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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 259 di mercoledì 16 dicembre 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10,50.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantasette.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1790: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010) (approvato dal Senato) (A.C. 2936-A).

Nella seduta del 15 dicembre 2009 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo 2, nel testo della Commissione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Ritiene insussistenti le motivazioni addotte dalla maggioranza a sostegno della questione di fiducia, che di fatto è stata posta già nel corso dell'iter in sede referente con il maxiemendamento del relatore. Giudica positivamente il nuovo sistema di finanziamento previsto per le autonomie speciali, esprimendo invece perplessità sull'avvio della procedura di gara relativamente al tratto autostradale A22. Dichiara quindi che la sua componente politica non voterà la fiducia al Governo, manifestando peraltro disponibilità ad astenersi nella votazione finale del disegno di legge finanziaria ove l'Esecutivo fornisca opportuni chiarimenti sulla gestione delle concessioni autostradali.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-MAIE). Nel condividere le considerazioni del Presidente della Camera circa la decisione del Governo di porre la questione di fiducia, evidenzia l'inadeguatezza della manovra economica varata dal centrodestra, che, in particolare, non ritiene sia idonea a garantire al Paese lo sviluppo economico ed il sostegno alle fasce più deboli della popolazione in una difficile fase congiunturale. Dichiara quindi che i deputati liberaldemocratici negheranno la fiducia all'Esecutivo.

MARIO BACCINI (Misto-RRP). Nel considerare il voto di fiducia l'espressione più alta, in una democrazia parlamentare come la nostra, del diritto-dovere del Governo di rispettare gli impegni assunti con gli elettori, in particolare sui documenti di bilancio che incidono sull'economia sociale e politica del Paese, dichiara che la sua componente politica voterà la fiducia al Governo.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Evidenziata l'assenza, nella manovra economica, di misure in favore del Mezzogiorno, contrariamente a quanto promesso dall'Esecutivo, segnala, in particolare, la contraddittoria politica attuata dal Governo in materia di incentivi al comparto automobilistico a fronte della crisi di numerosi centri produttivi situati nelle regioni meridionali. Lamentate quindi le deleterie misure varate dall'Esecutivo per il settore creditizio, che favoriscono le regioni del Nord incrementando il già Pag. VIconsistente divario tra le diverse aree del Paese, auspica un'inversione di rotta ed un rinnovato impegno a sostegno del Meridione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Espresso un giudizio negativo su un disegno di legge finanziaria che non reca misure a sostegno, tra l'altro, delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese in difficoltà e degli enti locali, osserva che la manovra economica varata dal Governo, anche attraverso le norme relative allo scudo fiscale, prevede vantaggi per gli evasori fiscali, gli speculatori finanziari e i corruttori di funzionari pubblici. Conferma quindi l'orientamento nettamente contrario del suo gruppo all'operato di un Esecutivo che si occupa unicamente degli affari del Presidente del Consiglio e tutela i poteri forti dell'economia del Paese.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Manifestato profondo disagio per il non condivisibile inasprimento del dibattito politico, rivolge al Presidente del Consiglio l'appello a dar voce agli esponenti più moderati della maggioranza. Richiamato quindi l'atteggiamento responsabile assunto dal proprio gruppo, che ha sempre seguito la linea del dialogo, esprime un convinto apprezzamento per l'invito ad abbassare i toni rivolto dal Presidente della Repubblica a tutte le forze politiche. Stigmatizzato inoltre il ricorso alla questione di fiducia, pur dinanzi ad un atteggiamento non ostruzionistico delle opposizioni, condivide in tal senso le considerazioni svolte dal Presidente della Camera. Rilevata infine l'assenza nella politica economica della maggioranza di risposte efficaci alle problematiche del Paese, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

MASSIMO BITONCI (LNP). Nel ringraziare preliminarmente il presidente della V Commissione e tutti colori che hanno fattivamente contribuito all'iter del disegno di legge finanziaria, esprime un giudizio positivo sulla manovra economica varata dal Governo, peraltro in una fase di grave crisi internazionale. Sottolineata quindi la necessità di tenere sotto controllo i conti pubblici, ricorda le misure maggiormente caratterizzanti i documenti di bilancio, definite con il proficuo contributo della propria parte politica, finalizzate a sostenere le famiglie, i lavoratori in difficoltà e le piccole imprese, anche del settore agricolo. Nel rilevare, infine, l'opportunità, di varare riforme essenziali per il Paese, segnatamente in materia di federalismo fiscale, dichiara che il suo gruppo voterà con convinzione la fiducia al Governo.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Evidenzia che il ricorso per l'ennesima volta alla questione di fiducia lascia trasparire l'intenzione dell'Esecutivo di svilire le prerogative del Parlamento, anche dinanzi ad un atteggiamento non ostruzionistico del Partito Democratico, che ha responsabilmente proposto una serie di disposizioni, puntualmente bocciate dal Governo, volte a fronteggiare la situazione di difficoltà del Paese, in particolare per le famiglie, i lavoratori e le imprese. Sottolineata quindi l'assenza nella manovra economica di numerose misure promesse dall'Esecutivo, quali tra l'altro, la riduzione del prelievo fiscale, stigmatizza i toni aspri usati da taluni esponenti del centrodestra nell'immediatezza del recente episodio di cui è stato vittima il Presidente del Consiglio. Ribadita quindi la disponibilità della sua parte politica a rivedere i Regolamenti parlamentari purché sia rispettata la sovranità delle Camere, condivide il giusto richiamo formulato ieri dal Presidente Fini, di cui evidenzia il carattere anche politico, indicativo di un malessere interno alla maggioranza, sempre più vicina ad una crisi politica non dichiarata, sulla quale invita a fare chiarezza nell'interesse del Paese.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Giudicati non convincenti alcuni rilievi critici formulati dall'opposizione sulla situazione economica del Paese, richiama i dati che confermano il corretto operato del Governo in una condizione di forte debito pubblico, come il tasso di disoccupazione Pag. VIIinferiore all'1 per cento rispetto alla media dei Paesi dell'OCSE. Sottolineata quindi la rilevanza del disegno di legge finanziaria, volto a garantire, tra l'altro l'aumento della competitività delle imprese e il sostegno all'occupazione e alle famiglie, ritiene che il ricorso alla questione di fiducia sia ampiamente giustificato, oltre che coerente con il vincolo costituzionale che lega il Parlamento e il Governo. Nell'invitare infine l'Esecutivo a varare in tempi brevi riforme essenziali per il rilancio del Paese, stigmatizza la campagna di odio avviata da alcuni organi di stampa, auspicando, al contrario, l'instaurarsi di un clima politico più sereno.

PRESIDENTE. Indice la votazione per appello nominale sull'articolo 2 del disegno di legge finanziaria, nel testo della Commissione, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.

(Segue la chiama).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

(Si riprende la chiama).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE INDI DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti 580
Votanti 578
Astenuti 2
Maggioranza 290
Hanno risposto 307
Hanno risposto no 271

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15,40.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantacinque.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati BASILIO CATANOSO (PdL), IGNAZIO ABRIGNANI (PdL) e AMEDEO LABOCCETTA (PdL).

Si riprende la discussione.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili gli ordini del giorno Vitali n. 18, Migliori n. 21, Antonione n. 46, Patarino n. 63, Antonino Foti n. 71, Ruggeri n. 128, Dionisi n. 146, Sereni n. 163, Porta n. 216, Bucchino n. 217, Zunino n. 219 e Rondini n. 235.

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Mazzuca n.1, Fedriga n. 3, Landolfi n. 4, Bernardo n. 10, Milanese n. 11, Cazzola n. 13, Del Tenno n. 14, Contento n. 15, Della Vedova n. 16, Zacchera n. 17, Garagnani n. 18, Jannone n. 20, Porcu n. 22, Osvaldo Napoli n. 23, Fedi n. 28, Di Biagio n. 34, Giancarlo Giorgetti n. 40, Minardo n. 42, Bocciardo Pag. VIIIn. 44, Federico Testa n. 45, Alessandri n. 50, Rainieri n. 51, Lanzarin n. 52, Caparini n. 54, Reguzzoni n. 57, Vanalli n. 59, Ghiglia n. 68, Angeli n. 70, Berardi n. 72, Di Pietro n. 76, Donadi n. 78, Di Giuseppe n. 82, Porcino n. 84 (limitatamente al dispositivo), Borghesi n. 87 (limitatamente al dispositivo, purché riformulato), Mura n. 95 (limitatamente al dispositivo, purché riformulato), Razzi n. 96 (limitatamente al dispositivo, purché riformulato), Messina n. 98 (limitatamente al dispositivo, purché riformulato), Belcastro n. 105, Maurizio Turco n. 111, Quartiani n. 115, Strizzolo n. 117, Leone n. 120, Frassinetti n. 121, Rao n. 123, Vietti n. 126, Tassone n. 129, Anna Teresa Formisano n. 141, De Angelis n. 147, Cuomo n. 155, Motta n. 158, Realacci n. 181, Mariani n. 183, Schirru n. 189, Holzmann n. 208, Corsaro n. 223, Mario Pepe (Pdl) n. 224, Gioacchino Alfano n. 240, Ciriello n. 241, Pagano n. 242, Braga n. 248, Cosenza n. 250 e Mazzoni n. 261.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Bocchino n. 5, Proietti Cosimi n. 6, Mario Pepe (PD) n. 7, Paglia n. 8, Fogliato n. 12, Vignali n. 24, Divella n. 25, Biava n. 26, Catanoso n. 27, Carlucci n. 29, Di Virgilio n. 30, Franzoso n. 32, Gottardo n. 33, Germanà n. 35, D'Amico n. 39, Taglialatela n. 41, Nastri n. 43, Stradella n. 47, Armosino n. 48, Crosio n. 49, Negro n. 53, Volpi n. 55, Marchioni n. 56, Dal Lago n. 58, Gibiino n. 64, Granata n. 65, Garofalo n. 67, Picchi n. 69, Lorenzin n. 73, Scandroglio n. 75, Fugatti n. 77, Evangelisti n. 79, Rota n. 83, Zazzera n. 88, Scilipoti n. 90, Piffari n. 91, Aniello Formisano n. 93, La Loggia n. 101, De Camillis n. 102, Commercio n. 103, Iannaccone n. 104, Milo n. 107, Lombardo n. 110, Mancuso n. 112, Villecco Calipari n. 114, Cirielli n. 118, Ceccuzzi n. 119, Ruvolo n. 125, Ciccanti n. 130, Ria n. 131, Capitanio Santolini n. 132, Mantini n. 133, Volontè n. 134, Galletti n. 138, Buttiglione n. 139, Ciocchetti n. 140, Brandolini n. 148, Cenni n. 149, Dal Moro n. 152, Trappolino n. 153, Zucchi n. 154, Marrocu n. 159, Sani n. 160, Causi n. 162, De Micheli n. 166, Ventura n. 169, D'Antoni n. 170, Tenaglia n. 173, Ginoble n. 174, D'Incecco n. 175, Baretta n. 176, Rossa n. 179, Martella n. 184, Oliverio n. 186, Melis n. 190, Levi n. 191, De Biasi n. 192, Coscia n. 195, Nicolais n. 196, De Torre n. 197, Bachelet n. 198, Ginefra n. 200, Velo n. 201, Meta n. 202, Melandri n. 203, Verini n. 204, Ascierto n. 206, Maran n. 207, Murer n. 214, Pedoto n. 215, Aprea n. 220, Romele n. 221, Marinello n. 222, Fallica n. 225, Lulli n. 226, Froner n. 227, Fadda n. 228, Mastromauro n. 230, Sanga n. 231, Baccini n. 233, Grimoldi n. 234, Laura Molteni n. 236, Comaroli n. 237, Polledri n. 238, Rivolta n. 239, Nannicini n. 243, Antonino Russo n. 244, Torrisi n. 245, Cardinale n. 249, Codurelli n. 251, Rubinato n. 252, Graziano n. 253, Peluffo n. 254, Benamati n. 255, Portas n. 256 e Garavini n. 258.
Accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Ventucci n. 2, Palumbo n. 9, De Nichilo Rizzoli n. 31, Lovelli n. 36, Boffa n. 37, Fiano n. 38, Lo Presti n. 62, Mazzocchi n. 66, Piso n. 74, Monai n. 80, Cimadoro n. 81, Di Stanislao n. 89, Palagiano n. 92, Favia n. 94, Cambursano n. 97, Leoluca Orlando n. 99, Fontanelli n. 100, Latteri n. 106, Lo Monte n. 108, Sardelli n. 109, Rosato n. 113, Barani n. 116, Zeller n. 122, Drago n. 124, Compagnon n. 127, Poli n. 135, Delfino n. 136, Naro n. 142, Libè n. 143, Mondello n. 144, Mereu n. 145, Fiorio n. 150, Servodio n. 151, Agostini n. 161, Genovese n. 168, Lolli n. 172, Viola n. 178, Siragusa n. 180, Bratti n. 185, Esposito n. 187, Pes n. 193, Fogliardi n. 205, Binetti n. 209, Livia Turco n. 210, Lenzi n. 212, Bossa n. 213, Tullo n. 218, Forcolin n. 232, Narducci n. 246, Andrea Orlando n. 259 e Damiano n. 260.
Accoglie come raccomandazione, purché riformulati, gli ordini del giorno Brugger n. 60, Nicco n. 61 e Marco Carra n.156.
Non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.

Intervengono il deputato MARIO LOVELLI (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, Pag. IXche accetta l'ordine del giorno Lovelli n. 36, purché riformulato; intervengono altresì i deputati EMANUELE FIANO (PD), GIANNI MANCUSO (PdL) e ALDO DI BIAGIO (PdL), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Fugatti n. 77; intervengono inoltre il deputato CARLO MONAI (IdV), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Monai n. 80, purché riformulato, nonché i deputati GIANFRANCO CONTE (PdL) e GABRIELE CIMADORO (IdV).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cimadoro n. 81.

Interviene il deputato FRANCESCO BARBATO (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Barbato n. 86.

Intervengono il deputato AUGUSTO DI STANISLAO (IdV), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Di Stanislao n.89, purché riformulato, i deputati SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 91, e DAVID FAVIA (IdV), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Favia n. 94, nonché il deputato IGNAZIO MESSINA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Messina n. 98.

Interviene il deputato PAOLO FONTANELLI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Fontanelli n. 100.

Intervengono il deputato ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO ed il deputato GIUSEPPE FALLICA (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Commercio n. 103.

Intervengono il deputato ETTORE ROSATO (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Rosato n. 113, nonché i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV), ANGELO COMPAGNON (UdC), DAVID FAVIA (IdV), MARCELLO DE ANGELIS (PdL), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), ELISABETTA RAMPI (PD), ANTONIO RUGGHIA (PD) e FRANCESCO BOSI (UdC).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono altresì il deputato ANTONIO RUGGHIA (PD), che non accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Villecco Calipari n. 114, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Villecco Calipari n. 114.

Intervengono il deputato LUCIO BARANI (PdL), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Barani n. 116, ed il deputato KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Intervengono successivamente il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta gli ordini del giorno Zeller n. 122 e Compagnon n. 127, purché riformulati, nonché i deputati GIANCLAUDIO BRESSA (PD), Pag. XGABRIELE CIMADORO (IdV) e ANGELO COMPAGNON (UdC). Intervengono inoltre i deputati PIERLUIGI MANTINI (UdC), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 133, e TERESIO DELFINO (UdC), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Delfino n. 136, purché riformulato, nonché i deputati ROBERTO OCCHIUTO (UdC) e ANGELO CAPODICASA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Occhiuto n. 137.

Intervengono i deputati ANGELO COMPAGNON (UdC) e MAURO LIBÈ (UdC), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Libè n. 143, e i deputati SANDRO BRANDOLINI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 148, e ANGELO ZUCCHI (PD). Interviene altresì il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accoglie come raccomandazione il primo capoverso del dispositivo dell'ordine del giorno Zucchi n. 154, del quale accetta il secondo capoverso del dispositivo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lusetti n. 157.

ANGELO CERA (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che alcune forme di protesta in atto da parte di rappresentanti del settore agricolo sono conseguenza delle non condivisibili scelte compiute dal Governo nell'ambito del disegno di legge finanziaria.

Intervengono i deputati MARCO CAUSI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 162, e LINO DUILIO (PD), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Duilio n. 164; intervengono altresì il deputato ROBERTO MORASSUT (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Morassut n. 167.

Sull'ordine dei lavori.

EMANUELE FIANO (PD). Chiede, a nome del suo gruppo, che il Governo riferisca alla Camera sul rinvenimento di un ordigno esplosivo presso l'Università Bocconi di Milano.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Fiano.

Si riprende la discussione.

Intervengono il deputato SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno D'Antoni n. 170, nonché, purché riformulato, l'ordine del giorno Boccia n. 171. Intervengono altresì i deputati GIOVANNI LOLLI (PD), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Lolli n. 172, purché riformulato, e i deputati MARCELLO DE ANGELIS (PdL) e DONATELLA FERRANTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Ferranti n. 177 (non accettato dal Governo).

Intervengono il deputato RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Viola n. 178, nonché il deputato SABINA ROSSA (PD), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Bocci n. 182, e il deputato ROSA DE PASQUALE (PD). Intervengono, quindi, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Ghizzoni n. 194, e il deputato MARIA COSCIA (PD), Pag. XIche accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 195.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Picierno n. 199.

Intervengono i deputati SILVIA VELO (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 201, MICHELE POMPEO META (PD) che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 202, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Meta n. 202, ulteriormente riformulato, e il deputato MICHELE POMPEO META (PD), che non accetta l'ulteriore riformulazione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Meta n. 202 (non accettato dal Governo).

Intervengono il deputato GIOVANNA MELANDRI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 203, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta il medesimo documento di indirizzo, il deputato WALTER VERINI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 204, il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, il deputato GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD) ed ancora il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Fogliardi n. 205, purché riformulato. Intervengono altresì il deputato ALESSANDRO MARAN (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 207, ed il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta il medesimo documento di indirizzo.

Intervengono successivamente il deputato PAOLA BINETTI (PD), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta gli ordini del giorno precedentemente accolti come raccomandazione, nonché il deputato ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD). Interviene nuovamente il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Miotto n. 211.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che l'intervenuto mutamento del parere del Governo sui restanti ordini del giorno, per quanto apprezzabile, si riveli in realtà discriminatorio in relazione ai documenti di indirizzo precedentemente trattati.

Intervengono i deputati ANGELO CAPODICASA (PD) e LUDOVICO VICO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Vico n. 229.

Intervengono i deputati ROLANDO NANNICINI (PD) e WALTER TOCCI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Tocci n. 247.

Intervengono il deputato MASSIMO VANNUCCI (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Vannucci n. 257, ulteriormente riformulato. Intervengono altresì il deputato LAURA GARAVINI (PD) e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che accetta l'ordine del giorno Capodicasa n. 165, purché riformulato, non accetta l'ordine del giorno Gatti n. 188 ed accetta l'ordine del giorno Verini n. 204, precedentemente accantonati.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Capodicasa n. 165.

Intervengono i deputati MARIA GRAZIA GATTI (PD), ERMETE REALACCI (PD), FRANCESCO SAVERIO ROMANO (UdC), GIULIANO CAZZOLA (PdL) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze LUIGI CASERO, che Pag. XIIaccetta l'ordine del giorno Gatti n. 188, purché riformulato, ed il deputato MARIA GRAZIA GATTI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 188.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV), FRANCO NARDUCCI (PD) e GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD).

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 17 dicembre 2009, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 83).

La seduta termina alle 19,50.