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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 160 di martedì 7 aprile 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settanta.

Annunzio di petizioni.

SILVANA MURA (IdV), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 11 del 2009: Sicurezza pubblica e contrasto alla violenza sessuale (A.C. 2232-A).

Nella seduta del 30 marzo 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili le seguenti proposte emendative: Melis 12.011, Tidei 12.012, Livia Turco 12.013, Bossa 12.030, Ferranti 12.03, Cuperlo 12.04, Samperi 12.06, Murer 12.08, Samperi 12.010, Governo 6.501, 6.500 e 6.0500, Concia 12.051, Cassinelli 12.052 e Commissione 12.0600.

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato ROCCO BUTTIGLIONE (UdC).

ANTONELLO SORO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, pur giudicando condivisibili alcune disposizioni del provvedimento d'urgenza in esame, riterrebbe opportuno stralciare dal testo l'articolo 6 che presenta, a suo giudizio, profili di illegittimità costituzionale, preannunziando che il suo gruppo valuterà l'atteggiamento da assumere sulla base dell'eventuale recepimento di tale ipotesi.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, nel giudicare condivisibili alcuni aspetti del decreto-legge in esame, invita il Governo ad un ripensamento in ordine alla tempistica prevista nell'articolo 5 ed esprime perplessità sulle misure contenute nell'articolo 6, che potrebbero più opportunamente formare oggetto di uno specifico disegno di legge.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che anche il suo gruppo condivide gran parte delle disposizioni recate dal decreto-legge in esame. Chiede, quindi, al Governo di compiere un gesto di sensibilità politica, espungendo dal testo del provvedimento d'urgenza le parti che renderebbero più aspro il conflitto con le opposizioni.

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Richiamate le misure contenute nell'articolo 6, relative al Piano straordinario di controllo del territorio, ribadisce l'importanza e la necessità di tali disposizioni, ritenendo pertanto di non poter accedere all'ipotesi di espungerlo dal testo del provvedimento d'urgenza in esame.

Pag. VI

ANTONELLO SORO (PD). Prende atto che il Ministro non ha acceduto ad una ragionevole richiesta dell'opposizione, la quale, pertanto, entrerà puntualmente nel merito delle disposizioni più controverse per far valere le proprie ragioni.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Precisa le ragioni per le quali il suo gruppo ha proposto al Governo non di rinunciare alle misure contenute nell'articolo 6, bensì di consentire che le stesse formino oggetto di un provvedimento ad hoc.

ITALO BOCCHINO (PdL). Nel ringraziare i deputati dell'opposizione per il senso di responsabilità dimostrato nella giornata di ieri, ritiene opportuno evitare inutili scontri tra le forze politiche sulle cosiddette ronde che, se opportunamente regolamentate, come previsto nell'articolo 6 del decreto-legge in esame, costituiscono un utile strumento di controllo del territorio.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Precisato che la richiesta precedentemente formulata si riferiva solo all'ultima parte dell'articolo 6, ritiene che il senso di responsabilità nei confronti del Paese debba essere dimostrato da tutto il Parlamento, nonché dal Governo.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel ritenere che le dichiarazioni rese dal Ministro Maroni siano ispirate al buon senso, in quanto volte a fornire risposte a quelle esigenze di sicurezza dei cittadini dalle quali il centrosinistra sembra invece essere assai distante, giudica opportuno che il Governo ricorra a tutti gli strumenti regolamentari a disposizione per portare a conclusione l'esame del provvedimento, senza inutili ritardi.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a consentire un ulteriore intervento di un rappresentante del suo gruppo, atteso che quello precedentemente svolto dal deputato Soro non era strettamente attinente alle dichiarazioni rese dal Ministro Maroni.

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato PIERLUIGI MANTINI (UdC).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ALESSANDRO NACCARATO (PD), MARIO TASSONE (UdC), DONATA LENZI (PD), CARLO MONAI (IdV), GIULIO CALVISI (PD), ROBERTO COTA (LNP), AMEDEO CICCANTI (UdC), MARCO BELTRANDI (PD), MASSIMO DONADI (IdV), FRANCO NARDUCCI (PD), BRUNO TABACCI (UdC), FURIO COLOMBO (PD), JOLE SANTELLI (PdL), GIOVANNI PALADINI (IdV), SALVATORE VASSALLO (PD), MASSIMO POLLEDRI (LNP) e GUIDO MELIS (PD).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla ripresa pomeridiana della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

GIANPIERO BOCCI (PD). Stigmatizzato il sostanziale impedimento per gli abitanti della città di Perugia di recarsi alle urne il 6 e 7 giugno prossimi, che deriverebbe dall'orientamento del Ministero dell'interno in materia di circoscrizioni elettorali, invita l'Esecutivo ad assumere le opportune iniziative per assicurare agli abitanti della città umbra di poter esercitare il proprio diritto di voto.

MARCO CARRA (PD). Ricordata la figura e l'opera di Don Primo Mazzolari, del quale ricorre tra pochi giorni il cinquantesimo anniversario della scomparsa, rivolge un ringraziamento a tutte le istituzioni e le organizzazioni che hanno inteso celebrarlo.

Pag. VII

BRUNO TABACCI (UdC). Nell'associarsi alle parole del deputato Marco Carra, sottolinea che il pensiero di Don Primo Mazzolari non è riconducibile ad una specifica parte politica.

PRESIDENTE. Si associa, a nome della Presidenza, al ricordo della figura di Don Primo Mazzolari.

MARIO TASSONE (UdC). Nel condividere pienamente le osservazioni del deputato Tabacci, stigmatizza l'intendimento del Governo di ridimensionare l'Università Magna Graecia di Catanzaro, privandola di talune scuole di specializzazione, ricordando che nella suddetta città è in corso una manifestazione pacifica contro tale intendimento.

MARCO ZACCHERA (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni del deputato Bocci, sollecita il Ministero dell'interno a chiarire se in taluni comuni i cittadini dovranno recarsi alle urne il 6 e 7 giugno per eleggere i consigli di quartiere.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Governo le considerazioni svolte dal deputato Zacchera.

GIANCARLO LEHNER (PdL). Invita tutte le forze politiche a non esprimere giudizi precipitosi che rischiano di trasferire su un terreno incongruo la discussione.

IVANO STRIZZOLO (PD). Nel ricordare anch'egli la figura di Don Primo Mazzolari, richiama l'attenzione sul rischio di possibile chiusura di alcune scuole di specializzazione, in particolare di Trieste e Udine, che deriverebbe da un recente provvedimento adottato dal Ministro Tremonti.

La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantatré.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato ANNA TERESA FORMISANO (UdC).

ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede, ai sensi dell'articolo 44 del Regolamento, la chiusura della discussione sul complesso delle proposte emendative, sottolineando la prioritaria esigenza di evitare la decadenza di un provvedimento d'urgenza che reca disposizioni di particolare rilevanza per il Paese.

Sulla richiesta formulata dal deputato Cota intervengono i deputati MARCO MINNITI (PD), contro, e SIMONE BALDELLI (PdL), a favore.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta di chiusura della discussione.

Interviene ai sensi dell'articolo 85, commi 4 e 6, del Regolamento il deputato RITA BERNARDINI (PD).

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato una nuova formulazione del subemendamento 0.3.600.600, nonché l'emendamento 2.600, in relazione al quale il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle 16.30.

Intervengono ai sensi dell'articolo 85, commi 4 e 6, del Regolamento i deputati Pag. VIIIMAURIZIO TURCO (PD), MARIO CAVALLARO (PD), LANFRANCO TENAGLIA (PD), AMALIA SCHIRRU (PD), GIANNI FARINA (PD), DORIS LO MORO (PD) e SESA AMICI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Intervengono altresì, ai sensi dell'articolo 85, commi 4 e 6, del Regolamento, i deputati ROBERTO ZACCARIA (PD), ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), ANNA ROSSOMANDO (PD), PASQUALE CIRIELLO (PD), CINZIA CAPANO (PD), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), ROBERTO GIACHETTI (PD) e BARBARA POLLASTRINI (PD).

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di dare corso alla sospensione della seduta prevista dalle 17 alle 18, nel rispetto dell'organizzazione dei lavori definita, con il consenso unanime dei gruppi, a seguito dell'introduzione del sistema di votazione con rilevazione delle impronte digitali.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Giachetti in merito alla prevista sospensione dei lavori dell'Assemblea.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nell'associarsi anch'egli alle considerazioni svolte dai deputati precedentemente intervenuti, sottolinea l'opportunità del rigoroso rispetto della nuova organizzazione dei lavori della Camera.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel sottolineare come spetti alla Presidenza organizzare nel modo più opportuno i lavori dell'Assemblea, ricorda che la programmazione definita nell'ultima riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo non prevedeva una sospensione nella parte pomeridiana della seduta odierna, che peraltro non ritiene opportuna.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Baldelli, chiarendo la posizione del suo gruppo in merito alla richiesta dallo stesso avanzata che, in relazione all'adozione di un nuovo sistema di espressione del voto, vi sia certezza circa gli orari in cui si tengano votazioni.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nello stigmatizzare l'atteggiamento assunto dai rappresentanti della Lega Nord, ricorda le determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo in merito alla sperimentazione della nuova modalità di articolazione dei lavori parlamentari.

PRESIDENTE. Non essendovi accordo unanime fra i gruppi, ritiene di non potere accedere alla richiesta di sospensione dei lavori. Sottolinea, peraltro, l'opportunità che la Conferenza dei presidenti di gruppo valuti la questione testè sollevata.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Considera vergognoso l'atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, che ritiene preferibile perdere tempo per discutere dell'opportunità o meno di una pausa nonostante la grave situazione attualmente esistente nel Paese.

ROBERTO RAO (UdC). Prospetta alla Presidenza l'eventualità di concedere una breve sospensione dei lavori.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Presidente della II Commissione. Ritiene opportuna una breve sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove di procedere all'esame dei subemendamenti presentati.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Precisato che le sue osservazioni rivolte alla Presidenza circa l'organizzazione dei lavori dell'Aula non avevano alcun intento offensivo nei confronti dell'attività svolta dagli uffici e dai funzionari della Camera, stigmatizza le affermazioni a lui rivolte dal deputato Baldelli, che giudica inopportune ed irriguardose.

Pag. IX

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Ritiene che le considerazioni del deputato Mussolini avrebbero dovuto essere rivolte al Governo, atteso il senso di responsabilità mostrato in questi giorni dall'opposizione.

SIMONE BALDELLI (PdL). Stigmatizza le affermazioni rivolte al suo indirizzo dal deputato Giachetti.

Sull'ordine dei lavori.

EMANUELE FIANO (PD). Giudica immorale il preannunziato intendimento del deputato Stanca di non rassegnare le dimissioni dal mandato parlamentare se fosse confermata la notizia circa la sua nomina ad amministratore delegato della società di gestione di Expo 2015.

PRESIDENTE. Osserva che l'intervento del deputato Fiano avrebbe dovuto essere svolto più opportunamente a fine seduta.

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Esprime stupore e indignazione per l'attacco personale rivolto al deputato Stanca, reputando peraltro non pertinenti all'ordine dei lavori le affermazioni del deputato Fiano.

PRESIDENTE. Precisato di aver fatto presente al deputato Fiano che gli interventi non attinenti al merito del dibattito devono essere svolti più opportunamente al termine della seduta, la sospende fino alle 17,45.

La seduta, sospesa alle 17,35, è ripresa alle 18.15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Si riprende la discussione.

GIULIA BONGIORNO (PdL). Presidente della II Commissione. Invita la Presidenza a riconsiderare la declaratoria di inammissibilità dell'articolo 12.0600 della Commissione, alla luce del consenso unanime registratosi sul suo contenuto in seno al Comitato dei nove.

PRESIDENTE. Avverte che, conformemente ai precedenti in materia, la Presidenza dichiara ammissibile l'emendamento 12.0600 della Commissione.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 2.600, 3.600 e 6.600, dei subemendanti 0.3.600.600 (Nuova formulazione) e 0.12.0600.600 nonché degli articoli aggiuntivi 12.0600 e 12.0601, nel testo riformulato, della Commissione; accetta l'articolo aggiuntivo 6.0501 del Governo.
Esprime altresì parere favorevole sugli emendamenti 6.700, 13.700 e 13.701 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), sull'emendamento Ciriello 1.300, nonché sull'emendamento Contento 6.200 e sul subemendamento Contento 0.3.600.1, purché riformulati. Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Contento 1.3, 2.300 e Cavallaro 1.301, esprimendo altrimenti parere contrario. Esprime infine parere contrario sulle restanti proposte emendative.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustrate le finalità dell'emendamento Di Pietro 1.12, volto a rendere meno vaghe le previsioni dell'articolo 1, lamenta l'atteggiamento di chiusura di maggioranza e Governo.

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Dichiarato il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Di Pietro 1.12, finalizzato a rendere più specifiche le disposizioni in materia di contrasto alla violenza sessuale, sottolinea l'inefficienza delle misure che introducono le cosiddette ronde.

ROBERTO RAO (UdC). Nel condividere le finalità dell'emendamento in esame, esprime rammarico per il fatto che la Pag. Xmaggioranza non abbia acceduto alla proposta delle opposizioni di espungere dal provvedimento d'urgenza le norme relative alle cosiddette ronde, impedendo di fatto di pervenire ad un'ampia convergenza sugli aspetti più condivisi del testo in esame, come le misure di contrasto alla violenza sessuale.

Intervengono per dichiarazione di voto in dissenso i deputati MARCO BELTRANDI (PD), FURIO COLOMBO (PD), DONATA LENZI (PD), GUIDO MELIS (PD), ALESSANDRO NACCARATO (PD), MARILENA SAMPERI (PD), ROBERTO ZACCARIA (PD), PASQUALE CIRIELLO (PD), MARIA GRAZIA GATTI (PD), MARIALUISA GNECCHI (PD), CARMEN MOTTA (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD) e MARIA COSCIA (PD).

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che gli interventi appena svolti siano illegittimi in quanto non sono state espresse posizioni in dissenso da quelle del gruppo di appartenenza.

Intervengono quindi per dichiarazione di voto in dissenso i deputati ROSA DE PASQUALE (PD), AMALIA SCHIRRU (PD) e LUCIANA PEDOTO (PD).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di rispettare i tempi fissati per gli interventi dei deputati che intendono esprimersi in dissenso dalla posizione del proprio gruppo.

PRESIDENTE. Ricorda che, secondo la prassi, la Presidenza avverte i deputati nell'imminenza dello scadere del tempo a loro disposizione.

Intervengono per dichiarazione di voto in dissenso i deputati ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD), DELIA MURER (PD), ALESSANDRA SIRAGUSA (PD), LUCIANO AGOSTINI (PD), MARCO CARRA (PD), ENRICO FARINONE (PD), NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD), RAFFAELLA MARIANI (PD), MASSIMO FIORIO (PD), DANIELA SBROLLINI (PD), ETTORE ROSATO (PD), MASSIMO VANNUCCI (PD), LUISA BOSSA (PD), MANUELA GHIZZONI (PD), ELISA MARCHIONI (PD), ERMETE REALACCI (PD), LAURA GARAVINI (PD), SALVATORE MARGIOTTA (PD), LUCIA CODURELLI (PD), ELISABETTA RAMPI (PD), MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD) e ANDREA SARUBBI (PD).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a richiamare all'ordine i deputati che con il loro comportamento non consentono ai rappresentanti dell'opposizione di svolgere regolarmente i propri interventi.

Intervengono per dichiarazione di voto in dissenso i deputati PAOLO FONTANELLI (PD), ANTONIO LA FORGIA (PD), ROLANDO NANNICINI (PD), LAURA FRONER (PD), ANGELO CAPODICASA (PD), LINO DUILIO (PD), PAOLO FADDA (PD), STEFANO GRAZIANO (PD), GIULIO SANTAGATA (PD), RENZO CARELLA (PD), CHIARA BRAGA (PD), ALESSANDRO BRATTI (PD), IVANO STRIZZOLO (PD), EUGENIO MAZZARELLA (PD), WALTER VERINI (PD), GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD), ANNA PAOLA CONCIA (PD), CINZIA CAPANO (PD), DANIELE MARANTELLI (PD), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), ROBERTO GIACHETTI (PD) e MARINA SERENI (PD).

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, informa l'Assemblea che pochi minuti fa si è verificata una nuova forte scossa sismica.

Intervengono inoltre per dichiarazione di voto in dissenso i deputati MARCO CALGARO (PD), MASSIMO ZUNINO (PD), CESARE MARINI (PD), FEDERICO TESTA (PD), ANTONIO RUGGHIA (PD), ANTONINO RUSSO (PD), SALVATORE PICCOLO (PD), DONATO RENATO MOSELLA (PD) e LUCIANO PIZZETTI (PD).

Pag. XI

SIMONE BALDELLI (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a valutare le modalità con cui si intende far procedere il dibattito, anche alla luce del nuovo evento sismico verificatosi pochi minuti fa.

PRESIDENTE. Avverte che, dopo la votazione dell'emendamento in esame, il seguito del dibattito sarà rinviato ad altra seduta.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica strumentali gli appelli ad una sollecita conclusione dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, tenuto conto dell'indisponibilità mostrata dalla maggioranza e dal Governo ad espungere dal testo le disposizioni relative alle cosiddette ronde.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ribadisce che, ove si espungessero dal testo le norme sulle cosiddette ronde, si perverrebbe ad una sollecita approvazione del disegno di legge di conversione in esame.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che non si debbano confondere il senso di responsabilità mostrato ieri dall'opposizione a seguito del dramma che ha colpito la popolazione dell'Abruzzo con il contenuto del decreto-legge in discussione, del quale stamattina era stato chiesto lo stralcio dell'articolo 6. Invita pertanto maggioranza e Governo a rivalutare la proposta avanzata, con l'auspicio di mostrare anche fuori dell'Aula un segnale positivo.

Intervengono ulteriormente per dichiarazioni di voto in dissenso i deputati JEAN LEONARD TOUADI (PD), WALTER TOCCI (PD), GIUSEPPINA SERVODIO (PD), ILEANA ARGENTIN (PD), SANDRO GOZI (PD), MARCO CAUSI (PD), IVANO MIGLIOLI (PD), MASSIMO MARCHIGNOLI (PD), GIANLUCA BENAMATI (PD), GIOVANNI SANGA (PD), LUDOVICO VICO (PD), LIDO SCARPETTI (PD), ANGELO ZUCCHI (PD), STEFANO ESPOSITO (PD), SUSANNA CENNI (PD), PAOLO CORSINI (PD), SANDRO BRANDOLINI (PD), DANIELA CARDINALE (PD), FRANCO CECCUZZI (PD), SILVIA VELO (PD), TERESA BELLANOVA (PD), LUCA SANI (PD), FRANCESCO LARATTA (PD), MARIO LOVELLI (PD), RITA BERNARDINI (PD), TERESIO DELFINO (UdC), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC), BRUNO TABACCI (UdC), AMEDEO CICCANTI (UdC), CARLO MONAI (IdV), MASSIMO DONADI (IdV), GIOVANNI PALADINI (IdV), ANTONIO BORGHESI (IdV), GAETANO PORCINO (IdV), ANITA DI GIUSEPPE (IdV), DAVID FAVIA (IdV), IGNAZIO MESSINA (IdV), RENATO CAMBURSANO (IdV), GABRIELE CIMADORO (IdV), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV) e FABIO EVANGELISTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Di Pietro 1.12.

PRESIDENTE. Ricordato che poco fa si è registrata una nuova scossa di terremoto a L'Aquila e nei centri limitrofi, ribadisce la solidarietà della Camera dei deputati alle popolazioni colpite dai recenti eventi sismici (Il Presidente si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo).
Avverte altresì che, in considerazione del numero di richieste di intervento per dichiarazione di voto in dissenso ed in conformità ai precedenti, nella seduta di domani, la Presidenza consentirà lo svolgimento dei predetti interventi per un tempo massimo di trenta secondi ciascuno.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene incongrua la decisione della Presidenza in relazione ai tempi previsti per gli interventi a titolo personale, anche alla luce della avvenuta chiusura della discussione sul complesso delle proposte emendative e della delicatezza della materia oggetto del provvedimento d'urgenza in esame.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza Pag. XIIa promuovere intese tra i gruppi che consentano di pervenire ad una sollecita conclusione dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame, espungendo dal testo le disposizioni più controverse.

PRESIDENTE. Rileva che la Presidenza, con la determinazione assunta in conformità ai precedenti, ha inteso esclusivamente garantire l'ordinato svolgimento dei lavori dell'Assemblea.

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Precisa la nuova formulazione dell'articolo aggiuntivo 12.0601 della Commissione.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. La accetta.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Chiede la fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti riferiti all'articolo aggiuntivo 12.0601 della Commissione, testé riformulato.

PRESIDENTE. Avverte che il termine richiesto dal deputato Quartiani è fissato per domani alle 10.
Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 8 aprile 2009, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 136).

La seduta termina alle 21,10.