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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 114 di mercoledì 14 gennaio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 14,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 185 del 2008: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale (A.C. 1972-A).

Nella seduta del 13 gennaio 2009 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, e si sono svolti gli interventi per l'illustrazione delle proposte emendative.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Pur giudicando condivisibili alcune misure contenute nel decreto-legge in esame, ritiene che le stesse siano complessivamente insufficienti a contrastare la grave crisi economica in atto, anche a causa dell'inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate a tal fine. Nel dichiarare quindi voto di astensione, lamenta l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia, che denota scarso rispetto nei confronti del Parlamento.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Nel condividere l'indignazione espressa dal Presidente della Camera a fronte delle argomentazioni pretestuose e paradossali con le quali il Governo ha motivato l'ennesimo ricorso alla fiducia, attraverso la quale, in combinazione con uno smodato abuso della decretazione d'urgenza, l'Esecutivo esautora il Parlamento dall'esercizio della funzione legislativa, privandolo sostanzialmente delle sue prerogative costituzionali, giudica dispersive ed insufficienti le misure recate dal decreto-legge in esame. Dichiara quindi che i deputati Liberal Democratici negheranno la fiducia al Governo.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Nell'osservare preliminarmente che il decreto-legge in esame non affronta compiutamente le conseguenze della grave crisi economica e finanziaria in atto, rischiando così di penalizzare ulteriormente i soggetti più deboli, evidenzia che l'Esecutivo ha sostanzialmente disatteso gli impegni assunti in campagna elettorale nei confronti del Mezzogiorno, come dimostra anche l'improprio utilizzo delle risorse destinate al Fondo per le aree sottoutilizzate. Lamentato quindi il mancato accoglimento di alcune proposte della sua componente politica, che avrebbero consentito di alleviare gli squilibri strutturali esistenti tra Nord e Sud, dichiara che il Movimento per le autonomie confermerà la fiducia al Governo per senso di lealtà, riservandosi di valutare la posizione da esprimere nella votazione finale del disegno di legge di conversione; chiede comunque una radicale svolta dell'Esecutivo e della maggioranza nei confronti del Meridione.

Pag. IV

MASSIMO DONADI (IdV). Stigmatizzato preliminarmente l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia, che sancisce ancora una volta la mortificazione del Parlamento, esprime un giudizio negativo sulle scelte di politica economica socialmente inique compiute dall'Esecutivo che, anche mediante il decreto-legge in esame, palesa un'assoluta incapacità di affrontare la grave crisi economica in atto e di garantire un adeguato sostegno alle famiglie ed alle imprese. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Osserva che la drammatica crisi in atto, la quale sta producendo ingenti danni al sistema economico nazionale, pregiudicando ulteriormente le condizioni di vita delle famiglie e dei soggetti più deboli, richiederebbe, come auspicato anche dal Santo Padre, una capacità unitaria di intervento e misure eccezionali e concordate. Nel merito, manifesta preoccupazione per la mancanza di coraggio e di inventiva che connota il decreto-legge in esame, a suo avviso complessivamente inadeguato e destinato ad accentuare le disuguaglianze sociali. Manifesta infine rammarico per il mancato accoglimento delle ragionevoli proposte in tema di quoziente familiare e di contrasto alla povertà avanzate dal suo gruppo, il quale esprimerà quindi voto contrario.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Nell'osservare preliminarmente che la Lega Nord non condivide la recente evoluzione della vicenda relativa allo scalo di Malpensa, che già il precedente Esecutivo aveva sostanzialmente ridimensionato, ricorda che la sua parte politica ha sempre sostenuto la necessità di ricorrere al libero mercato introducendo una maggiore concorrenza nel comparto del trasporto aereo, contrariamente a quanto sembra emergere dalle dichiarazioni dei vertici della nuova Compagnia aerea italiana. Lamentato altresì il carattere apparentemente discriminatorio nei confronti degli enti locali più virtuosi delle misure in favore di Roma capitale, auspica una maggiore attenzione al settore delle infrastrutture ed alle esigenze degli enti territoriali. Manifestato infine apprezzamento per i provvedimenti finalizzati al rilancio dell'economia adottati dall'Esecutivo nella fase iniziale della legislatura, nonché per le prospettive legate all'introduzione del federalismo fiscale, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Sottolineato preliminarmente che l'Italia è l'unico Paese nel quale è stata sottratta al Parlamento ogni possibilità di discussione efficace sui temi della crisi, pur in presenza di un limitato numero di proposte emendative presentate dall'opposizione, ritiene istituzionalmente ineccepibili i rilievi formulati al riguardo dal Presidente della Camera; esprime quindi un giudizio fortemente negativo sulle misure contenute nel decreto-legge in esame, che considera assolutamente inadeguate a risolvere i problemi del Paese, sia dal punto di vista sociale sia in termini di sostegno alle imprese e di effettiva riduzione della pressione fiscale per i redditi medio-bassi. Evidenziata, infine, la disponibilità della propria parte politica a contribuire con spirito costruttivo alla gestione della difficile congiuntura economica, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

ITALO BOCCHINO (PdL). Giudicata non rispondente alla realtà, nonché improntata ad eccessivo pessimismo la ricostruzione dell'attuale situazione economica italiana proposta dal deputato Bersani, rivendica all'Esecutivo il merito di aver agito tempestivamente per arginare gli effetti di una crisi internazionale senza precedenti, anticipando all'estate la manovra di finanza pubblica e rassicurando i risparmiatori con i provvedimenti adottati per salvaguardare la solidità patrimoniale del sistema creditizio. Richiamate quindi le significative misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame, volte a garantire un adeguato sostegno alle famiglie, alle imprese e ai soggetti più deboli, dichiara che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia al Governo.

Pag. V

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 581
Votanti 579
Astenuti 2
Maggioranza 290
Hanno risposto 327
Hanno risposto no 252

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

Sull'ordine dei lavori, programma e calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica il programma dei lavori dell'Assemblea per il periodo gennaio-marzo 2009 ed il calendario dei lavori per il mese di gennaio 2009 predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 22).
Avverte altresì che l'esame della questione pregiudiziale riferita al disegno di legge di conversione n. 2044 è rinviata alla seduta di domani.

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili gli ordini del giorno Bernardini n. 26 e Palomba n. 61.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MARCO BELTRANDI (PD), MARIO TASSONE (UdC), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), FRANCESCO BARBATO (IdV), AURELIO SALVATORE MISITI (IdV), ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), GIOVANNI PALADINI (IdV), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), CARLO MONAI (IdV), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), DAVID FAVIA (IdV), PAOLA PELINO (PdL) e GABRIELLA GIAMMANCO (PdL).

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire al Governo di completare la valutazione degli ordini del giorno presentati.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che il Governo abbia avuto il tempo sufficiente per procedere ad una compiuta valutazione degli ordini del giorno; chiede pertanto alla Presidenza di non accedere alla richiesta di sospensione della seduta.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel giudicare apprezzabile l'intenzione del Governo di procedere ad una più approfondita disamina degli ordini del giorno presentati, reputa parimenti condivisibili le argomentazioni svolte dal deputato Quartiani, auspicando una sollecita trattazione degli ordini del giorno.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Conferma la richiesta di una breve sospensione dei lavori.

PRESIDENTE. Ritiene che la richiesta formulata dal Governo possa essere accolta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Rileva che la richiesta avanzata dal rappresentante del Governo non risulta suffragata da alcuna disposizione regolamentare, ritenendola Pag. VIsintomatica di una scarsa attenzione verso le istanze rappresentate dall'opposizione attraverso gli ordini del giorno.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Premesso che il Governo è in condizione di esprimere il parere sui primi 147 ordini del giorno, accetta gli ordini del giorno Marsilio n. 3, Giammanco n. 10, Vannucci n. 17, Girlanda n. 19, Munerato n. 20, Stradella n. 23, Caparini n. 24, Contento n. 27, Fallica n. 30, Latteri n. 39, Franzoso n. 70, Volpi n. 81, Nizzi n. 90, Anna Teresa Formisano n. 96, Occhiuto n. 98, Causi n. 122 (limitatamente al dispositivo) e Cenni n. 131.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Lorenzin n. 9, Saglia n. 11, Marinello n. 12, Ravetto n. 13, Savino n. 14, Rampelli n. 16, Misiani n. 18, Fedriga n. 21, Bobba n. 22, Gioacchino Alfano n. 25, Palumbo n. 29, Carlucci n. 33, Milo n. 35, Sardelli n. 36, Brugger n. 42, Armosino n. 44, Saltamartini n. 46, Messina n. 47, Favia n. 62, Cambursano n. 64, Abrignani n. 71, Nicola Molteni n. 72, Polledri n. 73, Bragantini n. 74, Bitonci n. 76, Stucchi n. 77, Fugatti n. 80, D'Amico n. 83, Peluffo n. 86, Nannicini n. 87, Buttiglione n. 93, Tassone n. 97, Dal Lago n. 104, Cesare Marini n. 109, Baretta n. 118, Mastromauro n. 126, Braga n. 128 e Boccia n. 145.
Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Picchi n. 5, Cazzola n. 6, Vincenzo Antonio Fontana n. 7, Di Biagio n. 8, Pelino n. 28, Belcastro n. 40, Catanoso n. 45, Zazzera n. 60, Togni n. 78, Guido Dussin n. 79, Lovelli n. 85, Verini n. 88, Antonino Foti n. 91, Naro n. 99, Cera n. 100, Delfino n. 101, Ciccanti n. 102, Sbrollini n. 116, De Micheli n. 117, Realacci n. 129, Brandolini n. 132, Oliverio n. 133, Fiorio n. 134, Zucchi n. 135 e Mantini n. 146, nonché, limitatamente al dispositivo, gli ordini del giorno Piffari n. 55 e Leoluca Orlando n. 56.
Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Angeli n. 4, Garofani n. 31, Villecco Calipari n. 32, Commercio n. 38, Mura n. 48, Porcino n. 51, Paladini n. 52, Monai n. 53, Scilipoti n. 58, Palagiano n. 59, Comaroli n. 82, Simonetti n. 84, Poli n. 94, Narducci n. 103, Marantelli n. 105, Burtone n. 107, Strizzolo n. 110, Miotto n. 111, Murer n. 113, Marchi n. 119, D'Antoni n. 120, Fluvi n. 121, Damiano n. 125, Mariani n. 127, Bellanova n. 136, Schirru n. 137, Duilio n. 139, Gatti n. 142 e Siragusa n. 144.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Fava n. 75 e Della Vedova n. 106.
Non accetta, infine, i restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENTE. Avverte che si intende accantonato l'esame degli ordini del giorno da Rubinato n. 148 a Cota n. 154 (Nuova formulazione).

Interviene il deputato MARCO BELTRANDI (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Beltrandi n. 1.

Interviene il deputato MARIO PEPE (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Mario Pepe (PD) n. 2.

Intervengono i deputati MARIO PEPE (PdL), FEDERICO TESTA (PD) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Zamparutti n. 15.

Intervengono i deputati ANTONIO MISIANI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 18, RENATO CAMBURSANO (IdV), Pag. VIICARLO MONAI (IdV), GABRIELE CIMADORO (IdV), MARCO CAUSI (PD), MANUELA DAL LAGO (LNP), ILEANA ARGENTIN (PD), ENRICO GASBARRA (PD), SIMONETTA RUBINATO (PD), MASSIMO POMPILI (PD), GIANPAOLO DOZZO (LNP) e ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Misiani n. 18.

Intervengono il deputato FRANCO NARDUCCI (PD) ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta gli ordini del giorno Villecco Calipari n. 32, purché riformulato, Lombardo n, 34 e Borghesi n. 66 e chiede di accantonare l'esame dell'ordine del giorno Lo Monte n. 37. Intervengono altresì i deputati LUDOVICO VICO (PD) e ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Iannaccone n. 41. Interviene infine il deputato ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA), che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 41.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a valutare l'ammissibilità della riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Iannaccone n. 41, che si configura come una vera e propria riscrittura del testo.

PRESIDENTE. Per consentire alla Presidenza di valutare la questione sollevata dal deputato Quartiani, ritiene si possa accantonare l'esame dell'ordine del giorno Iannaccone n. 41.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Melchiorre n. 43.

Intervengono i deputati FRANCO STRADELLA (PdL), FRANCESCO BARBATO (IdV), ANTONIO BORGHESI (IdV), GIACOMO STUCCHI (LNP), PIER PAOLO BARETTA (PD) e GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Barbato n. 49.

Interviene il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Misiti n. 50 e Cimadoro n. 54.

Intervengono i deputati SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Piffari n. 55, limitatamente al dispositivo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Aniello Formisano n. 57.

Interviene il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Razzi n. 65, Rota n. 67 e Donadi n. 68.

Intervengono il deputato ANITA DI GIUSEPPE (IdV) ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Di Pietro n. 69, purché riformulato. Interviene altresì il deputato GIOVANNI FAVA (LNP), cui rende precisazioni il PRESIDENTE.

ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che il parere espresso dal Governo sull'ordine del giorno Franzoso n. 70 si ponga in contrasto con le linee politiche concordate tra Esecutivo e maggioranza.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, dichiara di condividere le argomentazioni svolte Pag. VIIIdalla Presidenza in merito agli interventi per dichiarazione di voto sugli ordini del giorno, sottolineando la rilevanza, sul piano strettamente politico, della questione posta dal deputato Cota.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta taluni atteggiamenti irriguardosi nei confronti della Presidenza assunti da deputati del gruppo della Lega Nord Padania, che invita ad usare un linguaggio più consono alla dignità dell'istituzione parlamentare.

Intervengono il deputato GIOVANNI FAVA (LNP) ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Fava n. 75, purché riformulato. Intervengono altresì i deputati ANDREA LULLI (PD), ETTORE ROSATO (PD), MANUELA DAL LAGO (LNP), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e GUIDO DUSSIN (LNP), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta il terzo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Guido Dussin n. 79 e chiarisce di aver accettato, purché riformulato, l'ordine del giorno Volpi n. 81. Intervengono inoltre i deputati CLAUDIO D'AMICO (LNP), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 83, MARIO LOVELLI (PD), VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 86, ANTONIO MISIANI (PD), EMANUELE FIANO (PD) e ROBERTO COTA (LNP), che chiede la votazione per parti separate dell'ordine del giorno Peluffo n. 86, nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta i primi due capoversi del dispositivo dell'ordine del giorno Peluffo n. 86 e non ne accetta il terzo capoverso.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la parte motiva ed i capoversi primo e secondo del dispositivo dell'ordine del giorno Peluffo n. 86, del quale respinge il terzo capoverso del dispositivo.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 15 gennaio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 75).

La seduta termina alle 20,20.