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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di martedì 21 aprile 2009

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 21 aprile 2009.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Antonione, Balocchi, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, Donadi, Fitto, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maran, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Molgora, Mura, Leoluca Orlando, Pecorella, Pescante, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Paolo Russo, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Antonione, Balocchi, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Boniver, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Castagnetti, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Conte, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, Donadi, Fitto, Gregorio Fontana, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maran, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Molgora, Mura, Leoluca Orlando, Pecorella, Pescante, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Paolo Russo, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Vegas, Vito, Valducci.

Annunzio di una proposta di legge.

In data 20 aprile 2009 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
TORAZZI: «Disposizioni per la razionalizzazione della spesa pubblica relativa al personale delle regioni e degli enti locali e per il finanziamento degli ammortizzatori sociali» (2383).
Sarà stampata e distribuita.

Annunzio di un disegno di legge.

In data 20 aprile 2009 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
dai ministri degli affari esteri e della difesa:
«Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Regno dell'Arabia Saudita nel campo della difesa, firmato a Roma il 6 novembre 2007» (2384).
Sarà stampato e distribuito.

Modifica del titolo di una proposta di legge.

La proposta di legge n. 2302, d'iniziativa dei deputati GRANATA ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Istituzione della Soprintendenza del mare e delle acque interne e organizzazione del settore del patrimonio storico-culturale sommerso nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali».

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
BIANCOFIORE ed altri: «Norme per il sostegno della comunità di lingua italiana della provincia di Bolzano» (2136) Parere delle Commissioni V, VIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

II Commissione (Giustizia):
GIAMMANCO ed altri: «Modifiche al codice civile e al codice penale e altre disposizioni per la tutela degli animali» (2122) Parere delle Commissioni I, V, VI, VIII, IX, X, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
IANNARILLI: «Istituzione in Frosinone di una sezione distaccata della corte d'appello di Roma e della corte di assise d'appello di Roma» (2213) Parere delle Commissioni I, V e XI.

V Commissione (Bilancio):
MARGIOTTA ed altri: «Nuove disposizioni concernenti i criteri per la determinazione dei trasferimenti erariali destinati ai comuni e misure di perequazione in favore dei comuni soggetti a decremento demografico» (2085) Parere della I Commissione.

VII Commissione (Cultura):
BERTOLINI ed altri: «Concessione di un contributo per celebrare la ricorrenza del centenario dell'assegnazione del premio Nobel per la fisica a Guglielmo Marconi» (2231) Parere delle Commissioni I e V;
GARAGNANI ed altri: «Delega al Governo per l'abolizione del valore legale del diploma di laurea» (2250) Parere delle Commissioni I, II e XI;
GRANATA ed altri: «Istituzione della Soprintendenza del mare e delle acque interne e organizzazione del settore del patrimonio storico-culturale sommerso nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali» (2302) Parere delle Commissioni I, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, IX, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
BIANCOFIORE e MOLES: «Concessione di un contributo all'Accademia di studi italo-tedeschi di Merano» (2334) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

X Commissione (Attività produttive):
DUILIO e MELIS: «Modifiche all'articolo 110 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di gioco» (1718) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e VI.

XII Commissione (Affari sociali):
DELL'ELCE ed altri: «Norme per favorire l'inserimento sociale delle persone con disabilità» (2338) Parere delle Commissioni I, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
LORENZIN ed altri: «Disposizioni per il riconoscimento della lingua italiana dei segni e l'istituzione della figura professionale dell'interprete della medesima lingua» (2342) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):
ALESSANDRI: «Delega al Governo per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia» (2328) Parere delle Commissioni II, V, VII e XI.

Trasmissioni dal ministro degli affari esteri.

Il ministro degli affari esteri, con lettera in data 25 marzo 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della legge 3 agosto 1985, n. 411, la relazione sull'attività svolta dalla società Dante Alighieri, unitamente al bilancio consuntivo, riferiti all'anno 2008.
Questa documentazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) e alla VII Commissione (Cultura).

Il ministro degli affari esteri, con lettere del 15 aprile 2009, ha trasmesso due note relative all'attuazione data all'ordine del giorno BARBI n. 9/1713/16, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 13 novembre 2008, concernente il debito argentino e gli aiuti allo sviluppo, nonché alla mozione MECACCI ed altri n. 1/00089, accolta dal Governo ed approvata dall'Assemblea nella seduta del 10 marzo 2009, riguardante iniziative per il rispetto dei diritti umani e delle libertà democratiche in Tibet.

Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla III Commissione (Affari esteri) competente per materia.

Trasmissione dal ministro dell'interno.

Il ministro dell'interno, con lettere dell'8 aprile 2009, ha trasmesso due note relative all'attuazione data agli ordini del giorno BARBATO ed altri n. 9/6/9, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 29 maggio 2008, concernente le modalità dell'esibizione o della comunicazione al cliente della licenza da parte delle agenzie di recupero stragiudiziale di crediti, e GAGLIONE n. 9/1366/8, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 16 luglio 2008, riguardante l'adeguamento degli standard di sicurezza nel territorio della regione Puglia.

Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali) competente per materia.

Trasmissioni dal consiglio regionale della Toscana.

Il presidente del consiglio regionale della Toscana, con lettera in data 6 aprile 2009, ha trasmesso il testo di un voto, approvato dal consiglio regionale stesso nella seduta del 25 marzo 2009, contro l'approvazione della proposta di legge concernente l'istituzione dell'ordine del Tricolore (Atto Camera n. 1360).
Questa documentazione è trasmessa alla IV Commissione (Difesa).

Il presidente del consiglio regionale della Toscana, con lettera in data 6 aprile 2009, ha trasmesso il testo di un voto, approvato dal consiglio regionale stesso nella seduta del 25 marzo 2009, riguardante la messa al bando delle cluster bombs e il rifinanziamento del Fondo per lo sminamento umanitario, istituito dalla legge 7 marzo 2001, n. 58, in misura adeguata a garantire il rispetto degli impegni internazionali assunti dall'Italia.

Questa documentazione è trasmessa alla III Commissione (Esteri).

Comunicazioni di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 1o, 9 e 14 aprile 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni, relative al conferimento o alla revoca, ai sensi dei commi 4, 5-bis e 10 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:

la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri:
al consigliere Maria Contento, l'incarico di direttore dell'ufficio per l'informazione, la comunicazione istituzionale e la promozione delle iniziative del Governo, nell'ambito del dipartimento per l'attuazione del programma di Governo;

alla II Commissione (Giustizia) la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito del Ministero della giustizia:
alla dottoressa Serenella Pesarin, l'incarico di direttore della direzione generale per l'attuazione dei provvedimenti giudiziari, nell'ambito del dipartimento per la giustizia minorile;

alla V Commissione le comunicazioni concernenti il conferimento dei seguenti incarichi:
alla dottoressa Silvana Caudai, l'incarico di consulenza, studio e ricerca alle dirette dipendenze del ragioniere generale dello Stato, nell'ambito del dipartimento della ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze;
al dottor Gianfranco Tanzi, l'incarico di consulenza, studio e ricerca alle dirette dipendenze del ragioniere generale dello Stato per il coordinamento delle attività del suo ufficio, nell'ambito del dipartimento della ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze;
alla dottoressa Sabina De Luca, l'incarico di direttore della direzione generale per la politica regionale unitaria comunitaria, nell'ambito del dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;
al dottor Vincenzo Donato, l'incarico di direttore della direzione generale per la politica regionale unitaria nazionale, nell'ambito del dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;
al professor Gianluca Esposito, l'incarico di direttore della direzione generale per la incentivazione delle attività imprenditoriali, nell'ambito del dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello sviluppo economico;

alla VI Commissione (Finanze) la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
alla dottoressa Gabriella Palocci, l'incarico di direttore ad interim della direzione agenzie ed enti della fiscalità, nell'ambito del dipartimento delle finanze;

alla X Commissione (Attività produttive) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico:
la revoca dell'incarico, conferito alla dottoressa Maria Ludovica Agrò, di direttore della direzione generale per la proprietà industriale - ufficio italiano brevetti e marchi;
al dottor Piero Antonio Cinti, l'incarico di direttore della direzione generale per le piccole e medie imprese e gli enti cooperativi, nell'ambito del dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione;
all'ingegner Gilberto Dialuce, l'incarico di direttore della direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche, nell'ambito del dipartimento per l'energia;
la revoca dell'incarico, conferito al dottor Tullio Di Pietro, di direttore della direzione generale per gli affari generali e le risorse;
la revoca dell'incarico, conferito alla dottoressa Mirella Ferlazzo, di direttore della direzione generale per i servizi interni;
alla dottoressa Loredana Gulino, l'incarico di direttore della direzione generale per la lotta alla contraffazione - Ufficio italiano brevetti e marchi, nell'ambito del dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione;
alla dottoressa Rosanna Lanzara, l'incarico di direttore dell'ufficio di gabinetto;
al dottor Francesco Saverio Leone, l'incarico di consulenza, studio e ricerca;
al dottor Antonio Lirosi, l'incarico di consulenza, studio e ricerca;
al colonnello Roberto Massi, l'incarico di direttore dell'ufficio per gli affari generali e per le risorse;
la revoca dell'incarico, conferito alla dottoressa Simonetta Moleti, di direttore della direzione generale per la politica industriale;
la revoca dell'incarico, conferito alla dottoressa Daniela Primicerio, di consulenza, studio e ricerca, nell'ambito del Dipartimento per la regolazione del mercato;
alla dottoressa Letizia Ravoni, l'incarico di consulenza, studio e ricerca;
alla dottoressa Rosaria Fausta Romano, l'incarico di direttore della direzione generale per l'energia nucleare, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica, nell'ambito del dipartimento per l'energia;
al dottor Carlo Sappino, l'incarico di consulenza, studio e ricerca;
al dottor Camillo Tarchini, l'incarico di funzione dirigenziale nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione del ministro dello sviluppo economico;
all'ingegner Franco Terlizzese, l'incarico di direttore della direzione generale per le risorse minerarie ed energetiche, nell'ambito del dipartimento per l'energia;
al dottor Gianfrancesco Vecchio, l'incarico di direttore della direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica nell'ambito del dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione;
al dottor Alberto Versace, l'incarico di consulenza, studio e ricerca;
all'ingegner Franco Vitale, l'incarico di consulenza, studio e ricerca;

alla XI Commissione (Lavoro) la comunicazione concernente il conferimento del seguente incarico:
alla dottoressa Carmela Mignacca Mieli, l'incarico di componente effettivo del Collegio dei sindaci dell'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).

Richiesta di parere parlamentare su atti del Governo.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 20 aprile 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento recante modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 novembre 2007, n. 233, nonché al regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministro per i beni e le attività culturali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 luglio 2001, n. 307 (72).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 21 maggio 2009. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 6 maggio 2009.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZA ED INTERROGAZIONI

Riconoscimento dell'area del polo petrolchimico della Valbasento (Matera) quale sito industriale interessato dall'applicazione della legge n. 247 del 2007 e conseguente riconoscimento dei benefici per i lavoratori esposti all'amianto - 3-00086

A) Interrogazione

BURTONE, BINDI, VICO e CUOMO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il giorno 27 giugno 2008 si è svolto presso la sede Inail di Matera un incontro tra direzione regionale Inail della Basilicata, direzione provinciale del lavoro di Matera, rappresentanti Sindyal (ex Enichem) e le organizzazioni sindacali territoriali e di categoria per affrontare il merito del riconoscimento dei benefici legislativi in favore dei lavoratori esposti all'amianto nell'ambito del polo petrolchimico della Valbasento (Matera);
suddetto incontro, avvenuto al termine di un lungo e articolato lavoro istruttorio per la ricostruzione delle carriere e delle mansioni dei lavoratori esposti all'amianto nel sito di Pisticci, non ha avuto un esito positivo, escludendo, di fatto, diverse centinaia di lavoratori, che hanno regolarmente presentato domanda di riconoscimento entro il termine del 15 giugno 2005, dalla possibilità di poter accedere ai benefici previdenziali previsti dalla normativa;
la società Sindyal ha fornito tutte le informazioni attinenti alla ricostruzione dei curricula dei lavoratori esposti;
ai sensi dei commi 20 e 21 dell'articolo 1 della legge n. 247 del 2007, sono stati rilevati, anche sulla base di precisi atti di indirizzo ministeriali, i siti produttivi i cui lavoratori sono stati interessati all'esposizione di fibre d'amianto;
tra i siti riconosciuti vi sono gli impianti Enichem di Marghera, Ravenna e Brindisi;
esistono diverse perizie giudiziarie che attestano nel sito lucano della Valbasento per i lavoratori un'esposizione nei cicli di produzione superiore ai limiti di legge;
purtroppo, nel corso degli ultimi anni si sono già verificati diversi casi di decessi di lavoratori del sito in oggetto per asbestosi e tumori da esposizione alle fibre da amianto;
risulta del tutto incomprensibile l'esclusione dei lavoratori della Valbasento dai benefici legislativi -:
se e quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di emanare un atto di indirizzo, per la regione Basilicata, che individui la Valbasento quale sito industriale interessato dalla applicazione della legge n. 247 del 2007 e il conseguente riconoscimento dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti che hanno presentato domanda entro i termini previsti.
(3-00086)
(14 luglio 2008)

Stabilizzazione del personale impiegato a tempo determinato presso la Croce Rossa Italiana, in attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria 2008, e ulteriori problematiche salariali e contrattuali - 3-00097; 3-00485; 3-00485

B) Interrogazioni

COMPAGNON. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la legge finanziaria per il 2008 ha previsto che per il personale in servizio a tempo determinato, impiegato mediante convenzioni presso la Croce rossa italiana, sia possibile procedere ad un graduale assorbimento presso gli enti del servizio sanitario nazionale e presso le regioni sulla base di un protocollo da stipulare con le stesse regioni, su proposta del Ministro della salute, di concerto con il dipartimento della funzione pubblica e con il ministero dell'economia e delle finanze;
sono 1.449 i precari interessati, coloro cioè che sono in possesso dei requisiti richiesti dei tre anni di servizio. Altre 432 persone, che non hanno questi requisiti temporali, potranno essere stabilizzate per mezzo di un nuovo bando emesso dalla Croce rossa italiana;
si tratta di soggetti da anni in attesa della stabilizzazione del rapporto di lavoro, impiegati su tutto il territorio, in convenzione con il servizio sanitario nazionale, i comuni, le regioni e le prefetture, per garantire una molteplicità di servizi sociali e socio-sanitari, quali il trasporto infermi, il soccorso urgente 118, l'assistenza domiciliare, l'assistenza all'infanzia, la gestione delle attività socio-sanitarie presso i centri di accoglienza profughi e del servizio di pronto soccorso aeroportuale per conto del ministero della salute -:
se non ritenga di procedere in tempi rapidi all'attivazione della citata procedura di stabilizzazione attraverso un primo confronto tra le amministrazioni interessate, mediante l'istituzione di un'apposita commissione o gruppo di lavoro, al fine di dare attuazione a quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2008, come più volte sollecitato anche dal presidente della Croce rossa italiana, Massimo Barra. (3-00097)
(23 luglio 2008)

POLLEDRI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il 18 maggio 2006 un presidio di lavoratori precari della Croce rossa italiana ha manifestato davanti alla sede del Governo a Palazzo Chigi; è dal 9 maggio 2006, infatti, che si stanno organizzando manifestazioni, occupando diverse sedi della Croce rossa italiana in tutto il Paese;
i lavoratori della Croce rossa italiana di Piacenza non hanno potuto partecipare alla manifestazione, perché impegnati in compiti gravosi ed inderogabili, quali l'attività per il servizio 118, nonché il trasporto di bambini affetti da gravi patologie e perciò bisognosi di terapie giornaliere;
le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl, Uil e gli autonomi del Sinadi Croce rossa italiana lamentano ritardi nei pagamenti dei compensi: su 18 dipendenti, 8 sono precari ed inoltre questi lavoratori aspettano ancora gli arretrati dovuti nel 2002 per la progressione di livello contrattuale, gli incentivi a saldo del 2005, oltre al biennio economico e gli accessori;
il Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi, nel vedere questi lavoratori protestare davanti alla sede del Governo, ha prestato loro attenzione, avvicinandosi al presidio e chiedendo loro di inviargli un dossier sulla situazione lamentata, al fine di poter trovare una soluzione;
negli ultimi due anni quanto illustrato non è mutato e risulta ancora attuale -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza del problema e quali iniziative si intendano intraprendere per garantire al più presto l'adempimento degli impegni assunti in precedenza con tutte le organizzazioni sindacali e fino ad oggi ignorati;
in particolare, che cosa si intenda fare per la soluzione dei problemi relativi al precariato, con il rinnovo delle scadenze contrattuali fissate per il momento al 31 dicembre 2006, alla corresponsione delle spettanze economiche al personale dipendente, oltre alla definizione delle strategie dell'ente e alla riorganizzazione dei servizi, eventualmente anche attraverso l'adozione di un regolamento d'organizzazione ed un progetto di attività per delega. (3-00485)
(20 aprile 2009)
(ex 4-00967 del 5 settembre 2008)

POLLEDRI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la Croce rossa italiana sta attraversando ormai da tempo una situazione di disordine organizzativo e funzionale, che si traduce, in particolare, nella mancata corresponsione degli arretrati salariali ai dipendenti, nonché nella mancata stabilizzazione di migliaia di precari;
il problema degli arretrati, in particolare, è sorto a seguito dell'ispezione disposta dal 18 maggio al 31 luglio 2006 nei confronti del comitato centrale della Croce rossa italiana - dietro tardiva segnalazione del collegio dei revisori della Croce rossa italiana e dell'ex direttore generale della Croce rossa italiana Tommaso Longhi - dal ministero dell'economia e delle finanze;
l'ispezione, in particolare, ha evidenziato in relazione agli esercizi contabili dal 2002 al 2005 una gestione non corretta degli stanziamenti, in quanto il salario accessorio dei dipendenti sarebbe stato finanziato quanto a 6 milioni di euro a valere su somme non destinabili a tale scopo, bensì destinate alla spesa per i passaggi all'interno dell'ente;
in una riunione svoltasi presso il ministero della salute il 21 dicembre 2006, i rappresentanti del ministero della salute, del ministero dell'economia e delle finanze, della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Croce rossa italiana hanno convenuto sulla possibilità di recuperare il predetto importo tramite corrispondente decurtazione dei fondi relativi agli anni 2005 e seguenti;
in un successivo incontro con le organizzazioni sindacali, l'amministrazione della Croce rossa italiana avrebbe palesato l'intenzione di procedere nei confronti dei lavoratori della Croce rossa italiana al recupero delle somme da questi indebitamente percepite, evitando di effettuare i passaggi di qualifica previsti dal contratto integrativo 2001;
nel frattempo, i lavoratori a tempo indeterminato della Croce rossa italiana non hanno ancora ricevuto parte consistente del salario accessorio relativo all'anno 2005 e l'intero salario accessorio relativo al 2006; inoltre, a distanza di circa sei anni, non è stata data attuazione alle disposizioni sugli avanzamenti di carriera previsti dal contratto integrativo 2001, applicativo del contratto collettivo nazionale di lavoro 1998-2001;
il mancato riconoscimento di parte delle retribuzioni dovute ha costretto molti dipendenti a procedere per vie legali contro l'amministrazione della Croce rossa italiana;
altrettanto problematica è la situazione relativa alla mancata stabilizzazione dei lavoratori con contratto di lavoro precario, che rappresentano circa il 75 per cento della forza lavoro impiegata presso la Croce rossa italiana;
nel complesso, tale problematica coinvolge oltre 2.500 lavoratori precari, di cui alcuni con oltre 10 anni di precariato;
in relazione a tale problematica, la Croce rossa italiana sembra aver di recente negato la possibilità di una stabilizzazione dei precari, anche se tali lavoratori svolgono servizi pubblici essenziali come quello di emergenza territoriale 118, la raccolta delle donazioni di sangue ed altri;
numerose manifestazioni di protesta sono state organizzate dai lavoratori della Croce rossa italiana per protestare contro le problematiche salariali e contrattuali di cui sopra; tali proteste non hanno, tuttavia, contribuito a risolvere la situazione, né a sollecitare l'amministrazione della Croce rossa italiana ad attivare un tavolo permanente di concertazione con le associazioni sindacali ed i rappresentanti dei ministeri competenti;
negli ultimi due anni quanto illustrato non è mutato e risulta ancora attuale -:
quali provvedimenti o misure il Ministro interrogato intenda adottare per consentire ai lavoratori della Croce rossa italiana di ottenere soddisfazione rispetto ai diritti retributivi maturati e più effettive garanzie circa la stabilizzazione dei contratti di lavoro precario, nel caso attivando un tavolo permanente di discussione con i responsabili dell'amministrazione della Croce rossa italiana e le associazioni sindacali maggiormente rappresentative.
(3-00486)
(20 aprile 2009)
(ex 4-00969 del 5 settembre 2008)

Accordo con le organizzazioni sindacali sulla situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento Fiat Group Automobiles di Piedimonte San Germano (Frosinone) - 3-00018

C) Interrogazione

ANNA TERESA FORMISANO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
nel mese di novembre 2007 la direzione aziendale dello stabilimento Fiat group automobiles di Piedimonte San Germano (Frosinone) ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali, riguardante, in parte, il monitoraggio delle situazioni produttive e occupazionali dell'azienda frusinate;
l'accordo sopraddetto prevedeva il rientro nello stabilimento, entro il mese di giugno 2008, di tutti gli interinali che nei mesi scorsi sono usciti dall'azienda: si tratta di 472 giovani con contratto a termine, che nel febbraio 2008 sono usciti dall'azienda gradualmente, a scadenza naturale del contratto di lavoro;
ad oggi sono state riassunte soltanto 150 persone;
a partire dal mese di settembre 2008, inoltre, sembrerebbe che nello stabilimento di Pomigliano d'Arco verrà prodotta anche la Fiat bravo, che si aggiungerà alle produzioni di 147, 159 e Gt, e dove verranno trasferite per la verniciatura le scocche saldate nei loro componenti a Cassino, con evidenti ripercussioni sull'aggravio di manodopera dell'azienda stessa -:
quali iniziative urgenti siano previste a tutela dei lavoratori dello stabilimento Fiat group automobiles e nel rispetto degli impegni presi con le organizzazioni sindacali;
quali provvedimenti intenda adottare per far fronte ad investimenti produttivi che vadano oltre il breve periodo e che tengano conto della forte recessione registrata a livello nazionale, della contrazione delle vendite sui beni di lusso e dell'aumento del costo del carburante. (3-00018)
(29 maggio 2008)

Problematiche relative alla situazione dello stabilimento Bioprogress di Anagni (Frosinone) - 3-00120

D) Interrogazione

ANNA TERESA FORMISANO. - Ai Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
sono oltre cinque mesi e mezzo che i dipendenti della Bioprogress di Anagni (Frosinone) attendono di essere pagati, mentre quelli in cassa integrazione non ricevono la relativa indennità, con tutti i disagi familiari conseguenti a tale situazione;
la produzione dello stabilimento si è arrestata da tempo a seguito di alcuni fermi ordinati dall'Aifa, l'agenzia ministeriale del farmaco, che ha riscontrato alcune anomalie nel corso di alcuni controlli di routine;
attualmente si sta lavorando per eliminare le anomalie rilevate dai controlli, ma non è dato di sapere quando l'Aifa effettuerà il nuovo controllo per consentire la ripresa della produzione;
nelle more di questi controlli la situazione delle famiglie interessate, già preoccupante dal punto di vista economico, potrebbe degenerare -:
quali urgenti iniziative intenda adottare per far fronte a quanto descritto in premessa, una situazione che sta minando la serenità economica e psicologica delle ottanta famiglie coinvolte per fatti indipendenti dalle loro volontà. (3-00120)
(5 settembre 2008)

Misure per contrastare il radicamento della criminalità organizzata nella Regione Lazio - 3-00002

E) Interrogazione

CIOCCHETTI e ANNA TERESA FORMISANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
secondo quanto emerge da un'indagine elaborata dall'osservatorio tecnico e scientifico per la sicurezza e la legalità della regione Lazio, presentata al forum della pubblica amministrazione, sul territorio laziale sarebbero attive dalle sessanta alle sessantasette organizzazioni criminali, con circa trecento affiliati;
nello specifico, sarebbero circa venticinque le cosche appartenenti alla 'ndrangheta, diciassette alla camorra, quattordici a cosa nostra e due alla sacra corona unita;
tali organizzazioni opererebbero principalmente, oltre che nel campo del traffico di armi, di stupefacenti, dell'usura e della prostituzione, nei settori dello smaltimento dei rifiuti, della distribuzione di prodotti agricoli, nell'edilizia, nel settore turistico, della ristorazione e della sanità;
nonostante il tessuto amministrativo, politico e produttivo abbia mostrato una buona tenuta, in una cinquantina dei 378 comuni laziali risulterebbe esserci attività della criminalità organizzata;
secondo il rapporto dell'osservatorio, oltre a quella organizzata, il territorio laziale sarebbe anche oggetto di azioni criminose da parte di organizzazioni di clan malavitosi cinesi, rumeni, nigeriani e russi, che convivono e fanno affari insieme attraverso una sorta di «camera di composizione dei conflitti», che svolge il ruolo di cabina di regia;
già nella XV legislatura era stato sollevato in più riprese dagli interroganti questa problematica con alcuni atti di sindacato ispettivo -:
se, tra le priorità del «pacchetto sicurezza» più volte annunciato, non ritenga di tener conto della pesante situazione sopra descritta, assicurando le risorse necessarie per perseguire con maggior intensità la lotta alla criminalità nella regione Lazio, che sta minando la fiducia nello Stato da parte dei cittadini e degli operatori economici, sempre più oggetto delle attenzioni della piccola e grande criminalità. (3-00002)
(14 maggio 2008)

Misure di prevenzione e contrasto della criminalità nella provincia di Frosinone - 3-00326

F) Interrogazione

CIOCCHETTI e ANNA TERESA FORMISANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi è stato arrestato, nella contrada di Mole Bisleti (comune di Alatri), Antonio Ruzza di 45 anni, un siciliano affiliato al clan Madonia e domiciliato a Patrica (Frosinone);
il blitz, avvenuto nell'ambito dell'operazione denominata «Atlantide-Mercurio», condotta dal comando provinciale e dai ros di Caltanissetta, ha portato all'emissione di 24 ordini di custodia cautelare;
gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza mediante violenza e minaccia;
l'indagato Antonio Ruzza è stato arrestato ad Alatri, dove viveva e svolgeva alcuni lavori saltuari: evidentemente aveva trovato il modo per vivere in ciociaria senza destare sospetti -:
quali iniziative urgenti intenda adottare per incrementare le misure di prevenzione e contrasto alla criminalità nella provincia di Frosinone, che è stata teatro negli ultimi mesi di affari illegali e estorsioni gestite da clan mafiosi, recando un grave pericolo e pregiudizio alla popolazione e alle istituzioni locali. (3-00326)
(21 gennaio 2009)

Autorizzazione di un insediamento di nomadi rom nel comune di Vallerotonda (Frosinone) - 3-00344

G) Interrogazione

DIONISI e ANNA TERESA FORMISANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
il commissario prefettizio, Anna Infante, avrebbe avanzato la proposta di autorizzare un insediamento di nomadi rom nel comune di Vallerotonda (Frosinone);
si segnala che si tratta di un comune di circa milleottocento abitanti, di cui il 70 per cento composto da anziani, che vivono soli, e caratterizzato da una percentuale altissima di disoccupazione e non solo giovanile;
le pochissime attività presenti nel territorio comunale fanno fatica a restare in vita e l'unico sbocco è rappresentato dall'indotto Fiat, che purtroppo soffre della crisi economica in corso;
sono minime, quindi, le possibilità di integrazione dal punto di vista lavorativo;
la presenza di un insediamento rom acuirebbe le condizioni socioeconomiche del territorio ed andrebbe ad alterare l'equilibrio e la quiete sociale e, soprattutto, produrrebbe una forte inquietudine tra la popolazione anziana per il timore di possibili furti nelle case -:
chi abbia proposto l'insediamento del campo rom a Vallerotonda, con quali risorse si intenderebbe eventualmente far fronte a tale decisione e se siano state valutate le conseguenze di tale scelta. (3-00344)
(2 febbraio 2009)

Misure per la piena attuazione dell'articolo 2 della Convenzione applicativa dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985 in materia di controlli di polizia alle frontiere nazionali - 2-00007

H) Interpellanza

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che:
l'articolo 2 della Convenzione applicativa dell'Accordo di Schengen, sottoscritto il 14 giugno 1985 tra i Governi degli Stati dell'Unione europea, relativo alla graduale eliminazione dei controlli sulle persone alle frontiere comuni, prevede espressamente - al comma 2 - che «per esigenze di ordine pubblico o di sicurezza nazionale, una Parte contraente può, previa consultazione delle altre Parti contraenti, decidere che, per un periodo limitato, alle frontiere interne siano effettuati controlli di frontiera nazionali adeguati alla situazione»;
la medesima norma della Convezione dispone, inoltre, che «se per esigenze di ordine pubblico o di sicurezza nazionale si impone un'azione immediata» il Paese interessato possa comunque adottare «le misure necessarie», fermo restando l'onere di informarne il più rapidamente possibile gli altri Paesi sottoscrittori dell'Accordo;
infine, la stessa disposizione stabilisce chiaramente (articolo 2, comma 3) che la soppressione del controllo delle persone alle frontiere interne non pregiudica l'applicazione delle disposizioni in materia di obbligo di dichiarazione della loro presenza a carico degli stranieri in ingresso in un Paese membro dell'Unione europea, «né l'esercizio delle competenze di polizia da parte delle autorità competenti in applicazione della legislazione di ciascuna Parte contraente in tutto il suo territorio, né l'obbligo di essere in possesso, di portare con sé e di esibire titoli e documenti previsti dalla legislazione di detta Parte contraente» -:
se, in considerazione delle situazioni di conclamata emergenza che interessano alcune aree del Paese, sotto i profili dell'ordine pubblico e della sicurezza per le popolazioni residenti, tale circostanza non imponga al Governo italiano di disporre ogni misura necessaria a dare piena attuazione alla Convenzione applicativa dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985, tra i Governi degli Stati dell'Unione europea, attraverso il sollecito ripristino di adeguati controlli di polizia alle frontiere nazionali, al fine di identificare sollecitamente - precludendone, se del caso, l'accesso - i soggetti in ingresso, anche appartenenti a Paesi dell'Unione europea, che risultino avere carichi penali nei Paesi di origine per reati esposti alla reiterazione nel nostro territorio.
(2-00007) «Rubinato, Viola».
(20 maggio 2008)

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DEL PROTOCOLLO CHE MODIFICA LA CONVENZIONE RELATIVA ALL'ORGANIZZAZIONE IDROGRAFICA INTERNAZIONALE, FATTO A MONACO PRINCIPATO IL 4 LUGLIO 2005 (A.C. 2098)

A.C. 2098 - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Protocollo che modifica la Convenzione relativa all'Organizzazione idrografica internazionale, fatto a Monaco Principato il 4 luglio 2005.

A.C. 2098 - Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data al Protocollo di cui all'articolo 1, a decor-rere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 20 del Protocollo stesso e dall'articolo XXI della Convenzione relativa all'Organizzazione idrografica internazionale.

A.C. 2098 - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DELLA CONVENZIONE RELATIVA ALL'ADESIONE DELLA REPUBBLICA CECA, DELLA REPUBBLICA DI ESTONIA, DELLA REPUBBLICA DI CIPRO, DELLA REPUBBLICA DI LETTONIA, DELLA REPUBBLICA DI LITUANIA, DELLA REPUBBLICA DI UNGHERIA, DELLA REPUBBLICA DI MALTA, DELLA REPUBBLICA DI POLONIA, DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA E DELLA REPUBBLICA SLOVACCA ALLA CONVENZIONE FIRMATA A BRUXELLES IL 23 LUGLIO 1990, RELATIVA ALL'ELIMINAZIONE DELLE DOPPIE IMPOSIZIONI IN CASO DI RETTIFICA DEGLI UTILI DI IMPRESE ASSOCIATE, FATTA A BRUXELLES L'8 DICEMBRE 2004, E NORME DI ADEGUAMENTO DELL'ORDINAMENTO INTERNO (A.C. 2099)

A.C. 2099 - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare la Convenzione relativa all'adesione della Repubblica ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica slovacca alla Convenzione firmata a Bruxelles il 23 luglio 1990, relativa all'eliminazione delle doppie imposizioni in caso di rettifica degli utili di imprese associate, fatta a Bruxelles l'8 dicembre 2004.

A.C. 2099 - Articolo 2

ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data alla Convenzione di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall'articolo 5 della Convenzione stessa.

A.C. 2099 - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Modifiche all'articolo 3 della legge 22 marzo 1993, n. 99).

1. All'articolo 3 della legge 22 marzo 1993, n. 99, recante ratifica ed esecuzione della Convenzione relativa all'eliminazione delle doppie imposizioni in caso di rettifica degli utili di imprese associate, con atto finale e dichiarazioni, fatta a Bruxel
les il 23 luglio 1990, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, le parole: «il Ministro delle finanze, con proprio decreto» sono sostituite dalle seguenti: «il direttore dell'Agenzia delle entrate, con proprio provvedimento» e le parole: «l'intendente di finanza, sentito l'ufficio delle imposte,» sono sostituite dalle seguenti: «l'ufficio periferico della medesima Agenzia»;
b) al comma 2, le parole: «il Ministro delle finanze, con proprio decreto» sono sostituite dalle seguenti: «il direttore dell'Agenzia delle entrate, con proprio provvedimento» e le parole: «tramite l'intendenza di finanza» sono sostituite dalle seguenti: «tramite l'ufficio periferico della stessa Agenzia delle entrate».

A.C. 2099 - Articolo 4

ARTICOLO 4 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 4.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

DISEGNO DI LEGGE: RATIFICA ED ESECUZIONE DELLO SCAMBIO DI NOTE TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA CONFEDERAZIONE SVIZZERA RELATIVO AI CONFINI «MOBILI» SULLA LINEA DI CRESTA O DISPLUVIALE, EFFETTUATO A ROMA IL 23 E IL 26 MAGGIO 2008 (A.C. 2208)

A.C. 2208 - Articolo 1

ARTICOLO 1 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica).

1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare lo Scambio di Note tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo ai confini «mobili» sulla linea di cresta o displuviale, effettuato a Roma il 23 e il 26 maggio 2008.

A.C. 2208 - Articolo 2
ARTICOLO 2 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 2.
(Ordine di esecuzione).

1. Piena ed intera esecuzione è data allo Scambio di Note di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dalle Note stesse.

A.C. 2208 - Articolo 3

ARTICOLO 3 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO DEL GOVERNO

Art. 3.
(Entrata in vigore).

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

MOZIONI FRANCESCHINI ED ALTRI N. 1-00146, VIETTI ED ALTRI N. 1-00149 E CICCHITTO, COTA ED ALTRI N. 1-00150 CONCERNENTI INIZIATIVE IN VISTA DELLO SVOLGIMENTO DELL'EXPO MILANO 2015

Mozioni

La Camera,
premesso che:
il 31 marzo 2008 il Bureau international des expositions ha designato Milano quale sede per l'Esposizione universale del 2015;
l'Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale, che ha come tema «Feeding the Planet, Energy for Life», con l'obbiettivo di predisporre un piano per la visibilità alla tradizione, alla creatività e all'innovazione nel settore dell'alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali, al centro dei quali c'è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, «disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», ha nominato il sindaco di Milano pro tempore, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, commissario straordinario del Governo per l'attività preparatoria urgente;
nella Gazzetta ufficiale 20 settembre 2008, n. 221, è stata pubblicata un'ordinanza, la n. 3704, emanata dal Presidente del Consiglio dei ministri, recante «Disposizioni urgenti di protezione civile», nella quale si cita il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 agosto 2007, concernente la dichiarazione dell'Expo universale 2015 quale «grande evento»;
il 22 ottobre 2008 il Presidente del Consiglio dei ministri ha firmato il proprio decreto con il quale si procede all'istituzione degli organismi per la gestione delle attività connesse allo svolgimento di Expo Milano 2015, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 26 novembre 2008;
il dossier di candidatura, documento strategico e di riferimento, prevede che per arrivare al compimento delle infrastrutture per il sito di Expo 2015 e per quelle connesse servono circa 15 miliardi di euro; inoltre, per quelle cosiddette necessarie il costo complessivo è di circa 11 miliardi di euro ed il totale delle opere tra essenziali, necessarie e connesse è pari ad oltre 60 miliardi di euro;
la formalizzazione dell'aggiudicazione definitiva di Expo 2015 avviene dopo la presentazione al Bureau international des expositions del piano definitivo della disponibilità dell'area dell'Expo, che si attuerà dopo un accordo di programma che ancora non è definito, anche per la mancanza della valutazione ambientale strategica, e dopo la presentazione del master plan definitivo, che dovrà avvenire non oltre cinque anni precedenti alla data d'inizio dell'Expo, quindi entro il 30 aprile 2010;
nelle risposte alle interpellanze urgenti presentate nei mesi di dicembre 2008 e marzo 2009 il Governo ha confermato che il fabbisogno finanziario residuo a carico dello Stato per le opere necessarie, connesse ed essenziali è di quasi nove miliardi di euro e oltre due miliardi di euro a carico dei privati e oltre un miliardo di euro a carico degli enti locali;
Il Corriere della Sera e La Stampa, il 15 settembre 2008, hanno pubblicato due articoli nei quali vengono riportate indiscrezioni sul lavoro della procura di Busto Arsizio (Varese), che ha aperto tempo fa un fascicolo, destinato a essere trasferito alla procura distrettuale antimafia di Milano, sull'ipotesi d'infiltrazione mafiosa su Expo 2015;
i carabinieri di Monza, a seguito di un'indagine avviata oltre due anni fa dalla compagnia carabinieri di Sesto San Giovanni nei confronti di una presunta associazione di 'ndrangheta, il 17 marzo 2009 hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di oltre venti persone, tra Milano, Taranto, Crotone e Catanzaro, indagate per associazione per delinquere di stampo mafioso, detenzione e porto illegale di armi, tentato omicidio, estorsione;
secondo quanto riportato dalla stampa, nei due episodi specifici, il rischio di infiltrazione mafiosa per la gestione, il controllo degli appalti e i contratti di Expo 2015 pare abbastanza concreto;
la Soge, società di gestione di Expo 2015, è praticamente inoperosa, a causa dell'incompleto assetto della governance dopo le dimissioni di Paolo Glisenti e del presidente del collegio dei revisori dei conti, professor Dario Fruscio, che nella lettera di dimissioni diceva: «Non mi è consentito permanere nella mia carica anche in considerazione dello stato inerziale in cui da troppo tempo la società versa»;
mercoledì 19 novembre 2008, presso la X Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati, si è svolta l'audizione del Sottosegretario con delega al turismo Michela Vittoria Brambilla, che alla domanda sull'Expo 2015, occasione importante dal punto di vista turistico e in considerazione del fatto che nell'audizione precedente il Sottosegretario indicava l'Expo come uno dei grandi eventi per imprimere slancio al turismo, non ha formulato nessuna progettualità concreta,

impegna il Governo:

a reperire la totalità dei fondi necessari per il completamento di tutte le opere essenziali, necessarie e connesse;
ad istituire un ente di controllo sugli appalti di Expo 2015, con il compito di verificare le procedure di affidamento degli appalti e degli incarichi per la realizzazione di Expo 2015, anche quelle in deroga alla legislazione vigente dovute a interventi in emergenza previsti dalla normativa sui «grandi eventi», ai sensi dell'articolo 5-bis, comma 5, del decreto-legge n. 343 del 2001, che autorizza l'estensione delle disposizioni di cui all'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, con la collaborazione della direzione investigativa antimafia;
a riferire periodicamente al Parlamento, con cadenza quantomeno annuale, sulle attività e sullo stato patrimoniale della società di gestione e sullo stato di avanzamento delle opere e delle iniziative collegate per la realizzazione di Expo 2015, nonché sullo stato di adesione dei privati al finanziamento per ciascuna opera;
a lanciare una campagna di adesione dei privati per le opere di Expo 2015, vista la congiuntura sfavorevole del mondo economico dovuta a una crisi globale del mercato, attraverso un bando pubblico internazionale, con l'obbiettivo di raccogliere le manifestazioni di adesione necessarie per avviare una valutazione sulla fattibilità del completamento delle opere ed evitare l'accollo da parte dello Stato degli interventi previsti con fondi privati;
a predisporre, con gli enti locali coinvolti nell'Expo 2015, un piano strategico di sviluppo turistico accompagnato da un programma dettagliato sulle infrastrutture turistico-ricettive previste, su cui riferire al Parlamento;
a potenziare l'organico degli ispettori del lavoro delle province in cui ricadono le opere previste per Expo 2015 e a promuovere un accordo di programma per gli interventi di controllo dei cantieri Expo tra le direzioni provinciali del lavoro, le aziende sanitarie locali, gli enti locali e le forze di polizia, al fine di combattere ogni irregolarità nei molteplici cantieri che saranno attivati fino al 2015;
ad evitare che si possa derogare alla normativa sugli appalti attraverso l'applicazione della normativa sui grandi eventi ai sensi dell'articolo 5-bis, comma 5, del decreto-legge n. 343 del 2001;
a predisporre il master plan definitivo e il piano di disponibilità dell'area dell'Expo entro la fine del 2009 per evitare controversie che possano precludere l'aggiudicazione dell'Esposizione universale;
a programmare un piano comunicativo nazionale sul tema dell'Expo e attuare un tavolo permanente tra Governo, Expo, organizzazioni non governative, privati ed enti locali per lo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale anche attraverso l'apertura di bandi specifici.
(1-00146)«Franceschini, Soro, Sereni, Bressa, Bersani, Letta, Minniti, Peluffo, Fiano, Quartiani, Binetti, Braga, Marco Carra, Codurelli, Colaninno, Colombo, Corsini, De Biasi, Duilio, Farinone, Ferrari, Lanzillotta, Lusetti, Marantelli, Misiani, Mosca, Pizzetti, Pollastrini, Sanga, Zaccaria, Zucchi».
(2 aprile 2009)

La Camera,
premesso che:
la scelta di Milano, quale sede per la realizzazione dell'Expo 2015, riveste un ruolo strategico nella politica di sviluppo economico del nostro Paese;
dopo un anno di paralisi della governance, che ha ritardato l'avvio dei lavori, è stato ufficialmente nominato amministratore delegato e vicepresidente della Soge, la società di gestione dell'Expo 2015, l'onorevole Lucio Stanca, sulla cui compatibilità con il mandato di parlamentare dovrà esprimersi a breve la Giunta delle elezioni della Camera dei deputati;
le preoccupazioni crescono anche per i ritardi accumulati sotto il profilo della copertura dei costi dell'evento;
l'articolo 14, comma 1, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha stanziato 1.486 milioni di euro, per il periodo 2009-2015, quale quota di finanziamento statale, a fronte di un costo totale stimato in 3.227,7 milioni di euro;
la Corte dei conti, tuttavia, in una relazione del 16 gennaio 2009, ha richiamato l'attenzione sugli oneri relativi alla realizzazione delle opere connesse all'Expo Milano 2015, autorizzati dal citato articolo 14 del decreto-legge n. 112 del 2008, per gli anni dal 2012 al 2015, ritenendoli «in misura largamente eccedente quelli autorizzati per gli anni compresi nel bilancio triennale 2009-2011»;
la residua copertura degli oneri complessivi per l'adempimento degli impegni assunti e non derogabili, pari a 1.746 milioni di euro, verrà assicurata da un finanziamento privato e da trasferimenti da parte di enti locali e dalla regione Lombardia;
il commissario straordinario Moratti (che il 23 aprile 2009 a Parigi, insieme al nuovo amministratore delegato della Soge, la società di gestione di Expo 2015, Lucio Stanca, illustrerà al Bureau international des expositions lo stato di avanzamento dei lavori), nella seduta del Cipe del 6 marzo 2009, ha confermato il cronoprogramma delle opere e l'obiettivo di giungere nel settembre 2014 al completamento delle stesse;
anche il presidente della regione Lombardia ha rassicurato che «su tutte le 65 opere si sta rispettando alla lettera il cronoprogramma, sia per le essenziali che per le 17 cosiddette connesse e le 35 necessarie, e contiamo di concluderle tutte entro settembre» e anche i finanziamenti sembrerebbero essere stati confermati e messi a disposizione per l'esecuzione delle opere necessarie, confermando anche quelli, non ancora disponibili al momento, per le opere connesse in un primo momento non previste e che corrispondono a 1 miliardo e 890 milioni di euro;
tuttavia, per quanto riguarda le opere connesse allo svolgimento di Expo 2015 ed incluse nel dossier di candidatura presentato al Bureau international des expositions, a fronte delle quali è previsto un costo complessivo di 11.718 milioni di euro, sono disponibili 8.949 milioni di euro (circa il 76 per cento del totale) e risulterebbero, pertanto, mancanti ancora 2,7 miliardi di euro, di cui 1.889 milioni di euro a carico dello Stato, 310 milioni di euro a carico degli enti territoriali (comune e provincia di Milano, regione Lombardia), 555 milioni di euro da reperire da privati;
non inclusa nel dossier di candidatura presentato al Bureau international des expositions, ma necessarie allo svolgimento di Expo 2015, sono previste ulteriori opere, per le quali, a fronte di un costo complessivo di 11.443 milioni di euro, sono disponibili 2.243 milioni (circa il 20 per cento del totale), evidenziando un fabbisogno finanziario residuo di euro 9.201 milioni, di cui 7.059 milioni a carico dello Stato, 971 milioni a carico degli enti territoriali (comune e provincia di Milano, regione Lombardia) e 1.172 milioni da reperire attraverso il coinvolgimento di privati;
le preoccupazioni investono anche altri aspetti, come evidenziato dalla relazione annuale per il 2008 della direzione nazionale antimafia, in cui si sottolinea che: «La circostanza che l'area di Milano ospiterà l'Expo 2015, con il giro di opere pubbliche e dei conseguenti interventi finanziari ed investimenti immobiliari che ruotano intorno all'evento, dimostra a sufficienza quali siano gli interessi in gioco, maggiori persino di quelli ipotizzabili dalla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, e quali gli appetiti mafiosi che si scateneranno, con il corollario di violenza verso i concorrenti esterni, regolamenti interni e quant'altro accompagna di solito tali realizzazioni»,

impegna il Governo:

ad assumere tutte le iniziative utili ad evitare ulteriori ritardi nell'organizzazione di un appuntamento nazionale fondamentale per la ripresa economica, non solo del Nord, ma di tutto il Paese;
in particolare, tenuto conto dell'attuale crisi economica in corso e dell'emergenza sismica cui lo Stato deve far fronte:
a) a garantire l'esecuzione, nei tempi e con i finanziamenti previsti, di tutte le opere necessarie, essenziali e connesse a realizzare l'Expo 2015;
b) a monitorare l'effettiva copertura della quota di oneri a carico degli enti locali e la loro compatibilità con i vincoli imposti dal patto interno di stabilità, tenuto conto che, ove tale compatibilità non dovesse essere assicurata, gli impegni andrebbero comunque onorati a carico dello Stato;
c) a sollecitare e favorire l'ingresso dei privati per la realizzazione ed il completamento delle opere previste dal dossier di candidatura, anche attraverso attività di promozione specifica dell'evento in Paesi esteri per stimolare ed attrarre potenziali investitori in Italia;
ad adottare, in particolare tramite la direzione investigativa antimafia, un piano straordinario di controllo degli appalti, al fine di verificare la correttezza e la trasparenza delle procedure di affidamento degli stessi ed evitare il rischio di infiltrazioni di organizzazioni mafiose;
a fornire annualmente al Parlamento una relazione dettagliata sullo stato di avanzamento dei lavori e sullo stato delle risorse disponibili per la realizzazione delle opere.
(1-00149)«Vietti, Volontè, Compagnon, Ciccanti, Tabacci, Pezzotta, Anna Teresa Formisano, Occhiuto, Galletti, Libè, Mantini».
(20 aprile 2009)

La Camera,
premesso che:
in data 31 marzo 2008 il Bureau international des expositions ha designato la città di Milano quale sede per l'Esposizione universale del 2015;
il Governo si è impegnato a favorire il buon esito della candidatura della città di Milano ad ospitare la manifestazione e ad adempiere a tutti gli obblighi internazionali assunti nei confronti del Bureau international des expositions;
l'Expo 2015, dedicata al tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita», consentirà di approfondire, in particolare, i temi legati all'alimentazione, alla salute ed allo sviluppo sostenibile;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all'articolo 14, comma 2, ha disposto la nomina del sindaco di Milano pro tempore quale commissario straordinario del Governo per l'attività preparatoria dell'evento Expo 2015;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all'articolo 14, comma 2, ha previsto l'istituzione, con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di un «tavolo istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovra regionali» (denominato «tavolo Lombardia»), presieduto dal presidente della regione Lombardia e a cui partecipano i rappresentanti del Governo nazionale e degli enti locali interessati;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2008, oggetto di revisione e modifica in data 7 aprile 2009, ha proceduto all'istituzione di tutti gli organismi per la gestione delle attività connesse allo svolgimento dell'evento Expo 2015;
in data 1o dicembre 2008 è stata costituita la società Expo 2015 spa, avente come oggetto sociale, in attuazione degli obblighi internazionali assunti nei confronti del Bureau international des expositions, lo svolgimento di tutte le opere individuate nel dossier di candidatura come «essenziali», consistenti nelle opere di preparazione e costruzione del sito espositivo, nelle opere infrastrutturali di connessione al sito, nelle opere riguardanti la ricettività, nelle opere di natura tecnologica, nonché in tutte le attività di organizzazione e gestione dell'evento;
l'assemblea dei soci ha provveduto, in data 9 aprile 2009, alla ricapitalizzazione della società Expo 2015 spa per un valore di 10 milioni di euro, al fine di consentire un'immediata operatività alla società stessa e un capitale congruo rispetto alla portata delle realizzazioni richieste, sia dal punto di vista strutturale, sia per la gestione dell'evento;
la società Expo 2015 spa ha provveduto, in data 9 aprile 2009, alla nomina dell'amministratore delegato, con il relativo conferimento di poteri e deleghe;
la società Expo 2015 spa, nello svolgimento delle proprie funzioni, su specifico indirizzo dei soci, organizzerà le proprie attività sulla base della normativa prevista dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, al fine di garantire la massima trasparenza nella gestione;
in data 15 dicembre 2008 e 23 febbraio 2009, si è riunito il tavolo Lombardia, che ha come compito istituzionale la programmazione e la realizzazione di tutte le attività regionali e sovra regionali relative all'evento Expo 2015, nonché gli interventi e le attività per il coordinamento della realizzazione delle opere individuate come «connesse», «necessarie» ed «essenziali», queste ultime al di fuori del sito espositivo; in tali occasioni, alla presenza di numerosi rappresentanti del Governo nazionale, il tavolo ha individuato le politiche più significative ed i principali ambiti tematici su cui approfondire i propri lavori: infrastrutture, turismo e cultura, lavoro e capitale umano, tutela ambientale, valorizzazione del sistema rurale ed agroalimentare, sviluppo e riqualificazione territoriale, interventi straordinari in materia di assistenza di sanità, sicurezza e servizi di pubblica utilità;
le attività di competenza del tavolo Lombardia stanno correttamente procedendo nel rispetto di tempi e programmi;
è già stata reperita, dal Governo e dalle altre istituzioni coinvolte, la maggior parte delle risorse necessarie per il completamento di tutte le opere essenziali e connesse;
il Governo si è impegnato, attraverso la Presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri coinvolti e l'Istituto nazionale per il commercio estero, a svolgere un'intensa attività di promozione e di marketing territoriale e di sviluppo di relazioni internazionali e commerciali, al fine di incrementare l'interesse dell'evento;
è stata svolta un'intensa attività di relazioni istituzionali a livello nazionale ed internazionale, che ha condotto alla sottoscrizione di numerosi e significativi protocolli di intesa tra il comune di Milano e altri comuni e province italiani e tra regione Lombardia e altre regioni italiane, nonché ad intese per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale. È stata svolta un'intensa attività di relazioni internazionali finalizzata:
a) ad acquisire intese per la realizzazione di progetti di cooperazione coerenti con i temi legati all'alimentazione, alla salute, all'energia ed allo sviluppo sostenibile, progetti in grado di assicurare il coinvolgimento dei Paesi nella manifestazione;
b) alla creazione di una rete di competenze tecniche specifiche possedute dalle diverse organizzazioni internazionali multilaterali (ad esempio, Fao, Ifad, Wfp);
c) all'acquisizione delle fonti di cofinanziamento attraverso intese con le principali istituzioni finanziarie internazionali, le banche regionali di sviluppo e le istituzioni comunitarie,

impegna il Governo:

a reperire, previa definizione di un ordine di priorità, con riferimento ai tempi di realizzazione, all'acquisizione e disponibilità dei soggetti coinvolti ed alla diretta connessione con la realizzazione dell'evento, la totalità delle risorse richieste per il completamento degli investimenti infrastrutturali previsti: opere essenziali, connesse e necessarie;
a riferire periodicamente al Parlamento in merito all'avanzamento delle attività della società di gestione e della realizzazione delle opere e delle iniziative collegate all'evento;
a supportare e sostenere, con tutti gli strumenti a sua disposizione, la società Expo 2015 spa e il tavolo Lombardia nella realizzazione delle attività, delle infrastrutture e delle iniziative legate allo sviluppo e alla realizzazione stessa dell'evento;
a promuovere azioni di raccordo e collaborazione con tutti i livelli territoriali coinvolti, locali, regionali e nazionali;
a sviluppare, in un'ottica di proficua collaborazione, iniziative e progettualità volte al coinvolgimento di attori e soggetti privati;
a favorire momenti o iniziative specifici e mirati alla promozione della manifestazione, in Italia e all'estero, per massimizzare le ricadute positive sui territori interessati, a livello locale, interregionale e nazionale;
ad assicurare che i soggetti istituzionali coinvolti nella realizzazione dell'evento Expo 2015 pongano in essere tutte le azioni di vigilanza necessarie a garantire, com'è ovvio, in un quadro di rigorosa legalità, la massima trasparenza e correttezza nello svolgimento delle procedure di appalto e ad assicurare i necessari livelli di sicurezza nei cantieri.
(1-00150)
«Cicchitto, Cota, Bocchino, De Corato, Salvini, Moroni, Corsaro, Baldelli, Lupi, Vignali, Bernardo, Aprea, Bocciardo, Centemero, Colucci, Frassinetti, Lupi, Pecorella, Stracquadanio, Valducci».
(20 aprile 2009)

La Camera,
premesso che:
in data 31 marzo 2008 il Bureau international des expositions ha designato la città di Milano quale sede per l'Esposizione universale del 2015;
il Governo si è impegnato a favorire il buon esito della candidatura della città di Milano ad ospitare la manifestazione e ad adempiere a tutti gli obblighi internazionali assunti nei confronti del Bureau international des expositions;
l'Expo 2015, dedicata al tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita», consentirà di approfondire, in particolare, i temi legati all'alimentazione, alla salute ed allo sviluppo sostenibile;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all'articolo 14, comma 2, ha disposto la nomina del sindaco di Milano pro tempore quale commissario straordinario del Governo per l'attività preparatoria dell'evento Expo 2015;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all'articolo 14, comma 2, ha previsto l'istituzione, con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di un «tavolo istituzionale per il governo complessivo degli interventi regionali e sovra regionali» (denominato «tavolo Lombardia»), presieduto dal presidente della regione Lombardia e a cui partecipano i rappresentanti del Governo nazionale e degli enti locali interessati;
il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 ottobre 2008, oggetto di revisione e modifica in data 7 aprile 2009, ha proceduto all'istituzione di tutti gli organismi per la gestione delle attività connesse allo svolgimento dell'evento Expo 2015;
in data 1o dicembre 2008 è stata costituita la società Expo 2015 spa, avente come oggetto sociale, in attuazione degli obblighi internazionali assunti nei confronti del Bureau international des expositions, lo svolgimento di tutte le opere individuate nel dossier di candidatura come «essenziali», consistenti nelle opere di preparazione e costruzione del sito espositivo, nelle opere infrastrutturali di connessione al sito, nelle opere riguardanti la ricettività, nelle opere di natura tecnologica, nonché in tutte le attività di organizzazione e gestione dell'evento;
l'assemblea dei soci ha provveduto, in data 9 aprile 2009, alla ricapitalizzazione della società Expo 2015 spa per un valore di 10 milioni di euro, al fine di consentire un'immediata operatività alla società stessa e un capitale congruo rispetto alla portata delle realizzazioni richieste, sia dal punto di vista strutturale, sia per la gestione dell'evento;
la società Expo 2015 spa ha provveduto, in data 9 aprile 2009, alla nomina dell'amministratore delegato, con il relativo conferimento di poteri e deleghe;
la società Expo 2015 spa, nello svolgimento delle proprie funzioni, su specifico indirizzo dei soci, organizzerà le proprie attività sulla base della normativa prevista dal decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, al fine di garantire la massima trasparenza nella gestione;
in data 15 dicembre 2008 e 23 febbraio 2009, si è riunito il tavolo Lombardia, che ha come compito istituzionale la programmazione e la realizzazione di tutte le attività regionali e sovra regionali relative all'evento Expo 2015, nonché gli interventi e le attività per il coordinamento della realizzazione delle opere individuate come «connesse», «necessarie» ed «essenziali», queste ultime al di fuori del sito espositivo; in tali occasioni, alla presenza di numerosi rappresentanti del Governo nazionale, il tavolo ha individuato le politiche più significative ed i principali ambiti tematici su cui approfondire i propri lavori: infrastrutture, turismo e cultura, lavoro e capitale umano, tutela ambientale, valorizzazione del sistema rurale ed agroalimentare, sviluppo e riqualificazione territoriale, interventi straordinari in materia di assistenza di sanità, sicurezza e servizi di pubblica utilità;
le attività di competenza del tavolo Lombardia stanno correttamente procedendo nel rispetto di tempi e programmi;
è già stata reperita, dal Governo e dalle altre istituzioni coinvolte, la maggior parte delle risorse necessarie per il completamento di tutte le opere essenziali e connesse;
il Governo si è impegnato, attraverso la Presidenza del Consiglio dei ministri, i ministeri coinvolti e l'Istituto nazionale per il commercio estero, a svolgere un'intensa attività di promozione e di marketing territoriale e di sviluppo di relazioni internazionali e commerciali, al fine di incrementare l'interesse dell'evento;
è stata svolta un'intensa attività di relazioni istituzionali a livello nazionale ed internazionale, che ha condotto alla sottoscrizione di numerosi e significativi protocolli di intesa tra il comune di Milano e altri comuni e province italiani e tra regione Lombardia e altre regioni italiane, nonché ad intese per la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale. È stata svolta un'intensa attività di relazioni internazionali finalizzata:
a) ad acquisire intese per la realizzazione di progetti di cooperazione coerenti con i temi legati all'alimentazione, alla salute, all'energia ed allo sviluppo sostenibile, progetti in grado di assicurare il coinvolgimento dei Paesi nella manifestazione;
b) alla creazione di una rete di competenze tecniche specifiche possedute dalle diverse organizzazioni internazionali multilaterali (ad esempio, Fao, Ifad, Wfp);
c) all'acquisizione delle fonti di cofinanziamento attraverso intese con le principali istituzioni finanziarie internazionali, le banche regionali di sviluppo e le istituzioni comunitarie,

impegna il Governo:

a reperire, previa definizione di un ordine di priorità, con riferimento ai tempi di realizzazione, all'acquisizione e disponibilità dei soggetti coinvolti ed alla diretta connessione con la realizzazione dell'evento, la totalità delle risorse richieste per il completamento degli investimenti infrastrutturali previsti: opere essenziali e connesse;
a riferire periodicamente al Parlamento in merito all'avanzamento delle attività della società di gestione e della realizzazione delle opere e delle iniziative collegate all'evento;
a supportare e sostenere, con tutti gli strumenti a sua disposizione, la società Expo 2015 spa e il tavolo Lombardia nella realizzazione delle attività, delle infrastrutture e delle iniziative legate allo sviluppo e alla realizzazione stessa dell'evento;
a promuovere azioni di raccordo e collaborazione con tutti i livelli territoriali coinvolti, locali, regionali e nazionali;
a sviluppare, in un'ottica di proficua collaborazione, iniziative e progettualità volte al coinvolgimento di attori e soggetti privati;
a favorire momenti o iniziative specifici e mirati alla promozione della manifestazione, in Italia e all'estero, per massimizzare le ricadute positive sui territori interessati, a livello locale, interregionale e nazionale;
ad assicurare che i soggetti istituzionali coinvolti nella realizzazione dell'evento Expo 2015 pongano in essere tutte le azioni di vigilanza necessarie a garantire, com'è ovvio, in un quadro di rigorosa legalità, la massima trasparenza e correttezza nello svolgimento delle procedure di appalto e ad assicurare i necessari livelli di sicurezza nei cantieri.
(1-00150)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Cicchitto, Cota, Bocchino, De Corato, Salvini, Moroni, Corsaro, Baldelli, Lupi, Vignali, Bernardo, Aprea, Bocciardo, Centemero, Colucci, Frassinetti, Lupi, Pecorella, Stracquadanio, Valducci, Abelli».
(20 aprile 2009)

Risoluzione

La Camera,
premesso che:
nella Gazzetta Ufficiale 20 settembre 2008 n. 221, è stata pubblicata un'ordinanza, la n. 3704, emanata dal Presidente del Consiglio dei ministri, recante «Disposizioni urgenti di protezione civile», nella quale si cita il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 agosto 2007, concernente la dichiarazione dell'Expo universale 2015 quale «grande evento»;
tale dichiarazione comporta la possibilità, ma non certo l'obbligo, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, richiamato dall'articolo 5-bis della legge 9 novembre 2001, n. 401, di attuare gli interventi di emergenza anche in deroga ad ogni disposizione vigente, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento;
l'ipotesi di non rispettare le normative europee sulle gare e sugli appalti sarebbe gravemente lesiva del principio di concorrenza e dell'efficienza dei mercati e pericolosa sotto il profilo delle possibili infiltrazioni mafiose;
dopo un anno di inutili polemiche e inerzie è stato nominato nel ruolo di amministratore delegato della Soge, società interamente pubblica di gestione delle opere dell'Expo, l'onorevole Lucio Stanca, che attualmente è eletto in Parlamento, ove esercita il ruolo istituzionale di controllo delle attività di Governo, che è il principale azionista della Soge;
in tal modo l'onorevole Stanca, sulla compatibilità del cui mandato parlamentare dovrà pronunciarsi la Giunta delle elezioni della Camera dei deputati, viene a trovarsi oggettivamente, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, nella condizione di controllato e di controllore,

impegna il Governo

a far sì che le opere pubbliche e private di interesse pubblico siano realizzate nel rispetto delle procedure europee di gara e di affidamento dei lavori e dei servizi e a valutare, ferme restando le competenze della Camera dei deputati in materia di incompatibilità dei propri componenti, il conflitto di interessi attualmente in capo all'amministratore delegato della Soge.
(6-00020) «Mantini, Volontè».