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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 186 di giovedì 11 giugno 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantuno.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di una proposta di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla VII Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 867, recante istituzione del premio annuale «Arca dell'arte - Premio nazionale Rotondi ai salvatori dell'arte».
(Così rimane stabilito).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,30.

Seguito della discussione del disegno di legge: Intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (A.C. 1415-A ed abbinate).

Nella seduta del 10 giugno 2009 il rappresentante del Governo ha, da ultimo, espresso il parere sugli ordini del giorno presentati.

Sull'ordine dei lavori.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Stigmatizzati gli attacchi rivolti alle parlamentari nel corso di un'audizione presso la I Commissione del Senato, chiede che le deputate siano ascoltate dal medesimo organismo affinché possano evidenziare la proficua attività svolta.

ANGELA NAPOLI (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Mussolini, giudica particolarmente gravi le valutazioni indecenti espresse sulle donne parlamentari, invitando altresì i Presidenti della Camera e del Senato a prendere atto della serietà con la quale queste ultime svolgono il proprio ruolo al servizio del Paese.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Rilevato che la scarsa presenza delle donne nelle istituzioni è emblematica del clima di misoginia presente nel Paese, chiede ai Presidenti della Camera e del Senato di assumere una posizione sul grave episodio denunziato.

ILEANA ARGENTIN (PD). Nell'associarsi alla denuncia espressa nel corso dei precedenti interventi, giudica particolarmente gravi le considerazioni formulate da esponenti politici sulle donne parlamentari, invitando soprattutto le istituzioni ad operare una svolta culturale nel Paese che garantisca il pieno rispetto del loro operato.

ANTONINO LO PRESTI (PdL). Chiede alla Presidenza di non limitare il dibattito in corso ad un rappresentante per gruppo, attesa l'estrema rilevanza della questione sollevata, che investe la dignità delle donne Pag. VIparlamentari, alle quali esprime solidarietà per le espressioni rivolte nei loro confronti.

PRESIDENTE. Nel riconoscere la rilevanza delle argomentazioni espresse dai deputati intervenuti, assicura che si farà parte diligente presso il Presidente della Camera affinché assuma le opportune iniziative, anche attraverso l'eventuale convocazione della Conferenza dei presidenti di gruppo.

Si riprende la discussione.

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono il sottosegretario di Stato per la giustizia GIACOMO CALIENDO, che accetta l'ordine del giorno Realacci n. 4, ed i deputati ERMETE REALACCI (PD), MARIO VALDUCCI (PdL), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 5, e ANGELO COMPAGNON (UdC). Intervengono altresì il sottosegretario di Stato per la giustizia GIACOMO CALIENDO, il quale precisa di non accettare la parte motiva dell'ordine del giorno Ferranti n. 9, ed il deputato DONATELLA FERRANTI (PD), che accetta la riformulazione proposta del dispositivo del suo ordine del giorno n. 9.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Tenaglia n. 10.

Interviene il deputato GUIDO MELIS (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Melis n. 11.

Interviene il deputato PASQUALE CIRIELLO (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Ciriello n. 12 e Concia n. 13.

Interviene il deputato SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Piffari n. 14, Madia n. 15 e Naccarato n. 16.

Interviene il deputato MARIA GRAZIA GATTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Gatti n. 17 e Vassallo n. 18.

Interviene il deputato GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD).

PRESIDENTE. Informa l'Assemblea che in uno scontro a fuoco verificatosi in Afghanistan sono rimasti feriti tre militari italiani, ai quali esprime solidarietà, rivolgendo loro un augurio di pronta guarigione.

Interviene altresì il deputato MATTEO BRIGANDÌ (LNP).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Bachelet n. 19 e Barbi n. 20.

Interviene il deputato GIUSEPPE BERRETTA (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Berretta n. 21 ed Andrea Orlando n. 22.

Interviene il deputato ANTONIO BOCCUZZI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Boccuzzi n. 23 e Calvisi n. 24.

Pag. VII

Intervengono i deputati ROSA DE PASQUALE (PD) e MATTEO BRIGANDÌ (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cardinale n. 25.

Interviene il deputato MARCO CARRA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Marco Carra n. 26.

Interviene il deputato OLGA D'ANTONA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cuomo n. 27.

Interviene il deputato EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno De Biasi n. 28.

Interviene il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno De Micheli n. 29.

Interviene il deputato LAURA GARAVINI (PD).


La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Garavini n. 30 e De Torre n. 31.

Interviene il deputato ENRICO FARINONE (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Farinone n. 32, Fiorio n. 33, Froner n. 34 e Ginefra n. 35.

Interviene il deputato MARIALUISA GNECCHI (PD).


La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Gnecchi n. 36.

Interviene il deputato FURIO COLOMBO (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Graziano n. 37 e Laratta n. 38.

Interviene il deputato ALESSANDRA SIRAGUSA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lenzi n. 39.

Interviene il deputato LUISA BOSSA (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Lo Moro n. 40, Marrocu n. 41 e Piccolo n. 42.

Interviene il deputato MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Mastromauro n. 43.

Interviene il deputato MASSIMO VANNUCCI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Meta n. 44, Miglioli n. 45 e Mosca n. 46.

Interviene il deputato DELIA MURER (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Murer n. 47 e Oliverio n. 48.

Interviene il deputato VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD). Pag. VIII

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Peluffo n. 49.

Interviene il deputato CATERINA PES (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Pes n. 50 e Touadi n. 52.

Interviene il deputato MARIO CAVALLARO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cavallaro n. 53.

PRESIDENTE. Fornisce rassicurazioni circa le condizioni di salute dei tre militari italiani rimasti feriti in uno scontro a fuoco verificatosi in Afghanistan.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Mattesini n. 54, Codurelli n. 55 e Cuperlo n. 56.

Interviene il deputato DANIELA SBROLLINI (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Sbrollini n. 57.

Intervengono i deputati ANDREA SARUBBI (PD), LUCA GIORGIO BARBARESCHI (PdL) e ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Sarubbi n. 58, Tidei n. 59, Rossomando n. 60, Braga n. 61, Samperi n. 62, Vaccaro n. 63 e Tocci n. 64.

Interviene il deputato AMALIA SCHIRRU (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Zaccaria n. 65, Tullo n. 66, Velo n. 67, Margiotta n. 68, Zampa n. 69 e Ghizzoni n. 70.

Interviene il deputato MAURIZIO TURCO (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Maurizio Turco n. 71 e Aniello Formisano n. 73.

Intervengono il deputato BENEDETTO FABIO GRANATA (PdL) ed il sottosegretario di Stato per la giustizia GIACOMO CALIENDO, che accetta l'ordine del giorno Granata n. 74.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Pisicchio n. 77 e Misiti n. 79.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla ripresa pomeridiana della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Chiede che il Governo riferisca in Aula circa il recente intensificarsi di episodi di ostilità e di guerriglia di cui sono state fatte segno le Forze armate italiane presenti in Afghanistan, esprimendo sentimenti di solidarietà e vicinanza ai militari feriti nell'attacco oggi loro rivolto.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Ritiene che le espressioni ingiuriose precedentemente stigmatizzate, tra gli altri, dal deputato Mussolini rappresentino una grave offesa per tutti i parlamentari.

FILIPPO ASCIERTO (PdL). Nell'esprimere solidarietà ai militari italiani rimasti Pag. IXferiti in Afghanistan, concorda sull'opportunità che il Governo riferisca alla Camera sull'accaduto.

La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantotto.

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto finale)

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Nel richiamare preliminarmente il contributo fornito dalla sua parte politica all'elaborazione del testo in esame, che ritiene contemperi in un giusto bilanciamento i principi costituzionali della tutela della persona umana, della libertà di stampa e dell'esercizio dell'azione penale, dichiara l'astensione sul disegno di legge, a fronte dell'ennesimo ricorso da parte del Governo alla posizione della questione di fiducia.

MARIO BACCINI (Misto-RRP). Nel ritenere che il disegno di legge in esame sia funzionale a garantire un migliore bilanciamento tra il corretto esercizio del diritto di informazione e la tutela della privacy dei cittadini e che le intercettazioni costituiscano uno strumento investigativo il cui uso necessita di una compiuta regolamentazione, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul provvedimento in discussione.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-MpA). Nel dichiarare che la sua componente politica rinuncia ad intervenire per dichiarazione di voto, non essendo stata coinvolta nella definizione di un provvedimento che suscita tuttora perplessità, preannunzia voto favorevole per senso di lealtà nei confronti della maggioranza.

MASSIMO DONADI (IdV). Stigmatizza la volontà politica della maggioranza, a suo avviso cinica ed irresponsabile, di approvare il disegno di legge in discussione, che limita irrimediabilmente la libertà di stampa e compromette l'uso del fondamentale strumento di prova costituito dalle intercettazioni. Ritiene, infatti, che l'approvazione del provvedimento in esame assicurerà ampie impunità a molteplici categorie di pericolosi criminali, assumendo una valenza sostanzialmente eversiva, con ciò tradendo la fiducia e le aspettative dei cittadini italiani.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Pur condividendo l'esigenza di procedere ad una riforma della disciplina delle intercettazioni, il cui utilizzo ha spesso registrato abusi e costi eccessivi, lamenta come l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia abbia realizzato una inaccettabile limitazione del ruolo del Parlamento. Evidenziato, quindi, che il requisito degli evidenti indizi di colpevolezza renderà di fatto impossibile l'accertamento di numerosi gravi reati e che le misure contenute nel provvedimento in esame appaiono fortemente limitative del diritto di informazione, dichiara il voto contrario del suo gruppo.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Rilevata preliminarmente l'infondatezza delle preoccupazioni ripetutamente espresse da rappresentanti delle opposizioni circa il futuro e la sicurezza del Paese, ai quali addebita invece la responsabilità di aver approvato provvedimenti di indulto che hanno consentito la libera circolazione di migliaia di criminali, sottolinea che la più restrittiva disciplina in via di introduzione non si applicherà ai più gravi reati di mafia e terrorismo. Evidenziato quindi come l'obiettivo dell'Esecutivo sia quello di razionalizzare l'operato della magistratura e del Consiglio superiore della magistratura, in gran parte politicizzati e spesso propensi ad abusare, in maniera strumentale, Pag. Xdelle intercettazioni - di cui sottolinea peraltro gli elevati costi - annuncia che il suo gruppo voterà convintamente a favore del provvedimento in esame, condividendo pienamente l'operato del Ministro Alfano e rinnovando la fiducia al Ministro Maroni, del quale ribadisce l'impegno nel contrasto alla criminalità organizzata.

PAOLO GENTILONI SILVERI (PD). Ritiene che il clima di forte preoccupazione e di grave allarme diffuso nella pubblica opinione, nei settori della giustizia e dell'informazione, oltre che nei partiti dell'opposizione parlamentare, meriti la massima attenzione da parte del Parlamento. Nel manifestare, quindi, sconcerto per l'approvazione di un disegno di legge che rappresenta sostanzialmente una rinuncia alle intercettazioni, strumento di indagine efficace, benché a volte oggetto di abusi, stigmatizza che il Governo abbia per l'ennesima volta posto la questione di fiducia, comprimendo il dibattito parlamentare ed impedendo una discussione seria ed approfondita. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge in discussione.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nel sottolineare che il disegno di legge in discussione ha quale obiettivo prioritario quello di evitare abusi nell'utilizzo delle intercettazioni, giudica congruo il tempo destinato all'esame del testo in sede referente, ritenendo che la posizione della questione di fiducia sia stata funzionale ad imprimere la necessaria accelerazione al processo riformatore del settore della giustizia, ormai non più rinviabile. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Parlando per un richiamo al Regolamento, stigmatizza l'attacco personale rivolto dal deputato Luciano Dussin al presidente del suo gruppo, rimettendosi alle determinazioni che la Presidenza vorrà assumere al riguardo.

PRESIDENTE. Ritiene che negli interventi dei deputati della maggioranza non si ravvisino profili censurabili dal punto di vista regolamentare.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

PRESIDENTE. Avverte che, essendo stata formulata una richiesta in tal senso alla quale la Presidenza ritiene di poter accedere, la votazione finale avrà luogo a scrutinio segreto.

La Camera, con votazione finale segreta elettronica, approva il disegno di legge n. 1415-A.

PRESIDENTE. Dichiara assorbite le abbinate proposte di legge (Deputati del gruppo dell'Italia dei Valori espongono cartelli recanti espressioni di protesta contro l'approvazione del provvedimento).
Sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ritiene che i chiarimenti precedentemente forniti dal Presidente in risposta ai rilievi del deputato Leoluca Orlando costituiscano un pericoloso precedente, atteso il carattere ingiurioso delle espressioni cui ha fatto ricorso il deputato Luciano Dussin.

Svolgimento di interpellanze urgenti.

LUCIO BARANI (PdL). Illustra l'interpellanza Lehner n. 2-00384, sulle iniziative ispettive in relazione all'inchiesta della procura della Repubblica di Torino concernente l'erogazione dei fondi per gli eventi alluvionali del 1994 e del 2000.

Pag. XI

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 67) - Replica il deputato LUCIO BARANI (PdL), che si dichiara pienamente soddisfatto della risposta.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Palomba n. 2-00391 è rinviato ad altra seduta.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD) e AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Illustrano rispettivamente le interpellanze Sereni n. 2-00396 e Di Pietro n. 2-00397, entrambe vertenti sulle modalità di utilizzo dei voli di Stato da parte del Governo.

GIACOMO CALIENDO, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Risponde alle interpellanze (vedi resoconto stenografico pag. 72) - Replicano i deputati FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD), che, nel dichiararsi insoddisfatta della risposta, che giudica non esaustiva, ribadisce la necessità di maggiore trasparenza nell'utilizzo di risorse pubbliche, e AURELIO SALVATORE MISITI (IdV), che, nel dichiararsi profondamente insoddisfatto della risposta, che a suo avviso non fornisce i chiarimenti richiesti, sottolinea l'esigenza di ridurre gli sprechi di denaro pubblico.

La seduta, sospesa alle 16,55, è ripresa alle 17,04.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 15 giugno 2009, alle 16.

(Vedi resoconto stenografico pag. 74).

La seduta termina alle 17,05.