Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute >>

XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 174 di lunedì 11 maggio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 15,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 4 maggio 2009.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Lamentato il fatto che al suo gruppo è stata attribuita da organi di informazione una posizione diversa da quella effettivamente sostenuta nell'ambito di una mozione in tema di parità scolastica, chiede chiarimenti circa la pubblicazione negli atti parlamentari del testo corretto del predetto documento di indirizzo.

I deputati in missione sono quarantanove.

Annunzio di petizioni.

LORENA MILANATO (PdL), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 2).

Annunzio della nomina di un Ministro.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio nella quale si informa che l'onorevole Michela Vittoria Brambilla è stata nominata Ministro senza portafoglio, cessando contestualmente dalla carica di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1302: Accordo con il Governo della Federazione russa sulla cooperazione nella lotta alla criminalità (approvato dal Senato) (A.C. 2226).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, che prevede la collaborazione tra Italia e Federazione russa nella lotta alla criminalità ed è destinato a sostituire l'accordo del 1993 con il quale i due Stati si erano già impegnati a collaborare su analoga materia. Richiama, quindi, i numerosi settori nei quali si articola la collaborazione, tra i quali il terrorismo, il traffico di stupefacenti, il contrabbando, il traffico di armi, nonché l'immigrazione illegale, ricordando che durante l'iter del provvedimento in Commissione sono state espresse preoccupazioni con riguardo alla situazione dei diritti umani in Russia.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolineata la rilevanza dell'Accordo in esame, Pag. IVdel quale richiama gli aspetti salienti, ritiene che l'attribuzione esclusiva al Ministero dell'interno della competenza relativa alla sua attuazione possa compromettere l'efficacia degli impegni previsti, anche a causa di una sostanziale assenza di controlli. Invita, inoltre, il Governo ad attivarsi, in sede di rapporti bilaterali, per promuovere il rispetto dei diritti umani in Russia. Preannunzia, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

MARCO FEDI (PD). Sottolineata l'importanza dell'Accordo in discussione nella lotta a tutte le forme di criminalità, ritiene che l'esame parlamentare sia un'occasione per approfondire la questione del rispetto dei diritti umani. Nel preannunziare, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, ritiene necessario prevenire il ripetersi dei gravi episodi che hanno colpito importanti personalità della Federazione russa impegnate nella battaglia per il rispetto dei diritti civili.

ALESSANDRO RUBEN (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal vicepresidente della III Commissione, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1317: Convenzione con il Governo della Repubblica di Belarus per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali (approvato dal Senato) (A.C. 2294).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

GUGLIELMO PICCHI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto della Convenzione in discussione, che pone le basi per una proficua collaborazione in campo economico tra Italia e Bielorussia, senza peraltro comportare oneri a carico del bilancio dello Stato; auspica pertanto la sollecita approvazione del relativo disegno di legge di ratifica.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

MARCO FEDI (PD). Nell'evidenziare che la Convenzione in discussione è volta al miglioramento dei rapporti commerciali bilaterali tra Italia e Bielorussia, a meglio tutelare gli interessi degli imprenditori italiani, nonché a favorire una efficace lotta all'evasione fiscale, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al relativo disegno di legge di ratifica.

ALESSANDRO RUBEN (PdL). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1318: Accordo con il Governo della Repubblica di Croazia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali (approvato dal Senato) (A.C. 2363).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

Pag. V

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, volto a realizzare, evitando le doppie imposizioni, una più proficua collaborazione economica tra Italia e Croazia; segnala, altresì, che l'autorizzazione alla ratifica del suddetto Accordo non comporta oneri a carico del bilancio dello Stato.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Preannunziato il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, sottolinea la rilevanza dell'Accordo in esame nel quadro delle relazioni italo-croate, che sono particolarmente intense in ogni settore, nonché in prospettiva dell'ingresso della Croazia nell'Unione europea.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. In riferimento alle considerazioni precedentemente svolte dal deputato Evangelisti, precisa che la nuova formulazione della mozione da lui richiamata è stata presentata nella mattinata del 6 maggio scorso e che, secondo la prassi consolidata, nell'Allegato A della medesima seduta è stato pubblicato sia il testo originario del documento di indirizzo sia quello riformulato.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1316: Convenzione con il Governo della Repubblica di Slovenia per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali (approvato dal Senato) (A.C. 2362).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra gli aspetti più qualificanti della Convenzione in via di ratifica, soffermandosi in particolare sugli ambiti di applicazione della stessa, nonché sui soggetti ai quali si rivolgono le disposizioni finalizzate a contrastare la pratica dell'elusione e dell'evasione fiscale mediante la revisione dell'imponibilità di taluni redditi da parte degli Stati contraenti. Richiamati infine gli ottimi rapporti esistenti tra Italia e Slovenia, auspica la rapida approvazione del disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, sottolinea la rilevanza del relativo Trattato ai fini dello sviluppo dell'interscambio economico e finanziario tra Italia e Slovenia.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Franceschini n. 1-00161: Iniziative volte a favorire l'inserimento dei giovani del Mezzogiorno nel mercato del lavoro.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Pag. VI

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Iannaccone n. 1-00168, Vietti n. 1-00170, Cicchitto n. 1-00171 e Di Giuseppe n. 1-00172 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Illustra la mozione Franceschini n. 1-00161, sottolineando preliminarmente il rischio che l'attuale difficile situazione economica e finanziaria internazionale si ripercuota maggiormente sulle fasce più deboli della popolazione, in particolare nel Mezzogiorno. Nel rimarcare con forza il particolare disagio di talune aree del Paese che tuttora soffrono di una condizione di arretratezza infrastrutturale e di carenza di servizi, sollecita il Governo, che a suo avviso ha colpevolmente utilizzato risorse destinate alle aree maggiormente in difficoltà per agevolare talune categorie residenti per lo più nel Settentrione, ad attuare politiche virtuose di sviluppo e di contrasto alla disoccupazione giovanile nel meridione. Auspica infine che il Governo reperisca le risorse necessarie a ridurre la diseguale distribuzione della ricchezza in Italia senza porre in essere politiche neo- assistenzialiste.

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Illustra la mozione Cicchitto n. 1-00171, sottolineando l'efficacia degli indirizzi di politica economica attuati dal Governo, i quali reputa abbiano consentito ai lavoratori ed alle famiglie italiane di fronteggiare adeguatamente l'attuale crisi economico-finanziaria. Nel richiamare quindi l'impulso fornito dall'Esecutivo alla realizzazione di importanti opere infrastrutturali nel Mezzogiorno ed alla modernizzazione dell'università e della pubblica amministrazione, oltre che l'ampio ricorso agli ammortizzatori sociali e la programmazione di opere per il rilancio dei territori abruzzesi colpiti dal recente terremoto, esprime un giudizio fortemente critico sull'efficacia delle misure recate dal dispositivo della mozione Franceschini n. 1-00161, che reputa ispirata ad un meridionalismo di pura facciata, il quale al pari delle politiche poste in atto per anni dai Governi di centro-sinistra, a suo dire, non ha conseguito che risultati fallimentari a carico dell'intera collettività nazionale. Respinte infine le critiche avanzate dall'opposizione in merito all'impiego da parte del Governo dei fondi per le aree sottoutilizzate, conferma il sostegno del suo gruppo alle iniziative poste in essere dall'Esecutivo per il rilancio del Mezzogiorno.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00172, individuando nella riduzione dell'alto tasso di disoccupazione giovanile, e femminile in particolare, che si registra nel Mezzogiorno, il principale obiettivo che deve porsi l'attuale Governo, chiamato a tutelare maggiormente le fasce più deboli della popolazione. Nel sottolineare inoltre l'elevata dispersione scolastica e la bassa percentuale di neolaureati che trovano immediato impiego nelle regioni meridionali, richiama convintamente la necessità di rivedere il sistema dell'istruzione e della formazione professionale, mostratisi sin qui inefficaci, al fine di contribuire, sul versante della preparazione dei giovani al lavoro, ad una più incisiva politica di sviluppo. Evidenziato quindi il cronico ritardo infrastrutturale del Sud d'Italia, che rende tale area maggiormente esposta alle conseguenze della crisi economica mondiale in atto, denuncia il drammatico depauperamento del Fondo per le aree sottoutilizzate, le cui risorse sono state impiegate dall'attuale Esecutivo per obiettivi del tutto differenti. Auspica infine che il Governo realizzi politiche più efficaci nel mercato del lavoro e nei servizi pubblici e che individui nuovi meccanismi formativi per i giovani, che devono essere considerati il miglior investimento per il futuro del nostro Paese.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni. Pag. VII
Prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Mancuso n. 1-00136 e Farina Coscioni n. 1-00133: Iniziative per la prevenzione e la cura dell'AIDS.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Livia Turco n. 1-00166, Nunzio Francesco Testa n. 1-00167 e Palagiano n. 1-00173 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GIANNI MANCUSO (PdL). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00136, evidenzia i dati che confermano la sempre maggiore diffusione della malattia infettiva HIV/AIDS, sottolineando la necessità di favorire la diagnosi precoce agevolando il relativo test. Ricorda, quindi, le risoluzioni adottate in materia dal Parlamento europeo, nonché l'invito formulato dalla Commissione europea e dal Consiglio dell'Unione a tutti gli Stati membri a portare i loro risultati nel contrasto della malattia alla Conferenza di Vienna del 2010. Invita, infine, il Governo ad adottare le strategie necessarie per contrastare in modo efficace l'HIV/AIDS attraverso un'adeguata attività di prevenzione e di conoscenza della malattia, promuovendo campagne di informazione ed affidando alla Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS il compito di elaborare le linee guida nazionali per garantire l'accesso al test.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00133, osservando che, in linea con significative iniziative comunitarie, si rende necessaria una azione di contenimento e monitoraggio della crescente diffusione del virus dell'HIV, segnatamente attraverso gli strumenti della diagnosi precoce e del tempestivo trattamento, evitando qualsiasi restrizione illegale della libertà della persona e assicurando l'accesso informato e anonimo al test diagnostico, anche e soprattutto per le categorie maggiormente vulnerabili. Invita, quindi, il Governo a richiedere con urgenza alla Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS di definire entro sei mesi le linee guida nazionali per il contrasto alla diffusione del morbo, con particolare riferimento ai gruppi sociali più esposti, e di assicurare l'applicazione delle stesse da parte delle istituzioni preposte, monitorandone l'attuazione e presentando, al riguardo, una relazione annuale al Parlamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Illustra la mozione Livia Turco n. 1-00166, ricordando i dati che confermano la maggiore diffusione della malattia infettiva HIV/AIDS, la cui trasmissione sembra essere correlata fondamentalmente al rapporto sessuale. Sottolineata, quindi, la necessità di potenziare l'attività di ricerca, fortemente penalizzata dalle politiche sociali adottate dal Governo, giudica del tutto prioritario porre in essere campagne informative di prevenzione affinché anche gli adolescenti possano acquisire un'adeguata consapevolezza di tale malattia infettiva. Espressa, altresì, preoccupazione per il fatto che alcuni provvedimenti varati dall'Esecutivo potrebbero ostacolare l'accesso alla sanità pubblica da parte dei cittadini non italiani, invita il Governo ad attivarsi affinché la Commissione nazionale per la lotta contro l'AIDS elabori le linee guida nazionali per facilitare l'accesso al relativo test e affinché venga garantita la diagnosi precoce per tutti gli stranieri, a prescindere dalla regolarità della loro presenza nel Paese, auspicando infine che l'Esecutivo esprima parere favorevole sul documento di indirizzo presentato dal suo gruppo.

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00173, auspicando Pag. VIIIpreliminarmente la più ampia convergenza in Parlamento sulle iniziative volte a contrastare la diffusione della malattia da HIV e richiamando la crescente attenzione al fenomeno da parte della Comunità europea nel corso degli anni. Nell'analizzare, quindi, le principali modifiche che hanno caratterizzato l'evoluzione della malattia in Italia, che riguardano l'età, le abitudini e la composizione sociale dei soggetti malati o sieropositivi, ritiene cruciale incrementare la diffusione della conoscenza del proprio stato sierologico da parte di quanti sono entrati in contatto con il virus.
Lamenta, inoltre, la consistente riduzione degli investimenti pubblici nella ricerca scientifica contro l'AIDS e la mancata presentazione al Parlamento della Relazione sullo stato di attuazione delle strategie attivate per fronteggiare l'infezione da HIV, pur prevista dall'articolo 8 della legge n. 135 del 1990.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ANTONIO PALAGIANO (IdV). Richiamato, quindi , il Rapporto Unaids sull'inquietante diffusione dell'epidemia nei Paesi sottosviluppati, ricorda gli impegni assunti dall'Italia a livello internazionale e parzialmente assolti nella scorsa legislatura.
Invita, infine, il Governo a favorire la costituzione di «reti» tra le varie istituzioni coinvolte e le associazioni impegnate nel settore; a stanziare adeguate risorse; a presentare al Parlamento la relazione sopra richiamata; a promuovere e diffondere campagne informative, anche nelle scuole, con particolare riferimento all'uso consapevole di strumenti di prevenzione quali il profilattico; ad intervenire attraverso lo strumento della cooperazione internazionale per il contrasto a livello globale della diffusione del virus.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
Prende atto che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della mozione Cota n. 1-00076: Moratoria per la costruzione di nuove moschee e centri culturali islamici.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Evangelisti n. 1-00169 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ANDREA GIBELLI (LNP). Illustra la mozione Cota n. 1-00076, ritenendo che la mancata sottoscrizione, da parte delle comunità musulmane, di intese con lo Stato italiano ai sensi dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione, sia emblematico del prevalere, nell'ambito delle predette comunità, di una concezione che vede una piena sovrapposizione tra la dimensione religiosa e la sfera politica e tende a negare la libertà dell'individuo. Lamentati inoltre i rischi connessi a forme di integralismo culturale ispirato al rifiuto dei valori propri della società occidentale, ritiene necessario emanare norme finalizzate a fermare la costruzione di nuove moschee, che a suo giudizio non possono essere considerate edifici di culto in senso proprio, ovvero a subordinarne la realizzazione all'esito di consultazioni da tenere nell'ambito delle popolazioni interessate.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00169, evidenziando preliminarmente come l'intervento del deputato Gibelli, testè conclusosi, abbia messo in luce le innumerevoli contraddizioni presenti nella cultura leghista, scarsamente rispettosa di quella stessa Costituzione alla quale, paradossalmente, si Pag. IXappella per giustificare le tesi sostenute nella mozione Cota n. 1-00076. Ricordato quindi come fra i valori fondanti delle radici europee vi sia il dialogo fra tutte le religioni, necessario per costruire un moderno Stato democratico ispirato ai principi della laicità, sottolinea come la politica dell'accoglienza attuata dall'Esecutivo in carica, lungi dall'essere portatrice dei valori cristiani, appaia finalizzata esclusivamente al perseguimento della cultura della paura del diverso. Evidenziato altresì che una seria politica di integrazione si rende necessaria per vincere le sfide poste dall'inevitabile prospettiva di una società multietnica che, a suo avviso, solo il Premier disconosce per mera convenienza politica, condivide l'esigenza di intensificare la lotta al terrorismo internazionale, senza, con ciò, sposare l'assioma relativo ad un diretto collegamento tra Islam e terrorismo.
Sollecita, infine, il Governo ad allinearsi alla nuova politica dell'Amministrazione statunitense di distensione internazionale, promuovendo il dialogo e l'integrazione con la numerosa comunità islamica italiana, l'unica ancora priva di una rappresentanza ufficialmente riconosciuta.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Espresse preoccupazione e contrarietà per i contenuti della mozione Cota n. 1-00076, si associa alle considerazioni svolte dal deputato Evangelisti nel ribadire l'irrinunciabilità del diritto sancito dall'articolo 19 della Costituzione, richiamando inoltre la relativa giurisprudenza costituzionale per sottolineare i principi di laicità dello Stato e di 'pluralismo confessionale, oltre che per chiarire l'esatta valenza delle intese di cui all'articolo 8 della Carta costituzionale. Formulati seri dubbi circa l'ammissibilità e la legittimità costituzionale della mozione Cota n. 1-00076 e delle proposte di legge presentate dal gruppo della Lega Nord in materia di edilizia di culto, contesta l'assioma alle medesime sotteso circa la presunta contiguità tra la confessione islamica ed il terrorismo fondamentalista, anche alla luce del differente messaggio recato dal Santo Padre nei Paesi del vicino Oriente. Preannunzia infine la presentazione da parte del suo gruppo di una mozione in materia, di cui richiama gli aspetti salienti, manifestando la disponibilità della sua parte politica a dialogare sui contenuti della mozione Evangelisti n. 1-000169, nonché la netta opposizione alla mozione Cota n. 1-00076.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

NITTO FRANCESCO PALMA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, anche per compiere una esaustiva valutazione della mozione di cui il gruppo del Partito Democratico ha preannunziato la presentazione.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

SIMONE BALDELLI (PdL). Ricorda la figura di don Gianni Baget Bozzo, di cui sottolinea la profonda fede religiosa che, unitamente alla passione per la politica, lo ha reso fonte di ispirazione e punto di riferimento per molti giovani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 12 maggio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 46)

La seduta termina alle 19,05.