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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 150 di lunedì 23 marzo 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 15,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 17 marzo 2009.

I deputati in missione sono cinquantacinque.

Modifica nella composizione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che, il deputato Ricardo Antonio Merlo, iscritto al gruppo parlamentare Misto, ha aderito alla componente politica Liberal Democratici-Repubblicani.

Discussione del disegno di legge S. 1367, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 4 del 2009: Produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario (approvato dal Senato) (A.C. 2263-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

PAOLO RUSSO (PdL). Relatore. Sottolinea che il decreto-legge in discussione, del quale illustra il contenuto, prevede che gli aumenti delle quote latte assegnati all'Italia in base all'accordo concluso in sede europea nel novembre 2008, anziché essere ripartiti tra le regioni, siano attribuiti alla riserva nazionale e quindi assegnati prioritariamente alle aziende che nel periodo 2007-2008 abbiano realizzato consegne eccedenti rispetto alla propria quota, a condizione che esse si mettano in regola con i pagamenti del prelievo. Rilevato, inoltre, che il ruolo finora svolto dal Parlamento è stato quello di individuare un equilibrio tra le esigenze di efficacia dell'intervento per il riassorbimento degli esuberi produttivi e del connesso debito pregresso e quelle di tutela delle imprese che hanno operato rispettando le regole, evidenzia l'importanza delle disposizioni riguardanti l'anticipazione alla campagna in corso degli effetti delle revoche delle nuove assegnazioni in ogni caso di irregolarità dei pagamenti, nonché la riserva di specifici finanziamenti alle imprese che hanno acquistato quote. Ringrazia, infine, tutti i gruppi parlamentari per il proficuo lavoro svolto durante l'iter in sede referente.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

TERESIO DELFINO (UdC). Sottolineata la rilevanza della materia oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione, con il quale, in coerenza con il percorso avviato con la legge n. 119 del 2003, si intende addivenire al definitivo assestamento del settore lattiero-caseario, nel pieno rispetto della normativa comunitaria anche mediante il superamento della situazione di contenzioso verificatasi in passato, evidenzia la necessità di individuare un punto di equilibrio tra le esigenze dell'intervento per il riassorbimento degli esuberi produttivi e del connesso debito pregresso e quelle di tutela delle imprese che hanno operato nel rispetto delle regole. Rilevato, Pag. IVquindi, che l'atteggiamento del suo gruppo sarà volto a formulare proposte migliorative del testo in discussione che, prescindendo da qualsiasi posizione pregiudiziale, garantiscano legalità ed equità all'intero comparto agricolo, auspica, tra l'altro, un adeguato rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, che consentirebbe al sistema assicurativo di continuare a produrre i risultati positivi sinora garantiti.

GIUSEPPINA SERVODIO (PD). Nel dare atto al Ministro delle politiche agricole di avere ottenuto positivi risultati in sede comunitaria, richiama le modifiche apportate nel corso dell'iter al Senato al testo del decreto-legge in discussione, soffermandosi, in particolar modo, sulla misura che accomuna le posizioni dei produttori affittuari e i cosiddetti splafonatori, che giudica un'iniqua mediazione al ribasso. Espresso quindi apprezzamento per l'introduzione del vincolo della rinuncia al contenzioso e dell'obbligatorietà del pagamento della prima rata delle multe, necessario per accedere all'assegnazione delle nuove quote latte, ricorda che la sua parte politica non intende condurre una battaglia contro chi ha superato le cosiddette quote latte, quanto piuttosto introdurre regole di comportamento che non premino coloro che hanno avuto un comportamento irregolare. Nel dichiarare di condividere, comunque, l'esigenza di chiudere il contenzioso, fa presente che il Partito Democratico, con spirito costruttivo, ha presentato alcune proposte emendative, dall'accoglimento delle quali dipenderà l'orientamento sul provvedimento in discussione.

MARCELLO DI CATERINA (PdL). Evidenziato come il lungo protrarsi delle vertenze relative alle quote latte abbia arrecato da anni significativi pregiudizi all'intero settore agricolo, rammenta l'operato del Governo Berlusconi nel corso della XIV legislatura per porre fine ad aspri contenziosi e definire un sistema di regole certe e condivise in materia, precisando altresì come il decreto-legge in discussione non costituisca una mera sanatoria bensì una ultima ed onerosa possibilità offerta alle aziende agricole che intendano regolarizzare la propria posizione nei confronti della normativa vigente. Rilevato quindi che il Governo intende, da un lato scongiurare il pericolo di chiusura di numerose imprese agricole e, dall'altro, tutelare tutti gli imprenditori agricoli che hanno nel frattempo rispettato gli obblighi di legge attraverso le provvidenze previste nel provvedimento d'urgenza in discussione, esprime apprezzamento per l'operato del Ministro Zaia in sede comunitaria, che ha consentito il recente incremento delle quote latte assegnate all'Italia. Nel ringraziare altresì il Ministro per la disponibilità mostrata sinora a migliorare il testo del decreto-legge, auspica lo svolgimento di un proficuo confronto in Assemblea.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Pur ritenendo che il Fondo di solidarietà nazionale, adeguatamente finanziato, e le quote latte aggiuntive destinate agli allevatori italiani dalla Unione europea rappresentino elementi positivi nell'ambito di una vicenda particolarmente complessa, giudica inique ed insufficienti le disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, che appare inidoneo a rispondere alle istanze rappresentate dagli operatori del settore lattiero-caseario. Lamentata, altresì, la chiusura del Governo alle proposte emendative presentate dall'opposizione, sottolinea che dall'eventuale attuazione delle norme recate dal decreto-legge in discussione deriverà una grave discriminazione tra gli allevatori che hanno sempre rispettato le regole e coloro che, invece, hanno commesso reiterate irregolarità.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nel ringraziare il Ministro Zaia per la sua partecipazione ai lavori dell'Aula su un provvedimento nei confronti del quale le opposizioni non hanno assunto un atteggiamento pregiudizialmente ostile, ribadisce la necessità di varare un complesso di norme che non sia premiante per coloro che hanno commesso irregolarità relativamente al regime delle Pag. Vquote latte, rendendosi così responsabili di concorrenza scorretta nei confronti di chi ha sempre rispettato le regole. Nell'evidenziare quindi come alcune pressioni di carattere lobbistico abbiano portato all'approvazione in Commissione di un testo eccessivamente ambiguo, con particolare riferimento all'assegnazione delle nuove quote latte, auspica che nel prosieguo del dibattito il Governo presti la massima attenzione a talune proposte della sua parte politica volte a garantire la legalità e l'equità nel settore lattiero-caseario, in coerenza con i principi sanciti dalla legge n. 119 del 2003 e nell'interesse dell'intero comparto agricolo.

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, fa presente come siano in effetti presenti in Aula e partecipino al dibattito i rappresentanti della maggioranza e del Governo.

ANGELO ZUCCHI (PD). Nel condividere la necessità di individuare una soluzione definitiva delle vertenze relative alle quote latte, il cui perdurare ascrive alla responsabilità di imprenditori agricoli che non hanno desistito nel trasgredire la normativa vigente a danno dell'intero comparto, giudica sostanzialmente iniquo il provvedimento d'urgenza in discussione, reputando preferibile una puntuale attuazione della disciplina già introdotta con la legge n. 119 del 2003. Ricordato altresì il proficuo contributo offerto dalla sua parte politica al miglioramento del testo del decreto-legge nel corso dell'iter presso l'altro ramo del Parlamento, manifesta tuttavia perplessità sull'efficacia di numerose misure recate dal provvedimento d'urgenza, sul quale esprime, a nome del suo gruppo, un giudizio fortemente critico. Nel preannunziare, quindi, la presentazione di proposte emendative, esprime perplessità e contrarietà sulle disposizioni concernenti, tra l'altro, i processi di adesione, la compensazione dei contributi PAC, la revoca dei finanziamenti in caso di inadempienza, i criteri di assegnazione delle quote ed il ridimensionato ruolo delle regioni. Manifesta infine perplessità sulla copertura finanziaria del decreto-legge in discussione, auspicando un fattivo impegno del Governo nel finanziare strumenti e meccanismi volti a sostenere il settore agricolo nell'attuale delicata congiuntura economica.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Nell'osservare preliminarmente che l'abuso nel ricorso alla decretazione d'urgenza da parte del Governo lede in maniera sempre più profonda l'identità e le prerogative del Parlamento e deteriora i rapporti tra i poteri legislativo ed esecutivo, evidenzia che le iniziative assunte dal Governo in materia di agricoltura si sono rivelate, al di là delle copiose e pirotecniche attività propagandistiche poste in essere dal Ministro Zaia, del tutto insufficienti a rilanciare il settore agroalimentare. Rileva quindi che la discussione del provvedimento d'urgenza recante misure in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario rappresenta un'occasione per scuotere l'Esecutivo, finora dimostratosi sordo alle proposte formulate dall'opposizione, affinché adotti un piano strategico di rilancio e sviluppo di un comparto importante per l'economia italiana. Nel ritenere, in particolare, che all'annosa questione delle cosiddette quote latte debba essere data soluzione definitiva, da un lato premiando il rispetto della legalità e, dall'altro, ponendo fine alle iniquità, esprime profondo dissenso in relazione alle disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, che disvela tra l'altro - attesa la plateale estromissione delle regioni e degli enti locali dalla riassegnazione alle aziende degli aumenti delle quote nazionali disponibili - il carattere strumentale della battaglia condotta dalla Lega Nord Padania per il federalismo. Nel ribadire la disponibilità del suo gruppo a mettere da parte pretestuosi e strumentali atteggiamenti ideologici e ad operare nell'esclusivo interesse dell'agricoltura italiana, preannunzia il convinto voto contrario sul disegno di legge di conversione in assenza di significativi elementi di condivisione che lo inducano, nel prosieguo del dibattito, a mutare orientamento.

Pag. VI

SEBASTIANO FOGLIATO (LNP). Nel ritenere del tutto paradossale la vicenda relativa all'introduzione del regime comunitario delle quote latte, anche in considerazione del fatto che risulta tuttora impossibile stabilire l'esatta produzione del settore lattiero, giudica di carattere strumentale i rilievi critici formulati da taluni esponenti dell'opposizione, respingendo in particolare le accuse relative ad una presunta alterazione del vigente quadro normativo e ad una penalizzazione dei produttori che hanno sempre rispettato le regole imposte a livello comunitario.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

SEBASTIANO FOGLIATO (LNP). Manifestato quindi apprezzamento per l'aumento del 5 per cento della quota nazionale assegnata, grazie al proficuo lavoro svolto dal Ministro Zaia in un difficile negoziato con l'Unione europea, esprime un giudizio positivo su un provvedimento d'urgenza che non si configura come una sanatoria, visto l'alto tasso di interesse praticato sulle rateizzazioni previste, ma reca disposizioni rigorose e destinate ad arrecare cospicui vantaggi ad un consistente numero di produttori.

LUCIANO PIZZETTI (PD). Espresso apprezzamento per la presenza in Aula del Ministro Zaia, sottolinea la disattenzione finora dimostrata dall'Esecutivo nei confronti del comparto agricolo che è anche alla base delle iniziative di protesta poste in essere dalle organizzazioni degli agricoltori. Osserva quindi che, ove la legge n. 119 del 2003 - recante una regolamentazione del sistema delle cosiddette quote latte improntata ad equità - fosse stata rigorosamente applicata, non si sarebbe reso necessario il provvedimento d'urgenza in discussione, che tenta paradossalmente di ripristinare la legalità premiando proprio quelle aziende che l'avevano reiteratamente infranta. A tale proposito, rileva che il testo trasmesso dal Senato risulta ulteriormente peggiorato a seguito di talune modifiche introdotte dalla XIII Commissione, tra le quali emblematica dell'iniquità che connota il provvedimento è la previsione a tenore della quale la decadenza dal beneficio della rateizzazione è determinata dal mancato reiterato versamento dell'intera rata. Preannunzia, infine, il convinto voto contrario sul disegno di legge di conversione da parte dei deputati del suo gruppo qualora non siano accolte, nel prosieguo del dibattito, le proposte di modifica da essi presentate.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

PAOLO RUSSO (PdL), Relatore. Nel ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nella discussione, ribadisce le ragioni sottese all'adozione di un decreto-legge complesso che, tra l'altro, tratta questioni non di stretta attinenza al tema centrale oggetto del provvedimento d'urgenza, quali la previsione di sgravi contributivi e di un fondo per i produttori che non accedono alla rateizzazione, nonché la possibilità di rifinanziare il Fondo di solidarietà nazionale. Manifesta, infine, la disponibilità a valutare proposte emendative migliorative del testo.

LUCA ZAIA, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all'iter del decreto-legge in discussione, sottolinea la rilevanza sul piano politico-economico dei risultati conseguiti dal Governo nel negoziato recentemente condotto in sede comunitaria, segnatamente con riferimento alle nuove quote latte attribuite all'Italia. Rilevato come il provvedimento d'urgenza in discussione intenda sfruttare nel modo più efficiente tale risorsa aggiuntiva senza aumentare la produzione lattiero-casearia e legittimando invece quella già sussistente, precisa come il calo del prezzo del latte non dipenda da tali scelte del Governo. Sottolineato inoltre come il provvedimento d'urgenza in discussione costituisca una misura volta al risanamento di svariate aziende agricole e non una mera sanatoria, evidenzia come il Pag. VIIregime con esso introdotto risulti di fatto ben più oneroso di quello previsto dalla legge n. 119 del 2003. Manifestata infine disponibilità al confronto su ulteriori proposte emendative, ribadisce tuttavia la necessità di perseguire con rigore soluzioni volte a sostenere, nell'attuale contesto di recessione economica, la produzione alimentare italiana ed i livelli occupazionali del settore agricolo.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 24 marzo 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 41).

La seduta termina alle 18,40.