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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 165 di giovedì 23 aprile 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 9,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantaquattro.

Assegnazione a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone l'assegnazione alla I Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2389, recante disciplina transitoria per lo svolgimento dei referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione da tenersi nell'anno 2009.

Dopo un intervento contrario del deputato FABIO EVANGELISTI (IdV) ed uno favorevole del deputato ROBERTO ZACCARIA (PD) e precisazione del PRESIDENTE, si procede alla votazione per alzata di mano sulla proposta di assegnazione in sede legislativa della proposta di legge n. 2389, che il PRESIDENTE dichiara approvata.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede la controprova mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi.

Decorre da questo momento il termine regolamentare di preavviso per le votazioni elettroniche senza registrazione di nomi.

La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 9,55.

PRESIDENTE. Rilevato che non si sarebbe dovuto procedere alla controprova elettronica senza registrazione di nomi, essendo già stato proclamato l'esito della votazione, precisa di avere acceduto alla richiesta del deputato Evangelisti per soddisfare un'esigenza di assoluta trasparenza.

La Camera, con controprova elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di assegnazione in sede legislativa della proposta di legge n. 2389.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, ringrazia la Presidenza per aver acceduto alla sua richiesta di controprova mediante procedimento elettronico, che peraltro ritiene di aver correttamente formulato dopo la proclamazione dell'esito della votazione.

PRESIDENTE. Ricorda che l'articolo 53, comma 1, del Regolamento prevede che il voto per alzata di mano è soggetto a controprova mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi se ne viene fatta richiesta prima della proclamazione.

RITA BERNARDINI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'accordo tra maggioranza ed opposizione, registratosi nel corso della votazione testè effettuata, rappresenti l'ennesima violazione del diritto costituzionale del cittadino di poter esprimere il proprio voto nel corso di consultazioni referendarie.

Pag. VI

Votazione per l'elezione di quattro componenti effettivi e di quattro componenti supplenti della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti.

PRESIDENTE. Avverte che ciascun deputato riceverà due schede che concernono, rispettivamente, i componenti effettivi e i componenti supplenti della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti. Su ciascuna di tali schede potranno essere indicati non più di tre nominativi. Le schede recanti un numero di nominativi superiore a quello prescritto saranno dichiarate nulle.
Indìce la votazione per schede.
(Segue la votazione).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
INDI DEI VICEPRESIDENTI MAURIZIO LUPI E ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la votazione ed invita i deputati Segretari a procedere allo spoglio delle schede.

La seduta, sospesa alle 12,10, è ripresa alle 14,05.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settanta.

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione per l'elezione di quattro componenti effettivi della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti:

Presenti e votanti 477

Hanno ottenuto voti: Tommaso Foti 217, Bitonci 212, Franzoso 202, Giovanelli 180.

Voti dispersi 21
Schede bianche 43
Schede nulle 14

Proclama eletti componenti effettivi della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti i deputati Tommaso Foti, Bitonci, Franzoso e Giovanelli.
Comunica il risultato della votazione per l'elezione di quattro componenti supplenti della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti:

Presenti e votanti 477

Hanno ottenuto voti: Fedriga 212, Proietti Cosimi 204, Ceroni 203, Galletti 176.

Voti dispersi 19
Schede bianche 53
Schede nulle 18

Proclama eletti componenti supplenti della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti i deputati Fedriga, Proietti Cosimi, Ceroni e Galletti.

Sull'ordine dei lavori.

SANDRA ZAMPA (PD). A nome dell'Intergruppo parlamentare di amicizia tra Italia e Armenia, ricorda che il 24 aprile 1915 ebbe inizio la persecuzione che sfociò nel drammatico genocidio della popolazione armena che viveva nell'attuale Turchia; richiama quindi le iniziative assunte per commemorare tale tragico evento.

PRESIDENTE. Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Zampa.

ROBERTO MORASSUT (PD). Ricorda la figura di Antonio Gramsci, del quale ricorre il settantaduesimo anniversario della morte, sottolineando l'alto contributo reso dal suo pensiero alla storia politica del Paese.

Pag. VII

Discussione del disegno di legge: Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 1441-bis-C).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, evidenziando come la molteplicità delle tematiche trattate e degli interventi previsti sia univocamente orientata a fornire una risposta efficace alla domanda di competitività del sistema economico, nell'ottica di favorire il rilancio del medesimo nell'attuale delicata congiuntura internazionale. Ricorda quindi i provvedimenti previsti per il rilancio delle politiche infrastrutturali e del turismo e le disposizioni in tema di lavoro presso le pubbliche amministrazioni, nonché in materia di semplificazione amministrativa e normativa. Richiama altresì le significative modifiche apportate al codice di procedura civile, volte ad introdurre molteplici misure deflative e semplificative del processo ed a favorire l'efficiente amministrazione della giustizia civile, segnatamente ricordando il cosiddetto filtro di ammissibilità dei ricorsi in Cassazione. Rivolge, infine, un sentito ringraziamento a tutti i deputati di maggioranza e di opposizione che durante l'iter in sede referente hanno contribuito ad un significativo miglioramento del testo.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.

MARIO TASSONE (UdC). Espresso preliminarmente apprezzamento per la chiara ed esaustiva relazione, nonché per il proficuo lavoro svolto in sede referente, giudica del tutto anomalo il metodo seguito per l'esame di un disegno di legge che ritiene di carattere eccessivamente eterogeneo e disorganico, in una materia complessa ed articolata che, a suo avviso, richiederebbe una valutazione più approfondita delle Commissioni di merito. Pur condividendo, quindi, l'esigenza di semplificare regole ed apparati allo scopo di incentivare lo sviluppo economico e la competitività del Paese, richiama gli aspetti di maggiore criticità presenti nel testo, soffermandosi, in particolare, sulle disposizioni concernenti l'accesso al notariato e sulle modifiche al codice di procedura civile, che non delineano una riforma complessiva del comparto giustizia. Nel preannunziare, infine, la presentazione di proposte emendative migliorative del testo, fa presente che il suo gruppo si riserva di esprimere nel prosieguo del dibattito una valutazione complessiva sul provvedimento, anche alla luce dell'atteggiamento che sarà assunto dal Governo.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Nel sottolineare la notevole complessità delle numerose tematiche affrontate nel disegno di legge in discussione, paventa il rischio di un esame non sufficientemente approfondito di misure che intervengono in settori nevralgici dell'ordinamento. Rilevata l'introduzione di ulteriori deleghe al Governo nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento, ne lamenta il numero eccessivo che, unitamente al già stigmatizzato reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza, concorre a sminuire il ruolo legislativo del Parlamento. Constatato inoltre un evidente contrasto tra la politica legislativa attuata dal Governo ed i dichiarati propositi del medesimo di perseguire, anche attraverso il provvedimento in discussione, intenti di chiarezza dei testi normativi e semplificazione, auspica la soppressione della delega all'Esecutivo a novellare il rito del processo amministrativo, che reputa non sufficientemente determinata nei criteri, sottolineando come tale disposizione intervenga in un controverso Pag. VIIIcontesto normativo-giurisprudenziale. Preannunzia quindi l'orientamento del suo gruppo ad astenersi sul disegno di legge in discussione o ad esprimere voto contrario qualora non venissero accolte talune istanze dell'opposizione.

ANNAGRAZIA CALABRIA (PdL). Richiamati i dati che confermano la sostanziale inefficienza della complessiva macchina giudiziaria, esprime particolare apprezzamento per la scelta del Governo di affrontare tale emergenza nazionale attraverso una riforma della giustizia civile che possa ridurre i tempi processuali, rispondendo così alle legittime aspettative dei cittadini. Nel richiamare, quindi, gli aspetti maggiormente condivisibili contenuti nel disegno di legge in discussione, sottolinea la particolare rilevanza della delega all'Esecutivo in materia di mediazione e di conciliazione civile, che, tra l'altro, dovrà tenere in debita considerazione i moniti formulati al riguardo a livello europeo.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Stigmatizzato preliminarmente il contenuto estremamente eterogeneo del disegno di legge in discussione, anche a seguito delle modifiche introdotte dal Senato, che presenta peraltro profili di incostituzionalità, come rilevato dal Comitato per la legislazione, osserva che le disposizioni da esso recate sembrano non tenere conto della difficile situazione economica del Paese, anche alla luce del tragico evento sismico che ha colpito l'Abruzzo. Osservato, quindi, che il provvedimento prevede un eccessivo numero di deleghe legislative, spesso prive di reali principi e criteri direttivi al Governo, giudica inaccettabile che la presunta riforma del procedimento civile contenuta nel testo non sia stata esaminata in sede referente dalla Commissione giustizia e solleva in proposito dubbi di merito e di metodo. Nel ricordare, altresì, che il suo gruppo, già in prima lettura, aveva presentato emendamenti volti ad introdurre l'udienza di programma al fine di agevolare il procedimento civile, auspica che il Governo sia disponibile ad accettare le modifiche migliorative proposte ad un testo che, attualmente, appare privo di una logica di fondo.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Nel rilevare che l'enfasi posta dal Governo sugli effetti del provvedimento in discussione stride con le lungaggini del suo esame parlamentare e con le difficoltà riscontrate anche all'interno della stessa maggioranza, lamenta le numerose modifiche, stralci ed aggiunte apportate al testo durante l'iter al Senato. Giudica, quindi, il provvedimento insufficiente e inadeguato, tale da sottovalutare gli effetti della crisi, in linea con la più generale politica di bilancio e fiscale adottata dal Governo. Richiamati inoltre i tempi eccessivamente lunghi che caratterizzano il processo civile in Italia, ritiene utile aver conservato un filtro per il ricorso in Cassazione. Nel lamentare altresì che le norme relative all'accesso al notariato, pur introducendo parziali miglioramenti dell'attuale situazione, appaiono ispirate alla tutela di interessi corporativi, manifesta rammarico per il mancato recepimento di una proposta emendativa che aveva presentato al riguardo; preannunzia quindi che la posizione del suo gruppo in fase di votazione finale dipenderà dal modo in cui la maggioranza e il Governo si atteggeranno in ordine alle proposte emendative presentate.

DONATELLA FERRANTI (PD). Manifestata contrarietà all'introduzione di misure riguardanti il processo civile in un disegno di legge collegato alla manovra finanziaria, anziché procedere ad un'organica riforma del settore, evidenzia l'assoluta genericità dei principi e criteri direttivi delle deleghe attribuite al Governo dal provvedimento in discussione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

DONATELLA FERRANTI (PD). Espresse, quindi, perplessità sulle disposizioni recate dall'articolo 46 del disegno di legge, introdotto dal Senato in tema di Pag. IXgiudice di pace, rileva che l'approvazione dell'articolo 48 rischia di creare un appesantimento del rito civile per Cassazione, giudicando più opportuno esaminare separatamente il tema del cosiddetto filtro in Cassazione, sul quale è stata manifestata contrarietà anche da molti operatori del diritto.

ANDREA SARUBBI (PD). Nel lamentare il carattere omnibus del disegno di legge in discussione, peraltro in linea con altri provvedimenti recentemente approvati, giudica negativamente la trasformazione in fondazione del Centro per la documentazione e la valorizzazione delle arti contemporanee (MAXXI), sia per il passo indietro compiuto dallo Stato nell'area della promozione della cultura e dell'arte sia per il rilevante contributo economico pubblico al funzionamento del nuovo museo. Preannunzia pertanto la presentazione di proposte emendative soppressive dell'articolo istitutivo del predetto museo, del quale il suo gruppo chiederà comunque lo stralcio.

MANUELA GHIZZONI (PD). Rileva che le disposizioni recate dall'articolo 27 del disegno di legge in discussione, introdotto dal Senato al fine di modificare il termine per l'esercizio della delega - di cui alla legge n. 165 del 2007 - per il riordino degli enti di ricerca, costituiscono un'inopportuna intromissione della politica nella governance degli enti di ricerca, mortificando l'autonomia di questi ultimi. Manifesta, quindi contrarietà sull'intero impianto del provvedimento, di cui stigmatizza il contenuto oltremodo eterogeneo.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL), Relatore per la I Commissione. Rinunzia alla replica.

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Nel replicare sui temi di competenza del Ministero della giustizia, ricorda che talune norme contenute nel disegno di legge in discussione, di cui nega il carattere eterogeneo, sono finalizzate esclusivamente a migliorare il sistema della giustizia civile ed ad accrescere le tutele dei cittadini, riducendo i tempi della durata dei procedimenti ed introducendo misure di semplificazione volte a smaltire la rilevante mole di processi civili arretrati. Nel ringraziare, infine, a nome del Governo, tutti coloro che hanno preso parte, in un clima costruttivo, all'iter del provvedimento, ne auspica una sollecita approvazione.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sottolineata la rilevanza del provvedimento in discussione, evidenzia che le misure in materia di giustizia e di pubblica amministrazione costituiscono riforme indispensabili per incentivare lo sviluppo economico e la competitività del Paese. Rilevato, altresì, che lo strumento del disegno di legge collegato, consentendo un ampio dibattito, non lede in alcun modo le prerogative dell'istituzione parlamentare, ne auspica la sollecita approvazione, cui dovrà seguire, in maniera altrettanto sollecita, l'adozione dei relativi decreti attuativi.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

ALDO DI BIAGIO (PdL). Espresso sconcerto e preoccupazione per le dichiarazioni del sindaco di Parigi, Delanoe, a suo avviso ingiuriose e false, rivolte al sindaco di Roma, Alemanno, chiede che il Governo riferisca alla Camera su tale episodio.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene che il sindaco di Parigi abbia inteso evidenziare una difficoltà di rapporti con il sindaco di Roma, il quale ha recentemente compiuto scelte che suscitano perplessità.

CLAUDIO BARBARO (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni del deputato Di Pag. XBiagio, sottolinea la particolarità della concomitanza dell'episodio con la ricorrenza del 25 aprile; precisato quindi che il sindaco Alemanno non deve dimostrare alcunché, auspica un intervento del Ministro Frattini affinché la questione sia affrontata e risolta in sede diplomatica.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Rileva che gli interventi testé svolti avrebbero dovuto più opportunamente essere resi a fine seduta.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Illustra l'interpellanza Comaroli n. 2-00348, sugli elementi in ordine ai costi dei servizi di intercettazione e iniziative di competenza in merito alle modalità di affidamento e al pagamento dei medesimi servizi.

ROCCO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 49) - Replica il deputato MATTEO BRIGANDÌ (LNP), che si dichiara soddisfatto, anche in considerazione dei limitati poteri di intervento del Ministro della giustizia, pur evidenziando l'esigenza di rendere più efficace il meccanismo di spesa relativo ai servizi di intercettazione.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Illustra la sua interpellanza n. 2-00363, sui costi della manifestazione organizzata dal Coni a Roma dal 16 al 18 dicembre 2008.

ROCCO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 53) - Replica il deputato MATTEO BRIGANDÌ (LNP), che, nel dichiararsi insoddisfatto, manifesta perplessità per la mancata risposta a talune questioni sollevate, ribadendo l'eccessivo costo della manifestazione citata nel suo atto di sindacato ispettivo.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Illustra la sua interpellanza n. 2-00361, sulle iniziative per l'eventuale promozione di un'azione disciplinare con riferimento a dichiarazioni del procuratore capo di Vicenza in merito a procedure di concordato fallimentare in corso.

ROCCO CRIMI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 57) - Replica il deputato MATTEO BRIGANDÌ (LNP), che si dichiara pienamente soddisfatto della risposta.

GINO BUCCHINO (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00333, sulle iniziative conseguenti alla recente sentenza della Corte di cassazione relativa al riconoscimento della cittadinanza italiana anche ai figli nati da donne italiane coniugate con cittadini stranieri prima dell'entrata in vigore della Costituzione.

NITTO FRANCESCO PALMA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 61) - Replica il deputato MARCO FEDI (PD), il quale, nel ringraziare il sottosegretario per le iniziative assunte, dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, che non appare risolutiva delle problematiche oggetto dell'atto ispettivo.

MARIO TASSONE (UdC). Illustra la sua interpellanza n. 2-00347, sulle misure per garantire l'ordine pubblico e la sicurezza nella città di Catanzaro, con particolare riferimento alla piena operatività del programma operativo nazionale sicurezza.

NITTO FRANCESCO PALMA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 66) - Replica il deputato MARIO TASSONE (UdC), il quale ringrazia il sottosegretario della risposta, che tuttavia giudica non esaustiva. Invita, quindi, il Governo ad adottare tutte le iniziative necessarie, anche di carattere preventivo, per garantire la sicurezza nella città di Catanzaro.

Pag. XI

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Laratta n. 2-00335 è rinviato ad altra seduta.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra l'interpellanza Di Pietro n. 2-00356, sulle iniziative per assicurare il generale godimento dei diritti delle organizzazioni sindacali del comparto scuola.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato ANITA DI GIUSEPPE (IdV), che, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatta della risposta, lamenta la scarsa tutela dei diritti di rappresentanza delle organizzazioni sindacali minori del settore della scuola, preannunziando specifiche iniziative legislative al riguardo.

ENRICO FARINONE (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00357, sugli intendimenti in relazione alle dotazioni organiche del personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche autonome statali della provincia di Monza e della Brianza.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 76) - Replica il deputato ENRICO FARINONE (PD), il quale, nel ringraziare il sottosegretario per la risposta, dichiara tuttavia di non potersi ritenere soddisfatto.

ANDREA SARUBBI (PD). Illustra l'interpellanza De Pasquale n. 2-00358, su orientamenti e iniziative in merito all'insegnamento della seconda lingua comunitaria.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 79) - Replica il deputato MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), che stigmatizza l'assoluta superficialità dimostrata dal Governo nell'affrontare le problematiche scolastiche, segnatamente con riferimento all'insegnamento delle lingue straniere.

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la I Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 2389, recante disciplina transitoria per lo svolgimento dei referendum previsti dall'articolo 75 della Costituzione da tenersi nell'anno 2009.

Modifica nella denominazione di una componente politica del gruppo parlamentare Misto.

PRESIDENTE. Comunica che il vicepresidente del gruppo parlamentare Misto, in rappresentanza della componente politica Liberal Democratici-Repubblicani, ha reso noto che la nuova denominazione della componente è: «Liberal Democratici-MAIE» (Movimento associativo italiani all'estero).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che, su richiesta del presidente della II Commissione, anche a nome del presidente della I Commissione, lo svolgimento delle discussioni sulle linee generali del disegno di legge n. 2180, recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, e del disegno di legge n. 2042, recante la ratifica del Trattato di Prum, già previsto per la seduta di lunedì 27 aprile, non avrà luogo.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 27 aprile 2009, alle 17.

(Vedi resoconto stenografico pag. 81).

La seduta termina alle 19,35.