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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 194 di martedì 30 giugno 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 12.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 25 giugno 2009.

I deputati in missione sono settantadue.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressi sentimenti di sincero cordoglio per le vittime del tragico incidente verificatosi ieri sera presso la stazione di Viareggio, chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera sui reali effetti del grave episodio e, più in generale, sul tema della sicurezza ferroviaria nel Paese.

MICHELE POMPEO META (PD). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di cordoglio ai familiari delle vittime della sciagura ferroviaria verificatasi a Viareggio, si associa alla richiesta di informativa urgente del Governo, sollecitando altresì l'Esecutivo ad istituire tempestivamente idonei organi e procedure di controllo in grado di garantire la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie nel Paese.

NEDO LORENZO POLI (UdC). Nell'esprimere anch'egli, a nome del suo gruppo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari delle vittime e piena solidarietà ai feriti, si associa alla richiesta che il Governo riferisca alla Camera sul tragico incidente verificatosi presso la stazione di Viareggio, sottolineando che la vicenda richiama l'attenzione sul problema della sicurezza del trasporto ferroviario.

PRESIDENTE. Nell'associarsi, a nome dell'intera Assemblea, alle espressioni di cordoglio per le vittime del grave incidente verificatosi a Viareggio, ritiene che il Governo, già consultato al riguardo, potrà riferire alla Camera sull'accaduto nella seduta di domani.

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1439: Accordo internazionale del 2006 sui legni tropicali (approvato dal Senato) (A.C. 2450).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il disegno di legge di ratifica in discussione, sottolineando come l'Accordo internazionale sui legni tropicali stipulato nel 2006 sia finalizzato alla realizzazione di programmi di ricerca, alla commercializzazione del relativo legname ed alla promozione di una gestione forestale sostenibile nelle zone interessate.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Rileva preliminarmente che l'Accordo in discussione, volto alla realizzazione Pag. VIdi programmi di ricerca e sviluppo, alla commercializzazione e distribuzione del legname tropicale, alla gestione forestale e al mantenimento dell'equilibrio ecologico nelle zone interessate, sostituisce la precedente intesa del 1994, punto di riferimento normativo dell'Organizzazione internazionale dei legni tropicali. Sottolineato, quindi, che l'Unione europea ha provveduto a ripartire le competenze sui legnami tropicali tra Comunità e Stati membri, suddividendole in competenza esclusiva della Comunità europea per le tematiche di politica commerciale comune e competenza mista per la conclusione di accordi internazionali nel settore ambientale e di cooperazione allo sviluppo, auspica la sollecita ratifica di un Accordo che presenta positive valenze di carattere economico-ambientale e che non risulta incompatibile con altre leggi o trattati internazionali.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione, giudicando l'Accordo internazionale sui legni tropicali del 2006 un apprezzabile provvedimento volto ad arginare il preoccupante fenomeno della deforestazione, che affligge diverse aree del pianeta con gravose conseguenze sugli equilibri ambientali globali.

PAOLO CORSINI (PD). Nell'associarsi preliminarmente alle espressioni di cordoglio e di solidarietà per il tragico incidente ferroviario occorso a Viareggio, richiama le principali finalità dell'Accordo in discussione, con particolare riferimento all'articolo 1, che coniuga l'obiettivo di una gestione forestale sostenibile con quello della lotta alla povertà e all'illegalità delle pratiche di deforestazione. Esprime inoltre apprezzamento per la previsione della partecipazione delle organizzazioni intergovernative alle fasi di negoziazione degli accordi internazionali.

ENRICO PIANETTA (PdL). Nel concordare con le considerazioni svolte dal relatore e dal rappresentante del Governo, ribadisce la necessità di promuovere una gestione sostenibile del patrimonio forestale mondiale, nell'ottica di consentire il superamento delle condizioni di povertà che affliggono i Paesi produttori di legname tropicale. Manifesta infine l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge di ratifica in discussione.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione del disegno di legge: Modifiche allo statuto del Fondo monetario internazionale (A.C. 2072).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

STEFANO STEFANI (LNP), Relatore. Illustra il contenuto del disegno di legge in discussione, sottolineando che le previste modifiche allo Statuto del Fondo monetario internazionale incrementano le quote a carico dei Paesi membri del Fondo e rafforzano la rappresentatività e la partecipazione nello stesso, segnatamente a favore degli Stati a più basso reddito ed appartenenti al continente africano. Precisato inoltre che l'Italia sarà obbligata verso il predetto Fondo per una più elevata quota di diritti speciali di prelievo, rileva che il provvedimento in esame non comporta oneri per la finanza pubblica.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Nel sottolineare preliminarmente che la recente crisi economica e finanziaria ha impresso una significativa accelerazione alla riforma del Fondo monetario internazionale nella direzione del rafforzamento Pag. VIIdel ruolo e della rappresentatività dei Paesi emergenti, richiama i principali contenuti dell'Accordo che, con la triplicazione dei voti base e l'aumento del numero dei direttori, attribuisce maggiore spazio e potere ai Paesi più poveri.

ENRICO PIANETTA (PdL). Nel sottolineare come il processo di revisione dell'organizzazione interna del Fondo monetario internazionale sia stato promosso principalmente dagli Stati Uniti e dai Paesi economicamente emergenti sul mercato internazionale, ricorda il ruolo istituzionale svolto del predetto Fondo ed il contributo fornito dall'Italia in tal senso. Manifesta quindi l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in discussione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Premesso che l'Accordo internazionale oggetto del provvedimento in discussione rappresenta, in linea con gli effetti della crisi economica e finanziaria in atto e con gli orientamenti del vertice del G20, il primo necessario passo verso la riforma del Fondo monetario internazionale e dell'intera architettura finanziaria mondiale, ricorda che la nuova disciplina, triplicando i voti base, aumenta la rappresentanza dei Paesi a basso reddito, pur lasciando invariata la posizione dell'Italia.

FRANCO NARDUCCI (PD). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al disegno di legge in discussione.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nel sottolineare la portata dell'Accordo internazionale in discussione, volto a completare il processo di revisione dell'organizzazione interna del Fondo monetario internazionale, si sofferma su due aspetti particolarmente rilevanti del disegno di legge di ratifica e segnatamente l'obiettivo di ampliare le modalità di investimento e la possibilità di aumentare la flessibilità delle risorse. Rileva infine che le modifiche che verranno apportate al Fondo monetario internazionale renderanno la vecchia struttura finanziaria più efficace e maggiormente in grado di rispondere agli attuali problemi legati alla recente crisi economico-finanziaria.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione della mozione Vico n. 1-00151: Misure a favore del comparto siderurgico.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Cimadoro n. 1-00198, Vignali n. 1-00199 e Pezzotta n. 1-00200 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

LUDOVICO VICO (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00151, esprimendo forte preoccupazione per le gravi ripercussioni sul comparto siderurgico italiano delle pesanti contrazioni del mercato internazionale, con conseguenze pregiudizievoli per le imprese, i lavoratori e la stessa competitività del sistema economico nazionale. Nel rilevare come la siderurgia italiana risulti la più esposta in Europa alla concorrenza operata dalle cosiddette economie emergenti, reputa necessario promuovere e coordinare una più incisiva azione dell'Unione europea per contrastare le gravi perturbazioni del mercato provocate dalle strategie economiche concorrenziali attuate da taluni Paesi asiatici. Giudicate inefficaci, in quanto intempestive negli effetti, le misure sinora varate dal Governo in materia, auspica la sollecita adozione di provvedimenti incisivi e Pag. VIIIcondivisi, volti tra l'altro - come previsto dal documento di indirizzo in discussione - ad agevolare la realizzazione delle opere pubbliche, a contrastare le forme di dumping commerciale, a facilitare l'accesso al credito per le imprese siderurgiche e ad accelerare i pagamenti della pubblica amministrazione.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00198, dichiarando preliminarmente di condividere le perplessità manifestate dal deputato Vico. Espressa, quindi, forte preoccupazione per la grave crisi del comparto siderurgico in Italia e per le pesanti conseguenze occupazionali che si manifestano anche nell'indotto, invita il Governo ad adottare tutte le misure necessarie, come la proroga degli ammortizzatori sociali e l'integrazione del reddito dei lavoratori; ad assicurare la tenuta degli attuali livelli occupazionali e la tutela della condizione dei lavoratori; a garantire e facilitare l'accesso al credito per le imprese del settore; ad introdurre un sistema fiscale premiante per le industrie che si dotino di impianti con tecnologie più moderne e meno inquinanti; a contribuire alla definizione a livello energetico di una strategia complessiva di intervento a tutela dell'industria siderurgica.

PIETRO FRANZOSO (PdL). Illustra la mozione Vignali n. 1-00199, richiamando gli aspetti salienti della crisi del comparto siderurgico europeo ed italiano, ascrivendone tra l'altro la responsabilità alle politiche concorrenziali e di dumping inopportunamente attuate da diversi Paesi asiatici, con preoccupanti riflessi occupazionali sul sistema economico italiano, segnatamente nel Mezzogiorno. Reputa pertanto necessario, come previsto dal dispositivo del predetto documento di indirizzo, sollecitare l'approvazione di misure utili a contrastare la crisi del comparto nonché attuare i provvedimenti già adottati dal Governo, assicurando altresì l'accesso al credito alle imprese siderurgiche ed accelerando la cantierabilità delle opere pubbliche. Giudica altresì necessario l'impegno del Governo a promuovere nelle competenti sedi internazionali la definizione di una regolazione commerciale comune ed a convocare presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo della siderurgia, paventando il rischio di preoccupanti ricadute sociali della crisi che attanaglia un settore strategico del sistema produttivo nazionale.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Illustra la sua mozione n. 1-00200, esprimendo condivisione per le forti preoccupazioni manifestate dai deputati già intervenuti circa la gravità della crisi del settore siderurgico, che si prospetta ancora lunga e che deve essere ricondotta alla diminuzione degli ordinativi nei comparti dell'automobile, degli elettrodomestici e dell'edilizia, nonché alla crescente aggressività della politica commerciale di dumping adottata dalla Cina. Ritiene quindi urgente l'adozione di misure che favoriscano l'innovazione e migliorino la distribuzione in un settore strategico per l'Italia quale quello dell'acciaio. Invita, pertanto, il Governo ad adottare interventi che salvaguardino gli impianti e l'occupazione; ad attivarsi, a livello internazionale e europeo, per contrastare eventuali politiche di dumping da parte dei Paesi produttori; a ridurre il rischio di fenomeni di delocalizzazione e di deindustrializzazione dei siti siderurgici; a favorire l'accesso al credito e il sostegno delle banche e del sistema economico-finanziario alla ripresa del comparto; ad effettuare gli annunciati investimenti in opere pubbliche e nell'edilizia pubblica e privata; ad aprire un tavolo di confronto con le parti sociali sulle questioni che investono il settore tutelando i nuovi bisogni emergenti, nonché ad ultimare l'accordo di programma per la ristrutturazione del sito di Genova.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Pag. IX

La seduta, sospesa alle 13,55, è ripresa alle 14,05.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantuno.

Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 1441-ter-C).

Nella seduta del 25 giugno 2009 è iniziato l'esame dell'articolo 61.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire il decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,10, è ripresa alle 14,35.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato il subemendamento 0.30.100.1, sul quale la I Commissione ha espresso il prescritto parere.
Avverte altresì che il Governo ha ritirato l'emendamento 27.200.

(Ripresa esame dell'articolo 61)

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Misiti 61.1 e Lovelli 61.2.

GIANLUCA BENAMATI (PD). Sottolineato che l'articolo 61, volto ad agevolare l'affidamento diretto di contratti di servizio pubblico nel settore del trasporto pubblico locale, contrasta con talune norme già varate dall'attuale Esecutivo, ricorda che l'emendamento Bratti 61.3 prevede limiti più restrittivi in tale comparto, in conformità alla normativa europea, al fine di garantire una migliore concorrenza nel settore.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Espressa contrarietà all'adozione di provvedimenti omnibus, ritiene che le norme recate dall'articolo 61 siano estranee alla materia oggetto del disegno di legge in esame e risultino penalizzanti per la concorrenza e il mercato.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bratti 61.3.

GIOVANNI FAVA (LNP). Ritira il suo emendamento 61.4.

RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 61.5, del quale auspica l'approvazione, ritenendo che, di fatto, le norme recate dall'articolo 61 blocchino il processo di liberalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato GIANLUCA BENAMATI (PD).

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Richiamate le finalità dell'emendamento Viola 61.5, che appare ispirato ad una logica di riduzione del danno, ne auspica l'approvazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Viola 61.5.

Annunzio di una informativa urgente del Governo.

PRESIDENTE. Avverte che nella seduta di domani, alle 9,15, avrà luogo un'informativa urgente del Governo sul tragico incidente ferroviario occorso oggi presso la stazione di Viareggio.

Pag. X

Si riprende la discussione.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Bratti 61.6 ed approva l'articolo 61.

(Esame dell'articolo 62)

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Invita al ritiro degli identici emendamenti Misiti 62.1 e Meta 62.2, interamente soppressivi dell'articolo 62.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 62.

(Esame dell'articolo 63)

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Invita al ritiro degli identici emendamenti Nicco 63.1, Misiti 63.2 e Lovelli 63.3, interamente soppressivi dell'articolo 63.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Non accede all'invito al ritiro del suo emendamento 63.1, con il quale si propone la soppressione dell'articolo 63.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva il mantenimento dell'articolo 63.

(Votazione dell'articolo 64)

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 64, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 18)

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 18.100 della Commissione (Nuova formulazione), nel testo riformulato; esprime parere favorevole sull'emendamento 18.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) ed invita al ritiro dei restanti emendamenti.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Chiede se la riformulazione dell'emendamento 18.100 (Nuova formulazione) della Commissione sia stata concordata in Comitato dei nove.

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Precisa che la riformulazione proposta era stata concordata in Comitato dei nove.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 18.100 (Nuova formulazione) della Commissione, nel testo riformulato.

GIOVANNI FAVA (LNP). Insiste per la votazione del suo emendamento 18.1, invitando il relatore ed il Governo a riconsiderare il parere espresso.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Esprime parere favorevole sull'emendamento Fava 18.1.

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Concorda.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene che eventuali riconsiderazioni dei pareri espressi sugli emendamenti debbano avvenire non in modo estemporaneo ma previa riunione del Comitato dei nove.

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Pur ritenendo di essersi conformato ad un atteggiamento improntato alla massima correttezza, concorda sull'opportunità di una breve sospensione della seduta per riunire il Comitato dei nove.

Pag. XI

PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 15,20, è ripresa alle 15,30.

GIOVANNI FAVA (LNP). Ritira il suo emendamento 18.1.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Evidenziata l'irritualità della procedura che ha portato al ritiro dell'emendamento Fava 18.1, chiede al relatore di precisare l'esito della riunione del Comitato dei nove.

ANDREA GIBELLI (LNP), Presidente della X Commissione. Precisa che il Comitato dei nove ha inteso confermare l'invito al ritiro precedentemente espresso.

ROBERTO GIACHETTI (PD). A nome del suo gruppo, fa proprio l'emendamento Fava 18.1, auspicando che il Governo confermi l'orientamento favorevole precedentemente espresso.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ERMETE REALACCI (PD).

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Conferma l'invito al ritiro dell'emendamento in esame.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Si rimette all'Assemblea sull'emendamento in esame.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Giudica contraddittorio il mutato atteggiamento del Governo sull'emendamento in esame, in relazione al quale invita il relatore a rimettersi all'Assemblea.

ANGELO ZUCCHI (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento in esame.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 18.1, fatto proprio dal gruppo del Partito Democratico.

ROBERTO GIACHETTI (PD). A nome del suo gruppo, fa proprio l'emendamento Fava 18.2, ritirato dal presentatore.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Fava 18.2, fatto proprio dal gruppo del Partito Democratico, ed approva l'emendamento 18.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

GIOVANNI FAVA (LNP). Ritira il suo emendamento 18.3.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). A nome del suo gruppo, fa proprio l'emendamento Fava 18.3.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 18.3, fatto proprio dal gruppo del Partito Democratico.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD). Richiamati i contenuti dell'articolo 18, ricorda che sul tema dell'etichettatura dell'olio extravergine d'oliva era già intervenuto il precedente Governo Prodi e che il contrasto alla contraffazione dei prodotti agroalimentari è obiettivo condiviso dall'opposizione. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo in esame.

GIUSEPPE RUVOLO (UdC). Nell'esprimere perplessità per il ritiro di tutte le proposte emendative presentate dal deputato Fava, che ritiene avrebbero contribuito a migliorare il sistema dei controlli nel settore agroalimentare, lamenta il disinteresse del Governo per questo delicato comparto.

CARLO MONAI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'articolo 18.

Pag. XII

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 18, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 27)

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 27.100 e 27.101, nel testo riformulato, della Commissione; esprime parere favorevole sugli emendamenti 27.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento), Lulli 27.9, Lo Presti 27.49 e Fallica 27.47, ed invita al ritiro dei restanti emendamenti presentati, ove non assorbiti.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Anna Teresa Formisano 27.1 e approva l'emendamento 27.100 della Commissione.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Invita il relatore a riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 27.2.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cimadoro 27.2.

MASSIMO VANNUCCI (PD). Rilevato che l'emendamento 27.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) risponde ad un rilievo impropriamente formulato dalla Commissione bilancio, atteso che la modifica proposta non appare riconducibile al dettato dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, sottolinea l'opportunità di mantenere le modifiche introdotte dal Senato in materia di nomina dei commissari della Sogin.

PRESIDENTE. Ad integrazione della comunicazione precedentemente resa, avverte che i deputati attualmente in missione sono sessantasei.

MAURO LIBÈ (UdC). Nell'associarsi alle considerazioni espresse dal deputato Vannucci, ritiene preferibile la formulazione del comma 4 dell'articolo 27 nel testo originariamente licenziato dal Senato e all'esame dell'Aula.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Denuncia la scarsa attenzione prestata dall'Esecutivo alle problematiche riguardanti il Meridione.

PRESIDENTE. Precisa che l'emendamento in esame è volto a recepire una condizione posta dalla V Commissione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, stigmatizza le modalità improprie con le quali la Commissione bilancio esercita le sue competenze ex articolo 86 del Regolamento, procedendo di fatto e surrettiziamente ad una riscrittura del testo normativo che implica, nel caso di specie, l'azzeramento dei vertici della Sogin, società a suo giudizio essenziale per la sicurezza del Paese.

PRESIDENTE. Precisa, in riferimento alle osservazioni svolte dal deputato Quartiani, che occorre rimettersi alla valutazione espressa dalla V Commissione, pur rilevando che la questione, nei suoi aspetti più generali, potrà essere sottoposta alla Giunta per il Regolamento.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati SALVATORE MARGIOTTA (PD), CARLO MONAI (IdV) e GIAN LUCA GALLETTI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 27.300 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

FRANCESCO BARBATO (IdV). Stigmatizza la volontà del Governo di non tenere in alcun conto le esigenze del Mezzogiorno.

PRESIDENTE. Invita il deputato Barbato ad attenersi alla materia oggetto del dibattito.

Pag. XIII

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli emendamenti Oliverio 27.3 e Froner 27.4, che ritiene rechino una inutile complicazione del quadro normativo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Oliverio 27.3.

LAURA FRONER (PD). Richiamati i contenuti del comma 9 dell'articolo 27, illustra le finalità del suo emendamento 27.3, volto a prevedere la consultazione delle organizzazioni nazionali delle parti economiche rappresentate nel CNEL nell'ambito della predisposizione del piano straordinario per l'efficienza ed il risparmio energetico da parte dell'Agenzia nazionale per l'efficienza energetica.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Froner 27.4 e Monai 27.5.

MAURO LIBÈ (UdC). Ricorda che l'emendamento Anna Teresa Formisano 27.6 è volto, attraverso la soppressione della lettera f) del comma 9 dell'articolo 27, ad incentivare il settore dell'energia pulita sul lato dell'offerta.

CARLO MONAI (IdV). Ritiene necessaria la soppressione della lettera f) del comma 9 dell'articolo 27.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Anna Teresa Formisano 27.6.

GIUSEPPINA SERVODIO (PD). Ricorda che l'emendamento Oliverio 27.7 è finalizzato a prevedere un maggiore coinvolgimento del comparto agricolo nel settore delle energie rinnovabili.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Oliverio 27.7 ed esprime forti critiche sulla politica attuata dal Governo.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Oliverio 27.7 e Bratti 27.8.

FEDERICO TESTA (PD). Illustra le finalità dell'emendamento Lulli 27.9, manifestando soddisfazione per il parere favorevole espresso dal relatore.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ERMETE REALACCI (PD).

CARLO MONAI (IdV). Nel ricordare che anche il suo gruppo aveva presentato una proposta emendativa di contenuto analogo a quello dell'emendamento Lulli 27.9, stigmatizza la continua proroga degli effetti di misure legislative operata dall'attuale Governo.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ANDREA LULLI (PD).

MAURO LIBÈ (UdC). Nel condividere le finalità dell'emendamento Lulli 27.9, sottolinea l'esigenza di dare nuovo impulso alle politiche di efficienza energetica nel nostro Paese.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e SALVATORE MARGIOTTA (PD).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Lulli 27.9 e 27.101 della Commissione, nel testo riformulato, e respinge l'emendamento Oliverio 27.16.

FEDERICO TESTA (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Lulli 27.18, identico all'emendamento Anna Teresa Formisano 27.17, interamente soppressivi dei commi 16 e 17 dell'articolo 27.

MAURO LIBÈ (UdC). Richiama le finalità sottese all'emendamento Anna Teresa Formisano 27.17, invitando il Governo Pag. XIVad un'ulteriore riflessione sulla normativa inerente i commi 16 e 17 dell'articolo 27.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato LUDOVICO VICO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Anna Teresa Formisano 27.17 e Lulli 27.18.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Esprime rammarico per l'orientamento contrario manifestato dal Governo circa lo sfruttamento di energia elettrica fotovoltaica dalla fonte solare, come proposto dal suo emendamento 27.19.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Bratti 27.19, Anna Teresa Formisano 27.21, Lo Presti 27.48, Monai 27.22, Bratti 27.23 e Froner 27.24.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 27.26, sottolineando l'ambiguità delle norme recate dall'articolo 27, che, a suo avviso, presenta peraltro errori nella stesura del testo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Monai 27.25 e Bratti 27.26.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 27.27.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Bratti 27.27 e Monai 27.28.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 27.29.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Mariani 27.29 e Bratti 27.30.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, fa presente di aver tempestivamente comunicato alla Presidenza la richiesta di intervento della deputata Braga, alla quale tuttavia non è stata data la parola.

PRESIDENTE. Precisa di non aver dato la parola alla deputata Braga a causa di un disguido.

CARLO MONAI (IdV). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 27.31.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Monai 27.31, 27.32, 27.33, 27.34 e 27.35.

LUCIA CODURELLI (PD). Invita il relatore ed il rappresentante del Governo a rivedere il loro orientamento sull'emendamento Margiotta 27.36, per il quale è stato formulato un invito al ritiro.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato LUDOVICO VICO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Margiotta 27.36.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Richiama i contenuti dell'emendamento Bratti 27.37.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Bratti 27.37 e Monai 27.38 e 27.39.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 27.40.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Margiotta 27.40, Monai 27.41 e 27.42 ed approva altresì l'emendamento Lo Presti 27.49.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Richiama le motivazioni per le quali reputa opportuno Pag. XVsopprimere il comma 44 dell'articolo 27, come previsto dal suo emendamento 27.45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bratti 27.45.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Illustra le finalità del suo emendamento 27.46, sottolineando la necessità di un coordinamento dei piani regionali di gestione integrata dei rifiuti.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bratti 27.46.

MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Fallica 27.47.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato ALESSANDRO BRATTI (PD).

PIETRO FRANZOSO (PdL). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Fallica 27.47.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Fallica 27.47.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Richiama le svariate ragioni per le quali dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 27.

MAURO LIBÈ (UdC). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'articolo 27 nel testo emendato, ribadendo l'atteggiamento propositivo e collaborativo della sua parte politica al fine di conseguire sollecitamente un soddisfacente efficientamento energetico del sistema produttivo nazionale.

CARLO MONAI (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'articolo 27, del quale richiama gli aspetti di maggiore contrarietà.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 27, nel testo emendato.

(Esame dell'articolo 30)

Interviene sul complesso delle proposte emendative presentate il deputato SALVATORE CICU (PdL).

ENZO RAISI (PdL), Relatore. Raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.30.100.1 e dell'emendamento 30.100 della Commissione ed invita al ritiro delle restanti proposte emendative.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Concorda, proponendo altresì una riformulazione dell'emendamento 30.100 della Commissione.

ENZO RAISI (PdL), Relatore. La accetta.

FEDERICO TESTA (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Lulli 30.2.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato PAOLO FADDA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lulli 30.2.

LUDOVICO VICO (PD). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Anna Teresa Formisano 30.3, che giudica condivisibile.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Anna Teresa Formisano 30.3.

Pag. XVI

FEDERICO TESTA (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Lulli 30.4.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Sollecita il Governo ad attivarsi per una rapida attuazione di quanto disposto nei commi 9 e 10 dell'articolo 30.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lulli 30.4.

GIOVANNI FAVA (LNP). Ritira il suo emendamento 30.5.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il subemendamento 0.30.100.1 della Commissione e l'emendamento 30.100 della Commissione, nel testo riformulato, come subemendato; respinge, quindi, l'emendamento Lo Presti 30.7.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Premesso che esprimerà sull'articolo 30 un voto conforme alla posizione del suo gruppo, invita il Governo ad accelerare le procedure previste nei commi 9 e 10 di tale articolo.

PRESIDENTE. Avverte che, secondo la richiesta precedentemente formulata dal deputato Fadda, l'articolo 30 sarà posto in votazione per parti separate.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 30, nel testo emendato, ad eccezione dei commi 9 e 10, che sono approvati con successiva votazione.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 18,05, è ripresa alle 18.30.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Orsini n. 26 e che gli ordini del giorno Braga n. 59 e Realacci n. 60 sono stati ritirati.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati MARIO PEPE (PD), GIOVANNI SANGA (PD), ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), GIOVANNI PALADINI (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), MARIO PEPE (PdL), GABRIELE CIMADORO (IdV), FEDERICO TESTA (PD), FRANCO CECCUZZI (PD), CARLO NOLA (PdL), SALVATORE MARGIOTTA (PD), ALESSANDRO BRATTI (PD), ERMETE REALACCI (PD), CHIARA BRAGA (PD), GIUSEPPINA SERVODIO (PD), MASSIMO ZUNINO (PD), ALBERTO FLUVI (PD), CARMEN MOTTA (PD), LAURA FRONER (PD), ANDREA LULLI (PD), LUCIA CODURELLI (PD), ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), GABRIELE ALBONETTI (PD), SUSANNA CENNI (PD), LUDOVICO VICO (PD), GIANLUCA BENAMATI (PD), ROSA DE PASQUALE (PD), ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e ALDO DI BIAGIO (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che l'ordine del giorno Ruggeri n. 39 è stato ritirato.

STEFANO SAGLIA, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Accetta gli ordini del giorno Mario Pepe (PD) n. 2, Burtone n. 3, Caparini n. 6, Stucchi n. 8, Fava n. 27, Biasotti n. 28, Anna Teresa Formisano n. 43, Oliverio n. 48, Federico Testa n. 51, Zunino n. 52, Commercio n. 71, Albonetti n. 73, Occhiuto n. 74, Mariani n. 75, Pili n. 76, Ciccanti n. 81 e Realacci n. 82.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Aracu n. 1, Di Biagio n. 4, Cosenza n. 5, Reguzzoni n. 7, Allasia n. 13, Torazzi n. 14, Lo Presti n. 15, Porfidia n. 17, Landolfi n. 18, Cimadoro n. 31, Galletti n. 41, Mario Pepe (PDL) n. 47, Scarpetti n. 49, Ginoble n. 58, Lulli n. 64, Marchioni n. 66, Lo Monte n. 68, Palomba n. 77 e Nola n. 80.
Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Cenni n. 10, Pedoto n. 19, Livia Turco n. 20, Miotto n. 21, Compagnon Pag. XVIIn. 42, Quartiani n. 50, Boccia n. 54, Motta n. 55, Marantelli n. 57, Froner n. 61, Vico n. 62, De Pasquale n. 78 e Sani n. 79.
Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Ceccuzzi n. 22 e Garagnani n. 36.
Invita al ritiro degli ordini del giorno Contento n. 9, De Micheli n. 16, Iannaccone n. 69 e Belcastro n. 70, che altrimenti non accetta.
Non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse, rinvia ad altra seduta il seguito del dibattito e la trattazione degli altri argomenti iscritti all'ordine del giorno, ad eccezione del punto 7.

La seduta, sospesa alle 19,30, è ripresa alle 19,40.

Su un lutto del deputato Mario Lovelli.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Mario Lovelli, colpito da un grave lutto: la perdita del padre.

Annunzio della nomina di Viceministri.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviata dal Presidente del Consiglio dei ministri nella quale si informa che, previa approvazione delle deleghe di funzioni conferite dal Ministro dello sviluppo economico, è stato attribuito il titolo di Viceministro ai sottosegretari di Stato presso il medesimo Dicastero Adolfo Urso e Paolo Romani.

Sull'ordine dei lavori.

ELISABETTA RAMPI (PD). Espressi sentimenti di cordoglio per le vittime del tragico incidente verificatosi presso la stazione di Viareggio, rivolge un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono attivati nell'opera di soccorso. Lamenta altresì l'assenza di adeguati controlli sull'efficienza del materiale rotabile.

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 61 del 2009: Disposizioni urgenti in materia di contrasto alla pirateria (A.C. 2511).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

MARIAROSARIA ROSSI (PdL), Relatore per la II Commissione. Nel richiamare le parti del provvedimento d'urgenza in discussione di competenza della II Commissione, sottolinea che i militari italiani impegnati nella missione internazionale denominata Atalanta possono compiere attività di accertamento dei reati di pirateria e di quelli connessi, la cui competenza territoriale è stata in precedenza attribuita al tribunale ordinario di Roma. Ricordate quindi le disposizioni volte a meglio definire gli ambiti di intervento dei militari italiani, anche sulla scorta di accordi internazionali sottoscritti dal nostro Paese, sottolinea che taluni aspetti problematici del testo, che le Commissioni riunite II e III non hanno inteso modificare, saranno attentamente valutati nel prosieguo dell'iter, con particolare riferimento all'entrata in vigore delle misure in esame.

ALESSANDRO MARAN (PD), Relatore per la III Commissione. Osservato preliminarmente che la pirateria si configura come un crimine internazionale, oggi dettagliatamente codificato dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 1982, ricorda che per contrastare tale deprecabile fenomeno al largo delle coste somale è stata istituita, sulla base di apposita deliberazione dell'Unione europea, la missione Atalanta, la cui efficacia è stata prorogata di un anno, fino al 13 dicembre 2010.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

Pag. XVIII

PAOLO CORSINI (PD). Nell'esprimere apprezzamento e piena condivisione, a nome del suo gruppo, per le misure contenute nel provvedimento d'urgenza in discussione, invita il Governo ad attivarsi in sede europea affinché il Kenya fornisca precise garanzie sul rispetto dei diritti umani e sulla non applicazione della pena di morte nei confronti delle persone trasferite e siano previste procedure di arbitrato e conciliazione per dirimere possibili controversie con il predetto Stato.

MARIO TASSONE (UdC). Nell'apprezzare il lavoro svolto nel corso dell'iter in sede referente del provvedimento d'urgenza in discussione, sostanzialmente condivisibile, che adegua le disposizioni in materia di contrasto alla pirateria varate lo scorso anno sulla scorta di accordi internazionali intercorsi a seguito della recrudescenza di tali episodi criminosi, esprime perplessità sulla reale capacità dell'Esecutivo di affrontare il fenomeno della pirateria internazionale, spesso condotta da vere e proprie organizzazioni strutturate.

ROBERTO CASSINELLI (PdL). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al decreto-legge in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, osservando che esso specifica meglio l'ambito della giurisdizione italiana in relazione agli atti di pirateria compiuti al largo della Somalia; evidenzia quindi che l'allarmante diffusione di tale fenomeno è dovuta anche al colpevole disinteresse della comunità internazionale.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Nell'esprimere dubbi sull'immediata applicazione delle misure recate dal decreto-legge in discussione, che ritiene possano essere assimilate ai cosiddetti tribunali speciali, chiede al Governo di chiarire le disposizioni che individuano i soggetti cui spettano le decisioni sulle pene da applicare in relazione ai reati di pirateria.

JEAN LEONARD TOUADI (PD). Sottolineato che il grave fenomeno della pirateria è particolarmente diffuso in un contesto, come quello della Somalia, che ha subito profondi conflitti e in cui si registra l'assenza di una struttura istituzionale formalmente costituita, richiama gli aspetti salienti del provvedimento d'urgenza in discussione, ritenendo eccessivamente generica la clausola che affida alla via diplomatica la soluzione di eventuali contenziosi, alla luce dell'attuale situazione di instabilità politica del Kenya.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 1o luglio 2009, alle 9,15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 97).

La seduta termina alle 20,30.