replica il deputato DAVID FAVIA (IdV), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, auspicando che gli impegni assunti in questa sede siano attuati.

LIVIA TURCO (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00177, sulle misure per garantire adeguate risorse finanziarie per l'anno 2008 e per gli anni successivi per i programmi di edilizia sanitaria.

FERRUCCIO FAZIO, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 118) - Replica il deputato LIVIA TURCO (PD), che, nel prendere atto dell'incremento delle risorse finanziarie annunciato dal Governo, chePag. XVconsidera un piccolo passo in avanti, manifesta preoccupazione per la situazione, sostanzialmente invariata, del comparto dell'edilizia sanitaria.

OLGA D'ANTONA (PD). Illustra l'interpellanza Soro n. 2-00176, sugli intendimenti del Governo in merito alla mancata estradizione dalla Francia dell'ex terrorista Marina Petrella.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 121) - Replica il deputato OLGA D'ANTONA (PD), che, nel dichiarare di non potersi ritenere soddisfatta della risposta, chiede che il Ministro della giustizia fornisca ulteriori chiarimenti sulle iniziative che intende assumere relativamente alla vicenda oggetto dell'atto ispettivo.

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea predisposta a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 124).

Modifica nella composizione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Giorgio La Malfa, entrato a far parte del gruppo Misto, ha aderito alla componente politica Liberal Democratici-Repubblicani.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 27 ottobre 2008, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 125).

La seduta termina alle 19,55.