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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 161 di mercoledì 8 aprile 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Precisa che in un intervento svolto nella seduta di ieri non intendeva in alcun modo formulare rilievi nei confronti degli uffici della Camera.

I deputati in missione sono settantaquattro.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 11 del 2009: Sicurezza pubblica e contrasto alla violenza sessuale (A.C. 2232-A).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Rilevato l'intendimento del Governo di approvare integralmente il testo del decreto-legge in discussione, osserva che il legittimo atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione rischia di pregiudicarne la conversione in legge nei tempi costituzionalmente previsti. Sottolinea, quindi, l'opportunità di sospendere brevemente la seduta al fine di consentire alla Conferenza dei presidenti di gruppo di avviare un'approfondita riflessione sul prosieguo dell'esame del provvedimento d'urgenza.

PRESIDENTE. Avverte che è immediatamente convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo, in attesa delle cui determinazioni sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 9,15, è ripresa alle 10.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'emendamento 6.610, soppressivo dei commi 3, 4, 5, 6 e 6-bis dell'articolo 6.

RITA BERNARDINI (PD). Nel richiamare le finalità sottese all'emendamento Vietti 1.13, ricorda che il Partito radicale si batte da tempo per l'abolizione dell'ergastolo, che giudica incoerente con la funzione rieducativa della pena.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Rileva che il suo emendamento 1.13 è volto ad evitare interpretazioni distorte in relazione al reato di stalking.

MANLIO CONTENTO (PdL). Pur riconoscendo la non infondatezza delle argomentazioni svolte dai deputati Bernardini e Vietti, ricorda i termini dell'approfondita discussione svoltasi in occasione della definizione del testo dell'articolo 1 del decreto-legge in esame, reputando non auspicabile l'approvazione dell'emendamento Vietti 1.13.

Pag. VI

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Vietti 1.13, che giudica idoneo al fine di razionalizzare il testo in esame.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 1.13.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Bernardini 1.2, ricordando che la pena deve tendere alla rieducazione del reo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bernardini 1.2.

MANLIO CONTENTO (PdL). Ritira il suo emendamento 1.3.

GAETANO PECORELLA (PdL). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cavallaro 1.301 che, a suo avviso, limita e riporta a ragionevolezza la prevista aggravante.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Cavallaro 1.301 ed approva l'emendamento Ciriello 1.300.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Maurizio Turco 1.302, del quale auspica l'approvazione.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti Maurizio Turco 1.302 e 1.303.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti Maurizio Turco 1.302 e 1.303, giudicando tra l'altro condivisibile la previsione di sancire l'imprescrittibilità del reato di violenza sessuale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Maurizio Turco 1.302.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Maurizio Turco 1.303, giudicando incomprensibile la sua eventuale reiezione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Maurizio Turco 1.303.

MARCO BELTRANDI (PD). Richiama le motivazioni per le quali reputa opportuno sopprimere le lettere a) e a-bis) del comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge in esame, in materia di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale, come previsto degli identici emendamenti Bernardini 2.1 e Di Pietro 2.8.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Nel giudicare di estrema delicatezza l'automatismo, introdotto dalla norma in esame, tra i reati di violenza sessuale e la custodia cautelare in carcere, dichiara l'astensione sugli identici emendamenti Bernardini 2.1 e Di Pietro 2.8.

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Nel ricordare le vicende di cronaca che hanno avviato il dibattito sulla estensione dell'applicabilità della custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale, sottolinea che la disposizione in esame non stravolge le linee guida dell'istituto giuridico in discussione, comportando per contro una inversione dell'onere della prova.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MATTEO MECACCI (PD).

MANLIO CONTENTO (PdL). Nel sottolineare che i reati di violenza sessuale devono essere oggetto di una severa valutazione Pag. VIIda parte del legislatore penale, ricorda il ruolo fondamentale svolto dal prudente apprezzamento del giudice nella valutazione delle singole fattispecie, anche alla luce delle circostanze attenuanti eventualmente ricorrenti. Reputa quindi la disposizione in esame un apprezzabile contemperamento tra l'esigenza di assicurare maggiore rigore e il rispetto della presunzione di innocenza.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Bernardini 2.1 e Di Pietro 2.8, nonché i subemendamenti Giachetti 0.2.600.3 e 0.2.600.2; approva quindi l'emendamento 2.600 della Commissione e respinge l'emendamento Bernardini 2.3.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Vietti 2.9.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Vietti 2.9 e Di Biagio 2.7.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le ragioni sottese alla soppressione dell'articolo 3 proposta dall'emendamento Bernardini 3.1.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATELLA FERRANTI (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bernardini 3.1.

EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD). Richiama le finalità del subemendamento Ferranti 0.3.600.3.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

ROBERTO RAO (UdC). Sottolinea la necessità di dotare il sistema carcerario di personale qualificato che possa intervenire nella riabilitazione del reo.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati AMALIA SCHIRRU (PD) e DONATELLA FERRANTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il subemendamento Ferranti 0.3.600.3 ed approva il subemendamento 0.3.600.600 (Nuova formulazione) della Commissione.

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Esprime parere favorevole sul subemendamento Contento 0.3.600.1, purché riformulato.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo concorda.

MANLIO CONTENTO (PdL). Accetta la riformulazione proposta del suo subemendamento 0.3.600.1.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento Contento 0.3.600.1, nel testo riformulato, nonché l'emendamento 3.600 della Commissione, come subemendato.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Richiama le ragioni sottese alla soppressione dell'articolo 4 proposta con l'emendamento Bernardini 4.1.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD) e MATTEO MECACCI (PD).

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Rileva che l'emendamento Bernardini 4.1 garantisce una coerenza testuale ma non sostanziale con la Costituzione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato DONATELLA FERRANTI (PD).

Pag. VIII

GIUSEPPE CONSOLO (PdL). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Bernardini 4.1.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Bernardini 4.1.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ENRICO COSTA (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bernardini 4.1.

RITA BERNARDINI (PD). Dichiara voto contrario sull'emendamento Gianni Farina 4.300.

MARILENA SAMPERI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Gianni Farina 4.300, volto a rafforzare la condanna decisa da parte dello Stato per gli odiosi reati oggetto della normativa in esame.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Precisa le motivazioni del parere contrario espresso sull'emendamento Gianni Farina 4.300.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Ricorda di essere a favore del gratuito patrocinio anche per i reati di stalking.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gianni Farina 4.300.

ROBERTO RAO (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Vietti 4.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Vietti 4.3.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Richiama le ragioni sottese alla soppressione, proposta con l'emendamento Franceschini 5.9, dell'articolo 5, che giudica in contrasto con i principi di democrazia e civiltà sanciti dalla Carta costituzionale.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere, con l'emendamento Vietti 5.7, l'articolo 5 del decreto-legge in esame, che, tra l'altro, reca disposizioni non conformi alla direttiva europea n. 115/2008.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Rilevato che la direttiva europea citata dal deputato Mantini prevede il trattenimento ai fini dell'allontanamento, sottolinea la piena conformità dell'articolo 5 alle norme europee ed alla giurisprudenza della Corte costituzionale.

SANDRO GOZI (PD). Giudica non condivisibili le argomentazioni svolte dal rappresentante del Governo, ritenendo che le norme contenute nell'articolo 5 siano del tutto incompatibili con le disposizioni recate dalla direttiva europea n. 115/2008.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DONATELLA FERRANTI (PD) e RITA BERNARDINI (PD).

FILIPPO ASCIERTO (PdL). Nel ritenere che il Governo abbia inteso meglio precisare le finalità dei centri di identificazione ed espulsione anche in considerazione del preoccupante livello di immigrazione clandestina presente nel Paese, manifesta un orientamento favorevole all'articolo 5 del decreto-legge in esame.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel giudicare erronee le argomentazioni svolte dal deputato Ascierto, esprime contrarietà alle finalità sottese alla disposizione di cui all'articolo 5 del decreto-legge in discussione, che reputa illiberali ed inopportune, ritenendo peraltro che solo una minima Pag. IXparte degli immigrati clandestini si inserisca nel circuito della criminalità organizzata.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Considerati non soddisfacenti i chiarimenti forniti dal sottosegretario Mantovano, sottolinea la necessità di ridurre il periodo di detenzione nei centri di identificazione ed espulsione, a suo avviso fortemente lesivo della dignità della persona.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ROBERTO RAO (UdC).

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Giudica inesatte le argomentazioni critiche svolte dai rappresentanti dei gruppi di opposizione sui contenuti delle disposizioni di cui all'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati BRUNO TABACCI (UdC), FURIO COLOMBO (PD), AMEDEO CICCANTI (UdC) e MARIO TASSONE (UdC).

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Ribadisce l'intendimento della maggioranza di modificare in senso più rigoroso e più rispondente ai dettami della disciplina comunitaria la normativa in tema di esecuzione dell'espulsione, sottolineando altresì la pertinenza di tale materia all'oggetto del decreto-legge in esame, segnatamente alle tematiche attinenti alla sicurezza dei cittadini ed alla prevenzione dei reati di violenza sessuale.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MATTEO MECACCI (PD), MAURIZIO TURCO (PD), PIER FERDINANDO CASINI (UdC), ILEANA ARGENTIN (PD), SALVATORE VASSALLO (PD), ANNA TERESA FORMISANO (UdC), LUCIANO DUSSIN (LNP) e GIULIO CALVISI (PD).

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede la votazione a scrutinio segreto sugli identici emendamenti Vietti 5.7 e Franceschini 5.9, che ritiene vertenti su una delle materie richiamate dall'articolo 49 del Regolamento.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta di votazione a scrutinio segreto sugli identici emendamenti Vietti 5.7 e Franceschini 5.9 del deputato Casini, peraltro formulata anche dai gruppi Partito Democratico e Italia dei Valori.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato JOLE SANTELLI (PdL).

La Camera, con votazione segreta elettronica, approva gli identici emendamenti Vietti 5.7 e Franceschini 5.9 (non accettati dalla Commissione né dal Governo).

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Chiede di sospendere l'esame del provvedimento.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa alla richiesta di sospensione della seduta, ritenendo l'esito dell'ultima votazione una vittoria dell'intero Parlamento e non già una mera sconfitta della maggioranza.

PRESIDENTE. Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 12,35, è ripresa alle 13,15.

GIULIA BONGIORNO (PdL), Presidente della II Commissione. Chiede di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento alle 16.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta di sospensione formulata dal presidente della II Commissione.

ANTONELLO SORO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, preannunzia il ritiro della maggior parte degli emendamenti e degli ordini del giorno presentati dal suo Pag. Xgruppo, il quale esprimerà un voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Preannunzia l'intendimento del suo gruppo di ritirare tutte le proposte emendative e gli ordini del giorno e di esprimere voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

ITALO BOCCHINO (PdL). Nel prendere atto della situazione verificatasi e degli intendimenti testé palesati dall'opposizione, ribadisce il giudizio positivo della sua parte politica sull'articolo 5 del decreto-legge in esame, esprimendo rammarico per la sua soppressione. Sottolineata quindi l'urgenza delle ulteriori disposizioni da esso recate, auspica l'approvazione del relativo disegno di legge di conversione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Preannunzia la disponibilità del suo gruppo a ritirare le proposte emendative e gli ordini del giorno presentati, sottolineando l'importanza di rispettare la decisione del Parlamento relativamente alla soppressione dell'articolo 5.

GAETANO PORCINO (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, sottopone alla Presidenza la questione relativa alla riconoscibilità dei deputati astenuti nel corso di votazioni a scrutinio segreto.

PRESIDENTE. Fa rilevare che la questione sollevata dal deputato Porcino potrà essere sottoposta nuovamente alla Giunta per il Regolamento, che l'ha già esaminata nelle ultime legislature.

La seduta, sospesa alle 13,25, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

ROSY BINDI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00475, sugli orientamenti del Governo in merito all'introduzione dell'obbligo, a carico di medici ed operatori sanitari, di segnalare all'autorità di pubblica sicurezza immigrati non in regola.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 40) - Replica il deputato ROSY BINDI (PD), che invita il Governo a rivedere la propria posizione in ordine alla materia oggetto dell'atto ispettivo, garantendo i diritti inviolabili dell'uomo ed il rispetto del dettato costituzionale.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Illustra la sua interrogazione n. 3-00476, sulle misure a favore delle persone escluse dalla cosiddetta «operatività bancaria», anche in relazione al fenomeno dell'usura.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 41) - Replica il deputato DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R), la quale si dichiara assolutamente insoddisfatta della risposta, che giudica elusiva.

FRANCESCO BOSI (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00477, sulle iniziative urgenti per l'impiego di un ospedale modulare mobile, collocato presso l'aeroporto militare di Guidonia, per il soccorso alla popolazione abruzzese.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 43) - Replica il deputato FRANCESCO BOSI (UdC), che, espresso apprezzamento per l'attività di tutti gli operatori impegnati nel soccorso delle popolazioni colpite dal sisma avvenuto nel territorio abruzzese, invita il Governo a valutare la possibilità di impiegare a tal fine l'ospedale modulare mobile attualmente giacente presso l'aeroporto militare di Guidonia.

Pag. XI

MARCELLO DE ANGELIS (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00478, sull'impiego di militari nel soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali e riflessi di tale impiego sulle missioni all'estero.

IGNAZIO LA RUSSA, Ministro della difesa. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45) - Replica il deputato MARCELLO DE ANGELIS (PdL), che, nel dichiararsi pienamente soddisfatto della risposta, manifesta la ferma convinzione che l'apporto fornito dai militari in queste drammatiche ore rende fiero l'intero Paese.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interrogazione Cota n. 3-00473 non avrà luogo, atteso che il gruppo Lega Nord Padania ha reso noto che non intende partecipare al question time.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-00474, sugli interventi per l'immediata messa in sicurezza degli edifici scolastici, anche con riferimento all'annunciato «piano casa».

MARIASTELLA GELMINI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 46) - Replica il deputato PIERFELICE ZAZZERA (IdV), che, nel prendere atto delle buone intenzioni del Governo in relazione al grave problema citato nell'atto di sindacato ispettivo, ricorda la proposta del suo gruppo per reperire le necessarie risorse finanziarie.

Sull'ordine dei lavori.

MARIO PEPE (PdL). Propone che tra i deputati sia organizzata una raccolta di fondi per finanziare la ricostruzione di un ospedale in Abruzzo.

PRESIDENTE. Ricorda che in proposito è stata già promossa una sottoscrizione ad un fondo di solidarietà.

GIANCARLO LEHNER (PdL). Chiede chiarimenti in ordine alle modalità di adesione al fondo di solidarietà istituito dalla Camera dei deputati in favore delle vittime del terremoto.

PRESIDENTE. Precisa le modalità con le quali è possibile aderire al suddetto fondo di solidarietà.

La seduta sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasei.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2232-A.

(Ripresa esame dell'articolo unico)

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'emendamento 13.600, con riferimento al quale la V Commissione ha espresso il prescritto parere.

MANLIO CONTENTO (PdL). Richiama le finalità sottese all'emendamento 6.700 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 6.700 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e 6.600 della Commissione.

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Esprime parere favorevole sugli emendamenti identici all'emendamento 6.610 della Commissione.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo concorda.

Pag. XII

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli identici emendamenti Soro 6.1, Vietti 6.7, Di Pietro 6.20 e 6.610 della Commissione, nonché l'articolo aggiuntivo 6.0501 del Governo; respinge quindi l'emendamento Bernardini 9.1 ed approva il subemendamento 0.12.0600.600 e l'articolo aggiuntivo 12.0600 della Commissione come subemendato.

GIUSEPPE ROMELE (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta il malfunzionamento del proprio dispositivo di voto.

CAROLINA LUSSANA (LNP), Relatore. Prospetta talune correzioni di forma all'articolo aggiuntivo 12.0601 (Nuova formulazione) della Commissione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo aggiuntivo 12.0601 (Nuova formulazione) della Commissione, nel testo corretto.

GABRIELLA MONDELLO (PdL). Parlando sull'ordine dei lavori, si associa alle considerazioni del deputato Romele, lamentando il malfunzionamento del proprio dispositivo di voto.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 13.600 e 13.701 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) della Commissione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Dà conto degli ordini del giorno ritirati dai rispettivi presentatori (vedi resoconto stenografico pag. 53).

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Accetta l'ordine del giorno Laboccetta n. 6 ed invita al ritiro degli ordini del giorno Di Biagio n. 3 e D'Ippolito Vitale n. 9, che altrimenti non accetta.

MARIA ROSARIA CARFAGNA, Ministro per le pari opportunità. Accetta l'ordine del giorno Mussolini n. 8, nonché, purché riformulati, gli ordini del giorno Porfidia n. 4 e Paglia n. 20.

Intervengono i deputati ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL) e IDA D'IPPOLITO VITALE (PdL), che ritira il suo ordine del giorno n. 9, nonché il Ministro per le pari opportunità MARIA ROSARIA CARFAGNA.

(Dichiarazioni di voto finale)

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Nell'esprimere un giudizio positivo sulle più severe norme previste per la repressione dei reati di violenza sessuale e sulle nuove disposizioni in materia di stalking, reputa opportuno l'avvenuto stralcio della previsione concernente le cosiddette ronde, ritenendo preferibile incrementare mezzi e risorse a disposizione delle Forze dell'ordine per rispondere alla domanda di maggiore sicurezza emergente nel Paese. Dichiara quindi il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel giudicare necessaria una riforma dei Regolamenti parlamentari, anche in considerazione della difficoltà di approvare i provvedimenti d'urgenza emanati dal Governo a causa dell'atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, ritiene del tutto condivisibile il contenuto di un decreto-legge che, di fronte all'emergenza sicurezza presente nel Paese, potenzia il controllo del territorio. Dichiara, quindi, il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifestata soddisfazione per l'esito dell'iter in Assemblea di un provvedimento d'urgenza che risulta depurato da disposizioni che giudica eterogenee ed inopportunamente proposte dal Governo, ricorda il proficuo contributo offerto dalla propria parte politica per il miglioramento del testo; dichiara Pag. XIIIquindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

ROBERTO RAO (UdC). Nel ritenere che il proficuo lavoro svolto dall'opposizione abbia migliorato il testo originario del decreto-legge in esame, esprime particolare soddisfazione per lo stralcio delle disposizioni inerenti l'inaccettabile previsione delle cosiddette ronde e per la soppressione delle norme relative alla dilatazione dei tempi di permanenza presso i centri di identificazione e di espulsione. Nel ricordare, quindi, che la sua parte politica, concordando circa l'esigenza di intervenire su alcune materie quali la sicurezza ed il contrasto alla violenza sessuale, ha contribuito fattivamente ad approvare il provvedimento sullo stalking, dichiara voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.

ANTONELLO SORO (PD). Nel ritenere che lo stralcio delle disposizioni sulle cosiddette ronde e la soppressione delle norme in tema di immigrazione clandestina rappresentino non solo un risultato di buon senso e saggezza istituzionale ma anche una prova di proficua dialettica politica che onora e vivifica il confronto parlamentare, reputa di poter cogliere all'interno della maggioranza i sintomi di una divergenza non superficiale che involge direttamente la concezione del ruolo dello Stato e l'approccio al drammatico problema dell'immigrazione. Giudicato condivisibile il contenuto del provvedimento d'urgenza, come risultante dall'esame dell'Assemblea, invita la maggioranza a cogliere quale indicazione positiva la riaffermazione dell'indipendenza nell'espressione di voto dei singoli parlamentari. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Espresso un giudizio fortemente positivo sul complessivo operato del Governo in materia di sicurezza e di contrasto ad ogni forma di violenza, soprattutto nei confronti delle donne, rileva l'intendimento del suo gruppo, nel pieno rispetto del confronto parlamentare, di recepire e rendere legge dello Stato le norme recate dall'articolo 5 del decreto-legge in esame. Sottolineata, quindi, la necessità di coniugare l'accoglienza ad un deciso contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina, fortemente penalizzante in particolare per i ceti più deboli della popolazione, giudica con favore le norme che consentono ad associazioni di cittadini di collaborare con le Forze dell'ordine nel controllo del territorio, osservando peraltro che, di fatto, tale partecipazione è già operativa a livello locale e risponde alla primaria esigenza di sicurezza avvertita dalla popolazione.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2232-A.

Seguito della discussione delle mozioni Di Pietro n. 1-00109, Cicchitto n. 1-00143, Vietti n. 1-00144 e Fluvi n. 1-00145: Iniziative relative al sistema creditizio italiano, con particolare riferimento alla riforma delle fondazioni bancarie e delle banche popolari quotate.

Nella seduta del 30 marzo 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

NICOLA COSENTINO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Richiamate le iniziative assunte dall'Esecutivo per una politica dei dividendi che favorisca la patrimonializzazione delle banche, esprime parere favorevole sulle mozioni Cicchitto n. 1-00143 e Vietti Pag. XIVn. 1-00144 e parere contrario sulle mozioni Di Pietro n. 1-00109 (Nuova formulazione) e Fluvi n. 1-00145 (Nuova formulazione).

(Dichiarazioni di voto)

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare voto favorevole sulle mozioni Di Pietro n. 1-00109 (Nuova formulazione), Vietti n. 1-00144 e Fluvi n. 1-00145 (Nuova formulazione), chiede la votazione per parti separate della mozione Cicchitto n. 1-00143, in relazione alla quale preannunzia voto favorevole sul dispositivo e voto contrario sulla parte motiva.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Manifestato apprezzamento per il parere favorevole espresso dal Governo sulla sua mozione n. 1-00144, ritiene che la natura privatistica delle fondazioni bancarie non possa essere messa in discussione e che la relativa disciplina dovrebbe formare oggetto di una specifica riforma. Dichiara, quindi, l'astensione del suo gruppo sulla mozione Di Pietro n. 1-00109 (Nuova formulazione).

ALBERTO FLUVI (PD). Dichiara che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sulla sua mozione n. 1-00145 (Nuova formulazione), nonché sulla mozione Vietti n. 1-00144, voto contrario sulla mozione Cicchitto n. 1-00143 e si asterrà sulla mozione Di Pietro n. 1-00109 (Nuova formulazione).

MAURIZIO BERNARDO (PdL). Nel sottolineare l'impegno dell'Esecutivo a sostegno delle famiglie e dei soggetti più deboli, auspica che prosegua la proficua attività di monitoraggio nel settore creditizio, al fine di evitare qualsiasi forma di comportamento scorretto. Nel convenire infine sull'importanza del ruolo delle fondazioni bancarie, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Cicchitto n. 1-00143.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Di Pietro n. 1-00109 (Nuova formulazione) ed approva la parte motiva e successivamente il dispositivo della mozione Cicchitto n. 1-00143, nonché le mozioni Vietti n. 1-00144 e Fluvi n. 1-00145 (Nuova formulazione) (Non accettata dal Governo).

Programma e calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica il programma dei lavori dell'Assemblea per il periodo aprile-giugno 2009 ed il calendario dei lavori per il mese di aprile predisposti a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 70).

Modifica nella composizione della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Giunta per le autorizzazioni il deputato Anna Rossomando, in sostituzione del deputato Lorenzo Ria, dimissionario.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente della Camera ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali il deputato Anna Margherita Miotto, in sostituzione del deputato Lorenzo Ria, dimissionario.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede alla Presidenza di interessare il Governo affinché verifichi la possibilità di sospendere il pagamento dei pedaggi autostradali per le popolazioni colpite dal recente sisma in Abruzzo.

Pag. XV

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera affinché interessi il Governo sulla questione sollevata dal deputato Giachetti.

MARCO BELTRANDI (PD). Chiede alla Presidenza di attivarsi affinché la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi possa assolvere appieno le proprie funzioni, giudicando particolarmente grave l'attuale situazione di stallo che caratterizza l'attività di tale organo.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la questione sollevata dal deputato Beltrandi.

AMEDEO CICCANTI (UdC). Sollecita la risposta ad atti di sindacato ispettivo da lui presentati.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Sottolinea la gravità della soppressione dell'articolo 5 del decreto-legge in materia di sicurezza, che determinerà inevitabili conseguenze negative per i cittadini.

MARIO TASSONE (UdC). Sottolineato che da molto tempo ai legali impegnati nel gratuito patrocinio non viene corrisposto il compenso dovuto, ricorda di aver presentato al riguardo un'interrogazione, lamentando, più in generale, lo scarso rilievo attribuito nell'ambito dei lavori parlamentari allo svolgimento di atti del sindacato ispettivo.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera sulla questione sollevata, che più opportunamente potrà essere riproposta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Buonanno, esprimendo rammarico per la soppressione delle disposizioni in materia di espulsione degli immigrati clandestini.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Rivolge un augurio di buona Pasqua al personale della Camera, che ringrazia per la professionalità con cui svolge l'opera di supporto all'attività parlamentare.

PRESIDENTE. Si associa alle espressioni augurali formulate dal deputato Quartiani.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 20 aprile 2009, alle 16.

(Vedi resoconto stenografico pag. 80).

La seduta termina alle 18.10.