XVI LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 187 di lunedì 15 giugno 2009
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE
La seduta comincia alle 16,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 18 maggio 2009.
I deputati in missione sono cinquantadue.
Discussione della mozione Mogherini Rebesani n. 1-00174: Iniziative per il disarmo e la non proliferazione nucleare in vista del prossimo vertice del G8.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Evangelisti n. 1-00190 e Pianetta n. 1-00191 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00174, evidenziando le criticità emerse negli anni in sede di attuazione del Trattato di non proliferazione nucleare, di cui richiama i contenuti, rispetto al conseguimento di specifici obiettivi volti a consentire un effettivo disarmo nucleare quale nuova strategia di sicurezza e pace globale. Ricordate quindi le numerose iniziative in tal senso intraprese da autorevoli rappresentanti della società civile, nonché da parlamentari italiani, dal Parlamento europeo e dal Segretario generale dell'ONU, sottolinea la rilevanza degli obiettivi programmatici preannunziati dalla nuova amministrazione statunitense, auspicando tra l'altro l'apertura di un proficuo dialogo con la Federazione Russa, un più incisivo ruolo dell'Unione europea ed un fattivo confronto nella prossima conferenza di riesame del Trattato di non proliferazione nucleare. Espressa altresì seria preoccupazione per le problematiche relative alle politiche nucleari adottate da Iran e Corea del Nord, ribadisce la necessità che l'Unione europea offra un contributo proficuo sul piano diplomatico, auspicando segnatamente che il Governo italiano, in occasione della presidenza di turno del G8, favorisca l'inserimento di impegni rilevanti e concreti nella dichiarazione finale del summit.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'illustrare la sua mozione n. 1-00190, manifesta una sostanziale condivisione della mozione Mogherini Rebesani n. 1-00174, riservandosi peraltro di esprimere successivamente una più compiuta valutazione sui documenti di indirizzo presentati. Sottolineata, quindi, la necessità di favorire un concreto processo di disarmo nucleare, coinvolgendo inevitabilmente i Paesi asiatici emergenti, ritiene del tutto prioritario frenare la corsa agli armamenti nucleari avviata, in particolare, dalla Corea del Nord e dall'Iran, ricordando la dura condanna espressa in tal senso dal Consiglio di sicurezza dell'ONU e dal Presidente degli Stati Uniti. Invita, infine, il Governo ad attivarsi affinché, in occasione del prossimo G8, sia dedicata una specifica sessione alla questione del disarmo nucleare, Pag. IVauspicando altresì che l'Esecutivo esprima parere favorevole sulla mozione presentata dal suo gruppo.
RENATO FARINA (PdL). Illustra la mozione Pianetta n. 1-00191, sottolineando la complessità delle problematiche sottese al conseguimento di un apprezzabile livello di disarmo nucleare nel contesto multilaterale attuale, atteso tra l'altro il differente significato assunto dalla corsa al riarmo nucleare dopo la conclusione della guerra fredda, segnatamente nel Vicino e Medio Oriente. Nel riconoscere la rilevanza strategica delle dichiarazioni programmatiche pronunciate dalla nuova amministrazione statunitense, ritiene tuttavia più opportuno che il confronto internazionale sul tema sia volto non solo ad una più efficiente esecuzione del Trattato di non proliferazione, ma anche a promuovere un proficuo coinvolgimento delle grandi democrazie nella risoluzione delle più controverse questioni, quali il riconoscimento dello Stato di Israele, in modo da incentivare un condiviso disarmo nucleare «dal basso». Ritenendo che il prossimo vertice G8 sotto la presidenza italiana costituisca una significativa occasione in tal senso, visti anche i fallimenti delle politiche nucleari internazionali degli ultimi anni, reputa più concretamente conseguibile l'obiettivo della non proliferazione piuttosto che quello del disarmo totale, sottolineando la necessità di promuovere una incessante azione diplomatica nei confronti degli Stati dissidenti quali l'Iran, secondo le linee ispiratrici della politica estera del Governo italiano.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolineata la necessità di assumere impegni concreti al fine di contrastare la proliferazione delle armi nucleari, richiama le principali iniziative adottate dal Governo, volte a favorire il processo di disarmo nucleare, soffermandosi, in particolare, sul ruolo costruttivo e propositivo assunto dall'Italia nel corso della Conferenza del riesame del Trattato di non proliferazione tenutosi a New York e della specifica conferenza presieduta dal Ministro Frattini presso la Farnesina. Nel ribadire, quindi, il costante impegno dell'Esecutivo per la messa al bando delle armi nucleari, conferma tale scelta anche in occasione della presidenza di turno del G8, riservandosi altresì di esprimere successivamente una più compiuta valutazione sui documenti di indirizzo presentati.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge S. 1534, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 39 del 2009: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo e ulteriori interventi urgenti di protezione civile (approvato dal Senato) (A.C. 2468).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
ROBERTO TORTOLI (PdL), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che disciplina gli indirizzi generali, gli ambiti soggettivi ed oggettivi e le coperture finanziarie degli interventi a favore delle popolazioni colpite dai tragici eventi sismici che hanno interessato la regione Abruzzo nell'aprile scorso, manifestando apprezzamento per la prontezza dimostrata dal Governo nel fronteggiare l'emergenza, prevedendo interventi volti alla realizzazione di abitazioni, agevolazioni per la ricostruzione del tessuto abitativo nonché degli edifici pubblici, indennizzi a favore delle imprese e sospensione dei processi pendenti. Sottolineato, altresì, che il provvedimento contiene norme in funzione della ripresa economica, segnatamente con riferimento all'istituzione di una zona franca urbana, Pag. Vritiene che le osservazioni contenute nel parere espresso dalla VII Commissione possano formare oggetto di un ordine del giorno. Pur riservandosi di valutare le proposte emendative che verranno presentate, precisa che non vi sono presumibilmente margini per modificare il testo trasmesso dal Senato. Ricorda, infine, che l'articolo 17 prevede lo svolgimento del vertice G8 nel territorio della città dell'Aquila, stabilendo, tuttavia, una clausola di salvaguardia per assicurare il completamento delle opere in corso di realizzazione nella regione Sardegna.
PRESIDENTE. Prende atto che il Governo si riserva di intervenire in replica.
GIOVANNI LOLLI (PD). Nel ringraziare preliminarmente tutti coloro, a partire dal personale della Protezione civile, che con il proprio operato hanno contribuito ad alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dal sisma verificatosi lo scorso aprile, garantendo la presenza dello Stato, ribadisce la necessità che le aspettative ingenerate nell'opinione pubblica dai rappresentanti delle istituzioni non vadano disattese, anche alla luce del senso di incertezza e di insoddisfazione che inizia a diffondersi fra gli abitanti dell'Abruzzo. Richiamati quindi i problemi dei territori interessati, che appaiono lungi dall'essere già risolti, evidenzia la necessità di apportare alcune modifiche al provvedimento d'urgenza in esame, soffermandosi in particolare sull'opportunità di individuare una soluzione adeguata e definitiva al problema abitativo, includendo tra i destinatari degli aiuti anche i possessori di seconde case e gli affittuari. Ricordato inoltre che occorre garantire prioritariamente il corretto avvio dell'anno scolastico e delle attività universitarie, come evidenziato nel parere espresso all'unanimità dalla VII Commissione, nonché fornire un supporto finanziario per evitare la chiusura di molte attività produttive, ribadisce l'esigenza di inserire tali necessarie misure già nel testo del decreto-legge in esame, ritenendo che la soluzione rappresentata dallo strumento delle ordinanze sia funzionale esclusivamente a nascondere l'assenza di copertura finanziaria, anche in una prospettiva pluriennale.
ANGELO ALESSANDRI (LNP). Nel manifestare preliminarmente il proprio apprezzamento per il tempestivo impegno profuso dal Governo, dalla Protezione civile e da tutte le istituzioni preposte ad affrontare la grave emergenza sismica verificatasi in Abruzzo, sottolinea la necessità di prevedere una gradualità degli interventi, che devono articolarsi secondo successivi passaggi tali da consentire di mettere in sicurezza il territorio, ovvero ricostruire i fabbricati, anzitutto quelli adibiti a prima abitazione, nonché sostenere l'economia locale e l'occupazione. Considera, quindi, opportuna l'individuazione dello strumento della decretazione d'urgenza con la predisposizione di norme flessibili che consentono al commissario delegato un ampio margine di apprezzamento e di discrezionalità nell'adozione delle ordinanze, al fine di poter fronteggiare ogni futura evenienza allo stato non ancora valutabile. Esprime, infine, soddisfazione per il dialogo franco e sereno che ha contraddistinto l'iter del provvedimento in Commissione, apprezzando il senso di responsabilità mostrato dall'opposizione, che ha ridotto il numero degli emendamenti presentati.
AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nell'osservare preliminarmente che, nonostante il contributo costruttivo fornito dalle opposizioni nel corso dell'iter al Senato, il provvedimento d'urgenza in esame appare tuttora lacunoso e presenta aspetti di criticità, come sottolineato da numerosi rappresentanti degli enti locali, richiama in particolare il carattere transitorio della soluzione individuata per far fronte al problema abitativo, ricordando che le risorse stanziate non sono state indicate con chiarezza e che i criteri per l'erogazione dei contributi, sia pure ampliati dal Senato, restano ancora limitati alle sole abitazioni principali e ai soggetti residenti. Evidenziate quindi le modifiche apportate al testo dall'altro ramo del Parlamento, Pag. VIsottolinea la necessità di prevedere un ruolo più incisivo degli enti locali nell'attività di ricostruzione e di varare adeguate misure di sostegno al sistema produttivo, in relazione al quale rileva l'esiguità delle risorse stanziate per l'istituzione delle cosiddette zone franche. Nel ritenere infine prioritario consentire la corretta ripresa di tutte le attività del settore dell'istruzione, sollecita con forza l'Esecutivo a valutare attentamente le proposte emendative delle opposizioni, che potrebbero consentire al testo del decreto-legge di rispondere meglio alle esigenze delle popolazioni colpite dal sisma.
CARLA CASTELLANI (PdL). Rivolto preliminarmente un sentito e deferente pensiero alle famiglie delle vittime del terremoto verificatosi in Abruzzo, che ha determinato gravissime conseguenze per l'intera comunità regionale, ringrazia tutti coloro che si sono attivati con efficienza e tempestività per affrontare l'emergenza. Richiamati, quindi, gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in discussione, che reca misure idonee per ricostruire il tessuto urbanistico, sociale ed economico delle aree colpite dal sisma, ritiene che le principali obiezioni sollevate dall'opposizione trovino positiva risposta nel comunicato emesso oggi dalla Presidenza del Consiglio. Auspica, pertanto, una rapida conversione in legge del decreto-legge in esame, evitando qualsiasi strumentalizzazione politica.
TOMMASO GINOBLE (PD). Nel ringraziare preliminarmente il relatore, il presidente dell'VIII Commissione ed il Presidente Fini per l'opportunità fornita di visitare il capoluogo abruzzese e di valutare la situazione post-terremoto, richiama i dati che confermano la gravità del sisma che ha colpito la regione Abruzzo. Manifestato, quindi, apprezzamento per il lavoro svolto con professionalità ed umanità dalla Protezione civile, nonché per la gara di solidarietà avviata nel Paese, giudica sostanzialmente insufficienti le misure recate da un decreto-legge che, essendo accompagnato da dichiarazioni contraddittorie e spesso non corrispondenti alla realtà, necessita di correttivi legislativi e finanziari. Espresso altresì rammarico per il mancato accoglimento delle proposte emendative presentate con senso di responsabilità dal suo gruppo al Senato e nel corso dell'iter in sede referente, soffermandosi, in particolare, sull'ampliamento della platea dei comuni interessati ai benefici, sull'aumento delle risorse finalizzate alla rapida ricostruzione e all'indennizzo delle attività produttive, auspica che nel prosieguo del dibattito il testo del provvedimento in discussione possa essere ulteriormente migliorato.
PIERLUIGI MANTINI (UdC). Evidenziato preliminarmente l'ammirevole operato svolto dalla Protezione civile e da tutti coloro che si sono attivati per alleviare le sofferenze delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto, sottolinea la necessità di apportare alcune modifiche al testo in discussione, così come proposto dalla sua parte politica, segnatamente con riferimento agli indennizzi previsti, che dovrebbero essere corrisposti, anziché ai residenti, ai proprietari di abitazioni principali distrutte dal sisma, ai contributi per la ricostruzione di immobili ad uso non abitativo e a favore delle imprese, nonché all'istituzione di una zona franca urbana, per la quale è stata individuata una copertura finanziaria assolutamente insufficiente a consentire la rinascita economica di quell'area. Lamentata, altresì, l'impostazione eccessivamente centralistica che caratterizza il decreto-legge in esame, evidenzia infine l'assenza di idonee garanzie dei diritti essenziali.
GUIDO MELIS (PD). Ricordati preliminarmente la partecipazione e l'impegno di volontari sardi, in particolare del Partito Democratico, a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma dello scorso aprile, denuncia quello che a suo avviso si palesa come un vero e proprio scippo del vertice del G8 ai danni de La Maddalena, di cui il terremoto è solo un pretesto, e che giunge dopo una lunga serie di eventi analoghi che denotano la scarsa attenzione Pag. VIIdell'Esecutivo nei confronti della Sardegna. Rilevato pertanto il carattere demagogico e propagandistico di tale decisione, attesa la sua sostanziale inapplicabilità, evidenzia le conseguenze negative che ne deriveranno anche in termini di perdita di posti di lavoro per la mancata realizzazione delle numerose opere infrastrutturali, che avrebbero consentito la riqualificazione di una vasta area dell'isola. Ribadisce infine lo spirito costruttivo del lavoro svolto in Commissione dalla sua parte politica, la quale ha presentato un numero limitato di emendamenti finalizzati a fissare impegni precisi da parte del Governo nei confronti della Sardegna e de La Maddalena in particolare.
GIULIO CALVISI (PD). Nel richiamare le considerazioni svolte dal deputato Melis, che giudica pienamente condivisibili, si sofferma in particolare sull'articolo 17 del decreto-legge in discussione, paventando il rischio che lo spostamento a L'Aquila della sede di svolgimento del G8 comporti gravi danni per la regione Sardegna senza recare alcun apprezzabile vantaggio per l'Abruzzo, come dimostra anche il peso marginale che il predetto spostamento ha avuto nella discussione svoltasi in Commissione ed ora in Aula. Stigmatizza, quindi, che le risorse previste dal Governo Prodi nella precedente legislatura e già nella disponibilità della regione sarda per il compimento di strategiche opere pubbliche nell'isola de La Maddalena e nel nord della Sardegna non siano adeguatamente salvaguardate e vengano, anzi, destinate all'Abruzzo. Richiama, al riguardo, le proposte emendative presentate dall'opposizione, prospettando la necessità di introdurre adeguate tutele per le imprese appaltatrici delle opere previste in Sardegna e, in particolare, per quelle subappaltatrici, in gran parte sarde, che rischiano di restare senza alcun ristoro pur avendo già iniziato a lavorare alla realizzazione dell'evento del G8 nell'isola de La Maddalena. Ritiene, inoltre, che la destinazione della regione Sardegna a luogo di eventi internazionali debba essere prevista in norme di rango legislativo ordinario. Preannunzia infine l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del decreto-legge, qualora il Governo e la maggioranza manifestassero disponibilità al dialogo con l'opposizione.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel dare atto al sottosegretario Menia di aver partecipato con attenzione all'iter del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea lo spirito costruttivo e l'alto valore del contributo che l'opposizione e in particolare i deputati abruzzesi hanno fornito per tentare di migliorare il testo e di pervenire ad un più adeguato complesso di misure tese a risolvere la drammatica situazione delle popolazioni colpite dagli eventi sismici verificatisi nell'aprile scorso in Abruzzo. Evidenziata inoltre l'esigenza di accelerare la fase della ricostruzione, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione delle amministrazioni locali, e di predisporre un idoneo sistema di prevenzione del rischio sismico, auspica che, grazie al clima di dialogo emerso in questa fase, si possa pervenire al varo di un provvedimento il cui più immediato obiettivo sia quello di fornire certezze alle popolazioni provate dalla grave calamità naturale.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
ROBERTO TORTOLI (PdL), Relatore. Nel richiamare il clima sereno e collaborativo che ha contraddistinto il dibattito tra maggioranza e opposizione svoltosi al Senato e in sede di Commissione alla Camera, nonché i miglioramenti già apportati al testo, ritiene non sussistano divergenze insanabili e di fondo sul merito del provvedimento d'urgenza in discussione, neppure sotto il profilo della copertura finanziaria. Ricorda, al riguardo, la recente nota della Presidenza del Consiglio, che considera un atto formale di cruciale importanza con il quale vengono superati la maggior parte degli argomenti critici sostenuti dall'opposizione. Nell'assicurare che si sta provvedendo a fronteggiare tempestivamente l'emergenza degli Pag. VIIIalloggi per numerose famiglie rimaste senza casa, sottolinea come il grave vulnus inferto dagli eventi sismici al tessuto economico e sociale dell'Abruzzo potrà essere interamente sanato solo con gradualità e in tempi lunghi.
ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Evidenziato che il Governo, con spirito di responsabilità, intende valutare attentamente talune istanze emerse nel corso del dibattito, sottolinea l'impegno dello Stato nei confronti delle popolazioni tuttora in situazione di disagio abitativo, esprimendo l'auspicio che tale condizione possa essere superata prima del prossimo inverno, grazie anche ad una attenta e rapida verifica dell'inagibilità degli edifici danneggiati. Ricordato inoltre che il testo originario del provvedimento d'urgenza in esame è stato migliorato nel corso dell'iter parlamentare, ritiene perfettamente idoneo il ricorso allo strumento dell'ordinanza nella fase emergenziale, per poi procedere in tempi congrui alla definizione di un atto normativo adeguato a restituire la necessaria dignità ai territori interessati. Evidenziate altresì le peculiarità del patrimonio artistico abruzzese, la cui ricostruzione richiederà tempi lunghi, dà conto dei criteri adottati per l'individuazione dell'entità dei rimborsi per la ricostruzione e riparazione degli immobili non adibiti ad abitazione principale, precisando che per quelli di particolare pregio gli oneri saranno per intero a carico dello Stato. Auspica infine che il numero delle proposte emendative sia limitato, al fine di consentire un dibattito costruttivo, e che il clima di dialogo e lo spirito di solidarietà fin qui registratisi inducano a nutrire forti speranze per il futuro.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sull'ordine dei lavori.
SIMONE BALDELLI (PdL). Esprime, a nome del suo gruppo, solidarietà al Ministro della giustizia e al vicecapo di Gabinetto del medesimo Dicastero, ai quali sono stati recapitati plichi dal contenuto intimidatorio.
ROBERTO GIACHETTI (PD). Stigmatizzato l'inqualificabile episodio citato dal deputato Baldelli, ricorda le analoghe forme di intimidazione di cui sono stati destinatari un esponente regionale della sua parte politica ed il Ministro Meloni.
PRESIDENTE. Nella convinzione di interpretare i sentimenti dell'intera Assemblea, si associa alla solidarietà espressa dai deputati intervenuti.
Proposta di trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.
PRESIDENTE. Comunica che sarà iscritto all'ordine del giorno della seduta di domani il trasferimento alla IV Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 2120 ed abbinata, recanti modifica dell'articolo 6 del decreto legislativo 28 febbraio 2001, n. 82, in materia di arruolamento dei congiunti di appartenenti alle Forze armate vittime del dovere.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 16 giugno 2009, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 64).
La seduta termina alle 21,05.