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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 136 di giovedì 19 febbraio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 15,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 17 febbraio 2009.

I deputati in missione sono settantadue.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1305, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 207 del 2008: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti (approvato dal Senato) (A.C. 2198).

Nella seduta del 18 febbraio 2009 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel ribadire che la sua parte politica continuerà a sostenere l'azione riformatrice intrapresa dal Governo e dal Presidente del Consiglio, il quale è peraltro oggetto di ingiustificati attacchi personali, giudica condivisibili e necessarie per il rilancio del Paese le misure recate dal provvedimento d'urgenza in esame. Dichiara quindi che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia all'Esecutivo, anche per senso di responsabilità a fronte del processo di disgregazione che interessa il principale partito di opposizione, che invita a superare posizioni meramente pregiudiziali e a confrontarsi proficuamente con la maggioranza per affrontare i reali problemi del Paese.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizzata preliminarmente la blindatura del provvedimento d'urgenza in esame, che svilisce le prerogative del Parlamento e delle istituzioni democratiche, rileva che le vicende giudiziarie nelle quali è coinvolto il Presidente del Consiglio contribuiscono alla perdita di credibilità dell'Italia in ambito internazionale. Nel dichiarare, quindi, che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, che tutela esclusivamente poteri forti ed interessi speculativi, manifesta netta contrarietà al contenuto del decreto-legge in esame, emblematico del fallimento della politica economica promossa del Ministro Tremonti, segnatamente alle disposizioni in materia di editoria e di concessioni autostradali, nonché al rinvio dell'entrata in vigore della class action.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Nel lamentare l'eterogeneità delle misure contenute nel decreto-legge in esame, che giudica in larga parte non condivisibili e contraddittorie rispetto ai preannunziati intendimenti dell'Esecutivo, al quale solo eccezionalmente può essere riconosciuto il diritto di esercitare un ruolo prevalente nell'esercizio della funzione legislativa, esprime perplessità per il reiterato ricorso alla questione di fiducia, che ritiene riconducibile alle evidenti contraddizioni esistenti all'interno della maggioranza. Manifestato, inoltre, disappunto per l'impossibilità Pag. IVdi esaminare compiutamente il merito del provvedimento, del quale non condivide, in particolare, le disposizioni in materia di editoria, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

PIERGUIDO VANALLI (LNP). Rivolto preliminarmente un ringraziamento ai relatori sul disegno di legge di conversione in esame, sottolinea la necessità di modificare il Regolamento della Camera in modo da garantire tempi certi per l'approvazione dei provvedimenti, anche d'urgenza, e fornire così risposte tempestive alle necessità emergenti nel Paese. Esprime altresì un giudizio positivo sulle misure contenute nel decreto-legge in esame, segnatamente su quelle volte a premiare i comuni virtuosi e a riattivare il mercato delle opere pubbliche ed il relativo indotto lavorativo, ritenendo necessario un più ampio ammodernamento ed una significativa semplificazione del sistema normativo nel suo complesso, al fine di migliorare la qualità, la chiarezza e l'accessibilità della normazione. In tal senso, nel lamentare la mancata definitiva approvazione della cosiddetta devoluzione, invita le forze politiche a porre mano con rinnovato impegno alla riforma in senso federale dello Stato. Dichiara infine che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Lamentato il reiterato ricorso dell'Esecutivo alla posizione della questione di fiducia e alla decretazione d'urgenza, che provoca una distorsione della funzione parlamentare, sottolinea l'esigenza di procedere ad una riforma dei regolamenti parlamentari che consenta alla Camera di lavorare con maggiore efficacia e regolarità. Rilevato, quindi, il carattere eterogeneo del decreto-legge in esame, che appare peraltro di dubbia copertura, esprime contrarietà alle disposizioni in tema di editoria e di concessioni autostradali, alla proroga dei termini per adempimenti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché al rinvio dell'entrata in vigore della class action. Dichiara, infine, che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

MARCELLO DE ANGELIS (PdL). Nel sottolineare che l'adozione di provvedimenti di proroga di termini consegue alla difficoltà delle pubbliche amministrazioni nel dare attuazione alle misure legislative e che il ricorso alla questione di fiducia è spesso riconducibile al mancato contingentamento dei tempi di esame dei disegni di legge di conversione, rileva che il provvedimento d'urgenza in discussione, che determinerà complessivamente un miglioramento dei saldi di finanza pubblica, reca disposizioni, come quelle in tema di Patto di stabilità interno e di edilizia carceraria, che appaiono dotate di particolare efficacia. Dichiara, infine, che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.

(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI
INDI
DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti e votanti 527
Maggioranza 264
Hanno risposto sì 284
Hanno risposto no 243

(La Camera approva).

Pag. V

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, martedì 24 febbraio, alle 16, avranno luogo le dichiarazioni di voto finale sul decreto-legge mille-proroghe, con ripresa televisiva diretta degli interventi dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto. Seguirà la votazione finale.
Successivamente avrà luogo il seguito dell'esame delle mozioni sullo sviluppo ambientale sostenibile, già previsto per questa settimana e rinviato ad altra data, e dei disegni di legge di ratifica nn. 1929, 2121, 2037, 2013 e 2014. La discussione sulle linee generali dei disegni di legge di ratifica nn. 2037, 2013 e 2014 avrà luogo lunedì 23 febbraio. Mercoledì 25, giovedì 26 ed eventualmente venerdì 27 febbraio si procederà al seguito dell'esame del decreto-legge in materia di risorse idriche e del disegno di legge in tema di intercettazioni telefoniche.

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili i seguenti ordini del giorno: Catanoso n. 1, Mario Pepe (PD) n. 2, Cazzola n. 3, Zunino n. 7, Tullo n. 8, Rossa n. 11, Ceroni n. 15, Pianetta n. 17, Miglioli n. 36, Damiano n. 37, Minniti n. 49, De Biasi n. 52, De Pasquale n. 55, Commercio n. 63, Bocciardo n. 65, Ruggeri n. 70, Naro n. 76, Libè n. 77, Mario Pepe (PdL) n. 82, Lorenzin n. 86, Braga n. 88, Binetti n. 89, Marco Carra n. 95, Zucchi n. 97, Servodio n. 98 e Brandolini n. 99.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che siano chiariti i criteri seguiti dalla Presidenza nella declaratoria di inammissibilità di numerosi ordini del giorno.

PRESIDENTE. Precisa che, in linea generale, alcuni ordini del giorno sono stati dichiarati inammissibili per estraneità di materia, ai sensi dell'articolo 89, comma 1, del Regolamento.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che, preliminarmente all'illustrazione degli ordini del giorno, debba essere consentito ai presentatori degli atti di indirizzo dichiarati inammissibili di far valere le loro ragioni contro la declaratoria della Presidenza. Chiede pertanto, a tal fine, di rinviare la fase di illustrazione degli ordini del giorno ad altra seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel giudicare del tutto incomprensibili le motivazioni sottese alla declaratoria di inammissibilità degli ordini del giorno Miglioli n. 36 e Damiano n. 37, invita la Presidenza ad una più compiuta valutazione dei documenti di indirizzo presentati.

PRESIDENTE. Per consentire alla Presidenza di valutare le richieste di riconsiderazione della declaratoria di inammissibilità di alcuni ordini del giorno, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 17,45, è ripresa alle 18,10.

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata una richiesta in tal senso, la Presidenza ritiene ammissibili gli ordini del giorno Rossa n. 11, Miglioli n. 36, Damiano n. 37, Commercio n. 63 e Servodio n. 98, che sono stati all'uopo riformulati.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ALDO DI BIAGIO (PdL), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), MARIA ANNA MADIA (PD), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), Pag. VISABINA ROSSA (PD), MANUELA DI CENTA (PdL), ANTONIO BOCCUZZI (PD), CHIARA BRAGA (PD), LUDOVICO VICO (PD), ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD), IVANO STRIZZOLO (PD), TERESIO DELFINO (UdC) e IGNAZIO MESSINA (IdV).

ALBERTO GIORGETTI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Di Biagio n. 4, Osvaldo Napoli n. 6, Rossi n. 10, Ravetto n. 13, Occhiuto n. 14, Della Vedova n. 18, Capodicasa n. 45, Contento n. 79, Laboccetta n. 81 e Fucci n. 83.
Accetta altresì, purché riformulati, gli ordini del giorno Zacchera n. 5, Quartiani n. 9, Rossa n. 11 (Nuova formulazione), Angeli n. 12, Di Centa n. 16, Sardelli n. 20, Di Giuseppe n. 29, Boccuzzi n. 39, D'Antoni n. 40, Pes n. 54, Comaroli n. 59, Fugatti n. 60, Renato Farina n. 61, Commercio n. 63 (Nuova formulazione), Peluffo n. 66, Delfino n. 72, Ciccanti n. 73, Valducci n. 80, Misiani n. 84 (Nuova formulazione) e Strizzolo n. 102.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Rugghia n. 50 e Saglia n. 64.
Non accetta quindi gli ordini del giorno Paladini n. 28, Borghesi n. 30, Misiti n. 32, Motta n. 44, Lenzi n. 46, Levi n. 51, Siragusa n. 53, Antonino Russo n. 56, Ceccuzzi n. 68, Nizzi n. 85, Realacci n. 87, Miotto n. 92, Viola n. 94, Servodio n. 98 (Nuova formulazione) e Causi n. 101.
Accoglie, infine, come raccomandazione i restanti documenti di indirizzo.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Lamenta che una delle riformulazioni proposte dal rappresentante del Governo si configura come una sostanziale riscrittura dell'atto di indirizzo oggetto del parere.

PRESIDENTE. Si riserva di valutare il rilievo formulato dal deputato Giachetti.
Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Modifica nella composizione del Comitato per la legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte del Comitato per la legislazione il deputato Vincenzo Gibiino in sostituzione del deputato Luigi Vitali.

Modifica nella composizione del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte del Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione il deputato Raffaele Volpi in sostituzione della deputata Manuela Dal Lago, dimissionaria.

Modifica nella costituzione della Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per la semplificazione della legislazione ha proceduto, nella seduta di ieri, all'elezione del deputato Aniello Formisano a vicepresidente, in sostituzione dell'onorevole Carlo Costantini, cessato dal mandato parlamentare.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 20 febbraio 2009, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 40).

La seduta termina alle 19,35.