Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 121 di martedì 27 gennaio 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 11,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantotto.

Svolgimento di interpellanze e di interrogazioni.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-00048, sulla prevista riduzione di organico del personale docente in Molise e iniziative relative all'offerta formativa.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 2) - Replica il deputato ANITA DI GIUSEPPE (IdV), che dichiara di non potersi ritenere soddisfatta della risposta, esprimendo contrarietà e preoccupazione per le deleterie ripercussioni sull'offerta scolastica nel Molise dei drastici tagli alla spesa pubblica operati dal Governo.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interrogazione Ginefra n. 3-00227, sulle dichiarazioni del provveditore agli studi di Bari. (vedi resoconto stenografico pag. 5) - Replica il deputato DARIO GINEFRA (PD), che, sottolineata la necessità di migliorare l'istituzione scolastica italiana, auspica che il provveditore agli studi di Bari modifichi il proprio comportamento.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interrogazione Barbieri n. 3-00175 è rinviato ad altra seduta.

DONATO RENATO MOSELLA (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00057, sugli intendimenti del Governo in merito alla politica energetica nazionale con particolare riferimento all'utilizzo dell'energia nucleare.

PAOLO ROMANI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 9) - Replica il deputato DONATO RENATO MOSELLA (PD), che, nel ringraziare il sottosegretario, giudica fondamentale un dialogo costruttivo tra Governo e Parlamento in merito ad una politica energetica di lungo periodo.

PAOLO ROMANI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Barbieri n. 3-00064, sui tempi di adozione dei decreti attuativi delle disposizioni della legge finanziaria per il 2008 in materia di tariffe onnicomprensive per impianti a fonti rinnovabili di piccola potenza. (vedi resoconto stenografico pag. 12) - Replica il deputato EMERENZIO BARBIERI (PdL), che si dichiara ampiamente soddisfatto della risposta.

PAOLO ROMANI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Risponde all'interrogazione Strizzolo n. 3-00129, sulle iniziative per evitare la chiusura dello stabilimento Caffaro di Torviscosa (Udine) e intendimenti del Governo per il rilancio del comparto chimico nazionale. (vedi resoconto stenografico pag. 13) - Replica il deputato IVANO STRIZZOLO (PD),Pag. VIil quale dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, che giudica parziale.

La seduta, sospesa alle 12,10, è ripresa alle 14,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantuno.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 200 del 2008: Misure urgenti in materia di semplificazione normativa (A.C. 2044-A).

Nella seduta del 26 gennaio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.
La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame dell'articolo unico)

Interviene sul complesso degli emendamenti presentati il deputato ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Accetta gli emendamenti 2.100, 2.101 e 3.100 del Governo ed esprime parere favorevole sull'emendamento Volpi 2.27, nonché sugli emendamenti Lanzillotta 1.6 e Zaccaria 2.20, purché riformulati; manifesta inoltre un orientamento favorevole sugli emendamenti che risulterebbero assorbiti a seguito dell'eventuale approvazione degli emendamenti del Governo. Invita infine al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dei restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,20, è ripresa alle 14,40.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel ringraziare il Ministro Calderoli per aver costantemente seguito i lavori parlamentari durante l'iter del provvedimento d'urgenza in esame, sottolinea il carattere innovativo della banca dati pubblica e gratuita della normativa vigente, di cui all'articolo 1 del decreto-legge.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL).

MARIO TASSONE (UdC). Richiama le motivazioni sottese all'emendamento Vietti 1.20, prospettandone una possibile riformulazione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO RAO (UdC).

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ritiene di non poter accedere all'ipotesi di riformulazione prospettata dal deputato Tassone.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.20.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Illustra le finalità sottese ai suoi emendamenti 1.2 e 1.4.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lanzillotta 1.2 e 1.4.

MARIO TASSONE (UdC). Richiamate le finalità dell'emendamento Vietti 1.21, esprime rammarico per il parere espresso dal relatore e dal Governo.

Pag. VII

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Tassone, che reputa condivisibili, invitando il Governo a rivedere il proprio parere sull'emendamento Vietti 1.21, il cui esame potrebbe essere accantonato in funzione di una sua eventuale riformulazione.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento in esame.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Richiamate le finalità e le scelte strategiche sottese al provvedimento d'urgenza in esame, ribadisce l'orientamento contrario espresso sull'emendamento Vietti 1.21.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.21.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Non accetta la riformulazione proposta dal relatore del suo emendamento 1.6, del quale richiama le finalità.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lanzillotta 1.6, ribadendo la necessità di completare il percorso di semplificazione tracciato dal provvedimento d'urgenza in esame entro la legislatura in corso.

MARIO TASSONE (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lanzillotta 1.6.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ribadisce le motivazioni sottese al parere contrario precedentemente espresso sull'emendamento Lanzillotta 1.6.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lanzillotta 1.6.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 2.100 del Governo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Espresso preliminarmente apprezzamento per la complessa opera di semplificazione intrapresa dal Ministro Calderoli, manifesta perplessità in ordine al mutato orientamento volto al mantenimento in vigore di numerose fonti normative recate dall'emendamento 2.100 del Governo, rispetto al quale manifesta contrarietà.

ANTONINO LO PRESTI (PdL). Manifestata soddisfazione per il contenuto dell'emendamento 2.100 del Governo, che recepisce il disposto del suo emendamento 2.21, preannunzia voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

MARIO TASSONE (UdC). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento 2.100 del Governo, esprimendo perplessità sul metodo seguito nella compilazione e nella successiva correzione degli elenchi delle fonti normative da abrogare, allegati al provvedimento d'urgenza in esame; richiama, al riguardo, le problematiche già emerse in ordine alla abolizione dei cosiddetti enti inutili.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamenta il disinteresse mostrato dalla maggioranza alle tematiche oggetto del provvedimento d'urgenza in esame, resa evidente dal fatto che essa non è in grado di garantire autonomamente la sussistenza del numero legale.

PRESIDENTE. Ricorda che è nella facoltà dei gruppi di opposizione chiedere la verifica del numero legale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.100 del Governo.

Pag. VIII

ROBERTO ZACCARIA (PD). Rese precisazioni in ordine all'attività di verifica degli elenchi allegati al decreto-legge in esame svolta durante l'esame in sede referente, esprime perplessità sulle finalità sottese all'emendamento 2.101 del Governo, dichiarando su di esso voto di astensione.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 2.101 del Governo.

BRUNO TABACCI (UdC). Esprime perplessità in ordine alle modalità seguite dal Ministro per la semplificazione normativa nel perseguire l'obiettivo sotteso al decreto-legge in esame.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. rivendica la rilevanza e l'assoluta opportunità delle misure contenute nel provvedimento d'urgenza in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.101 del Governo.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Richiama il contenuto dell'emendamento Volpi 2.27, sul quale esprime un giudizio critico.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Precisa che l'emendamento Volpi 2.27 recepisce una specifica osservazione del Comitato per la legislazione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Volpi 2.27 e Zaccaria 2.20, nel testo riformulato.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 3.22, in ordine al quale non accede all'invito al ritiro.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Zaccaria 3.22 ed approva l'emendamento 3.100 del Governo.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Accetta l'ordine del giorno Zaccaria n. 1.

Interviene il deputato ROBERTO ZACCARIA (PD).

(Dichiarazioni di voto finale)

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel ritenere condivisibile l'obiettivo di procedere alla semplificazione del sistema normativo, anche al fine di renderlo facilmente accessibile ai cittadini, sottolinea la rilevanza del provvedimento d'urgenza in esame. Dichiara, quindi, che il suo gruppo, con senso di responsabilità, esprimerà voto favorevole sul relativo disegno di legge di conversione.

MARIO TASSONE (UdC). Ricordato il proficuo contributo offerto dalla sua parte politica al perseguimento di una significativa riduzione del corpus normativo da un lato ed al miglioramento della qualità della legislazione dall'altro, sottolinea la necessità di estendere l'attività in tal senso svolta anche alle norme subprimarie ed alla produzione normativa degli enti territoriali, nonché alla emanazione dei testi unici. Espresso altresì rammarico per il mancato recepimento nel decreto-legge in esame degli emendamenti presentati dal suo gruppo, sottolinea le criticità emerse nella redazione degli elenchi allegati al medesimo provvedimento d'urgenza, segnatamente in relazione alle inerzie dimostrate dalle amministrazioni interessate. Dichiara quindi l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

MARIO BACCINI (Misto). Ricordata la proficua azione svolta dal precedente Governo Berlusconi ai fini della semplificazione normativa e dello snellimento delle procedure amministrative, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversionePag. IXdel provvedimento d'urgenza in esame, volto a rendere la pubblica amministrazione sempre più vicina ai cittadini ed alle imprese, in un contesto di trasparenza ed efficienza.

MARIA PIERA PASTORE (LNP). Nel sottolineare il confronto pacato e costruttivo che ha connotato l'iter di un provvedimento d'urgenza volto a semplificare il sistema normativo conseguendo nel contempo anche un significativo risparmio di risorse, ritiene che la banca dati pubblica e gratuita costituisca uno strumento importante al fine di garantire la certezza del diritto. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Esprime apprezzamento per l'obiettivo del provvedimento d'urgenza in esame di realizzare una banca dati pubblica e gratuita della normativa vigente, che tuttavia avrebbe potuto più opportunamente essere conseguito con lo strumento della delega legislativa, anziché, come è stato erroneamente deciso dal Governo, tramite la decretazione d'urgenza. Ricordato, quindi, il proficuo lavoro svolto dalla Commissione di merito, dichiara l'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL). Evidenziato che l'interesse primario dei cittadini è la semplificazione del sistema normativo, in termini di chiarezza, conoscibilità e trasparenza del dettato legislativo, manifesta apprezzamento per la sostanziale convergenza di tutte le forze politiche sul merito del provvedimento d'urgenza in esame. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.

DONATO BRUNO (PdL), Relatore. Sottolinea la coerenza del provvedimento d'urgenza in esame con le posizioni sostenute in passato dall'onorevole Andreatta, del quale ricorda la figura di insigne esponente della vita politica italiana.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2044-A.

La seduta, sospesa alle 16,30, è ripresa alle 17.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

Comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Rende all'Assemblea le comunicazioni sull'amministrazione della giustizia (vedi resoconto stenografico pag. 42).

In morte dell'onorevole Paola Manzini.

PRESIDENTE (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea e i membri del Governo). Ricorda la figura dell'onorevole Paola Manzini, scomparsa lo scorso 22 gennaio, richiamandone la passione politica, la competenza e la disponibilità al confronto manifestate anche nel corso della sua esperienza come componente del Collegio dei Questori della Camera dei deputati. Nel ricordare altresì la coerenza, il rigore, l'equilibrio, l'onestà intellettuale e la convinta adesione alle ragioni della propria parte politica che hanno caratterizzato la sua personalità, invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio - Generali applausi).

Pag. X

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del Ministro della giustizia.

ROBERTO RAO (UdC). Nel dare atto al Ministro di avere offerto al Parlamento - nei cui confronti ha dimostrato attenzione - un'analisi ampiamente condivisibile della drammatica situazione nella quale versa il sistema giudiziario italiano, rileva tuttavia l'eccessiva vaghezza, l'aleatorietà e, sostanzialmente, il carattere tuttora programmatico delle comunicazioni rese, segnatamente nella parte relativa alle iniziative volte a soddisfare in maniera rapida ed efficace la domanda di giustizia dei cittadini. Preannunzia quindi la disponibilità del suo gruppo, che si connota quale forza di responsabilità nazionale e che presenterà una propria risoluzione, a collaborare senza pregiudizi e con spirito costruttivo, non soltanto per l'individuazione di interventi mirati e puntuali idonei a rendere più efficienti i processi civile, penale e amministrativo, ma anche per l'elaborazione di riforme concernenti la magistratura onoraria, la responsabilità dei magistrati, nonché la composizione del Consiglio superiore della magistratura, il cui operato riterrebbe opportuno sottrarre al condizionamento correntizio.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nell'osservare preliminarmente che il Ministro della giustizia ha omesso di citare nelle sue comunicazioni alcuni interventi che hanno inciso pesantemente sul buon andamento della giustizia, quali il cosiddetto Lodo Alfano e la norma «salva manager», nonché il preannunciato provvedimento in materia di intercettazioni, che giudica eccessivamente limitativo rispetto al testo attualmente all'esame della II Commissione, ritiene che tutto ciò contraddica la volontà del Governo di contrastare efficacemente la criminalità organizzata; osserva inoltre che le soluzioni prospettate nella deludente esposizione del Ministro Alfano appaiono prive di concretezza e destinate al fallimento, attesa la notevole riduzione delle risorse finanziarie destinate al comparto della giustizia, che non consentirà, ad esempio, gli opportuni interventi in materia di edilizia carceraria. Richiamate quindi alcune soluzioni che a suo avviso meglio rispondono all'esigenza di rendere più efficiente il settore giudiziario nel nostro Paese, quali ad esempio il riordino dei tribunali minori, la riduzione dei gradi di giudizio e l'aumento delle strutture penitenziarie, invita il Ministro, apparentemente più attento a promuovere procedimenti disciplinari, ad esercitare concretamente il suo ruolo di responsabile dell'amministrazione della giustizia.

DONATELLA FERRANTI (PD). Espresso un giudizio fortemente critico sulle comunicazioni rese dal Ministro, che non individuano soluzioni concrete ed organiche volte a rendere più efficiente il sistema giudiziario, lamenta la sostanziale disattenzione mostrata dal Governo nei confronti dell'opposizione e del lavoro svolto dalla II Commissione. Evidenziati, quindi, i gravi problemi dell'ordinamento giudiziario, preannunzia la disponibilità del suo gruppo a collaborare con spirito costruttivo per l'individuazione di soluzioni idonee a rendere più efficace il settore della giustizia, come dimostra la presentazione di alcune proposte di legge sulla riforma del processo penale finalizzate, tra l'altro, a ridurre i tempi processuali divenuti oramai intollerabili, paventando altresì il rischio che la riforma inerente la separazione delle carriere possa indurre ad un controllo politico l'operato dei magistrati requirenti.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

DONATELLA FERRANTI (PD). Auspica, infine, che nel corso della legislatura si possa pervenire ad una riforma condivisa e sistematica del comparto giustizia.

FURIO COLOMBO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime disappuntoPag. XIper il fatto che non si è adeguatamente commemorato in Aula il Giorno della memoria.

PRESIDENTE. Assicura che la ricorrenza evocata dal deputato Colombo sarà adeguatamente ricordata nel prosieguo della seduta.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nell'osservare preliminarmente che le comunicazioni sullo stato dell'amministrazione della giustizia hanno offerto l'occasione per un'approfondita riflessione sui problemi dell'ordinamento giudiziario, quali la carenza di personale, lo stato delle carceri e la loro insufficienza, rileva la necessità di dialogo tra le parti politiche, per compiere scelte condivise, abbandonando la logica emergenziale perseguita dai precedenti Governi e rispondendo alle legittime aspettative dei cittadini. Preso atto dei condivisibili impegni assunti dal Governo in ordine alla riduzione dei tempi processuali e alla certezza della pena, dichiara che la sua componente politica sosterrà, se coinvolta nei processi decisionali, l'attività del Governo in vista di un'organica riforma della giustizia soprattutto nel Sud, in grado di adeguarsi alla norma costituzionale del giusto processo.

GAETANO PECORELLA (PdL). Nel ritenere che le osservazioni del deputato Di Pietro, che a suo avviso sviliscono il dibattito parlamentare, siano di ostacolo ad ogni forma di dialogo costruttivo, esprime soddisfazione per l'esposizione del Ministro Alfano che, delineando un quadro articolato e organico, testimonia la volontà dell'Esecutivo di razionalizzare il sistema giudiziario italiano. Nel condividere quindi l'intendimento di migliorare il sistema carcerario realizzando nuovi istituti penitenziari che meglio soddisfino la funzione rieducativa della pena, garantendo condizioni di vita degne di un Paese civile e democratico, ricorda che un funzionamento sbagliato della giustizia penale rappresenta un fattore di attrazione della criminalità da altri Paesi, mentre una giustizia civile carente costituisce un elemento penalizzante per il sistema economico. Espressa quindi condivisione per la volontà del Ministro di garantire il principio del giusto processo, auspica il raggiungimento di una reale parità tra accusa e difesa e l'introduzione di un nuovo modello di regolamentazione delle intercettazioni, paventando il rischio che l'attuale sistema di raccolta di notizie e informazioni sui cittadini ponga a repentaglio le libertà dell'individuo. Manifesta infine la ferma convinzione della necessità di riorganizzare il Consiglio superiore della magistratura, sottraendolo all'influenza delle correnti, pur nel rispetto della totale indipendenza dei giudici.

PIERLUIGI MANTINI (PD). Nel ringraziare preliminarmente il Ministro per l'ampia relazione resa, giudica tuttavia inadeguate le linee programmatiche del Governo nel comparto della giustizia, anche in considerazione dei gravi problemi evidenziati da tale settore. Sottolineata quindi la necessità di portare a compimento la riforma dell'ordinamento giudiziario, anche al fine di rendere più efficiente il sistema e di garantire la ragionevole durata dei processi, lamenta la sostanziale disattenzione mostrata dall'Esecutivo nei confronti delle proposte avanzate dall'opposizione, ritenendo peraltro ineludibile superare la conflittualità in corso tra politica e magistratura. Auspica, infine, che nel corso della legislatura si possa pervenire ad una riforma ampiamente condivisa, nell'interesse della giustizia e dei cittadini, come auspicato anche dal Presidente della Repubblica.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Nell'esprimere gratitudine al Ministro per avere offerto alla Camera un'esposizione sistematica delle questioni da affrontare per avviare una rilettura in termini di efficienza del sistema della giustizia italiana, non disgiunta da un'attenta considerazione del macrosistema anche costituzionale all'interno del quale si inscrivono le singole problematiche di settore, ritiene doveroso per il Parlamento arginare il deprecabile fenomeno della scorrettaPag. XIIcomunicazione giudiziaria, che incide pesantemente sull'immagine e sulla dignità delle persone. Giudica necessario altresì avviare una riflessione in merito alle misure cautelari reali, la cui applicazione dovrebbe essere subordinata, attese le gravissime conseguenze che esse possono produrre sulla vita delle imprese, ai medesimi requisiti di gravità che giustificano l'adozione delle misure cautelari personali.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle comunicazioni del Ministro della giustizia.
Avverte altresì che sono state presentate le risoluzioni Costa n. 6-00011 e Bernardini n. 6-00012.
Rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

ENRICO PIANETTA (PdL). Ricordato che ricorre oggi il Giorno della memoria, ritiene un dovere morale non dimenticare gli orrori dell'Olocausto; nel giudicare emblematici, al riguardo, gli assurdi e disumani esperimenti compiuti nei confronti di alcuni bambini ebrei, sottolinea la necessità di contrastare con fermezza qualsiasi forma di antisemitismo e di intolleranza.

FURIO COLOMBO (PD). Lamentato che il Giorno della memoria non sia stato adeguatamente commemorato in Aula, ritiene che in questo modo l'Assemblea della Camera sia stata espropriata della possibilità di concorrere al ricordo di eventi drammatici che devono rappresentare una memoria condivisa ed un monito imperituro contro il diffondersi dell'intolleranza e dell'odio razziale. Nel giudicare altresì condivisibili le considerazioni del deputato Pianetta, auspica una presa di posizione della Chiesa cattolica nei confronti delle affermazioni negazioniste dell'Olocausto rilasciate dal vescovo Williamson; manifesta inoltre sconcerto per alcune recenti dichiarazioni del leader libico, che ha invocato la dissoluzione dello Stato di Israele.

EMANUELE FIANO (PD). Nel ricordare che molti suoi familiari furono trucidati a Birkenau, ringrazia quanti, come il deputato Colombo, hanno profuso il proprio impegno affinché fosse introdotta la Giornata della memoria. Ritiene necessario, altresì, fare in modo che tale ricorrenza non si trasformi in mera celebrazione retorica, ma sia utilizzata per mantenere vivo nelle nuove generazioni il ricordo del delitto perpetrato in danno di un popolo e per rafforzare la consapevolezza della necessità che quanto è avvenuto non abbia a ripetersi. Esprime infine rammarico per la recente decisione relativa alla revoca della scomunica al vescovo Williamson.

SANDRA ZAMPA (PD). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Colombo circa la necessità di ricordare in sede parlamentare la ricorrenza del Giorno della memoria, ritenendo l'orrore dell'Olocausto una delle pagine più tragiche del nostro tempo.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Ritiene dovere di tutti ricordare la persecuzione attuata dal regime nazista a danno degli ebrei, che, nel mettere in discussione la presunta superiorità della nostra civiltà, ci obbliga, da un lato, a confrontarci con le altre realtà presenti nel mondo e, dall'altra, ad adoperarci affinché i nostri sentimenti di esecrazione si trasmettano alle giovani generazioni. Nel manifestare rammarico quindi per le dichiarazioni rese dal vescovo Williamson, nonché per la mancata celebrazione della Giornata della memoria nella medesima Aula nella quale furono approvate le leggi razziali, esprime ferma condanna per qualsivoglia atteggiamento discriminatorio volto a negare la dignità altrui, ricordando che il Ministro Frattini non ha ancora fornito alcuna risposta in merito ai genocidi consumatisi in danno di talune popolazioni africane.

Pag. XIII

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Sottolineata la necessità di ricordare la tragedia della Shoah, ribadisce la condanna nei confronti dell'antisemitismo e di ogni forma di intolleranza, esprimendo altresì perplessità sulla sentenza del TAR che definisce un obbligo giuridico del medico, in determinate circostanze, anche l'interruzione dell'assistenza vitale.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel ritenere incongruo il collegamento operato dal deputato Polledri tra vicende molto diverse, auspica che in relazione a temi delicati come il caso di Eluana Englaro prevalga un approccio più consono al ruolo ed alle responsabilità che competono ai parlamentari.

IVANO STRIZZOLO (PD). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dai deputati intervenuti relativamente alla ricorrenza del Giorno della memoria, sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Pezzotta, ritiene giusto, oltre che citare fatti storici, ricordare la sacralità e l'indisponibilità della vita umana, che nessun tipo di deficit può rendere meno degna di essere vissuta.

PRESIDENTE. Ritiene che, a fronte dei tragici eventi richiamati dai deputati intervenuti, sia doveroso rendere omaggio a tutti coloro che ebbero il coraggio di compiere atti di giustizia anche a rischio della propria vita.
Avverte altresì che la trattazione dei restanti argomenti iscritti all'ordine del giorno è rinviata ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 28 gennaio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 79).

La seduta termina alle 20.