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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 263 di lunedì 11 gennaio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 9 dicembre 2009.

I deputati in missione sono quarantasei.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 3097, di conversione del decreto-legge n. 1 del 2010, recante disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni riunite III e IV in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

Sull'ordine dei lavori.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Chiede che il Governo riferisca sollecitamente alla Camera sui gravi episodi avvenuti nei giorni scorsi a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di Sede con il Network internazionale di Centri per l'Astrofisica Relativistica in Pescara-ICRANET (A.C. 2815-A).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Illustra il contenuto dell'Accordo in discussione, volto a qualificare l'ICRANET, network internazionale preposto alla promozione della cooperazione scientifica internazionale e all'effettuazione di ricerche nel campo dell'astrofisica relativistica. Nel ritenere, quindi, che la presenza del predetto centro di eccellenza nel nostro Paese possa essere catalizzatore di sviluppo per l'intera area centro-adriatica, ricorda l'emendamento a sua firma approvato nel corso dell'iter in sede referente, al fine di recepire il parere espresso dalla V Commissione, auspicando altresì la sollecita ratifica dell'Accordo in esame.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel ritenere che l'Accordo in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, rappresenti un passo importante per la ricerca mondiale e possa contribuire al complessivo sviluppo dell'area centro-adriatica del Paese, sottolinea la rilevanza del contenuto dell'articolo 3, relativo alla messa a disposizione Pag. IVa titolo di comodato gratuito, da parte del comune di Pescara, dell'immobile sede del network ICRANET.

FABIO PORTA (PD). Richiamati gli aspetti salienti dell'Accordo in discussione, volto a qualificare un'istituzione scientifica internazionale riconosciuta come struttura di eccellenza nel campo dell'astrofisica relativistica, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla sollecita approvazione del relativo disegno di legge di ratifica. Sottolineata quindi la necessità di sostenere adeguatamente la ricerca, lamenta l'inadeguatezza delle risorse destinate alla ratifica di trattati internazionali, invitando peraltro il Governo ad un rifinanziamento del fondo relativo alla lotta contro la desertificazione dei Paesi africani.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore rinunzia alla replica.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Nel ringraziare il relatore e i deputati intervenuti, ritiene che l'Accordo in discussione, del quale sottolinea la rilevanza, costituisca un traguardo utile per il prestigio internazionale del nostro Paese e dell'intera comunità scientifica.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Bernardini n. 1-00288 e Vietti n. 1-00240: Situazione del sistema carcerario italiano.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Di Stanislao n. 1-00301, Franceschini n. 1-00302 e Vitali n. 1-00309, che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Avverte altresì che la mozione Vietti n. 1-00240 è stata riformulata dai presentatori.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

RITA BERNARDINI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00288, richiamando i dati che confermano l'inadeguatezza delle strutture carcerarie e lo stato di sofferenza in cui versa l'intero comparto giustizia. Sottolineata, quindi, la necessità di adottare un ampio e definitivo provvedimento di indulto, anche al fine di ridurre l'insostenibile sovraffollamento degli istituti penitenziari, ritiene che l'articolo 41-bis della legge n. 354 del 1975 si collochi ai limiti del dettato costituzionale, reputando tale regime detentivo speciale contrastante con le finalità rieducative che sempre debbono accompagnare lo stato di reclusione personale.

ROBERTO RAO (UdC). Illustra la mozione Vietti n. 1-00240 (Nuova formulazione), che affronta una importante tematica espressione del grado di umanità e di civiltà della Nazione e sulla quale auspica un'ampia convergenza da parte delle forze politiche. Evidenziata, quindi, l'inaccettabile situazione di sovraffollamento delle carceri, di inadeguatezza delle risorse economiche destinate al comparto carcerario nonché di assenza di idonee strutture per l'accoglienza di minori figli di detenute, ritiene che il piano carcerario varato dal Governo sia nell'attuale contingenza assolutamente irrealizzabile. Chiede, pertanto, che l'Esecutivo adotti una politica carceraria tendente a contenere il sovraffollamento, a predisporre un nuovo piano carceri nonché a stipulare eventuali accordi internazionali per far scontare ai detenuti stranieri le pene nei rispettivi Paesi di appartenenza.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00301, con la quale si intende impegnare l'Esecutivo a dare Pag. Vuna risposta urgente e concreta alla situazione sempre più emergenziale delle carceri italiane, determinata, in particolare, da una condizione di sovraffollamento, da strutture assolutamente fatiscenti e dalla carenza dell'organico del Corpo di polizia penitenziaria. Sottolineata, peraltro, l'esigenza dettata dalla creazione di uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, a seguito del trattato adottato dall'Unione europea, che richiede necessariamente un coordinamento dei sistemi giuridico-penali dei Paesi membri, ritiene indispensabile che il Governo proceda, tra l'altro, all'attivazione di seri e proficui percorsi di rieducazione attraverso le figure degli educatori penitenziari, anche prevedendo lo stanziamento dei necessari fondi, e alla convocazione dei sindacati di polizia penitenziaria, al fine di avviare un confronto costruttivo sulle problematiche delle carceri. Auspica, infine, che Esecutivo e Parlamento possano, con gli strumenti previsti, porre rimedio ad una situazione drammatica, che appare ormai compromessa.

DONATELLA FERRANTI (PD). Illustra la mozione Franceschini n. 1-00302, rilevando l'endemica situazione di grave sovraffollamento delle carceri, che reputa conseguente all'eccessiva estensione, operata dal Governo, dell'area dell'illecito penale, e che vede il sensibile coinvolgimento di cittadini extracomunitari e di soggetti appartenenti alle fasce sociali più deboli. Stigmatizzata altresì l'inadeguatezza delle risorse stanziate per l'efficiente funzionamento dei servizi penitenziari in vista di una effettiva rieducazione del condannato, sottolinea la necessità, tra l'altro, di ampliare e sostenere il sistema delle misure alternative e sostitutive delle pene detentive, di porre in essere una efficiente politica edilizia in materia e di depenalizzare i comportamenti di più scarso disvalore sociale, come previsto dal dispositivo della mozione Franceschini n. 1-00302, auspicando un fattivo impegno del Governo in tal senso.

LUIGI VITALI (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00309, giudicando complessivamente condivisibile il contenuto dei restanti atti di indirizzo presentati sul gravissimo problema della situazione emergenziale delle carceri italiane. Ricordati i meriti dei Governi Berlusconi in materia, ritiene indispensabile il rafforzamento delle misure alternative alla detenzione, considerata, peraltro, l'ingente presenza di extracomunitari e di tossicodipendenti nelle strutture penitenziarie, nonché l'adozione di misure di depenalizzazione dei reati, anche a fronte delle lungaggini processuali. Nel ritenere che la soluzione del sovraffollamento delle carceri non possa essere delegata a provvedimenti di clemenza, auspica che il Governo assuma tutte le necessarie iniziative volte ad attivare una complessiva riorganizzazione del sistema penitenziario.

GUIDO MELIS (PD). Richiamata l'estrema inadeguatezza delle strutture carcerarie italiane, ulteriormente aggravata dai recenti tagli apportati alle risorse destinate al comparto giustizia, ritiene, tra l'altro, che l'elevato numero dei suicidi in carcere sia dovuto anche alle difficili condizioni di vita dei detenuti, soprattutto quelli in attesa di giudizio, che a suo avviso non saranno migliorate dall'insufficiente piano carceri ipotizzato dall'Esecutivo. Denuncia quindi taluni episodi di maltrattamento di cittadini, in particolare stranieri, ospiti di strutture penitenziarie ed auspica per la soluzione del problema una concreta politica di depenalizzazione e la realizzazione di misure alternative alla detenzione.

PIETRO TIDEI (PD). Nel richiamare la drammatica situazione del sistema penitenziario italiano, atteso l'insostenibile sovraffollamento degli istituti che ostacola un proficuo contatto dei detenuti con gli operatori penitenziari, sottolinea la mancanza di risorse destinate al piano carceri annunciato dall'Esecutivo. Evidenziato, quindi, l'aumentato numero di suicidi verificatisi nelle carceri italiane, invita il Governo ad attuare una seria politica di depenalizzazione, nonché a verificare l'adeguatezza del personale di polizia penitenziaria, Pag. VIprocedendo altresì ad una più generale riforma del sistema giudiziario.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nell'evidenziare che la problematica del sovraffollamento delle carceri italiane cela anche altre questioni come l'eccessivo ricorso allo strumento della custodia cautelare, l'elevato numero dei cittadini stranieri e di tossicodipendenti ivi detenuti, l'eccessiva durata dei processi, nonché le inadeguate condizioni sanitarie, manifesta convinto apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Ministro Alfano, sottolineata anche dal Capo dello Stato nel suo discorso di fine anno, nell'affrontare tali importanti tematiche. Esprime quindi condivisione per i contenuti della mozione Vitali n. 1-00309, che a suo avviso fornisce concrete risposte all'esigenza di coniugare la funzione riabilitativa con quella sanzionatoria, come si addice ad un moderno e civile sistema penitenziario di uno Stato democratico.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione della mozione Ghiglia n. 1-00269: Iniziative per la riduzione delle emissioni di gas-serra, con particolare riferimento allo sviluppo delle reti di ricarica dei veicoli elettrici sul territorio nazionale.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Piffari n. 1-00303 e Libè n. 1-00306, che vertendo su materia analoga a quella trattata dalla mozione all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Avverte altresì che la mozione Ghiglia n. 1-00269 è stata riformulata dai presentatori.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00269 (Nuova formulazione), della quale auspica l'approvazione, ricordando che il traffico automobilistico, anche a causa della scarsa efficienza del trasporto pubblico locale, costituisce una delle più gravi cause di inquinamento ambientale. Rilevato, quindi, che i veicoli elettrici a batteria sono una soluzione tecnicamente disponibile in grado di garantire notevoli riduzioni delle emissioni di polveri sottili nell'ambiente, sottolinea la necessità di un sistema infrastrutturale di ricarica dei suddetti veicoli, da realizzare con un'azione coordinata e sinergica tra Stato, enti locali ed industrie produttrici.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00303, richiamando i dati relativi all'incremento delle emissioni nocive derivanti dal trasporto privato tramite veicoli a motore che, in assenza di misure adeguate, comprometterà il raggiungimento dell'obiettivo della tutela dell'ambiente e della riduzione significativa dell'inquinamento atmosferico entro il 2020. Evidenziata quindi l'elevata pericolosità per la salute delle cosiddette polveri sottili, responsabili dell'allarmante incremento di patologie, non solo respiratorie, riguardanti in particolare giovani e giovanissimi, sottolinea l'esigenza di una nuova politica della mobilità alternativa che, attraverso l'incremento delle risorse destinate al Fondo per la mobilità sostenibile, incentivi il trasporto pubblico e l'adozione di veicoli a basso impatto ambientale, quali ad esempio le auto a trazione elettrica o le biciclette a pedalata assistita. A tal fine, sollecita il Governo ad adottare iniziative volte alla realizzazione di un'idonea rete infrastrutturale per la ricarica o il rifornimento di tali veicoli a basse emissioni nocive.

Pag. VII

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra la sua mozione n. 1-00306, auspicando l'attuazione da parte dell'Esecutivo degli impegni indicati nei condivisibili atti di indirizzo presentati in materia volti alla riduzione delle emissioni di gas serra. Ritiene peraltro indispensabile attivare gli strumenti più opportuni e prevedere un adeguato sostegno finanziario per la ricerca e lo sviluppo di nuove forme di alimentazione dei mezzi pubblici.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Nel manifestare rammarico per gli esiti non soddisfacenti della recente Conferenza di Copenaghen, della quale richiama le principali criticità ed i risultati raggiunti, sottolinea la necessità di maggiori investimenti e di un più proficuo sforzo produttivo nel Paese finalizzati alla promozione dello sviluppo sostenibile, all'efficientamento energetico, alla prevenzione del rischio idrogeologico ed alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Auspica quindi un fattivo impegno in tal senso da parte del Governo, precisando che la propria parte politica si attiverà per il mantenimento degli impegni eventualmente assunti. Giudicati inoltre sostanzialmente condivisibili i contenuti della mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione), preannunzia a nome del suo gruppo la presentazione di un ulteriore documento di indirizzo, auspicando il raggiungimento di un'ampia convergenza tra le forze politiche che consenta l'approvazione di un testo unitario.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Nel ritenere preoccupante il dato relativo al considerevole aumento del numero dei mezzi privati circolanti e di incidenti stradali, giudica indispensabile la realizzazione di un serio piano di infrastrutture volto ad assicurare il riequilibrio delle modalità di trasporto, segnatamente a favore di quello ferroviario. Manifesta comunque disponibilità ad esprimere un orientamento favorevole alla mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione), a condizione che gli impegni in essa sanciti siano collegati a un piano di valutazione strategica di compatibilità con la diffusione delle fonti di energia rinnovabile.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Discussione delle mozioni Iannaccone n. 1-00265 e D'Antoni n. 1-00300: Iniziative per favorire l'occupazione nel Mezzogiorno.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Leoluca Orlando n. 1-00304, Moffa n. 1-00305, Pezzotta n. 1-00307 e Barbato n. 1-00308, che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua mozione n. 1-00265, rilevando come il potenziamento delle politiche del lavoro richiesto dalla difficile congiuntura economico-finanziaria sconti nel Mezzogiorno una più arretrata e meno competitiva rete di servizi per l'impiego. Sottolineata altresì l'opportunità di garantire la tutela dei diritti dei lavoratori e di promuovere la formazione professionale, ribadisce la necessità di contrastare il ricorso a forme illegali di sfruttamento della forza lavoro e di prevedere specifici interventi nei bacini di crisi. Richiama infine le misure previste dal dispositivo della sua mozione n. 1-00265, di cui auspica l'approvazione con il consenso di maggioranza e opposizione.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Illustra la sua mozione n. 1-00300, sottolineando l'esigenza di individuare adeguate ed urgenti soluzioni alla gravissima crisi dell'occupazione, soprattutto nelle aree deboli del Paese, in modo da avviare un Pag. VIIIprocesso che favorisca la ripresa dello sviluppo del mercato del lavoro. Nell'evidenziare altresì l'inadeguata politica dell'attuale Esecutivo in termini sia di risorse stanziate sia di strumenti specifici a favore del Mezzogiorno, sottolinea l'allarmante ripresa del fenomeno dell'emigrazione interna. Auspica pertanto che il Governo si impegni seriamente per porre rimedio alla gravissima crisi che investe il Mezzogiorno, in particolare finanziando un piano volto ad inserire nel mercato del lavoro giovani diplomati e laureati mediante stage presso imprese private e predisponendo urgentemente un piano organico di riforma degli ammortizzatori sociali, in modo da rilanciare in tempi rapidi il tessuto produttivo del Sud.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00304, sottolineando come favorire la crescita economica, sociale e culturale del Mezzogiorno rappresenti un vantaggio per l'intero Paese, contribuendo all'affermazione di una etica della responsabilità e superando arretrate logiche meramente assistenzialistiche. Evidenzia quindi, tra l'altro, la necessità di rendere più efficienti i servizi pubblici e per l'impiego, di sostenere la filiera agricola e di salvaguardare i siti produttivi, segnatamente avviando un tavolo tra le parti sociali sugli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese, onde scongiurare i deleteri effetti dell'emigrazione giovanile dal Meridione.

SILVANO MOFFA (PdL). Illustra la sua mozione n. 1-00305, rilevando che la gravissima crisi internazionale ha prodotto serie conseguenze sul terreno dell'occupazione, le cui criticità sono però ascrivibili anche a scelte strategiche sbagliate effettuate nel passato, segnatamente con riguardo al Mezzogiorno. Richiamate, quindi, le iniziative assunte dall'Esecutivo per fronteggiare l'emergenza in atto, auspica la predisposizione, attraverso un confronto aperto tra istituzioni e parti sociali, di un piano organico per lo sviluppo del Mezzogiorno volto a contrastare il lavoro precario e sommerso e l'elevata disoccupazione femminile, nonché a valorizzare l'integrazione tra sistema educativo e mercato del lavoro attraverso lo strumento dell'apprendistato.

MARIO TASSONE (UdC). Illustra la mozione Pezzotta n. 1-00307, rimarcando le negative ripercussioni per il Mezzogiorno, segnatamente in termini di produttività e di occupazione, della grave crisi internazionale in atto, che l'attuale Governo ha affrontato con ritardo e senza una visione strategica complessiva. Nel sottolineare quindi come sia prioritario intervenire nel Sud d'Italia, attraverso innovative misure di sostegno alle imprese e di incremento dei livelli occupazionali, esprime una valutazione critica rispetto alla politica del centrodestra, a suo giudizio troppo influenzata da istanze settentrionalistiche. Rifiutata quindi ogni logica di stampo neoassistenzialista, stigmatizza gli sprechi di risorse pubbliche verificatisi in alcune regioni del Mezzogiorno, nonché la cattiva gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate. Sottolineata infine la necessità di una politica di sviluppo che sappia coniugare l'esigenza di legalità con quella di sostegno dell'economia, auspica che l'attuale classe dirigente vari efficaci misure di tutela del territorio, garantendo l'integrazione degli stranieri e avviando una positiva azione di salvaguardia del lavoro giovanile.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00308, ricordando la preoccupante situazione del Mezzogiorno dove, a fronte dei sacrifici effettuati dalle piccole imprese, si registra la crisi di grandi aziende, in particolare assicurative, che ha prodotto devastanti conseguenze sul piano sociale ed occupazionale. Richiamata, quindi, l'emergenza in atto nello stabilimento della Fiat di Pomigliarno d'Arco, in cui molti dipendenti sono in cassa integrazione ed altri hanno un contratto di lavoro in scadenza, invita il Governo ad assumere le opportune iniziative al riguardo, anche attraverso una mobilità in deroga, garantendo il rispetto dei diritti acquisiti dai lavoratori.

Pag. IX

LUDOVICO VICO (PD). Nell'evidenziare la difficoltà di procedere ad una corretta analisi delle problematiche del Mezzogiorno senza ricorrere a facili luoghi comuni, sottolinea talune peculiarità della situazione del Sud d'Italia, di cui ribadisce il perdurante divario rispetto ad altre aree del Paese in termini di produttività ed occupazione. Rilevata con forza l'esigenza di una specifica politica di sviluppo incentrata su un adeguato processo di infrastrutturazione e su una corretta azione di sostegno all'imprenditoria, anche mediante incentivi alla ricerca, esclude che in passato vi sia stato un eccesso di spesa pubblica nel Meridione. Auspica infine che il Governo fornisca risposte adeguate alla volontà delle popolazioni meridionali di investire nel proprio futuro.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni e prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito, che rinvia ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Martedì 12 gennaio 2010, alle 15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 68).

La seduta termina alle 20,35.