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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 149 di giovedì 19 marzo 2009

Pag. VII

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

In ricordo del professor Marco Biagi.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Ricorda la figura del professor Marco Biagi, assassinato dalle Brigate rosse sette anni fa, ed esprime solidarietà ai suoi familiari.

PRESIDENTE. Sottolinea l'importanza di onorare la memoria del professor Marco Biagi e di ricordare il proficuo impegno da lui profuso nel campo delle riforme sociali, a sostegno dei lavoratori.

I deputati in missione sono settanta.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1117: Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione (approvato dal Senato) (A.C. 2105 - A ed abbinate).

Nella seduta del 18 marzo 2009 è iniziato l'esame dell'articolo 2.

(Ripresa esame dell'articolo 2)

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Cambursano 2.82, volto a prevedere che i decreti legislativi di cui al comma 1 dell'articolo 2 indichino le relative coperture finanziarie.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9,20, è ripresa alle 9,40.

La I Commissione ha espresso l'ulteriore prescritto parere.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a concedere al suo gruppo tempi ulteriori rispetto a quelli previsti dal contingentamento, in ragione della particolare delicatezza della materia oggetto del provvedimento in esame e della tempistica scandita dal calendario dei lavori.

PRESIDENTE. In ragione della rilevanza politica della discussione in atto, ritiene di poter concedere ai deputati del gruppo dell'UdC di intervenire per non più di un minuto sugli emendamenti posti in votazione.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R). Nel prendere atto con soddisfazione delle dichiarazioni rese nella seduta di ieri dal Ministro Calderoli in ordine alla copertura finanziaria del provvedimento in esame, dichiara voto favorevole sull'emendamento Cambursano 2.82.

Pag. VIII

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Reputa pleonastico il riferimento al quarto comma dell'articolo 81 della Costituzione recato dal comma aggiuntivo previsto dall'emendamento Cambursano 2.82.

MARCO PUGLIESE (PdL). Sottolinea la rilevanza del federalismo fiscale per garantire lo sviluppo economico e sociale del Paese nonché il buon governo e la responsabilizzazione delle amministrazioni locali, segnatamente con riferimento a quelle del Mezzogiorno.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Cambursano 2.82 e Sereni 2.83..

MARCO CAUSI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 2.84, del quale auspica l'approvazione, ribadendo la necessità di adottare tempestivamente il codice delle autonomie.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Sereni 2.84.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 2.84 e Romano 2.85.

BRUNO TABACCI (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Vietti 2.87.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Osserva che le condivisibili preoccupazioni evidenziate dal deputato Tabacci saranno oggetto dell'emendamento Sereni 2.102.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ROBERTO ZACCARIA (PD) e MARIO TASSONE (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.87.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 2.88, sottolineando la necessità che, nell'ambito della procedura di attuazione dei decreti delegati, alla Conferenza unificata sia affidato un ruolo consultivo e al Parlamento un potere più incisivo e condizionante.

BRUNO TABACCI (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lanzillotta 2.88.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lanzillotta 2.88.

ENRICO LA LOGGIA (PdL). Illustra le finalità del suo emendamento 2.89, che ritira, invitando l'Assemblea ad una riflessione più approfondita sull'importanza del suo contenuto.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Esprime contrarietà al complesso del provvedimento, che conferisce una delega eccessivamente ampia al Governo in materia di fiscalità. Auspica altresì l'approvazione dei successivi emendamenti volti a specificare maggiormente i criteri recati dalle norme di delegazione legislativa previste dal disegno di legge in esame.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato AMEDEO CICCANTI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge. l'emendamento Tabacci 2.90.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Giudica necessario rendere vincolanti i pareri previsti dal comma 3 dell'articolo 2 e dal comma 3 dell'articolo 3, come proposto dall'emendamento Messina 2.91.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Messina 2.91.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.92.

Pag. IX

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.92.

BRUNO TABACCI (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.93.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Tabacci 2.93.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Illustra le finalità dell'emendamento Vietti 2.94, ispirato all'esigenza di salvaguardare la centralità del Parlamento.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.94.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.95.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Precisa le ragioni per le quali manifesta contrarietà all'emendamento Vietti 2.95.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.95.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Borghesi 2.96.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 2.96.

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Illustra le finalità sottese all'emendamento Galletti 2.97.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Galletti 2.97.

MAURO LIBÈ (UdC). Richiama le ragioni per cui reputa opportuno rafforzare i poteri del Parlamento, come previsto dall'emendamento Ciccanti 2.98.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato AMEDEO CICCANTI (UdC).

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Sottolinea che la previsione della maggioranza qualificata contenuta nell'emendamento Ciccanti 2.98 non trova riscontro nel dettato costituzionale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge g i emendamenti Ciccanti 2.98 e 2.99 e Borghesi 2.100.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.101.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Manifesta contrarietà alle motivazioni addotte dal Ministro Calderoli a sostegno del parere contrario sugli emendamenti volti a introdurre maggioranze qualificate per l'espressione dei pareri delle Commissioni parlamentari competenti.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati BRUNO TABACCI (UdC), PIER FERDINANDO CASINI (UdC) e PIERLUIGI MANTINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lanzillotta 2.101.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 2.102, volto a prevedere l'obbligo di conformarsi al parere parlamentare qualora le Commissioni competenti insistano approvando nuovamente le richieste di modifica non recepite dal Governo. Nel ritenere quindi erronee le argomentazioni Pag. Xsvolte al riguardo dal Ministro Calderoli, sottolinea la legittimità costituzionale della previsione, nella legge di delegazione, di pareri vincolanti delle Commissioni parlamentari competenti.

BRUNO TABACCI (UdC). Nel condividere le argomentazioni svolte dal deputato Bressa, giudica del tutto infondata la tesi sostenuta dal Ministro Calderoli sulla presunta incostituzionalità del parere vincolante delle Commissioni parlamentari.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato AMEDEO CICCANTI (UdC).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 2.102 e 2.104.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra il suo emendamento 2.105, volto a prevedere una più cogente collaborazione tra Stato, regioni ed enti locali.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Prospetta ai presentatori l'opportunità di ritirare l'emendamento Borghesi 2.105.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritira il suo emendamento 2.105.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Illustra le finalità dell'emendamento Tabacci 2.106.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati AMEDEO CICCANTI (UdC) e BRUNO TABACCI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Tabacci 2.106.

BRUNO TABACCI (UdC). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.107.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC) e AMEDEO CICCANTI (UdC).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Tabacci 2.107 e Giudice 2.108.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel sottolineare i rilievi critici formulati dai presidenti delle regioni sul disegno di legge delega in discussione, invita il Ministro Fitto a chiarire la posizione del Governo.

RAFFAELE FITTO, Ministro per i rapporti con le regioni. Ribadisce l'orientamento favorevole unanimemente espresso dalla Conferenza unificata sul testo in esame.

MARCO CAUSI (PD). Giudica del tutto improprio l'intervento del deputato Vietti.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Non condivide le dichiarazioni del Ministro Fitto.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.109.

MARCO CAUSI (PD) e ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritirano, rispettivamente gli emendamenti Sereni 2.110 e Borghesi 2.111.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.600 delle Commissioni.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Accetta l'emendamento 2.607 delle Commissioni.

MARCO CAUSI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento 2.607 delle Commissioni.

Pag. XI

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ribadisce la contrarietà del suo gruppo all'impostazione del provvedimento in esame.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento 2.607 delle Commissioni, volto a conferire un orizzonte temporale ben definito all'attuazione dei decreti delegati.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.607 delle Commissioni.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Propone di accantonare l'esame dell'emendamento Giudice 2.112.

PRESIDENTE. Acquisito l'assenso del relatore per la V Commissione, avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento Giudice 2.112 deve intendersi accantonato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sereni 2.113.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Sottolinea l'opportunità di sopprimere il comma 7 dell'articolo 2, come proposto dall'emendamento Vietti 2.114.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 2.114.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Esprime parere favorevole sull'emendamento Giudice 2.112, precedentemente accantonato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Giudice 2.112.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra le finalità dell'emendamento Sereni 2.115, ritenendo che il Governo non possa sottovalutare il fatto che numerosi emendamenti sono volti ad assegnare, nell'ambito dell'esercizio della delega legislativa, un ruolo fondamentale alle Commissioni parlamentari.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 2.115 e Rubinato 2.116.

LUCIANO PIZZETTI (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 2, il cui contenuto, a suo avviso, poteva essere ulteriormente migliorato dall'approvazione di alcune proposte emendative presentate dalla sua parte politica.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R). Pur apprezzando il clima di dialogo costruttivo che ha connotato l'iter del provvedimento in discussione, paventa il rischio che l'approvazione di tali disposizioni possa portare ad un aumento complessivo della spesa pubblica e ad un innalzamento della pressione fiscale. Dichiara, quindi, l'astensione del suo gruppo sull'articolo 2.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel prendere atto che alcune proposte formulate dal suo gruppo sono state recepite nell'impianto del provvedimento in esame, dichiara voto favorevole sull'articolo 2.

BRUNO TABACCI (UdC). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'articolo 2.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIAN LUCA GALLETTI (UdC), FURIO COLOMBO (PD) e FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 2, nel testo emendato, e respinge l'articolo aggiuntivo Miotto 2.01.

In ricordo di don Giuseppe Diana.

LUISA BOSSA (PD). Ricorda la figura di don Giuseppe Diana, ucciso quindici anni fa nella sagrestia della sua parrocchia Pag. XIIdalla camorra, richiamando l'impegno civile e sociale che ha costantemente connotato il suo operato.

PRESIDENTE. Si associa, a nome della Presidenza, al ricordo della figura di don Giuseppe Diana.

La seduta sospesa alle 11,40, è ripresa alle 12,30.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Si riprende la discussione.

(Esame dell'articolo 3)

Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 3 e i deputati ROBERTO SIMONETTI (LNP) e MARCO PUGLIESE (PdL).

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.600 delle Commissioni; accetta l'emendamento 3.500 (Nuova formulazione) del Governo; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Sereni 3.18, purché riformulato, e parere contrario sulle restanti proposte emendative.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Precisa le ragioni per le quali, con l'emendamento Vietti 3.1, si propone la soppressione dell'articolo 3.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche,respinge gli emendamenti Vietti 3.1 e Bressa 3.5; approva altresì gli emendamenti 3.600 delle Commissioni e 3.500 (Nuova formulazione) del Governo; respinge inoltre l'emendamento Duilio 3.13.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra il suo emendamento 3.14, volto a rendere vincolanti i pareri espressi dalla prevista Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 3.14 e Sereni 3.15 e 3.16.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Segnala il malfunzionamento del proprio dispositivo di voto.

MARCO CAUSI (PD). Accetta la riformulazione proposta dell'emendamento Sereni 3.18, esprimendo apprezzamento per il conseguente ampliamento del campo d'azione della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale. Preannunzia infine il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 3.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Sereni 3.18, nel testo riformulato, e respinge l'emendamento Sereni 3.20.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Manifesta perplessità in merito al contenuto dell'articolo 3, sul quale dichiara l'astensione del suo gruppo.

LORENZO RIA (PD). Esprime la propria contrarietà al contenuto dell'articolo 3, giudicando pleonastica l'istituzione della Commissione ivi prevista. Dichiara comunque voto favorevole in conformità alla posizione del suo gruppo.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FURIO COLOMBO (PD).

AMEDEO CICCANTI (UdC). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 3.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC), e ROBERTO ZACCARIA (PD).

Pag. XIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 4)

ANTONIO LEONE (PdL). Relatore per la V Commissione. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Duilio 4.5 e Zorzato 4.6 e parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità sottese all'emendamento Messina 4.2, sottolineando l'opportunità che il referente dell'attuazione del federalismo fiscale sia la Presidenza del Consiglio dei ministri.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Giudice 4.1 e Messina 4.2, nonché l'emendamento La Loggia 4.3.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Illustra le finalità del suo emendamento 4.4.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ciccanti 4.4 ed approva gli identici emendamenti Duilio 4.5 e Zorzato 4.6.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 4, che giudica sensibilmente migliorato rispetto alla sua formulazione originaria.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 4, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 5)

ANTONIO LEONE (PdL). Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 5.1, Marinello 5.2 e Giudice 5.3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritira l'emendamento Messina 5.4.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Romano 5.5, Vietti 5.7, Duilio 5.9 e 5.11.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 5, ritenendo opportuna la prevista istituzione della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 5.

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Dichiara il proprio voto contrario sull'articolo 5, in dissenso dalla posizione del suo gruppo, che esprimerà un voto di astensione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato AMEDEO CICCANTI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5.

(Votazione dell'articolo 6)

La Camera con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 6, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 7)

ANTONIO LEONE (PdL). Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 7.600 delle Commissioni; esprime altresì parere favorevole Pag. XIVsugli emendamenti Lanzillotta 7.3 e Sereni 7.7 e parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

MARCO CAUSI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 7.1 (Nuova formulazione), precisando come nel medesimo siano trasfuse le linee guida della proposta alternativa di federalismo fiscale avanzata dal Partito Democratico.

CALOGERO MANNINO (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere, a nome del suo gruppo, l'emendamento Sereni 7.1 (Nuova formulazione), del quale richiama le condivisibili finalità.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdC).

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R). Dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sereni 7.1 (Nuova formulazione).

ANTONIO MISIANI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 7.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sereni 7.2.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Manifesta soddisfazione per il parere favorevole espresso sul suo emendamento 7.3, precisando che nell'assetto istituzionale delineato devono intendersi residuali le competenze primarie dello Stato e non, come sostenuto dal Governo, quelle delle regioni.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Lanzillotta 7.3 e 7.600 delle Commissioni; respinge inoltre l'emendamento Ciccanti 7.6.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 7.7, volto a ricondurre la portata del principio di territorialità di cui all'articolo 7 del disegno di legge al dettato dell'articolo 119 della Costituzione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Sereni 7.7.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 7.8.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Cambursano 7.8 e Messina 7.9.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Vietti 7.10.

CESARE MARINI (PD). Segnala un errore materiale nel testo del suo emendamento 7.11.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 7.10 e Cesare Marini 7.11, nel testo corretto.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 7.

ALBERTO FLUVI (PD). Sottolineata l'importanza dell'articolo 7, il cui testo risulta notevolmente modificato a seguito dell'esame in sede referente, dichiara l'astensione del suo gruppo.

CALOGERO MANNINO (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 7, paventando il rischio di deleterie conseguenze per il sistema fiscale a seguito dell'introduzione del federalismo fiscale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FURIO COLOMBO (PD).

Pag. XV

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 7, nel testo emendato.

Sull'ordine dei lavori.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel ricordare che anche stamane numerosi deputati hanno incontrato difficoltà nell'espressione del proprio voto, ribadisce la richiesta alla Presidenza di mantenere aperte le votazioni per un periodo di tempo più lungo.

MARCO ZACCHERA (PdL). Prospetta l'adozione di modalità alternative di verifica della presenza dei deputati che eliminerebbero, a suo avviso, gli inconvenienti verificatisi nelle votazioni.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera circa la diffusione sulle reti telematiche di software che comprometterebbero la privacy dei possessori di apparecchiature telefoniche sulle quali tali software possono essere inconsapevolmente installati; ricorda altresì che alcuni deputati del suo gruppo hanno presentato, al riguardo, un atto di sindacato ispettivo.

La seduta sospesa alle 14, è ripresa alle 15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantadue.

Si riprende la discussione.

GIANCARLO LEHNER (PdL). Rivolge un augurio di buon onomastico a tutti coloro i quali si chiamano Giuseppe.

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di verificare che le Commissioni eventualmente riunite siano state sconvocate.

(Esame dell'articolo 8)

Interviene sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 8 il deputato MARCO PUGLIESE (PdL).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, con riferimento alle richieste che sono state rivolte alla Presidenza da taluni deputati della maggioranza affinché fossero sconvocate le Commissioni eventualmente riunite in concomitanza con la seduta dell'Assemblea, stigmatizza la prassi di riservare alle predette Commissioni uno spazio residuale, invitando la Presidenza a prevedere un'organizzazione dei lavori che contemperi le esigenze dei diversi organi parlamentari.

PRESIDENTE. Assicura che tutte le Commissioni sono state sconvocate.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Quartiani, lamenta l'eccessiva compressione dei tempi a disposizione delle Commissioni ed invita la Presidenza a valutare possibili misure per garantire una più razionale organizzazione dei loro lavori.

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori ritiene che, essendo stata accertata la sconvocazione delle Commissioni, si possa procedere nell'esame del disegno di legge delega all'ordine del giorno.

ANTONIO PEPE (PdL). Relatore per la VI Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 8.600 e 8.601 delle Commissioni ed esprime parere contrario su tutte le restanti proposte emendative.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

CALOGERO MANNINO (UdC). Illustra le finalità sottese all'emendamento Romano 8.1. Pag. XVI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Romano 8.1, Livia Turco 8.2 e Vietti 8.7.

MARCO CAUSI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Sereni 8.8.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 8.8, Messina 8.9 e Sereni 8.10.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Evidenzia che il suo emendamento 8.12 è volto a garantire il rispetto del criterio di omogeneità e uniformità nel livello delle prestazioni erogate in materia di sanità, assistenza e istruzione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Cambursano 8.12, Sereni 8.14 e Vietti 8.16; approva quindi l'emendamento 8.600 delle Commissioni e respinge l'emendamento Sereni 8.18.

MARIO PEPE (PD). Ricorda le finalità del suo emendamento 8.19.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Mario Pepe (PD) 8.19 e Barbato 8.20.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Richiama le finalità dell'emendamento Vietti 8.22.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 8.22.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricorda che il suo emendamento 8.25 è volto a consentire una più razionale ed uniforme erogazione delle prestazioni relative ad alcuni servizi essenziali.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Borghesi 8.25, nonché sul successivo Cambursano 8.26.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 8.25 e Cambursano 8.26.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Segnala di non essere riuscito ad esprimere il proprio voto nelle ultime due votazioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Messina 8.27.

MARCO CAUSI (PD). Evidenzia che l'emendamento Sereni 8.28 è volto ad improntare a maggiore equità il finanziamento dei servizi non essenziali.

BRUNO TABACCI (UdC). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Sereni 8.28.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sereni 8.28.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di annullare la votazione testè svoltasi, nella quale non è riuscito ad esprimere il proprio voto.

MARINO ZORZATO (PdL). Chiede chiarimenti al Governo circa la portata normativa dell'emendamento 8.601 delle Commissioni.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Precisa che le risorse del fondo richiamato dal deputato Zorzato sono computate nel meccanismo di perequazione su base regionale.

Pag. XVII

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 8.601 delle Commissioni.

MARIA COSCIA (PD). Richiamate le finalità dei propri emendamenti 8.31 e 8.32, li ritira, preannunziando la presentazione di ordini del giorno di analogo contenuto.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Giudica opportuno il ritiro degli emendamenti Coscia 8.31 e 8.32, che avrebbero introdotto elementi distorsivi in tema di diritto allo studio.

MARIA LETIZIA DE TORRE (PD). Pur giudicando non conforme al dettato costituzionale l'espunzione dei servizi e delle prestazioni inerenti all'esercizio del diritto allo studio dalle spese riconducibili al vincolo dell'articolo 117, secondo comma, lettera, lettera m), della Costituzione, ritira l'emendamento De Pasquale 8.33, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di contenuto analogo.

ROSA DE PASQUALE (PD). Ritira il suo emendamento 8.34, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritiene che il testo dell'articolo 8, sebbene opportunamente modificato, avrebbe potuto essere ulteriormente migliorato.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara quindi l'astensione del suo gruppo sull'articolo 8.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 8.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 8, anche in considerazione del mancato accoglimento di alcune proposte emendative presentate dalla sua parte politica che, a suo avviso, ne avrebbero migliorato il contenuto.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati FURIO COLOMBO (PD), FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC) e BRUNO TABACCI (UdC).

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R). Dichiara il voto contrario dei deputati Repubblicani sull'articolo 8.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 8, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 9)

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 9.600 e 9.601 delle Commissioni; esprime altresì parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 9.1, Ciccanti 9.2 e Lanzillotta 9.3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 9.4, volto a precisare il riferimento alla perequazione orizzontale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 9.4, Sereni 9.8 e Romano 9.9.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Illustra il suo emendamento 9.13, volto a garantire un corretto meccanismo di perequazione.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Boccia 9.13, che giudica di buonsenso.

Pag. XVIII

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara anch'egli di voler sottoscrivere l'emendamento Boccia 9.13.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Boccia 9.13, approva l'emendamento 9.600 delle Commissioni, respinge l'emendamento Lanzillotta 9.17 ed approva l'emendamento 9.601 delle Commissioni.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 9, che costituisce un passo in avanti nell'attuazione del federalismo fiscale.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 9, pur dando atto delle modifiche migliorative ad esso apportate.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Ritiene che il provvedimento in esame non tuteli adeguatamente le esigenze delle regioni meridionali.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 9, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 10)

ANTONIO PEPE (PdL), Relatore per la VI Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Ciccanti 10.1, Galletti 10.2 e Misiani 10.3.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 10.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 10.

(Esame dell'articolo 11)

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 11.600 delle Commissioni ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 11.1, Osvaldo Napoli 11.2, Sereni 11.4, Rubinato 11.5 e Ciccanti 11.6.

MARCO CAUSI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Sereni 11.7 che, a suo avviso, chiarifica la portata della lettera c) del comma 1 dell'articolo 11.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 11.7 e 11.8.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Richiama le motivazioni in base alle quali reputa opportuno sopprimere la lettera d) del comma 1 dell'articolo 11, come previsto nel suo emendamento 11.9.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 11.9, Sereni 11.10, Lanzillotta 11.11 e Sereni 11.12 ed approva l'emendamento 11.600 delle Commissioni.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Esprime soddisfazione per il recepimento, nell'emendamento 11.600 delle Commissioni, di alcune proposte avanzate dal suo gruppo.

PAOLA GOISIS (LNP). Segnala reiterati episodi di malfunzionamento del proprio dispositivo di voto.

Pag. XIX

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Borghesi 11.13 e Ciccanti 11.14.

ANTONIO MISIANI (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 11.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Espressa soddisfazione per l'introduzione di meccanismi premiali per le amministrazioni virtuose, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 11.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 11, che ritiene penalizzante per il Mezzogiorno.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 11, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 12)

ANTONIO PEPE, Relatore per la VI Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 12.600 delle Commissioni ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda, invitando altresì al ritiro dell'emendamento Baretta 12.4.

MARCO CAUSI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 12.1, precisando come fenomeni di sperequazione tributaria si siano verificati anche all'interno di aree del Nord Italia.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Invita i presentatori a ritirare l'emendamento Sereni 12.1.

PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Sereni accede all'invito al ritiro del suo emendamento 12.1.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Giudica incoerente l'azione del Governo in materia di compartecipazione al gettito, segnatamente in relazione all'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale.

SIMONETTA RUBINATO (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 12.2, del quale auspica l'approvazione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ORIANO GIOVANELLI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Rubinato 12.2 e Sereni 12.3.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Precisa le motivazioni per le quali il Governo ha invitato al ritiro dell'emendamento Baretta 12.4, il cui contenuto potrebbe essere più opportunamente trasfuso in un ordine del giorno.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Ritira il suo emendamento 12.4, preannunziando la presentazione di un ordine del giorno di analogo contenuto.

BRUNO TABACCI (UdC). Sottolinea il carattere confuso delle scelte del Governo in materia di tributi.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 12.600 delle Commissioni e respinge l'emendamento Baretta 12.6.

LINDA LANZILLOTTA (PD). Richiama le motivazioni che la inducono a proporre, con il suo emendamento 12.7, la soppressione della lettera g) del comma 1 dell'articolo 12.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lanzillotta 12.7, Rubinato 12.8 e Tabacci 12.10.

Pag. XX

LINDA LANZILLOTTA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 12.11.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ritiene che le misure sottese all'emendamento Lanzillotta 12.11 dovrebbero formare oggetto di disposizioni di rango regolamentare.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lanzillotta 12.11, ritenendo non condivisibile l'interpretazione fornita dal Ministro Calderoli.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Giudica condivisibili gli obiettivi dell'emendamento in esame, che dichiara di voler sottoscrivere.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), MARIO TASSONE (UdC), PIERLUIGI MANTINI (PD), AMEDEO CICCANTI (UdC), e BRUNO TABACCI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lanzillotta 12.11.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritira l'emendamento Messina 12.12.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 12, sottolineando la sostanziale confusione insita nelle disposizioni recate dal provvedimento in discussione, che, tra l'altro, non affronta il nodo della liberalizzazione dei servizi pubblici locali.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'articolo 12, nel testo emendato, e respinge l'articolo aggiuntivo Vietti 12.01.

(Esame dell'articolo 13)

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 13.600 delle Commissioni ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda, invitando altresì al ritiro dell'emendamento Misiani 13.6.

MASSIMO MARCHIGNOLI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Sereni 13.16, auspicando che il Ministro Tremonti tenga nella dovuta considerazione gli impegni sanciti dalla mozione a prima firma Franceschini relativa alla situazione economico-finanziaria degli enti locali.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 13.16 e Vietti 13.2.

MARCO CAUSI (PD). Ricorda che l'emendamento Sereni 13.3 è volto ad eliminare dal testo talune contraddizioni in materia di finanziamento dei fondi perequativi.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sereni 13.3.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a valutare la possibilità di una breve sospensione della seduta.

PRESIDENTE. Ritiene che, con l'assenso dei gruppi, si possa procedere nella seduta odierna fino all'esame dell'articolo 17, concludendo eventualmente le votazioni anche prima dell'orario previsto.

Intervengono sull'ipotesi prospettata dal Presidente i deputati ROBERTO GIACHETTI (PD), ROBERTO COTA (LNP), MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC), Pag. XXIITALO BOCCHINO (PdL), ANTONIO BORGHESI (IdV) e FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC).

PRESIDENTE. Preso atto degli orientamenti espressi, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 17,35, è ripresa alle 17,45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Ricorda l'impegno europeista di Don Luigi Sturzo.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Ricorda che ricorre oggi la festa del papà.

MARCO ZACCHERA (PdL). Esprime apprezzamento per l'ampia convergenza registratasi sull'introduzione del federalismo fiscale nel nostro Paese.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato SIMONE BALDELLI (PdL).

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Vietti 13.4.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 13.4 e 13.5, Misiani 13.6 e Sereni 13.7; approva l'emendamento 13.600 delle Commissioni e respinge gli emendamenti Misiani 13.8 e Strizzolo 13.9, nonché gli identici Osvaldo Napoli 13.11, Borghesi 13.12 e Graziano 13.13.

ANTONIO DE POLI (UdC). Ricorda che il suo emendamento 13.15 è volto ad introdurre una compartecipazione dei comuni al gettito IRPEF.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIAN LUCA GALLETTI (UdC), AMEDEO CICCANTI (UdC) e MARIO TASSONE (UdC).

PIER PAOLO BARETTA (PD). Invita il Governo a chiarire il proprio orientamento sull'emendamento De Poli 13.15.

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Invita i presentatori a ritirare l'emendamento De Poli 13.15 e a trasfonderne il contenuto in un ordine del giorno, preannunziando una valutazione positiva dello stesso da parte del Governo, non concernente, tuttavia, anche l'indicazione di una precisa decorrenza della compartecipazione dei comuni al gettito IRPEF.

ANTONIO DE POLI (UdC). Insiste per la votazione del suo emendamento 13.15.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARCO CAUSI (PD) e PIER PAOLO BARETTA (PD).

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Conferma l'orientamento già espresso.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Chiede di accantonare l'esame dell'emendamento De Poli 13.15.

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Manifesta un orientamento contrario sulla proposta di accantonamento formulata dal deputato Quartiani.

ANTONIO DE POLI (UdC). Conferma l'intendimento di insistere per la votazione del suo emendamento 13.15.

Pag. XXII

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento De Poli 13.15, sul quale esprimerà voto favorevole.

MARINO ZORZATO (PdL). Invita i presentatori a valutare le negative conseguenze derivanti dall'eventuale reiezione dell'emendamento De Poli 13.15.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC), GIANCLAUDIO BRESSA (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD) e LUDOVICO VICO (PD).

LUCIANO DUSSIN (LNP). Espresso apprezzamento per le considerazioni svolte dal deputato Bressa, a suo avviso ispirate a buon senso, giudica strumentale l'atteggiamento del gruppo dell'UDC.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato BRUNO TABACCI (UdC).

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ribadisce la volontà del Governo di garantire la compartecipazione dei comuni al gettito derivante dall'IVA.

PRESIDENTE. Avverte che sottoporrà al voto dell'Assemblea la proposta di accantonare l'esame dell'emendamento De Poli 13.15.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, respinge la proposta di accantonare l'esame dell'emendamento De Poli 13.15.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SIMONETTA RUBINATO (PD), SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD), ETTORE ROSATO (PD) e BRUNO TABACCI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento De Poli 13.15.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Sottolineata la necessità di mantenere nella piena disponibilità dello Stato il gettito dell'IRPEF, di cui evidenzia il carattere progressivo, dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 13, anche alla luce del mancato recepimento di talune proposte emendative.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 13, nel testo emendato.

(Votazione dell'articolo 13-bis)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 13-bis, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 14)

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 14.600 delle Commissioni ed esprime parere contrario sull'emendamento Sereni 14.1.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 14.600 delle Commissioni e respinge l'emendamento Sereni 14.1; approva altresì l'articolo 14, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 15)

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Mario Pepe (PD) 15.2.

Pag. XXIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mario Pepe (PD) 15.2.

FRANCESCO LARATTA (PD). Ricordato che l'emendamento Cesare Marini 15.5 è volto a destinare adeguate risorse alla valorizzazione del Mezzogiorno, invita il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere precedentemente espresso.

MARIO TASSONE (UdC). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Cesare Marini 15.5, che tenta di porre rimedio alla disattenzione dimostrata dall'Esecutivo nei confronti del Mezzogiorno.


La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Cesare Marini 15.5 e Mario Pepe (PD) 15.6.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 15.8.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Borghesi 15.8.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 15, rivendicando alla propria parte politica il merito di avere contribuito a migliorarne il testo nel corso dell'iter in sede referente.

ROBERTO OCCHIUTO (UdC). Nel sottolineare che la sua parte politica non intende avvantaggiare alcuna area del Paese rispetto ad altre, dichiara voto contrario sull'articolo 15.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 15.

(Esame dell'articolo 16)

ANTONIO LEONE (PdL), Relatore per la V Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Sereni 16.1, Vietti 16.3 e Lanzillotta 16.4 ed approva l'articolo 16.

ROBERTO CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa. Ringrazia la Camera per l'impegno che sta profondendo nell'iter del provvedimento in esame.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Rivolge un sentito ringraziamento agli assistenti parlamentari, i quali si sono prodigati per consentire ai deputati di utilizzare al meglio il nuovo sistema di votazione.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nell'associarsi ai ringraziamenti al personale della Camera per il prezioso ausilio offerto ai deputati, esprime apprezzamento per l'elevato numero di votazioni tenutesi nella giornata odierna.

PRESIDENTE. Nell'associarsi al ringraziamento rivolto al personale della Camera, rileva che nelle ultime sedute si è registrato un incremento del numero dei deputati presenti alle votazioni.
Rinvia quindi il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

IVANO STRIZZOLO (PD). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato, invitando altresì la Presidenza ad assumere iniziative volte a tutelare la dignità dei parlamentari a fronte della diffusione di notizie relative a presunti privilegi da essi goduti.

PRESIDENTE. Assicura che il Collegio dei Questori sarà investito della questione sollevata dal deputato Strizzolo.

Pag. XXIV

SIMONE BALDELLI (PdL). Invita la Presidenza a chiarire che la risposta ad un suo precedente intervento non fosse connotata da intenti polemici.

PRESIDENTE. Precisa di avere semplicemente preso atto dell'incremento del numero dei deputati presenti alle votazioni.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

MARIA COSCIA (PD). Illustra l'interpellanza Soro n. 2-00336, concernente i dati definitivi sulle iscrizioni alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado e sulle iniziative per soddisfare le richieste dei vari moduli orari avanzate dalle famiglie.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 119) - Replica il deputato MARIA COSCIA (PD), che, nel giudicare grave la risposta fornita dal sottosegretario, il quale ha confermato che non sarà esaudita la richiesta di 300 mila famiglie, invita il Governo a desistere da scelte profondamente sbagliate, che si sono rivelate devastanti per la qualità della scuola primaria e secondaria di primo grado.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00334, sulle iniziative del Governo in merito alla situazione degli oppositori del regime iraniano e dei membri dell'Ompi attualmente residenti a Camp Ashraf, nel Nord dell'Iraq.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 123) - Replica il deputato ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatta della risposta, prospetta l'opportunità che una delegazione di parlamentari e di rappresentanti del Governo si rechi in Iraq al fine di verificare la reale condizione dei rifugiati iraniani a Camp Ashraf.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento delle interpellanze Laratta n. 2-00335 e Bucchino n. 2-00333 è rinviato ad altra seduta.

MARCO CAUSI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00339, sugli intendimenti del Ministro dell'economia e delle finanze in relazione alle operazioni di sviluppo in ambito internazionale assunte dalla società Eni Spa, con particolare riferimento a recenti orientamenti del comune di Roma, azionista di maggioranza del gruppo Acea.

NICOLA COSENTINO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 125) - Replica il deputato MARCO CAUSI (PD), il quale si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del sottosegretario, che non ha fornito esaustivi chiarimenti circa la quotazione di borsa del titolo Acea e le prospettive per il gruppo Eni.

EMANUELE FIANO (PD). Illustra l'interpellanza Peluffo n. 2-00331, sugli intendimenti del Governo in merito alla realizzazione delle opere connesse all'Expo 2015.

NICOLA COSENTINO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 129) - Replica il deputato EMANUELE FIANO (PD), il quale si dichiara insoddisfatto della risposta, che giudica lacunosa, in particolare sugli sviluppi della vicenda relativa alla governance della Soge e sulla copertura finanziaria necessaria per la realizzazione delle opere relative a Expo 2015.

MAINO MARCHI (PD). Illustra l'interpellanza Sereni n. 2-00337, sulle iniziative per consentire alle amministrazioni comunali Pag. XXVdi determinare il numero delle circoscrizioni in base al numero degli abitanti realmente residenti sul territorio.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 135) - Replica il deputato MAINO MARCHI (PD), il quale, lamentato un uso politico delle istituzioni a fini elettorali, ritiene che la risposta del rappresentante del Governo non abbia fornito ulteriori elementi di chiarezza.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 23 marzo 2009, alle 15,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 137).

La seduta termina alle 20,35.