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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 93 di mercoledì 26 novembre 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantuno.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1072, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 151 del 2008: Prevenzione e accertamento di reati, contrasto alla criminalità organizzata e all'immigrazione clandestina (approvato dal Senato) (A.C. 1857).

Nella seduta del 25 novembre 2008 sono iniziati gli interventi sul complesso delle proposte emendative presentate.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LAURA GARAVINI (PD), ALESSANDRO NACCARATO (PD), CARLO MONAI (IdV), DORIS LO MORO (PD), SAVINO PEZZOTTA (UdC), ETTORE ROSATO (PD) e ANTONIO RUGGHIA (PD).

Per un richiamo al Regolamento e sull'ordine dei lavori.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Richiamato l'articolo 135-bis del Regolamento, lamenta la mancata partecipazione allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata del Presidente del Consiglio dei ministri nonché, come previsto per la seduta odierna, dei Ministri competenti per materia, ritenendo che il Ministro per i rapporti con il Parlamento non possa sistematicamente surrogarsi a questi ultimi nell'espletamento di tale importante funzione. Chiede quindi un intervento della Presidenza a tutela della dignità dell'istituzione parlamentare.

PRESIDENTE. Rilevato che la questione sollevata dal deputato Quartiani potrà essere riproposta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, ricorda che, secondo la prassi consolidata, il Ministro per i rapporti con il Parlamento può sostituire altri componenti del Governo impossibilitati ad intervenire in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

MASSIMO DONADI (IdV). Osservato che, secondo quanto riportato da talune fonti giornalistiche, potrebbe essere interrotta, sulla base di un parere reso dall'Avvocatura della Camera, la procedura volta a dotare il sistema di votazione elettronica dell'Assemblea di un meccanismo basato sulla rilevazione delle impronte digitali, giudica assolutamente prevalente la certezza della regolarità delle operazioni di voto rispetto al diritto alla riservatezza dei singoli deputati. Preannunzia quindi, in caso di mancata installazione del predetto meccanismo, l'assunzione di iniziative di protesta da parte del suo gruppo.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Donadi, invita la Presidenza a fornire chiarimenti circa la veridicità delle notizie diffuse dalla stampa ed a garantire che, come già Pag. VIconvenuto, si proceda all'installazione di un nuovo sistema di votazione basato sulla rilevazione delle impronte digitali.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Nell'associarsi alle dichiarazioni rese dai deputati Donadi e Giachetti, che giudica corrette e condivisibili, lamenta una progressiva marginalizzazione del Parlamento nei processi decisionali che sovrintendono all'esercizio della funzione legislativa, atteso il sempre più frequente ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza ed al voto di fiducia.

PRESIDENTE. Ricordato che l'installazione di un nuovo sistema di votazione basato sulla rilevazione delle impronte digitali è stata oggetto di una delibera adottata dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 3 luglio 2008, la cui procedura attuativa non si è interrotta, ritiene del tutto prive di fondamento le indiscrezioni giornalistiche diffuse al riguardo.

Si riprende la discussione.

Interviene altresì sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato ANGELO CERA (UdC).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono, quindi, sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati FRANCESCO BOSI (UdC), AMERICO PORFIDIA (IdV), IVANO STRIZZOLO (PD), SANDRO BRANDOLINI (PD) e LUISA BOSSA (PD).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Interviene, infine, sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato LUCIANO CIOCCHETTI (UdC).

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Anche a nome del relatore per la II Commissione, esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 13,05, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Illustra la sua interrogazione n. 3-00250, sulle politiche del Governo per lo sviluppo del Mezzogiorno.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 41) - Replica il deputato FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R), che, nel prendere atto della risposta, ribadisce la necessità che lo Stato si impegni a realizzare le opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo del Mezzogiorno.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00251, sulle misure per l'erogazione di adeguati finanziamenti a favore delle scuole paritarie.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43) - Replica il deputato LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), che ribadisce la preoccupazione per i tagli indiscriminati operati dall'Esecutivo al settore dell'istruzione, segnatamente alla scuola paritaria.

Pag. VII

ROSA DE PASQUALE (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00252, sulle misure per l'erogazione delle risorse assegnate per l'anno 2008 a favore delle scuole paritarie.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44) - Replica il deputato MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), che dichiara di non potersi ritenere soddisfatta della risposta fornita dal Ministro.

MARCO RONDINI (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00253, sulle iniziative normative per modificare la disciplina del soggiorno obbligato, con particolare riferimento ai condannati per il reato di associazione di tipo mafioso.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46) - Replica il deputato MARCO RONDINI (LNP), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto, auspica che non si verifichino i fatti paventati nell'atto di sindacato ispettivo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00254, sulle misure a sostegno dei giovani lavoratori, con particolare riferimento ai cosiddetti lavoratori atipici.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47) - Replica il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV), che giudica insufficienti i provvedimenti annunciati dal Ministro.

MARIELLA BOCCIARDO (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00255, sulle iniziative del Governo in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della pirateria stradale.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49) - Replica il deputato MARIELLA BOCCIARDO (PdL), che, nel ringraziare il Ministro, si dichiara pienamente soddisfatta della risposta.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 1857.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

MARILENA SAMPERI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 1.1, ritenendo che le misure recate dall'articolo 1 del decreto-legge in esame siano emblematiche dell'inadeguata attività legislativa che connota l'operato del Governo.

SIMONE BALDELLI (PdL). Sottolineata la rilevanza della materia disciplinata nell'articolo 1, che peraltro viene opportunamente affrontata in un ordine del giorno sottoscritto dai relatori, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 1.1.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le ragioni per le quali il suo gruppo si asterrà sull'emendamento Ferranti 1.1.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Evidenziata la validità della strategia adottata dal Governo in materia di sicurezza, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al decreto-legge in esame.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Nel precisare le ragioni della proroga del termine di cui al decreto legislativo n. 109 del 2008, ritiene che le disposizioni recate dall'articolo 1 del decreto-legge in esame contemperino le esigenze in tema di giustizia e l'adempimento della normativa comunitaria, manifestando altresì condivisione per l'ordine del giorno presentato dal relatore Scelli, Pag. VIIIfinalizzato ad una precisa valutazione dell'operato dei gestori della rete telematica.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 1.1.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 2.20, volto a chiarire più compiutamente il disposto del comma 1, lettera a), dell'articolo 2.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Evidenzia la sussistenza della copertura finanziaria delle norme concernenti l'impiego di personale militare a supporto dell'operato delle Forze di polizia nel contrasto dei fenomeni di tipo criminale, sottolineando i positivi risultati finora conseguiti grazie a tale strategia.

MARIO TASSONE (UdC). Sottolinea la necessità di procedere ad un effettivo coordinamento tra le Forze di polizia e il personale militare impiegato con funzioni di controllo del territorio.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 2.20.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Vietti 2.1, esprimendo perplessità sul reale utilizzo delle Forze armate nel contrasto alla criminalità organizzata.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 2.1 e 2-bis.1 e Amici 2-bis.5.

PIETRO TIDEI (PD). Sottolinea che l'emendamento Amici 2-bis.6 è volto a modificare le modalità di reperimento delle risorse del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso.

MARIO TASSONE (UdC). Invita i relatori e il Governo ad un'ulteriore riflessione sull'emendamento Amici 2-bis.6, sottolineando la necessità di stanziare maggiori risorse a sostegno delle vittime dell'usura e dell'estorsione.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Assicura che le modalità di reperimento delle risorse del Fondo di cui all'articolo 2-bis non penalizzeranno in alcun modo le vittime delle richieste estorsive e dell'usura.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 2-bis.6.

ROBERTO RAO (UdC). Lamenta la preoccupante prassi adottata dal Governo di spostare con disinvoltura risorse da un fondo ad un altro.

LUDOVICO VICO (PD). Rileva come, nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata, sia assente un effettivo incremento delle risorse destinate all'attività di intelligence.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Pietro 2-bis.2.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Osserva che il suo emendamento 2-bis.20 è volto a limitare la discrezionalità del Governo nell'allocazione delle risorse tra i vari fondi, lamentando altresì la sostanziale blindatura del provvedimento d'urgenza in esame.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Fa presente che le scelte dell'Esecutivo in materia di trasferimento di risorse al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso sono finalizzate a garantire la soddisfazione delle richieste dei soggetti interessati mediante l'utilizzo di disponibilità del Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell'usura.

Pag. IX

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Zaccaria 2-bis.20 e Ferranti 2-bis.3.

ETTORE ROSATO (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Ferranti 2-bis.4.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 2-bis.4.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 2-quinquies.20, volto a colmare una evidente lacuna nel testo del provvedimento.

JOLE SANTELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Nel ribadire le motivazioni sottese al parere contrario espresso dalla Commissione sull'emendamento Zaccaria 2-quinquies.20, sottolinea l'imminente scadenza del decreto-legge in discussione, attesa anche la volontà del Governo di emanare in materia un successivo provvedimento correttivo.

ROBERTO RAO (UdC). Giudica condivisibile l'emendamento Zaccaria 2-quinquies.20, sul quale il suo gruppo esprimerà un voto favorevole.

Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Zaccaria 2-quinquies.20.

GUIDO MELIS (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Ferranti 2-quinquies.1.

Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati DONATELLA FERRANTI (PD) e CINZIA CAPANO (PD).

FRANCESCO BARBATO (IdV). Lamentata la mancata considerazione, da parte della maggioranza e dell'Esecutivo, delle proposte avanzate dal suo gruppo in tema di contrasto alla criminalità organizzata, reitera la richiesta che la Camera dedichi a tale tema una seduta monotematica.

PRESIDENTE. Precisa che tale richiesta potrà essere avanzata nella sede opportuna ovvero la Conferenza dei presidenti di gruppo.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Esprime stupore e sconcerto per le affermazioni del deputato Barbato, che giudica gravemente irriguardose del decoro dell'istituzione parlamentare. Invita quindi la Presidenza a garantire il rispetto della dignità di ciascun deputato.

NICOLÒ CRISTALDI (PdL). Giudica incongrua la richiesta formulata al deputato Barbato, al quale il Regolamento della Camera riconosce la facoltà di presentare un apposito documento di indirizzo e di chiederne l'iscrizione all'ordine del giorno.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ferranti 2-quinquies.1 e 2-quinquies.2, Zaccaria 2-quinquies.21, Pezzotta 3.21 e Calvisi 3.23.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Calvisi 3.22, volto a meglio salvaguardare i diritti delle persone - segnatamente minori - trattenute nei centri di identificazione ed espulsione. Invita quindi il Governo e la maggioranza a rivedere il proprio orientamento al riguardo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Sottolinea la necessità che il Governo vigili sulla condizione dei minori stranieri non accompagnati non soltanto nei centri di identificazione ed espulsione ma anche nelle altre strutture in cui essi sono successivamente trasferiti.

Pag. X

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ERMETE REALACCI (PD), DANIELA SBROLLINI (PD) e SANDRA ZAMPA (PD).

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Nel dare atto della complessità della questione attinente alla tutela dei minori trattenuti nei centri di identificazione ed espulsione, prospetta la presentazione di un ordine del giorno di contenuto analogo a quello dell'emendamento Calvisi 3.22, in ordine al quale formula un invito al ritiro.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Ritira l'emendamento Calvisi 3.22, riservandosi di trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno.

IDA D'IPPOLITO VITALE (PdL). Nell'auspicare l'effettiva presentazione dell'ordine del giorno preannunziato dal deputato Villecco Calipari, sottolinea la necessità di un adeguato e tempestivo intervento volto a colmare le preoccupanti lacune presenti nella normativa vigente in materia.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Calvisi 3.24.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Pezzotta 3.20, opportunamente volto ad istituire servizi di orientamento ed assistenza legale in tutti i centri di identificazione ed espulsione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pezzotta 3.20 e Calvisi 3.25.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Vietti 3.1.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 3.1.

PINO PISICCHIO (IdV). Sottolinea l'intento collaborativo sotteso all'emendamento Donadi 3.2, del quale auspica l'approvazione.

MARIO TASSONE (UdC). Nel richiamare i contenuti e le finalità dell'emendamento Donadi 3.2, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, esprime perplessità per l'orientamento contrario manifestato al riguardo dal Governo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Donadi 3.2 e Bordo 3.7.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Vietti 3-bis.1, volto ad adeguare le indennità spettanti ai magistrati onorari alla qualità e alla quantità del prezioso contributo dagli stessi offerto all'amministrazione della giustizia.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 3-bis.1 e l'articolo aggiuntivo Calvisi 3-bis.020.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Richiama le finalità sottese all'articolo aggiuntivo Calvisi 3-bis.021, recante misure per fronteggiare con maggiore efficacia il forte incremento delle richieste di asilo.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANDREA SARUBBI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Calvisi 3-bis.021.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Accetta gli ordini del giorno D'Ippolito Vitale n. 2, Montagnoli n. 4, Stracquadanio n. 6, Scelli n. 7, Costa n. 17, Landolfi n. 19, Frassinetti n. 21, Iannarilli n. 28 e Villecco Calipari n. 33.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Gaglione n. 1, Nicola Molteni n. 3, Compagnon n. 13, Monai n. 22, Rosato Pag. XIn. 24, Palomba n. 25, Belcastro n. 29, Commercio n. 30, Lombardo n. 31 e Lo Monte n. 32.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Ferranti n. 10, Lo Moro n. 11, Tassone n. 14, Catanoso n. 20 e Codurelli n. 27; non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Pilo n. 26.

Intervengono i deputati MARIO TASSONE (UdC) e SANDRO GOZI (PD), il sottosegretario di Stato per l'interno ALFREDO MANTOVANO, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Gozi n. 5, nonché il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV), al quale rende precisazioni il sottosegretario di Stato per l'interno ALFREDO MANTOVANO.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Evangelisti n. 8.

Interviene il deputato AMERICO PORFIDIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Porfidia n. 9.

Intervengono il deputato DONATELLA FERRANTI (PD), il sottosegretario di Stato per la giustizia GIACOMO CALIENDO, nonché i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC), il sottosegretario di Stato per la giustizia GIACOMO CALIENDO che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Ferranti n. 10. Intervengono quindi i deputati DONATELLA FERRANTI (PD), DORIS LO MORO (PD), che, dopo precisazioni del sottosegretario di Stato per l'interno ALFREDO MANTOVANO, ritira il suo ordine del giorno n. 11, nonché il deputato MICHELE BORDO (PD), cui rende precisazioni il sottosegretario di Stato per l'interno ALFREDO MANTOVANO.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bordo n. 12.

Intervengono i deputati ANGELO COMPAGNON (UdC) e MARIO TASSONE (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Tassone n. 14.

Interviene il deputato SAVINO PEZZOTTA (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Pezzotta n. 15.

Intervengono i deputati BASILIO CATANOSO (PdL), che ritira il suo ordine del giorno n. 20, CARLO MONAI (IdV) e il sottosegretario di Stato per l'interno ALFREDO MANTOVANO.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Monai n. 22.

Interviene il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Strizzolo n. 23.

Intervengono i deputati ETTORE ROSATO (PD), che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 24, FEDERICO PALOMBA (IdV) e LUCIA CODURELLI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Codurelli n. 27.

Interviene il deputato ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-MpA).

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Pag. XII

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

ALESSANDRO MARAN (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera in merito alla crisi politica in atto in Thailandia.

IVANO STRIZZOLO (PD). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Esprime soddisfazione per il record del mondo di apnea ottenuto in provincia di Mantova dall'atleta Gianluca Genoni di Busto Arsizio.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Lamentato che nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di dicembre non è stata rispettata la quota di provvedimenti spettante all'opposizione, chiede che i competenti organi parlamentari valutino le continue violazioni del disposto regolamentare perpetrata anche a seguito del reiterato ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, precisando che la questione è stata affrontata nella seduta odierna della Conferenza dei presidenti di gruppo.

GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD) e LAURA FRONER (PD). Sollecitano la risposta ad atti di sindacato ispettivo da loro rispettivamente presentati.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di dicembre 2008 ed il conseguente aggiornamento del programma, predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 95).
Assicura inoltre che nell'ambito del calendario sono state rispettate le quote di provvedimenti riservate all'opposizione.

Discussione del disegno di legge S. 1083, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 154 del 2008: Contenimento della spesa sanitaria e regolazioni contabili con le autonomie locali (approvato dal Senato) (A.C. 1891).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ROBERTO SIMONETTI (LNP), Relatore. Osserva che il provvedimento d'urgenza in discussione, nel testo comprendente le modificazioni apportate dal Senato, interviene in vario modo sulla materia dei rapporti finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali, confermando il nuovo approccio alla materia della finanza pubblica basato sull'utilizzo, in luogo della cosiddetta finanziaria omnibus, di una pluralità di strumenti.
Ne illustra quindi il contenuto, evidenziando, tra l'altro, le disposizioni in materia di procedure di rientro per le regioni in situazione di deficit della spesa sanitaria, di attuazione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche rientranti nelle competenze di regioni ed enti locali, nonché di regolazione dei rapporti finanziari con i comuni, con particolare riferimento al minor gettito ICI e a situazioni relative a specifiche realtà, quali quelle dei comuni di Roma e Catania. Richiama altresì le ulteriori disposizioni introdotte dal Senato concernenti il regime fiscale dei carburanti per autotrazione nelle regioni confinanti con la Svizzera e il finanziamento di talune organizzazioni non lucrative di utilità sociale.Pag. XIII
Fa presente, infine, che il parere contrario espresso dalla Commissione e dal Governo anche sulle proposte emendative apparse meritevoli di maggiore approfondimento è da ricondurre all'esigenza di garantire la conversione in legge del provvedimento d'urgenza entro la scadenza.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

ANTONIO MISIANI (PD). Lamentata preliminarmente l'impossibilità di esaminare compiutamente le proposte emendative presentate in Commissione, nonostante l'approccio costruttivo del suo gruppo, evidenzia la prassi sistematica, instaurata surrettiziamente dal Governo, di blindare i provvedimenti esaminati in seconda lettura, che mortifica il Parlamento e non appare giustificata alla luce anche dell'ampia maggioranza parlamentare. Rileva quindi che il provvedimento d'urgenza in discussione non prevede trasferimenti ai comuni adeguati a compensare il minor gettito dovuto alla rimodulazione dell'imposta comunale sugli immobili, che, unitamente ad una politica complessiva di tagli alle risorse degli enti locali, rischia di tradursi in una drammatica situazione dei bilanci comunali e in una conseguente riduzione dei servizi, nel taglio degli investimenti e nell'aumento delle tariffe pubbliche.
Rilevata altresì la situazione di crisi economica in atto, auspica un allentamento dei vincoli del Patto di stabilità interno relativi alle spese per investimenti sostenute dagli enti locali.
Esprime infine forte perplessità per le disposizioni volte a stanziare finanziamenti per sanare i bilanci dei comuni di Catania e Roma, in deroga al quadro normativo per gli enti locali in dissesto finanziario, peraltro prelevando tali risorse dal Fondo per le aree sottoutilizzate con ciò contraddicendo ogni prospettiva di introduzione del federalismo fiscale e di una corretta gestione dei fondi pubblici.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Richiama preliminarmente le considerazioni svolte in sede referente da taluni esponenti della maggioranza, i quali hanno condivisibilmente evidenziato, da un lato, che la decisione dell'Esecutivo di presentare al Parlamento una manovra finanziaria «snella», determinando la suddivisione tra numerosi provvedimenti delle disposizioni che in precedenza erano contenute nelle leggi finanziarie, ha reso più difficile ricostruire un quadro d'insieme delle misure adottate e, dall'altro, che si sarebbe dovuto consentire alla Camera di apportare talune correzioni e modifiche al testo del provvedimento d'urgenza in discussione, atteso che proprio in occasione dell'iter parlamentare della predetta manovra si era ritenuto preferibile procedere al congiunto esame nel merito di molte questioni nell'ambito dei diversi provvedimenti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

RENATO CAMBURSANO (IdV). Esprime quindi forti perplessità in merito alle modalità di copertura recate dagli articoli 5 e 6 del decreto-legge.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

RENATO CAMBURSANO (IdV). Ricondotta, infine, la drammatica situazione finanziaria in cui versano molti enti locali all'irresponsabile gestione dei rispettivi amministratori, alla rigidità della spesa corrente, nonché alla ridotta utilizzabilità della leva fiscale, stigmatizza l'atteggiamento di chiusura costantemente assunto dal Governo, confermato dal preannunziato intendimento di ricorrere per l'ennesima volta allo strumento fiduciario.

Pag. XIV

MASSIMO BITONCI (LNP). Espresso un giudizio positivo sulle complessive misure di politica economica varate dal Governo, manifesta piena condivisione per le norme che l'Esecutivo si appresta ad adottare a sostegno delle famiglie e delle imprese, come la riduzione delle tariffe energetiche e delle rate dei mutui, l'istituzione della social card e la previsione dell'IVA di cassa. Richiama, quindi, le disposizioni più condivisibili recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, soffermandosi, in particolare, sulle procedure di rientro per le regioni in situazione di deficit della spesa sanitaria e sui contributi stanziati a favore di Roma capitale, norma di carattere programmatico resasi necessaria per ripianare il dissesto economico-finanziario causato dalle precedenti giunte di centrosinistra. Nel rilevare altresì le difficoltà degli enti locali connesse al minor gettito ICI, che potranno trovare piena soluzione solo con un compiuto federalismo fiscale, preannunzia la presentazione di proposte emendative volte ad ampliare la platea delle regioni che potranno usufruire delle agevolazioni derivanti dalla riduzione del prezzo dei carburanti.

MARCO CALGARO (PD). Pur concordando sull'esigenza di responsabilizzare le regioni nelle quali si registrano eccessivi disavanzi sanitari, ritiene necessario affiancare alla strategia di rientro dal deficit specifiche politiche di settore volte ad accrescere l'efficienza delle prestazioni erogate ai cittadini; giudica inoltre particolarmente grave la proroga al 31 dicembre 2012, prevista dall'articolo 1-bis del decreto-legge in discussione, del termine per la realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia in strutture ospedaliere, che recherà un grave pregiudizio all'esercizio dell'attività intramuraria; paventa inoltre il rischio che tale disposizione, che peraltro non contempla alcuna forma di verifica sugli interventi attuati, presupponga la volontà di procedere ad una surrettizia privatizzazione del settore.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD). Evidenziata preliminarmente la disomogeneità delle materie trattate dal decreto-legge in discussione, esprime un giudizio critico sulle misure relative allo svolgimento dell'attività intra moenia, rilevando come la normativa previgente fosse più rispondente all'esigenza di garantire continuità di cura per i pazienti, un miglior contrasto all'evasione fiscale ed una più efficace riduzione dei tempi delle liste di attesa. Lamentata quindi una gestione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate che penalizza eccessivamente il Meridione, ritiene improprio ricorrere al predetto fondo per finanziare interventi in favore del comune di Catania, il cui dissesto finanziario è diretta conseguenza di una politica clientelare, finalizzata a conseguire un facile consenso.

GERO GRASSI (PD). Sottolineata la necessità di adottare procedure di rientro per le regioni in situazione di deficit della spesa sanitaria, esprime un giudizio fortemente negativo sul provvedimento d'urgenza in discussione, che ritiene emblematico dell'intendimento del Governo di garantire i privilegi di pochi soggetti a scapito dei diritti di tutti i cittadini, senza peraltro riequilibrare le diversificate condizioni socioeconomiche esistenti nel Paese. Stigmatizza, quindi, la volontà dell'Esecutivo di differire il termine per il ricorso allo strumento dell'intra moenia e di non innalzare i livelli essenziali di assistenza sanitaria.

SIMONETTA RUBINATO (PD). Nell'osservare preliminarmente che le misure recate dal provvedimento d'urgenza in discussione non affrontano efficacemente le difficoltà di bilancio che gli enti locali dovranno fronteggiare in conseguenza dell'attuale fase recessiva e del minor gettito derivante dall'ICI, ma si traducono esclusivamente in soluzioni parziali prive di una visione prospettica, manifesta forti perplessità circa le disposizioni in materia di contabilità degli enti locali; nel ritenere altresì necessaria l'individuazione di un meccanismo premiale per le amministrazioni più virtuose, eccessivamente penalizzate dalla normativa in esame, lamenta la Pag. XVdecurtazione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, dal quale il Governo intende prelevare stanziamenti da destinare ai bilanci dei comuni di Catania e di Roma, in un'ottica clientelare e decisamente in contrasto con l'idea del federalismo fiscale. Nel reputare infine auspicabile l'esclusione dai vincoli del Patto di stabilità interno delle spese per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, anche per rispondere alla drammatica denuncia del sottosegretario Bertolaso circa le condizioni di molte scuole italiane, giudica criticamente le disposizioni relative al dimensionamento degli istituti scolastici, che creeranno gravi difficoltà, soprattutto nei piccoli centri, senza peraltro conseguire effettivi risparmi di gestione.

ANGELO CAPODICASA (PD). Lamentata la perdurante indisponibilità dell'Esecutivo a garantire un reale confronto di merito sui provvedimenti all'esame del Parlamento, che viene conseguentemente esautorato del processo decisionale legislativo, manifesta netta contrarietà, in particolare, alle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione con le quali si stabilisce - peraltro in contraddizione con il dichiarato intendimento del Governo di rilanciare i consumi e gli investimenti, segnatamente nelle aree più svantaggiate del Paese - che alla copertura degli oneri derivanti dall'attuazione degli interventi relativi ai piani di rientro dai deficit sanitari, alla salvaguardia degli equilibri finanziare degli enti locali, nonché di quelli concernenti Roma e Catania, si provvede mediante il ricorso alle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, le quali sono sistematicamente distolte per finalità improprie.

MAINO MARCHI (PD). Ritiene che l'ennesimo decreto-legge che il Governo si appresta a varare al fine di contrastare la crisi finanziaria in atto evidenzi l'inadeguatezza delle complessive scelte di politica economica, esprimendo altresì un giudizio negativo sul provvedimento d'urgenza in discussione. Richiamate, quindi, le difficoltà gestionali delle amministrazioni locali, confermate dall'invito dell'ANCI a non presentare i propri bilanci di previsione entro il prossimo 31 dicembre, anche in conseguenza del minor gettito derivante dall'abolizione dell'ICI sulla prima casa, sottolinea gli aspetti di maggiore criticità delle disposizioni recate dal decreto-legge in esame, soffermandosi, in particolare, sul contributo erogato a Roma capitale, tra l'altro individuando la relativa copertura finanziaria nell'ambito delle risorse destinate al Fondo per le aree sottoutilizzate. Lamenta, infine, l'abuso dello strumento della decretazione d'urgenza, fortemente lesivo delle prerogative parlamentari, e la sostanziale blindatura del provvedimento in discussione, che hanno indotto il suo gruppo ad abbandonare i lavori della V Commissione nel corso dell'iter in sede referente.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Osservato che il ricorso alla decretazione d'urgenza è giustificato, anche sul piano politico, dalla necessità di determinare un miglioramento delle politiche economiche e di bilancio, manifesta la disponibilità dell'Esecutivo ad un confronto sul merito del provvedimento, sia pure ribadendo l'inidoneità delle proposte emendative presentate dall'opposizione in sede referente a migliorarne il testo. Conferma quindi la valenza strategica delle disposizioni recate dal decreto-legge in tema di piani di rientro dai deficit sanitari, in vista di una riforma strutturale finalizzata, tra l'altro, all'introduzione di meccanismi di controllo della spesa, che non pregiudichino il livello delle prestazioni e che garantiscano un'effettiva responsabilizzazione degli amministratori, nel quadro della realizzazione dei principi del federalismo fiscale. Fa presente altresì che gli interventi straordinari a favore di Roma e Catania consentiranno a tali comuni di superare la situazione di dissesto finanziario nella quale versano, precisando peraltro che Pag. XVInon compete all'Esecutivo entrare nel merito delle responsabilità degli amministratori locali che l'hanno determinata.
Preannunzia, infine, l'adozione di ulteriori provvedimenti con i quali il Governo si farà carico di coniugare il necessario rigore nella gestione dei conti pubblici con l'esigenza di promuovere un piano di investimenti atto a mitigare gli effetti della crisi finanziaria sull'economia reale.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 27 novembre 2008, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 138).

La seduta termina alle 22,35.