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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 123 di giovedì 29 gennaio 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta, comincia alle 14,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 22 gennaio 2009.

PRESIDENTE. Invita i deputati della componente politica Movimento per l'Autonomia del gruppo Misto a lasciare liberi i banchi del Governo in cui hanno preso posto.
Preso atto che l'invito non viene accolto, richiama all'ordine per due volte i deputati Milo, Latteri, Iannaccone, Belcastro e Lo Monte ed invita i deputati Questori a provvedere affinché siano liberati i banchi del Governo.
Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,10, è ripresa alle 14,20.

PRESIDENTE. Nel prendere atto che i banchi del Governo sono stati liberati, assicura che riferirà l'accaduto al Presidente della Camera affinché ne investa l'Ufficio di Presidenza.

I deputati in missione sono ottantasette.

Sull'ordine dei lavori.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Lamentati i reiterati ritardi con cui il Governo risponde agli atti di sindacato ispettivo, invita l'Esecutivo ad assumere un atteggiamento più rispettoso nei confronti dei parlamentari.

ANDREA LULLI (PD). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Compagnon, sollecitando una maggiore puntualità del Governo nella risposta agli atti di sindacato ispettivo presentati presso la X Commissione.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Ricordato che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo non si è registrato un consenso unanime sulla calendarizzazione del disegno di legge di riforma della legge elettorale europea, inserito nel calendario dei lavori per decisione del Presidente della Camera - alla quale manifesta netta contrarietà -, rivolge un appello a tutti i gruppi affinché non sia inserita nel suddetto provvedimento una soglia di sbarramento che risulterebbe gravemente penalizzante per le forze politiche a forte radicamento nelle realtà territoriali del Paese.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA). Ricorda che il presidente del gruppo Misto si è espresso in senso contrario alla calendarizzazione del provvedimento sulla legge elettorale per le elezioni europee nella sede della Conferenza dei presidenti di gruppo.

FABIO GARAGNANI (PdL). Invita la Presidenza della Camera ad una maggiore attenzione nel trasmettere gli atti di sindacato ispettivo ai Ministri competenti.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, affinché interessi il Governo, le considerazioni concernenti il sindacato ispettivo, nonché quelle relative al calendario predisposto, a seguito della Conferenza dei presidenti di gruppo, come previsto dal Regolamento.

Pag. VI

Seguito della discussione del disegno di legge: Misure contro gli atti persecutori (A.C. 1440-A ed abbinate).

Nella seduta del 28 gennaio 2009 è iniziato l'esame dell'articolo 1 e delle relative proposte emendative.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 1.100, in relazione al quale i gruppi hanno rinunziato alla presentazione di subemendamenti.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Ripresa esame dell'articolo 1)

PIERLUIGI MANTINI (PD). Richiama le ragioni per le quali il suo gruppo esprimerà voto favorevole sull'emendamento Luciano Dussin 1.51.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Invita il relatore ed il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 1.51, del quale illustra le finalità.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Luciano Dussin 1.51, purché riformulato.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 1.51.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Sottolinea l'importanza dell'emendamento Luciano Dussin 1.51.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GAETANO PECORELLA (PdL) e DONATELLA FERRANTI (PD).

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel dichiarare voto favorevole sull'emendamento Luciano Dussin 1.51, ritiene che le legittime preoccupazioni espresse dal deputato Pecorella possano essere superate tramite un'ulteriore riformulazione dello stesso.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MANLIO CONTENTO (PdL).

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire una riformulazione tecnicamente corretta dell'emendamento Luciano Dussin 1.51.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta avanzata dal relatore, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,55, è ripresa alle 15,15.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Modificando il precedente avviso, invita al ritiro dell'emendamento Luciano Dussin 1.51 e Ferranti 1.77.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli ulteriori emendamenti 1.101 e 2.100, in ordine ai quali i gruppi hanno comunicato di rinunciare alla presentazione di subemendamenti.

LUCIANO DUSSIN (LNP) e ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ritirano i rispettivi emendamenti 1.51 e 1.54.

LUCIA CODURELLI (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Mussolini 1.72.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

Pag. VII

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Mussolini 1.72.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Accetta l'emendamento 1.100 della Commissione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 1.100 della Commissione e Lussana 1.50.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Auspica il ritiro dell'emendamento Vietti 1.67.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Vietti 1.67.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento Vietti 1.67.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.67.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ritira il suo emendamento 1.55.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Illustra le finalità del suo emendamento 1.70.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Chiarisce le ragioni del parere contrario espresso sull'emendamento Mussolini 1.70.

CINZIA CAPANO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Mussolini 1.70.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mussolini 1.70.

DONATELLA FERRANTI (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento Vietti 1.66.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 1.66 e 1.37.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Accetta l'emendamento 1.101 della Commissione.

GAETANO PECORELLA (PdL). Esprime dissenso sulla formulazione dell'emendamento 1.101 della Commissione.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ritiene che l'emendamento 1.101 della Commissione abbia recepito tutte le istanze contenute negli emendamenti che risulteranno preclusi a seguito della sua eventuale approvazione.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ritiene opportuna una ulteriore riflessione sulla materia oggetto dell'emendamento Pecorella 1.80, ancorché precluso.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL).

CAROLINA LUSSANA (LNP). Esprime condivisione per la formulazione dell'emendamento 1.101 della Commissione.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Condivide la formulazione dell'emendamento Pecorella 1.80.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ANNA ROSSOMANDO (PD) e JOLE SANTELLI (PdL).

ROBERTO RAO (UdC). Nel condividere le preoccupazioni espresse dal deputato Pecorella, giudica accettabile la formulazione dell'emendamento 1.101 della Commissione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 1.101 della Commissione, nonché l'articolo 1, nel testo emendato.

Pag. VIII

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Insiste per la votazione del suo articolo aggiuntivo 1.01.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mussolini 1.01.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamenta che non gli è stato consentito di intervenire per dichiarazione di voto e di fornire indicazioni al suo gruppo sulla posizione da assumere nella votazione dell'articolo aggiuntivo Mussolini 1.01.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Invita la Presidenza ad annullare la votazione testé svoltasi e a disporne la ripetizione.

MASSIMO DONADI (IdV). Si rimette alla valutazione della Presidenza in merito alla questione precedentemente sollevata dal deputato Di Pietro.

PRESIDENTE. In considerazione della delicatezza della materia, ritiene di poter annullare la votazione dell'articolo aggiuntivo Mussolini 1.01.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Ricordato che l'annullamento di una votazione viene generalmente disposto dalla Presidenza solo in casi assolutamente eccezionali, invita a non creare un discutibile precedente.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Si appella alla sensibilità dell'Assemblea affinché si ponga rimedio al disguido verificatosi in occasione dell'ultima votazione.

ITALO BOCCHINO (PdL). Ribadita l'eccezionalità dell'annullamento di una votazione, ritiene che nel caso di specie non ne sussistano i presupposti.

ROBERTO COTA (LNP). Rileva che, nel caso di specie, l'annullamento e la ripetizione di una votazione costituirebbero un precedente molto pericoloso.

PRESIDENTE. Preso atto delle considerazioni svolte dai deputati intervenuti, ritiene di non poter accedere alla richiesta di annullamento della votazione dell'articolo aggiuntivo Mussolini 1.01.

(Esame dell'articolo 2)

Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 2 i deputati EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD), LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP) e BEATRICE LORENZIN (PdL).

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Riterrebbe opportuno che gli interventi si attenessero alla materia dell'ammonimento, di cui all'articolo 2.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, nel prendere atto della decisione precedentemente assunta dalla Presidenza, ritiene che, alla luce dei precedenti, sarebbe stata pienamente giustificata una diversa determinazione.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.100 della Commissione ed invita al ritiro dei restanti emendamenti, sui quali esprime altrimenti parere contrario.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.

ROBERTO RAO (UdC). Insiste per la votazione dell'emendamento Vietti 2.55.

PASQUALE CIRIELLO (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Vietti 2.55.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.55.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ritira il suo emendamento 2.52.

Pag. IX

CINZIA CAPANO (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 2.51, del quale richiama le finalità.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Invita l'Assemblea ad esprimere voto favorevole sull'emendamento Capano 2.51, che giudica di buonsenso.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Sottolinea la necessità di valutare con attenzione l'emendamento Capano 2.51, ritenendo che le norme recate dall'articolo 2 potrebbero indurre ad una modifica del codice di procedura penale.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Precisa le ragioni della formulazione dell'emendamento 2.100 della Commissione, del quale sottolinea il carattere innovativo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Capano 2.51.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Accetta l'emendamento 2.100 della Commissione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.100 della Commissione.

PASQUALE CIRIELLO (PD). Segnala un errore materiale nel testo del suo emendamento 2.56, del quale illustra le finalità.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ciriello 2.56, nel testo corretto, ed approva l'articolo 2, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 3)

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.

ROBERTO RAO (UdC). Ritira l'emendamento Vietti 3.4 ed insiste per la votazione dell'emendamento Vietti 3.6.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a garantire la regolarità delle votazioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 3.6.

DONATELLA FERRANTI (PD). Insiste per la votazione del suo emendamento 3.51.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ferranti 3.51 ed approva l'articolo 3.

(Votazione dell'articolo 4)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 5)

Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 5 i deputati ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R), CINZIA CAPANO (PD), JOLE SANTELLI (PdL) e ANNA PAOLA CONCIA (PD).

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Rileva di aver già annunciato il ripristino del fondo sui centri antiviolenza.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Ribadisce la legittimità della domanda rivolta al Ministro Carfagna in ordine alle risorse finanziarie stanziate.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD). Osserva che il ripristino del fondo sui centriPag. Xantiviolenza è strettamente correlato all'iniziativa parlamentare del suo gruppo.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Chiede chiarimenti in merito all'allocazione in bilancio dei fondi richiamati dal Ministro.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Invita l'Assemblea ad attenersi strettamente al merito della materia oggetto del provvedimento in esame.

LAURA RAVETTO (PdL). Rivendica alla sua parte politica il merito di aver proposto il ripristino dei fondi destinati ai centri antiviolenza.

Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 5 i deputati CAROLINA LUSSANA (LNP), ILEANA ARGENTIN (PD), ANNA PAOLA CONCIA (PD), LINO DUILIO (PD) e ROLANDO NANNICINI (PD).

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.5.0200.1 della Commissione, accetta l'articolo aggiuntivo 5.0200 del Governo ed esprime parere favorevole sull'emendamento Lussana 5.50; invita, infine, al ritiro delle restanti proposte emendative, esprimendo altrimenti parere contrario.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ritira tutti i suoi emendamenti riferiti all'articolo 5.

ROBERTO RAO (UdC). Ritira l'emendamento Vietti 5.55.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Lussana 5.50 e l'articolo 5, nel testo emendato.

MARILENA SAMPERI (PD). Non accede all'invito al ritiro degli articoli aggiuntivi all'articolo 5 presentati dal suo gruppo, finalizzati a promuovere attività volte alla prevenzione, all'informazione ed al sostegno delle vittime di atti persecutori.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo su tutti gli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Pollastrini 5.050.

DONATELLA FERRANTI (PD). Non accede all'invito al ritiro del suo articolo aggiuntivo 5.051, volto a favorire l'assistenza alle vittime degli atti persecutori e la prevenzione del medesimo fenomeno criminoso.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'articolo aggiuntivo Ferranti 5.051; approva quindi il subemendamento 0.5.0200.1 della Commissione e l'articolo aggiuntivo 5.0200 del Governo, come subemendato.

MARIO PEPE (PdL). Chiarisce le motivazioni del voto contrario da lui espresso sugli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.

ENZO RAISI (PdL). Richiama anch'egli le motivazioni dei voti da lui consapevolmente espressi sugli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 5.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene incongrue le giustificazioni addotte dal deputato Raisi.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo Melis 5.052 richiamando le finalità di monitoraggio ad esso sottese.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Melis 5.052.

Pag. XI

(Esame dell'articolo 6)

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento 6.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 6.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e l'articolo 6 nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 7)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Accetta gli ordini del giorno Di Pietro n. 3, Vietti n. 7 (Nuova formulazione), Frassinetti n. 8 e Ghizzoni n. 13; accetta inoltre, purché riformulati, gli ordini del giorno Palomba n. 2, Mura n. 5 e Ferranti n. 12. Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Carlucci n. 6 (Nuova formulazione) e Samperi n. 10. Non accetta gli ordini del giorno Di Giuseppe n. 1, Palagiano n. 4 e Concia n. 11 ed invita al ritiro dell'ordine del giorno Lussana n. 9.

Interviene il deputato ANITA DI GIUSEPPE (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Di Giuseppe n. 1.

Intervengono i deputati ANTONIO DI PIETRO (IdV), che accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Palomba n. 2, e ANTONIO PALAGIANO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Palagiano n. 4.

Intervengono il deputato CAROLINA LUSSANA (LNP), che prospetta una possibile riformulazione del suo ordine del giorno n. 9, il Ministro per le pari opportunità MARIA ROSARIA CARFAGNA, che accetta l'ordine del giorno Lussana n. 9, nel testo riformulato, nonché i deputati ANNA PAOLA CONCIA (PD) e ANTONIO DI PIETRO (IdV).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono inoltre il deputato ROBERTO GIACHETTI (PD), il Ministro per le pari opportunità MARIA ROSARIA CARFAGNA, che accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Concia n. 11, e il deputato ANNA PAOLA CONCIA (PD), che accetta la riformulazione proposta dal suo ordine del giorno n. 11.

(Dichiarazioni di voto finale)

ROBERTO RAO (UdC). Nel manifestare soddisfazione per l'approfondito dibattito svoltosi, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, che opportunamente colma una lacuna dell'ordinamento. Nel giudicare il provvedimento ampiamente condivisibile, auspica che il testo possa essere ulteriormente migliorato nel corso dell'iter presso l'altro ramo del Parlamento, segnatamente definendo con maggiore nettezza la fattispecie criminosa e raccordando più efficacemente talune disposizioni da esso recate con i principi di ragionevolezza e proporzionalità.

PINO PISICCHIO (IdV). Nel sottolineare la rilevanza del disegno di legge in esame sul piano della tutela dei diritti fondamentali della persona, manifesta rammarico per la mancata approvazione, nella scorsa legislatura, di un provvedimento vertente su analoga materia e per il conseguente perdurare di una grave lacunaPag. XIIordinamentale in danno di molte donne vittime di atti persecutori. Ricordato inoltre il proficuo contributo offerto dalla sua parte politica nel corso dell'iter del provvedimento, svoltosi in un clima collaborativo che giudica inusuale ma propedeutico all'utile recepimento di parte dell'approfondimento istruttorio compiuto dalla II Commissione nella precedente legislatura, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Osserva preliminarmente che le politiche atte a promuovere relazioni umane sane e una cultura fondata sul valore del rispetto tra i generi non possono trovare un surrogato nell'approvazione di provvedimenti che contravvengono i principi costituzionali. Ritiene quindi che il disegno di legge in esame presenti gravi profili di incostituzionalità - segnatamente sotto il profilo dell'indeterminatezza della fattispecie criminosa e della connessa discrezionalità attribuita all'organo giurisdizionale, nonché della irragionevole compressione dei diritti di libertà della persona derivante dalla perseguibilità d'ufficio prevista dal terzo comma dell'articolo 2 -, sia di difficile applicazione e non appresti un tutela efficace delle donne, atteso il carattere non preventivo delle norme penali. Dichiara, infine, il voto contrario dei deputati Liberal Democratici sul provvedimento in esame.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Nel segnalare preliminarmente il clima di generale condivisione che ha contraddistinto il dibattito tra maggioranza e opposizione sul disegno di legge n. 1440, sottolinea come lo stesso colmi una lacuna legislativa che impediva un'adeguata tutela delle vittime di atti persecutori, purtroppo oggi in numero sempre crescente. Nell'esprimere quindi soddisfazione per l'accoglimento di un emendamento presentato dal suo gruppo e finalizzato a prevedere quale aggravante la reiterazione del comportamento illecito del persecutore, segnala la positiva introduzione delle misure cautelari e le nuove disposizioni riguardanti le Forze dell'ordine, volte ad agevolare la presentazione della denuncia del reato da parte delle vittime. Dichiara infine il voto favorevole della Lega Nord Padania su un provvedimento che a suo avviso contribuisce ad avvicinare sempre più i cittadini alle istituzioni.

BARBARA POLLASTRINI (PD). Nel sottolineare la rilevanza delle norme recate dal disegno di legge in esame, volte a colmare una grave lacuna ordinamentale nonché a prevenire e contrastare un preoccupante fenomeno che colpisce con larga prevalenza vittime di sesso femminile, esprime perplessità sull'azione del Governo in merito alla individuazione ed alla effettiva destinazione di congrue risorse finanziarie volte alla tutela delle donne contro i fenomeni di violenza di cui sono fatte segno. Nel ribadire l'intenzione della sua parte politica di vigilare sull'effettiva predisposizione ed attuazione dell'apposito piano integrato di azione su cui il Governo si è impegnato, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

BEATRICE LORENZIN (PdL). Nell'osservare come l'Esecutivo ed il Ministro Carfagna abbiano sempre riconosciuto priorità alla tutela delle donne, segnala con soddisfazione la sensibilità dimostrata da tutto il Parlamento, senza distinzione di genere, nel corso del dibattito sul provvedimento in discussione, la cui approvazione, a suo avviso, segnerà un vero cambiamento nel costume del nostro Paese. Espresso quindi apprezzamento per le proposte emendative che hanno contribuito a rendere più efficace il testo in esame, di cui segnala la particolare snellezza che lo renderà di facile attuazione, osserva che l'introduzione del nuovo reato di stalking contribuirà al raggiungimento dell'obiettivo di una reale parità tra uomo e donna, per il quale ritiene comunque vi sia ancora molto da fare.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Relatore. Nel rivolgere un sentito ringraziamento a quanti hanno contribuito alla definizionePag. XIIIdel testo del disegno di legge in esame, esprime apprezzamento per il clima di grande condivisione e collaborazione fra tutte le parti politiche che ha proficuamente animato i lavori della Commissione giustizia. Sottolinea inoltre l'assoluta imprescindibilità dalla normativa che il disegno di legge in esame è volto ad introdurre al fine di recare una efficace ed azionabile tutela contro gli atti persecutori di cui numerose donne sono fatte segno.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1440-A.

PRESIDENTE. Dichiara assorbite le abbinate proposte di legge.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. In merito alla questione posta in precedenza dal deputato Garagnani su un suo atto di sindacato ispettivo al quale non è stata data ancora risposta dal Governo, precisa che l'atto risulta indirizzato a due Ministri, ciascuno competente per profili diversi, e che dunque il rilievo deve ritenersi riguardare una questione organizzativa interna alle strutture governative. Auspica comunque che il Governo fornisca risposte adeguate in tempi congrui a tutti gli ordinari strumenti del sindacato ispettivo.

OLGA D'ANTONA (PD). Chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera in merito alle gravissime dichiarazioni rese dall'ex terrorista Cesare Battisti, il quale ha affermato che i servizi segreti francesi lo avrebbero aiutato a fuggire in Brasile.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi alla richiesta del deputato D'Antona, ricorda, al riguardo, la presentazione di una mozione sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari ed esprime un giudizio fortemente critico sulla carente iniziativa preventiva del Governo nei confronti delle autorità brasiliane.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nell'associarsi alla richiesta del deputato D'Antona, ricorda che l'attuale Presidente francese sembra aver mutato l'atteggiamento ambiguo nei confronti degli ex terroristi che in passato ha caratterizzato la politica della Francia.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Nel confermare che il Governo sta assumendo tutte le possibili iniziative per ottenere l'estradizione di Cesare Battisti, auspica che il tema evocato dai deputati intervenuti non diventi argomento di polemica politica e che in relazione ad esso il Paese ritrovi quel clima di unità nazionale instauratosi nella difficile contingenza della lotta contro il terrorismo.

OLGA D'ANTONA (PD). Sottolineata l'unità di intenti che accomuna maggioranza e opposizione nell'invitare il Governo ad assumere ogni iniziativa volta alla soluzione del caso Battisti, giudica tale vicenda conseguente ad una deficitaria interrelazione dell'Esecutivo con le competenti autorità francesi in merito all'estradizione di Marina Petrella. Invita quindi il Governo ad attivarsi con maggiore fermezza anche in merito a tale vicenda.

MARIO TASSONE (UdC). Nel prendere atto della disponibilità manifestata dall'Esecutivo, ritiene che, in assenza di una smentita del Governo francese in merito alle dichiarazioni rese da Cesare Battisti, l'Italia dovrebbe adire le vie diplomatiche. Osserva inoltre che la tematica evocata dovrebbe essere sottratta alla logica della contrapposizione tra maggioranza ed opposizione e formare oggetto di un dibattito parlamentare, previa presentazione di appositi atti di indirizzo.

ENZO RAISI (PdL). Nell'auspicare una risolutiva iniziativa del Governo presso lePag. XIVautorità francesi e brasiliane per un positivo esito della predetta vicenda, stigmatizza le affermazioni - che reputa ingiuriose - rivolte da un rappresentante del gruppo Italia dei Valori al noto giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco, in occasione della sua nomina a capo di un importante ente da parte del Ministro per i beni e le attività culturali.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Giudica non corrette talune valutazioni del deputato Raisi.

PRESIDENTE. Esprime profonda amarezza per una vicenda che appare umiliante per le istituzioni ed offensiva della memoria delle numerose vittime del terrorismo.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

CESARE DAMIANO (PD). Illustra l'interpellanza Rossomando n. 2-00284, sulle misure a favore del comparto automobilistico in relazione alla crisi economica e finanziaria in atto.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 65) - Replica il deputato ANTONELLO SORO (PD), che, pur registrando il dato positivo costituito dall'esplicito riconoscimento, da parte del Ministro, della gravità della crisi in atto, ritiene difficile esprimere soddisfazione per la risposta, attesa la mancanza nella stessa di qualsivoglia riferimento a misure specifiche, chiare ed immediate finalizzate al sostegno del comparto automobilistico.

MARIO TASSONE (UdC). Illustra la sua interpellanza n. 2-00285, sulle iniziative urgenti in merito alla situazione idrogeologica della Calabria e alla messa in sicurezza della relativa rete infrastrutturale.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato MARIO TASSONE (UdC), che, nel ringraziare il sottosegretario, prende atto della risposta, che giudica insoddisfacente, e preannunzia la presentazione di ulteriori atti di indirizzo aventi il medesimo oggetto.

ANTONINO RUSSO (PD). Rinunzia ad illustrare l'interpellanza Siragusa n. 2-00270, sulle problematiche relative al processo di privatizzazione della società Tirrenia e delle sue controllate Siremar, Caremar, Toremar e Saremar e iniziative volte a garantire il principio di continuità territoriale a favore delle isole minori siciliane.

BARTOLOMEO GIACHINO, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 75) - Replica il deputato ALESSANDRA SIRAGUSA (PD), la quale si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta, che testimonia il mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo nei confronti degli abitanti delle isole.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento delle restanti interpellanze urgenti iscritte all'ordine del giorno è rinviato ad altra seduta.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 2 febbraio 2009, alle 16.

(Vedi resoconto stenografico pag. 76).

La seduta termina alle 19,55.