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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 211 di mercoledì 29 luglio 2009

Pag. VII

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantasette.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Rilevato che, anche a seguito delle riserve espresse dal Presidente della Repubblica, il Governo si accinge a presentare un nuovo provvedimento d'urgenza volto a modificare il decreto-legge n. 78 del 2009, peraltro prima della sua conversione in legge, chiede che sia garantito un maggiore rispetto delle prerogative degli organi costituzionali.

Seguito della discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013 (doc. LVII, n. 2).

Nella seduta del 28 luglio 2009 è iniziata la discussione.

PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate le risoluzioni Donadi n. 6-00023, Lo Monte n. 6-00024, Galletti n. 6-00025, Marchi n. 6-00026, Soro n. 6-00027 e Cicchitto n. 6-00028.

MARIO PEPE (PD). Nel giudicare il DPEF approssimativo e contraddittorio rispetto agli obiettivi perseguiti dal Governo ed alle previsioni dallo stesso precedentemente effettuate, reputa gli strumenti indicati nel Documento inadeguati al prospettato risanamento dei conti pubblici ed all'irrinunciabile contrasto alla disoccupazione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

MARIO PEPE (PD). Nel ritenere altresì che tale inadeguatezza rispecchi l'instabilità e l'incertezza politica che al momento attraversano il partito di maggioranza relativa, manifesta l'orientamento contrario del suo gruppo al Documento in discussione.

ENRICO FARINONE (PD). Rilevato che i dati contenuti nel DPEF evidenziano l'inadeguatezza delle ottimistiche previsioni del Governo circa la fine della crisi economica in atto, esprime preoccupazione per il consistente calo delle entrate tributarie, delle esportazioni, dei consumi e degli investimenti, nonché per l'elevato tasso di disoccupazione. Osserva, quindi, che il Documento di programmazione economico-finanziaria è privo di una strategia finalizzata al miglioramento strutturale dei conti pubblici e non delinea le necessarie misure espansive.

RAFFAELLA MARIANI (PD). Nel rilevare che, a fronte delle numerose opere infrastrutturali considerate dal Governo immediatamente cantierabili, per il prossimo esercizio risultano effettivamente disponibili risorse finanziarie assolutamente inadeguate, esprime forte contrarietà per l'atteggiamento dell'Esecutivo che reputa contraddittorio ed inconcludente, segnatamente stigmatizzando l'evidente sperequazione Pag. VIIInell'attribuzione di fondi tra le varie regioni e le differenti categorie di opere. Manifestata inoltre riprovazione per l'indebito utilizzo da parte del Governo dei fondi per le aree sottoutilizzate e per la politica attuata in tema di controlli, sottolinea la necessità di delineare una chiara programmazione infrastrutturale e di stanziare risorse per la sicurezza.

GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD). Nell'esprimere un giudizio negativo sul Documento di programmazione economico-finanziaria in discussione, che appare inadeguato a fronteggiare la grave crisi economica in atto, reputa preoccupante il drammatico aumento del ricorso alla cassa integrazione e del tasso di disoccupazione. Rilevato, quindi, che le conseguenze più gravi della recessione si sono registrate nel Mezzogiorno, osserva che la politica sociale attuata dal Governo determinerà la riduzione dei livelli essenziali di assistenza, segnatamente nelle aree più svantaggiate.

PIETRO TIDEI (PD). Nel ritenere il Documento di programmazione economico-finanziaria una mera dichiarazione di principi di evidente stampo propagandistico, destinata a non ricevere concreta attuazione, ascrive alla responsabilità del Governo le deleterie ripercussioni sociali della recessione economica, segnatamente nel Mezzogiorno, che reputa pesantemente penalizzato dalla crisi finanziaria degli enti locali, dal taglio delle politiche sociali e dal mancato impiego dei fondi stanziati per le aree sottoutilizzate, Espressa altresì preoccupazione per lo stato dei conti pubblici, il calo dei consumi e l'aumento della disoccupazione, giudica la politica di bilancio del Governo assolutamente insufficiente, stigmatizzando, tra l'altro, la carenza di una coerente strategia di risanamento dell'amministrazione della giustizia.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Nel ritenere inopportuno il clima di scontro politico alimentato in relazione all'utilizzo delle risorse del FAS, rileva che è in corso un processo di redistribuzione del reddito a favore delle regioni meridionali, nell'ambito delle quali sarebbe necessario un cambio strutturale della classe politica, anche per consentire un più efficace utilizzo delle risorse disponibili. Nel considerare necessario, al riguardo, semplificare le procedure burocratiche, evitando deleterie forme di clientelismo, sottolinea la sobrietà degli interventi contenuti nel Documento di programmazione economico-finanziaria. Evidenziata, altresì, l'efficace azione di contrasto all'evasione fiscale condotta dall'Esecutivo, auspica l'adozione di ulteriori misure a sostegno delle famiglie tramite agevolazioni fiscali basate sul meccanismo delle deduzioni anziché delle detrazioni.

RITA BERNARDINI (PD). Sottolinea come il Documento di programmazione economico-finanziaria sia caratterizzato da un'assoluta genericità e dall'assenza di dati certi, come dimostrato anche dalle dichiarazioni del Governatore della Banca d'Italia, il quale ha evidenziato la difficoltà di desumere dal contenuto del Documento stesso la reale politica di bilancio del Paese; ritiene quindi che nel predetto Documento manchi l'individuazione di riforme strutturali che consentano di affrontare compiutamente la crisi in atto.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

ANTONELLO SORO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di attivarsi per evitare che, in violazione di una procedura prevista dal decreto-legge n. 112 del 2008, la votazione sul Documento di programmazione economico-finanziaria abbia luogo in assenza del prescritto parere delle Commissioni parlamentari competenti sugli schemi di delibera del CIPE relativi alla ripartizione delle risorse per investimenti infrastrutturali.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Presidente della V Commissione. Pur giudicando fondate le argomentazioni svolte dal Pag. IXdeputato Soro, ritiene che la questione sollevata non infici le procedure di approvazione del Documento di programmazione economico-finanziaria.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel condividere le considerazioni svolte dal presidente della V Commissione, preannunzia che il Governo trasmetterà alle Camere gli schemi di delibera del CIPE.

ANTONELLO SORO (PD). Ribadisce la necessità di tenere conto dell'esigenza che sia espresso il prescritto parere sugli schemi di delibera del CIPE.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Soro, ritiene che competa alla Presidenza della Camera individuare una soluzione alla problematica evocata.

MANLIO CONTENTO (PdL). Condivide pienamente le argomentazioni svolte dal presidente della V Commissione a sostegno dell'assoluta regolarità della procedura di approvazione del Documento di programmazione economico-finanziaria, pur in assenza della trasmissione, da parte del Governo, degli schemi di delibera del CIPE.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Ritiene che nelle risoluzioni presentate possa essere iscritto un impegno da parte del Governo a trasmettere tempestivamente alle competenti Commissioni parlamentari gli schemi di delibera in questione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che la mancata trasmissione alle Commissioni competenti degli schemi di delibera del CIPE costituisca un aggiramento della vigente normativa sulla contabilità di Stato, imputabile alla responsabilità del Governo, il quale dovrebbe pertanto chiarire in che modo si possa sanare tale vulnus.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Prospetta l'opportunità di una sospensione della seduta per consentire al Governo di fornire i necessari chiarimenti sulla questione sollevata.

PRESIDENTE. Precisa che, ai sensi dell'articolo 118-bis del Regolamento, la deliberazione dell'Assemblea sul Documento di programmazione economico-finanziaria ha luogo mediante una risoluzione, la quale può contenere integrazioni e modifiche al Documento stesso.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Manifesta l'intendimento del Governo di presentare alle Commissioni competenti gli schemi di delibera del CIPE, preannunziando l'espressione di un parere favorevole su un eventuale impegno in tal senso inserito nei documenti di indirizzo presentati.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP). Presidente della V Commissione. Ritiene che, per risolvere il problema evidenziato, si possa sostituire, nelle risoluzioni presentate, la parola «approvata» con il termine «adottata».

MASSIMO BITONCI (LNP), Relatore per la maggioranza. Nel ritenere che la crisi economica in atto non possa essere imputata al Governo, che anzi ha adottato misure di stimolo all'economia anche mediante il varo di una serie di riforme strutturali, evidenzia la necessità di procedere ad una concreta lotta all'evasione fiscale, segnatamente nelle regioni meridionali. Rilevato, quindi, che il Documento in discussione assume un valore strategico, attraverso la previsione di notevoli risorse da utilizzare in un contesto di risanamento, invita il Governo a valorizzare le autonomie locali più virtuose e a prevedere una ottimizzazione nell'impiego dei fondi FAS.

MAINO MARCHI (PD), Relatore di minoranza. Nel sottolineare l'ampia convergenza delle valutazioni espresse dai deputati dell'opposizione intervenuti sul DPEF Pag. Xin discussione, che fornisce un sostegno all'economia di gran lunga inferiore rispetto ad altri Paesi, giudica inefficace la politica economica portata avanti dall'Esecutivo a fronte della grave crisi internazionale in atto. Nel ribadire, quindi, un giudizio negativo sul Documento di programmazione economico-finanziaria, evidenzia la necessità di garantire livelli di crescita più elevati, nonché l'esigenza di un forte cambiamento negli indirizzi di politica economica del Governo, che fino a questo momento ha determinato solo un calo della produzione e dei consumi, accompagnato da un peggioramento dei conti pubblici.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata una nuova formulazione delle risoluzioni Cicchitto n. 6-00028 e Marchi n. 6-00026.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Rilevato preliminarmente che la stesura del DPEF risente inevitabilmente dell'evoluzione internazionale dell'economia, ricorda che gli obiettivi congiunturali del Documento sono la salvaguardia del quadro sociale e finanziario e dei livelli occupazionali, il sostegno allo sviluppo delle imprese, il sostegno alle famiglie, nonché la volontà di mantenere l'equilibrio dei conti pubblici in un'ottica di risanamento. Sottolineata, altresì, la necessità di procedere ad un incremento degli investimenti nel settore infrastrutturale, di rendere più incisiva l'azione di contrasto dell'evasione fiscale e di ottimizzare gli interventi per lo sviluppo del Mezzogiorno, ribadisce l'impegno del Governo a presentare alle Commissioni competenti gli schemi di delibera del CIPE per l'espressione del prescritto parere.
Esprime, infine, parere favorevole sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00028 (Nuova formulazione).

(Dichiarazioni di voto)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Nel sottolineare come la sua componente politica abbia ritenuto di presentare una propria risoluzione per rimarcare la necessità di un cambio di rotta nella politica dell'Esecutivo per il Mezzogiorno, esprime rammarico per la scarsa attenzione prestata dal rappresentante del Governo alla risoluzione Lo Monte n. 6-00024, nonché delusione per il modo marginale con cui la questione meridionale è affrontata negli altri documenti di indirizzo presentati.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Richiamati quindi i dati preoccupanti circa l'incidenza della recessione economica nel Sud, stigmatizza le argomentazioni capziose e provocatorie che hanno caratterizzato il dibattito sul DPEF, segnatamente in merito all'impiego dei fondi per le aree sottoutilizzate. Rammentato l'appoggio fornito dalla sua componente politica al federalismo fiscale, invita infine il Governo ad un più pervasivo impegno per corrispondere alle aspettative dei cittadini meridionali.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nell'esprimere un orientamento contrario sul Documento in discussione e sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00028 (Nuova formulazione), sottolinea l'esigenza di colmare alcune rilevanti lacune del quadro programmatico delineato dal DPEF, segnatamente con riferimento ai settori della pubblica amministrazione e delle infrastrutture. Richiama quindi gli impegni più urgenti contenuti nella risoluzione Donadi n. 6-00023, ponendo l'accento in particolare sull'esigenza di estendere il sistema degli ammortizzatori sociali, che tra l'altro necessita di una riforma strutturale, ai lavoratori precari e a tempo determinato, di colmare lo squilibrio tra Nord e Sud del Paese, anche attraverso forme di sostegno Pag. XIal reddito, di adottare interventi volti alla parificazione tra uomo e donna in ambito sia lavorativo che familiare, di rilanciare i consumi, di razionalizzare il sistema sanitario, di incrementare le risorse destinate al settore giudiziario e alle Forze dell'ordine, nonché di implementare il Fondo unico per lo spettacolo.

BRUNO TABACCI (UdC). Rilevato che il DPEF, nonostante l'ottimismo sbandierato dal Governo, delinea previsioni catastrofiche per l'economia italiana, desumibili, tra l'altro, dall'aumento dell'indebitamento netto nonché del calo del PIL e dal consistente disavanzo primario, sottolinea il sostanziale fallimento della manovra di contenimento e di stabilizzazione della spesa primaria adottata con il decreto-legge n. 112 del 2008. Evidenziata, altresì, l'assoluta assenza nel Documento in esame di riforme strutturali, ritiene necessario affrontare il tema dell'evasione fiscale in maniera più incisiva e prevedere interventi mirati per superare il divario tuttora esistente tra Nord e Sud.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Nel richiamare i contenuti più qualificanti del DPEF in discussione, sottolinea come dall'analisi ivi recata della situazione economica del Paese si colgano segnali di attenuazione delle spinte recessive per effetto delle importanti riforme strutturali e delle misure anticrisi varate dal Governo a sostegno delle imprese, del mercato del lavoro e delle famiglie, riducendo la spesa pubblica complessiva senza aumentare la pressione fiscale. Rammentato il proficuo e rinnovato impegno dell'Esecutivo nel contrasto all'evasione fiscale, evidenzia il contributo fornito dalla sua parte politica nell'individuazione degli impegni per il Governo recati dal dispositivo della risoluzione Cicchitto n. 6-00028 (Nuova formulazione), sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, sottolineando la necessità di intraprendere politiche volte a sostenere il made in Italy e le famiglie, anche attraverso l'introduzione del quoziente familiare.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Evidenziato preliminarmente che da tempo si sta registrando un progressivo esautoramento del ruolo del Parlamento, sottolinea la necessità di una seria riflessione che consenta di superare tale situazione, anche attraverso una complessiva rivisitazione della disciplina legislativa e regolamentare della sessione di bilancio. Esprime quindi un giudizio negativo sul DPEF in discussione, che non individua interventi efficaci per migliorare la situazione dei conti pubblici e per garantire la competitività del sistema produttivo italiano.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Nel concordare, a nome del suo gruppo, sull'analisi svolta dal Governo nel DPEF in merito alle dinamiche della crisi economico-finanziaria in atto, sottolinea la tempestività con cui l'Esecutivo ha adottato interventi, che giudica prudenti ed equilibrati, volti a supportare i consumi, gli ammortizzatori sociali, i principali settori produttivi e l'autosufficienza energetica, senza aumentare la pressione fiscale. Ritenuto necessario proseguire nell'azione riformistica volta a rendere più moderna ed efficiente la pubblica amministrazione, evidenzia l'esigenza di riformare il sistema previdenziale e di introdurre il cosiddetto quoziente familiare. Richiamate inoltre le iniziative recentemente intraprese dal Governo per un rilancio strategico dell'economia nel Meridione, esprime apprezzamento per i contenuti del DPEF e dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Cicchitto n. 6-00028 (Nuova formulazione).

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato EDMONDO CIRIELLI (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Cicchitto n. 6-00028 (Nuova formulazione).

PRESIDENTE. Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti risoluzioni presentate.

Pag. XII

Organizzazione dei tempi di esame dei disegni di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei disegni di legge di ratifica nn. 2553 e 2554 è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1555: Accordi tra gli Stati membri dell'Unione europea relativi allo statuto dei militari e del personale civile distaccati presso le istituzioni dell'Unione europea (approvato dal Senato) (A.C. 2553).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto degli Accordi in discussione, stipulati tra gli Stati membri dell'Unione europea al fine di facilitare alcuni aspetti giuridici, procedurali e logistici delle missioni umanitarie e di soccorso, precisando che il primo e più rilevante di tali Accordi concerne lo statuto dei militari e del personale civile che si trovino in posizione di distacco presso le istituzioni dell'Unione europea, mentre il secondo attiene alle reciproche richieste di indennizzo tra Stati membri per danni ricevuti a cose o persone nell'ambito di un'operazione PESD.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Richiama i contenuti degli Accordi in esame, che reputa necessari e funzionali allo svolgimento delle missioni internazionali di pace. Preannunzia quindi l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.

(Esame degli articoli)

MARCO ZACCHERA (PdL). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

MARCO FEDI (PD). Richiamati i contenuti degli Accordi oggetto del disegno di legge di ratifica in esame, che giudica un importante completamento degli strumenti europei di difesa comune, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ribadisce il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, sottolineando la rilevanza dei relativi Accordi nella prospettiva di una difesa comune europea.

ENRICO PIANETTA (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, volto a facilitare alcuni aspetti giuridici, procedurali e logistici delle missioni umanitarie.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2553.

Pag. XIII

Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1559: Accordo di cooperazione con il Governo del Regno dell'Arabia Saudita in materia di lotta alla criminalità (approvato dal Senato) (A.C. 2554).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

MARCO ZACCHERA (PdL), Relatore. Illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, che sancisce l'impegno di Italia ed Arabia Saudita a collaborare nella lotta contro la criminalità. Preannunzia, quindi, il ritiro del suo ordine del giorno in materia di estradizione delle persone sospettate o condannate per reati che in Arabia Saudita prevedono la pena di morte, avendo ricevuto dal Governo precise rassicurazioni al riguardo.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

PAOLO CORSINI (PD). Preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione, sottolineando la rilevanza del relativo Accordo internazionale, su cui esprime una valutazione positiva, pur concordando sulle perplessità espresse durante l'esame in Commissione in merito alla tutela dei diritti umani in Arabia Saudita.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Rilevato che l'Accordo in discussione è stato stipulato con un Paese, l'Arabia Saudita, che spesso si rende responsabile di violazioni delle Convenzioni in materia di diritti umani, ritiene eccessivamente onerose le disposizioni relative allo scambio di informazioni in ordine alle organizzazioni terroristiche ed alle loro fonti di finanziamento. Preannunzia, comunque, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica, pur esprimendo rammarico per il mancato riferimento nell'Accordo al rispetto dei diritti umani ed alla condizione femminile.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Sottolinea che il Governo apprezza le argomentazioni sottese all'ordine del giorno presentato e successivamente ritirato dal deputato Zacchera, assicurando la massima attenzione dell'Esecutivo alle problematiche ivi richiamate.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Invita al ritiro dell'ordine del giorno Evangelisti n. 2.

Intervengono il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV) ed il sottosegretario di Stato per gli affari esteri ENZO SCOTTI, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Evangelisti n. 2.

(Dichiarazioni di voto finale)

LUCA VOLONTÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, auspicando che il relativo Accordo costituisca l'avvio di un processo volto a garantire un più diffuso rispetto dei diritti umani.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2554.

Informativa urgente del Governo sull'emergenza incendi.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 50).

Pag. XIV

GUIDO BERTOLASO, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Fornisce una dettagliata e puntuale ricostruzione dell'impegno profuso dalla flotta aerea dello Stato nel contrasto al propagarsi dei gravi incendi che hanno interessato varie regioni italiane, e in modo particolare la Sardegna, sottolineando come l'intervento posto in essere sia stato efficace e tempestivo. Richiama quindi la legge-quadro n. 353 del 2000 in materia di incendi boschivi, precisando che la normativa di settore affida alle strutture regionali la competenza in ordine alla gestione e al coordinamento degli interventi sul territorio e lamentando, al riguardo, le gravi carenze organizzative e gestionali del centro funzionale regionale e della sala operativa integrata della regione Sardegna, nonché la mancata adozione da parte dei comuni sardi interessati dal fenomeno dei prescritti piani comunali di emergenza e del catasto delle aree percorse dagli incendi. Nel ricordare la più grande esercitazione europea di lotta agli incendi boschivi, Sardinia 2008, svoltasi proprio in Sardegna, si sofferma sull'imponente schieramento di mezzi, soprattutto Canadair di ultima generazione, prontamente utilizzati dal Dipartimento della protezione civile nei giorni dal 23 al 25 luglio 2009 nei territori colpiti dagli incendi. Precisa inoltre che sin dal 20 luglio il Dipartimento aveva diramato allarmanti bollettini di criticità a tutte le istituzioni territorialmente competenti, segnalando tra l'altro rischi di propagazione di incendi collegati a forti venti di scirocco nel Sud d'Italia. Rileva infine che eventuali ritardi negli interventi aerei sono da addebitarsi alla regione Sardegna, che non ha tempestivamente segnalato per via telematica al centro operativo unificato della Protezione civile i gravi incendi che si stavano diffondendo sul proprio territorio.

SALVATORE CICU (PdL). Nel ringraziare il sottosegretario Bertolaso per l'informativa resa, sottolinea la gravità della situazione derivante dagli incendi verificatisi in Sardegna, che hanno penalizzato, tra l'altro, l'intero apparato produttivo della regione. Evidenzia, altresì, la necessità di porre mano ad una riforma della legislazione vigente, incentrata soprattutto sul potenziamento dell'attività di prevenzione.

ERMETE REALACCI (PD). Nel considerare il sistema della Protezione civile un bene comune per il Paese, lamenta il ritardo nella segnalazione della gravità degli incendi e l'assenza di coordinamento in occasione dei recenti casi verificatisi in Sardegna. Sottolineata, quindi, l'importanza della messa in sicurezza del Paese dal punto di vista degli incendi, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, giudica necessario colpire gli interessi speculativi legati a tale fenomeno, rilevando che l'approvazione della legge in materia di intercettazioni indebolirebbe l'azione di contrasto alle ecomafie.

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Ritiene prioritario procedere ad una revisione della legge n. 353 del 2000 nel senso di prevedere una migliore ripartizione delle competenze in materia di incendi, al fine di superare le incongruenze riscontratesi in occasione dei recenti incendi boschivi.

MARIO TASSONE (UdC). Nel manifestare condivisione per le precisazioni rese dal sottosegretario circa la natura solo ausiliaria ed eventuale dell'intervento aereo nella lotta agli incendi, che vanno spenti anzitutto a terra con l'impiego delle strutture e dei comandi territorialmente competenti, lamenta l'assenza di una cultura della prevenzione che non circoscriva l'impegno dello Stato al mero intervento sull'emergenza ma persegua una incisiva e permanente lotta alla criminalità organizzata, cui a suo avviso sono riconducibili la gran parte degli incendi boschivi.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Evidenziati i gravi danni subiti dal patrimonio boschivo della Sardegna a seguito degli incendi che hanno interessato tale territorio, ritiene necessario procedere ad un potenziamento delle attività di prevenzione, Pag. XVanche mediante il ricorso alle più moderne tecnologie e ad adeguate campagne informative.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Espresso, anche a nome della sua parte politica, vivo apprezzamento per l'opera svolta dalla Protezione civile e personalmente dal sottosegretario Bertolaso, manifesta tuttavia rammarico per la perdita di vite umane e per gli ingenti danni ambientali seguiti ai gravi incendi verificatisi in Sardegna; conferma inoltre il pieno sostegno alle attività svolte dal Dipartimento, invitando il sottosegretario a valutare l'opportunità di suggerire utili interventi legislativi al Parlamento.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo e sull'ordine dei lavori.

DONATA LENZI (PD) e IVANO STRIZZOLO (PD). Sollecitano la risposta ad atti di sindacato ispettivo rispettivamente presentati.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Espresso apprezzamento per la decisione del Governo di applicare dazi antidumping sui tubi non saldati di produzione cinese, manifesta disagio per talune espressioni precedentemente usate dal deputato Baretta.

La seduta, sospesa alle 14,15, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ROCCO BUTTIGLIONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

MARCO MINNITI (PD). Illustra la sua interrogazione n. 3-00627, sulle iniziative per l'abrogazione della normativa che istituisce le cosiddette ronde.

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63) - Replica il deputato MARCO MINNITI (PD), il quale si dichiara insoddisfatto della risposta, che ritiene neghi la sostanza dei preoccupanti fatti verificatisi a Massa, invitando il Governo a desistere dall'attuazione della suddetta normativa per avviare una più approfondita riflessione.

SANTO DOMENICO VERSACE (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-00628, sull'operatività del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 65) - Replica il deputato SANTO DOMENICO VERSACE (PdL), che ringrazia il Ministro per l'esauriente risposta, invitando altresì il Governo a garantire la massima operatività del citato fondo nel prossimo autunno, segnatamente vigilando sulle dinamiche dei tassi di interesse del credito alle imprese nel centro-sud.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00629, sulle iniziative di competenza del Ministro dello sviluppo economico per la tutela degli utenti in relazione a disservizi da parte di Telecom Italia.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 67) - Replica il deputato GIANLUCA BUONANNO (LNP), che ringrazia il Ministro per la risposta, chiedendo tuttavia un intervento immediato del Governo presso i vertici di Telecom Italia in difesa della qualità del servizio offerto sul territorio.

DAVID FAVIA (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00630, sul rispetto da Pag. XVIparte di Cai degli impegni relativi all'acquisto di Alitalia e iniziative per il rilancio della compagnia aerea.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 68) - Replica il deputato DAVID FAVIA (IdV), che, stigmatizzata l'assenza del Ministro Scajola, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta, anche alla luce del sostanziale ridimensionamento delle attività della nuova compagnia e del probabile mancato rispetto degli impegni assunti dalla stessa in sede di acquisto di Alitalia.

CALOGERO MANNINO (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00631, sulle misure a favore delle imprese che usufruiscono dei benefici previsti dalla legge n. 488 del 1992 e che non riescono ad ottemperare ai requisiti inerenti ai livelli occupazionali.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 70) - Replica il deputato CALOGERO MANNINO (UdC), che, lamentata l'assenza del Ministro Scajola, sollecita il Governo, stante l'attuale fase di crisi economica, ad adottare provvedimenti di sospensione e rinvio degli obblighi previsti per le imprese che usufruiscono dei benefici oggetto dell'atto di sindacato ispettivo.

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Illustra la sua interrogazione n. 3-00632, sugli orientamenti del Governo in merito alla nomina dei rappresentanti statali nelle commissioni paritetiche del Trentino-Alto Adige.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.), che, pur apprezzando la risposta del Governo, giudica tardiva la nomina dei rappresentanti citati nell'interrogazione in titolo, atteso il quadro complessivo di scarsa considerazione riservata dall'Esecutivo alle autonomie speciali.

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

MARIO PEPE (PdL). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato, auspicando una riforma delle norme regolamentari che disciplinano tale strumento.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la questione sollevata dal deputato Mario Pepe (PdL), precisando che la stessa potrà essere oggetto di una proposta di modifica regolamentare da sottoporre alla Giunta per il Regolamento.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantasette.

Discussione delle mozioni Benamati n. 1-00189, Vietti n. 1-00226 e Cazzola n. 1-00228: Iniziative per l'estensione degli strumenti di tutela previdenziale e pensionistica al personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 16 luglio 2009.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

GIANLUCA BENAMATI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00189, sottolineando l'importanza della componente del volontariato come risorsa fondamentale nella vita sociale e civile del Paese. Osservato, quindi, che il personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco è chiamato a svolgere gli stessi interventi dei Pag. XVIIcolleghi permanenti e, di conseguenza, ad affrontare gli stessi pericoli, sottolinea la necessità di garantire a tale componente una tutela previdenziale dignitosa in caso di infortunio o decesso dipendenti da causa di servizio. Invita, infine, il Governo ad attivarsi affinché siano adeguatamente affrontate le questioni sollevate nel suo atto di indirizzo, adottando una normativa specifica che ponga fine ad un sistema iniquo ed ingiusto.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la mozione Vietti n. 1-00226, evidenziando che il personale volontario del Corpo dei vigili del fuoco è chiamato ad adempiere, allorquando ve ne sia la necessità, gli stessi compiti operativi dei colleghi in servizio permanente, concorrendo così a garantire la sicurezza nel nostro Paese ed intervenendo in situazioni di estrema emergenza, come nel caso degli incendi boschivi. Rilevata quindi la necessità di assicurare a tale personale tutele, assistenza e trattamento economico analoghi a quelli della componente permanente, valorizzandone il ruolo e le funzioni, auspica che il Governo valuti l'opportunità di adottare tutte le iniziative necessarie a sanare tale disparità di condizione.

OSVALDO NAPOLI (PdL). Illustra la mozione Cazzola n. 1-00228, rilevando che il personale volontario appartenente al Corpo nazionale dei vigili del fuoco svolge gli stessi compiti dei colleghi permanenti e, quindi, affronta i medesimi rischi. Osserva, altresì, che, pur assicurando la sicurezza dei cittadini, tale componente non gode della stessa tutela previdenziale ed assistenziale in caso di decesso o infortunio, così come previsto anche dagli articoli 3 e 38 della Costituzione. Nel dare, quindi, atto al Governo di aver compreso l'importanza del personale oggetto dell'atto di indirizzo, auspica che si prosegua nel percorso di armonizzazione previdenziale di tali lavoratori.

MARCO CARRA (PD). Nel richiamare le condizioni difficili in cui opera il personale volontario dei vigili del fuoco, che svolge con professionalità ed abnegazione un ruolo di straordinario valore sociale per il nostro Paese, richiama i contenuti di una proposta di legge presentata dal suo gruppo e finalizzata ad adeguare complessivamente il trattamento, anche di natura economica, di tali operatori, il cui apporto è fondamentale al fine di garantire la sicurezza nel nostro Paese. Auspica infine che si proceda finalmente alla stabilizzazione del suddetto personale.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Stigmatizzata la sostanziale anomalia che caratterizza la figura del volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il quale, pur svolgendo gli stessi interventi dei colleghi permanenti e affrontando gli stessi pericoli, di fatto è un lavoratore precario, sottolinea la necessità di adottare una specifica normativa volta a rivedere tali assunzioni a tempo determinato, equiparando altresì il sistema di tutela previdenziale e assistenziale dei componenti operanti in tale fondamentale comparto.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.

NITTO FRANCESCO PALMA, Sottosegretario di Stato per l'interno. Nel prendere atto dell'obiettivo sostanzialmente comune ai tre documenti di indirizzo in discussione, sottolinea come la legislazione vigente, che ripercorre in dettaglio, preveda per il personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco un trattamento assistenziale e assicurativo, in caso di infortunio o decesso, pressoché analogo a quello del personale in servizio permanente. Nel convenire invece sull'esistenza di differenti trattamenti in materia previdenziale ed in caso di assunzione di familiari superstiti, evidenzia come tale problematica sia all'attenzione del Governo ed in particolare dei competenti Ministeri dell'interno e del welfare, che stanno valutando l'opportunità di estendere talune previsioni normative, finora ad esclusivo appannaggio del personale dei vigili del fuoco in servizio permanente, anche al Pag. XVIIIpersonale impegnato in attività di volontariato. Esprime infine parere favorevole sulla mozione Cazzola n. 1-00228, nonché sulle mozioni Benamati n. 1-00189 e Vietti n. 1-00226, purché riformulate, nel senso di rendere il rispettivo dispositivo identico a quello della mozione Cazzola n. 1-00228.


(Dichiarazioni di voto)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Espressa gratitudine per l'opera meritoria svolta con spirito di sacrificio dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, rileva che la componente volontaria è chiamata a svolgere gli stessi compiti di quella permanente, pur in presenza di evidenti difformità per quanto attiene alla tutela previdenziale ed assistenziale. Richiamato, quindi, il processo di stabilizzazione avviato dalle recenti disposizioni recate dalle leggi finanziarie per gli anni 2007 e 2008, invita il Governo a proseguire nell'opera di armonizzazione del sistema di tutela previdenziale tra il personale permanente e quello volontario. Dichiara, quindi, il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Cazzola n. 1-00228.

GIOVANNI PALADINI (IdV). Evidenziata la sostanziale identicità di funzioni esercitate dal personale volontario e da quello permanente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ritiene ingiustificate le attuali disparità di trattamento previdenziale e pensionistico, invitando il Governo ad apprestare opportune misure di perequazione.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Non accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo della sua mozione n. 1-00226, rinunziando altresì a svolgere la propria dichiarazione di voto.

MASSIMILIANO FEDRIGA (LNP). Nel sottolineare la necessità di equiparare il trattamento previdenziale e assistenziale del personale volontario dei vigili del fuoco e quello del personale permanente, atteso che tali categorie sono chiamate a svolgere compiti identici e ad affrontare medesimi pericoli, rileva che la mozione Cazzola n. 1-00228, lungi dall'avere un carattere propagandistico, mira a valorizzare la meritoria opera di tutela del territorio condotta dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Esprime altresì apprezzamento per la riformulazione delle restanti mozioni proposta dal Governo.

SANDRA ZAMPA (PD). Non accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo della mozione Benamati n. 1-00189 e rinunzia a svolgere la propria dichiarazione di voto.

ALDO DI BIAGIO (PdL). Richiamate le finalità della mozione Cazzola n. 1-00228, sulla quale dichiara il voto favorevole del suo gruppo, ritiene che il personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco debba ricevere lo stesso trattamento assistenziale e pensionistico del personale permanente e debba inoltre essere stabilizzato. Invita, quindi, il Governo ad adottare, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, ogni iniziativa utile ad armonizzare i sistemi di tutela previdenziale e assistenziale delle due tipologie di lavoratori.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Benamati n. 1-00189 e Vietti n. 1-00226 ed approva la mozione Cazzola n. 1-00228.

Organizzazione dei tempi di esame dei progetti di legge di ratifica.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per l'esame dei progetti di legge di ratifica iscritti all'ordine del giorno è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 28 luglio 2009.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di stabilizzazione e di associazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri e la Repubblica di Montenegro (A.C. 2539).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

Pag. XIX

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore, illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, finalizzato ad integrare il Montenegro nel contesto politico ed economico europeo, anche nella prospettiva della sua candidatura all'ingresso nell'Unione europea. Richiama quindi la risoluzione recentemente approvata dalla III Commissione sull'integrazione europea dei Paesi dei Balcani occidentali.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Sottolineata l'importanza dell'Accordo in discussione, volto ad integrare il Montenegro nel contesto politico ed economico europeo, anche nella prospettiva della sua candidatura all'ingresso nell'Unione europea, evidenzia la particolare rilevanza del processo di stabilizzazione e di democratizzazione inerente i Paesi dell'area balcanica. Preannunzia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Nel considerare esaustiva la relazione svolta dal deputato Narducci, ritiene che l'Accordo in discussione rappresenti un'ulteriore tappa nel processo di stabilizzazione dei Balcani occidentali, anche nella prospettiva di una integrazione europea dell'intera area. Preannunzia pertanto il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il vicepresidente della III Commissione rinunzia alla replica.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Rinunzia alla replica, ricordando che l'Italia è l'ultimo Paese europeo a ratificare l'Accordo in esame.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Rinvia all'intervento svolto nella discussione sulle linee generali.

FABIO EVANGELISTI (IdV), LUCA VOLONTÉ (UdC) e ENRICO PIANETTA (PdL). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sul disegno di legge di ratifica in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2539.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di cooperazione relativo ad un Sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) ad uso civile tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e il Regno del Marocco (A.C. 2541).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD), Relatore. Illustra il contenuto dell'Accordo di cooperazione per un sistema globale di navigazione satellitare ad uso civile tra la Comunità europea e il Regno del Marocco, precisando che esso non comporta nuovi oneri per il bilancio dello Stato e renderà più efficace la politica europea di navigazione satellitare, ampliando altresì l'ambito della cooperazione europea nel Mediterraneo.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolineata la particolare rilevanza dell'Accordo in discussione, volto a migliorare la cooperazione dei Paesi contraenti per un Pag. XXsistema globale di navigazione satellitare ad uso civile, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.

ALESSANDRO MARAN (PD). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Rinunzia anch'egli alla replica.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

LUCA VOLONTÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, preannunziando analogo orientamento anche sul successivo provvedimento iscritto all'ordine del giorno.

ENRICO PIANETTA (PdL). Ricordato che l'Accordo in via di ratifica consentirà di rafforzare i rapporti di cooperazione tra l'Unione europea ed il Marocco, dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2541.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo Euromediterraneo sul trasporto aereo, fra la Comunità europea e i suoi Stati membri e il Regno del Marocco (A.C. 2542).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD), Relatore. Illustra il provvedimento in discussione, rilevando che l'Accordo euromediterraneo sul trasporto aereo tra la Comunità europea ed il Marocco costituisce un significativo superamento della precedente dimensione bilaterale nel campo degli accordi sui servizi aerei ed apre gradualmente i rispettivi mercati, prevedendo l'allineamento completo delle parti contraenti ad alcuni elementi di base della legislazione comunitaria, come la sicurezza dei voli, la tutela della concorrenza, la gestione del traffico aereo, la tutela dei consumatori e dell'ambiente. Richiama, infine, i restanti punti più qualificanti dell'Accordo in titolo.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

ALESSANDRO MARAN (PD). Preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

FABIO EVANGELISTI (IdV). Sottolineati i benefici per i consumatori derivanti dalla creazione di un mercato unico europeo del trasporto aereo, nel cui solco si inserisce l'Accordo con il Marocco in via di ratifica, che prevede tra l'altro l'apertura del mercato dello Stato nordafricano ai vettori europei, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in discussione.

Pag. XXI

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Osservato che l'Accordo in discussione produrrà effetti positivi per le compagnie europee, liberalizzando il mercato e aprendo nuove rotte e collegamenti, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2542.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo e norme di adeguamento dell'ordinamento interno (A.C. 2411-A).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

MICHAELA BIANCOFIORE (PdL), Relatore per la III Commissione. Illustra i contenuti della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, soffermandosi sulle particolari tutele apprestate in sede internazionale per prevenire che tale patrimonio venga saccheggiato o distrutto. Auspica quindi la celere ratifica della Convenzione in titolo, di cui sottolinea l'urgenza nell'imminenza della periodica riunione della Conferenza delle Parti.

ELENA CENTEMERO (PdL), Relatore per la VII Commissione. Ricorda che la Convenzione, di cui evidenzia gli aspetti più qualificanti, colma le lacune della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, garantendo la tutela dei beni culturali sommersi non rientranti nelle giurisdizioni degli Stati costieri.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.

(Esame degli articoli)

FURIO COLOMBO (PD). Osserva che la distanza di ventiquattro miglia marine dalla linea di base del mare territoriale italiano ai fini della delimitazione dello spazio di tutela nazionale del patrimonio culturale subacqueo appare assolutamente non congrua.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 12, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

ALESSANDRO MARAN (PD). Nel condividere gli obiettivi della Convenzione in esame, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, esprime un giudizio critico sull'intervento svolto dal deputato Colombo.

ENRICO PIANETTA (PdL) e ERICA RIVOLTA (LNP). Dichiarano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sul disegno di legge di ratifica in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2411-A.

Pag. XXII

Discussione del progetto di legge di ratifica S. 816-848-1594: Convenzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, nonché norme di adeguamento interno e modifiche al codice penale e al codice di procedura penale (approvato, in un testo unificato, dal Senato) (A.C. 2551 ed abbinata).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Vicepresidente della III Commissione. In sostituzione del relatore per la III Commissione, illustra i punti più qualificanti della Convenzione in titolo, soffermandosi in particolare sull'importante azione di contrasto al fenomeno della corruzione, che costituisce un freno per tutte le politiche di sviluppo.

ROBERTO CASSINELLI (PdL), Relatore per la II Commissione. Illustra i contenuti della Convenzione in esame per le parti riconducibili alla competenza della Commissione giustizia, con particolare riferimento alle modifiche ai codici penale e di procedura penale derivanti dall'approvazione del disegno di legge di ratifica in discussione.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Sottolineata la gravità dei fenomeni di corruzione, in relazione ai quali segnala la necessità di non abbassare la soglia di attenzione, obiettivo che da sempre il suo gruppo, contrariamente all'attuale maggioranza, è impegnato a perseguire, richiama gli aspetti più qualificanti della Convenzione dell'ONU contro la corruzione, evidenziando le numerose contraddizioni tra tale Accordo ed i provvedimenti varati in Italia dal centrodestra che, a suo avviso, perseguono finalità esattamente opposte.

FRANCESCO TEMPESTINI (PD). Richiamata la principale finalità che le Nazioni Unite perseguono attraverso le Convenzioni contro la corruzione, che costituisce il maggior ostacolo allo sviluppo, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.

Sull'ordine dei lavori.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Segnala gli ottimi risultati conseguiti dall'atleta veneziana Federica Pellegrini nei campionati mondiali di nuoto in corso a Roma.

FURIO COLOMBO (PD). Precisa che l'atleta Federica Pellegrini è italiana prima che veneziana.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Giudica inopportuno l'intervento del deputato Colombo.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Prende atto che i relatori rinunziano alla replica.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Auspica la sollecita approvazione del disegno di legge di ratifica in esame.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 9, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul Pag. XXIIIdisegno di legge di ratifica in esame, che rappresenta un importante strumento di lotta alla corruzione.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, auspicando che questioni di tale importanza non vengano più discusse al termine dei lavori prima della pausa estiva dell'Assemblea.

ENRICO PIANETTA (PdL). Nel condividere le finalità della Convenzione in titolo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il progetto di legge di ratifica n. 2551.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge.

Approvazioni in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la I Commissione ha approvato, in sede legislativa, il progetto di legge n. 2258, recante distacco dei comuni di Busnago, Caponago, Cornate d'Adda, Lentate sul Seveso e Roncello dalla provincia di Milano e loro aggregazione alla provincia di Monza e della Brianza, ai sensi dell'articolo 133, primo comma, della Costituzione, con conseguente assorbimento dell'abbinata proposta di legge.
Comunica inoltre che nella riunione odierna la IV Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposta di legge n. 141-1444-2357, recante disposizioni per l'ammissione dei soggetti fabici nelle Forze armate e di polizia.
Comunica infine che nella riunione odierna la VII Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 2500, recante concessione di un contributo in favore della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea - CDEC - organizzazione non lucrativa di utilità sociale.

Modifica del calendario dei lavori dell'Assemblea e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea ed il conseguente aggiornamento del programma predisposti a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 116).

Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Stigmatizzata la scarsa partecipazione dei deputati della maggioranza alla votazione finale sul Documento di programmazione economico-finanziaria, richiama i dati che confermano la netta prevalenza in termini quantitativi dei disegni di legge governativi rispetto alle proposte di legge di iniziativa parlamentare nella legislatura in corso, sottolineando, altresì, l'opportunità di avviare una riflessione su una riforma complessiva del Regolamento della Camera, segnatamente con riferimento ai rapporti tra Parlamento e Governo.

SOUAD SBAI (PdL). Nel denunciare di essere stata oggetto, attraverso Internet, di minacce di morte da parte di una cellula di estremisti islamici, in relazione alle quali auspica un immediato intervento del Governo, ricorda di aver presentato una proposta di legge volta ad evitare il radicamento nel nostro Paese di tali associazioni di stampo terroristico.

PRESIDENTE. Esprime solidarietà al deputato Sbai.

FRANCO NARDUCCI (PD). Chiede alla Presidenza della Camera di sollecitare il Governo affinché sia rispettato l'impegno Pag. XXIVsancito in un ordine del giorno a prorogare il termine ultimo per il rimborso degli azionisti Alitalia, fissato al 31 agosto prossimo.

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL). Sollecita la risposta ad atti di sindacato ispettivo da lui presentati.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel replicare alle considerazioni svolte dal deputato Volontè, ritiene che il ricorso allo strumento della decretazione d'urgenza sia giustificato alla luce delle varie emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare; conviene quindi sull'opportunità di pervenire ad una riforma regolamentare ampiamente condivisa e di garantire un'adeguata pubblicità dei dati relativi all'attività della Camera dei deputati, che non si limiti alla produzione legislativa.

PRESIDENTE. Ricorda che i dati relativi all'attività parlamentare sono fruibili nel sito Internet della Camera.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Volontè circa la necessità di regolamentare il ruolo e la funzione del Governo in rapporto alle prerogative del Parlamento, anche alla luce del reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza e alla posizione della questione di fiducia, osserva che la maggioranza non appare in grado di garantire autonomamente la sussistenza del numero legale in occasione delle votazioni finali dei disegni di legge di conversione.

PRESIDENTE. Esprime l'auspicio che si pervenga ad una riforma regolamentare che, oltre a garantire una migliore funzionalità dei lavori della Camera, assicuri una definizione più precisa, puntuale e corretta del rapporto tra l'iniziativa legislativa del Governo e quella del Parlamento.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 30 luglio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 122).

La seduta termina alle 19,35.