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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 172 di mercoledì 6 maggio 2009

Pag. VII

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 9,05.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

Inversione dell'ordine del giorno.

ITALO BOCCHINO (PdL). Chiede che l'Assemblea proceda immediatamente alla trattazione del punto 4 dell'ordine del giorno.

I deputati in missione sono settantadue.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Chiede il rinvio in Commissione del disegno di legge n. 2180-A.

PRESIDENTE. Avverte che la proposta testè formulata dal deputato Bressa sarà posta in votazione successivamente a quella di inversione dell'ordine del giorno, ove respinta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che la proposta del deputato Bressa debba essere posta in votazione prioritariamente rispetto a quella formulata dal deputato Bocchino.

PRESIDENTE. Ribadisce che sarà posta prioritariamente in votazione la proposta di inversione dell'ordine del giorno formulata dal deputato Bocchino.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Bressa, ritiene che la proposta formulata dal deputato Bocchino sia riconducibile a problemi interni alla maggioranza. Preannunzia quindi che il suo gruppo è disponibile ad esprimere voto favorevole sulla proposta di inversione dell'ordine del giorno ove il Governo si impegni a non ricorrere alla posizione della questione di fiducia.

ROBERTO COTA (LNP). Giudicando irrituale il dibattito testè svoltosi, manifesta un orientamento favorevole alla proposta di inversione dell'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ricorda che, in ragione della rilevanza della materia trattata, è facoltà della Presidenza consentire l'intervento di un rappresentante di ciascun gruppo che ne faccia richiesta.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nell'esprimere apprezzamento per la decisione della Presidenza di consentire un intervento per gruppo sulla proposta di inversione dell'ordine del giorno formulata dal deputato Bocchino, non condivide gli argomenti addotti dalla maggioranza a sostegno di tale richiesta, che a suo giudizio è riconducibile alle contraddizioni interne alla maggioranza stessa.
Ritiene, quindi, indispensabile il rinvio in Commissione del disegno di legge n. 2180-A per un approfondito riesame.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, nel ritenere che entrambe le proposte testè formulate debbano essere poste in votazione, chiede che sulle stesse si acquisisca l'orientamento dei relatori.

Pag. VIII

ITALO BOCCHINO (PdL). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che in questa fase l'Assemblea dovrebbe pronunziarsi unicamente sulla proposta di inversione dell'ordine del giorno senza approfondire il merito del provvedimento iscritto al punto 1.

PRESIDENTE. Richiamato il disposto dell'articolo 86, comma 7, del Regolamento, ritiene comunque opportuno acquisire l'orientamento delle Commissioni sulle proposte formulate.

DONATO BRUNO (PdL). Presidente della I Commissione. Esprime un orientamento contrario alla proposta di rinvio in Commissione del disegno di legge n. 2180-A.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di inversione dell'ordine del giorno formulata dal deputato Bocchino.

PRESIDENTE. Avverte che la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata per le 13,30.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Invita la maggioranza e il Governo ad una più approfondita riflessione sugli aspetti più controversi della normativa recata dal disegno di legge n. 2180-A.

Seguito della discussione del progetto di legge S. 586-905-955-956-960: Adesione della Repubblica italiana al Trattato di Prüm (approvato in un testo unificato dal Senato) (A.C. 2042 ed abbinata).

Nella seduta del 4 maggio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame degli articoli)

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato gli ulteriori emendamenti 9.100, 16.100, 16.101, 18.100 e 24.100.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 8, ai quali non sono riferiti emendamenti.

Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 9 i deputati SANDRO GOZI (PD) e SOUAD SBAI (PdL).

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 9.100 delle Commissioni ed esprime parere favorevole sull'emendamento Ferranti 9.5. Invita, quindi, al ritiro dell'emendamento Ferranti 9.4, esprimendo altrimenti parere contrario, ed esprime parere contrario sull'emendamento Di Pietro 9.3.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

DONATELLA FERRANTI (PD). Sottolinea che l'emendamento 9.100 delle Commissioni corregge alcune incongruenze del testo dell'articolo 9.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 9.100 delle Commissioni.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Sottolineata l'importanza del provvedimento in discussione, illustra le finalità sottese all'emendamento Di Pietro 9.3.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nell'associarsi alle espressioni di apprezzamento in ordine al provvedimento in esame, giudica incomprensibili le finalità dell'emendamento Di Pietro 9.3, relativamente alla tipologia di reati ai quali estendere il prelievo coatto del DNA.

Pag. IX

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Di Pietro 9.3 ed approva l'emendamento Ferranti 9.5, nonché l'articolo 9, nel testo emendato.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Invita al ritiro dell'emendamento Ferranti 10.2, esprimendo altrimenti parere contrario.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

RITA BERNARDINI (PD). Illustra le finalità dell'emendamento Ferranti 10.2, ritenendo peraltro l'articolo in esame contrario ai principi statuiti dall'articolo 13 della Costituzione.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Nel sottolineare l'importanza della ratifica del Trattato di Prüm, condivide le finalità dell'emendamento Ferranti 10.2, sul quale dichiara il voto favorevole.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato DONATELLA FERRANTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ferranti 10.2 ed approva l'articolo 10, nonché l'articolo 11, al quale non sono riferiti emendamenti.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Invita al ritiro dell'emendamento Ferranti 12.2, esprimendo altrimenti parere contrario.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

RITA BERNARDINI (PD). Nel ritenere opportuno tutelare il fondamentale diritto alla difesa, auspica l'approvazione dell'emendamento Ferranti 12.2.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ferranti 12.2 ed approva l'articolo 12.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Accetta l'emendamento 13.200 del Governo ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ritira il suo emendamento 13.2 ed il suo articolo aggiuntivo 13.02, ritenendo che l'emendamento 13.200 del Governo recepisca le indicazioni provenienti dagli stessi.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 13.200 del Governo e l'articolo 13, nel testo emendato, nonché gli articoli 14 e 15, ai quali non sono riferiti emendamenti.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 16.100 e 16.101, nel testo riformulato, delle Commissioni ed accetta gli emendamenti 16.200 e 16.201 del Governo.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 16.100 delle Commissioni, 16.200 e 16.201 del Governo, nonché l'emendamento 16.101 delle Commissioni, nel testo riformulato, e l'articolo 16, nel testo emendato.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 17.2.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

RITA BERNARDINI (PD). Richiama le motivazioni sottese all'emendamento Ferranti 17.2, in materia di tutela della privacy.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ferranti 17.2 e approva l'articolo 17.

Pag. X

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 18.100 delle Commissioni.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 18.100 delle Commissioni, l'articolo 18, nel testo emendato, nonché gli articoli da 19 a 23, ai quali non sono riferiti emendamenti.

MANLIO CONTENTO (PdL). Relatore per la II Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 24.100 delle Commissioni, nel testo riformulato, ed esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 24.2.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 24.2, prospettando i rischi connessi alla previsione di forme di accertamento forzoso del DNA che si prestino ad un uso generalizzato e generico.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MATTEO MECACCI (PD).

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Dichiara il voto favorevole del proprio gruppo su entrambi gli emendamenti riferiti all'articolo 24.

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata richiesta in tale senso, alla quale la Presidenza ritiene di poter accedere, le votazioni relative all'articolo 24 avranno luogo a scrutinio segreto.

La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge l'emendamento 24.100 delle Commissioni, nel testo riformulato.

MANLIO CONTENTO (PdL). Relatore per la II Commissione. Conferma il parere precedentemente espresso sull'emendamento Ferranti 24.2.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Prospetta l'opportunità di una breve sospensione della seduta per valutare le conseguenze derivanti dalla reiezione dell'emendamento 24.100 delle Commissioni.

GIULIA BONGIORNO (PdL). Presidente della II Commissione. Si associa alla richiesta di una breve sospensione dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel replicare alle considerazioni del sottosegretario Mantovano, pur non opponendosi alla richiesta di sospensione della seduta, ritiene che la votazione appena svoltasi abbia evidenziato divisioni interne alla maggioranza.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che prima dell'eventuale sospensione della seduta sia posto in votazione, a scrutinio segreto, l'emendamento Ferranti 24.2.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Ricorda di aver chiesto di sospendere i lavori esclusivamente per consentire un'attenta valutazione delle conseguenze della reiezione dell'emendamento 24.100 delle Commissioni.

GIULIA BONGIORNO (PdL). Presidente della II Commissione. Conferma la richiesta di una immediata sospensione della seduta.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ricordato che il testo dell'emendamento 24.100 delle Commissioni non recava norme di mero coordinamento con l'articolo 9, ritiene opportuno procedere alla votazione del suo emendamento 24.2.

FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC). Nel richiamare il contributo dell'opposizione assicurato anche attraverso la presenza in Aula, prospetta l'opportunità che l'eventuale sospensione della seduta porti ad un chiarimento interno alla Pag. XImaggioranza la quale, nella votazione testè svoltasi, ha dimostrato di non avere una posizione politica unitaria su delicate questioni.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel condividere l'esigenza di una più attenta valutazione delle conseguenze della votazione testè svoltasi, sottolinea i dissidi interni alla maggioranza, che si palesano ogni qualvolta si procede a votazioni a scrutinio segreto. Ritiene quindi opportuno proseguire con la votazione dell'emendamento Ferranti 24.2.

MATTEO MECACCI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che il Comitato dei diciotto risulti già convocato pur non essendo ancora stata formalmente deliberata una sospensione della seduta.

PRESIDENTE. Ritiene di dover sottoporre al voto dell'Assemblea la richiesta di sospensione dei lavori.

ITALO BOCCHINO (PdL). Giudica incomprensibile invitare l'Assemblea a decidere con votazione sulla richiesta di sospensione dei lavori, atteso che, secondo la prassi consolidata, in casi analoghi essa viene sempre concessa dalla Presidenza.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel manifestare apprezzamento per quanti, anche nella maggioranza, hanno espresso liberamente il proprio orientamento attraverso il voto segreto, ritiene che non sussista alcuna ragione per dare corso alla richiesta di sospensione della seduta.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel replicare alle considerazioni del deputato Bocchino, ricorda che non vi è alcuna prassi consolidata in materia di sospensione dei lavori. Manifesta quindi un orientamento contrario alla proposta avanzata.

PRESIDENTE. Sottolineata la delicatezza della questione, ribadisce l'opportunità, ai sensi dell'articolo 41 del Regolamento, di sottoporre al voto dell'Assemblea la richiesta di sospensione dei lavori.

La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di sospensione della seduta.

La seduta, sospesa alle 11,45, è ripresa alle 12,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione di ieri la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, il progetto di legge n. 1994, recante disposizioni per consentire la candidatura dell'Italia come Paese ospitante delle edizioni della Coppa del mondo di rugby degli anni 2015 e 2019.

Si riprende la discussione.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Nel precisare preliminarmente che la reiezione dell'emendamento 24.100 delle Commissioni non ha apportato variazioni al testo del progetto di legge in esame, richiama le ragioni dell'estensione dell'accertamento tecnico coattivo del DNA anche a persone diverse dall'imputato e dall'indagato, come previsto nel primo comma dell'articolo 24.

ALESSANDRO MARAN (PD), Relatore per la III Commissione. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal relatore per la II Commissione, ritiene peraltro che le finalità sottese all'emendamento Ferranti 24.2 non siano in contrasto con le disposizioni contenute nel Trattato in esame.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ricorda che il suo emendamento 24.2 è volto ad evitare, sulla base di un elementare principio di civiltà, che l'accertamento tecnico Pag. XIIcoattivo del DNA possa essere esteso a soggetti diversi da chi è indagato o imputato nell'ambito di un procedimento penale.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Sottolineata l'unanime condivisione dell'utilità del prelievo forzoso di dati biologici per il contrasto alla criminalità, ritiene che tale procedura debba essere consentita soltanto verso chi sia indagato o imputato in un procedimento penale, al fine di tutelare i diritti fondamentali della persona.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LAURA GARAVINI (PD) e MATTEO MECACCI (PD).

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel richiamare preliminarmente la correttezza del proprio precedente intervento con il quale aveva manifestato un orientamento contrario alla sospensione della seduta a seguito della reiezione dell'emendamento 24.100 delle Commissioni, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Ferranti 24.2, pur rilevando che sarebbe stato preferibile addivenire ad un compromesso tra l'impostazione scelta nel disegno di legge in esame e quella insita nella predetta proposta emendativa.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Sottolineata l'importanza della ricerca della verità attraverso la prova scientifica nell'ambito delle indagini giudiziarie, ritiene che il testo in discussione sia coerente con le disposizioni inerenti il codice di procedura penale.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Nel rilevare preliminarmente che l'emendamento 24.100 delle Commissioni, respinto dall'Assemblea, avrebbe introdotto opportuni elementi di chiarimento nel testo dell'articolo 24, richiama le difficoltà di tipo investigativo che deriverebbero dall'eventuale approvazione dell'emendamento Ferranti 24.2, sul quale conferma il parere contrario precedentemente espresso.

RITA BERNARDINI (PD). Ritiene che le norme recate dall'articolo 24 incidano sui diritti fondamentali della persona e si pongano in contrasto con l'articolo 13 della Costituzione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, segnala che, essendo intervenuto il rappresentante del Governo, deve intendersi riaperto il dibattito.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Richiama le ragioni per le quali giudica maggiormente condivisibili le finalità perseguite dall'emendamento Ferranti 24.2 rispetto ai chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, chiede chiarimenti alla Presidenza in ordine alla corretta interpretazione dell'articolo 50, comma 1, del Regolamento, con particolare riferimento ai limiti di tempo da applicare agli interventi in questa fase del dibattito.

PRESIDENTE. Precisa che può intervenire per cinque minuti un deputato per ciascun gruppo, mentre è previsto un limite di tempo di un minuto per gli interventi a titolo personale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato DONATELLA FERRANTI (PD).

FEDERICO PALOMBA (IdV). Ribadisce che sarebbe stato opportuno addivenire ad un mediazione tra l'impostazione sottesa all'emendamento Ferranti 24.2 e quella insita nell'articolo 24 del progetto di legge in esame.

La Camera, con votazione segreta elettronica, respinge l'emendamento Ferranti 24.2.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti circa il prosieguo della seduta. Pag. XIII
La Camera, con votazione segreta elettronica, approva l'articolo 24; con votazione nominale elettronica, approva altresì l'articolo 25, al quale non sono riferiti emendamenti.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 26.2, interamente soppressivo dell'articolo 26.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il mantenimento dell'articolo 26, nonché gli articoli 27 e 28, ai quali non sono riferiti emendamenti.

MANLIO CONTENTO (PdL), Relatore per la II Commissione. Accetta l'emendamento 29.200 del Governo ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative riferite all'articolo 29.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

DONATELLA FERRANTI (PD). Ritira il suo emendamento 29.1.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Ritira i suoi subemendamenti 0.29.200.1 e 0.29.200.2.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 29.200 del Governo, l'articolo 29, nel testo emendato, nonché gli articoli da 30 a 33, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Invita al ritiro degli ordini del giorno Ascierto n. 1 e Brigandì n. 2.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritira il suo ordine del giorno n. 2.

PRESIDENTE. Prende atto che l'ordine del giorno Ascierto n. 1 è stato ritirato dal presentatore.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta la possibilità di rinviare le dichiarazioni di voto finale alla ripresa pomeridiana della seduta.

ITALO BOCCHINO (PdL). Ritiene, a nome del suo gruppo, che si debba procedere immediatamente alle dichiarazioni di voto finale.

PRESIDENTE. Avverte che, alla luce della prevista articolazione dei lavori odierni dell'Assemblea e non essendovi consenso unanime circa una diversa ipotesi, si procederà ora alle dichiarazioni di voto finale.


(Dichiarazioni di voto finale)

ANGELO COMPAGNON (UdC). Nel dichiarare il voto convintamente favorevole del suo gruppo sul progetto di legge in esame, che rientra in una strategia complessiva di stretta collaborazione a livello europeo volta a contrastare, grazie all'adozione di nuove metodiche e tecnologie di identificazione, le crescenti minacce poste dal terrorismo internazionale e dalla criminalità organizzata, richiama con forza l'esigenza di tutelare i diritti individuali, rivolgendo la massima attenzione alla conservazione e alla salvaguardia dei dati sensibili raccolti e contenuti nell'apprezzabile banca dati del DNA. Nell'auspicare quindi che a livello comunitario si prosegua nel percorso intrapreso, finalizzato a rendere più efficace la lotta all'immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani, ricorda l'ipotesi, all'esame del Senato, di prevedere forme più stringenti di collaborazione investigativa a livello transnazionale.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul progetto di legge in discussione, volto alla Pag. XIVratifica di un trattato che reputa di particolare importanza. Sottolineata, quindi, l'esigenza di potenziare il coordinamento e la collaborazione degli Stati in materia di sicurezza e di cooperazione giudiziaria, giudica del tutto condivisibile la previsione di una banca dati del DNA, ricordando altresì il proficuo contributo offerto dalla sua parte politica alla definizione del testo in esame.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nel sottolineare l'ampia condivisione registratasi sul provvedimento in esame, sul quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, giudica infondati i rilievi circa la possibile minaccia che deriverebbe alla privacy dei soggetti sottoposti al prelievo del profilo del DNA, effettuato peraltro senza ricorrere a tecniche invasive.

FRANCO NARDUCCI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul progetto di legge in discussione, volto a migliorare la cooperazione fra gli Stati in materia di sicurezza e di lotta al terrorismo, esprime rammarico per la mancata intesa fra le forze parlamentari su specifici aspetti critici presenti nel testo, al fine di addivenire a percorsi di giustizia maggiormente condivisi. Nel ritenere, quindi, doveroso ratificare il Trattato di Prüm, avrebbe ritenuto opportuno attuare una cooperazione rafforzata secondo i principi recati dal III Pilastro, sottolineando peraltro la necessità di contemperare l'utilizzo delle nuove tecnologie in campo giudiziario con il pieno rispetto dei diritti personali, nonché di armonizzare le regole tecnico-scientifiche inerenti l'istituzione e la gestione della banca dati del DNA.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Osservato preliminarmente che il progetto di legge in esame regola la necessaria attività di coordinamento a livello transnazionale in materia di sicurezza e giustizia europee, recependo numerose istanze emerse negli ultimi anni, sottolinea con forza l'apprezzabile istituzione di una banca dati del DNA, che consentirà, a suo avviso, di rendere più efficace il contrasto al terrorismo internazionale, alla criminalità organizzata e al fenomeno della migrazione clandestina, garantendo al contempo la tutela delle libertà personali e il diritto alla difesa dei soggetti interessati. Dichiara, infine, il voto convintamente favorevole del suo gruppo su un provvedimento che consente all'Italia e all'Europa di rendere più moderno ed efficace il proprio sistema giudiziario.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato RITA BERNARDINI (PD).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il progetto di legge n. 2042.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge.

Sull'ordine dei lavori.

IVANO STRIZZOLO (PD). Ricorda che ricorre oggi il trentatreesimo anniversario dei drammatici eventi sismici che sconvolsero il Friuli, cui si seppe rispondere con la valorizzazione del sistema delle autonomie locali e con tempestivi interventi legislativi del Governo e del Parlamento, in un costruttivo clima politico di condivisione.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Strizzolo nel ricordare i tragici eventi sismici verificatisi in Friuli trentatré anni or sono, sottolinea altresì le difficoltà tecniche proprie di una adeguata opera di ricostruzione nelle aree del territorio abruzzese colpite dal sisma del mese scorso, auspicando sul tema la più ampia e proficua convergenza politico-istituzionale.

Pag. XV

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Nel lamentare la grave situazione in atto nel centro di accoglienza e di espulsione più grande d'Europa, sito nel territorio di Isola Capo Rizzuto, resasi insostenibile a causa del dilagare di episodi criminali e della prostituzione, forse determinata da fenomeni di tratta di esseri umani, sollecita l'immediato intervento del Governo al fine di stanziare adeguate risorse per la ristrutturazione del suddetto centro, la messa in sicurezza della strada statale n. 106 e il rafforzamento delle dotazioni a disposizione della prefettura e della questura di Crotone.

ANTONINO FOTI (PdL). Ricorda la figura ed il profilo politico di John Marchi, componente del Senato dello Stato di New York di origini italiane, recentemente scomparso.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Ringrazia la Presidenza e gli uffici della Camera per avere assicurato una più tempestiva distribuzione ai deputati della Rassegna stampa.

ISIDORO GOTTARDO (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dai deputati Strizzolo e Compagnon in ricordo del terremoto che sconvolse il Friuli nel 1976, sottolinea la grande efficienza del sistema di pronto intervento e di prevenzione messo a punto a seguito di quel tragico evento.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Invita la Presidenza a chiedere al Governo chiarimenti in ordine alla situazione dell'inviato del Corriere della Sera Massimo Alberizzi, che risulterebbe attualmente trattenuto a Gibuti, in Somalia.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le richieste avanzate dai deputati intervenuti.

La seduta, sospesa alle 14,15, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

GIOVANNA NEGRO (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00513, sulle iniziative a tutela degli allevatori e dei consumatori in relazione alle ricadute dovute alla recente diffusione della cosiddetta «febbre suina».

LUCA ZAIA, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 64) - Replica il deputato GIOVANNA NEGRO (LNP), che, nel dichiararsi pienamente soddisfatta della risposta, auspica una corretta informazione sulla diffusione del virus influenzale proveniente dal Messico.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD- MAIE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00514, sulle iniziative per la revisione della selezione e della posizione economica degli assistenti amministrativi del comparto scuola.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 66) - Replica il deputato DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE), che dichiara di non potersi ritenere soddisfatta della risposta, lamentando la mancata revisione dell'inquadramento degli assistenti amministrativi della scuola.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00515, sulle misure di sostegno a favore dei poli petrolchimici di Marghera e Porto Torres.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67) - Replica il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV), che dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, lamentando che il Governo non ha predisposto i necessari Pag. XVIinterventi, limitandosi ad esercitare un ruolo meramente notarile in relazione alle problematiche oggetto dell'atto ispettivo.

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00516, sulle iniziative per la copertura dei posti vacanti di magistrato inquirente e per incentivare la mobilità trasversale dei magistrati.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 69) - Replica il deputato LANFRANCO TENAGLIA (PD), che, nel giudicare insufficienti gli interventi prospettati nella risposta del Ministro, auspica una riforma organica del sistema giudiziario.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-00517, sulle risorse da destinare al sistema penitenziario, con particolare riferimento al problema del sovraffollamento negli istituti di pena.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato ANGELO COMPAGNON (UdC), che, nel dichiararsi insoddisfatto della risposta, sollecita il Governo ad adottare adeguate misure a sostegno del sistema carcerario italiano.

ROBERTO CASSINELLI (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00518, sulle iniziative per risolvere il problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 72) - Replica il deputato ROBERTO CASSINELLI (PdL), il quale, nel dichiararsi pienamente soddisfatto della risposta, esprime condivisione per i contenuti del programma delineato dal Ministro in materia di edilizia penitenziaria ed invita l'Esecutivo a prestare la dovuta attenzione al problema del personale impiegato nelle strutture carcerarie.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasei.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione (A.C. 63-177-A).

Nella seduta del 4 maggio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'emendamento Cavallaro 1.2.
Avverte altresì che la Commissione ha ritirato l'emendamento 2.50.

Sull'ordine dei lavori.

SANDRA ZAMPA (PD). Espressa solidarietà alla giornalista iraniana Roxana Saberi, condannata a morte nel suo Paese, chiede al Governo di assumere tutte le iniziative diplomatiche utili affinché si possa pervenire alla sua liberazione.

SOUAD SBAI (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Zampa, auspica la sollecita liberazione della giornalista Roxana Saberi.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Si associa, a nome del suo gruppo, all'appello rivolto dalle deputate Zampa e Sbai per la liberazione della giornalista condannata a morte in Iran.

Pag. XVII

GIUSEPPE GIULIETTI (IdV). Chiede che le istituzioni italiane si attivino fattivamente per pervenire alla liberazione della giornalista iraniana condannata a morte.

Si riprende la discussione.

(Esame dell'articolo 1)

MANUELA DAL LAGO (LNP), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Zaccaria 1.20 e parere contrario sull'emendamento Cavallaro 1.1.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cavallaro 1.1.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Ringrazia il relatore per il parere favorevole espresso sul suo emendamento 1.20, del quale richiama le finalità.

MARIO TASSONE (UdC). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Zaccaria 1.20, reputa opportuno che il Parlamento prenda atto dell'avvenuto svolgimento delle attività propedeutiche previste dal dettato costituzionale per il distacco di comuni da una regione e la loro aggregazione ad altra.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SANDRO GOZI (PD) e ORIANO GIOVANELLI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Zaccaria 1.20.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Dichiara il proprio voto contrario sull'articolo 1.

SALVATORE VASSALLO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 1, sottolineando la connotazione assolutamente garantista della procedura seguita per addivenire al distacco dei comuni dell'alta Valmarecchia dalla regione Marche e alla loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato LINO DUILIO (PD).

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Espressa perplessità su alcune delle motivazioni addotte per la richiesta di distacco oggetto del provvedimento in esame, sottolinea come spetti al Parlamento procedere ad una opportuna valutazione delle esigenze e delle finalità sottese alla ridefinizione di determinate circoscrizioni territoriali.

MAURIZIO BIANCONI (PdL). Sottolinea la piena legittimità della richiesta di distacco dalla regione Marche dei comuni costituenti la comunità montana dell'alta Valmarecchia, pur nel rispetto dell'assoluta sovranità del Parlamento nella materia disciplinata dall'articolo 132, secondo comma, della Costituzione.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Sottolinea come la richiesta di distacco in discussione sia dettata da motivazioni storico-culturali nonché dalla più accentuata contiguità geografica con il capoluogo della provincia riminese.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL).

LUCA RODOLFO PAOLINI (LNP). Evidenzia il carattere unitario, dal punto di vista storico e culturale, della Valmarecchia, sottolineando il senso di appartenenza identitaria assai vivo nelle popolazioni locali.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, nel testo emendato.

Pag. XVIII

(Esame dell'articolo 2)

MANUELA DAL LAGO (LNP). Relatore. Invita al ritiro degli emendamenti presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Richiama le finalità del suo emendamento 2.2, volto a prevedere che agli adempimenti amministrativi di cui all'articolo 2 debbano provvedere le regioni e le province interessate, d'intesa con il commissario nominato ai sensi del comma 1 del medesimo articolo.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Dichiara l'astensione del suo gruppo sugli emendamenti Giovanelli 2.2 e 2.20.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Giovannelli 2.2.

ORIANO GIOVANELLI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 2.20, volto a garantire la terzietà del commissario nominato ai sensi del comma 1 dell'articolo 2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Giovanelli 2.20.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Relatore. Precisa che l'emendamento 2.50 della Commissione è stato ritirato a seguito del parere contrario espresso dalla V Commissione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel manifestare disponibilità a ritirare l'emendamento Favia 2.1, chiede tuttavia al presidente della I Commissione talune precisazioni sulla materia.

DONATO BRUNO (PdL). Presidente della I Commissione. Ricordato che l'emendamento 2.50 della Commissione recepiva in parte il contenuto dell'emendamento Favia 2.1, precisa le ragioni del parere contrario espresso dalla V Commissione sul suddetto emendamento della Commissione. Ribadisce, quindi, l'invito al ritiro dell'emendamento Favia 2.1, esprimendo altrimenti parere contrario.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Auspica l'accettazione da parte del Governo di un ordine del giorno relativo alla problematica oggetto dell'emendamento Favia 2.1, che ritira.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Illustrate le finalità del suo emendamento 2.6, rileva che sarebbe stato disponibile a ritirarlo ove il Governo avesse accettato un ordine del giorno di analogo contenuto.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato LINO DUILIO (PD).

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Vannucci 2.6.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Vannucci 2.6 ed approva l'articolo 2.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Relatore. Invita al ritiro degli articoli aggiuntivi presentati, esprimendo altrimenti parere contrario.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Ritirati i suoi articoli aggiuntivi 2.01 e 2.02, richiama le finalità del suo articolo aggiuntivo 2.03, manifestando perplessità in ordine al contenuto del provvedimento in esame.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolinea la delicatezza del tema trattato dall'articolo aggiuntivo Vannucci 2.03, sul quale dichiara l'astensione del suo gruppo.

Pag. XIX

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Prospettata l'opportunità di anticipare la revisione delle circoscrizioni elettorali rientranti nell'ambito di applicazione del provvedimento in esame, dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Vannucci 2.03.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati LINO DUILIO (PD) e SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Nell'esprimere perplessità in ordine alle considerazioni svolte dal deputato Mantini, ribadisce la piena legittimità del criterio volontaristico posto a base del testo in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SALVATORE VASSALLO (PD) e FRANCESCO BOSI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Vannucci 2.03.

(Votazione dell'articolo 3)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 3, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Vannucci n. 2.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Accetta l'ordine del giorno Marchioni n. 1 e l'ordine del giorno Evangelisti n. 3, purché riformulato.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

FABIO EVANGELISTI (IdV). Accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 3.

(Dichiarazioni di voto finale)

MARIO TASSONE (UdC). Espressa condivisione per la volontà manifestata dai sette comuni della Valmarecchia di distaccarsi dalla regione Marche ed aggregarsi alla regione Emilia-Romagna, ricorda che la I Commissione sta esaminando un provvedimento di revisione dell'articolo 132 della Costituzione. Rilevato, quindi, il carattere parziale del testo unificato in esame, vertente su tematiche che dovrebbero essere affrontate nell'ambito di una visione più generale, tenuto conto che in Italia vi sono altre realtà analoghe a quelle dell'alta Valmarecchia, dichiara l'astensione del suo gruppo sul testo unificato in esame.

GIANLUCA PINI (LNP). Evidenziata la portata storica del contenuto del testo unificato in esame, con il quale si compie finalmente un atto di giustizia nei confronti delle popolazioni dei comuni interessati, ringrazia tutti coloro che hanno contribuito al suo iter parlamentare.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiamate talune criticità presenti nel provvedimento in esame, ricorda che da tempo e con ampia maggioranza le popolazioni di tutti i comuni interessati si sono pronunciate per il distacco dalla regione Marche e l'aggregazione alla regione Emilia-Romagna. Osservato, quindi, che taluni confini amministrativi determinatisi a seguito dell'unità d'Italia hanno creato situazioni incongruenti, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Richiamato il contributo proficuo, anche se non scevro di contenuti critici, offerto dalla sua Pag. XXparte politica alla definizione del provvedimento in discussione, che costituisce la prima forma di attuazione del disposto dell'articolo 132 della Costituzione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.

GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-MAIE). Sottolineata la rilevanza storico-culturale del provvedimento in esame, che appare una naturale attuazione dell'articolo 132 della Costituzione, ricorda che il Parlamento può, con legge ordinaria, istituire nuove province. Nell'osservare, quindi, che con l'aggregazione alla regione Emilia-Romagna non si ravvisa alcun vantaggio fiscale per i comuni interessati, dichiara il voto favorevole della sua componente politica.

SERGIO PIZZOLANTE (PdL). Rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla definizione del provvedimento, ne sottolinea la rilevanza in relazione alle motivazioni di ordine geografico, logistico ed infrastrutturale alla base della richiesta di distacco oggetto del testo unificato in esame.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati MASSIMO VANNUCCI (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD), ELISA MARCHIONI (PD) e LINO DUILIO (PD).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge n. 63-177-A.

Seguito della discussione delle mozioni Volontè n. 1-00152, Cicchitto n. 1-00154, Maurizio Turco n. 1-00156, Di Giuseppe n. 1-00159 e Soro n. 1-00160: Iniziative in materia di parità scolastica.

Nella seduta del 27 aprile 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata una nuova formulazione della mozione Di Giuseppe n. 1-00159.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Esprime parere favorevole sulle mozioni Cicchitto n. 1-00154 (Nuova formulazione), Di Giuseppe n. 1-00159 (Nuova formulazione) e Volontè n. 1-00152, purché riformulata. Esprime invece parere contrario sulle mozioni Maurizio Turco n. 1-00156 e Soro n. 1-00160.

(Dichiarazioni di voto)

PAOLA GOISIS (LNP). Rilevato che la scuola paritaria svolge, al pari di quella statale, un servizio pubblico, sottolinea la necessità di assicurare la libertà di scelta educativa alle famiglie. Nel ricordare, quindi, che il suo gruppo ha presentato una proposta di legge volta a prevedere la detrazione dell'imposta lorda delle spese sostenute dalle famiglie per l'iscrizione dei figli alle istituzioni scolastiche paritarie, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Cicchitto n. 1-00154 (Nuova formulazione).

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Nel ritenere che la libertà per le famiglie di scegliere tra scuola statale e scuola privata non debba intaccare la coesione sociale, rischio che paventa in caso di una eccessiva privatizzazione della istruzione scolastica, ribadisce la necessità per lo Stato di esercitare un opportuno controllo sulla offerta scolastica privata, di garantire il carattere unitario della scuola e di salvaguardare la sua missione di inserimento nel mondo del lavoro e di integrazione sociale anche nel contesto multietnico attuale. Sottolineata altresì l'esigenza di garantire adeguate risorse economiche e finanziarie alla scuola pubblica in modo da preservarne la qualità dell'offerta formativa, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla sua mozione n. 1-00159 (Nuova formulazione).

Pag. XXI

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Nel ringraziare il sottosegretario Pizza per il parere espresso, accetta la riformulazione proposta della mozione Volontè n. 1-00152, sottolineando la necessità di realizzare una vera autonomia scolastica, di valorizzare gli insegnanti, di introdurre un sistema di valutazione che consenta alle famiglie di adottare decisioni informate e consapevoli, nonché di assicurare una vera libertà di educazione alle famiglie stesse. Nel giudicare, quindi, indispensabile un sistema strutturale che garantisca la certezza dei finanziamenti destinati alle scuole paritarie, dichiara voto favorevole sulle mozioni Volontè n. 1-00152 e Cicchitto n. 1-00154 (Nuova formulazione), voto contrario sulla mozione Maurizio Turco n. 1-00156, nonché l'astensione sulle mozioni Di Giuseppe n. 1-00159 (Nuova formulazione) e Soro n. 1-00160.

MANUELA GHIZZONI (PD). Espressa forte riprovazione per la grave penalizzazione inferta alla istruzione pubblica dalla politica economica del Governo, che considera in grado di minare le basi della scuola italiana, ritiene che occorra ovviare alle criticità del sistema scolastico senza pregiudicarne la inclusività e la sua accessibilità a tutte le categorie sociali. Reputato necessario ripristinare le risorse inizialmente stanziate per l'istruzione pubblica e garantire nella stessa pluralismo e libertà di accesso e di insegnamento, invita il Governo a procedere ad una puntuale attuazione della legge n. 62 del 2000 ed a non proseguire sulla strada della cosiddetta quota capitaria. Giudicati meramente demagogici i contenuti della mozione Cicchitto n. 1-00154 (Nuova formulazione), esprime infine apprezzamento per la mozione Di Giuseppe n. 1-00159 (Nuova formulazione).

MAURIZIO TURCO (PD). Nel ritenere inconcepibile il parere espresso dal Governo sul suo atto di indirizzo, osserva che da decenni viene violato il dettato costituzionale con riferimento alla politica della scuola. Rileva, quindi, che la mozione da lui presentata è volta al rispetto degli articoli 33 e 34 della Costituzione, giudicando ingiustificati i finanziamenti pubblici concessi alle scuole paritarie.

PAOLA FRASSINETTI (PdL). Evidenziato l'assoluto interesse dimostrato dalla sua parte politica a garantire alle famiglie una effettiva libertà di scelta educativa, sottolinea che la realizzazione di un sistema pubblico integrato assicura livelli di eccellenza e di qualità dell'offerta formativa, il cui obiettivo prioritario dovrà essere il decentramento e la piena attuazione dell'autonomia scolastica sancita nella legge n. 62 del 2000. Dichiara, quindi, il convinto voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni Cicchitto n. 1-00154 (Nuova formulazione), Volontè n. 1-00152 e Di Giuseppe n. 1-00159 (Nuova formulazione) e voto contrario sui restanti atti di indirizzo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Volontè n. 1-00152, nel testo riformulato, e Cicchitto n. 1-00154 (Nuova formulazione); respinge la mozione Maurizio Turco n. 1-00156 ed approva la mozione Di Giuseppe n. 1-00159 (Nuova formulazione); respinge infine la mozione Soro n. 1-00160.

Sul calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, per quanto riguarda l'iter del disegno di legge in materia di sicurezza pubblica (A.C. 2180), è stato convenuto all'unanimità che il seguito dell'esame riprenderà a partire dalla mattina di martedì 12 maggio, essendo stata preannunziata dal Governo per quella data la posizione della questione di fiducia sugli emendamenti che saranno dal medesimo presentati.
L'esame proseguirà mercoledì 13 maggio e la votazione finale avrà luogo nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio di giovedì 14 maggio, con ripresa televisiva diretta delle dichiarazioni di voto finale dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto. Pag. XXII
Nella mattinata di domani, giovedì 7 maggio, si procederà allo svolgimento di interpellanze urgenti; alle 16,30 avrà luogo lo svolgimento di una informativa urgente del Governo sul tragico episodio occorso il 3 maggio 2009 presso la città di Herat in Afghanistan, che ha visto coinvolti militari del contingente italiano.
Comunica altresì che lo svolgimento della discussione sulle linee generali del disegno di legge comunitaria 2008, già previsto per lunedì 11 maggio, è rinviato ad altra data.

Sull'ordine dei lavori.

ILEANA ARGENTIN (PD). Invita la Presidenza a porre in essere le opportune iniziative a tutela della salute di una persona che si trova al momento nei pressi della Camera ed è affetta da una grave patologia che mette a rischio la sua vita.

GIULIO SANTAGATA (PD). Ricorda la figura di Ivano Barberini, esponente di spicco del mondo della cooperazione, recentemente scomparso.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

LAURA FRONER (PD). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lei presentato.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 7 maggio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 113).

La seduta termina alle 19,10.