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Resoconto dell'Assemblea

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XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 264 di martedì 12 gennaio 2010

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 15,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantasei.

Su un lutto del deputato Roberto Menia.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Roberto Menia, colpito da grave lutto: la perdita del padre.

Sull'ordine dei lavori.

PAOLO FONTANELLI (PD). Invita il Governo a dichiarare lo stato di calamità naturale ed a predisporre con sollecitudine i necessari interventi per fare fronte ai gravi eventi alluvionali che hanno colpito, nei giorni scorsi, diverse aree del Paese causando ingenti danni, soprattutto in Toscana.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di Sede con il Network internazionale di Centri per l'Astrofisica Relativistica in Pescara - ICRANET (A.C. 2815-A).

Nella seduta dell'11 gennaio 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire il decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 15,20, è ripresa alle 15,40.

La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1 e 2, ai quali non sono riferiti emendamenti.

FRANCO NARDUCCI (PD), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento 3.100 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Concorda.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 3.100 (ex articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento) e l'articolo 3, nel testo emendato.

(Dichiarazioni di voto finale)

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nell'esprimere soddisfazione per la messa a disposizione, da parte del comune di Pescara, dell'immobile sede dell'ICRANET, Pag. IVauspica una sollecita ratifica dell'Accordo in esame anche da parte dell'altro ramo del Parlamento. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Richiamate le finalità e le peculiarità del network ICRANET, ne sottolinea la rilevanza strategica e le potenziali ricadute in termini economici e tecnologici dell'attivazione del suo centro nella città di Pescara. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

FABIO PORTA (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, sottolinea la necessità di sostenere adeguatamente la ricerca, lamentando l'inadeguatezza delle risorse destinate alla ratifica dei trattati internazionali.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato VITTORIA D'INCECCO (PD).

SABATINO ARACU (PdL). Esprime soddisfazione, a nome del suo gruppo, per la presenza del centro di eccellenza oggetto dell'Accordo in esame nel comune di Pescara.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2815-A.

Seguito della discussione delle mozioni Bernardini n. 1-00288, Vietti n. 1-00240, Di Stanislao n. 1-00301, Franceschini n. 1-00302 e Vitali n. 1-00309: Situazione del sistema carcerario italiano.

Nella seduta dell'11 gennaio 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che è stato presentato l'ordine del giorno Farina Coscioni n. 1.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Nel condividere le argomentazioni trattate nelle parti motive dei documenti di indirizzo in esame e concernenti le cause delle criticità palesate dal sistema carcerario italiano, preannunzia l'intendimento di proporre al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla situazione delle carceri italiane. Richiamati i limitati effetti prodotti in passato dai reiterati provvedimenti clemenziali, prospetta l'opportunità di promuovere piuttosto l'applicazione di un sistema di pene alternative alla detenzione e volte ad una effettiva rieducazione del condannato, ponendo altresì mano ad una riforma dei procedimenti giudiziari volta a garantirne più breve durata. Preannunziata altresì la presentazione di un più moderno ed efficace piano per l'edilizia carceraria, nonché l'assunzione di congrue unità di personale di polizia penitenziaria, esprime parere favorevole sulle lettere a), b), d), e), f), g), h), n), o), p), q) ed u) del dispositivo della mozione Bernardini n. 1-00288, prospettando la possibilità di procedere a votazioni per parti separate, nonché sui restanti documenti di indirizzo, pur manifestando perplessità sulla previsione concernente l'istituzione di un Garante dei diritti dei detenuti contenuta nel dispositivo della mozione Franceschini n. 1-00302.

DARIO FRANCESCHINI (PD). Chiede al Ministro della giustizia di garantire che la dichiarazione dello stato di emergenza relativamente al settore carcerario non sia correlata all'abuso dello strumento dell'ordinanza, in deroga alle disposizioni legislative.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Pur riconoscendo che l'attuale situazione emergenziale delle carceri italiane non è ascrivibile ad un Governo in particolare, ritiene necessarie alcune puntualizzazioni riguardo alla dichiarazione dello stato di emergenza Pag. Vpreannunziata poc'anzi dal Ministro, che, se non supportata da un forte impegno da parte del Governo rischia di produrre delusione e preoccupazione.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Espresso apprezzamento per l'attenzione dimostrata dal Governo al tema oggetto degli atti di indirizzo in esame, invita il Ministro della giustizia a riferire al Parlamento in merito all'attuazione del preannunziato piano carcerario. Lamenta, quindi, la scarsità di risorse messe a disposizione dall'Esecutivo per il settore della giustizia e, in particolare, per l'edilizia carceraria.

RITA BERNARDINI (PD). Espressa soddisfazione, a nome dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico, per il preannunziato intendimento del Ministro della giustizia - che per ciò ringrazia - di chiedere al Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza nelle carceri italiane, auspica un ripensamento del Governo in merito alle proposte avanzate nella sua mozione n. 1-00288 in ordine all'applicazione del cosiddetto «carcere duro» e ad una prospettata riforma in chiave antiproibizionista della disciplina penale concernente il consumo di sostanze stupefacenti. Sottolineata altresì la rilevanza dell'impatto sia degli invocati provvedimenti clemenziali sia della prescrizione di numerosi processi penali, invita il Ministro a porre sollecitamente mano ad una riforma organica dell'amministrazione della giustizia, come previsto da strumenti di indirizzo già approvati dal Parlamento.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Preannunzia che la richiesta dello stato di emergenza per il settore carcerario non determinerà alcun abuso relativamente all'utilizzo dello strumento dell'ordinanza, ma garantirà una maggiore efficienza del settore stesso.

(Dichiarazioni di voto)

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Richiamate le numerose criticità che affliggono il sistema carcerario italiano, sottolinea la peculiarità delle misure sanzionatorie alternative alla detenzione, nonché la necessità di assicurare processi brevi e di promuovere una più efficace politica di edilizia carceraria, anche al fine di rispondere alle sollecitazioni provenienti in materia dalle competenti autorità sovranazionali. Nell'auspicare che il Governo sappia attuare una fattiva sintesi delle istanze rappresentate, ribadisce l'intenzione delle sua parte politica di verificare il puntuale rispetto degli impegni in tal senso assunti, in relazione ai quali ritiene che l'Esecutivo dovrebbe riferire al Parlamento.

NICOLA MOLTENI (LNP). Manifestato apprezzamento per le considerazioni svolte dal Ministro, sottolinea la necessità di rispettare la vita e la dignità dell'essere umano, anche se detenuto. Richiamati, quindi, i dati allarmanti relativi all'ingente presenza nelle carceri italiane di detenuti stranieri, segnatamente extracomunitari, nonché alla carenza di figure professionali necessarie per garantire la funzione rieducativa della pena, ritiene che la soluzione del sovraffollamento delle carceri non possa essere delegata a provvedimenti di clemenza, che in passato hanno anzi determinato una minore sicurezza per i cittadini, auspicando che vengano stipulati accordi internazionali per far scontare ai detenuti stranieri le pene nei Paesi di appartenenza.

ANDREA ORLANDO (PD). Esprime un giudizio critico sulle linee guida delle argomentazioni svolte dal Ministro della giustizia, lamentando la carenza di una strategia complessiva finalizzata al superamento delle criticità che affliggono il sistema carcerario. Reputa in tal senso intempestivo e non risolutivo il preannunziato nuovo piano carceri, stigmatizzando la mancata assunzione di concreti impegni in relazione alla sanità carceraria ed ai servizi sociali offerti ai cittadini. Nell'imputare al Governo la responsabilità di aver voluto individuare nella pena detentiva il principale strumento di repressione della criminalità, pur non avendo stanziato adeguate Pag. VIrisorse per i comparti penitenziario e della sicurezza, auspica che la dichiarazione dello stato di emergenza non sia finalizzata all'adozione di meri provvedimenti derogatori della legislazione vigente. Manifesta quindi l'orientamento contrario del suo gruppo alle parti della mozione Bernardini n. 1-00288 concernenti l'adozione di provvedimenti clemenziali e la tematica del «carcere duro»; dichiara altresì voto contrario sulla mozione Vitali n. 1-00309.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Rilevato che, nonostante i reiterati annunci, il Governo non ha ancora varato un piano straordinario per l'emergenza carceraria, pur in presenza di un consistente incremento del numero dei detenuti, ritiene che nell'attuale contingenza il suddetto piano sia sostanzialmente inattuabile. Sottolinea, quindi, la palese contraddizione esistente tra la politica giudiziaria posta in essere dall'Esecutivo e l'esigenza di contenere il sovraffollamento delle strutture penitenziarie.

LUIGI VITALI (PdL). Sottolineata la necessità di fornire una risposta chiara e definitiva al gravissimo problema della situazione emergenziale delle carceri italiane, giudica ingenerosi i rilievi critici formulati dal deputato Vietti sull'operato del Governo in materia di giustizia, esprimendo apprezzamento per l'impegno profuso dall'Esecutivo al fine di reperire risorse adeguate per tale comparto. Nell'auspicare, quindi, un'ampia convergenza parlamentare sulle mozioni presentate, invita il Governo a riformulare la lettera f) del dispositivo della sua mozione n. 1-00309, anche in considerazione delle perplessità manifestate in merito dal rappresentante del Partito Democratico, ritenendo inoltre opportuno varare un piano straordinario per l'edilizia carceraria.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Accetta l'ordine del giorno Farina Coscioni n. 1.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione per parti separate della mozione Bernardini n. 1-00288.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Propone una riformulazione della lettera f) del dispositivo della mozione Vitali n. 1-00309.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la parte motiva della mozione Bernardini n. 1-00288, ad eccezione dell'undicesimo capoverso, che è approvato con successiva votazione; approva altresì le lettere a), b), d), e), f), g) e h) del dispositivo del medesimo documento di indirizzo, del quale respinge successivamente le lettere c), i), l) e m); approva le lettere n), o), p), q) ed u) e respinge le lettere r), s) t) e v).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Vietti n. 1-00240 (Nuova formulazione), Di Stanislao n. 1-00301, Franceschini n. 1-00302, nella parte non preclusa, e Vitali n. 1-00309, nel testo riformulato; approva altresì l'ordine del giorno Farina Coscioni n. 1.

Seguito della discussione delle mozioni Ghiglia n. 1-00269, Piffari n. 1-00303 e Libè n. 1-00306: Iniziative per la riduzione delle emissioni di gas-serra, con particolare riferimento allo sviluppo delle reti di ricarica dei veicoli elettrici sul territorio nazionale.

Nella seduta dell'11 gennaio 2010 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Margiotta n. 1-00310.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che non è presente in Aula alcun rappresentante del Governo in condizione di esprimere il parere sui documenti di indirizzo in esame; prospetta pertanto l'opportunità di sospendere la seduta.

Pag. VII

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Precisa che il parere del Governo sulle mozioni in esame avrebbe dovuto essere espresso dal Ministro Prestigiacomo, che tuttavia è impossibilitata a prendere parte ai lavori odierni dell'Assemblea.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Manifesta sconcerto per le considerazioni svolte dal Ministro Vito.

PRESIDENTE. Prende atto che il sottosegretario Brancher esprimerà il parere del Governo sulle mozioni in esame.

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Esprime parere favorevole sulla mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione) e parere contrario sui restanti documenti di indirizzo.

(Dichiarazioni di voto)

MAURO LIBÈ (UdC). Nel manifestare perplessità per il parere espresso dal rappresentante del Governo, peraltro non competente per materia, sottolinea la necessità di affrontare adeguatamente il problema delle emissioni di gas serra, creando, in particolare, una filiera industriale che investa in innovazione tecnologica. Nell'invitare quindi l'Esecutivo ad impegnarsi concretamente al fine di tutelare l'ambiente e di porre in essere politiche di green economy, giudica irresponsabile il parere contrario espresso sulla sua mozione n. 1-00306; dichiara infine voto favorevole su tutti i documenti di indirizzo presentati.

GUIDO DUSSIN (LNP). Espresso rammarico per la mancata predisposizione di un documento di indirizzo unitario, dichiara, a nome del suo gruppo, voto favorevole sulla mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione) e voto contrario sulle restanti mozioni.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Sottolineata l'esigenza di predisporre un quadro organico di misure a salvaguardia dell'ambiente, che non sia limitato ai soli incentivi, pur positivi, per i veicoli a trazione elettrica, auspica che il Governo, mostrando maggiore incisività, destini congrue risorse al Fondo per la mobilità sostenibile, anche al fine di agevolare la realizzazione di un'adeguata rete infrastrutturale per consentire la circolazione dei veicoli a basso impatto ambientale. Dichiara infine che il suo gruppo si asterrà sulla mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione) ed esprimerà voto favorevole sui restanti documenti di indirizzo.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Espresso sconcerto per le modalità di svolgimento del dibattito in corso, nel quale non è presente il rappresentante del Governo competente per materia, invita l'Assemblea ad approvare la sua mozione n. 1-00310. Manifestato rammarico per gli esiti non soddisfacenti della recente Conferenza di Copenaghen, della quale richiama le principali criticità ed i risultati raggiunti, auspica un fattivo impegno dell'Esecutivo per l'attuazione di efficaci politiche per la mobilità.

VINCENZO GAROFALO (PdL). Rilevata l'esigenza di individuare valide alternative ai veicoli a combustibili fossili, quali gli automezzi a batteria, auspica che il Governo favorisca la realizzazione di una rete infrastrutturale utile per la ricarica di tali veicoli, come previsto dalla mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione).

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD) e GABRIELE CIMADORO (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la mozione Ghiglia n. 1-00269 (Nuova formulazione) e respinge le mozioni Piffari n. 1-00303, Libè n. 1-00306 e Margiotta n. 1-00310.

Pag. VIII

Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 193 del 2009: Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario (A.C. 3084) (Esame e votazione di una questione pregiudiziale).

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale Palomba n. 1.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 1, evidenziando che il decreto-legge in esame si pone in contrasto con i principi sanciti dagli articoli 107 e 3 della Costituzione, atteso che il trasferimento d'ufficio dei magistrati deve essere ancorato a criteri rigidi e rigorosi. Rilevata altresì l'urgenza e la necessità di garantire la copertura degli uffici giudiziari disagiati, esprime un giudizio negativo sulle modalità individuate dal Governo per la soluzione di tale annoso problema.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Dichiara, a nome del suo gruppo, voto contrario sulla questione pregiudiziale Palomba n. 1, atteso che il provvedimento d'urgenza al quale è riferita si pone il positivo obiettivo di consentire il funzionamento di talune sedi giudiziarie disagiate, in particolare nel Meridione, presso le quali si registrano carenze di personale, prevedendo a tal fine il trasferimento d'ufficio di magistrati.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel ritenere che le disposizioni relative al trasferimento coattivo di magistrati in sedi disagiate confermino l'inefficacia della normativa vigente in materia, lamenta che il Governo non abbia giudicato condivisibile la proposta di legge, presentata dal suo gruppo, di modifica del decreto legislativo n. 160 del 2005. Sottolineati quindi i profili di dubbia costituzionalità, irrazionalità ed irragionevolezza delle norme recate dal provvedimento d'urgenza in esame, dichiara l'astensione della propria parte politica sulla questione pregiudiziale Palomba n. 1.

DONATELLA FERRANTI (PD). Nel dichiarare che il suo gruppo si asterrà sulla questione pregiudiziale Palomba n. 1, auspica che sul provvedimento in esame si registri un confronto costruttivo. Espresso altresì apprezzamento per l'atteggiamento dell'Esecutivo, che ha saputo correggere talune erronee decisioni precedentemente assunte in materia di trasferimento d'ufficio dei magistrati, sottolinea l'esigenza di garantire la copertura delle sedi disagiate salvaguardando il principio costituzionale dell'inamovibilità dei magistrati.

ALFONSO PAPA (PdL). Nel richiamare la portata normativa del provvedimento d'urgenza in discussione e la sussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente previsti, giudica infondate le motivazioni addotte a sostegno della questione pregiudiziale presentata, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale Palomba n. 1.

Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante nuove norme sulla cittadinanza (A.C. 103 ed abbinate-A).

Nella seduta del 22 dicembre 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli articoli aggiuntivi 1.0100, 1.0101, 4.0100, 4.0101 e 4.0102, nonché l'emendamento 4.100.

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Chiede il rinvio in Commissione del provvedimento in esame, al fine di consentire un ulteriore approfondimento delle problematiche ad esso sottese.

Pag. IX

Dopo interventi dei deputati SESA AMICI (PD), ROBERTO COTA (LNP), DAVID FAVIA (IdV), MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC), FABRIZIO CICCHITTO (PdL) e, sull'ordine dei lavori, del deputato BENEDETTO DELLA VEDOVA (PdL), la Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di rinvio in Commissione.

PRESIDENTE. Avverte che la trattazione del restante punto iscritto all'ordine del giorno è rinviata alla seduta di domani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 13 gennaio 2010, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 48).

La seduta termina alle 19,25.