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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 122 di mercoledì 28 gennaio 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,50.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono ottantacinque.

Seguito della discussione delle mozioni Borghesi n. 1-00073, Stracquadanio n. 1-00078, Vietti n. 1-00080 e Baretta n. 1-00081: Iniziative per fronteggiare la crisi economica e finanziaria in atto.

Nella seduta del 5 dicembre 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire il decorso dei termini regolamentari di preavviso e tenuto conto che è in corso una riunione dell'Ufficio di Presidenza, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 10, è ripresa alle 10,25.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel rilevare che l'azione del Governo si inscrive all'interno di un quadro macroeconomico che ha l'obiettivo primario della stabilizzazione dei conti pubblici, al fine di mantenere la credibilità finanziaria del Paese, ritiene che la complessiva politica economica dell'Esecutivo, concordata, peraltro, in ambito europeo, sia stata indirizzata principalmente alla salvaguardia dei posti di lavoro, al sostegno alle imprese e alle famiglie, alla tutela del risparmio e alla soluzione dei problemi strutturali delle aree sottosviluppate. Esprime quindi parere favorevole sulla mozione Stracquadanio n. 1-00078, purché riformulata, e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.

(Dichiarazioni di voto)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Ricordato che la Camera ha già approvato una mozione presentata dal deputato Stracquadanio in tema di sostegno alle famiglie e ai ceti più deboli, evidenzia il dissenso manifestato dalla sua componente politica sulle misure anticrisi recentemente predisposte dal Governo, le quali hanno sostanzialmente disatteso gli impegni assunti dalla coalizione di maggioranza con il Mezzogiorno. Dichiara quindi che i deputati del Movimento per l'autonomia esprimeranno voto favorevole sulla mozione Stracquadanio n. 1-00078, che opportunamente sollecita l'introduzione di meccanismi di fiscalità di vantaggio per favorire investimenti nelle aree meno sviluppate. Auspica, infine, un'inversione di rotta nelle politiche dell'Esecutivo che consenta di dare finalmente risposta alle istanze dei cittadini del Meridione, preannunziando che la sua componente politica vigilerà affinché le legittime aspettative del Sud del Paese non restino deluse.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Manifestato rammarico per il parere contrario espresso dal Governo sulla mozione BorghesiPag. VIn. 1-00073 (Nuova formulazione), stigmatizza le dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio sulla drammaticità della crisi economica in atto, confermata dalla riduzione della produzione industriale e del prodotto interno lordo. Giudicate quindi del tutto insufficienti le misure finora adottate dall'Esecutivo per fronteggiare un'emergenza che penalizza fortemente le imprese e le famiglie, sottolinea la necessità di sostenere il reddito tramite il recupero del fiscal drag, l'aumento degli assegni familiari, nonché intensificando la lotta all'evasione fiscale. Dichiara, infine, voto favorevole sulle mozioni Borghesi n. 1-00073 (Nuova formulazione), Vietti n. 1-00080 e Baretta n. 1-00081.

BRUNO TABACCI (UdC). Nel giudicare sbrigativo il parere contrario espresso dal rappresentante del Governo sulla mozione Vietti n. 1-00080, dichiara che il suo gruppo voterà a favore del predetto atto di indirizzo, nonché delle mozioni Borghesi n. 1-00073 (Nuova formulazione) e Baretta n. 1-00081, ed esprimerà voto contrario sulla mozione Stracquadanio n. 1-00078. Nel lamentare quindi l'indebita compressione della discussione parlamentare riconducibile al frequente ricorso, da parte dell'Esecutivo, alla decretazione d'urgenza e allo strumento fiduciario, auspica l'assunzione di iniziative in sede europea volte a tener conto non soltanto del rapporto tra debito pubblico e PIL, ma anche del dato relativo all'indebitamento delle famiglie, nonché volte a favorire l'utilizzazione delle riserve delle banche per promuovere investimenti nelle grandi opere pubbliche. Nell'osservare, infine, che le misure anticrisi finora predisposte dal Governo non hanno prodotto effetti risolutivi, giudica condivisibili le dichiarazioni del Ministro Tremonti in merito alla necessità di un soprassalto etico, rilevando tuttavia che l'Esecutivo non si è mosso in tale direzione, come dimostra la vicenda Alitalia, dalla cui gestione sono derivati danni per gli azionisti, gli obbligazionisti e i viaggiatori.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel ricordare i dati che confermano la gravità della crisi economica in atto, determinata, a suo avviso, dall'affermazione della filosofia del libero mercato globalizzato e deregolamentato, nonché dall'atteggiamento assunto dalle istituzioni europee, esprime un giudizio complessivamente positivo sulle misure finora adottate dal Governo per fronteggiare tale emergenza finanziaria. Nel dichiarare, quindi, voto favorevole sulla mozione Stracquadanio n. 1-00078 e voto contrario sui restanti documenti di indirizzo, invita l'Esecutivo ad adoperarsi fattivamente al fine di rivedere gli studi di settore e di modificare il Patto di stabilità, anche in considerazione del differente trattamento riservato al comune di Roma rispetto alle altre amministrazioni comunali.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel rilevare che a fronte della drammatica crisi economica in atto - indotta, tra l'altro, da un'iniqua distribuzione del reddito, che ha portato larghi strati della popolazione ad indebitarsi per sostenere il tenore di vita e per procurarsi il bene primario della casa - occorre perseguire, con coraggio e determinazione, politiche finalizzate a mitigare le crescenti disuguaglianze e a correggere gli squilibri territoriali determinatisi, ritiene che le misure finora adottate dall'Esecutivo denotino la mancanza di una strategia complessiva idonea a contrastare l'impatto negativo della crisi medesima sull'economia e a trasformare la stessa, come auspicato anche al più alto livello istituzionale, in opportunità. Nel giudicare quindi deludente la mozione Stracquadanio n. 1-00078, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni Borghesi n. 1-00073 (Nuova formulazione) e Vietti n. 1-00080, che si muovono nella stessa direzione della sua mozione n. 1-00081.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Nel ringraziare preliminarmente il rappresentante del Governo per aver espresso i suoi pareri indicando con precisione il quadro macroeconomico internazionale,Pag. VIIaccetta la riformulazione proposta dal sottosegretario della sua mozione n. 1-00078. Nel respingere altresì le critiche avanzate da taluni esponenti dell'opposizione nei confronti del Ministro Tremonti in merito alla presunta sottovalutazione della crisi finanziaria in atto, giudica di stampo propagandistico e demagogico i rilievi negativi formulati nei confronti delle misure adottate dall'Esecutivo per fronteggiare la predetta situazione di crisi. Invita, infine, l'Assemblea ad esprimere voto favorevole sulla sua mozione n. 1-00078.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Borghesi n. 1-00073 (Nuova formulazione), approva la mozione Stracquadanio n. 1-00078, nel testo riformulato, e respinge le mozioni Vietti n. 1-00080 e Baretta n. 1-00081.

Inversione dell'ordine del giorno.

SIMONE BALDELLI (PdL). Chiede che l'Assemblea proceda immediatamente alla trattazione del punto 3 dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, la richiesta del deputato Baldelli si intende accolta.
(Così rimane stabilito).

Seguito della discussione delle mozioni Livia Turco n. 1-00071, Delfino n. 1-00079, Mura n. 1-00082 e Laura Molteni n. 1-00084: Iniziative a sostegno dei diritti delle persone con disabilità.

Nella seduta del 12 dicembre 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

EUGENIA MARIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Nel ringraziare preliminarmente tutti coloro che hanno contribuito al proficuo dibattito svoltosi sulle mozioni in esame, che richiamano l'attenzione sulle esigenze delle persone con disabilità, evidenzia il positivo ruolo svolto dal Governo in sede internazionale allo scopo di definire la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità adottata dalle Nazioni Unite. Nel valutare quindi positivamente l'accentramento delle competenze amministrative in capo al Ministro del lavoro al fine di rendere più efficaci le politiche a sostegno dei disabili, segnala le novità introdotte in materia di integrazione delle persone con handicap nel mondo del lavoro e nella scuola.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

EUGENIA MARIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Esprime quindi parere favorevole sulla mozione Laura Molteni n. 1-00084 e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.

(Dichiarazioni di voto)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel richiamare le condivisibili considerazioni svolte dal Capo dello Stato in occasione della Giornata europea delle persone disabili, dà atto all'Esecutivo di avere dimostrato una particolare sensibilità per il tema della disabilità sia accogliendo prontamente l'appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite - e conseguentemente approvando il disegno di legge di ratifica della Convenzione sui diritti delle persone disabili, firmata a New York nel 2007 - sia provvedendo all'istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Laura Molteni n. 1-00084, auspicando che il Governo tenga nella debita considerazione la situazione di svantaggio nella quale versa, anche sotto il profilo evocato nei documenti di indirizzo in esame, il Sud del Paese.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel segnalare preliminarmente la scarsa tutelaPag. VIIInel nostro Paese degli studenti non autosufficienti, in particolare per quanto riguarda l'istruzione secondaria e universitaria, evidenzia la scarsità di risorse economiche che il Governo italiano destina alle politiche di sostegno delle persone con disabilità, che inducono il suo gruppo a giudicare negativamente la politica sociale dell'Esecutivo e a dissociarsi dall'atto del Ministro Sacconi, che nel definire il comportamento delle strutture pubbliche nei confronti delle persone in stato vegetativo ha commesso una vera e propria prevaricazione. Nell'esprimere alcune riserve sul contenuto della mozione Delfino n. 1-00079, circa l'atteggiamento della Chiesa nei confronti della Convenzione ONU sui disabili, pur confermando l'orientamento favorevole sul suddetto atto di indirizzo, nonché sulle mozioni Livia Turco n. 1-00071 (Nuova formulazione) e Mura n. 1-00084, dichiara voto contrario sulla mozione Laura Molteni n. 1-00084.

ILEANA ARGENTIN (PD). Nel rilevare che l'intervento del sottosegretario ha confermato l'intendimento dell'Esecutivo di operare secondo logiche non ispirate a spirito bipartisan, ritiene che la mozione presentata dai gruppi della maggioranza denoti un'idea perversa della disabilità, unitamente ad un sostanziale disinteresse per la condizione di sofferenza di coloro i quali sono impropriamente e offensivamente definiti «portatori di handicap». Nel sottolineare quindi la necessità di farsi carico, con senso di responsabilità, delle persone disabili con ritardi cognitivi, giudica grave che non siano state reperite adeguate risorse per finanziare il Fondo nazionale per le politiche sociali, di cui alla legge n. 328 del 2000, nonché i programmi di abbattimento delle barriere architettoniche.

FURIO COLOMBO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che il rappresentante del Governo segua con la dovuta attenzione il dibattito in corso.

PRESIDENTE. Invita i deputati a non interloquire con il rappresentante del Governo nel corso degli interventi per dichiarazione di voto.

TERESIO DELFINO (UdC). Nel ribadire l'impegno del suo gruppo per il pieno riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, richiama i contenuti della sua mozione n. 1-00079, che impegna il Governo a compiere una seria verifica sullo stato di attuazione della legislazione nazionale ed europea a tutela dei disabili, nella convinzione che vi sia ancora molto da fare per conseguire la loro effettiva integrazione nella scuola e nel mondo del lavoro. Evidenziato quindi il ruolo centrale della famiglia nelle politiche di tutela dei diversamente abili, manifesta rammarico per il parere contrario espresso dal Governo sulla mozione di cui è primo firmatario, atteso che su un tema così delicato un'ampia convergenza tra le forze politiche costituirebbe un rilevante segnale di civiltà nei confronti dei soggetti più deboli.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Dichiara il voto favorevole dei deputati Radicali eletti nelle liste del Partito Democratico sulla mozione Livia Turco n. 1-00071 (Nuova formulazione), opportunamente volta al superamento delle problematiche dell'integrazione delle persone disabili, tra l'altro, mediante la realizzazione di una rete di servizi nella quale anche i predetti soggetti possano trovare la propria dimensione umana e lavorativa. Nel dichiarare quindi voto contrario sulle mozioni Delfino n. 1-00079 e Laura Molteni n. 1-00084, che giudica debole, sottolinea l'atteggiamento contraddittorio dell'Esecutivo, che, pur essendosi attivato per la pronta ratifica della Convenzione sui diritti delle persone disabili, si ostina a negare ad Eluana Englaro la possibilità di far valere un diritto che, ove fosse cosciente, potrebbe liberamente esercitare.

LAURA MOLTENI (LNP). Nell'evidenziare il crescente numero delle persone affette da disabilità, che richiede un'attenta programmazione delle misure di sostegnoPag. IXda adottare in futuro, auspica il riconoscimento del ruolo centrale delle famiglie, che ritiene debbano essere sostenute economicamente con il meccanismo delle agevolazioni fiscali. Espressa quindi la ferma convinzione che si renda necessario superare l'attuale visione dei problemi dei diversamente abili, riconoscendone le specificità, favorendone l'inserimento nella vita scolastica e nel mondo del lavoro e conseguendo il pieno riconoscimento dei loro diritti, tra i quali il diritto alla nascita e quello alla non discriminazione, manifesta apprezzamento per l'istituzione da parte del Governo dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone disabili. Nel segnalare infine come il fenomeno dei falsi invalidi penalizzi coloro che hanno effettivamente bisogno, dichiara che il suo gruppo esprimerà voto contrario sulle mozioni Livia Turco n. 1-00071 (Nuova formulazione) e Mura n. 1-00082, e si asterrà sulla mozione Delfino n. 1-00079.

LIVIA TURCO (PD). Nel sollecitare il Governo ad adottare misure urgenti volte a tutelare le persone diversamente abili, portatrici di competenze ed abilità troppe volte mortificate, sottolinea la necessità di valorizzare adeguatamente l'inserimento scolastico di tali soggetti.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

LIVIA TURCO (PD). Richiamati quindi i contenuti della Convenzione di New York e gli indirizzi formulati in materia dall'Unione europea, esprime rammarico e preoccupazione per il parere contrario espresso sulla sua mozione n. 1-00071 (Nuova formulazione), che, tra l'altro, invitava l'Esecutivo ad una più puntuale applicazione delle leggi vigenti in tema di disabilità. Stigmatizzato, infine, l'operato di un Governo che ha persino eliminato i fondi per le politiche sociali introdotti dal precedente Esecutivo di centrosinistra, dichiara voto contrario sulla mozione Laura Molteni n. 1-00082, che giudica del tutto generica, e voto favorevole sui restanti atti di indirizzo.

CARMELO PORCU (PdL). Nell'evidenziare come la disabilità non costituisca più una vergogna sociale e come sia da ritenersi ormai superato l'approccio assistenziale e caritatevole ai bisogni delle persone disabili, ritiene che le stesse possano essere veramente aiutate riconoscendo loro pieni diritti e dignità e considerandole una risorsa e non un peso. Auspicata dunque la sollecita ratifica da parte del Parlamento della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei disabili, ritiene che una possibile evoluzione positiva della crisi economica potrà consentire di destinare alle politiche sociali di sostegno alla disabilità adeguate risorse finanziarie.

LUCIANO CIOCCHETTI (UdC). Sottolineata la rilevanza del tema oggetto del dibattito in corso, ritiene necessaria un'inversione di tendenza, anche sul piano culturale, per superare le gravi carenze che connotano la rete di servizi a supporto dei disabili e per garantire a questi ultimi un effettivo inserimento nel mondo del lavoro. Lamentata inoltre l'inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate a favore delle persone non autosufficienti, auspica una profonda revisione delle politiche sociali al fine di garantire un adeguato sostegno ai disabili ed alle loro famiglie.

EUGENIA MARIA ROCCELLA, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Nel ringraziare tutti i partecipanti alla discussione, dichiara che il Governo si rimette all'Assemblea sulla mozione Delfino n. 1-00079, purché riformulata.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Livia Turco n. 1-00071 (Nuova formulazione) e approva la mozione Delfino n. 1-00079, nel testo riformulato; respinge la mozione Mura n. 1-00082 e approva infine la mozione Laura Molteni n. 1-00084.

Pag. X

Sull'ordine dei lavori.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Esprime, anche a nome del suo gruppo, solidarietà al Presidente della Repubblica Napolitano, oggetto, a suo avviso, di attacchi da parte del deputato Di Pietro.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Giudica del tutto infondati e vergognosi i rilevi critici formulati dal deputato Cicchitto, ritenendo che il deputato Di Pietro abbia unicamente invitato il Presidente della Repubblica a svolgere con imparzialità il proprio mandato.

PRESIDENTE. Invita il deputato Evangelisti a non usare espressioni che non appartengono al linguaggio parlamentare.

MARINA SERENI (PD). Si associa alle doverose espressioni di solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nell'esprimere piena solidarietà al Presidente della Repubblica, arbitro imparziale e garante del corretto funzionamento delle istituzioni democratiche del Paese, auspica il ripetersi dello scatto di orgoglio nazionale verificatosi in merito alla vicenda evocata.

GIOVANNI DIMA (PdL). Stigmatizza il fatto che l'Italia dei Valori sia stato l'unico gruppo parlamentare a non esprimere la propria solidarietà al Presidente della Camera per l'attacco subito nei giorni scorsi presso l'Università La Sapienza di Roma.

PRESIDENTE. Nel ritenere che l'applauso dell'Assemblea abbia rappresentato la più evidente dimostrazione dell'alta considerazione che la Camera dei deputati nutre nei confronti dell'attuale Presidente della Repubblica, quale garante dei diritti e dei doveri dei cittadini, nonché solerte difensore delle prerogative dei parlamentari, ribadisce la liceità del diritto alla critica politica senza però che questo mai travalichi il rispetto nei confronti di chi rappresenta la Nazione.

Seguito delle comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia, ai sensi dell'articolo 86 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, come modificato dall'articolo 2, comma 29, della legge 25 luglio 2005, n. 150.

Nella seduta del 27 gennaio 2009 il Ministro della giustizia ha reso le comunicazioni e si è svolta la relativa discussione.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori risoluzioni Di Pietro n. 6-00013, Vietti n. 6-00014 e Ferranti n. 6-00015.
Avverte altresì che è stata presentata una nuova formulazione della risoluzione Bernardini n. 6-00012.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Manifesta preliminarmente soddisfazione per i contenuti del dibattito svoltosi a seguito delle sue comunicazioni, che ritiene sia la testimonianza di un'ampia disponibilità a dar vita ad un percorso condiviso di riforma della giustizia che, ponendo al centro le esigenze dei cittadini italiani, persegua l'obiettivo di attuare pienamente il principio del giusto processo e di risolvere finalmente l'annoso problema della lentezza dei procedimenti; esprime quindi parere favorevole sulle risoluzioni Costa n. 6-00011, Bernardini n. 6-00012 (Nuova formulazione) e Vietti n. 6-00014 e parere contrario sulle risoluzioni Di Pietro n. 6-00013 e Ferranti n. 6-00015.

(Dichiarazioni di voto)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Espresso apprezzamento per la relazione del Ministro della giustizia, che giudica onesta ed impietosa, lamenta tuttavia la mancata individuazione in essa di congrue misure in grado di risolvere le problematiche che affliggono il sistema giudiziario, stigmatizzando altresì la cultura che ispira l'azione del Governo in materia ed i drastici tagliPag. XIda questo apportati alle risorse destinate all'amministrazione della giustizia. Ricordate le iniziative legislative presentate dal suo gruppo volte ad una riforma organica dell'ordinamento giudiziario, ribadisce la strenua opposizione della sua parte politica alle prospettate riforme costituzionali in materia, che giudica volte ad instaurare un deleterio e indebito controllo del potere politico sull'esercizio della funzione giurisdizionale.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Rileva con soddisfazione che il dibattito sulle comunicazioni del Ministro della giustizia, connotato da un andamento non meramente formale e burocratico, ha consentito di individuare importanti convergenze nell'ambito della politica giudiziaria, attesa la diffusa consapevolezza della necessità di riforme finalizzate al superamento della situazione di grave sofferenza nella quale versa la giustizia italiana. Nel rivendicare altresì all'Unione di Centro il merito di essersi costantemente mostrata aperta al confronto nel merito, senza condizionamenti ideologici, sulle iniziative da assumere per migliorare il nostro sistema giudiziario, ringrazia il Ministro per il parere favorevole espresso sulla risoluzione Vietti n. 6-00014, invitandolo ad affrontare con coraggio il tema della modificazione delle circoscrizioni, al fine di allocare in maniera più razionale le risorse disponibili. Nel preannunziare, infine, la disponibilità del suo gruppo a rivedere la composizione del Consiglio superiore della magistratura, ritiene necessarie, tra l'altro, l'introduzione del giudice monocratico in tutti i giudizi civili di primo grado, una revisione dei mezzi di impugnazione civile, l'attribuzione al giudice collegiale della competenza in materia di misure cautelari penali, nonché un maggiore ricorso ai cosiddetti strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel sottolineare la necessità di pervenire tempestivamente alla individuazione di un percorso riformatore del sistema giudiziario il più possibile condiviso, auspica a tal fine una chiara ed univoca definizione delle posizioni che le forze di opposizione intendono assumere in materia. Richiamate altresì le problematiche, anche politiche, sottese alle prospettate riforme del rito del processo penale, segnatamente in tema di intercettazioni, rileva l'opportunità di non limitarsi all'approvazione di mere misure tampone non risolutive, bensì di porre mano ad un disegno riformatore di più ampio respiro volto in particolare a salvaguardare la reciproca autonomia e indipendenza della funzione giudiziaria e del potere politico.

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Osservato preliminarmente che l'azione dell'Esecutivo nell'ambito della giustizia - finora assente o lacunosa, quando non addirittura dannosa, anche a causa dell'eccessiva accondiscendenza alla politica dei tagli proposta dal Ministro Tremonti - costituisce la più rilevante opera di irresponsabilità nazionale mai posta in essere da un Governo nella storia dell'Italia repubblicana, giudica deludenti e genericamente rivendicative le comunicazioni rese dal Ministro Alfano, che invita ad aprire un serio dialogo con gli operatori del settore, al fine di individuare soluzioni condivise. Nel giudicare altresì corretta, dal punto di vista del metodo, nonché del merito, l'impostazione alla quale ha fatto riferimento il Presidente Fini, preannunzia la piena disponibilità del suo gruppo ad un confronto con la maggioranza che abbia ad oggetto un complessivo riassetto dei poteri - salvaguardando gli equilibri sanciti dalla Costituzione, nonché i principi di autonomia e indipendenza della magistratura - e non la sola giurisdizione. Nell'evidenziare, infine, le divisioni emerse all'interno della maggioranza in tema di intercettazioni, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione Costa n. 6-00011 e l'astensione sulle risoluzioni Vietti n. 6-00014, Di Pietro n. 6-00013 e Bernardini (Nuova formulazione) n. 6-00012.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Espressa condivisione per le considerazioni formulate dal Ministro della giustizia nella suaPag. XIIrelazione, che giudica un contributo fondamentale all'avvio di un condiviso percorso riformatore del sistema giudiziario nonché alla composizione del confronto spesso conflittuale fra le forze politiche sul tema, sottolinea la necessità che una riforma organica dell'ordinamento giudiziario preveda la separazione delle carriere di giudici e magistrati, la rivisitazione dei meccanismi che sovrintendono alla composizione e al funzionamento del Consiglio superiore della magistratura e la rimodulazione della disciplina della custodia cautelare in carcere. Manifestata forte indignazione per il recente accentuarsi del grave fenomeno dell'uso politico della giustizia ad opera di limitati settori della magistratura, giunti financo alla scontro reciproco, esprime apprezzamento per l'apertura al dialogo ed al confronto politico manifestata dal Ministro della giustizia attraverso l'espressione di un parere favorevole su risoluzioni diverse ma accomunate dalla ispirazione garantista dei disegni di riforma ivi prospettati.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le risoluzioni Costa n. 6-00011 e Bernardini n. 6-00012 (Nuova formulazione); respinge quindi la risoluzione Di Pietro n. 6-00013, nella parte non preclusa, approva la risoluzione Vietti n. 6-00014 e respinge la risoluzione Ferranti n. 6-00015, nella parte non preclusa.

La seduta, sospesa alle 14,25, è ripresa alle 15,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

PRESIDENTE. Avverte che il rappresentante del Governo ha comunicato che, a causa di un impedimento, non gli è stato possibile giungere in Aula in coincidenza con la ripresa della seduta; nel deprecare l'accaduto, ritiene di dover sospendere la seduta fino alle 15,40.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Deprecata la scarsa importanza attribuita dal Governo all'istituto del question time, chiede di conoscere le motivazioni che, al momento, hanno impedito al Ministro di rispondere alle previste interrogazioni a risposta immediata.

FABIO EVANGELISTI (IdV). A nome del suo gruppo, giudica deprecabile l'atteggiamento del Governo, invitando la Presidenza ad assumere una formale iniziativa di censura nei confronti dell'Esecutivo.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Nel ritenere che il Governo abbia mostrato una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento e degli italiani, auspica che il previsto question time possa svolgersi normalmente.

La seduta, sospesa alle 15,15, è ripresa alle 15,40.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-00333, sul rapporto tra azione di governo e programma elettorale.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57) - Replica il deputato ANGELO COMPAGNON (UdC), che giudica non soddisfacente la risposta fornita dal rappresentante del Governo.

MATTEO SALVINI (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00334, sulle iniziative per garantire una corretta registrazione informatica dei rapporti di lavoro.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 58) - Replica il deputato MATTEO SALVINI (LNP), che invita il Governo a moltiplicare i controlli sulle imprese edili richiamate nell'atto ispettivo, che, a suo avviso, attuano una concorrenza sleale nei confronti delle imprese padane.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00335, sugli intendimenti del Governo in merito al centro di soccorso e prima accoglienza di Lampedusa.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60) - Replica il deputato DARIO FRANCESCHINI (PD), che si dichiara totalmente insoddisfatto per una risposta che ritiene basata su dati non corretti.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00336, sulle misure a sostegno della popolazione di Lampedusa e sulle politiche del Governo in tema di contrasto all'immigrazione clandestina.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62) - Replica il deputato GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL), che, pur condividendo la politica del Governo in materia di immigrazione, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra l'interrogazione Donadi n. 3-00337, sulle iniziative per garantire la sicurezza sulle linee ferroviarie, con particolare riferimento al ripristino del doppio macchinista e alla verifica delle cause dei recenti incidenti verificatisi sui treni ETR.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63) - Replica il deputato AURELIO SALVATORE MISITI (IdV), che, nel dichiararsi insoddisfatto della risposta, giudica indispensabile il mantenimento di un adeguato livello di sicurezza per i cittadini.

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Illustra la sua interrogazione n. 3-00338, sulle problematiche inerenti la situazione idrogeologica della Calabria.

GIANFRANCO ROTONDI, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65) - Replica il deputato FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R), che, nel giudicare non convincente la risposta del Ministro, lamenta l'inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate per risolvere la grave situazione idrogeologica della Calabria.

GIULIO SANTAGATA (PD). Parlando per fatto personale, precisa, in riferimento a talune affermazioni del Ministro Rotondi, che il Governo Prodi aveva introdotto limiti molto stringenti relativamente all'uso di aerei di Stato da parte di componenti dell'Esecutivo.

La seduta, sospesa alle 16,15, è ripresa alle 16,25.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantaquattro.

Per un richiamo al Regolamento e sull'ordine dei lavori.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Lamenta che, dall'inizio della legislatura, è stato sistematicamente violato l'articolo 135-bis, comma 2, del Regolamento, atteso che in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata non sono mai intervenuti né il Presidente del Consiglio né i titolari di importanti Dicasteri. Giudica, inoltre, inaccettabile l'atteggiamento arrogante assunto nella seduta odierna dal Ministro Rotondi.

Pag. XIV

MARIO TASSONE (UdC). Lamenta che la scelta dei temi da affrontare in sede di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è inopinatamente condizionata dalla disponibilità dei rappresentanti del Governo anziché dalla effettiva urgenza delle relative problematiche.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Giudica scorrette e sgradevoli le affermazioni del Ministro Rotondi, anche alla luce del fatto che il Governo Berlusconi ha eliminato molte delle norme restrittive previste dal Governo Prodi sull'utilizzo degli aerei di Stato.

PRESIDENTE. Nell'assicurare che la Presidenza inviterà il Governo ad attenersi al rigoroso rispetto del Regolamento, riterrebbe opportuna, sulla base dell'esperienza maturata, una riflessione sulle eventuali modifiche da apportare all'istituto del question time. Ribadisce, quindi, che la Presidenza stigmatizza il ritardo con il quale il Ministro Rotondi è giunto oggi in Aula per prendere parte allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

Sulle dimissioni del deputato Giancarlo Pittelli.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera di dimissioni inviata alla Presidenza dal deputato Giancarlo Pittelli (vedi resoconto stenografico pag. 69).
Avverte che la votazione sull'accettazione delle dimissioni del deputato Giancarlo Pittelli avrà luogo a scrutinio segreto mediante procedimento elettronico.

GIANCARLO PITTELLI (PdL). Richiamata la vicenda giudiziaria nella quale è stato coinvolto sulla base di accuse calunniose, false e strumentali, evidenzia che con le sue dimissioni intende sollecitare il Parlamento ad una riforma del settore della giustizia che, nel rispetto dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura, garantisca regole certe, tutelando i cittadini da ingiuste aggressioni mediatiche, come quelle di cui è stato vittima sulla base di dati assolutamente falsi. Rivolge, quindi, un ossequio al Presidente della Repubblica, al Parlamento ed a tutti i magistrati che compiono fino in fondo il loro dovere con senso di responsabilità ed abnegazione, garantendo il rispetto della legalità.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Nel dichiarare voto contrario sulle dimissioni del deputato Pittelli, del quale apprezza le doti umane e politiche, denuncia la spregiudicatezza con cui esponenti della magistratura ed organi di informazione hanno accusato ingiustamente il deputato Pittelli, ponendo in essere anche una grave aggressione alla stessa istituzione parlamentare.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel sottolineare la rilevanza e la delicatezza delle argomentazioni svolte dal deputato Pittelli, dichiara l'astensione del suo gruppo sulle relative dimissioni, precisando i motivi per i quali la sua parte politica intende discostarsi dalla consuetudine instauratasi in materia.

MARIO TASSONE (UdC). Rilevato che la vicenda che ha interessato il deputato Pittelli, oltre ad avere rilevanza personale, evidenzia lo stato di profondo malessere che connota la magistratura italiana, auspica che si possa addivenire al più presto ad una situazione che garantisca un effettivo equilibrio democratico. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo esprimerà voto contrario sulle dimissioni all'ordine del giorno.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-MpA). Dichiara il voto contrario della sua componente politica sulle dimissioni del deputato Pittelli, al quale esprime solidarietà, stigmatizzando la campagna mediatica diffamatoria di cui è stato vittima.

Pag. XV

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel sottolineare la necessità di procedere al più presto ad una riforma del settore della giustizia che garantisca effettivamente indipendenza e autonomia ai poteri dello Stato, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulle dimissioni del deputato Pittelli.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel riconoscere l'inusualità del gesto del deputato Pittelli, che giudica apprezzabile, dichiara di non condividere le argomentazioni emerse nel dibattito, che hanno connotato le dimissioni stesse quale mero atto politico; ritiene, infatti, che il deputato Pittelli avrebbe dovuto opportunamente chiarire la sua posizione dinanzi agli organi giudiziari. Nell'auspicare una positiva definizione della relativa vicenda, invita il deputato Pittelli a chiedere al proprio gruppo di appartenenza di votare a favore delle sue dimissioni. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo.

GIANCARLO LEHNER (PdL). Manifesta apprezzamento per la richiesta di dimissioni presentata dal deputato Pittelli, che ha dovuto subire ingiuste accuse da parte di un magistrato e di organi mediatici.

La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge le dimissioni del deputato Pittelli.

Seguito della discussione delle mozioni Pollastrini n. 1-00070, Mura n. 1-00083 e Cicchitto n. 1-00085: Iniziative per prevenire e contrastare la violenza sessuale e di genere.


Nella seduta del 12 dicembre 2008 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate nuove formulazioni delle mozioni all'ordine del giorno, che, pur differendo nelle premesse, recano tutte un identico dispositivo.

Sull'ordine dei lavori.
LORENZO RIA (PD). Ritiene che le dimissioni volontarie presentate dai deputati dovrebbero essere accolte senza essere sottoposte al voto dell'Assemblea, ricordando di aver presentato in tal senso una proposta di modificazione del Regolamento, della quale sollecita l'iscrizione all'ordine del giorno.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Precisa che la questione potrà essere esaminata dalla Giunta per il Regolamento.

Si riprende la discussione.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Si rimette all'Assemblea sulle parti motive delle mozioni in esame, esprimendo altresì parere favorevole sugli identici dispositivi riformulati.

(Dichiarazioni di voto)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Espressa preliminarmente solidarietà, a nome della sua parte politica, alle donne vittime di odiosi episodi di inconcepibile brutalità e rivolto un ringraziamento alle Forze dell'ordine per la proficua opera svolta, auspica il rigoroso perseguimento da parte della magistratura dei responsabili di atti di violenza. Nel manifestare altresì apprezzamento per il disegno di legge del Governo recante misure contro gli atti persecutori, invita l'Esecutivo a promuovere un significativo inasprimento delle pene previste per i reati di violenza sessuale nonché misure volte a contrastare efficacemente l'immigrazione clandestina, confermando in tal senso il pieno sostegno della propria parte politica. Dichiara infine il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione CicchittoPag. XVIn. 1-00085 (Nuova formulazione) e sugli altri documenti di indirizzo volti a fornire un fattivo contributo alla lotta alla violenza sessuale.

SILVANA MURA (IdV). Nel rinviare alle considerazioni svolte nel corso della discussione sulle linee generali, manifesta apprezzamento per la predisposizione di un dispositivo unitario delle mozioni in esame, che ritiene emblematica dell'ampio consenso registratosi sull'esigenza di contrastare efficacemente, anche mediante lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie, qualsiasi forma di violenza sessuale e di genere, tutelando altresì il diritto delle persone omosessuali al riconoscimento di una pari dignità sociale. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sull'identico dispositivo dei documenti di indirizzo all'ordine del giorno.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Nell'esprimere preliminarmente orrore ed indignazione per i gravi episodi di violenza sessuale recentemente verificatisi e rivolto un sentito apprezzamento alle Forze dell'ordine per l'attività brillantemente svolta al riguardo, rileva con soddisfazione come tutte le forze politiche abbiano individuato un percorso condiviso di misure da porre in atto per prevenire e contrastare la violenza sessuale, lanciando un segnale forte ed unitario al Paese. Nel sottolineare la necessità di promuovere una cultura della parità e del rispetto, nonché di intensificare la lotta alla immigrazione clandestina e l'impegno per garantire la sicurezza dei cittadini, stigmatizza l'avvenuta adozione, da parte della magistratura, di provvedimenti giudiziari che reputa assai discutibili, ribadendo la necessità di approvare sollecitamente una nuova disciplina della materia volta ad inasprire le pene e le misure detentive.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Espresso apprezzamento per la convergenza registratasi su un dispositivo unitario delle mozioni all'ordine del giorno, giudica necessario un impegno serio di tutte le forze politiche per affrontare alla radice la problematica della violenza sulle donne, in relazione alla quale sono finora mancate risposte credibili. Manifesta, quindi, perplessità per il fatto che l'importante tema trattato negli atti di indirizzo in esame possa strumentalmente essere usato per affermare principi in materia di orientamento sessuale che appaiono estranei al dettato costituzionale ed in contrasto con il concetto di famiglia fondata sul matrimonio, che va tutelata e sostenuta in quanto fonte di benessere. Auspica, infine, l'assunzione di iniziative volte a rimuovere le cause che spesso inducono le donne a non denunciare gli atti di violenza subiti.

BARBARA POLLASTRINI (PD). Nel ricordare l'impegno profuso dalla sua parte politica nella individuazione e nella promozione di iniziative volte a contrastare e prevenire la violenza sessuale, sottolinea il carattere articolato e multiforme di tale drammatico fenomeno, che reputa un tema globale trasversale a tutte le società contemporanee.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

BARBARA POLLASTRINI (PD). Nel rilevare come la tutela dei diritti umani e civili delle donne si ponga oggi come la più avanzata frontiera della democrazia, rammenta il percorso già proficuamente avviato sul tema dal precedente Governo, volto all'adozione di un piano d'azione integrato. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul dispositivo comune dei documenti di indirizzo presentati, nonché sulla parte motiva della sua mozione n. 1-00070 (Nuova formulazione).

BARBARA SALTAMARTINI (PdL). Sottolineato che la violenza fisica e sessuale sulle donne costituisce una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani, giudica importante il fatto che si sia pervenuti ad un dispositivo unitario delle mozioni all'ordine del giorno. Nel ringraziare, quindi, il Ministro Carfagna per il parerePag. XVIIespresso sugli atti di indirizzo in esame, manifesta disponibilità a collaborare fattivamente ad un piano d'azione contro la violenza sulle donne.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Espressa soddisfazione per la disponibilità mostrata dal Governo a prevedere il gratuito patrocinio per le donne vittime dei reati di violenza sessuale, auspica che l'Esecutivo proponga ulteriori provvedimenti più restrittivi in materia.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FILIPPO ASCIERTO (PdL).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli identici dispositivi delle mozioni all'ordine del giorno e respinge le parti motive delle mozioni Pollastrini n. 1-00070 (Nuova formulazione) e Mura n. 1-00083 (Nuova formulazione); approva altresì la parte motiva della mozione Cicchitto n. 1-00085 (Nuova formulazione).

Seguito della discussione della mozione Soro n. 1-00054: Iniziative volte alla presentazione delle dimissioni da parte del sottosegretario di Stato Nicola Cosentino.

Nella seduta del 20 gennaio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Osserva che il Governo ha richiesto, in via precauzionale, informazioni su eventuali imputazioni a carico del sottosegretario Cosentino alla procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli, che ha risposto di non poter fornire alcuna notizia trattandosi di indagine coperta da segreto. Rilevato, quindi, che non risulta formalizzata alcuna accusa a carico del predetto sottosegretario, esprimere parere contrario sulla mozione Soro n. 1-00054.

(Dichiarazioni di voto)

ANTONIO MILO (Misto-MpA). Nel reputare il documento di indirizzo in esame fondato su mere indiscrezioni giornalistiche, che giudica peraltro contraddittorie, nonché riconducibili ad un orientamento pregiudiziale di parte dell'opposizione, sottolinea l'impegno profuso dalla sua parte politica per l'affermazione e la tutela del principio costituzionale della presunzione di innocenza.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

ANTONIO MILO (Misto-MpA). Nel sottolineare come la necessaria ricerca della trasparenza dell'azione politico-amministrativa non debba giungere ad intaccare il rispetto delle garanzie giurisdizionali costituzionalmente previste in nome di una deleteria cultura del sospetto, dichiara il voto contrario della sua componente politica sulla mozione Soro n. 1-00054.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ricordato che il suo gruppo ha convintamente sottoscritto la mozione in esame, ritiene che il sottosegretario Cosentino, al quale augura di dimostrare l'assoluta estraneità ai fatti a lui imputati, avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni dal suo incarico governativo per sottrarre l'istituzione da lui rappresentata alle negative conseguenze della situazione in atto. Ricorda, quindi, il precedente dell'allora Ministro Di Pietro, prontamente dimessosi.

LAURA GARAVINI (PD). Rilevato preliminarmente che compete solo alla magistratura valutare la fondatezza delle accuse rivolte al sottosegretario Cosentino, precisa che la mozione presentata dal suo gruppo non si basa su valutazioni giuridiche, ma su ragioni di etica politica, affinché sia garantita la trasparenza, la legalità e il pieno rispetto dell'istituzione parlamentare e dell'intero Paese. Ritiene, quindi, che il sottosegretario debba responsabilmente rassegnare le dimissioni,Pag. XVIIIal fine di evitare che sussistano sospetti che potrebbero incidere negativamente sull'esercizio delle sue funzioni.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Milo, giudica la mozione in esame infondata sul piano del diritto, atteso che è basata su mere informazioni giornalistiche, ed inopportuna sul piano politico ed etico, considerato che i parlamentari dovrebbero difendere il ruolo istituzionale di un membro del Governo da affermazioni calunniose della stampa. Auspicato, quindi, un atteggiamento di maggiore coerenza da parte di taluni esponenti dell'opposizione, dichiara voto contrario sulla mozione Soro n. 1-00054.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Dichiara l'astensione sulla mozione Soro n. 1-00054.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, auspica che la votazione si svolga in modo regolare.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la mozione Soro n. 1-00054.

Seguito della discussione del disegno di legge: Misure contro gli atti persecutori (A.C. 1440-A ed abbinate).

Nella seduta del 20 gennaio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato il subemendamento 0.5.0200.1.

(Esame dell'articolo 1)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 1 i deputati LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), FABIO EVANGELISTI (IdV), ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL) e DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R).

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Vietti 1.58 e Pecorella 1.78 nonché sugli emendamenti Pecorella 1.79, Contento 1.76 e 1.65, Mussolini 1.72, Lussana 1.50 e Ferranti 1.77; invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti Lo Presti 1.57, Mussolini 1.73, Contento 1.64, Di Pietro 1.53 e Pecorella 1.80, degli identici emendamenti Di Pietro 1.52, Contento 1.63 e Sisto 1.75, nonché dell'articolo aggiuntivo Mussolini 1.01. Esprime, infine, parere contrario sulle restanti proposte emendative riferite all'articolo 1.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.

ANNA ROSSOMANDO (PD). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti Vietti 1.58 e Pecorella 1.78.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato DONATELLA FERRANTI (PD).

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le ragioni sottese all'emendamento Vietti 1.58.

GAETANO PECORELLA (PdL). Illustra le finalità del suo emendamento 1.78, volto a garantire che non si applichi il reato meno grave.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel preannunziare che il suo gruppo, condividendo l'esigenza di introdurre una normativa contro gli atti persecutori, esprimerà voto favorevole sul disegno di legge in esame, manifesta un orientamento contrario agli identici emendamenti in esame.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.

Pag. XIX

PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Chiarisce le ragioni del parere favorevole espresso sugli identici emendamenti Vietti 1.58 e Pecorella 1.78.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'esiguo numero di deputati Segretari presenti in Aula, che non consente un adeguato controllo delle tessere di votazione.

PRESIDENTE. Invita il deputato Lucà ad assumere le funzioni di Segretario ed a concorrere al controllo delle tessere di votazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Vietti 1.58 e Pecorella 1.78.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento Pecorella 1.79.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo sull'emendamento Pecorella 1.79.

GAETANO PECORELLA (PdL). Illustra le finalità del suo emendamento 1.79.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Esprime apprezzamento per il contenuto dell'emendamento Pecorella 1.79.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Pecorella 1.79.

PIERLUIGI MANTINI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Vietti 1.61, prospettandone una possibile riformulazione.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Vietti 1.61.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo sull'emendamento Vietti 1.61.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.61.

MARILENA SAMPERI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 1.68.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara voto contrario sull'emendamento Samperi 1.68.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Ritiene che l'emendamento in esame ampli eccessivamente la sfera di discrezionalità del giudice e si ponga in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Samperi 1.68.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Contento 1.76.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Contento 1.76.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Contento 1.76.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Ritira il suo emendamento 1.73.

ANTONIO DI PIETRO (IdV) e MANLIO CONTENTO (PdL). Ritirano i rispettivi emendamenti 1.52 e 1.63.

CINZIA CAPANO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Contento 1.65.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta un orientamento contrario all'emendamentoPag. XXContento 1.65, sul quale, tuttavia, ritiene che ciascun deputato debba esprimersi secondo coscienza.

MANLIO CONTENTO (PdL). Precisa le ragioni sottese alla presentazione del suo emendamento 1.65.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATELLA FERRANTI (PD) e ANNA ROSSOMANDO (PD).

CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara che non esprimerà voto favorevole sull'emendamento Contento 1.65.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Giudica iniqua la circostanza aggravante prevista dall'emendamento in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATA LENZI (PD) e ANNA PAOLA CONCIA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Contento 1.65.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di febbraio 2009 ed il conseguente aggiornamento del programma, predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 126).

Modifica nella costituzione della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Comunica che la Giunta per le autorizzazioni, nella seduta odierna, ha eletto vicepresidente il deputato Domenico Zinzi.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

IVANO STRIZZOLO (PD). Ricordata la figura del professor Onorio Bolzon, recentemente scomparso, sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 29 gennaio 2009, alle 14.

(Vedi resoconto stenografico pag. 130).

La seduta termina alle 21,25.