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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 120 di lunedì 26 gennaio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 12,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 21 gennaio 2009.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Su un lutto della deputata Maria Piera Pastore.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore della deputata Maria Piera Pastore, colpita da un grave lutto: la perdita del padre.

Sull'ordine dei lavori.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Chiede che il Governo riferisca tempestivamente alla Camera in ordine al recente evento calamitoso che ha interessato il tratto calabrese della autostrada Salerno-Reggio Calabria, nei pressi di Rogliano, causando due vittime ed alcuni feriti, nonché in merito alle iniziative che intende assumere per far fronte ad analoghe situazioni di dissesto idrogeologico.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 200 del 2008: Misure urgenti in materia di semplificazione normativa (A.C. 2044-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Osserva che il provvedimento d'urgenza in discussione è finalizzato a completare - nell'ambito del programma di informatizzazione della legislazione previsto dall'articolo 107 della legge finanziaria per il 2001 - il progetto di creazione di una banca dati unitaria, pubblica e gratuita, relativa alla normativa vigente, la cui realizzazione sarà agevolata dall'abrogazione, disposta dal provvedimento medesimo, di tutti gli atti normativi di rango primario risalenti al periodo antecedente l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana ed ormai ritenuti estranei ai principi dell'ordinamento giuridico attuale. Evidenzia quindi il clima di fattiva collaborazione registratosi in sede referente - anche grazie alla disponibilità al confronto concretamente manifestata dal Ministro Calderoli - che ha consentito alla Commissione di approvare proposte emendative condivise, nelle quali possono intendersi recepite, tra l'altro, le osservazioni formulate dal Comitato per la legislazione. Ricorda, infine, che il Ministro ha assunto l'impegno di presentare in Assemblea, a nome del Governo, un emendamento volto a recepire le indicazioni, da qualunque parte provenienti, relative ai singoli atti normativi da espungere dall'allegato 1 al decreto-legge.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Nel condividere pienamente le considerazioni svoltePag. IVdal relatore, evidenzia come il decreto-legge fosse l'unico strumento utile per raggiungere l'obiettivo di conseguire una significativa semplificazione normativa, della quale si avvertiva la stringente necessità. Ricordata quindi la riduzione del numero degli atti normativi dei quali si voleva evitare l'abrogazione, preannunzia che il Governo, con spirito collaborativo, si farà carico di presentare un emendamento che, recependo le segnalazioni pervenute, perfezioni tale aspetto.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Nel rilevare che la sostanziale condivisione registratasi in sede referente rende più agevole l'iter in Assemblea del provvedimento d'urgenza in discussione, ribadisce tuttavia le riserve, già manifestate in occasione dell'esame della relativa questione pregiudiziale, in ordine al ricorso, da parte dell'Esecutivo, allo strumento del decreto-legge, che imponeva inaccettabilmente al Parlamento un obbligo di individuazione degli atti normativi da sottrarre all'effetto abrogativo in concreto inesigibile, attesa l'eccessiva ristrettezza del termine di sessanta giorni stabilito nel testo originario. Espresso quindi apprezzamento per la previsione di un termine più lungo, per il sostanziale ritorno al metodo della delegazione legislativa di cui alla legge n. 246 del 2005, nonché per le modifiche apportate dalla Commissione in tema di cooperazione tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Amministrazioni della Camera dei deputati e del Senato e Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, preannunzia la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo a riferire al Parlamento sulle tematiche affrontate nell'ambito della cosiddetta relazione Pajno.

RAFFAELE VOLPI (LNP). Nel segnalare la positiva novità rappresentata dalla presenza nel Governo, per la prima volta, di un Ministro per la semplificazione normativa, ritiene che la banca dati pubblica e gratuita sarà uno strumento importante al fine di garantire la certezza del diritto e migliorare il rapporto tra cittadini, burocrazia e istituzioni. Richiamate quindi le ragioni che hanno indotto il Governo a ricorrere alla decretazione d'urgenza, condivide la necessità che l'Esecutivo proceda ad un'accurata verifica delle disposizioni da abrogare, esprimendo al riguardo la massima fiducia, anche a nome del suo gruppo, nell'operato del Ministro Calderoli e del presidente della I Commissione. Osservato infine che la semplificazione della legislazione vigente è un'esigenza avvertita da tutte le forze politiche, attesa anche l'elevata produzione normativa del nostro Paese, sottolinea l'importanza del provvedimento d'urgenza in discussione, del quale evidenzia il carattere riformatore.

ROBERTO RAO (UdC). Nel ringraziare preliminarmente il rappresentante del Governo e il relatore per il proficuo lavoro svolto, stigmatizza l'ennesimo ricorso alla decretazione d'urgenza per disciplinare materie complesse ed eterogenee, rilevando peraltro l'insussistenza dei requisiti previsti dall'articolo 77 della Costituzione. Sottolineata quindi l'opportunità di semplificare l'attuale sistema normativo, richiama gli aspetti di maggiore criticità recati da un decreto-legge che giudica inidoneo a migliorare la qualità della legislazione, paventando i rischi di un meccanismo abrogativo che sopprime rilevanti atti normativi, ancorché risalenti al periodo antecedente all'entrata in vigore della Costituzione, quali, ad esempio, le norme d'attuazione dello Statuto della Regione siciliana e l'adesione dell'Italia all'UNESCO. Nel ritenere, infine, del tutto condivisibile il differimento del termine per la prevista abrogazione, manifesta disponibilità ad un confronto costruttivo finalizzato a migliorare il testo in discussione.

MAURIZIO BIANCONI (PdL). Nel manifestare apprezzamento per il fattivo contributo offerto dall'opposizione, durante l'iter in Commissione, al miglioramento del provvedimento d'urgenza in discussione, volto a garantire un'effettiva semplificazione dell'ordinamento, ringrazia il Ministro Calderoli per avere chiarito le ragioni che giustificano il ricorso alla decretazione d'urgenza anche con riferimento ad una problematica di evidentePag. Vimportanza e complessità. Ricorda, quindi, le principali innovazioni recate dal decreto-legge, che tra l'altro attribuisce grande rilevanza al principio di responsabilità delle istituzioni.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel ritenere condivisibile l'obiettivo di semplificare il sistema normativo e di renderlo facilmente accessibile ai cittadini, richiama gli aspetti di maggiore criticità delle disposizioni recate dall'ennesimo decreto-legge, che giudica di stampo propagandistico. Nel merito, stigmatizza l'eccessiva e superficiale semplificazione operata dal Governo, alla cui disattenzione ha dovuto porre rimedio il lavoro della I Commissione, confermata dall'intendimento dell'Esecutivo di presentare un emendamento volto alla salvaguardia di specifici atti normativi e di differire il termine da cui decorre la prevista abrogazione. Si riserva, infine, di esprimere una più compiuta valutazione nel corso dell'iter del provvedimento in esame.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Nel sottolineare lo spirito collaborativo che ha animato il suo gruppo nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in discussine, con l'obiettivo di garantire un'effettiva semplificazione del sistema normativo, esprime apprezzamento per l'atteggiamento costruttivo assunto dal Ministro Calderoli, precisando altresì che l'interesse primario dei cittadini è la semplificazione del sistema delle norme effettivamente vigenti. Ritiene, inoltre, necessario affrontare la questione della qualità della regolazione, prevedendo standard normativi che valgano sia a livello statale sia in ambito regionale, nonché assicurare un'effettiva semplificazione dei procedimenti amministrativi burocratici.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel sottolineare il ruolo strategico della semplificazione normativa ed amministrativa nell'ambito dell'azione svolta dal Governo per la modernizzazione e il rilancio del sistema giuridico ed economico del Paese, rileva la necessità di intraprendere ulteriori iniziative intese ad imprimere maggiore trasparenza ed accessibilità alle attività legislativa ed amministrativa in genere. Nell'esprimere altresì compiacimento per l'operato del Ministro Calderoli e per i proficui contributi che hanno consentito di migliorare il testo originario del provvedimento d'urgenza in discussione, reputa apprezzabile il fatto che il Governo riferisca periodicamente al Parlamento sullo sviluppo e sull'impatto delle attività semplificative intraprese. Nel condividere infine la necessità di reinterpretare la funzione legislativa del Parlamento in direzione di una produzione normativa qualitativamente più efficiente e quantitativamente più contenuta, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al decreto-legge in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ricordato che il decreto-legge in discussione presenta i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, rileva che esso ha costituito, per le amministrazioni interessate, uno stimolo alla predisposizione di una banca dati gratuita che certificasse il complesso delle norme vigenti, in continuità con il lavoro svolto dalla cosiddetta commissione Pajno. Nell'osservare, quindi, che è stato perseguito l'obiettivo di verificare quali disposizioni dovessero essere sottratte all'abrogazione, sottolinea la necessità di un'analisi critica volta a razionalizzare la produzione normativa.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 27 gennaio 2009, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 27).

La seduta termina alle 14,20.